ITVI20070129A1 - Sistema di ricarica monete in una gettoniera rendiresto - Google Patents

Description

Descrizione

Il presente trovato riguarda un sistema di ricarica monete in una gettoniera rendiresto, secondo la parte generale della rivendicazione 1.

Nel settore della distribuzione automatica di prodotti, noto con il termine di “vending”, le macchine impiegate per tale servizio, i cosiddetti “distributori automatici”, sono oramai quasi tutte munite di un dispositivo, individuato con il termine di “gettoniera rendiresto”, il quale, oltre che accettare e riconoscere le monete introdotte nella macchina come controvalore o pagamento di un servizio o di un bene reso, è anche in grado di rendere all’utente, che ha introdotto il suddetto controvalore, alla fine dell’ operazione di distribuzione del suddetto servizio o bene, l’eventuale resto, ovvero la differenza fra il controvalore in monete inserito dall’utente ed il costo effettivo del prodotto o servizio reso.

Costruttivamente, le gettoniere rendiresto sono dotate di appositi serbatoi, individuati dalla loro forma sostanzialmente tubolare, con il termine generico di “tubi”, previsti in un numero variabile, generalmente da un minimo di tre ad un massimo di sei, all’interno dei quali vengono immagazzinate, in forma ordinata, le monete; all’interno di ogni singolo serbatoio vanno a depositarsi le monete in entrata di un solo specifico valore, così da poterle avere, in un’altrettanta forma ordinata, nella successiva fase di erogazione dell’eventuale resto.

Da questi serbatoi, infatti, attingono specifici sistemi di estrazione ed erogazione delle monete, asserviti dal microcontrollore che gestisce in maniera “intelligente” le varie fasi della vendita, compresa la fase finale di erogazione del resto, se dovuto.

In pratica, tutti i serbatoi vengono progressivamente riempiti dalle monete in ingresso (pagamento) e svuotati delle monete in uscita (resto).

Di norma, le monete di ingresso hanno una composizione in valore diversa dalla composizione in valore delle monete in uscita, per cui può verificarsi lo svuotamento di uno o più dei suddetti serbatoi, con la conseguente impossibilità di erogazione del resto.

Quando ciò si verifica la macchina, attraverso un display, informa il cliente di tale anomalia, oppure disattiva il sistema di vendita, restituendo al cliente le monete introdotte per il pagamento.

Ovviamente, questo funzionamento anomalo non è gradito dal gestore delle macchine distributrici, il quale invece desidera poter effettuare la vendita ogni volta che questa viene richiesta, nel modo più corretto possibile.

In pratica, a seguito dello svuotamento di uno o più serbatoi, normalmente la macchina si pone in uno stato di "fuori servizio”, dal quale può uscire solo tramite un’operazione del gestore che provvede, manualmente, al riempimento dei serbatoi che risultano vuoti.

Tale operazione straordinaria viene solitamente evitata o, comunque, resa poco frequente, riportando al valore massimo il livello delle monete nei serbatoi (riempimento totale) durante le periodiche visite effettuate dagli operatori per ripristinare nel magazzino i prodotti venduti e per mantenere sempre ottimali le condizioni igieniche della macchina.

Operativamente, la ricarica dei serbatoi della gettoniera rendiresto si configura come un’operazione contabilmente anomala, poiché le monete entranti nell’apparecchio non rappresentano un reale ingresso di denaro a cui fa riscontro una corrispondente vendita, ovvero un contemporaneo ricavo bensì, di contro, l’ammontare delle suddette monete costituisce un temporaneo deposito infruttifero di denaro, che serve solamente a garantire le future vendite.

Allo stato attuale della tecnica, per evitare tale inconveniente generalmente si usa operare nel seguente modo: si introducono nell’apparecchio le monete necessarie, utilizzando monete di piccolo taglio o valore, poiché questo è il tipo di monete che vengono con più frequenza richieste per il resto e, di seguito, si eroga dalla gettoniera un pari importo, però in monete di taglio o valore più elevato, ovvero quelle che, con maggior frequenza, compongono il controvalore in ingresso per il pagamento dell’acquisto (prodotto o servizio).

In tal modo l’operazione di ricarica dell’apparecchio ha contabilmente valore nullo, in quanto il valore totale delle monete in ingresso è uguale al valore totale delle monete in uscita e quindi può essere trascurata nella contabilità globale.

Tale modo di operare è corretto solamente dal punto di vista teorico poiché, all’atto pratico, possono verificarsi degli errori di conteggio del valore totale delle monete, sia in ingresso che in uscita, con i conseguenti errori contabili generati da parte del personale che effettua il riempimento oppure, nella peggiore delle ipotesi, gli errori possono essere generati ad arte da personale infedele incaricato alla gestione, al fine di ottenere denaro non dovuto.

Scopo del presente trovato è quello di realizzare un sistema per effettuare la ricarica di una gettoniera rendiresto, che risulti privo degli inconvenienti manifestati dai prodotti consimili di tipo noto.

Tale scopo è raggiunto con un sistema che permette di effettuare le operazioni di “riempimento” dei serbatoi in maniera “assistita”, utilizzando due apparati normalmente presenti nella machina quali il microcontrollore, che regola il funzionamento dell’ apparecchio, il dispositivo di lettura dei sistemi di pagamento cashless, di cui alcune gettoniere rendiresto sono dotate o, in alternativa, la tastiera di programmazione.

Operativamente, l’operatore addetto alla ricarica della gettoniera attiva il sistema di ricarica monete di cui al trovato, inserendo una specifica chiave o tessera (del tipo a contatti, senza contatti, con comunicazione a radiofrequenza o transponder o di altro tipo noto) in suo possesso nell’apposito lettore, oppure, nel caso in cui la gettoniera ne fosse sprovvista, digita dei codici su una tastiera di programmazione, di cui è munita la gettoniera, per attivare il sistema di ricarica assistita di cui al trovato.

Tutti i dispositivi in entrata sopra citati attivano un operatore elettronico, che permette di rilevare gli specifici codici di identificazione e di funzionamento, quali la memorizzazione del nome dell’operatore, la data di svolgimento dell’operazione e gli importi in ingresso ed in uscita.

Di seguito, l’operatore provvede al riempimento completo di tutti i serbatoi, inserendo progressivamente le monete di diverso valore nell’apposito ingresso monete della gettoniera rendiresto.

Operativamente, l’operatore viene informato che il serbatoio che contiene la moneta di un specifico valore è totalmente riempito quando le monete introdotte di quel valore che risultano in eccesso vengono restituite nell’apposita vaschetta di raccolta delle monete scartate di cui è dotata la gettoniera o la macchina distributrice in cui la gettoniera stessa viene montata.

Quando i serbatoi contenenti ognuno monete di diverso valore risultano completamente riempiti o comunque quando l’operatore decide che sia opportuno sospendere la ricarica, l’operatore stesso procede all’estrazione della chiave o della scheda elettronica o digita sulla tastiera la fine dell’operazione; quindi tutti i dati e le informazioni riguardanti l’intera operazione di ricarica vengono memorizzati.

Infine, contestualmente, vengono automaticamente restituite nella suddetta vaschetta di raccolta monete scartate o, in una diversa vaschetta, appositamente predisposta, delle monete di un importo totale pari alfimporto totale delle monete introdotte e immagazzinate nei serbatoi della gettoniera rendiresto, però con la specificità che il taglio o valore delle singole monete restituite risulti il più elevato possibile.

In questo modo, pur con un valore contabile in ingresso uguale a quello in uscita, ci sarà un numero di monete di piccolo valore immagazzinate molto maggiore del numero di monete di alto valore, erogate per pareggiare il conto economico.

In pratica i serbatoi delle monete di piccolo valore saranno praticamente pieni, mentre ai serbatoi delle monete di maggior valore mancheranno solo poche monete.

Da quanto sopra descritto risultano evidenti i vantaggi conseguiti con Γ impiego del sistema di ricarica monete “assistita” di cui al trovato; in particolare il calcolo, la quantità, il numero ed il valore delle monete da restituire vengono definiti dal microcontrollore elettronico che governa la gettoniera rendiresto, senza possibilità di errore umano o di frode da parte dell’operatore.

Inoltre, il riempimento dei serbatoi viene effettuato senza dover aprire la macchina né, tanto meno, arrestarne il funzionamento, per poter agire manualmente sulla gettoniera rendiresto posta internamente.

Il funzionamento del sistema ricarica monete di cui al trovato sarà meglio evidenziato tramite il disegno allegato, dove:

-.la fig.l rappresenta uno schema a blocchi del sistema di cui al trovato.

Come visibile nella figura, nella fase 1 l’operatore inserisce la chiave, la scheda o altro supporto elettronico o magnetico personalizzato nel lettore presente sulla parte esterna della macchina distributrice, oppure digita dei codici su una tastiera, o ancora agisce su una pulsantiera.

Tale operazioni attivano il microcontrollore il quale, oltre che regolare il funzionamento della macchina, è stato programmato anche per la lettura dei dati inseriti con le suddette operazioni di entrata..

Dopo che il microcontrollore ha rilevato i suddetti dati identificativi, un display o un altro segnale informa l’operatore di proseguire nell’operazione di ricarica .

Nella fase 2 l’operatore inizia a riempire un primo serbatoio, inserendo progressivamente delle monete tutte dello stesso valore corrispondente al serbatoio in riempimento, fino a quando l’ultima moneta inserita viene scartata, ciò che costituisce il segnale di totale riempimento del serbatoio.

L’operatore ripete quindi l’operazione di riempimento degli altri serbatoi (fase 3).

Quando tutti i serbatoi sono riempiti totalmente o quando l’operatore decide autonomamente che sia il caso di interrompere l’operazione di ricarica, l’operatore stesso toglie la chiave o la tessera daU’apparecchio, oppure agisce sulla tastiera o sulla pulsantiera per confermare la fine dell’operazione, (fase 4).

Infine, il micro contro fiore elabora l’importo di entrata, ovvero il numero ed il valore delle monete introdotte per il riempimento dei serbatoi e determina il pari importo da erogare in uscita, da realizzare con monete del valore più elevato, che vengono prelevate dallo stesso operatore (fase 5).

Ovviamente la concreta realizzazione del sistema può essere la più varia, in relazione ai componenti impiegati, senza per questo uscire dall’ambito delle seguenti rivendicazioni.

Claims (3)

1. RIVENDICAZIONI 1. SISTEMA DI RICARICA MONETE IN UNA GETTONIERA RENDIRESTO, del tipo dotato di appositi serbatoi previsti, in un numero variabile, generalmente da un minimo di tre ad un massimo di sei, all’interno dei quali vengono immagazzinate, in forma ordinata, le monete, all’interno di ogni singolo serbatoio andando a depositarsi le monete in entrata di un solo specifico valore, così da poterle avere, in una forma altrettanto ordinata, nella successiva fase di erogazione dell’eventuale resto, detto sistema caratterizzandosi per il fatto che le operazioni di riempimento dei serbatoi vengono svolte in maniera “assistita”, utilizzando due apparati normalmente presenti nella macchina quali il micro controllore, che regola il funzionamento dell’apparecchio ed il dispositivo di lettura dei sistemi per i pagamenti cashless o, in alternativa, la tastiera di programmazione.
2. 2. SISTEMA DI RICARICA MONETE IN UNA GETTONIERA RENDIRESTO, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il micro controllore elettronico rileva le monete introdotte per la ricarica della gettoniera da parte dell’operatore e determina un pari importo, da restituire al suddetto operatore, costituito da monete aventi un taglio il più elevato possibile.
3. 3. SISTEMA DI RICARICA MONETE IN UNA GETTONIERA RENDIRESTO, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di prevedere le seguenti fasi operative: a) l’operatore inserisce una chiave, una tessera o altri dispositivi personalizzati, nel lettore presente sulla parte esterna della macchina distributrice, oppure digita dei codici su una tastiera o agisce su una pulsantiera e con tali operazioni attiva il microcontrollore il quale, oltre che regolare il funzionamento della macchina, è stato programmato anche per la lettura dei dati in entrata abbinati ai suddetti dispositivi di attivazione della funzione di ricarica: b) il microcontrollore, quando ha rilevato i dati identificativi, tramite un display o altro segnale informa l’operatore di proseguire nell’operazione di ricarica; c) l’operatore inizia a riempire un primo serbatoio inserendo progressivamente delle monete tutte dello stesso valore corrispondente al serbatoio in fase di riempimento, fino a quando l’ultima moneta inserita viene scartata, ciò che costituisce ϋ segnale di totale riempimento del suddetto serbatoio; d) l’operatore ripete l’operazione dì riempimento di tutti i serbatoi; e) quando tutti i serbatoi sono riempiti totalmente o quando l’operatore lo ritenga più opportuno, l’operatore stesso toglie la chiave, la tessera o altro dispositivo speciale dall’apparecchio, oppure digita su una tastiera o agisce su una pulsantiera determinando la fine dell’operazione; f) il microcontrollore elabora l’importo di entrata ovvero il numero ed il valore delle monete introdotte per il riempimento dei serbatoi e determina il pari importo da erogare in uscita, da realizzare con monete aventi il valore più elevato possibile; g) l’operatore preleva le monete in uscita dalla macchina, che risultano di valore pari all’importo delle monete introdotte.