ITVI20100156A1 - Chiusura composita per accessori di uso personale - Google Patents

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ITVI20100156A1
ITVI20100156A1 IT000156A ITVI20100156A ITVI20100156A1 IT VI20100156 A1 ITVI20100156 A1 IT VI20100156A1 IT 000156 A IT000156 A IT 000156A IT VI20100156 A ITVI20100156 A IT VI20100156A IT VI20100156 A1 ITVI20100156 A1 IT VI20100156A1
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IT
Italy
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closure
arm
shaped blades
tubular body
articulation
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IT000156A
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English (en)
Inventor
Alessandro Pavanello
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Opar S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A44HABERDASHERY; JEWELLERY
    • A44CPERSONAL ADORNMENTS, e.g. JEWELLERY; COINS
    • A44C5/00Bracelets; Wrist-watch straps; Fastenings for bracelets or wrist-watch straps
    • A44C5/18Fasteners for straps, chains or the like
    • A44C5/22Fasteners for straps, chains or the like for closed straps
    • A44C5/24Fasteners for straps, chains or the like for closed straps with folding devices

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  • Adornments (AREA)

Description

Chiusura composita per accessori di uso personale
L’attuale invenzione concerne una chiusura composita per accessori di uso personale, indossabili e/o afferrabili da una persona, ad esempio strumenti di uso comune quali orologi da polso ed occhiali da vista, oppure oggetti ornamentali anche preziosi quali braccialetti, collane o cavigliere, oppure ancora accessori moda quali borse, borsette e portafogli.
E’ noto che gli accessori di uso personale quali gli orologi da polso, gli occhiali, i monili di gioielleria, oreficeria e/o bigiotteria, le borse da signora e così via sono articoli di produzione industriale e/o artigianale che combinano aspetti tecnici con connotati prettamente estetici, al fine di soddisfare in modo efficace le diverse esigenze e necessità del mercato.
L’acquirente finale attribuisce sempre più rilevanza all’effetto estetico di tali accessori, al punto da considerarli a tutti gli effetti come dei componenti di abbigliamento o di moda.
Sotto il profilo tecnico, specifico per la presente trattazione, tali accessori prevedono, tra gli altri aspetti, di collegare stabilmente tra loro due relative porzioni prefissate per permettere il corretto, efficace e sicuro utilizzo degli accessori stessi da parte degli utilizzatori.
La funzione di collegamento viene demandata a dispositivi di chiusura, applicati alle estremità libere di un elemento componente dell’accessorio, ad esempio il cinturino, realizzato in materiale metallico (tipicamente acciaio, oro e/o argento) oppure in pelle, nel caso di orologi da polso, bracciali, cavigliere, collane e articoli simili.
I dispositivi di chiusura per accessori di uso personale, quali ad esempio gli orologi da polso, sono oggi prodotti secondo innumerevoli forme costruttive, ognuna delle quali contraddistinta da proprie specificità e prerogative tecniche.
Secondo una tradizionale forma costruttiva dell’arte nota, le chiusure comprendono almeno un braccio di base, fornito di una prima estremità che viene stabilmente vincolata ad un primo elemento dell’accessorio, ad esempio la porzione terminale o una delle maglie terminali del cinturino nel caso in cui l’accessorio sia costituito da un orologio.
Le comuni chiusure di tipo noto comprendono, inoltre, almeno un braccio di articolazione, composto in genere da due astine sagomate (o lame) tra loro contrapposte e distanziate e provvisto di una prima estremità girevolmente accoppiata ad una seconda estremità del braccio di base.
Le chiusure in esame attualmente reperibili in commercio includono anche un coperchio di finitura girevolmente accoppiato tramite mezzi di rotazione ad una seconda estremità del braccio di articolazione. Il coperchio di finitura viene, altresì, vincolato ad un secondo elemento dell’accessorio ed à ̈ manovrabile dall’utente per movimentare il braccio di articolazione almeno da una posizione di esercizio, in cui il braccio di articolazione stesso à ̈ fisso rispetto al braccio di base, a una posizione di rilascio, in cui il braccio di articolazione à ̈ mobile rispetto al braccio di base, e viceversa.
In particolare, il braccio di base à ̈ mantenuto stabilmente, ma amovibilmente, tra le astine sagomate del braccio di articolazione nella appena citata posizione di esercizio di quest’ultimo, risultando sostanzialmente complanare ad esse.
Le chiusure note qui analizzate includono, inoltre, mezzi di aggancio, associati in parte al braccio di base ed in parte alle astine sagomate del braccio di articolazione: tali mezzi di aggancio trattengono nel modo più stabile ed efficace possibile il braccio di articolazione nella posizione di esercizio.
Le chiusure così concepite consentono all’utente di chiudere/aprire con una certa disinvoltura e rapidità l’accessorio a cui sono abbinate e, allo stesso tempo, mantengono stabilmente ed efficacemente il braccio di articolazione nella posizione dei esercizio, fisso al braccio di base.
Tuttavia, le chiusure per accessori di uso personale del tipo appena sommariamente descritto non sono immuni da alcuni riconosciuti inconvenienti.
Il principale inconveniente dell’arte nota deriva dal fatto che per individuare la suddetta posizione di esercizio, in cui il braccio di articolazione à ̈ fisso rispetto al braccio di base, o la posizione di rilascio, in cui tale braccio di articolazione à ̈ libero di ruotare rispetto al braccio di base, à ̈ necessario forzare l’uno contro l’altro, sino a provocarne l’accoppiamento a scatto, i pezzi componenti dei mezzi di aggancio, tipicamente uno o più denti sporgenti presenti su uno di due bracci ed uno o più relativi recessi ricavati sull’altro braccio.
In tale manovra, le superfici a reciproco contatto dei pezzi componenti dei mezzi di aggancio interferiscono o cooperano tra loro per attrito radente: la continua ripetizione dei cicli di chiusura/apertura della chiusura provoca nel tempo un’usura lenta, progressiva, talora impercettibile ma concreta di tali superfici che sfregano l’una contro l’altra, usura che sfocia, in ultima analisi, in una perdita parziale o completa della funzionalità propria dei mezzi di aggancio.
Ciò causa evidentemente svantaggi non trascurabili per l’utente che indossa o comunque utilizza l’accessorio, quali ad esempio il rischio che il braccio di articolazione, nella posizione di esercizio, si liberi in modo accidentale ed incontrollato dai mezzi di aggancio.
Inoltre, l’apertura accidentale ed inconsulta della chiusura dispone l’accessorio in un condizione non propriamente consona e adatta all’uso, dalla quale possono derivare ben più gravi svantaggi e disagi come la caduta a terra dell’accessorio stesso o la fuoriuscita o la visibilità all’esterno di altri oggetti anche personali in esso contenuti, qualora l’accessorio sia costituito da una borsa.
Un secondo inconveniente delle chiusure per accessori di uso personale dello stato attuale dell’arte à ̈ dovuto alla loro eccessiva complessità costruttiva, causata prevalentemente dall’elevato numero di elementi meccanici e/o dall’articolata forma costruttiva di ognuno di essi, specie in riferimento al collegamento del coperchio di finitura al braccio di articolazione ed ai mezzi di aggancio.
L’attuale invenzione intende superare gli inconvenienti dell’arte anteriore testé citati.
Nel dettaglio, scopo principale dell’attuale invenzione à ̈ ideare una chiusura composita per accessori di uso personale che, sotto i ripetuti cicli di chiusura/apertura, permetta di contenere rispetto alle chiusure note l’usura dei mezzi di aggancio, attraverso i quali il braccio di articolazione viene reso temporaneamente fisso al braccio di base, mantenendone sostanzialmente invariata nel tempo la capacità funzionale.
Nell’ambito di tale scopo, à ̈ compito dell’invenzione concretizzare una chiusura composita per accessori di uso personale che, in condizioni operative, ossia nella posizione di esercizio del braccio di articolazione, sia maggiormente affidabile rispetto alle chiusure di tipo noto.
E’ un altro compito della presente invenzione fornire una chiusura composita per accessori di uso personale mediante la quale sia possibile ridurre rispetto alla tecnica anteriore equivalente i rischi di caduta a terra incontrollata e rovinosa degli accessori.
E’ un ulteriore compito dell’invenzione limitare i rischi di fuoriuscita degli oggetti, o di loro accesso a persone malintenzionate, contenuti negli accessori a cui à ̈ applicata una chiusura, nel caso in cui siano rappresentati ad esempio da una borsa.
E’ un non ultimo scopo dell’invenzione rendere disponibile una chiusura composita per accessori di uso personale che sia di più semplice concezione costruttiva rispetto a chiusure simili note.
Gli scopi detti vengono raggiunti tramite una chiusura composita per accessori di uso personale secondo la rivendicazione 1 allegata, cui si rinvia per brevità. Ulteriori caratteristiche tecniche di dettaglio della chiusura composita dell’invenzione sono contenute nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
Vantaggiosamente, la chiusura composita oggetto dell’invenzione consente di preservare l’originaria e funzionale integrità strutturale dei mezzi di aggancio, mediante i quali il braccio di articolazione viene reso fisso al braccio di base, più a lungo rispetto a chiusura equivalenti di tipo noto.
Ciò à ̈ conseguenza del fatto che i mezzi di aggancio comprendono un corpo tubolare folle, di preferenza di sezione cilindrica, che viene innestato/disinnestato a scatto nel/dal sottosquadro trasversale, realizzando con le superfici con cui entra in contatto un attrito volvente e non radente, come avviene invece tipicamente nell’arte anteriore.
Ancora vantaggiosamente, la chiusura composita dell’invenzione genera così condizioni operative, tali per cui il braccio di articolazione assume la posizione di esercizio, più affidabili rispetto all’arte nota.
Altrettanto vantaggiosamente, la chiusura composita per accessori di uso personale oggetto della presente invenzione riduce notevolmente rispetto alla tecnica nota i rischi di caduta a terra incontrollata e rovinosa degli accessori cui à ̈ applicata.
In maniera vantaggiosa, inoltre, la chiusura composita dell’invenzione consente di limitare i rischi di fuoriuscita fortuita degli oggetti, o di un loro accesso a persone malintenzionate, contenuti negli accessori a cui à ̈ applicata una chiusura, nel caso in cui siano rappresentati ad esempio da una borsa.
In aggiunta, vantaggiosamente, i mezzi di rotazione appartenenti alla chiusura composita dell’invenzione svolgono simultaneamente le seguenti funzioni:
a) collegamento del coperchio di finitura al braccio di articolazione;
b) supporto di parte dei mezzi di aggancio, nella fattispecie il corpo tubolare folle;
c) collegamento delle lame sagomate del braccio di articolazione, nel caso in cui, preferibilmente ma non necessariamente, quest’ultimo comprenda essenzialmente tali lame sagomate ed il corpo tubolare folle funga così da elemento distanziale. Queste sono soltanto alcune delle più significative peculiarità costruttive che conducono a considerare che la chiusura composita dell’attuale invenzione presenti una forma costruttiva più semplice e un sistema di assemblaggio/smontaggio più agevole e rapido rispetto a chiusure equivalenti di tipo noto.
Gli scopi ed i vantaggi detti, nonché altri che emergeranno più avanti, appariranno in misura maggiore dalla descrizione che segue, relativa ad una preferita forma esecutiva della chiusura dell’invenzione, data a titolo indicativo ed illustrativo, ma non limitativo, con l’aiuto delle allegate tavole di disegno ove:
- la figura 1 à ̈ una prima vista assonometria della chiusura composita dell’invenzione, nella condizione di apertura;
- la figura 2 Ã ̈ una seconda vista assonometrica della chiusura composita di figura 1;
- la figura 3 Ã ̈ una vista assonometrica esplosa della chiusura composita delle figure 1 e 2;
- la figura 4 Ã ̈ una vista in sezione trasversale della chiusura composita di figura 1;
- la figura 5 à ̈ una vista in sezione trasversale della chiusura composita dell’invenzione, nella fase immediatamente precedente al raggiungimento della condizione di chiusura;
- la figura 5a à ̈ un ingrandimento di un dettaglio costruttivo d figura 5;
- la figura 6 à ̈ una vista in sezione trasversale della chiusura composita dell’invenzione, nella condizione di chiusura;
- la figura 6a à ̈ un ingrandimento di un dettaglio costruttivo d figura 6.
La chiusura composita per accessori di uso personale, indossabili e/o afferrabili da una persona, à ̈ mostrata alle figure 1 e 2 ove viene globalmente indicata con 1. In questo caso, per semplicità espositiva, l’accessorio di uso personale a cui la chiusura composita 1 à ̈ collegata non à ̈ illustrato: esso à ̈ in genere costituito da un orologio provvisto di cinturino.
Si osserva che la chiusura composita 1 comprende:
- un braccio di base, nell’insieme indicato con 2, provvisto di una prima estremità 2a stabilmente vincolata ad un primo elemento dell’accessorio;
- un braccio di articolazione, nel complesso indicato con 3, provvisto di una prima estremità 3a girevolmente accoppiata ad una seconda estremità 2b del braccio di base 2;
- un coperchio di finitura, nel complesso numerato con 4, vincolato ad un secondo elemento dell’accessorio e girevolmente accoppiato ad una seconda estremità 3b del braccio di articolazione 3 tramite mezzi di rotazione, nell’insieme segnalati con 5: il coperchio di finitura 4 viene manovrato dall’utente per movimentare il braccio di articolazione 3 almeno da/a una posizione di esercizio, in cui il braccio di articolazione 3 à ̈ fisso rispetto al braccio di base 2 e la chiusura composita 1 à ̈ chiusa, a/da una posizione di rilascio, in cui il braccio di articolazione 3 à ̈ mobile rispetto al braccio di base 2 e la chiusura composita 1 à ̈ aperta;
- mezzi di aggancio, complessivamente indicati con 6, associati in parte al braccio di base 2 ed in parte al braccio di articolazione 3, adatti a mantenere quest’ultimo nella posizione di esercizio.
In accordo con l’invenzione, i mezzi di aggancio 6 includono un corpo tubolare folle 7, accoppiato tramite i mezzi di rotazione 5 al braccio di articolazione 3, ed un sottosquadro trasversale 8 ricavato nel braccio di base 2 ed in cui il corpo tubolare folle 7 à ̈ parzialmente innestato a scatto in detta posizione di esercizio del braccio di articolazione 3.
Più precisamente, il sottosquadro trasversale 8 à ̈, in questo caso, individuato da un dente di trattenuta 9 con cui il corpo tubolare folle 7, solitamente cilindrico, coopera per attrito volvente.
Il dente di trattenuta 9 appartiene al braccio di base 2 ed à ̈ aggettante verso un recesso trasversale 10 che alloggia il corpo tubolare folle 7 ed à ̈ ricavato nella prima estremità 2a del braccio di base 2 secondo una direzione lineare Y1ortogonale all’asse principale di sviluppo X del braccio di base 2 stesso.
Preferibilmente ma non necessariamente, il dente di trattenuta 9 presenta una larghezza minore rispetto alla larghezza del braccio di base 2 per definire una coppia di scarichi laterali 11, 12 simmetricamente disposti rispetto all’asse principale di sviluppo X, come si ricava da figura 2.
Tale accorgimento costruttivo agevola l’innesto (o ovviamente il disinnesto) a scatto del corpo tubolare folle 7 nel (dal) sottosquadro trasversale 8, sotto la forza di compressione esercitata dall’utente sul coperchio di finitura 4, ed aumenta ulteriormente la capacità della chiusura composita 1 di conservare intatta l’integrità strutturale dei mezzi di aggancio 6, poiché gli scarichi laterali 11, 12 comportano una leggera flessione laterale del corpo tubolare folle 7. Le figure 2 e 3 evidenziano, altresì, che i mezzi di rotazione 5 ed il corpo tubolare folle 7 giacciono su un comune asse trasversale di rotazione W parallelo alla direzione lineare Y.
Per quanto concerne il braccio di base 2, esso comprende in questo caso una piattina sagomata 13 avente un profilo arcuato sostanzialmente equivalente al profilo del braccio di articolazione 3.
Il braccio di base 2 comprende una porzione terminale 14, definita tra il bordo esterno 2c ed il recesso trasversale 10 e preposta per cooperare meccanicamente con mezzi di vincolo, nel complesso indicati con 15, con i quali il braccio di base 2 viene collegato al primo elemento dell’accessorio, ad esempio una maglia di un cinturino in metallo di un orologio.
In particolare, i mezzi di vincolo 15 comprendono una staffa frontale 16 composta innanzitutto da due blocchetti sporgenti 17, 18, affacciati alla porzione terminale 14, nei quali à ̈ ricavata una coppia di fori passanti 19, 20 (uno per ogni blocchetto sporgente 17, 18) individuanti un comune asse lineare K.
Nella fattispecie, tale asse lineare K à ̈ parallelo all’asse trasversale di rotazione W definito dai mezzi di rotazione 5 e dal corpo tubolare folle 7.
I blocchetti sporgenti 17, 18 sono disposti lungo un primo bordo di lunghezza maggiore della staffa frontale 16 e sono separati l’uno dall’altro lungo tale asse lineare K in modo tale da definire un incavo centrale 21, aperto verso l’esterno e meglio visibile in figura 3, che accoglie parte della porzione terminale 14 del braccio di base 2.
I mezzi di vincolo 15 includono, inoltre, un perno longitudinale di rotazione 22 inserito nei fori passanti 19, 20 e, contemporaneamente, in un’apertura passante 23 ricavata nella porzione terminale 14 e coassiale ai fori passanti 19, 20.
Infine, i mezzi di vincolo 15 includono un’astina lineare con mezzi elastici 24 (ad esempio un’astina a molla), tramite cui il primo elemento dell’accessorio, non rappresentato, à ̈ accoppiato alla staffa frontale 16 in corrispondenza del secondo bordo di lunghezza maggiore, opposto al primo bordo, di questa.
Più specificatamente, l’astina longitudinale 24 à ̈ provvista di estremità 24a, 24b inserite in rispettive aperture cieche 25, 26 ricavate in una coppia di alette sporgenti 27, 28 tra loro affacciate e contrapposte, che concorrono a formare la staffa centrale 16 ed individuano un comune asse longitudinale J, parallelo all’asse lineare K.
Nelle figure 1 e 3 viene evidenziato che i blocchetti sporgenti 17, 18 e le alette sporgenti 27, 28 sono realizzati in corpo unico con la porzione intermedia 29 della staffa frontale 16.
In relazione al braccio di articolazione 3, esso include in modo preferito ma non vincolante due lame sagomate 30, 31 tra loro contrapposte e distanziate, provviste di un primo estremo girevolmente accoppiato alla seconda estremità 2b del braccio di base 2 e di un secondo estremo girevolmente accoppiato al coperchio di finitura 4 tramite i mezzi di rotazione 5.
La prima estremità 3a del braccio di articolazione 3 à ̈ accoppiata alla seconda estremità 2b del braccio di base 2 mediante un perno rivettato 32 che individua un primo asse principale di rotazione Y.
In particolare, il perno rivettato 32 à ̈ inserito in un primo foro passante 33 ricavato nella lama sagomata 30, in un secondo foro passante 34, ricavato nell’altra lama sagomata 31, ed in un terzo foro passate 35 ricavato nella seconda estremità 2b del braccio di base 2, tali tre fori passanti 33, 34 e 35 risultando coassiali lungo l’asse principale di rotazione Y.
Il corpo tubolare folle 7 à ̈ interposto tra le lame sagomate 30, 31 del braccio di articolazione 3 alle quali à ̈ accoppiato mediante i mezzi di rotazione 5. Più in dettaglio, il corpo tubolare folle 7 à ̈ provvisto di bordi laterali 7a, 7b tra loro contrapposti disposti a ridosso della rispettiva faccia laterale interna 30a, 31a delle lame sagomate 30, 31 del braccio di articolazione 3.
Secondo la preferita forma esecutiva qui descritta dell’invenzione, i mezzi di rotazione 5 comprendono: - una barretta con mezzi elastici 36 (ad esempio una barretta a molla) che individua un asse coincidente con l’asse trasversale di rotazione W e collega tra loro il coperchio di finitura 4, le lame sagomate 30, 31 ed il corpo tubolare folle 7;
- mezzi di regolazione, complessivamente indicati con 37, accoppiati alle lame sagomate 30, 31 ed alla barretta con mezzi elastici 36 in modo tale da sporgere parzialmente dalla faccia laterale esterna 30b, 31b di ognuna delle lame sagomate 30, 31.
Nello specifico, la barretta a molla 36 Ã ̈ fornita di un mozzo centrale 38, interposto tra le lame sagomate 30, 31, e di una coppia di perni terminali 39, 40 inseriti in una coppia di primi fori passanti 41, 42 tra loro coassiali, ricavati in corrispondenza del secondo estremo delle lame sagomate 30, 31.
I perni terminali 40, 41 sono, altresì, inseriti, in una coppia di secondi fori 43, 44, per esempio ciechi, coassiali tra loro e ai primi fori passanti 41, 42, ricavati nella parete interna 45a, 46a di una coppia di fianchi laterali 45, 46 tra loro contrapposti del coperchio di finitura 4.
Ne consegue che il corpo tubolare folle 7 circonda coassialmente il mozzo centrale 38 della barretta a molla 36 e l’appendice 39a, 40a dei rispettivi perni terminali 39, 40 à ̈ contenuta nei corrispondenti secondi fori ciechi 43, 44 del coperchio di finitura 4.
A titolo preferito ma non esclusivo, i mezzi di regolazione 37 appena introdotti comprendono una coppia di manicotti lineari, indicati in generale con 47 e 48, posti coassiali tra loro ed alla barretta a molla 36. Ciascuno dei manicotti lineari 47, 48 Ã ̈ provvisto di una prima porzione 49 stabilmente inserita in uno dei primi fori passanti 41, 42 delle lame sagomate 30, 31, e di una seconda porzione 50, monolitica alla prima porzione 49 rispetto alla quale presenta comunque dimensioni (segnatamente diametro) maggiori.
La seconda porzione 50 di ogni manicotto tubolare 47, 48 sporge dalla faccia laterale esterna 30b, 31b delle lame sagomate 31, 32.
Preferibilmente ma non necessariamente, la prima porzione 49 Ã ̈ inserita per interferenza meccanica (o di precisione) in uno dei primi fori passanti 41, 42 delle lame sagomate 30, 31, rispettivamente.
La regolazione fornita dai manicotti lineari 47, 48 à ̈ dovuta al fatto che la seconda porzione 50, nelle sue forme costruttive, presenta lunghezza variabile così da adattare il braccio di base 2 e/o il braccio di articolazione 3 a varie larghezze degli accessori.
Qualora l’accessorio sia rappresentato dal cinturino di un orologio, tali larghezze assumono in genere il valore di 18, 20 o 22 mm.
In tal modo, la chiusura composita 1 dell’invenzione risulta alquanto versatile come applicazione e consente di aumentare il grado di standardizzazione nella produzione dei suoi pezzi componenti, creando economie di scala, dal momento che occorre semplicemente sostituire i mezzi di regolazione 37, il coperchio di finitura 4, la staffa frontale 16, mantenendo invariati gli altri pezzi quali il braccio di base 2, il braccio di articolazione 3 ed i mezzi di rotazione 5, affinché essa sia applicabile ad accessori di diversa larghezza. Sempre la figura 3 mostra che la seconda porzione 50 di ogni manicotto lineare 47, 48 à ̈ fornita di un primo bordo laterale 50a, posto a ridosso della faccia laterale esterna 30b, 31b delle rispettive lame sagomate 30, 31, e di un secondo bordo laterale 50b posto a ridosso della parete interna 45a, 46a dei relativi fianchi laterali 45, 46 del coperchio di finitura 4.
Vantaggiosamente, la seconda porzione 50 di entrambi i manicotti lineari 47, 48 presenta un intaglio passante in spessore 51 che permette all’utente di accedere all’interno dei manicotti lineari 47, 48 stessi per azionare mediante un qualsiasi utensile un collarino anulare 52, accoppiato esternamente ai perni terminali 39, 40 e cooperante con la molla della barretta 36, e svincolare il coperchio di finitura 4 ed il braccio di articolazione 3 dai mezzi di rotazione 5.
In particolare, l’intaglio passante in spessore 51 à ̈ ricavato a partire dal secondo bordo laterale 50b della seconda porzione 50 per risultare nascosto quando il coperchio di finitura 4 à ̈ pienamente assemblato al braccio di articolazione 3.
L’intaglio passante 51 à ̈, quindi, utile quando si deve liberare l’uno dall’altro, in modo pratico ed agevole, il coperchio di finitura 4, il braccio di articolazione 3 ed i mezzi di rotazione 5 e di eseguire così la manutenzione, la riparazione e/o la sostituzione dei pezzi componenti dei mezzi di rotazione 5 o, ancora, la sostituzione dei mezzi di regolazione 37.
Rimane inteso che, in altre forme esecutive della chiusura composita dell’invenzione, non illustrate, la seconda porzione di uno soltanto dei manicotti lineari potrà presentare il suddetto intaglio passante per consentire l’accesso all’interno di tali manicotti; in tal caso, solamente uno dei perni terminali della barretta a molla (o a generici mezzi elastici) potrà essere fornito del collarino anulare.
Le condizioni operative della chiusura composita 1 dell’invenzione verranno ora descritte, a titolo puramente preferenziale, con specifico riferimento ad un orologio come accessorio.
L’utente indossa al polso l’orologio mantenendo aperta la chiusura composita 1, secondo la quale il braccio di articolazione 3 assume la posizione di rilascio mostrata nelle figure 1, 2 e 4.
Per chiudere la chiusura composita 1 ed assicurare stabilmente l’orologio al polso, l’utente ruota il braccio di articolazione 3 attorno all’asse principale di rotazione Y sino a disporlo nella configurazione illustrata in figura 5 e 5a, dove il braccio di articolazione 3 à ̈ a ridosso del braccio di base 2 ma non ancora accoppiato a questo.
A quel punto, l’utente esercita una pressione sul coperchio di finitura 4 sino ad ottenere l’accoppiamento a scatto del corpo tubolare folle 7, interposto tra le lame sagomate 31, 32, nel sottosquadro trasversale 9 e, di conseguenza, nel recesso trasversale 11, disponendo così la chiusura composita 1 nella configurazione di figura 6 e 6a.
Si noti che in tale configurazione di chiusura, il fungo 53 accoppiato alla piastrina superiore 54 del coperchio di finitura 4 Ã ̈ inserito in un foro passante ausiliario 55 ricavato nella zona sostanzialmente intermedia 2c del braccio di base 2.
Nel passaggio dalla configurazione di figura 5 alla configurazione di figura 6, il corpo tubolare folle 7 coopera con attrito volvente con la parete curva 9a del dente di trattenuta 9 che delimita superiormente il sottosquadro trasversale 8, limitando così l’usura e la perdita funzionale dei mezzi di aggancio 6 per effetto dei continui cicli di chiusura/apertura della chiusura composita 1.
L’utente esegue l’operazione di apertura della chiusura composita 1 avviene eseguendo in modo inverso le operazioni appena descritte, sempre impugnando il coperchio di finitura 4.
In base a quanto sopra esposto, si comprende, pertanto, che la chiusura composita per accessori di uso personale dell’invenzione raggiunge gli scopi e realizza i vantaggi già menzionati.
Prove sperimentali eseguite dallo stesso depositante la presente domanda evidenziano come la chiusura composita dell’invenzione sia in grado di sopportare senza alcuna rottura per fatica 10.000 cicli di apertura/chiusura, valore che supera abbondantemente i valori minimi richiesti dal mercato, in genere alquanto esigente. In fase esecutiva, potranno essere apportate modifiche alla chiusura composita per accessori di uso personale dell’invenzione consistenti, ad esempio, in mezzi di rotazione diversi da quelli definiti nel corso della descrizione sopra articolata.
Inoltre, potranno sussistere altre forme esecutive della chiusura composita qui rivendicata, non illustrate, in cui i mezzi di aggancio presentano concezione diversa da quella sopra descritta ed illustrata nei disegni che seguono, il che non inficia il vantaggio apportato dalla presente invenzione.
Oltre a ciò, altre soluzioni della chiusura composita dell’invenzione, non rappresentate, potranno prevedere che il braccio di base comprenda una coppia di rami tra loro contrapposti anziché l’unica piattina sagomata citata in precedenza e mostrata nei disegni allegati. In ulteriori varianti dell’invenzione, non raffigurate, la chiusura composita potrà, altresì, includere più di un braccio di base e più di un relativo braccio di articolazione, in sostituzione dell’unico braccio di base e dell’unico braccio di articolazione individuati, a titolo preferito, nella precedente descrizione.
Quantunque la chiusura composita dell’invenzione sia stata descritta, nella sua preferita forma esecutiva, con specifico riferimento ad un orologio, più precisamente al cinturino dell’orologio indossabile al polso da una persona, tale chiusura potrà essere applicata, con dovuti accorgimenti costruttivi, ad accessori di uso personale di altro genere, quali un braccialetto, una collana di gioielleria o oreficeria, una borsa per signora, un paio di occhiali, un portafoglio e altro ancora.
E’ chiaro che numerose altre varianti potranno essere apportate alla chiusura composita in esame, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva qui espressa, così come à ̈ chiaro che, nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, ed essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Chiusura composita (1) per accessori di uso personale comprendente: - almeno un braccio di base (2) provvisto di una prima estremità (2a) atta ad essere stabilmente vincolata ad un primo elemento di detto accessorio; - almeno un braccio di articolazione (3) dotato di una prima estremità (3a) girevolmente accoppiata ad una seconda estremità (2b) di detto braccio di base (2); - un coperchio di finitura (4), girevolmente accoppiato tramite mezzi di rotazione (5) ad una seconda estremità (3b) di detto braccio di articolazione (3), atto ad essere vincolato ad un secondo elemento di detto accessorio ed ad essere manovrato dall’utente per movimentare detto braccio di articolazione (3) almeno da/a una posizione di esercizio, in cui detto braccio di articolazione (3) à ̈ fisso rispetto a detto braccio di base (2), a/da una posizione di rilascio, in cui detto braccio di articolazione (3) à ̈ mobile rispetto a detto braccio di base (2); - mezzi di aggancio (6), associati in parte a detto braccio di base (2) ed in parte a detto braccio di articolazione (3), atti a mantenere detto braccio di articolazione (3) in detta posizione di esercizio, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di aggancio (6) includono un corpo tubolare folle (7), accoppiato tramite detti mezzi di rotazione (5) a detto braccio di articolazione (3), ed un sottosquadro trasversale (8) ricavato in detto braccio di base (2), in cui detto corpo tubolare folle (7) à ̈ almeno parzialmente innestato a scatto in detta posizione di esercizio.
  2. 2. Chiusura (1) come alla rivendicazione 1) caratterizzata dal fatto che detto sottosquadro trasversale (8) à ̈ individuato da un dente di trattenuta (9) con cui detto corpo tubolare folle (7) coopera per attrito volvente, aggettante verso un recesso trasversale (10) che alloggia detto corpo tubolare folle (7) ed à ̈ ricavato in detta prima estremità (2a) di detto braccio di base (2) secondo una direzione lineare (Y1) ortogonale all’asse principale di sviluppo (X) di detto braccio di base (2).
  3. 3. Chiusura (1) come alla rivendicazione 2) caratterizzata dal fatto che detto dente di trattenuta (9) appartiene a detto braccio di base (2) e presenta una larghezza minore rispetto alla larghezza di detto braccio di base (2) per definire una coppia di scarichi laterali (11, 12) simmetricamente disposti rispetto a detto asse principale di sviluppo (X).
  4. 4. Chiusura (1) come alla rivendicazione 2) o 3) caratterizzata dal fatto che detti mezzi di rotazione (5) e detto corpo tubolare folle (7) giacciono su un comune asse trasversale di rotazione (W) parallelo a detta direzione lineare (Y1).
  5. 5. Chiusura (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto braccio di articolazione (3) comprende due lame sagomate (30, 31) tra loro contrapposte e distanziate, provviste di un primo estremo girevolmente accoppiato a detta seconda estremità (2b) di detto braccio di base (2) e di un secondo estremo girevolmente accoppiato a detto coperchio di finitura (4) tramite detti mezzi di rotazione (5).
  6. 6. Chiusura (1) come alla rivendicazione 5) caratterizzata dal fatto che detto corpo tubolare folle (7) à ̈ interposto tra dette lame sagomate (30, 31) di detto braccio di articolazione (3) alle quali à ̈ accoppiato mediante detti mezzi di rotazione (5).
  7. 7. Chiusura (1) come alla rivendicazione 5) o 6) caratterizzata dal fatto che detto corpo tubolare folle (7) Ã ̈ provvisto di bordi laterali (7a, 7b) tra loro contrapposti disposti a ridosso della faccia laterale interna (30a, 31a) di dette lame sagomate (30, 31) di detto braccio di articolazione (3).
  8. 8. Chiusura (1) come alla rivendicazione 7) caratterizzata dal fatto che detti mezzi di rotazione (5) comprendono: - una barretta con mezzi elastici (36) che individua un asse trasversale di rotazione (W) e collega tra loro detto coperchio di finitura (4), dette lame sagomate (30, 31) e detto corpo tubolare folle (7); - mezzi di regolazione (37), accoppiati ad almeno una di dette lame sagomate (30, 31) e a detta barretta con mezzi elastici (36), sporgenti parzialmente dalla faccia laterale esterna (30b, 31b) di ognuna di dette lame sagomate (30, 31).
  9. 9. Chiusura (1) come alla rivendicazione 8) caratterizzata dal fatto che detta barretta con mezzi elastici (36) Ã ̈ fornita di un mozzo centrale (38), interposto tra dette lame sagomate (30, 31), e di una coppia di perni terminali (39, 40) inseriti in una coppia di primi fori passanti (41, 42) tra loro coassiali, ricavati in corrispondenza di detto secondo estremo di dette lame sagomate (30, 31), ed in una coppia di secondi fori (43, 44) coassiali tra loro e a detti primi fori passanti (41, 42), ricavati nella parete interna (45a, 46a) di una coppia di fianchi laterali (45, 46) tra loro contrapposti di detto coperchio di finitura (4).
  10. 10. Chiusura (1) come alla rivendicazione 9) caratterizzata dal fatto che detto corpo tubolare folle (7) circonda coassialmente detto mozzo centrale (38) di detta barretta con mezzi elastici (36) e l’appendice (39a, 40a) di detti perni terminali (30, 40) à ̈ contenuta in detti secondi fori (43, 44) di detto coperchio di finitura (4).
  11. 11. Chiusura (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni da 8) a 10) caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione (37) comprendono una coppia di manicotti lineari (47, 48) disposti coassiali tra loro e a detta barretta con mezzi elastici (36), ciascuno dei quali provvisto di una prima porzione (49) stabilmente inserita in uno di detti primi fori passanti (41, 42) di dette lame sagomate (30, 31), e di una seconda porzione (50), monolitica a detta prima porzione (49) rispetto alla quale presenta dimensioni maggiori e sporgente da detta faccia laterale esterna (30b, 31b) di dette lame sagomate (30, 31).
  12. 12. Chiusura (1) come alla rivendicazione 11) caratterizzata dal fatto che detta prima porzione (49) Ã ̈ inserita per interferenza meccanica in uno di detti primi fori passanti (41, 42) di dette lame sagomate (30, 31).
  13. 13. Chiusura (1) come alla rivendicazione 11) o 12) caratterizzata dal fatto che detta seconda porzione (50) presenta lunghezza variabile così da adattare detto braccio di base (2) e/o detto braccio di articolazione (3) a varie larghezze di detti primo e secondo elemento di detto accessorio.
  14. 14. Chiusura (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni da 11) a 13) caratterizzata dal fatto che detta seconda porzione (50) di ognuno di detti manicotti lineari (47, 48) Ã ̈ provvista di un primo bordo laterale (50a) disposto a ridosso di detta faccia laterale esterna (30b, 31b) di dette lame sagomate (30, 31) e di un secondo bordo laterale (50b) posto a ridosso di detta parete interna (45a, 46a) di detti fianchi laterali (45, 46) di detto coperchio di finitura (4).
  15. 15. Chiusura (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni da 11) a 14) caratterizzata dal fatto che detta seconda porzione (50) di almeno di detti manicotti lineari (47, 48) presenta un intaglio passante in spessore (51) atto a permettere all’utente di accedere all’interno di almeno uno di detti manicotti lineari (47, 48) per azionare un collarino anulare (52), accoppiato esternamente ad almeno uno di detti perni terminali (39, 40) e cooperante con detti mezzi elastici di detta barretta (36), e svincolare detto coperchio di finitura (4) e detto braccio di articolazione (3) da detti mezzi di rotazione (5).
  16. 16. Chiusura (1) come una qualsiasi delle rivendicazioni da 11) a 14) caratterizzata dal fatto che detto intaglio passante in spessore (51) Ã ̈ ricavato a partire da detto secondo bordo laterale (50b) di detta seconda porzione (50) per risultare nascosto quando detto coperchio di finitura (4) Ã ̈ pienamente assemblato a detto braccio di articolazione (3).
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