ITTV20060175A1 - Calzatura, particolarmente per la pratica sportiva. - Google Patents

Calzatura, particolarmente per la pratica sportiva. Download PDF

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Description

“CALZATURA, PARTICOLARMENTE PER LA PRATICA SPORTIVA”
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha per oggetto una calzatura, particolarmente per la pratica sportiva, in particolare dello sci alpinismo o dello sci da discesa.
Oggigiorno, particolarmente per la pratica dello sci alpinismo e da discesa, sono noti degli scarponi che presentano uno scafo, realizzato in materia plastica rigida, che avvolge il piede dell’ utilizzatore, a cui è fulcrato un apposito gambale che ricopre parzialmente la gamba; tali scarponi di tipo noto presentano tipicamente una scarpetta interna, realizzata in materiale morbido, atta ad accrescere il confort di calzata.
Tali scarponi di tipo noto presentano tuttavia un inconveniente: infatti, per offrire una adeguata protezione al piede durante la sciata e per consentire allo stesso di trasmettere in modo ottimale allo sci gli sforzi atti a manovrarlo, lo scafo e la suola presentano in genere una elevata rigidità, in particolare in direzione assiale, bloccando il piede in una posizione fissa.
Ciò costituisce un inconveniente nella condizione di utilizzo dello scarpone svincolato dallo sci, in cui lo sciatore è costretto a camminare in modo innaturale proprio per la impossibilità di articolare il piede.
Tale inconveniente è maggiormente sentito nella pratica dello sci alpinismo, in cui lo sciatore, prima di iniziare a sciare, percorre delle elevate distanze a piedi calzando tali scarponi di tipo noto.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato il quale consenta di ottenere una calzatura, particolarmente per la pratica sportiva, che protegga adeguatamente il piede durante la sciata, e che consenta inoltre di conseguire una agevole flessione dello scafo per agevolare la camminata.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un trovato che permetta dì ottenere una calzatura, particolarmente per la pratica sportiva, che oltre a consentire una agevole flessione, sia in grado al contempo di fornire un elevato comfort di calzata e sostegno al piede dell’utilizzatore, sia durante la sciata che la camminata.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzate una calzatura che garantisca un adeguato contatto tra il piede e lo scafo, così da consentire il corretto controllo dello sci.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una calzatura, particolarmente per la pratica sportiva, comprendente uno scafo a cui è vincolato almeno un gambale, che si caratterizza per il fatto che nella zona della pianta e parzialmente dei lati di detto scafo sono ricavati uno o più intagli o aperture, trasversali, atti ad agevolare la flessione, occludibili mediante almeno un inserto amovìbile.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata dì una particolare, ma non esclusiva, torma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
la fìg. 1 illustra, in una vista laterale, una calzatura secondo il trovato;
la fìg. 2 illustra, in una vista dal basso, la calzatura dì fìg. 1; la fig. 3 è una sezione operata secondo il piano III-III di fìg.
1;
a fig. 4 illustra, in una vista laterale ed in un esploso, la calzatura di fìg. 1 ;
la fìg. 5 è una sezione operata secondo il piano V-V di fìg. 4; la fig. 6 illustra, in una vista laterale parzialmente sezionata, la calzatura di fìg. 1, nella condizione di flessione;
la fig. 7 illustra un particolare dello scafo di una calzatura secondo il trovato in una vista prospettica e schematizzata, parzialmente sezionata.
Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambìate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimen ìto del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio ( dìsclaimer ) dalle rivendicazioni.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicata con il numero 1 una calzatura, particolarmente per la pratica sportiva, in particolare dello sci alpinismo o dello sci da discesa, comprendente uno scafo 2, che ricopre il piede e la caviglia dell’ utilizzatore, a cui è vincolato almeno un gambale 4 che si estende fino a ricoprire parte della tibia.
Vantaggiosamente, nella zona della pianta 5 e parzialmente dei lati 6a, 6b di detto scafo 2 sono ricavati uno o più intagli o aperture, indicate con il numero 7, trasversali, atte ad agevolare la flessione.
Opportunamente tali uno o più intagli o aperture 7 sono ricavate in una zona attigua o interessante parte di un puntale 1 1 normalizzato, preferibilmente costituito da un corpo 11a, rigido, interagente con un attacco vincolato ad uno sci e ricavato in un corpo unico con lo scafo 2; a tale corpo 1 1a è inferiormente solidale o associabile una suoletta 28 in materia plastica.
Neil’ esempio reali zzati vo raffigurato nelle allegate figure, nello scafo 2 è ricavata una sola apertura 7 presentante un primo tratto 12, di forma circa rettangolare in pianta e ricavato trasversalmente allo scafo 2, il quale interessa parzialmente il corpo 1 1a del puntale 11 in una zona attigua il metatarso del piede dell’ utilizzatore.
Il primo tratto 12 è contiguo ad un secondo tratto 13a, 13b ricavato in corrispondenza di ciascun lato 6a, 6b dello scafo 2 ed avente una conformazione circa a guglia, con la punta rivolta da parte opposta alla pianta 5,
Vantaggiosamente i secondi tratti 13a, 13 b presentano, in corrispondenza dell’estremità inferiore degli stessi, uno smusso 21, ricavato sul lati 6a, 6b dello scafo 2 a partire dal fondo 17 dello stesso.
Vantaggiosamente sui lati 6a, 6b dello scafo 2 sono ricavati, in prossimità del vertice dei secondi tratti 13a, 13b dell’apertura 7, rispettivamente due primi fori 22a, 22b, passanti.
Vantaggiosamente sulla superfìcie esterna dei lati 6a, 6b dello scafo 2 sono ricavate, a seguire esternamente i bordi perimetrali dei secondi tratti 13a, 13b dell 'apertura 7, due scanalature 23, che presentano quindi una conformazione a guglia; vantaggiosamente l’estensione delle scanalature 23 è tale per cui i primi fori 22a, 22b sono posizionati internamente alle stesse.
Detti uno o più intagli o aperture 7 sono occludibili mediante almeno un inserto 14, amovibile, realizzato vantaggiosamente in materia plastica elasticamente deformabile.
Vantaggiosamente, come illustrato in figura 5, detto almeno un inserto 14 presenta, in una sezione operata secondo un piano trasversale allo scafo 2, una conformazione circa -ad U, in cui è definita una base 24 circa piana e sostanzialmente rettangolare in pianta.
Vantaggiosamente la base 24 presenta, nella direzione trasversale allo scafo 2, una estensione circa pari a quella del primo tratto 12 del l’apertura 7 e, nella direzione longitudinale a tale scafo 2, una estensione leggermente superiore a quella del suddetto primo tratto 12; tale base 24 presenta inoltre uno spessore circa pari allo spessore degli smussi 21; la base 24 è quindi posizionabile, in uso, a richiudere il primo tratto 12 dell’apertura 7 solo dopo essere stata compressa elasticamente nella direzione longitudinale allo scafo 2.
Durante la flessione dello scafo 2 gli uno o più intagli o aperture 7 si allargano nella direzione dell’asse longitudinale di tale scafo 2, e la base 24, precedentemente compressa, si espande elasticamente nella stessa direzione, mantenendo così costantemente occluso il primo tratto 12 dell’ apertura 7.
Vantaggiosamente, ma non necessariamente dalla base 14 sporge, verso l interno dello scafo 2, un risalto, indicato con il numero 24a, che si posiziona, in uso, entro il primo tratto 12 della apertura 7.
Dalle estremità della base 24 sporgono, circa perpendicolarmente alla stessa, due bracci, indicati rispettivamente con i numeri 25a e 25b, presentanti, in una sezione operata secondo un piano trasversale allo scafo 2, un profilo arcuato che segue quello della zona dello scafo 2 a cui tali bracci 25a e 25b sono associabili.
Vantaggiosamente i bracci 25a e 25b dell’inserto 14 presentano, in una vista laterale, una conformazione circa a guglia, che segue sostanzialmente quella dei secondi tratti 13a e 13b dellapertura 7, ma di larghezza superiore a questi ultimi e tale che detti bracci 25a e 25b possono essere disposti con i loro bordi perimetrali entro le scanalature 23, a richiudere rispettivamente i due secondi tratti I3a e 13b della apertura 7, solamente dopo essere stati compressi elasticamente.
La base 24 ed i bracci 25a e 25b tendono quindi a ritornare elasticamente nella loro condizione indeformata, esercitando una spinta sui bordi perimetrali dell’uno o più intagli o aperture 7 che tende ad allargare questi ultimi, agevolando la flessione dello scafo 2.
Vantaggiosamente, in prossimità delle estremità libere dei bracci 25a e 25b sono ricavati, in posizione tale da risultare affacciati, in uso, rispettivamente ai primi fori 22a, 22b, dei secondi fori 26a, 26b; l almeno un inserto 14 è quindi vincolabile allo scafo 2, ad occultare il rispettivo intaglio o apertura 7 mediante l’inserimento in tali primi e secondi fori di appositi primi rivetti o borchie o viti 27a, 27b.
La calzatura 1 comprende mezzi per guidare e limitare la flessione della stessa, i quali sono vantaggiosamente costituiti dalla suoletta 28, costituente i puntale 11, dalla quale sporgono, assialmente allo scafo 2 e da parte opposta alla punta 9 dello stesso, una o più appendici 31, che si estendono fino ad oltrepassare l’apertura 7, e le cui estremità terminali sono scorrevolmente vincolabili al fondo 17 dello scafo 12.
Vantaggiosamente la suoletta 28 e le una o più appendici 31 sono realizzate in una materia plastica rigida, così da rimanere nella loro condizione dì ottimale appoggio al suolo, consentendo al contempo la flessione dello scafo 2 nel senso dell’ incremento della larghezza degli uno o più intagli o aperture 7.
Alternativamente detta suoletta 28 e dette una o più appendici 3 1 sono realizzate in una materia plastica semirigida tale da consentite una minima flessione delle stesse.
La presenza della suoletta 28 e delle una o più appendici 3 1 compensa inoltre la riduzione della resistenza torsionale dello scafo 2 dovuta alla presenza degli uno o più intagli o aperture 7.
Nell’esempio realìzzativo illustrato nelle allegate figure dalla suoletta 28 sporgono rispettivamente due appendici 31, parallele tra loro, sulle cui estremità libere sono ricavati rispettivamente due terzi fori 32 affacciati, in uso, ad opportune asole 33, passanti, ricavate sul fondo 17 dello scafo 2 secondo una direzione longitudinale a questo ultimo; vantaggiosamente, nella condizione di riposo, in cui la calzatura 1 non risulta sottoposta a flessione, i terzi fori 32 risultano affacciati alla estremità delle asole 33 rivolta da parte opposta al puntale 11.
Vantaggiosamente le appendici 31 sono vincolate scorrevolmente allo scafo 2 mediante apposite seconde viti 34 fissate nei terzi fori 32 ed il cui gambo 35 risulta scorrevolmente inserito nelle suddette asole 33 ed opportunamente ribattuto alla sua estremità 35a, interna allo scafo 2, per evitare la fuoriuscita di tale gambo 35 dalle asole 33; la flessione della calzatura 1 comporta lo scorrimento di tali gambi 35 entro le rispettive asole 33, fino ad una posizione di finecorsa, illustrata in figura 6, in cui gli stessi riscontrano con l’estremità di tali asole 33 rivolta verso il puntale 11, limitando i grado di flessione della calzatura 1 alla voluta entità.
Vantaggiosamente tra l’estremità 35a, ribattuta, del gambo 35 delle seconde viti 34 ed il fondo 17 dello scafo 2 può essere interposta una apposita rondella, non rappresentata nelle allegate figure, atta a facilitare lo scorrimento del gambo 35 stesso e ad evitare che l’estremità 35a venga strappata fuori dalla rispettiva asola 33.
Il funzionamento è quindi il seguente: con riferimento alle figure 1 e 4, nella condizione di riposo della calzatura 1 lo scafo 2 non è sottoposto a flessione, e detti uno o più intagli o aperture 7 presentano la loro minima estensione in direzione dell’asse longitudinale dello scafo 2; la base 24 ed i bracci 25a e 25b del l’inserto 14 sono allora sottoposti a compressione e spingono contro i bordi perimetrali dei rispettivi intaglil o aperture 7, garantendo la perfetta occlusione degli stessi.
Durante la camminata lo scafo 2 viene portato ripetutamente nella condizione di flessione raffigurata in figura 6; in tale condizione detti uno o più intagli o aperture 7 vengono allargate nella direzione dell’asse longitudinale dello scafo 2, e la base 24 ed i bracci 25a e 25b dell’inserto 14, precedentemente compressi, si espandono elasticamente nella stessa direzione, mantenendo ancora completamente occluso il rispettivo intaglio o apertura 7.
il riscontro dei gambi 35 delle seconde viti 34 con le estremità delle asole 33 rivolte verso il puntale 11 limita la flessione della calzatura 1 ad un predeterminato angolo dipendente dalla lunghezza delle asole 33.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitata una calzatura, particolarmente per la pratica sportiva, che, grazie alla presenza di uno o più intagli o aperture nella zona inferiore dello scafo, consente di conseguire una agevole flessione dello scafo, così da facilitare la camminata.
Inoltre, grazie alla possibilità di rimuovere l inserto, in caso di rottura dello stesso, è sufficiente sostituire il medesimo per poter ripristinare l’impiego della calzatura.
In più la zona dello scafo posta superiormente agli intagli o aperture risulta integra e libera; ciò consente di disporre sulla stessa ad esempio degli ulteriori ganci di richiusura, così da poter regolare in modo molto efficace il grado di serraggio della calzatura, migliorando il confort ed il sostegno del piede e garantendo l’adeguato contatto tra piede e scafo, così da consentire il corretto controllo dello sci,
Dato che l’inserto viene associato allo scafo dopo essere stato compresso elasticamente, esso esercita inoltre costantemente una spinta sui bordi perimetrali dell’intaglio o apertura che tende ad allargare questa ultima, riducendo lo sforzo richiesto all’utilizzatore per ottenere la flessione della calzatura.
Inoltre i costi di produzione della calzatura secondo il trovato si mantengono modesti, essendo realizzata solamente con componenti di facile produzione e/o assemblaggio.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto inventivo.
Così la lunghezza delle asole e la dimensione degli intagli o aperture 7 potranno essere le più opportune in funzione del grado di flessione che si vuole ottenere.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.
I diversi mezzi per effettuare certe differenti funzioni non dovranno certamente coesistere solo nella forma di realizzazione illustrata, ma potranno essere di per sé presenti in molte forme di realizzazione, anche non illustrate.
Le caratteristiche indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Calzatura, particolarmente per la pratica sportiva, comprendente uno scafo a cui è vincolato almeno un gambale, che si caratterizza per il fatto che nella zona della pianta’ e parzialmente dei lati di detto scafo sono ricavati uno o più intagli o aperture, trasversali, atti ad agevolare la flessione, occludibili mediante almeno un inserto amovibile.
  2. 2) Calzatura, particolarmente per la pratica sportiva, comprendente uno scafo presentante un puntale normalizzato e a cui è vincolato almeno un gambale, che si caratterizza per il fatto che detto scafo presenta, in un zona attigua il metatarso e parzialmente in corrispondenza dei lati di detto scafo stesso, uno o più intagli o aperture, trasversali, atti ad agevolare la flessione, occludibili mediante almeno un inserto amovibile.
  3. 3) Calzatura, come alle rivendicazioni i o 2, che si caratterizza per il fatto che detti uno o più intagli o aperture sono ricavate in una zona attigua o interessante parte di un puntale normalizzato.
  4. 4) Calzatura, come alle rivendicazioni 1 , o 3, che si aratterizza per il fatto che detto puntale normalizzato è costituito da un corpo, rigido, interagente con un attacco vincolato ad uno sci e ricavato in un corpo unico con detto scafo, a cui è inferiormente e solidalmente associata una suoletta in materia plastica.
  5. 5) Calzatura, come alle rivendicazioni H e 4, che si caratterizza per il fatto che in detto scafo è ricavata una sola apertura presentante un primo tratto, di forma circa rettangolare in pianta e ricavato trasversalmente a detto scafo, il quale interessa parzialmente detto corpo di detto puntale in una zona attigua il metatarso del piede dell’ utilizzatore, seguito, in corrispondenza di ciascuno di detti lati di detto scafo, da un secondo tratto avente una conformazione poligonale preferibilmente a guglia, con la punta rivolta da parte opposta a detta pianta.
  6. 6) Calzatura, come alle rivendicazioni 1 e 5, che si caratterizza per il fatto che detti secondi tratti presentano, in corrispondenza dell’estremità inferiore degli stessi, uno smusso, ricavato su detti lati di detto scafo a partire dal fondo dello stesso.
  7. 7) Calzatura, come alle rivendicazioni 1 e 6, che si caratterizza per il fatto che su detti sui lati di detto scafo sono ricavati, in prossimità del vertice di detti secondi tratti di detta apertura, rispettivamente due primi fori, passanti.
  8. 8) Calzatura, come alle rivendicazioni 1 e 7, che si caratterizza per il fatto che sulla superfìcie estema' di detti lati di detto scafo sono ricavate, a seguire esternamente i bordi perimetrali di detti secondi tratti di detta apertura, due scanalature, presentanti una conformazione poligonale, preferibilmente a guglia, l’estensione delle quali è tale per cui detti primi fori sono posizionati internamente alle stesse.
  9. 9) Calzatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto almeno un inserto, amovibile, è realizzato in materia plastica elasticamente deformabile.
  10. 10) Calzatura, come alle rivendicazioni 1 e 9, che si caratterizza per il fatto che detto almeno un inserto presenta, in una sezione operata secondo un piano trasversale a detto scafo, una conformazione circa ad U, in cui è definita una base, circa piana e sostanzialmente rettangolare in pianta, presentante nella direzione trasversale a detto scafo, una estensione circa pari a quella dì detto primo tratto di detta apertura, e, nella direzione longitudinale a detto scafo, una estensione leggermente superiore a quella dì detto primo tratto, detta base presentando uno spessore circa pari allo spessore di detti smussi, detta base essendo posizionabile, in uso, a richiudere detto primo tratto di detta apertura solo dopo essere stata compressa elasticamente in direzione longitudinale a detto scafo.
  11. 11) Calzatura, come alle rivendicazioni 1 e 10, che si caratterizza per il fatto che da detta base sporge, verso l’interno di detto scafo, un risalto che si posiziona, in uso, entro detto primo tratto di detta apertura.
  12. 12) Calzatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che dalle estremità di detta base sporgono, circa perpendicolarmente alla stessa, due bracci presentanti, in una sezione operata secondo un piano trasversale a detto scafo, un profilo arcuato che segue quello della zona di questo ultimo a cui detti bracci sono associabili.
  13. 13) Calzatura, come alle rivendicazioni 1 e 12, che si caratterizza per il fatto che detti bracci presentano, in una vista laterale, una conformazione poligonale, preferibilmente a guglia, che segue sostanzialmente quella di detti secondi tratti di detta apertura, ma di larghezza superiore a questi ultimi e tale per cui detti bracci possono essere disposti con i loro bordi perimetrali entro dette scanalature, a richiudere rispettivamente detti secondi tratti, solamente dopo essere stati compressi elasticamente.
  14. 14) Calzatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che in prossimità delle estremità libere di detti bracci sono ricavati, in posizione tale da risultare affacciati, in uso, rispettivamente a detti primi fori, dei secondi fori, detto almeno un inserto essendo vincolabile a detto scafo, ad occultare il rispettivo intaglio o apertura, mediante l' inserimento in detti primi e secondi fori di appositi primi rivetti o borchie o viti.
  15. 15) Calzatura, come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi per guidare e limitare la flessione della stessa.
  16. 16) Calzatura, come alle rivendicazioni e 15, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi sono costituiti da detta suoletta, costituente detto puntale, dalla quale sporgono, assialmente a detto scafo e da parte opposta a detta punta dello stesso, una o più appendici, che si estendono fino ad oltrepassare detta apertura e le cui estremità terminali sono scorrevolemnte vincolabili a detto tondo di detto scafo.
  17. 17) Calzatura, come alle rivendicazioni 1 1 e 16, che si caratterizza per il fatto che, detta suoletta e dette una o più appendici sono realizzate in materia plastica rigida, così da rimanere nella loro condizione di ottimale appoggio al suolo, consentendo al contempo la flessione di detto scafo nel senso dell’ incremento della larghezza di detti uno o più intagli o aperture.
  18. 18) Calzatura, come alle rivendicazioni 1 e 16, che si caratterizza per il fatto che, detta suoletta e dette una o più appendici sono realizzate in materia plastica semirigida tale da consentite una minima flessione delle stesse.
  19. 19) Calzatura, come ad una o più delle; rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che da detta suoletta sporgono due appendici, parallele tra loro, sulle cui estremità libere sono ricavati rispettivamente due terzi fori affacciati, in uso, ad opportune asole, passanti, ricavate su detto fondo di detto scafo secondo una direzione longitudinale a questo ultimo, detti terzi fori risultando affacciati alla estremità di dette asole rivolta da parte opposta al puntale in una condizione di riposo, in cui detta calzatura non risulta sottoposta a flessione.
  20. 20) Calzatura, come alle rivendicazioni 1e 19, che si caratterizza per il fatto che dette appendici sono vincolate scorrevolmente a detto scafo mediante apposite seconde viti fissate in detti terzi fori ed il cui gambo risulta scorrevolmente inserito in dette asole, tra detta condizione di riposo ed una posizione di finecorsa in cui detti gambi riscontrano con l’estremità di dette asole rivolta verso detto puntale, a limitare il grado di flessione di detta calzatura, detto gambo essendo opportunamente ribattuto alla sua estremità interna a detto scafo per evitare la fuoriuscita di detto gambo da dette asole.
  21. 21) Calzatura, come alle rivendicazioni 1 e 20, che si caratterizza per il fatto che tra detta estremità, ribattuta, di detto gambo e detto fondo di detto scafo è interposta una apposita rondella atta a facilitare lo scorrimento di detto gambo e ad evitare che detta estremità, ribattuta, venga strappata fuori dalla rispettiva asola.
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