ITVI940120A1 - Premilamiera ad allestimento variabile - Google Patents

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Abstract

Trattasi di un premilamiera ad allestimento variabile per l'utilizzazione in una macchina piegatrice per la produzione di pannelli in lamiera.Esso comprende un elemento centrale (3), una pluralità di elementi addizionali (6), una coppia di elementi espansori (4), due elementi di estremità (7), nonché almeno un carrello programmabile (15) mobile lungo il premilamiera, operabile per modificare la lunghezza del suddetto (fig. 2).

Description

Descrizione
Il presente trovato riguarda un premilamiera atto ad essere utilizzato in macchine piegatrici impiegate per la produzione di pannelli in lamiera a partire da fogli piani, secondo la parte generale della rivendicazione 1.
I pannelli in lamiera aventi bordi ripiegati trovano ampio impiego nella costruzione di elettrodomestici, cassette, mobili e scaffali metallici. La loro produzione viene condotta con apposite macchine piegatrici, i cui elementi principali sono un sistema di lame ed un dispositivo premilamiera, l’azione dei quali produce la piega voluta sui fogli piani di lamiera sottoposti all’azione della macchina piegatrice.
Appartengono allo stato della tecnica delle macchine piegatrici in cui agisce una coppia di lame contrapposte supportate da un portalame conformato a forma di "C" e mobile in senso verticale rispetto ad un dispositivo premilamiera. Tale dispositivo premilamiera deve, nel caso della produzione di pannelli con bordi ripiegati verso l'interno, essere in grado di contrarsi per permettere la movimentazione del pannello stesso, vi deve essere inoltre la possibilità di variare l'estensione dello stesso premilaraiera in modo di poter cambiare rapidamente la dimensione dei pannelli prodotti e il profilo della piegatura degli stessi.
Appartengono pure allo stato della tecnica, delle macchine piegatrici in grado di modificare in modo programmato la lunghezza del loro premilamiera. La variazione della lunghezza di base del premilamiera viene realizzata, nelle macchine di tipo già noto, tramite la variazione del numero di appositi segmenti di cui il premilamiera stesso è composto. La regolazione fine della lunghezza del premilamiera viene poi ottenuta sostituendo'gli elementi di estremità del premilamiera stesso. A fianco del premilamiera la macchina deve pertanto prevedere l'esistenza di due magazzini contenenti una pluralità di elementi di estremità simmetricamente corrispondenti ed opportuni mezzi per la loro sostituzione automatica e programmata che potranno consistere, per esempio, in carrelli programmatori dotati di opportuni sistemi di separazione e scorrevoli lungo opportune guide per mezzo della rotazione di viti lunghe quanto le viti stesse e mosse nei due sensi da opportuni motori. Il movimento dei carrelli che realizzano la sostituzione degli elementi di estremità deve essere contemporaneo e opportunamente sincronizzato con la fase di contrazione del premilamiera stesso.
Questo tipo di configurazione comporta,
per le macchine piegatrici appartenenti allo stato della tecnica, numerosi limiti funzionali dovuti alla loro complessità, che si traducono poi in problemi di tipo meccanico che vanno a gravare sui costi di gestione e manutenzione delle macchine piegatrici stesse. La considerevole dimensione e di conseguenza l'ingombro è un altro problema di questo tipo di piegatrici note come stato della tecnica. In sintesi i limiti delle macchine già note sono:
1. Presenza di due magazzini contenenti altrettante pluralità di utensili, ciò che determina aggravi di costi e notevole ingombro;
2. Eccessiva macchinosità del sistema di aggancio e sgancio degli elementi di estremità, con problemi meccanici ed aggravio dei costi di manutenzione; 3. Necessità di effettuare il cambio degli elementi di estremità solo in una data posizione verticale del premilamiera rispetto alla piastra frontale della macchina, fissa verticalmente.
Questi problemi vengono efficacemente risolti tramite l'impiego del premilamiera oggetto del presente trovato, che è composto da due elementi di estremità che racchiudono una pluralità di elementi addizionali, due elementi espansori, un elemento centrale ed una pluralità di elementi incrementali, detta ultima pluralità andando a costituire una delle caratteristiche fondamentali del trovato.
In dettaglio, la serie degli elementi incrementali è costituita da un numero (n-1) di elementi successivi aventi ognuno lo spessore doppio del precedente, cioè se "p" è lo spessore dell'elemento incrementale più sottile, i successivi elementi incrementali hanno uno spessore pari a 2<(n-1) >* p, dove "n" indica la posizione ordinale del singolo elemento, l'elemento nesimo avrà lo stesso spessore degli elementi addizionali a spessore costante.
L'utilizzazione della serie di elementi incrementali con lo spessore ad incremento quadratico permette di ottenere, con la sola combinazione di "k" elementi, un numero di allestimenti del premllamiera pan a 2 <(k-1) >Δ.p.
Tutta questa serie di valori, chiamata di seguito regolazione fine e ottenuta dalla combinazione degli elementi incrementali, va a sommarsi con uno o più degli elementi addizionali.
A titolo di esempio, se l'incremento " Δ p" nell'allestimento di un premilamiera è di 5 mm. e si prevede l'utilizzo di 4 elementi incrementali, lo spessore dell’elemento incrementale più sottile sarà di 5 mm., mentre i successivi elementi incrementali avranno uno spessore, rispettivamente, di 10, 20, e 40 mm.
Combinando fra di loro questi 4 elementi si ottengono 15 diverse lunghezze con incremento
" A p" pari a 5 mm-, da 5 mm. a 75 mm..
Il successivo incremento di SO mm. si ottiene usando il primo elemento addizionale di 80 mm. e le ulteriori misure del premilamiera con " Δ p" pari a 5 mm, si ottengono usando gli elementi addizionali di spessore costante, precisamente da 80 mm..
La serie degli elementi incrementali si posiziona lateralmente rispetto all'elemento centrale permettendo un allestimento asimmetrico del premilamiera rispetto all'asse dell'elemento suddetto e che corrisponde anche all'asse di simmetria della struttura di supporto del premilamiera medesimo.
Questa possibilità di collocare lateralmente la serie degli elementi incrementali costituisce un vantaggio rispetto ai comuni allestimenti, poiché, come si vedrà meglio di seguito, è possibile utilizzare un numero di elementi incrementali pari alla metà meno uno degli elementi incrementali utilizzati negli allestimenti simmetrici e poiché permette, a parità di tempo di allestimento, di utilizzare un solo programmatore invece di due.
Quando la macchina piegatrice è dotata di organi di manipolazione della lamiera da lavorare che richiedono che l'asse di simmetria del profilo da piegare corrisponda all'asse dell'elemento centrale, l'allestimento del premilamiera sarà simmetrico rispetto all'asse dell'elemento suddetto.
In tale situazione è necessario l'impiego di due serie di elementi incrementali, poste lateralmente rispetto all'elemento centrale.
Ciò comporta che se " Δ p" è l'incremento minimo della lunghezza totale del premilamiera, la misura dello spessore dell'elemento incrementale più sottile, presente nelle due serie, sarà pari a Ap/2, e tutti quelli successivi aumentano di spessore in modo quadratico secondo la relazione " <(n-1) >A p/2 , dove "n" indica la posizione ordinale dell'elemento nella serie.
Esemplificando, se l'allestimento del premilamiera prevede un incremento " Δ p" pari a 5 mm. e gli elementi addizionali hanno uno spessore di 80 mm., applicando le formule sopra elencate, ognuna delle due serie di elementi incrementali, posizionate simmetricamente rispetto all'elemento centrale, sarà composta di k=5 elementi; l'elemento incrementale più sottile di 2,5 mm., seguito da quelli di spessore 5, 10, 20 e 40 mm..
L'allestimento minimo del premilamiera sarà costituito dall'elemento centrale, dai due elementi espansori, posti lateralmente al suddetto, e dai due elementi di estremità.
Gli allestimenti di misure maggiori di quella minima si ottengono utilizzando, oltre agli elementi sopra elencati, gli elementi incrementali, per misure fino al massimo dello spessore della serie di detti elementi e, per misure ancora maggiori, accostando agli elementi precedenti uno o più elementi distanziatori a spessore costante.
La seconda caratteristica di novità del trovato è rappresentata dal fatto che tutti gli elementi che servono a comporre le diverse misure di allestimento del premilamiera e che costituiscono il corredo della macchina piegatrice ( quello centrale, i due espansori, gli incrementali, gli addizionali ed i due di estremità) sono posizionati linearmente nella parte inferiore della piastra di supporto del premilamiera medesimo e vincolati alla stessa.
Questa disposizione comporta che gli elementi costituenti l'allestimento del premilamiera sono disposti l'uno adiacente all'altro e racchiusi fra i due elementi di estremità, mentre gli elementi addizionali non utilizzati sono allocati esternamente ai suddetti elementi di estremità e gli elementi incrementali non utilizzati sono depositati in una zona di magazzino situata in una o su entrambe le estremità del supporto del premilamiera (a seconda che si tratti di allestimento asimmetrico o simmetrico) ed in linea con il premilamiera suddetto.
Tale magazzino, che costituisce una ulteriore caratteristica del trovato, presenta la novità di avere una dimensione di ingombro ridotta poiché deve contenere al massimo i "k" elementi che costituiscono l'intera serie degli elementi incrementali.
L'allestimento di una specifica lunghezza del premilamiera, oltre allo spostamento verticale dell'elemento centrale ed allo spostamento orizzontale simmetrico dei due elementi espansori ad esso accostati (operazioni che vengono ripetute dopo ogni azione di piegatura perpendicolare ad almeno un'altra precedente azione di piegatura in cui l'ingombro verticale della piega sia verso l'interno del pannello per permettere l'estrazione del pezzo lavorato come meglio specificate nel seguito della descrizione) richiede il posizionamento di una pluralità di elementi incrementali, per la regolazione fine, di una pluralità di elementi addizionali e dei due elementi di estremità, che racchiudono il premilamiera così costituito.
Tale azione di posizionamento è realizzata tramite uno o più carrelli programmatori, rispettivamente in caso di allestimento asimmetrico e simmetrico, posti frontalmente agli elementi da movimentare, e scorrevoli linearmente mediante mezzi opportuni, azionati tramite controllo numerico.
Il carrello programmatore contiene il gruppo spaccatore-impaccatore ed il gruppo di presa degli elementi di estremità e degli elementi incrementali.
Il gruppo spaccatore-impaccatore, costituito da un dispositivo allungatile ed accorciatile e dotato di un organo atto ad incastrarsi con l'elemento addizionale, ha il duplice scopo di determinare l'allontanamento reciproco degli elementi addizionali (azione di spaccatura), per permettere l'inserimento degli elementi di estremità o il posizionamento degli elementi addizionali non utilizzati all'esterno del premilamiera in allestimento e di procedere quindi all’impaccamento dell'insieme degli elementi addizionali e degli elementi incrementali, che vanno a costituire l'allestimento del premilamiera.
Il gruppo di presa estremità, dotato di un organo di aggancio allungabile ed accord abile, ha il duplice scopo di levare o di inserire degli elementi incrementali nella serie incrementale del premilamiera, prelevandoli o depositandoli nel magazzino laterale, e di modificare la posizione dei due elementi di estremità mediante l'azione di sganciamento e di estrazione di detti elementi dal supporto del premilamiera, seguita da una traslazione e dal successivo reinserimento ed aggancio dei suddetti al corpo medesimo, nella posizione prevista dal nuovo allestimento.
La movimentazione del carrello programmatore e dei due gruppi in esso contenuti è regolata tramite un circuito elettronico che, in base alla lunghezza del premilamiera da allestire, sceglie la combinazione più favorevole degli elementi, ne determina la relativa posizione all'interno del premilamiera ed ordina al carrello programmatore di eseguire le operazione di allestimento del nuovo premilamiera e cioè lo spostamento per scorrimento degli elementi addizionali, il prelievo o il deposito in magazzino degli elementi incrementali ed, infine, il posizionamento degli elementi di estremità .
Costruttivamente il premilamiera viene allestito in modo che la sua lunghezza in fase di lavoro risulti pari alla lunghezza dello spigolo da piegare per cui, nella produzione di pannelli scatolati con i bordi ripiegati verso l’interno, dovendo usare degli elementi di estremità muniti di un piede appiattito sporgente lateralmente per infilarsi sotto i bordi laterali già ripiegati della lamiera, necessita che il premilamiera medesimo possa modificare la sua estensione laterale, cioè abbia la possibilità di dilatarsi e di contrarsi lateralmente, dopo il primo ed il secondo lato piegato, per permettere alle suddette estremità di introdursi sotto i bordi e poi di estrarsi da essi e quindi dare la possibilità all'intero premilamiera di sollevarsi e consentire l'estrazione del pezzo lavorato.
La contrazione del premilamiera è ottenuta spostando verticalmente l'elemento centrale, mediante un cilindro fluidodinamico vincolato al supporto del premilamiera, affinchè lo spazio lasciato libero venga occupato dai due elementi espansori posti lateralmente, i quali, accostandosi reciprocamente, permettono la contrazione dei due pacchi laterali
fino all'estremità, di una quantità pari allo spessore dell'elemento centrale sollevato.
Per ottenere una contrazione del premilamiera tale da permettere al suddetto di sollevarsi sopra il pannello scatolato, è necessario che lo spessore dell'elemento centrale sia leggermente maggiore rispetto all'ingombro verticale verso l'interno della zona delle pieghe eseguite nei lati perpendicolari precedentemente eseguiti.
I due elementi espansori presentano il corpo verticale munito di un braccio orizzontale scorrevole entro opportune guide, ricavate sulla base inferiore del supporto del premilamiera, detto braccio avente lo scopo di sostenere l'elemento espansore durante le fasi di contrazione e di dilatazione del premilamiera.
La movimentazione lineare degli elementi espansori è ottenuta con mezzi elastici quali molle o cilindri fluidodinamici solidali al supporto del premilamiera.
La produzione di pannelli scatolati e, in modo particolare, la produzione di pannelli che presentano il bordo piegato verso l'esterno, richiede la creazione di spazi liberi ai lati degli elementi di estremità.
Per ottenere tale spazio ogni elemento di estremità è munito di un dispositivo elastico che, sporgendo lateralmente dall'elemento stesso, assicura che durante l'azione di impaccamento, che ha la funzione di eliminare gli spazi vuoti che si sono formati fra un elemento e l'altro del premilamiera a seguito degli spostamenti degli elementi addizionali, dell'aggiunta o del prelievo degli elementi incrementali e del posizionamento degli elementi di estremità, si realizzi una nicchia atta a contenere i bordi del pannello precedentemente piegati.
Da quanto sopra esposto risulta che operativamente l'azione di piegatura del pannello, eseguita con il premilamiera di cui al trovato è consimile a quelle delle macchine piegatrici di tipo noto; la novità si realizza nell'azione di allestimento del premilamiera medesimo che si caratterizza nell'impiego, per la regolazione fine della lunghezza del premilamiera, di un numero "k" di elementi incrementali, con spessore che aumenta in modo quadratico, posti su almeno un lato degli elementi espansori, e di elementi addizionali a spessore costante, entrambi detti elementi racchiusi entro due elementi di estremità, pure essi a dimensioni costante ed inoltre per il fatto che la zona di magazzino è atta a contenere al massimo i "k" elementi ed è allineata e solidale al premilamiera in modo da non richiedere ulteriori movimenti e/o meccanismi addizionali per il deposito ed il prelievo dei suddetti elementi incrementali.
Queste ed altre caratteristiche del trovato verranno di seguito maggiormente illustrate mediante la descrizione di due sue particolari forme di realizzazione, rese a solo titolo di esempio non limitativo, con l'aiuto delle tavole di disegno allegate dove:
- la fig.1 (Tav.I) rappresenta una vista frontale verticale anteriore della macchina piegatrice con un allestimento del premilamiera di tipo asimmetrico;
- la fig.2 (Tav.II) rappresenta una vista frontale verticale anteriore della macchina piegatrice con un allestimento del premilamiera del tipo simmetrico;
-la fig. 3 (Tav.III ) rappresenta una vista in pianta del carrello programmatore contenente il gruppo di presa degli elementi di estremità e/o degli elementi incrementali ed il gruppo spaccatore-impaccatore;
- la fig.4 (Tav.lV) rappresenta una vista in scala ingrandita dei due lati di cui è schematicamente composto il premilamiera di tipo asimmetrico;
- la fig.5 (Tav.V) rappresenta una vista laterale dell'elemento incrementale;
- la fig.6 rappresenta una vista in pianta dall'alto dell'elemento incrementale;
- la fig.7 rappresenta una vista laterale dell'elemento espansore;
- la fig.8 rappresenta una vista laterale dell'elemento addizionale;
- la fig.9 (Tav.VI) rappresenta una vista laterale dell'elemento di estremità:
- la fig.io rappresenta una vista in pianta dell'elemento di estremità, sezionata secondo la linea X-X di fig.9;
- la fig.ll rappresenta una vista laterale dell'elemento di estremità, parzialmente sezionato secondo la linea XI-XI di fig.9; - la fig.12 rappresenta una vista in dettaglio dell'aggancio dell'elemento di estremità al supporto del premilamiera
Come visibile nella fig.l, il premilamiera 1, del tipo ad allestimento asimmetrico, è ancorato al supporto 2 che trasla verticalmente.
Il premilamiera 1 comprende un elemento centrale 3, due elementi espansori 4, una serie di elementi incrementali 5, una pluralità di elementi addizionali 6 ed i due elementi di estremità 7.
Detti elementi sono disposti l'uno adiacente all'altro e tutti vincolati al supporto 1.
Frontalmente al premilamiera 1 scorre il carrello programmatore 8 tramite una vite 9 accoppiata ad un cursore 10, che supporta il carrello medesimo, e detta vite essendo ruotata in un senso o nell'altro tramite il motore 11.
Lateralmente, rispetto al premilamiera 1 ed in linea con il suddetto nonché vincolato al supporto 1 è allocato il magazzino 12, che accoglie gli elementi incrementali 5' non utilizzati per formare la serie degli elementi incrementali 5 necessari all'allestimento del premilamiera stesso.
La fig.2 rappresenta un premilamiera 13 con allestimento di tipo simmetrico, caratterizzato dal fatto di presentare due serie di elementi incrementali 14 ' e 14'', poste in modo simmetrico rispetto all'elemento centrale 3.
Rispetto alla doppia serie di elementi incrementali sono presenti lateralmente anche due carrelli programmatori 15' e 15 ''supportati dai rispettivi cursori 16' e 16'' e detti cursori sono accoppiati ad una barra 17 filettata in modo che quando è ruotata tramite il motore 18, detti cursori si spostano simmetricamente rispetto al centro del premilamiera 13.
Ulteriore conseguenza della presenza della doppia serie di elementi incrementali è la presenza di due zone di magazzino 19' e 19''poste lateralmente ed allineate con il premilamiera 13.
L'elemento centrale 3 trasla verticalmente portandosi al di sopra del'premilamiera stesso mediante l'azione del cilindro fluidodinamico 20 solidale al supporto 2 del premilamiera.
Lo spostamento verticale dell'elemento centrale 3 consente ai due elementi espansori 4, posti lateralmente, di traslare verso il centro, in modo che, quando sono accostati reciprocamente, essi occupano l'intero spazio lasciato libero dal suddetto elemento e permettono, nel contempo, l'azione di arretramento dei due pacchi laterali costituiti dagli elementi incrementali 5,14, dagli elementi addizionali 6 compresi fra l'elemento di estremità 7 e l'elemento espansore suddetto.
Tale azione di contrazione del premilamiera, che permette lo sfilamento dello stesso dal pezzo lavorato, si realizza nel premilamiera 1 ad allestimento asimmetrico, mediante la spinta generata dal carrello programmatore 8 e dal cilindro fluidodinamico 21, mentre nel premilamiera ad allestimento simmetrico 13 si realizza mediante l'azione contemporanea e contrapposta dei due carrelli programmatori 15' e 15' La successiva azione di dilatazione del premilamiera, cioè lo spostamento verso l'esterno dei due pacchi di elementi avviene tramite la spinta dei due elementi espansori 4 che si allontanano reciprocamente per permettere la discesa e l'inserimento fra i medesimi dell'elemento centrale 3.
Come visibile nella fig.4 i due elementi espansori sono movimentati, nella loro azione di reciproco allontanamento, nel caso del premilamiera l ad allestimento asimmetrico tramite un mezzo elastico 22 ed un cilindro fluidodinamico 23, mentre nel caso del premilamiera 13 ad allestimento simmetrico la movimentazione avviene tramite due mezzi elastici 24 ad azione contrastante (fig.2).
Detti mezzi di movimentazione 22,23 e 24 sono solidali alla piastra di supporto 2 ed agiscono su un braccio orizzontale 25, solidale all'elemento espansore, e tenuto in guida dagli organi di rotolamento 26.
Come visibile nella fig.3 il carrello programmatore 8,15 contiene il gruppo spaccatoreimpaccatore 27 ed il gruppo di presa degli elementi di estremità 28 e/o degli elementi incrementali.
Il gruppo spaccatore-impaccatore 27 è costituito da un cilindro fluidodinamico 29, solidale alla struttura del carrello programmatore ed allungabile verso la macchina operatrice, dotato di una barra 30 avente l’estremità 31 sagomata in modo da poter penetrare entro la cava 32 ricavata nel corpo degli elementi addizionali 6 ed eseguire le azioni di spostamento dei suddetti durante le azioni di spaccaggio ed impaccaggio richieste per l'allestimento del premilamiera.
Il gruppo di presa degli elementi di estremità 28 e/o degli elementi incrementali è costituito da un cilindro fluidodinamico 33, solidale alla struttura del carrello programmatore ed allungabile verso la macchina operatrice, dotato all'estremità di un organo di aggancio 34 (fig.l) atto ad impegnarsi con le sporgenze sagomate 35 (figg. 5,6) di cui sono dotati gli elementi incrementali 5 e 14 ed i due elementi di estremità 7.
L'organo di aggancio 34 si compone di una parte fissa 36 e di una leva 37, fulcrata nel perno 38, movimentata dall'azione contrapposta del cilindro fluidodinamico 39, che genera l'apertura dell'aggancio suddetto, e della molla di contrasto 40.
Come visibile nella figura 5 gli elementi incrementali 5,14 sono vincolati al supporto 2 del premilamiera tramite il profilo sagomato ad incastro 41 e detti elementi sono tenuti in posizione dalla barra trasversale anteriore 42 la quale si solleva durante la fase di estrazione dell'elemento incrementale.
Le fig. da 9 a 12 rappresentano le caratteristiche dell'elemento di estremità 7 e precisamente illustrano la presenza dell'elemento elastico 43 e del gruppo di aggancio e sgancio 44 al supporto del premilamiera 2.
L'elemento elastico 43 è costituito dalla leva ad angolo 45, fulcrata nel perno 46, solidale al corpo 7.
I due bracci della leva 45 sono di diversa lunghezza: il braccio più lungo 47 assicura la realizzazione di una nicchia posta lateralmente rispetto al corpo 7, mentre il braccio più corto 48 presenta l'estremità collegata ad una molla 49, solidale al corpo 7, avente la funzione di mantenere l'elemento 43 nella posizione precedentemente comandata dal gruppo spaccatore-impaccatore.
L'azione di agganciamento dell'elemento di estremità 7 al corpo 2 è assicurata dal tenone 50 che si appoggia su entrambi i corpi 2 e 7 e si incastra supei'iormente nella mortasa 51, praticata sul corpo superiore 2, tramite l'azione di spinta delle molle 52.
Per la movimentazione dell'elemento di estremità 7 è necessario estrarre il tenone 50 dalla mortasa 51 e ciò si realizza mediante la levetta 57 fulcrata sul perno 53 della piastra 54, detta piastra essendo solidale al corpo 7.
Il braccio più corto 55 della suddetta leva 57
si dispone entro il tenone 50, mentre il braccio più lungo 56, durante la fase di piegatura, sporge dalla piastra 54 (vedi fig.11).
Vantaggiosamente durante la fase di agganciamento della sporgenza 35, il gruppo di presa 34 spinge verso l'interno il braccio sporgente 56 provocando la rotazione della leva 57 e del braccio corto 55, ciò che provoca l'abbassamento del tenone 50 e lo sganciamento del suddetto dalla mortasa 51 (vedi fig.12).

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. PREMILAMIERA AD ALLESTIMENTO VARIABILE per l'utilizzazione in una macchina piegatrice per la produzione di pannelli in lamiera, comprendente un elemento centrale (3), una pluralità di elementi addizionali (6), una coppia di elementi espansori (4), due elementi di estremità (7), nonché almeno un carrello programmatore (8,15) mobile lungo il premilamiera, operabile per modificare la lunghezza di detto premilamiera, caratterizzato dal fatto di prevedere, affiancata ad almeno un elemento espansore, almeno una serie di elementi incrementali (5,14), ognuno degli elementi susseguenti al primo presentando uno spessore pari al doppio di quello precedente, essendo inoltre previsto che gli elementi addizionali presentino un identico spessore, pari al doppio di quello dell'elemento di spessore maggiore della serie di elementi incrementali, essendo inoltre prevista una sola coppia di elementi di estremità (7) per ogni tipo di allestimento.
  2. 2. PREMILAMIERA, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di presentare almeno un magazzino (12,19), per il contenimento degli elementi incrementali (5,14) non utilizzati, solidale ad una delle estremità laterali dell'elemento di supporto (2) del premilamiera, detto magazzino essendo pure disposto allineato con il premilamiera allestito.
  3. 3. PREMILAMIERA, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il carrello programmatore (8,15) contiene un gruppo spaccatore- impaccatore (27) dei vari elementi costituenti il premilamiera ed un gruppo di presa estremità (28) atto alla movimentazione degli elementi incrementali (5) e degli elementi di estremità (7).
  4. 4. PREMILAMIERA, secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che un'unica serie di elementi incrementali (5) affianca uno dei due elementi espansori (4) e dal fatto che l'eventuale spazio ai lati degli elementi di estremità (7) è ottenuto mediante un dispositivo elastico (43) comandato dal gruppo di presa estremità (28).
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