ITVR20100007U1

ITVR20100007U1 - Dispositivo a staffe di supporto per apparecchi

Info

Publication number: ITVR20100007U1
Authority: IT
Inventors: Dino Cappellari
Original assignee: Cappellari 80 S R L
Priority date: 2010-03-22
Filing date: 2010-03-22
Publication date: 2011-09-23
Also published as: EP2369248A2

Description

“DISPOSITIVO A STAFFE DI SUPPORTO PER APPARECCHI”

CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE

La presente invenzione riguarda un dispositivo a staffe di supporto per apparecchi, in particolare, per gruppi scambiatori per impianti di condizionamento dell'aria e/o altri apparecchi similari.

STATO DELLA TECNICA ANTERIORE

Continui sviluppi vengono apportati nel settore degli impianti di condizionamento dell’aria sia per abitazioni private che per strutture di dimensioni maggiori.

Tali impianti di condizionamento dell’aria sono composti da diffusori, montati all’interno delle stanze, e da unità scambiatrici esterne, o motocondensanti, che permettono lo scambio termico tra aria calda ed aria fredda.

Tali unità scambiatrici esterne sono fissate alle pareti esterne tramite l’utilizzo di robuste staffe sagomate ad “L”, come descritto nella domanda di brevetto EP 1914484A2. Tali staffe vengono realizzate in una conformazione finale già ad “L” oppure i lati che compongono la staffa devono venire assemblati insieme tramite l’utilizzo di viti o di altri sistemi di fissaggio. Questo determina, nel caso di staffe pre-sagomate ad “L”, che il loro involucro occupi uno spazio considerevole, sia per quanto riguarda il trasporto che l’immagazzinamento, mentre nel secondo caso, che tale fissaggio complichi il sistema di assemblaggio delle stesse, soprattutto quando l’unità scambiatrice esterna si trova ad una certa altezza.

SCOPI DELL’INVENZIONE.

Uno scopo della presente invenzione è di fornire un dispositivo a staffe di supporto che sia semplice e veloce da montare, senza la necessità di utilizzare viti o altri sistemi di fissaggio.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è di fornire un dispositivo a staffe di supporto che superi gli inconvenienti della tecnica nota.

Un altro scopo della presente invenzione è di fornire un dispositivo a staffe di supporto che sia di costo ridotto.

Secondo un aspetto della presente invenzione, questi scopi vengono risolti da un dispositivo di supporto a staffe come specificato nella rivendicazione indipendente 1.

Le rivendicazioni dipendenti si riferiscono a forme di realizzazione preferite e vantaggiose dell’invenzione.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di un dispositivo a staffe di supporto, illustrato a titolo indicativo negli uniti disegni in cui:

la figura 1 è una vista prospettica del dispositivo a staffe di supporto nella versione non assemblata secondo la presente invenzione;

la figura 2 è una vista in spaccato di un particolare del dispositivo a staffe di supporto di cui alla figura 1 nella versione assemblata;

la figura 3 è una vista in spaccato di un dispositivo a staffe di supporto di cui alle figure 1 e 2 dotato di vari accessori;

la figura 4 è una vista in spaccato di un dispositivo a staffe di supporto di cui alle figure 1 e 2 dotato di ulteriori accessori;

le figure 5A-D rappresentano le varie fasi necessarie per assemblare il dispositivo a staffe di supporto di cui alle figure precedenti.

FORME DI ATTUAZIONE DEL TROVATO

Con riferimento alle figure allegate, è illustrato un dispositivo a staffe 10 per il supporto di apparecchi, in particolare unità scambiatrici di impianti di condizionamento, secondo la presente invenzione.

Come illustrato nella figura 1, il dispositivo 10 comprende almeno una staffa verticale 20 ed una staffa orizzontale 30.

Il dispositivo 10 può essere fissato sia direttamente ai muri, sia su guide di scorrimento che, a loro volta, vengono fissate ai muri con tasselli.

Il dispositivo 10 è dotato di sedi 40 per l'inserimento di viti per fissare gli scambiatori e/o altri apparecchi alla staffa verticale 20 e alla staffa orizzontale 30. Tali viti, non illustrate, sono destinate ad impegnarsi in appositi fori filettati previsti per questo scopo e ricavati in tali apparecchi. Tali sedi 40 possono essere utilizzare anche per il fissaggio del dispositivo 10 stesso, e/o della staffa verticale 20, alla parete.

La staffa verticale 20 e la staffa orizzontale 30 presentano ciascuna una sezione a “C” comprendente due superfici laterali, rispettivamente 20A, 20A’ per la staffa verticale 20 e 30A, 30A’ per la staffa orizzontale 30 e da una superficie interna compresa tra le due superfici laterali, rispettivamente 20B per la staffa verticale 20 e 30B per la staffa orizzontale 30.

La superficie interna 30B della staffa orizzontale 30 è leggermente inferiore alla superficie interna 20B della staffa verticale 20 per permettere l’inserimento della staffa orizzontale 30 stessa nella staffa verticale 20.

La staffa verticale 20 e la staffa orizzontale 30 possono presentare anche sezioni e conformazioni con altre geometrie, senza per questo uscire dall’ambito protettivo del presente trovato.

La staffa orizzontale 30 forma un angolo� variabile tra 80 e 90° con la staffa verticale 20 e determina un piano di appoggio su cui viene posizionato l’apparecchio da sostenere.

La staffa verticale 20 presenta due estremità: una prima estremità 21, posta nella parte superiore della staffa verticale stessa, ed una seconda estremità 22, atta ad essere accoppiata alla staffa orizzontale 30.

In corrispondenza della prima estremità 21 è presente una rientranza 23 per permettere l’eventuale inserimento e scorrimento di mezzi di guida, eventualmente nella forma di una barra rettilinea, non illustrati.

La staffa orizzontale 30 presenta una seconda estremità 33 atta ad essere accoppiata alla staffa verticale 20, in corrispondenza della sua seconda estremità 22, ed una prima estremità 32. Il dispositivo 10 comprende ulteriormente mezzi di aggancio ad incastro 35 che sono atti a permettere l’unione e la corrispondente separazione della staffa verticale 20 e della staffa orizzontale 30 e che sono atti a permettere la rotazione della staffa orizzontale 30 rispetto alla staffa verticale 20 fino ad raggiungere un angolo� compreso tra 80° e 90° rispetto a quest’ultima.

Tali mezzi di aggancio ad incastro 35 comprendono, in corrispondenza della seconda estremità 22 della staffa verticale 20, almeno un mezzo a perno 24 posizionato nelle superfici laterali 20A e 20A’. Tale mezzo a perno può comprendere un elemento a forma di perno e/o conformazioni protruse e/o a L e/o a innesto a baionetta e/o a gancio e/o mezzi simili. Tali mezzi a perno 24 possono essere stampati insieme alla staffa verticale 20 o alla staffa orizzontale 30, in modo da conferire una maggiore sicurezza e portata alla staffa stessa, e/o aggiunti e/o fissati alla staffa verticale 20 o alla staffa orizzontale 30.

L’almeno un mezzo a perno 24 compre un asse “B”, visibile in figura 4, che passa per il centro del mezzo stesso.

Tali mezzi di aggancio ad incastro 35 comprendono, ulteriormente, corrispondenti mezzi ad apertura 31, posizionati in corrispondenza dell’estremità 33 della staffa orizzontale 30, che possono comprendere un’apertura e/o un’asola e/o una fessura e/o mezzi simili corrispondenti per connettersi ad incastro ai mezzi a perno 24.

I mezzi a perno 24 e i mezzi ad apertura 31 possono esser posizionati anche rispettivamente sulla staffa orizzontale 30 e sulla staffa verticale 20 senza per questo uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione.

In tal modo è possibile assemblare la staffa verticale 20 e la staffa orizzontale 30 per conferire loro una conformazione finale a “L” senza per questo dover produrre una staffa preformata né dovendo ricorrere all’utilizzo di viti e/o altri mezzi di fissaggio, rendendo così più semplice e veloce il montaggio del dispositivo di supporto 10.

I mezzi a perno 24 e i mezzi ad apertura 31 possono presentare altre conformazioni che permettono l’accoppiamento ad incastro rispettivo dell’uno nell’altra senza uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione.

In una forma di realizzazione della presente invenzione, illustrata nelle figure allegate, l’apertura 31 presenta una conformazione sostanzialmente a “L” invertita, posizionata in corrispondenza di almeno una superficie laterale 30A, 30A’ della staffa orizzontale 30. L’apertura 31 comprende una prima zona longitudinale 37, con andamento sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale “A” della staffa orizzontale 30, ed una seconda zona trasversale 36, con andamento sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale “A” della staffa orizzontale 30.

Quando inizia l’accoppiamento della staffa orizzontale 30 con la staffa verticale 20, come visibile nelle figure 5A e 5B, il perno 24 si inserisce nella seconda zona trasversale 36 dell’apertura 31, permettendo l’inserimento della staffa orizzontale 30, in posizione parallela, alla staffa verticale 20. In questa posizione, la prima estremità 32 della staffa orizzontale 30 si trova in corrispondenza della prima estremità 21 della staffa verticale 20.

Successivamente, come visibile in figura 5C, dopo aver percorso tutta la seconda zona trasversale 36, la staffa orizzontale 30 viene spostata verso l’alto rispetto alla staffa verticale 20, determinando in tal modo lo scorrimento del perno 24 nella prima zona longitudinale 37. In tal modo i mezzi a perno 24 scorrono lungo tutta la zona longitudinale 37 fino a raggiungere la posizione finale F, illustrata nella figura 5C.

Tale posizione finale F permette la rotazione reciproca dei mezzi di aggancio ad incastro 35 e conseguentemente la rotazione della staffa orizzontale 30 rispetto alla staffa verticale 20, come illustrato in figura 5D.

La prima distanza “d” tra l’asse “B” del perno 24 e il bordo inferiore 39 delle superfici laterali 30A, 30A’ dell’estremità 33 della staffa orizzontale 30, illustrata in figura 4, è minore o uguale alla seconda distanza “D” tra l’asse “B” del perno 24 e la superficie interna 20B della staffa verticale 20 per permettere alla staffa orizzontale 30 di ruotare e al bordi inferiore 39 di andare in battuta sulla staffa verticale 20.

L’estremità 33 della staffa orizzontale 30 presenta, in corrispondenza della sua superficie interna 30B, un bordo arrotondato 38 per facilitare la rotazione della staffa orizzontale 30 sulla staffa verticale 20.

La staffa orizzontale 30 ruota rispetto alla staffa verticale 20 di un determinato angolo� fino a che il bordo inferiore 39 della staffa orizzontale 30 va in battuta sulla staffa verticale 20, determinando in tal modo il bloccaggio delle due staffe, conferendo sicurezza e stabilità al dispositivo 10.

I mezzi ad apertura 31 possono presentare diverse conformazioni e geometria variabili per permettere l’accoppiamento ad incastro e la rotazione della staffa orizzontale 30 rispetto alla staffa verticale 20.

La staffa orizzontale 30 e/o la staffa verticale 20 possono presentare delle nervature, non illustrate, di irrigidimento per conferire maggiore stabilità e robustezza al dispositivo 10. Il dispositivo di supporto 10 può presentare vari accessori, visibili nella figura 3, che ne migliorano la funzionalità e/o l’estetica.

Tali accessori comprendono: almeno un tappo o coperchio 60 per coprire e chiudere i mezzi ad apertura 31, sagomato in modo corrispondente a tali mezzi ad apertura stessi e/o ad altri fori presenti nel dispositivo 10, eventuali profili 70 in materiale plastico inseribili nei punti di contatto tra la staffa orizzontale 30 e la staffa verticale 20 nella loro conformazione assemblata e aperta.

Come illustrato in figura 4, possono poi essere presenti ulteriormente delle coperture laterali 80 in materiale plastico per coprire la zona corrispondente ai mezzi ad apertura 31 ed eventualmente inseribili in questi ultimi e delle guarnizioni antivibranti 90 posizionabili nella zona di contatto tra la staffa verticale 20 e la staffa orizzontale 30 nella loro conformazione assemblata per ridurre le vibrazioni derivabili dagli apparecchi posizionati sopra a tale dispositivo 10.

Gli spessori di questi accessori sono variabili per poter ottenere un effetto anti-vibrazione e per poter regolare di qualche grado l’angolo α compreso tra la staffa verticale 20 e la staffa orizzontale 30 fino a raggiungere un angolo variabile tra circa 80° a 90°.

Gli spessori di tali accessori possono venir ridotti per evitare possibili interferenze con le parti metalliche del dispositivo in fase di montaggio. Inoltre, è possibile prevedere la possibilità di applicare, stampare, eccetera dei marchi, loghi e/o altri elementi ornamentali in tali accessori. Il dispositivo 10 può essere costituito da lastre di materiale metallico resistente e facilmente lavorabile, oltre che relativamente economico, quale ad esempio lamiera in acciaio o similari, che può venire opportunamente piegata e sagomata, e/o materiali plastici termoformati e/o altri materiali adatti e resistenti a sopportare il peso degli apparecchi che vi vengono posizionati sopra.

La presente invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo a staffe (10) di supporto per apparecchi, in particolare unità di impianti di condizionamento, comprendente: una staffa verticale (20), una staffa orizzontale (30) di supporto per detto apparecchio e mezzi di aggancio ad incastro (35), detta staffa verticale (20) dotata di una prima estremità (21) ed una seconda estremità (22) accoppiabile a detta staffa orizzontale (30), detta staffa orizzontale (30) dotata di una prima estremità (32) e di una seconda estremità (33) accoppiabile a detta seconda estremità (22) di detta staffa verticale (20), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio ad incastro (35) sono atti a permettere l’accoppiamento e la separazione di detta staffa verticale (20) e di detta staffa orizzontale (30) e sono atti a permettere la rotazione di detta staffa orizzontale (30) rispetto a detta staffa verticale (20).
2. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di aggancio ad incastro (35) comprendono mezzi a perno (24), dotati di un asse (B) che passa per il loro centro, e corrispondenti mezzi ad apertura (31) posizionati rispettivamente sulla staffa verticale (20) e sulla staffa orizzontale (30) o viceversa.
3. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti mezzi a perno (24) comprendono un elemento a forma di perno e/o conformazioni protruse e/o a “L” e/o a innesto a baionetta e/o a gancio e/o mezzi simili.
4. Dispositivo (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi a perno (24) sono stampati e/o aggiunti e/o fissati alla staffa verticale 20 o alla staffa orizzontale 30.
5. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi ad apertura (31) comprendono un’apertura e/o un’asola e/o una fessura e/o mezzi simili corrispondenti per connettersi ad incastro ai mezzi a perno (24).
6. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta staffa orizzontale (30) presenta un asse longitudinale (A) e in cui detti mezzi ad apertura (31) presentano una conformazione sostanzialmente a “L” invertita comprendente una prima zona longitudinale (37) con andamento sostanzialmente parallelo a detto asse longitudinale (A) ed una seconda zona trasversale (36) con andamento sostanzialmente perpendicolare a detto asse longitudinale (A).
7. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno una tra detta staffa verticale (20) e detta staffa orizzontale (30) presentano una sezione a “C” comprendente rispettivamente due superfici laterali (20A, 20A’) per detta staffa verticale (20) e/o due superfici laterali (30A, 30A’) per detta staffa orizzontale (30), dotate di un bordo inferiore (39), e una superficie interna (20B) per detta staffa verticale (20) e/o una superficie interna (30B) per detta staffa orizzontale (30) e/o presentano sezioni di altra conformazione e/o geometria.
8. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto asse (B) dei mezzi a perno (24) dista da detto bordo inferiore (39) di detta staffa orizzontale (30) di una prima distanza (d) e da detta superficie interna (20B) di detta staffa verticale (20) di una seconda distanza (D).
9. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima distanza (d) è minore o uguale a detta seconda distanza (D) per permettere a detta staffa orizzontale (30) di ruotare e di andare in battuta su detta staffa verticale (20).
10. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo comprende sedi (40) per l’inserimento di viti e/o altri mezzi di fissaggio per fissare detti apparecchi a detto dispositivo (10) e/o per fissare detto dispositivo (10) ad una parete.
11. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta superficie interna (30B) di detta staffa orizzontale (30) è inferiore a detta superficie interna (20B) di detta staffa verticale (20) per permettere l’inserimento della staffa orizzontale (30) in detta staffa verticale(20).
12. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta staffa verticale (20) presenta, in corrispondenza di detta prima estremità (21) una rientranza (23) per permettere l’inserimento e lo scorrimento di mezzi di guida, eventualmente nella forma di una barra rettilinea.
13. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno una tra detta staffa verticale (20) e/o detta staffa orizzontale (30) presentano delle nervature di irrigidimento.
14. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo (10) comprende almeno un accessorio tra: un tappo o coperchio (60) e/o coperture laterali (80) e/o profili (70) e/o guarnizioni (90), eccetera, inseribili nei punti di contatto tra detta staffa verticale (20) e detta staffa orizzontale (30).
15. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti accessori hanno un effetto anti-vibrazione e/o permettono di modificare detto angolo� fino a raggiungere un angolo compreso tra 80° e 90°.
16. Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo (10) è realizzato in materiale metallico resistente, quale ad esempio lamiera in acciaio e/o similari e/o materiali plastici termoformabili e/o altri materiali adatti allo scopo.