ITVI20130299A1 - Un apparato di soccorso stradale - Google Patents

Un apparato di soccorso stradale

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ITVI20130299A1
ITVI20130299A1 IT000299A ITVI20130299A ITVI20130299A1 IT VI20130299 A1 ITVI20130299 A1 IT VI20130299A1 IT 000299 A IT000299 A IT 000299A IT VI20130299 A ITVI20130299 A IT VI20130299A IT VI20130299 A1 ITVI20130299 A1 IT VI20130299A1
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IT
Italy
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shuttle
loading
road
unloading area
patient
Prior art date
Application number
IT000299A
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English (en)
Inventor
Luca Sgolmin
Original Assignee
Luca Sgolmin
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Filing date
Publication date
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B61RAILWAYS
    • B61BRAILWAY SYSTEMS; EQUIPMENT THEREFOR NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B61B3/00Elevated railway systems with suspended vehicles
    • B61B3/02Elevated railway systems with suspended vehicles with self-propelled vehicles
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B61RAILWAYS
    • B61BRAILWAY SYSTEMS; EQUIPMENT THEREFOR NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B61B1/00General arrangement of stations, platforms, or sidings; Railway networks; Rail vehicle marshalling systems

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Transportation (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Vehicle Body Suspensions (AREA)
  • Ceramic Products (AREA)
  • Alarm Systems (AREA)

Description

Domanda di Brevetto per Invenzione Industriale a titolo:
“UN APPARATO DI SOCCORSO STRADALE”
D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico della sicurezza stradale e, in particolare, del soccorso stradale in caso di incidenti, incolonnamenti o altre situazioni per cui il soccorso stradale è impossibilitato a raggiungere celermente il punto in cui vi sono utenti bisognosi di soccorso.
Più in dettaglio, la presente invenzione si riferisce ad un apparato di soccorso stradale.
Stato della Tecnica
Come noto, la rete stradale è spesso affetta da incidenti anche gravi o altri eventi che causano incolonnamenti e blocchi del traffico.
In tali situazioni, è generalmente necessario intervenire nel punto in cui si è verificato l’evento per soccorrere utenti, ma tale intervento è ostacolato proprio dagli incolonnamenti e dal blocco del traffico. I mezzi di soccorso, infatti, sono spesso ostacolati e riescono a raggiungere il punto di intervento con grande fatica e con tempi dilatati.
Tali eventi, peraltro, nella maggior parte dei casi si verificano su arterie a grande percorrenza come autostrade o superstrade. Tali arterie, purtroppo, presentano pochi punti di accesso intervallati tra loro da numerosi chilometri. In queste situazioni i mezzi di soccorso tipicamente accedono al punto di intervento solo dal punto di accesso successivo dell’arteria su cui l’evento si è verificato, aumentando il percorso da fare e, di conseguenza, dilatando ancor più i già troppo lunghi i tempi di intervento.
È anche noto che spesso gli eventi scatenanti sono incidenti in cui vi sono persone ferite da soccorrere con tempi più rapidi possibile al fine di ridurre al minimo il rischio di morte.
Per ovviare a tale situazione sono noti mezzi di pronto intervento di larghezza ridotta in modo che le loro dimensioni contenute siano di aiuto ad attraversare gli incolonnamenti che si sono verificati. Tuttavia tale soluzione consente scarsi miglioramenti nei tempi di intervento poiché l’attraversamento degli incolonnamenti rimane comunque poco agevole.
Sono anche noti mezzi di soccorso su due ruote, ma anche questi presentano gli stessi inconvenienti dei precedenti. Infatti, in caso di traffico bloccato spesso le persone escono dai propri veicoli e si riversano sul piano stradale. Il pericolo di investimento da parte dei mezzi di soccorso è tale da indurli, nonostante le dimensioni contenute, a procedere a velocità estremamente ridotta.
Un’altra soluzione nota è l’uso di elicotteri. Tali mezzi, tuttavia, pur consentendo un accesso rapido, sono tipicamente molto dispendiosi e spesso non disponibili soprattutto nel caso che in una tratta stradale particolarmente frequentata si verifichino più eventi nello stesso intervallo di tempo. Rimane anche poco agevole il soccorso nel caso gli utenti da soccorrere siano in gran numero.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra evidenziati mettendo a disposizione un apparato di soccorso stradale che consenta di minimizzare i tempi di intervento dei soccorsi su un punto della rete stradale nonostante la presenza di incolonnamenti o, più in generale, di blocchi stradali.
Un altro scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un apparato di soccorso stradale che consenta di minimizzare il percorso che i soccorsi devono fare per raggiungere il punto di intervento.
Un altro scopo è che i mezzi che i soccorsi devono utilizzare per intervenire siano facilmente fruibili ed a basso costo. Un ulteriore scopo è che i suddetti mezzi consentano il trasporto dei pazienti.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un apparato di soccorso stradale in accordo con le rivendicazioni che seguono le quali sono parte integrante della presente descrizione.
In particolare, l’apparato di soccorso stradale comprende almeno una navetta provvista di almeno un primo spazio per ospitare un operatore ed almeno un secondo spazio per ospitare un paziente da soccorrere.
Secondo un aspetto dell’invenzione, l’apparato comprende almeno un zona di carico e scarico per consentire all’operatore di salire nella navetta per raggiungere il punto di intervento dove si trova il paziente da soccorrere e dove consentire all’operatore, al ritorno, di scendere dalla navetta e prelevare da essa il paziente.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’apparato comprende almeno una rotaia di scorrimento della navetta disposta in prossimità della strada per collegare la zona di carico e scarico al punto in cui si trova il paziente da soccorrere.
Inoltre, l’apparato comprende anche almeno un’area di sosta dove la navetta staziona in condizioni di riposo.
Vantaggiosamente, quindi, la navetta non necessità di spazio sulla strada per raggiungere il punto di intervento servendosi, al contrario, della rotaia. Il collegamento è quindi sicuro e particolarmente veloce.
Nel contempo, vantaggiosamente, la zona di carico e scarico consente di accedere alla navetta con comodità essendo essa tipicamente disposta in un’area non soggetta a problematiche stradali legate all’evento che genera la richiesta di intervento. In questo modo, i mezzi di soccorso possono raggiungere la zona di carico e scarico e lì trasferire operatori ed eventuale materiale sulla navetta. Con essa viene poi raggiunto comodamente e velocemente il punto di intervento su cui l’operatore può operare ed eventualmente prelevare pazienti che necessitano di soccorso in strutture organizzate come ospedali o cliniche.
È anche evidente, vantaggiosamente, che l’apparato presenta costi contenuti e facile fruibilità rispetto all’uso di elicotteri o similari. Peraltro, poiché la navetta è disposta in un’area di sosta tipicamente prossima alla zona di carico e scarico, essa è sempre immediatamente disponibile consentendo velocità di intervento ottimizzate.
Si osserva anche che la navetta risulta particolarmente comoda anche quando vi sono numerosi pazienti da soccorrere. Essa infatti può fare spola tra la zona di carico e scarico, dove più ambulanze o mezzi di soccorso rimangono in attesa, ed il punto di intervento con estrema velocità. In tal caso, tra l’altro, le ambulanze non contribuiscono a peggiorare la raggiungibilità di tale punto di intervento.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di un apparato di soccorso stradale secondo l’invenzione, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegni in cui:
− la FIG. 1 rappresenta un apparato di soccorso dell’invenzione in una vista operativa;
− le FIGG. 2 e 3 rappresentano particolari dell’apparato di soccorso di FIG. 1;
− la FIG. 4 rappresenta una ulteriore vista operativa dell’apparato di soccorso di FIG.1.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Con riferimento alle figure citate, ed in particolare alla fig.1, si descrive un apparato di soccorso stradale 1 che consente ai soccorritori di intervenire in un punto di intervento P della rete stradale indipendentemente da eventuali incolonnamenti o problematiche similari nel raggiungere tale punto P.
A tale fine, l’apparato 1 si avvale innanzitutto di una navetta 2 provvista, come si osserva nel particolare di fig. 2, di due primi spazi 3 adatti ad ospitare operatori di pronto intervento. Tali primi spazi 3 sono individuabili alle estremità della navetta 2 e comprendono apposite poltroncine su cui possono trovare posto gli operatori, ma il loro numero, la loro disposizione e la loro forma di esecuzione sono tutti particolari non limitativi per la presente invenzione.
La stessa navetta 2 comprende anche un secondo spazio 4 adatto ad ospitare pazienti da soccorrere. Tale secondo spazio 4 è disposto centrale alla navetta 2 e presenta due vani 5 adatti ad accogliere ciascuno una barella. Anche in questo caso, tuttavia, disposizione e numero di vani sono solo esempi non limitativi per l’invenzione.
Secondo un aspetto dell’invenzione, osservabile nel particolare di fig. 3, nel secondo spazio 4 è disposto un supporto per barelle 6 estraibile. In questo modo, la disposizione e l’estrazione dei pazienti nella navetta 2 è facilitata qualunque sia la loro condizione. In particolare, tale supporto estraibile 6 è progettato per avvicinarsi quanto più possibile al terreno in modo che le operazioni di carico e scarico pei pazienti siano non solo comode, ma siano anche effettuabili senza sottoporre a movimenti eccessivi i pazienti stessi.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’apparato 1 comprende anche una pluralità di zone di carico e scarico 8 che consentono agli operatori di accedere con comodità alle navette, di salirvi e di prelevarvi, al ritorno, i pazienti in esse caricati. Al fine di assicurare un valido intervento su qualsiasi punto della rete stradale, le zone di carico e scarico 8 sono numerose e disposte in punti facilmente raggiungibili e dai quali la rete stradale è anch’essa facilmente raggiungibile. In questo senso, si tratta tipicamente di aree in prossimità della rete stradale cui prestare servizio e che tipicamente non risentono di incolonnamenti o blocchi che possono verificarsi nei tratti stradali dove si deve accedere per prestare soccorso.
Come noto, i punti della rete stradale dove più facilmente si verificano incidenti o eventi per i quali si deve prestare soccorso con estrema velocità a pazienti bisognosi sono le strade a grande scorrimento come autostrade e superstrade. Tali arterie stradali presentano pochi punti di accesso distanziati tra loro di diversi chilometri. Tali eventi, inoltre, generalmente creano incolonnamenti o bloccano addirittura il traffico, creando ostacolo ai soccorsi. Come si osserva in fig. 1, i mezzi di soccorso nell’arte nota dovrebbero seguire un percorso tortuoso 10 dall’ospedale H all’ingresso autostradale o della superstrada I più vicino e poi affrontare il traffico bloccato.
Secondo un aspetto dell’invenzione, invece, le zone di carico e scarico 8 sono disposte sulla parte sommitale di alcuni o tutti i cavalcavia C che sovrastano l’autostrada I. In questo modo, in caso di evento i soccorsi possono individuare il cavalcavia C più prossimo al punto di intervento P ed all’ospedale H. Il nuovo percorso 11 risulta veloce e facilmente percorribile, mentre la parte più problematica dovuta al blocco del traffico viene evitata grazie all’uso della navetta 2.
Per collegare la navetta 2 al punto di intervento P, l’apparato 1 dell’invenzione comprende anche una rotaia di scorrimento 15 disposta almeno in prossimità della strada e, come si osserva nel particolare di fig. 4, operativamente collegata alla zona di carico e scarico 8. In questo modo il percorso della navetta 2 è svincolato dallo stato del traffico sulla strada I su cui si deve eseguire l’intervento di soccorso.
Nel caso di strade ad alto scorrimento, tipicamente tra le corsie con senso di marcia opposto vi è uno spazio intermedio ai cui bordi vi sono barriere di sicurezza 16 che dividono così le corsie. Secondo una aspetto dell’invenzione, la suddetta rotaia 15 è parte di tali barriere di sicurezza 16. Tale accorgimento non è ovviamente da intendersi limitativo per l’invenzione. Tuttavia è evidente che, poiché le barriere di mezzeria sono sostanzialmente senza interruzione per tutta la lunghezza della strada ad alto scorrimento, tale soluzione è particolarmente conveniente.
Secondo una variante esecutiva, tuttavia, la rotaia è realizzata in prossimità del bordo esterno della strada o sulla barriera di sicurezza presente su tale bordo. In questo caso vi è un’interruzione ad ogni punto di accesso alla strada stessa. Tuttavia è evidente che in tal caso è possibile posizionare in tale sede la zona di carico e scarico eliminando comunque il problema di accessibilità al punto di intervento a causa di traffico bloccato o incolonnamenti.
Nel suddetto caso di posizionamento della zona di carico e scarico 8 sulla parte sommitale dei cavalcavia, secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione l’apparato 1 comprende anche mezzi di traslazione 18 della navetta 2 dalla zona di carico e scarico 8 alla rotaia 15 disposta in prossimità del piano stradale. In particolare, secondo la forma di esecuzione che si descrive i mezzi di traslazione 18 comprendono una pedana 19 su cui si appoggia la navetta 2 durante le operazioni di carico e scarico nell’apposita zona 8 nonché nel trasporto della navetta 2 da tale zona 8 alla rotaia di scorrimento 15.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’apparato 1 comprende anche mezzi di spostamento della navetta dalla pedana 19 alla rotaia 15 e viceversa.
In merito al trasporto della navetta 2 tra la zona di carico e scarico 8 e la rotaia di scorrimento 15, la pedana è associata stabilmente ad un apposito gruppo di sollevamento 20 che, nell’esempio di forma di esecuzione non limitativa descritta, comprende una cremagliera 21 opportunamente sagomata per consentire di ruotare la navetta 2 da una posizione parallela al cavalcavia C ad una posizione parallela alla rotaia di scorrimento 15.
Ovviamente, come già sottolineato, l’esecuzione del gruppo di sollevamento 20 appena descritta non deve essere considerata limitativa per differenti forme di esecuzione dell’invenzione dove, ad esempio, la cremagliera è sostituita da un sistema analogo.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, l’apparato 1 comprende un’area di sosta 25 per ciascuna zona di carico e scarico 8. In tale area di sosta 25 la navetta 2 staziona in condizioni di riposo. Essa è tipicamente disposta in prossimità di tale zona 8 in modo che, vantaggiosamente, la navetta sia sempre immediatamente disponibile per i soccorritori.
Nell’esempio di esecuzione che si descrive l’area di sosta 25 coincide con la zona di carico e scarico 8. Tuttavia, secondo alcune varianti esecutive essa è individuabile in un punto intermedio tra la zona di carico ed il piano stradale. Ad esempio, una possibile variante prevede che essa sia disposta in verticale ed allineata ai pilastri dei cavalcavia.
Operativamente, al verificarsi di un evento che richiede l’intervento di operatori di soccorso, come un incidente o similare, tali operatori individuano la zona di carico e scarico 8 più prossima al punto di intervento P e più prossima alla loro base di partenza che, nell’esempio che si descrive è costituita da un ospedale H. Gli operatori, quindi, si avviano verso tale zona 8 tipicamente in ambulanza. Quando vi giungono si trasferiscono sulla navetta 2 ed attivano il trasferimento della navetta 2 dalla zona di carico e scarico 8 alla rotaia 15 mediante il gruppo di sollevamento 20 ed i mezzi di spostamento.
Una volta disposta sulla rotaia 2, gli operatori guidano la navetta 2 fino al punto di intervento P. Lì giunti, intervengono nel modo più opportuno e, se è il caso, prelevano i pazienti per portarli in ospedale H. In questo caso, gli operatori comandano la fuoriuscita del supporto estraibile 6 dal secondo spazio 4 della navetta 2 e vi appoggiano comodamente le barelle con i pazienti. Viene quindi comandato il rientro del supporto estraibile 6 nel secondo spazio 4 e, successivamente, prendono posto nei rispettivi primi spazi 2 riconducendo la navetta 2 dal punto di intervento P alla zona di carico e scarico 8.
Una volta giunti a tale zona 8, gli operatori scendono dalla navetta 2, comandano la fuoriuscita del supporto estraibile 6 e prelevano le barelle per posizionarle nell’ambulanza in modo da poter poi andare all’ospedale H.
Alla luce di quanto precede, si comprende che l’apparato di soccorso stradale oggetto dell’invenzione raggiunge tutti gli scopi prefissati superando gli inconvenienti citati dell’arte nota.
In particolare, esso consente di minimizzare i tempi di intervento dei soccorsi su un punto della rete stradale nonostante la presenza di incolonnamenti o, più in generale, blocchi stradali. Esso, inoltre, consente di minimizzare il percorso che i soccorsi devono fare per raggiungere il punto di intervento.
A ben vedere, tra l’altro, i mezzi che i soccorsi devono utilizzare per intervenire sono facilmente fruibili ed a basso costo e consentono il facile e comodo trasporto dei pazienti.
L’apparato di soccorso stradale dell’invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito del trovato.
Anche se l’apparato di soccorso stradale dell’invenzione è stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (9)

  1. Domanda di Brevetto per Invenzione Industriale a titolo: “UN APPARATO DI SOCCORSO STRADALE” R I V E N D I C A Z I O N I 1 Un apparato di soccorso stradale comprendente: − almeno una navetta (2) provvista di almeno un primo spazio (3) per ospitare un operatore ed almeno un secondo spazio (4) per ospitare un paziente da soccorrere; − almeno un zona di carico e scarico (8) per consentire all’operatore di salire in detta navetta (2) per raggiungere il punto di intervento (P) dove si trova il paziente da soccorrere e dove consentire all’operatore, al ritorno, di scendere da detta navetta (2) e prelevare da essa il paziente prelevato dal punto di intervento (P); − almeno una rotaia di scorrimento (15) di detta navetta (2) disposta almeno in prossimità della strada per collegare detta zona di carico e scarico (8) al punto di intervento (P) in cui si trova il paziente da soccorrere; − almeno un’area di sosta (25) dove detta navetta (2) staziona in condizioni di riposo.
  2. 2 Apparato di soccorso secondo la rivendicazione 1, in cui detta rotaia di scorrimento (15) appartiene ad una barriera di sicurezza (16) disposta ai bordi di una corsia della strada.
  3. 3 Apparato di soccorso secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta zona di carico e scarico (8) è disposta sulla parte sommitale di un cavalcavia (C) che sovrasta la strada nelle vicinanze del punto di intervento (P).
  4. 4 Apparato di soccorso secondo la rivendicazione 3, comprendente mezzi di traslazione (18) di detta navetta (2) da detta zona di carico e scarico (8) al piano stradale in corrispondenza di detta rotaia (15) e viceversa.
  5. 5 Apparato di soccorso secondo la rivendicazione 4, in cui detti mezzi di traslazione (18) comprendono una pedana mobile (19) che supporta detta navetta (2).
  6. 6 Apparato di soccorso secondo la rivendicazione 5, in cui detti mezzi di traslazione (18) comprendono mezzi di spostamento di detta navetta (2) tra detta pedana mobile (19) e detta rotaia (15).
  7. 7 Apparato di soccorso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta area di sosta (25) coincide con detta zona di carico e scarico (8).
  8. 8 Apparato di soccorso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 6, in cui detta area di sosta è posizionata in un punto intermedio tra detta zona di carico e scarico ed il piano stradale.
  9. 9 Apparato di soccorso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto secondo spazio (4) comprende almeno un supporto per barelle (6) estraibile da detta navetta (2) per facilitare l’inserimento e l’estrazione del paziente da detta navetta (2).
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