CH644651A5 - Apparecchiatura per il trattamento di tessuti stampati in ambiente aeriforme caldo e procedimento di messa in esercizio. - Google Patents

Apparecchiatura per il trattamento di tessuti stampati in ambiente aeriforme caldo e procedimento di messa in esercizio. Download PDF

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CH644651A5
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Description

La presente invenzione si riferisce ad una apparecchiatura per il trattamento di tessuti stampati in ambiente aeriforme caldo e al procedimento di messa in esercizio.
30 Più in particolare, la presente invenzione si riferisce ad una apparecchiatura per il trattamento di tessuti stampati in ambiente aeriforme caldo, che a seconda delle richieste, può essere vapore saturo, oppure vapore surriscaldato ed ancora aria calda.
35 Sono note apparecchiature per il trattamento di tessuti stampati in cui il tessuto, sostenuto in falde, viene investito dal fluido aeriforme caldo di trattamento come per esempio vapore.
Queste apparecchiature sono delimitate da doppie pareti 40 formanti intercapedini, nelle quali viene fatto passare, dal basso verso l'alto, il vapore saturo o almeno parte del fluido aeriforme che costituisce il mezzo di trattamento.
Il vapore o il fluido aeriforme raggiunge la sommità del «tetto» a spioventi dell'apparecchiatura e discende progressiva-45 mente sino alla base dell'ambiente, almeno in parte aperta verso l'esterno.
Apparecchiature aventi queste caratteristiche strutturali e funzionali sono descritte nel brevetto italiano N. 762.357 depositato il 7 Marzo 1966 e concesso il 2 Maggio 1967, al quale si so fa richiamo per completa conoscenza dei precedenti e di taluni presupposti della presente invenzione medesima.
Apparecchiature del genere, ulteriormente perfezionate con l'applicazione di particolari soluzioni tecniche, sono state proposte dalla Richiedente con il suo brevetto per invenzione indu-55 striale la cui domanda é stata presentata il 6 Ottobre 1977 al N. 28335 A/77, che si dà per integralmente qui ritrascritta, e nel quale era previsto che almeno parte della circolazione del mezzo aeriforme di trattamento avvenisse fra livelli intermedi nell'altezza dell'ambiente, questa circolazione essendo promossa e » mantenuta per trascinamento di getti del mezzo, alimentati sotto pressione.
Scopo della presente invenzione é quello di realizzare una apparecchiatura per il trattamento di tèssuti stampati in ambiente aeriforme caldo che permetta di poter selettivamente 65 operare, a seconda delle richieste, con vapore saturo, con vapore surriscaldato oppure con aria calda.
È stato ora trovato che questo scopo viene ottenuto mediante una apparecchiatura comprendente:
— una camera di trattamento definita da pareti di testata e laterali doppie formanti una intercapedine, e da un tetto spiovente, a doppie pareti, formanti intercapedine e provvisto di aperture di immissione di vapore in detta camera dall'alto in basso;
— una condotta perforata, disposta nella parte inferiore dell'intercapedine, dalla quale fuoriesce vapore che gorgoglia nell'acqua disposta alla base di detta intercapedine;
— almeno un complesso operativo, disposto in vani lungo le pareti longitudinali e comprendente un ventilatore per far circolare il fluido aeriforme presente nella camera e un sistema di radiatori per conferire energia termica al fluido aeriforme presente nella camera e un sistema di radiatori per conferire energia termica al fluido aeriforme circolante in detta camera; e
— mezzi di alimentazione di vapore alla condotta perforata, di vapore e di acqua all'uscita del ventilatore, e di energia termica al sistema di radiatori, in cui detti mezzi di alimentazione sono attivabili e disattivabili per predisporre l'apparecchiatura ad operare, a richiesta, con vapore surriscaldato o con aria calda.
Praticamente, il selettivo adattamento dell'apparecchiatura con l'impiego di mezzi diversi ed in condizioni di servizio diverse, viene effettuato agendo sui detti diversi mezzi di alimentazione, nel senso di attivarli e rispettivamente di disattivarli.
In particolare, per procedere a trattamenti con vapore saturo, la porzione inferiore dell'intercapedine strutturale (porzione nella quale é predisposto o mantenuto, in modo noto, un certo livello d'acqua) viene collegata ad una sorgente di vapore, in genere una caldaia presente nella completa installazione, mentre la parte inferiore del complesso e dei complessi operativi é collegata ad una sorgente di acqua per effettuare l'umidificazione del mezzo aeriforme circuitante nel detto complesso o nei detti complessi, mentre i mezzi generatori e scambiatori di calore vengono mantenuti inattivi.
Alternativamente, per procedere a trattamenti ad alta temperatura, si attivano i mezzi generatori e scambiatori di calore e si mantiene l'alimentazione del vapore alla base dell'intercapedine, mentre viene sospesa l'alimentazione dell'acqua per umidificazione.
Per procedere infine al trattamento del tipo cosiddetto ad aria calda, tutte le alimentazioni di vapore e di acqua vengono sospese, mentre si mantengono attivi i mezzi di apporto di calore all'aria circuitante, sempre sotto l'azione del mezzo meccanico impulsore, (in pratica, come si é detto, almeno un ventilatore).
Strutturalmente, i detti complessi operativi vengono materialmente incassati in vani formati nello spessore dell'intercapedine esistente nelle dette pareti verticali, vani la cui parete verticale di fondo, ovvero verso l'esterno, risulta materializzata da frazioni della struttura statica a doppia parete dell'apparecchiatura.
Questi vani sono separati fra loro da spazi nei quali la detta intercapedine é mantenuta, in modo da assicurare la continuità del passaggio fra la base delle dette pareti ed il tetto, pure a doppia parete, della struttura statica essenzialmente nota.
Le caratteristiche dell'invenzione ed i vantaggi e le possibilità derivanti dalla sua applicazione industriale, risulteranno evidenti nel corso della descrizione particolareggiata seguente di un esempio non limitativo di attuazione dell'apparecchiatura perfezionata medesima, rappresentato nelle annesse tavole di disegno, nelle quali:
la fig. 1 é una vista prospettica frammentaria di parte dell'apparecchiatura, osservata dall'interno, la copertura di uno dei complessi operativi essendo rimossa per permettere la visione, in vista, dei relativi componenti principali, e la fig. 2 é una semi-sezione dell'apparecchiatura, in un
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piano verticale trasversale contenente uno dei detti complessi operativi, associati alle diverse condotte di alimentazione, schematicamente rappresentate e che di preferenza includono raccordi e diramazioni per raggiungere i singoli complessi.
Con particolare riferimento alle figure del disegno: nel suo assieme strutturale statico, frammentariamente riprodotto in fig. 1, l'ambiente di trattamento é materializzato nell'interno di una camera provvista di tetto 10 a spioventi e definita da pareti laterali 12 e di testata 14, a doppia parete, e formanti pertanto intercapedini 16 e rispettivamente 18 e 20.
Nelle porzioni inferiori 18' dell'intercapedine 18 sono disposte condotte perforate 22 nelle quali, in talune condizioni di trattamento, viene inviato vapore di massima proveniente dalla caldaia dello stabilimento o comunque della completa installazione, il vapore fuoriuscente da queste condotte 22 gorgogliando attraverso acqua predisposta ad opportuno livello alla base della detta intercapedine, come descritto nei sopra indicati precedenti brevetti.
Le strutture a doppia parete, in particolare delle pareti longitudinali verticali 12, presentano soluzioni di discontinuità per la formazione di vani 24, fra i quali sono però presenti parti 26 (fig. 1) lungo le quali l'intercapedine é ininterotta dalla sua base 18' sino al suo collegamento con l'intercapedine 16 interna al tetto 10. Alla sommità od in prossimità della sommità di tale tetto, la sua intercapedine 16 comporta aperture 28 (fig. 2) attraverso le quali il vapore discende nella camera di trattamento.
I complessi operativi propriamente caratteristici dell'apparecchiatura perfezionata, e complessivamente indicati con 30, sono disposti nei detti vani 24 e protetti da coperture 32 (la copertura essendo rimossa in fig. 1, in corrispondenza del complesso 30') le quali sono perforate nelle loro parti inferiori 34 o comunque rese ampiamente attraversabili dal mezzo aeriforme presente nell'ambiente e che viene aspirato da opportuni ventilatori 36 presenti nei rispettivi complessi operativi 30. Alla base dei detti complessi può pure essere richiamata dall'esterno aria di rinnovo, attraverso idonee valvole 38. Con 40 è indicato il sistema motore o di trasmissione di azionamento del rispettivo ventilatore 36.
I componenti operativi di ogni complesso 30 comprendono un sistema radiatore 42 per l'applicazione di energia termica al fluido aeriforme circolante in tale complesso. Questo sistema radiatore 42 può comprendere una serpentina nella quale circola un fluido alla richiesta temperatura, ad esempio vapore ad alta pressione, olio diatermico od altro liquido idoneo all'apporto della richiesta temperatura. Nel caso di utilizzazione di energia elettrica per l'apporto del calore, il sistema 42 può comprendere resistenze elettriche.
Ogni complesso operativo é collegato, di preferenza tramite raccordi e collettori, a sistemi e circuiti di alimentazione, schematicamente indicati in fig. 2.
Questi mezzi di alimentazione comprendono almeno una condotta 44 per l'invio del vapore V, tramite una valvola 46 di intercettazione e di regolazione, alla condotta perforata 22 presente alla base 18' dell'intercapedine 18. Questa condotta 44 comporta una diramazione 48, pure provvista di valvole 50 di intercettazione e regolazione, la quale si congiunge in 52 ad una condotta 54, con relativa valvola 56 di intercettazione e regolazione, di alimentazione di acqua (H2) di umidificazione del fluido aeriforme circolante nel complesso, e che viene spruzzata nello stesso in 58, di preferenza all'uscita del ventilatore 36.
Con 60 e 62 si indicano, sotto forma esemplificativa di tubazioni provviste di mezzi valvolari 64 e 66, i componenti di mandata e di ritorno del circuito di trasporto dell'energia E alimentante il radiatore 42, questi mezzi di trasporto essendo ovviamente materializzati da tubazioni, nel caso che il detto radiatore 42 sia uno scambiatore alimentato in circuito chiuso da un fluido o da un liquido ad alta temperatura, e rispettivamente da
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conduttori elettrici nel caso che il detto radiatore 42 comprenda risistenze elettriche.
Durante il suo servizio, nella camera di trattamento si suppone ovviamente presente il tessuto da trattare, sostenuto in falde, una delle quali indicata con 68 in fig. 2, sostenute ed avanzate da bastoni trasversali 70, come é noto nella tecnica del ramo.
In pratica, l'apparecchiatura materializza i mezzi per stabilire e mantenere, congiuntamente od alternativamente, due circuiti del mezzo aeriforme di trattamento, all'interno dell'ambiente il quale, essendo liberamente comunicante alla sua base con l'ambiente esterno, si trova sempre a pressione atmosferica.
Uno di questi circuiti si sviluppa in modo noto, in particolare attraverso le sopra indicate precedenti pubblicazioni brevettali, e viene alimentato dal vapore V inviato alla base 18' delle intercapedini 18 e 16 e che si introduce dall'alto in 28 alla sommità della camera di trattamento. Questo vapore al raggiungimento del suo possibile livello inferiore L, viene aspirato pure in modo noto attraverso canalizzazioni 72 e 74 alla base delle pareti verticali 12 e 14 della camera, di preferenza sovrastanti a gronde 76 e rispettivamente 78 (fig. 1) di raccolta della condensazione discendente sulle facce interne delle dette pareti. Questo circuito non verrà pertanto dettagliatamente descritto.
L'altro circuito, che in determinate condizioni alternative (selettivamente) può coesistere con il primo, si chiude nell'interno della camera fra livelli intermedi all'altezza utile della stessa, e precisamente fra la sommità dei complessi operativi e le parti perforate 34 delle rispettive coperture 32, l'andamento di questo circuito, nell'ambiente di trattamento, essendo schematicamente indicato dalle frecce F' e F" in fig. 2.
Come inizialmente indicato, l'apparecchiatura perfezionata é predisposta, nel complesso delle sue caratteristiche strutturali e dei suoi mezzi propriamente operativi, per operare selettivamente secondo diverse procedure, come richiesto dalla sua utilizzazione industriale, e precisamente:
— desiderando operare in ambiente di vapore saturo, agendo sulla valvola 46 si invia vapore V alla base 18' della intercapedine, in modo da produrre vapore saturo all'uscita dell'acqua presente e nella quale sono immerse le condotte 22, vapore saturo che risale lungo le dette intercapedini e che si scarica dall'alto verso il basso in 28 alla sommità della camera. Contemporaneamente si attivano i ventilatori 36 ed il circuito di umidificazione 48 e 54, in modo da stabilire nell'interno dell'ambiente una ricircolazione F' e F" di vapore umidificato. Questa ricircolazione non é peraltro rigorosamente critica e può essere omessa, se desiderato, per operare nelle condizioni descritte nel già citato brevetto per invenzione industriale N.762.357.
— per operare in condizioni di alta temperatura, al sopra descritto circuito fra sommità e base (livello L) dell'ambiente, circuito che si chiude attraverso le intercapedini 18 e 16, si associa il circuito F', F" attivando i radiatori 42 per l'apporto di energia e ai detti radiatori.
— per operare infine in aria calda, viene esclusa l'alimentazione del vapore V e dell'acqua H2 dalle condotte 44 e 54, e vengono mantenuti attivi i ventilatori 36 ed i radiatori 42, la circolazione dell'aria riscaldata dai detti radiatori chiudendosi in F' ed F" attraverso i complessi operativi, l'eventuale eccesso di aria (dovuto all'apporto di aria di rinnovo in 38) scaricandosi sempre alla base della camera.
Dato comunque che le strutture, i mezzi e le procedure caratteristici dell'invenzione, sono stati descritti e rappresentati a solo titolo di esempio indicativo ma non limitativo, deve essere inteso che sia le une che gli altri potranno subire numerose varianti e modificazioni a seconda delle specifiche convenienze ed esigenze di produzione e di servizio dell'apparecchiatura stessa.
Ad esempio, per ottenere l'elevazione della temperatura del vapore V inviato nell'apparecchiatura, questo vapore potrà essere surriscaldato a mezzo di surriscaldatori disposti ed operanti a monte della condotta 44. Inoltre, la temperatura del vapore discendente in 28 dalla sommità della camera, potrà essere incrementata per mezzo di radiatori, ad esempio serpentine alimentate con vapore al alta pressione, olio diatermico ed altro, od anche risistenze elettriche, disposte nelle intercapedini percorrenti dal basso in alto le pareti dell'apparecchiatura, questi mezzi di apporto dell'energia termica essendo a loro volta ovviamente attivabili e disattivabili per l'esecuzione selettiva dell'una o dell'altra delle procedure e delle loro varianti.
Per questi motivi deve essere inteso che le sopra accennate od altre possibili varianti e modificazioni siano comprese nell'ambito del presente brevetto per invenzione.
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1 foglio disegni

Claims (15)

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1. Apparecchiatura per il trattamento di tessuti stampati in ambiente aeriforme caldo, caratterizzata dal fatto che essa comprende:
— una camera di trattamento definita da pareti di testata (14) e laterali (12) doppie, formanti intercapedini (18) e (20), e da un tetto spiovente (lo), a doppie pareti, formanti intercapedine (16) e provvisto di aperture (28) di immissione di vapore in detta camera dall'alto in basso;
— una condotta perforata (22), disposta nella parte inferiore (18')dell'intercapedine (18), dalla quale fuoriesce vapore che gorgoglia nell'acqua disposta alla base di detta intercapedine (18);
— almeno un complesso operativo (30), disposto in vani (24) lungo le pareti longitudinali (12) e comprendente un ventilatore (36) per far circolare il fluido aeriforme presente nella camera e un sistema di radiatori (42) per conferire energia termica al fluido aeriforme circolante in detta camera; e
— mezzi di alimentazione di vapore alla condotta perforata (22), di vapore e di acqua all'uscita del ventilatore (36), e di energia termica al sistema di radiatori (42);
detti mezzi di alimentazione essendo attivabili e disattivabili per predisporre l'apparecchiatura ad operare, a richiesta, con vapore saturo, con vapore surriscaldato o con aria calda.
2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascun complesso operativo (30) é protetto da una copertura (32) perforata.
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RIVENDICAZIONI
3. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che i complessi operativi (30) sono installati in vani (24) interessanti lo spessore delle intercapedini (18), e fra loro distanziati da tratti (26) che mettono in comunicazione la parte inferiore (18') dell'intercapedine (18) con l'intercapedine (16) del tetto (10).
4. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni 1,2 e 3, caratterizzata dal fatto che i detti complessi operativi (30) comprendono mezzi (54) di introduzione di acqua di umidificazione del mezzo aeriforme circuitante, i detti mezzi di introduzione essendo a loro volta selettivamente attivabili e disattivabili mediante la valvola (56).
5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che i mezzi (54) di introduzione dell'acqua di umidificazione sono disposti in modo da spruzzare acqua in corrispondenza dell'uscita (58) della coclea del rispettivo ventilatore (36).
6. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che una condotta (44), provvista di valvola di regolazione e di intercettazione (46), alimenta il vapore alla condotta perforata (22).
7. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che le condotte (60) e (62), provviste di valvole (64) e (66), provvedono alla mandata e ritorno dei fluidi trasportanti energia termica ai detti radiatori (42).
8. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni 6 e 7, caratterizzata dal fatto che le condotte di alimentazione comprendono inoltre una condotta per alimentare con acqua i mezzi umidificatori.
9. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto che la condotta (44) per alimentare il vapore comprende un surriscaldatore.
10. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 1 . a 9, caratterizzata dal fatto che essa comprende radiatori disposti in almeno una delle intercapedini (18) e (20) per addurre calore complementare al vapore percorrente dal basso in alto le dette intercapedini.
11. Procedimento di messa in esercizio dell'apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni 1 a 10 caratterizzato dal fatto che i mezzi di alimentazione vengono selettivamente ed alternativamente attivati e disattivati per ottenere nell'ambiente di trattamento un mezzo aeriforme costituito da vapore saturo oppure da vapore surriscaldato od ancora da aria calda, s
12. Procedimento come alla rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che vengono attivati i mezzi di alimentazione di vapore alle condotte perforate (22) disposte alla base (18') delle intercapedini (18) e immerse in acqua predisposta alla detta base.
io
13. Procedimento secondo una delle rivendicazioni 11 e 12, caratterizzato dal fatto che vengono attivati i mezzi di alimentazione di acqua di umidificazione.
14. Procedimento secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che vengono attivati i mezzi di alimentazione del i5 vapore alla base (18') delle dette intercapedini (18) e i mezzi di conduzione dei fluidi trasportanti energia termica ai radiatori (42)' mentre vengono mantenuti inattivi i mezzi di alimentazione di acqua di umidificazione.
15. Procedimento secondo la rivendicazione 11, caratteriz-20 zato dal fatto che vengono attivati i mezzi di conduzione dei fluidi trasportanti energia termica ai radiatori (42), mentre vengono mantenuti inattivi i mezzi di alimentazione del vapore e dell'acqua di umidificazione.
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