ITTO990041A1 - Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo:

"Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze"

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un apparecchio per la preparazione meccanizzata e personalizzata di pizze, particolarmente per impiego in pizzerie e ristoranti self-service.

Le pizze vengono oggi preparate su ordinazione nelle pizzerie da un pizzaiolo che in genere per ogni pizza prende una porzione preimpastata e lievitata di pasta, la spiana, la dispone su una pala da forno, la cosparge di condimenti preparati, quali mozzarella tritata, pomodoro, acciughe, prosciutto sminuzzato e/o altri altri condimenti svariati, e infine inforna la pizza così preparata. La preparazione della pizza, se pur rapida, è quindi laboriosa, e mantiene normalmente il pizzaiolo in intensa e permanente attività per tutto il tempo di servizio del locale. Per ridurre i costi di preparazione della pizza, riducendo l'impegno di personale specializzato, si è già cercato di meccanizzare la preparazione della pizza realizzando impianti in cui la formella di pasta è portata su un nastro trasportatore che la fa avanzare successivamente attraverso più stazioni di trattamento, fino a condurla, al termine del percorso, in un forno di cottura. In questi impianti il nastro deve però attraversare continuamente il forno, e quindi deve essere realizzato per esempio in forma di catena di articolazioni metalliche, in modo da poter sostenere senza danno le temperature di cottura. La pulizia di un nastro cosiffatto è quindi difficile, se non persino impossibile da eseguire in modo radicale, tale da soddisfare le moderne normative igienico-sanitarie. Inoltre il sistema a nastro obbliga il ritmo di avanzamento delle pizze in corso di preparazione ad adeguarsi al tempo più lungo di tutto il percorso di trattamento, che normalmente è il tempo di sosta nel forno.

Scopo principale dell'invenzione è ora di realizzare un apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze che consenta il confezionamento e cottura di pizze su comando, senza sostanziale intervento umano, sostituendo così il pizzaiolo, con mezzi più semplici, più economici e più efficienti di quelli noti.

Altro importante scopo dell'invenzione è di realizzare un apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze che sia di pulizia più facile di quelli noti, e che in generale sia più soddisfacente dal punto di vista igienico-sanitario.

L'invenzione raggiunge i sudetti e altri scopi e vantaggi, quali appariranno dal seguito della descrizione, con un apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze avente le caratteristiche esposte nella rivendicazione 1.

L'invenzione verrà ulteriormente descritta con riferimento ad alcune realizzazioni preferite descritte nella seguente descrizione e illustrate a titolo d'esempio non restrittivo nei disegni allegati, in cui:

La Fig. 1 è una una vista in prospettiva di un apparecchio per la preparazione di pizze secondo una realizzazione preferita dell'invenzione;

la Fig. 2 è una vista schematica in pianta dell’apparecchio della Fig. 1; la Fig. 3 è una vista in sezione assiale, in scala ingrandita, di un particolare dell'apparecchio della Fig. 1;

la Fig. 4 è una vista in prospettiva parzialmente sezionata, in scala ingrandita, di un distributore di formelle facente parte dell'apparecchio della Fig. 1;

la Fig. 5 è una vista in prospettiva, parzialmente sezionata e in scala ingrandita, di un organo formatore facente parte dell'apparecchio della Fig. 1;

la Fig. 6 è una vista in prospettiva esplosa di un distributore di condimenti facente parte dell'apparecchio della Fig. 1;

la Fig. 7 è una vista schematica in pianta di una variante dell’apparecchio della Fig. 1; e

la Fig. 8 è ima vista simile alla Fig. 1, raffigurante una particolare variante dell'apparecchio dell'invenzione.

Con riferimento particolare alle Figg. 1 e 2, su un basamento 10 è montato un motore 12 con associato riduttore 14 ad albero d'uscita verticale 16, il quale sorregge alla sommità una mensola 18, sulla quale è scorrevole una slitta 20 che porta a un'estremità una pala orizzontale 22. Fra la slitta 20 e una staffa 26 solidale alla mensola 18 è montato un cilindro pneumatico 24 a doppio effetto per comandare il movimento della slitta 20 nei due sensi. Il cilindro 24 è comandato attraverso due linee d'aria 28 e 30, alimentate attraverso un giunto rotante illustrato più dettagliatamente nella Fig. 3.

Con riferimento alla Fig. 3, il giunto rotante comprende un cannotto 32 sorretto da una staffa 34, che circonda coassialmente l'albero 16 e presenta due raccordi 36, 38, aumentabili alternativamente con aria compressa da un impianto non illustrato tramite un'elettrovalvola 40, e facenti capo a rispettive gole perimetrali interne 42, 44, fiancheggiate da guarnizioni di tenuta 46, le quali gole comunicano con rispettivi canali 48, 50 ricavati nell’albero 16 e facenti capo a rispettivi raccordi 52, 54 a cui sono collegate le linee d'aria 28 e 30.

Facendo ancora riferimento alle Figg. 1 e 2, rimpianto dell'invenzione comprende inoltre, disposti intorno all'albero centrale 16 a distanze radiali sostanzialmente uguali, un distributore di formelle 56, un formatore di pizze 58, più distributori di condimenti 60 (di cui uno solo è illustrato nella Fig. 1, per semplicità d'illustrazione), e infine un forno di cottura 62, tutto come verrà più dettagUatamente spiegato nel seguito. Una canaletta circolare 64, coassiale all'albero 16, è disposta al di sotto deUe bocche di erogazione dei vari dispositivi 56-60, per raccogliere eventuale materiale che coli o cada dalla pala 22, come si descriverà meglio nel seguito.

Nel funzionamento, il motore 12 fa ruotare a passi l'albero 16, e quindi anche la pala 22. La pala si arresta sotto la bocca 76 e nello stesso tempo si aziona uno dei cilindri attuatoti 88 per far cadere una formella nell'imbuto 74 e quindi sulla pala.

Facendo ora riferimento anche alla Fig. 4, il distributore di formelle 56 comprende un involucro cilindrico 70, sorretto su un piedestallo 72 e terminante in basso in un imbuto obliquo 74 avente una bocca erogatrice meglio nel seguito.

Inoltre all'asta 94 è solidale un braccio trasversale 106 la cui estremità è guidata da una feritoia 108 avente un tratto superiore verticale che prosegue in un tratto inferiore obliquo, in modo che, durante la corsa di discesa dell'asta 94, questa esegue anche una rotazione intorno al proprio asse verticale.

Al di sopra del disco spianatore 98 è inoltre montata scorrevolmente sull'asta 94 una tazza di contenimento 110 avente una bordatura 112 che circonda il disco 98, e sollecitata verso il disco stesso da una molla di compressione elicoidale 1 14.

Quando la pala 22, recante una formella globoidale ricevuta dal distributore di formelle 56, si ferma sotto il formatore 58, il cilindro pneumatico viene azionato per spingere il disco 98 verso il basso contro la formella, che risulta così schiacciata fra il disco e la pala. Insieme al disco scende anche la tazza 110, la cui bordatura 112 viene arrestata dal contrasto contro la pala 22, e costituisce un recinto di contenimento per la pasta della formella e impartisce a ogni pizza un formato uniforme. Il solco perimetrale 100 del disco spianatore crea nella pizza un cordolo perimetrale ispessito. La rotazione del disco intorno al proprio asse, causata dall'impegno del braccio 106 nella feritoia 108, favorisce lo spianamento della pasta.

Facendo ora riferimento alle Figg. 1 e 6, si descriverà un distributore di condimenti a titolo d'esempio. Esso comprende un vaso 116, fissato a un supporto 117, il cui fondo presenta due aperture disassate simmetriche 118, e un alberino assiale 120 portante una paletta mescolatrice verticale 76 rivolta verso il basso a breve distanza al di sopra del livello della pala 22. All'interno dell'involucro 70 è alloggiato un caricatore di formelle di pasta costituito da un’intelaiatura comprendente tre ripiani anulari 78, destinati a sostenere più formelle di pasta globoidali quali 80, - sorretti girevolmente su tre rullini gommati 82, uno dei quali è condotto in rotazione da un motore-riduttore 84. In corrispondenza di ogni ripiano 78 è disposta una rispettiva paletta di spinta quale 86, azionabile da un rispettivo cilindro idraulico 88 per protendersi radialmente attraverso il ripiano associato e spingere una formella di pasta 80 verso l'asse del ripiano e quindi farla cadere verso l'imbuto obliquo 74 e quindi verso la bocca d’uscita 76. Accanto alla paletta 86 è preferibilmente predisposto un sensore di prossimità 90, per rilevare la presenza o assenza della formella e abilitare l'azionamento della paletta associata se la formella è presente, oppure far avanzare di un passo la rotazione dei ripiani 78 se la formella è assente, secondo un programma implementato in circuiti di controllo non illustrati perché ovvi per l’esperto del ramo e perché non fanno parte dell’invenzione.

Riferendosi ora alla Fig. 5, il formatore di pizze 58 della Fig. 1 comprende un montante 92 che sostiene scorrevolmente un'asta verticale 94, comandata da un cilindro pneumatico 96, e portante un disco spianatore orizzontale 98 alla sua estremità inferiore, avente la superficie inferiore piatta, preferibilmente con un solco perimetrale 100. L'asta 94 è inoltre forata assialmente con un canale 102 che parte da un raccordo 104 fino al centro del disco spianatore 98, per il collegamento a una sorgente d'aria sotto pressione con funzione di estrattore, come si spiegherà 122 all’interno del vaso, e un disco dosatore 124 di notevole spessore, avente due aperture simmetriche disassate 126 allineabili colle aperture 118. Il disco dosatore 124 è trattenuto contro il fondo del vaso da una staffa 128 in forma di piastrina diametrale, di larghezza uguale o maggiore del diametro delle aperture 126, fissata. al vaso con viti 128. Il disco dosatore 124 è impegnato da un braccio 130 comandato in rotazione da un attuatore 132.

In posizione di riposo, il disco dosatore 124 del distributore di condimenti 60 è mantenuto dal braccio 130 in una posizione in cui le sue aperture 126 sono allineate colle aperture 118 nel fondo del vaso 116 e chiuse inferiormente dalla piastrina 128. 1 condimenti contenuti nel vaso 116 (quali mozzarella tritata, pomodoro, o altri cibi sminuzzati o pastosi) scendono quindi a riempire le aperture 124 ma sono trattenuti dalla piastrina di chiusura 128. Quando, essendo la pala 22, nel suo avanzamento a passi, arrivata sotto il distributore di condimenti 60, si aziona l'attuatore 132, il braccio 130 fa ruotare il disco dosatore 124 di un angolo, per esempio di 45°, le aperture 126 si liberano dalla piastrina 128 e scaricano il proprio contenuto sulla pizza sottostante, mentre la superficie superiore del disco ottura le aperture 118 nel fondo del vaso. Viene quindi erogata una dose di condimento pari al volume complessivo delle due aperture.. Preferibilmente il braccio 130, dopo essere tornato nella posizione di riposo, esegue poi un'identica rotazione in senso opposto, scaricando nuovamente corrispondenti dosi di condimento, il quale risulta così distribuito con un buon grado di uniformità sulla pizza sottostante. A ogni rotazione la paletta mescolatrice 122 smuove il contenuto del vaso.

Il distributore di condimenti sopra descritto può essere facilmente adattato a tipi e dosature diverse di condimenti sminuzzati, variando il diametro delle aperture 126 e lo spessore del disco 124. Benché nella -Fig.- l sia rappresentato per semplicità e chiarezza un solo, distributore di condimenti 60, l'apparecchio secondo l'invenzione, come si vede nella Fig. 2, comprende numerosi distributori, nel caso illustrato sette, disposti a distanze preferibilmente uguali intorno all'albero centrale.

Tornando ora alla Fig. 1, il forno 62 comprende un ripiano 134 sul quale è montato un involucro 136, con passaggi 138, 140 sul fronte e sul retro, e dotato al suo interno di mezzi riscaldatori noti non illustrati, per esempio del tipo a resistenze elettriche. Lo spazio interno al forno è atto a ospitare per esempio due pizze per volta, come illustrato con 142. AlTintemo dell'involucro 136 sono inoltre montate due palette arcuate 144, 146, azionabili in rotazione da mezzi attuatoli quali 148 per ruotare rispettivamente intorno ad assi 150, 152.

Nel funzionamento, come si è già spiegato sopra, l'albero 16 mota a passi, fermando la pala 22 prima sotto il distributore di formelle 56, poi sotto il formatore 58, quindi in successione sotto i distributori di condimenti 60. A ogni fermata il dispositivo interessato esegue l'operazione pertinente, in modo che alla fine la pala 22 porterà una pizza formata e coperta con i condimenti desiderati.

Preferibilmente la rotazione della pala 22 e l'azionamento dei vari dispositivi avvengono sotto comando di una centralina elettronica di controllo non illustrata, come ovvio per l'esperto nel ramo, e dotata preferibilmente di una tastiera per la selezione di vari parametri quali tipo e quantità dei condimenti, eventualmente con intervento diretto del consumatore.

Quando la pala 22, avendo eseguito l’intero percorso, arriva di fronte al forno 62, viene azionato (sempre sotto controllo del programma) il cilindro pneumatico 24 per far avanzare con una prima velocità la slitta 20 e inserire la pala 22 nell’apertura 140 d'ingresso del forno, in corrispondenza di una o dell'altra delle due posizioni indicate per le pizze. A questo punto il cilindro viene azionato in senso opposto con una seconda velocità elevata, in modo che la pala 22 si ritiri praticamente di scatto dal forno, coll'eletto di scaricare la pizza dalla pala per inerzia.

Mentre la pala 22 procede a un nuovo ciclo di lavoro, la pizza lasciata nel forno si cuoce, e al termine di un tempo prefissato previsto dal programma viene azionato l'attuatore 148 (o l'altro attuatore simile non illustrato) per far ruotare la paletta 144 o 146 e spingere la pizza fuori del forno, dove può essere ritirata dall'avventore in attesa.

La Fig. 7 illustra una variante di realizzazione dell'apparecchio dell'invenzione, simile alla realizzazione delle Figg. 1 e 2, dalla quale questa differisce essenzialmente per il fatto che la pala 22 esegue qui un percorso ovale anziché circolare, grazie a un meccanismo 160 di traslazione dell'albero di supporto 16, comandato da un motore 162. In questo modo l'impianto può essere dotato di un numero maggiore di distributori di condimenti 60, per ima più ampia variazione dei tipi di pizza, e inoltre può avere, volendo, due forni 62', 62", per una produzione oraria più elevata.

La Fig. 8 rappresenta una particolare realizzazione dell'apparecchio dell'invenzione, identica a quella della Fig. 1 nella sua struttura meccanica, ma provvista di un pupazzo tridimensionale 164, rappresentante un cuoco, solidale alla mensola 18. La realizzazione con pupazzo contribuisce a rendere più accettabile al pubblico l'apparecchio, anche perché il pupazzo ruota di passo colla pala, fino all'illusione che sia il braccio del pupazzo a spingere e ritirare la pala dal forno.

Naturalmente le realizzazioni preferite di apparecchio descritte sopra e illustrate nelle Figure sono suscettibili di molte altre variazioni, mediante soluzioni meccaniche alternative equivalenti. A puro titolo d'esempio, la rotazione dell'albero che sostiene la pala 22 potrebbe essere effettuata mediante motore a passi in luogo di un motore-riduttore; il distributore di formelle 56 potrebbe essere realizzato come porzionatore a partire da pasta in massa; lo spianatore 58 potrebbe essere dotato di uno o più rulli di spianatura; e i distributori di condimenti 60 potrebbero, in tutto o in parte, essere sostituiti con altri distributori e dosatori noti, a seconda del tipo di condimento. Queste e altre varianti, note o ovvie all'esperto, sono da considerarsi tutte comprese nell'ambito dell'idea inventiva.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze, caratterizzato dal fatto di comprendere: una pala orizzontale condotta a passi lungo un percorso prefissato da un meccanismo motorizzato; un distributore di formelle di, pasta disposto per far cadere formelle globoidali in corrispondenza di un primo punto di sosta del percorso della pala; un formatore di pizze disposto in corrispondenza di un secondo punto di sosta del percorso della pala per premere sulla formella e schiacciarla; almeno un distributore di condimenti disposto in corrispondenza di almeno un terzo punto di sosta del percorso della pala per far cadere condimenti dosati sulla pizza portata dalla pala; e un forno disposto in corrispondenza di un quarto punto di sosta del percorso della pala e atto a ricevere la pizza dalla pala.
2. 2. Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere più distributori di condimenti disposti in corrispondenza di rispettivi ulteriori punti di sosta del percorso della pala.
3. 3. Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il meccanismo di conduzione della pala comprende un albero verticale condotto in rotazione da un motore elettrico.
4. 4. Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze secondo una delle rivendicazioni 1-3, caratterizzato dal fatto che la pala è supportata su una slitta mobile in direzione trasversale al percorso del meccanismo di conduzione della pala, con velocità differenziate nei due sensi di movimento, in modo che la pala possa essere azionata, quando è in sosta davanti al forno, per entrare lentamente nel forno portando una pizza e ritirarsi bruscamente da esso per scaricare la pizza.
5. 5. Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze secondo una delle rivendicazioni 1-4, caratterizzato dal fatto che il distributore di formelle comprende almeno un ripiano d’appoggio per formelle e almeno un organo di spinta per far cadere una formella dal ripiano verso uno scivolo di erogazione allinearle colla pala.
6. 6. Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze secondo una delle rivendicazioni 1-5, caratterizzato dal fatto che lo spianatore comprende un disco portato da un attuatore atto a premere il disco verticalmente verso la pala per schiacciare la formella disposta su di essa.
7. 7. Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che intorno al disco è disposta la bordatura di una tazza coassiale col disco per delimitare i confini della pizza spianata.
8. 8. Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze secondo una delle rivendicazioni 6 o 7, caratterizzato dal fatto che l'attuatore del disco durante la discesa impartisce al disco anche una rotazione intorno al proprio asse.
9. 9. Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze secondo una delle rivendicazioni 6-8, caratterizzato dal fatto che nel centro del disco si apre una mandata d'aria compressa azionabile per separare la pizza spianata dal disco spianatore.
10. 10. Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze secondo una delle rivendicazioni 1-9, caratterizzato dal fatto che almeno uno dei distributori di condimenti comprende un vaso avente un fondo piano con almeno un'apertura disassata e un disco rotativo sottostante il fondo del vaso e avente un'apertura allineabile mediante rotazione coll'apertura nel fondo del vaso.
11. 11. Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze secondo una delle rivendicazioni 1-10, caratterizzato dal fatto che il forno comprende almeno ima paletta di spinta azionabile per erogare la pizza fuori del forno al termine della cottura.
12. 12. Apparecchio per la preparazione meccanizzata di pizze secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la paletta di spinta è arcuata e girevole intorno a una delle sue estremità sotto comando di un attuatore.