ITRE980039A1 - Distributore automatico di bevande in bicchiere. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

"DISTRIBUTORE AUTOMATICO DI BEVANDE IN BICCHIERE"

Il presente trovato riguarda i distributori automatici di bevande in bicchiere, quali caffè, latte, cioccolato, tè, bibite da sciroppo, brodo, ed altre bevande. Da tempo sono noti distributori di bevande in bicchiere comprendenti una pluralità di stazioni d'erogazione contenenti sostanze componenti la bevanda, dalle quali viene emessa una sostanza allo stato fluido (liquida od in polvere) ed una stazione d'erogazione dei bicchieri; quest'ultima stazione lascia cadere bicchieri vuoti (uno per volta) in una postazione di rilascio per l'utente, in cui il bicchiere può venire preso dall'utente, e successivamente, entro il bicchiere posto in questa postazione, vengono introdotte le sostanze componenti la bevanda (ad esempio un infuso di caffè insieme con lo zucchero ed un poco di latte); il tutto è controllato da un apparato di gestione automatica che comanda automaticamente la successione delle operazioni d’emissione delle sostanze e dei bicchieri.

Le stazioni d’erogazione sono collegate con la postazione di rilascio della bevanda mediante vari tubi relativamente lunghi, diretti dall'alto in basso che partono dai punti d’uscita e convergono tutti nella postazione di rilascio della bevanda nel bicchiere; detti tubi convogliano, per caduta libera, la sostanza che esce dal punto in questione al bicchiere posto nella postazione di rilascio della bevanda.

Un inconveniente connesso con dette macchine è nella difficoltà di pulire periodicamente, come le buone regole igieniche impongono, tutte le parti delia macchina che vengono a contatto con le sostanze componenti della bevanda, in particolare i lunghi tubi che convogliano le sostanze al bicchiere posto nella postazione di rilascio della bevanda.

Un altro inconveniente è nel fatto che nella bevanda posta nella stazione di rilascio possono cadere, indesideratamente, dai tubi relativi ad altre sostanze, gocce di sostanze estranee che guastano il sapore della sostanza richiesta.

Un altro inconveniente è che attraverso detti tubi non è possibile far scendere talune sostanze, ad esempio cioccolato in polvere, né oggetti solidi.

Un altro inconveniente ancora è che il numero di tubi che convogliano le sostanze è limitato dal fatto che tutti tali tubi devono avere la bocca finale compresa entro la circonferenza superiore del bicchiere, e quindi, il numero di possibili stazioni d'erogazione è di conseguenza limitato.

Scopo del presente trovato è di realizzare un distributore automatico capace di superare i detti inconvenienti ed altri ancora.

Detto ed altri scopi sono raggiunti dal trovato in oggetto così come si caratterizza nelle rivendicazioni.

Il trovato è basato sull'idea di prevedere un dispositivo di movimentazione del bicchiere, avente un organo di presa atto ad afferrare un bicchiere, e mezzi atti a spostare detto organo di presa in modo da portarlo, secondo una successione di spostamenti, in corrispondenza dei punti d’uscita delle stazioni d’erogazione; il detto dispositivo di movimentazione è comandato dall'apparato di gestione automatica in modo da portare l'organo di presa dapprima in corrispondenza della stazione d'erogazione dei bicchieri per afferrare uno di questi, successivamente portare il bicchiere afferrato sotto i punti d'uscita delle stazioni d'erogazione e portare infine il bicchiere nella postazione di rilascio della bevanda all'utente.

Il trovato viene esposto in dettaglio nel seguito con l'aiuto delle allegate figure che ne illustrano una forma, non esclusiva, d'attuazione.

La FIG. 1 è una vista in pianta dall'alto degli organi posti entro il distributore. La FIG. 2 è la sezione secondo il piano verticale II-II di FIG. 1.

La FIG. 3 è la sezione secondo il piano orizzontale III-III di FIG. 2.

La FIG. 4A è la sezione del dispositivo di movimentazione secondo il piano IV-IV di FIG. 3.

Le FIGG. 4B, 4C e 4D mostrano la stesso dispositivo di FIG. 4A in posizioni diverse.

Il distributore in oggetto comprende un involucro esterno 9 che racchiude al proprio interno sostanzialmente tutti gli organi del distributore, nascondendoli ed isolandoli dall'ambiente esterno. La bevanda viene preparata all'interno dell'involucro 9 e quindi posta, in un bicchiere, in una postazione 10 di rilascio all'utente, ricavata sulla parete frontale anteriore dell'involucro 9 ed aperta verso l'esterno (in modo che l'utente possa prendere la bevanda con la mano) e comunicante con l'interno dell'involucro tramite una finestra 11.

All'interno dell'involucro 9 sono poste più stazioni d'erogazione delle sostanze componenti la bevanda. Dette stazioni sono sostanzialmente di tipo noto e vengono pertanto illustrate qui e nelle figure in modo sommario e schematico. Ovviamente dette stazioni possono essere di tipo diverso tra loro e così pure il loro numero e le sostanze che con esse vengono erogati possono essere diversi da quanto qui illustrato.

Nella forma d'attuazione illustrata nelle figure, sono presenti alcune stazioni 20a - 20f, strutturalmente uguali tra loro, atte a contenere sostanze diverse in polvere e quindi miscelarle con acqua ed infine erogarle da rispettivi becchi d'uscita 25.

In dettaglio, ciascuna di dette stazioni 20 (che è di tipo di per sé noto) comprende un serbatoio 21 atto a contenere una elevata quantità di sostanza in polvere. Sulla base inferiore di ciascun serbatoio 21 sono posti dei mezzi dosatori, ad esempio a coclea, (non illustrati nelle figure) atti ad emettere, dietro comando, una prefissata e dosata quantità di materiale in polvere; il materiale dosato cade in un sottostante dispositivo di miscelazione 23, nel quale viene introdotta anche acqua nella quale viene sciolta la sostanza in polvere; la miscela liquida così ottenuta viene infine emessa attraverso i becchi d'uscita 25 posti nella zona inferiore dei dispositivi 23. Una tipica applicazione (ma non esclusiva) prevede che dette stazioni 20 siano preposte ad erogare una miscela d'acqua e latte in polvere, cioccolato liquido (ottenuta con cioccolato sciolto nell'acqua), infuso di tè (ottenuto con tè in polvere sciolto nell'acqua), infuso d’arancio (ottenuto con arancio liofilizzato sciolto nell'acqua) o altro frutto, di brodo (ottenuto con brodo liofilizzato sciolto nell'acqua), ed altre possibili miscele. Una di dette stazioni, ad esempio la stazione 20a, sarà preposta ad erogare zucchero in polvere; ovviamente, in questo caso, non è previsto il dispositivo miscelatore 3 e lo zucchero viene emesso da un breve condotto 26 collegato direttamente al serbatoio 21.

É inoltre prevista una stazione 30, (di per sé nota) strutturalmente diversa dalle stazioni 20, per l'erogazione di un infuso caldo di caffè espresso.

Detta stazione 30 comprende un serbatoio 31 del caffè in chicchi, che alimenta un sottostante dispositivo 32 di macinazione; a sua volta questo alimenta un dispositivo 33 che, mediante acqua calda in pressione, produce un infuso di caffè espresso che viene erogato tramite un becco d'uscita (non visibile nelle figure).

Secondo la forma d'attuazione illustrata nelle figure, le stazioni d'erogazione 20 e 30 sono allineate tra loro sulla parete verticale di fondo ed i punti d'uscita di esse (vale a dire la bocca inferiore dei becchi d'uscita 25, del condotto 26 e del becco d'uscita 35) sono allineati tra loro lungo una retta parallela ad una prima direzione orizzontale (parallela alla parete frontale).

Contro la superficie interna della parete frontale anteriore 9a dell'involucro 9, è impostata una stazione 40 d’erogazione dei bicchieri (di per sé nota), contrapposta al gruppo di stazioni 20. Secondo la forma d'attuazione illustrata nelle figure, la stazione 40 comprende un magazzino rotante 41 atto a contenere più colonne 81 di bicchieri 8 (di plastica). Nella base inferiore della stazione 40, è previsto un punto 45 d'uscita dei bicchieri, in cui i bicchieri sporgono in basso, uno per volta, dalla base inferiore.

Preferibilmente, alla stazione 40 è associata una stazione 50 (di per sé nota) d'erogazione di palette di plastica per mescolare la bevanda.

Secondo l'invenzione, è previsto un dispositivo 60 di movimentazione dei bicchieri 8, avente un organo di presa 61 atto ad afferrare un bicchiere, e mezzi atti a spostare l'organo di presa 61 in modo da portarlo, secondo una successione di spostamenti, in corrispondenza dei vari punti d'uscita delle stazioni d'erogazione 20, 30, 40 e 50.

Secondo la forma d'attuazione illustrata nelle figure, il dispositivo di movimentazione 60 comprende un carrello 65 scorrevole su guide 66, parallele tra loro, il cui asse è orientato secondo la detta prima direzione orizzontale trasversale. Il movimento è prodotto da una cinghia 68, avvolta ad anello attorno a due pulegge 69, di cui una è azionata da un motoriduttore 70 (con encoder).

Il carrello 65 porta un secondo carrello 72 il quale è mobile, rispetto al primo carrello 65, in una seconda direzione orizzontale, perpendicolare alla prima direzione. A sua volta il secondo carrello 72 porta l'organo di presa 61.

In particolare, l'organo 61 comprende un gambo 62 sostanzialmente orizzontale alla cui estremità anteriore è fissata una forcella 63, ad arco di cerchio con angolo maggiore di 180 gradi, aperta anteriormente, atta ad abbracciare e sostenere in appoggio un bicchiere 8. In dettaglio, ciascun bicchiere 8 ha la forma tronco-conica e comprende, un bordo superiore 8a sporgente radialmente verso l'esterno; la forcella 63 ha diametro interno tale da abbracciare a misura la superficie esterna del bicchiere, al di sotto del bordo 8a, e fare battuta con questo; inoltre, l'apertura anteriore della forcella 63 ha dimensione tale che, grazie alla deformabilità elastica che possiede il bicchiere 8, questo può venire spinto all'interno della forcella stessa, con movimento orizzontale.

Il primo carrello 65 ha sostanzialmente forma di profilato con sezione trasversale ad "U", che definisce una pista in cui scorre il secondo carrello 72, che ha forma di un blocchetto sostanzialmente parallelepipedo. Al carrello 65 è fissato una cremagliera 73 a tutta lunghezza, parallela alla seconda direzione, nella quale s'impegna una ruota d'ingranaggio 74, imperniata, con asse verticale, al carrello 72 ed azionata da un motoriduttore 75 (con encoder); l'azionamento del motore 75 produce lo spostamento, in un senso o nell'altro del secondo carrello 72 lungo il primo carrello 65.

L'estremità posteriore del gambo 62 è incernierata al secondo carrello 72 mediante un perno con asse orizzontale trasversale che permette all'organo 61 di oscillare nel piano verticale parallelo alla detta seconda direzione. Il primo carrello 65 porta, alla propria estremità anteriore, una coppia di rotelle 76 di sostegno del gambo 62; questo viene quindi sorretto, in posizione normale, sia dalla cerniera con il carrello 72, sia dalle rotelle 76, sulle quali, normalmente, appoggia la superficie inferiore del gambo 62. Inoltre il gambo 62 possiede, su ciascuno dei suoi fianchi laterali una pista sagomata 77 atta a ricevere le rotelle di sostegno 76, che definisce un percorso curvo, con la concavità rivolta verso il basso, che sbocca in due punti sulla superficie inferiore 62a, di cui quello anteriore è chiuso da una lamella inferiore 78. Questa pista 77 è conformata in modo che, quando avanza fino alla posizione estrema anteriore, l'organo di presa 61 abbia un abbassamento, rispetto alla posizione normale, che è ritardato; invece, quando arretra da tale posizione estrema, l'organo di presa 61 abbia un sollevamento ritardato in posizione normale, così da compiere, al ritorno, un percorso diverso, più basso rispetto all'andata.

Ciò serve per fare in modo che l'organo di presa 61, quando porta il bicchiere 8 nella postazione di rilascio 10, s'abbassi in modo che il bicchiere stesso appoggi sulla base della postazione e la forcella 63 continui a scendere fino alla base del bicchiere; poi, quando l'organo 61 viene ritirato indietro, la forcella 63 si mantiene in posizione abbassata per un certo tratto sufficiente a permettere che la base inferiore del bicchiere (che ha diametro minore dell'apertura della forcella 63 e pertanto può uscire liberamente da questa) sfili completamente fuori dalla forcella 63.

In dettaglio, la pista 77 comprende due rami 77' e 77", distinti tra loro, uno anteriore ed alquanto più lungo deiraltro, che si collegano con la superficie inferiore 62a del gambo 62 in due punti diversi, e convergono entrambi in uno stesso punto estremo 771 posteriore. Nel punto in cui il ramo anteriore 77' sbocca sulla superficie inferiore 62a, è posta la lamella 78, la quale è atta a permettere l'uscita della relativa rotella 76 dal ramo 77', mentre ne impedisce l'ingresso.

Nel funzionamento, le rotelle 76 appoggiano normalmente contro la superficie inferiore 62a, nel tratto posto anteriormente alla pista 77; pertanto l'organo 61 rimane in posizione sollevata orizzontale. Quando invece l'organo 61 viene portato nella posizione estrema anteriore, . la rotella 76 dapprima scorre a contatto con la superficie inferiore 62a, poi entra nel ramo posteriore 77"; quando passa in corrispondenza del tratto 77', la rotella 76 non entra in esso in quanto questo è chiuso dalla lamella 78, che è posta in posizione orizzontale e non può essere spinta verso l'alto (si veda la FIG. 4 A). Quando l'organo 61 raggiunge la posizione estrema anteriore, la rotella 76 raggiunge il punto 771, e l'organo 61 si porta in posizione abbassata al massimo (si veda la FIG. 4B). Quando poi il carrello 72 viene tirato indietro, la rotella 76 percorre il ramo superiore 77' e quindi l'organo 61, pur arretrando, si mantiene più basso rispetto alla corsa d'andata, ove percorre il ramo 77" (si veda la FIG. 4C). Quando infine la rotella raggiunge la fine del ramo superiore 77', essa esce liberamente da questo perché la lamella 78 si flette verso il basso (si veda la FIG. 4D).

Il distributore automatico ih oggetto possiede, similmente ai distributori tradizionali, un apparato di gestione automatica elettrico/ elettronico (di per sé noto e non illustrato nelle figure) che comanda automaticamente, dietro inserimento di una moneta (o equivalente) ed in base alle scelte dell'utente, la successione delle operazioni d'emissione delle sostanze dalle stazioni 20, 30, e dei bicchieri e palette dalle stazioni 40 e 50.

Questo apparato di gestione automatica, comanda anche il funzionamento del dispositivo di movimentazione 60, in modo coordinato con il funzionamento degli altri organi del distributore, in funzione delle scelte operate dall'utente. In particolare, il dispositivo 60 viene comandato in modo da portare l'organo di presa dapprima in corrispondenza della stazione 40 d'erogazione dei bicchieri per afferrare uno di questi, successivamente portare il bicchiere afferrato sotto i punti d'uscita 35 delle stazioni d'erogazione 20 prescelte in base alle richieste dell'utente, eventualmente portare il bicchiere sotto la stazione 50 di erogazione delle palette, e portare infine il bicchiere nella postazione 10 di rilascio della bevanda. In FIG. 3 sono illustrate, con linea a tratti, alcune possibili posizioni assunte dal bicchiere, portato dal dispositivo 60 al di sotto delle stazioni di erogazione.

Grazie al presente trovato, sono eliminati i tubi, relativamente lunghi, che nei distributori automatici di tipo noto convogliano la sostanza che esce dai punti d'uscita delle stazioni, al bicchiere posto nella postazione di rilascio. Sono pertanto superati gli inconvenienti connessi con la presenza di tali tubi, sopra descritti; ossia, in breve, è eliminato il problema di ripulire efficacemente tali tubi, è eliminato il problema del gocciolamento di sostanze estranee nella bevanda, è ora possibile introdurre nella bevanda materiale in polvere quale cioccolato, o addirittura degli oggetti solidi; infine, non vi sono limiti al numero di stazioni d'erogazione utilizzabili.

Secondo una forma alternativa d'attuazione, le stazioni 20 sono atte ad erogare le sostanze presenti nei propri serbatoi 21 direttamente nel bicchiere, come materiale in polvere, solubile; ed è inoltre previsto un mezzo atto ad erogare nel bicchiere un getto d'acqua calda o fredda, o altro liquido, atto a sciogliere, successivamente, tali sostanze direttamente nel bicchiere stesso. In tal caso, nelle stazioni 20, vengono eliminati i dispositivi miscelatori 23 ed i relativi becchi di erogazione 25, cosa questa che comporta un ulteriore miglioramento delle caratteristiche igieniche della macchina e delle sostanze erogate, riducendo inoltre le operazioni necessarie per la pulizia delle parti che vengono a contatto con le bevande.

Ovviamente al trovato in oggetto potranno venire apportate numerose modifiche di natura pratico-applicativa, senza con ciò uscire dall'ambito dell'idea inventiva come sotto rivendicata.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Distributore automatico di bevande in bicchiere, comprendente una pluralità di stazioni d'erogazione (20, 30) delle sostanze componenti la bevanda, una stazione (40) d'erogazione dei bicchieri vuoti, una postazione (10) di rilascio all'utente della bevanda posta nel bicchiere, in cui il bicchiere può venire preso dall'utente, e un apparato di gestione automatica che comanda automaticamente la successione delle operazioni d'emissione delle sostanze e dei bicchieri, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo (60) di movimentazione del bicchiere, avente un organo di presa (61) atto ad afferrare un bicchiere (8), e mezzi atti a spostare detto organo di presa (61) in modo da portarlo, secondo una successione di spostamenti, in corrispondenza dei punti d'uscita delle stazioni d'erogazione (20, 30, 40, 50), detto dispositivo di movimentazione (60) essendo comandato dall'apparato di gestione automatica in modo da portare l'organo di presa (61) dapprima in corrispondenza della stazione (40) d’erogazione dei bicchieri vuoti per afferrare uno di questi, successivamente portare il bicchiere afferrato sotto i punti d’uscita delle altre stazioni d'erogazione (20, 30, 50) e portare infine il bicchiere con la bevanda nella postazione (10) di rilascio all'utente.
2. 2. Distributore automatico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i punti d'uscita delle sostanze delle stazioni di erogazione (20, 30, 40, 50) sono disposti sostanzialmente su uno stesso piano ideale, al di sotto del quale, ed a breve distanza, si muove l'organo di presa (61).
3. 3. Distributore automatico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (60) di movimentazione del bicchiere comprende un primo carrello (65) scorrevole secondo una prima direzione orizzontale, che porta un secondo carrello (72), il quale è mobile rispetto al primo carrello (65) secondo una seconda direzione orizzontale, perpendicolare alla prima direzione, che a sua volta porta l'organo di presa (61).
4. 4. Distributore automatico secondo la rivendicazione , caratterizzato dal fatto che l'organo di presa (61) ha un gambo (62) la cui estremità posteriore è incernierata al secondo carrello (72) con asse orizzontale trasversale, il primo carrello (65) porta una coppia di rotelle (76) di sostegno del gambo, ed inoltre il gambo (62) possiede una pista sagomata (77) atta a ricevere le rotelle (76) di sostegno, che definisce un percorso chiuso da una lamella inferiore, atto a fare in modo che, quando avanza fino alla posizione estrema anteriore, l'organo di presa (61) abbia un abbassamento rispetto alla posizione normale, che è ritardato, mentre, quando arretra da tale posizione estrema, l'organo di presa abbia un sollevamento ritardato in posizione normale, così da compiere, al ritorno, un percorso diverso, più basso rispetto all'andata.
5. 5. Distributore automatico secondo la rivendicazione , caratterizzato dal fatto che le stazioni (20) sono atte ad erogare le sostanze presenti nei propri serbatoi (21) direttamente nel bicchiere, come materiale in polvere, solubile; ed è inoltre previsto un mezzo atto ad erogare nel bicchiere un getto d'acqua calda o fredda, o altro liquido, atto a sciogliere tali sostanze direttamente nel bicchiere stesso.