ITTV20000050U1 - Struttura di dispositivo di chiusura a leva - Google Patents

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Mirco Bergamin
Stefano Stevanato
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Benetton Spa
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Description

“STRUTTURA DI DISPOSITIVO DI CHIUSURA A LEVA”
DESCR IZIONE
Il presente trovato ha per oggetto una struttura di dispositivo di chiusura a leva, particolarmente utilizzabile in calzature sportive quali ad esempio scarponi da sci, da snowboard, pattini in linea e da ghiaccio, stivali per motociclismo.
Oggigiorno sono in uso dispositivi di chiusura di tipo noto costituiti da un braccio leva, girevolmente associato ad una basetta di interconnessione con un primo lembo di una calzatura sportiva, tra le cui ali è fulcrato un tirante all’estremità libera associato ad un secondo braccio leva, a sua volta temporaneamente associabile ad uno dei denti di una rastrelliera connessa con un secondo lembo.
L’interconnessione tra il secondo braccio leva ed il dente della rastrelliera avviene preferibilmente mediante un perno fisso, disposto trasversalmente alfestremità libera del secondo braccio leva stesso.
E’ pure noto che, soprattutto per calzature sportive quali scarponi da sci e da snowboard, all’ inizio della pratica sportiva il materiale costituente i lembi, usualmente realizzato con materiali plastici, risulta notevolmente rigido, questo comportando una certa difficoltà nell’ottenere una efficace chiusura della calzatura sportiva attorno al piede.
Risulta infatti quasi sempre necessario effettuare una prima chiusura impegnando il perno fisso su uno dei denti più vicini alle estremità sovrapposte dei lembi, andando successivamente ad utilizzare i denti più lontani a mano a mano che i lembi si assestano tra loro, sovrapponendosi maggiormente.
Una calzatura sportiva deve inoltre adattarsi, a parità di taglia, alle molteplici conformazioni e dimensioni dei piedi e dei polpacci degli utilizzatori.
Per questi due motivi sopra esposti risulterebbe necessario disporre di uno scarpone dotato di rastrelliere costituite da un elevato numero di denti: questo però non risulta in realtà realizzabile, principalmente per problemi di ingombro delle rastrelliere stesse.
Limitando il numero di denti disponibili si possono presentare dunque due differenti inconvenienti, a seconda della conformazione del piede dell’utilizzatore.
Un primo inconveniente, che si presenta nel caso di utilizzatori dal piede magro, consiste nell’impossibilità di realizzare un efficace serraggio dello scarpone, in quanto lo scarpone rimane lasco anche impegnando il perno fisso nel dente più lontano dalle estremità sovrapposte dei lembi.
Di conseguenza si ha il problema di non poter condurre efficacemente lo sci, ciò decrementando in particolare la sicurezza i nella sciata.
Un altro inconveniente che tali calzature sportive di tipo noto presentano si evidenzia con utilizzatori dal polpaccio o dal piede particolarmente largo: in tali casi, soprattutto all’inizio della pratica sportiva, si evidenzia una notevole difficoltà a realizzare la chiusura dello scarpone, in quanto la rigidezza dei lembi dello scafo e del gambetto rendono difficoltoso l’impegno del perno fisso anche nel dente della rastrelliera più vicino alle estremità sovrapposte dei lembi.
E’ noto il Brevetto per Modello di Utilità domanda VE94U000021, che illustra un dispositivo di chiusura a leva con anello, associato ad un primo lembo, comprendente una forcella di articolazione di una leva, un elemento basculante articolato a detta leva e provvisto all’altra estremità di un anello longitudinalmente scorrevole lungo l’elemento basculante.
Sono inoltre previsti mezzi per il bloccaggio dell’anello nella posizione desiderata, tale anello potendo quindi essere impegnato in uno dei denti di una rastrelliera associata al lembo opposto.
I mezzi di bloccaggio possono essere costituiti da un arpionismo di aggancio, attivabile mediante un pulsante ed articolato alla estremità posteriore dell’anello, interagente con i bordi dentati opportunamente ricavati lungo la guida di scorrimento dell’anello stesso.
In alternativa i mezzi di bloccaggio possono essere costituiti da una piastrina articolata alla guida di scorrimento dell’anello e presentante inferiormente dei bordi dentati per l’ impegno con il tratto trasversale dell’anello stesso.
Tale soluzione di tipo noto rimedia parzialmente agli inconvenienti precedentemente illustrati, offrendo, a parità di numero di denti, una gamma di regolazioni superiore.
Ambedue le forme realizzative descritte presentano però un principale inconveniente costituito dal fatto che i mezzi di bloccaggio descritti risultano spesso di difficile e laboriosa attivazione da parte dell’utilizzatore.
Si ha infatti che il pulsante associato all’arpionismo di aggancio deve essere di piccole dimensioni e poco sporgente rispetto alla leva, in modo da risultare sia poco ingombrante sia difficilmente danneggiarle ad esempio durante urti accidentali o cadute.
Conseguentemente l’utilizzatore, che nella pratica ad esempio di attività sportive invernali, quali sci e snowboard, è necessariamente munito di voluminosi guanti di protezione dal freddo, trova evidenti difficoltà nell’effettuare una veloce e precisa regolazione della posizione dell’anello.
Un inconveniente analogo lo si ha nella regolazione della seconda forma realizzativa, in cui i mezzi di bloccaggio dell’anello sono costituiti da una piastrina girevolmente associata alla guida di scorrimento.
Anche in questo caso l’utilizzatore incontra evidenti difficoltà nel sollevare la piastrina, disaccoppiandola dall’anello, in quanto deve agire sollevando la estremità libera della stessa, che normalmente risulta disposta entro una controsagomata sede ricavata in detta guida di scorrimento, e quindi difficilmente accessibile.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato il quale consenta di ottenere una struttura di dispositivo di chiusura a leva, utilizzabile in calzature sportive, che consenta un ottimale serraggio della calzatura attorno al piede, ed eventualmente attorno al polpaccio, in ogni situazione e per qualunque morfologia del piede dell’utilizzatore.
Nell'ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di realizzare una regolazione ed una chiusura della leva in modo semplice e rapido.
Ancora un importante scopo è quello di realizzare un trovato che consenta di realizzare una efficace e veloce regolazione anche indossando un paio di guanti invernali.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
II compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di dispositivo di chiusura a leva comprendente un primo braccio leva, fulcrato ad una coppia di spalle sporgenti da una basetta associabile ad un primo lembo di una calzatura sportiva, tra le cui ali è girevolmente associato un tirante a sua volta associato ad una prima estremità di un secondo braccio leva a cui è scorrevolmente associato un elemento di aggancio e fulcrata una barra dentata, caratterizzata dal fatto che detto tirante, in seguito ad una rotazione imposta a detto secondo braccio leva, blocca la rotazione di detta barra dentata.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
le figg. 1 e 2 illustrano, in una vista laterale in sezione, il trovato posto in posizione rispettivamente chiusa ed aperta;
la fig. 3 illustra, in una vista di tre quarti, un particolare del trovato;
la fig. 4 illustra, in una vista dall’alto in sezione, la conformazione dell’anello e della guida a cui è associato;
la fig. 5 illustra, in una vista frontale, una sezione del trovato lungo il piano indicato in figura 2;
le figg. 6 e 7 illustrano, in una vista laterale in sezione, il trovato posto in due ulteriori posizioni.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicata con il numero 1 una struttura di dispositivo di chiusura a leva comprendente un primo braccio leva 2, vantaggiosamente conformato ad “U” in modo da definire una coppia di ali, indicate con il numero 3.
Tale coppia di ali 3 possono essere fulcrate, in corrispondenza delle rispettive estremità libere, ad una coppia di spalle 4 sporgenti da una basetta, indicata con il numero 5, associabile ad un primo lembo di una calzatura sportiva quale, ad esempio, uno scarpone da sci.
Tra la coppia di ali 3 del primo braccio leva 2 è girevolmente associato un tirante, indicato con il numero 6, vantaggiosamente comprendente un primo corpo 6a, cavo e preferibilmente di forma scatolare, fulcrato .circa centralmente a detta coppia di ali 3 mediante un primo perno 7.
Da detto primo corpo 6a, in corrispondenza della estremità rivolta verso un secondo lembo, opposto al primo e parzialmente sovrapposto al medesimo, sporge un secondo corpo 6b, a sua volta associato all’estremità libera, indicata con il numero 8, ad una prima estremità 9a di un secondo braccio leva 10.
L’interconnessione girevole tra la prima estremità 9a del secondo braccio leva 10 e l’estremità libera 8 del tirante 6 è preferibilmente realizzata mediante un secondo perno 1 1, passante per detta estremità libera e disposto trasversalmente rispetto a detto secondo braccio leva 10.
II secondo perno 11 costituisce inoltre un elemento di interconnessione per una barra dentata, indicata con il numero 12, alloggiabile internamente a detto secondo braccio leva 10 in corrispondenza di una controsagomata sede 13 passante.
II tirante 6 e la barra dentata 12 sono conformati in modo da risultare associati in modo girevole solamente per un breve tratto, interferendo poi tra loro vantaggiosamente in corrispondenza della zona di contatto indicata nelle figure 6 e 7 con il numero 50.
Con riferimento alla forma realizzativa illustrata a titolo esemplificativo e non limitativo, la dimensione della estremità libera 8, ed in questo caso particolare la sua estensione longitudinale oltre il primo perno 11, è tale da imporre il contatto tra detta estremità libera 8 e la superfìcie interna della barra dentata 12, qualora si volesse imporre una rotazione antioraria al secondo braccio leva 10; quest’ultimo può quindi ruotare liberamente attorno al primo perno 11, ma non lo può fare la barra dentata 12.
Analogamente è limitata la rotazione oraria della barra 12, per effetto della interazione tra tirante 6 e barra stessa da parte opposta al perno 11 .
II secondo braccio leva 10 presenta, in corrispondenza di una coppia di primi bordi laterali 19a e 19b sporgenti inferiormente, opportune guide costituite da una coppia di feritoie indicate con i numeri 14a e 14b, affacciate tra loro ed atte a consentire lo scorrimento di un elemento di aggancio 15.
L’elemento di aggancio 15, preferibilmente conformato circa ad anello, è atto ad impegnarsi con uno dei denti di una rastrelliera, non illustrata nelle figure, associata al secondo lembo della calzatura sportiva, effettuando quindi la interconnessione tra il primo ed il secondo lembo e partecipando al serraggio della calzatura stessa.
Tale elemento di aggancio 15 presenta in particolare una forma circa rettangolare ad angoli smussati, illustrata nella figura 4, nella quale si possono individuare due tratti longitudinali 16a e 16b, scorrevoli lungo la coppia di feritoie 14a e 14b, raccordati da un tratto trasversale 17 posto esternamente a dette feritoie, in prossimità della seconda estremità, indicata con il numero 9b, del secondo braccio leva 10.
Le estremità libere dei tratti longitudinali 16a e 16b, sono piegate verso Tinterno , passando rispettivamente attraverso la coppia di feritóie 14a e 14b, a raccordarsi con una coppia di tratti arcuati 18a e 18b presentanti una conformazione circa ad “U”.
Detti tratti arcuati 18a e 18b sono vantaggiosamente tangenti tra loro in corrispondenza dei loro vertici, circa in prossimità della linea di mezzeria dell’anello stesso.
La larghezza complessiva della coppia di tratti arcuati 18a e 18b è tale da risultare inferiore alla distanza tra la coppia di secondi bordi laterali, indicati con i numeri 20a e 20b, della barra dentata 12.
Detta coppia di secondi bordi laterali 20a e 20b presenta inferiormente una pluralità di asole aperte, indicate rispettivamente con i numeri 2 la e 21b, equidistanziate e disposte in successione in modo da risultare impegnabili a due a due rispettivamente con le zone di interconnessione 22a e 22b tra i tratti arcuati 18a e 18b ed i tratti longitudinali 16a e 16b.
In tal modo la barra dentata 12 può fungere da mezzo di bloccaggio selettivo per lo scorrimento longitudinale dell’elemento di aggancio 15 entro detta coppia di feritoie 14a e 14b.
Coassialmente al secondo perno 11 può essere disposto un elemento elasticamente deformabile, quale una molla elicoidale cilindrica 23, atta a garantire il richiamo del secondo braccio leva 10 verso la barra dentata 12.
II funzionamento è quindi il seguente: con riferimento alle figure citate, per effettuare una regolazione della posizione dell’elemento di bloccaggio 15 è sufficiente, una volta aperto il primo braccio leva 2, ruotare verso il basso il secondo braccio leva 10 di un angolo superiore a quello ammesso alla barra dentata 12.
In tal modo, oltre tale angolazione si ha che la barra dentata stessa esce dalla sede passante 13, effettuando il simultaneo disaccoppiamento tra i tratti arcuati 18a e 18b e le asole aperte 21a e 21 b in cui erano alloggiati.
Mantenendo il secondo braccio leva 10 scostato dalla barra dentata 12, l’utilizzatore può far successivamente traslare l’elemento di aggancio 15 nella posizione voluta, ristabilendo quindi il bloccaggio ad opera della molla 23.
Si effettua cosi una regolazione facile e rapida della lunghezza del braccio leva, potendo in tal modo sfruttare nel modo migliore tutti i denti della rastrelliera associata al secondo lembo.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefìssati, essendosi escogitato un dispositivo di chiusura a leva per calzature sportive, quali, ad esempio, scarponi da sci e da snowboard, pattini in linea e stivali per motociclismo, che permette di realizzare un ottimale serraggio della calzatura attorno al piede, qualunque sia la morfologia dell’utilizzatore ed in ogni situazione di utilizzo, in particolare all’inizio della pratica sportiva.
La regolazione di tale dispositivo di chiusura risulta semplice e rapido anche se si indossa un paio di guanti invernali; allo stesso tempo il trovato non presenta alcuna sporgenza o appendice in rilievo che potrebbe risultare causa di rotture durante cadute od urti accidentali.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto inventivo.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il ritrovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (13)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Strutura di dispositivo di chiusura a leva comprendente un primo braccio leva, fulcrato ad una coppia di spalle sporgenti da una basetta associabile ad un primo lembo di una calzatura sportiva, tra le cui ali è girevolmente associato un tirante a sua volta associato ad una prima estremità di un secondo braccio leva a cui è scorrevolmente associato un elemento di aggancio e fulcrata una barra dentata, caratterizzata dal fatto che detto tirante, in seguito ad una rotazione imposta a detto secondo braccio leva, blocca la rotazione di detta barra dentata.
  2. 2) Struttura come alla rivendicazione 1 in cui detta barra dentata risulta alloggiabile internamente a deto secondo braccio leva in corrispondenza di una controsagomata sede passante, caratterizzata dal fatto che l’estremità libera di deto tirante e deta barra dentata, associati mediante un elemento di interconnessione disposto trasversalmente, sono conformati in modo da risultare girevolmente associati solo per un breve trato, interferendo poi tra loro vantaggiosamente in corrispondenza di una zona di contato posta in prossimità di deta prima estremità di detto secondo braccio leva.
  3. 3) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 2 caratterizzata dal fato che la dimensione di deta estremità libera di deto tirante è tale da imporre il contato, ad una rotazione antioraria di detto secondo braccio leva, tra detta estremità libera stessa e la superficie interna di deta barra dentata.
  4. 4) Strutura come alle rivendicazioni 1 e 3 caraterizzata dal fatto che la estensione longitudinale di detta estremità libera di deto tirante oltre detto elemento di interconnessione costituito da un secondo perno garantisce il contato, ad una rotazione antioraria di detto secondo braccio leva, tra detta estremità libera stessa e la superficie interna di detta barra dentata, impedendo una rotazione di detta barra dentata oltre un prefissato angolo.
  5. 5) Struttura come ad una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzata dal fato che deto secondo braccio leva presenta, in corrispondenza di una coppia di primi bordi laterali sporgenti inferiormente, opportune guide, vantaggiosamente costituite da una coppia di feritoie affacciate tra loro ed ate a consentire lo scorrimento di deto elemento di aggancio.
  6. 6) Struttura come ad una o più delle precedenti rivendicazioni in cui detto elemento di aggancio è ato ad impegnarsi con uno dei denti di una rastrelliera associata ad un secondo lembo di detta calzatura sportiva, effettuando una interconnessione tra deti primo e secondo lembo e partecipando al serraggio di deta calzatura sportiva stessa, caratterizzata dal fatto che deto elemento di aggancio, preferibilmente conformato circa ad anello, comprende vantaggiosamente due trati longitudinali opposti, disposti lungo deta coppia di feritoie, raccordati da un tratto trasversale posto esternamente a dete feritoie, in prossimità di una seconda estremità di detto secondo braccio leva.
  7. 7) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 6 caratterizzata dal fatto che le estremità libere di detti tratti longitudinali sono piegate verso l’interno e raccordate ad una coppia di tratti arcuati, presentanti una conformazione circa ad “U”.
  8. 8) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 7 caratterizzata dal fatto che detti tratti arcuati sono vantaggiosamente tangenti tra loro in corrispondenza dei loro vertici, circa in prossimità della linea di mezzeria di detto elemento di aggancio.
  9. 9) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 7 caratterizzata dal fatto che la larghezza complessiva di detta coppia di tratti arcuati risulta preferibilmente inferiore alla distanza tra una coppia di secondi bordi laterali sporgenti inferiormente da detta barra dentata.
  10. 10) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 9 caratterizzata dal fatto che detta coppia di secondi bordi laterali di detta barra dentata presenta inferiormente una pluralità di asole aperte, opportunamente equidistanziate e disposte in successione, conformate in modo da essere impegnabili a due a due rispettivamente con le zone di interconnessione tra detta coppia di tratti arcuati e detti tratti longitudinali, in modo che detta barra dentata funga da mezzo di bloccaggio selettivo per lo scorrimento longitudinale di detto elemento di aggancio entro detta coppia di feritoie.
  11. 11) Struttura come ad una o più delle precedenti rivendicazioni caratterizzata dal fatto che coassialmente a detto secondo perno è preferibilmente disposto un elemento elasticamente deformabile atto a garantire il richiamo di detto secondo braccio leva verso detta barra dentata.
  12. 12) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 11 caratterizzata dal fatto che detto elemento elasticamente deformabile è costituito da una molla elicoidale cilindrica.
  13. 13) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che la rotazione di detto secondo braccio leva provoca il disimpegno automatico e simultaneo di detta barra dentata da detto elemento di aggancio, consentendo lo scorrimento del medesimo lungo detta coppia di feritoie e quindi permettendo una macroregolazione della lunghezza complessiva di detto secondo braccio leva.
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