ITRE20080042A1 - '' confezionamento di cialde di polvere da infuso e dosi di polvere sfusa " - Google Patents

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ITRE20080042A1
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“CONFEZIONAMENTO DI CIALDE DI POLVERE DA INFUSO E DOSI DI POLVERE
SFUSA”
La presente invenzione riguarda in generale il confezionamento delle cialde monodose di polveri da infuso, tipicamente cialde monodose di caffè, e delle sostanze in polvere che sono destinate ad aromatizzare detto infuso, tra cui ad esempio zucchero, latte in polvere o cioccolato in polvere.
Come è noto, le cialde monodose di polveri da infuso comprendono due strati sovrapposti di materiale filtrante, permeabile all’acqua, i quali sono sigillati tra loro lungo i bordi laterali, in modo da definire una tasca chiusa in cui è racchiusa una quantità dosata di polvere da infuso.
Dette cialde monodose sono utilizzate nelle macchine automatiche per la preparazione di bevande come il caffè, dove vengono immerse in un flusso d’acqua bollente che, attraversando il materiale filtrante, realizza l’infusione delle polveri, prima di essere erogato sotto forma di bevanda all’interno di un bicchiere.
Siccome le polveri da infuso si ossidano a contatto con l’aria, perdendo gran parte delle proprie caratteristiche essenziali, le cialde vengono normalmente racchiuse all’interno di involucri sigillati di materiale impermeabile, dove talvolta sono conservate in atmosfera protettiva.
Detti involucri sigillati possono essere sacchetti atti a contenere 15 – 18 cialde monodose sfuse, oppure singole buste atte a contenere una sola cialda.
Le cialde monodose di polveri da infuso possono essere commercializzate insieme con altre sostanze in polvere, comunemente note come “toppings”, che possono essere aggiunte alla bevanda per aromatizzarla.
Tipici esempi di toppings sono lo zucchero, il latte in polvere ed il cacao in polvere.
I toppings sono generalmente forniti in porzioni monodose all’interno di piccole buste sigillate, che possono essere realizzate in carta o in materiale impermeabile.
Le buste contenenti i toppings e gli involucri sigillati contenenti le cialde di polvere da infuso sono confezionati insieme all’interno di scatole rigide, generalmente di cartone, che eventualmente possono contenere un setto divisorio atto a separare le cialde dalle buste di polvere.
Da quanto esposto, risulta evidente che il confezionamento delle cialde monodose di polveri da infuso con i relativi toppings richiede l’utilizzo di un impianto piuttosto complesso, che comprenda almeno una prima macchina atta a fabbricare le cialde monodose e a racchiuderle nel relativo involucro impermeabile, una seconda macchina atta a fabbricare le buste di polvere sfusa (topping), ed una terza macchina atta ad inscatolare i prodotti provenienti da dette prima e seconda macchina.
Uno scopo della presente invenzione è quello di semplificare il confezionamento delle cialde monodose di polveri solubili insieme con le porzioni monodose dei relativi toppings.
Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di raggiungere il menzionato obiettivo nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
In particolare, l’invenzione rende disponibile una confezione per cialde di polvere da infuso e dosi di polvere sfusa, tipicamente polvere aromatizzante (toppings), comprendente un unico involucro formato da due strati sovrapposti di una pellicola impermeabile, i quali sono sigillati tra loro in modo da definire almeno due distinte tasche chiuse, contenenti rispettivamente una cialda di polvere da infuso ed una dose di polvere sfusa.
In questo modo, la cialda di polvere da infuso risulta protetta all’interno della stessa busta impermeabile che racchiude la dose di polvere sfusa aromatizzante, con ciò riducendo efficacemente il numero di imballaggi necessari al confezionamento congiunto dei due prodotti, e quindi ottenendo non solo un significativo risparmio in termini di costi di produzione, ma anche una notevole semplificazione dell’intero processo di confezionamento.
Le confezioni secondo l’invenzione possono inoltre essere commercializzate all’interno di scatole di forma più semplice di quelle attualmente in uso, ad esempio prive di setti divisori interni, che potranno essere realizzate e riempite in modo più rapido ed economico.
Le confezioni secondo l’invenzione hanno infine il vantaggio di fornire all’utilizzatore finale entrambi i prodotti uniti assieme, senza che egli debba immagazzinarli e poi prenderli separatamente ogni volta che desidera utilizzarli.
L’invenzione rende inoltre disponibile un metodo di confezionamento adatto per realizzare la confezione in oggetto, il quale metodo prevede di interporre tra due strati di una pellicola impermeabile almeno una cialda monodose di polvere da infuso ed una dose di polvere sfusa, e di sigillare tra loro detti strati di materiale impermeabile, con all’interno detta cialda di polvere da infuso e detta dose di polvere sfusa, in modo da formare almeno due distinte tasche chiuse in cui sono rispettivamente contenute detta cialda di polvere da infuso e detta dose di polvere sfusa.
In questo modo, il confezionamento congiunto delle cialde di polvere da infuso e delle dosi di polvere sfusa risulta particolarmente semplice, rapido ed economico, e potrà inoltre essere eseguito efficacemente con un’unica macchina, anziché le due macchine previste dalla tecnica nota.
Una preferita forma di attuazione del metodo secondo l’invenzione prevede che gli strati di pellicola impermeabile, tra cui vengono interposte dette almeno una cialda di polvere da infuso e dose di polvere sfusa, siano ottenuti per piegatura di un’unica pellicola impermeabile.
In particolare, è preferibile svolgere un nastro di pellicola impermeabile da una bobina, piegare nel senso della lunghezza detto nastro che si svolge dalla bobina, in modo da ottenere due falde longitudinali contrapposte, sigillare longitudinalmente dette falde tra loro in corrispondenza dei lembi separati, in modo da ottenere un tubo di materiale impermeabile, sigillare longitudinalmente dette falde tra loro in corrispondenza di una porzione centrale, in modo da dividere detto tubo in due tubi paralleli e separati, depositare all’interno di ciascuno di detti tubi rispettivamente una cialda di polvere da infuso ed una dose di polvere sfusa, ed infine sigillare trasversalmente dette falde tra loro, davanti e dietro la cialda e la dose precedentemente depositate, in modo da chiuderle all’interno di una rispettiva tasca chiusa.
In questo modo, il confezionamento può avvenire in continuo, nell’ambito di un processo automatizzato, che consente di ottenere le confezioni in modo rapido, semplice ed economico, a partire da un unico nastro di pellicola impermeabile.
L’invenzione rende infine disponibile una macchina confezionatrice adatta ad eseguire il suddetto metodo di confezionamento delle cialde di polvere da infuso e dosi di polvere sfusa.
In generale, detta macchina confezionatrice comprende:
- mezzi per provvedere due strati contrapposti di una pellicola impermeabile,
- mezzi distributori per depositare almeno una cialda di polvere da infuso ed una dose di polvere sfusa tra detti strati contrapposti, e - mezzi di sigillatura per sigillare tra loro detti strati contrapporti con all’interno le cialde di polvere da infuso e le dosi di polvere sfusa, formando distinte tasche chiuse che contengono singolarmente una cialda di polvere da infuso od una dose di polvere sfusa.
Secondo una preferita forma di attuazione dell’invenzione, detta macchina confezionatrice comprende, più in particolare:
- mezzi di azionamento per svolgere un nastro di pellicola impermeabile da una bobina,
- mezzi di piegatura per ripiegare detto nastro nel senso della lunghezza, in modo da ottenere due falde longitudinali contrapposte, che definiscono i suddetti strati contrapposti di pellicola impermeabile,
- mezzi distributori per depositare singole dosi di polvere sfusa e singole cialde di polvere da infuso all’interno di detta intercapedine, in modo tale che ciascuna cialda di polvere da infuso sia adiacente ad una dose di polvere sfusa,
- mezzi di sigillatura per sigillare tra loro dette falde longitudinali con all’interno le cialde di polvere da infuso e le dosi di polvere sfusa, formando distinte tasche chiuse che contengono singolarmente una cialda di polvere da infuso od una dose di polvere sfusa, e
- mezzi di taglio atti a tagliare il nastro di pellicola impermeabile a valle di detti mezzi di sigillatura, in modo da ottenere singole confezioni che comprendono almeno due tasche chiuse, contenenti rispettivamente un cialda di polvere da infuso ed una dose di polvere sfusa.
Grazie a questa soluzione, le confezioni oggetto dell’invenzione vengono realizzate a partire da un unico nastro di pellicola impermeabile, in modo semplice, rapido, economico e quasi interamente automatico.
Secondo un preferito aspetto dell’invenzione, a monte dei detti mezzi distributori, la macchina confezionatrice comprende anche mezzi per la fabbricazione delle cialde di polvere da infuso, e mezzi di trasferimento per trasferire le cialde da detti mezzi di fabbricazione ai mezzi distributori che le depositano tra gli strati contrapposti di pellicola impermeabile.
Detti mezzi di fabbricazione comprendono preferibilmente un piano di supporto atto a scorrere lungo una prefissata direzione di avanzamento, al quale sono associati:
- mezzi per provvedere al di sopra di detto piano di supporto scorrevole un primo nastro continuo di pellicola permeabile,
- mezzi dosatori per depositare singole dosi di polveri da infuso al di sopra di detto primo nastro di pellicola impermeabile, distanziandole tra loro nella direzione di avanzamento del piano di supporto scorrevole,
- mezzi per provvedere ad di sopra delle dosi di polveri da infuso un secondo nastro continuo di pellicola permeabile,
- mezzi di sigillatura per sigillare tra loro detto primo e secondo nastro di pellicola permeabile con all’interno le dosi di polveri da infuso, formando le cialde, e
- mezzi di taglio per tagliare le cialde formate.
I mezzi di trasferimento sono atti a prelevare una cialda monodose alla volta da una posizione di prelievo sul piano di supporto scorrevole, a valle dei mezzi di taglio, e a trasferirla in una posizione di scarico in corrispondenza dei mezzi distributori.
In questo modo, la macchina secondo l’invenzione non solo è in grado di confezionare le cialde di polvere da infuso insieme con le dosi di polvere sfusa, ma è anche atta a fabbricare le cialde stesse, nell’ambito di un processo integrato, in cui dette cialde vengono confezionate immediatamente dopo la fabbricazione, rimanendo per pochissimo tempo esposte all’aria e quindi limitando in modo significativo il rischio di ossidazione delle polveri da infuso.
Secondo un ulteriore preferito aspetto dell’invenzione, la macchina confezionatrice comprende inoltre un piano trasportatore scorrevole cui sono associati:
- mezzi per provvedere scatole aperte ad di sopra di detto piano trasportatore scorrevole,
- mezzi di caricamento atti a caricare all’interno di dette scatole aperte un prefissato numero di confezioni ottenute, e
- mezzi per chiudere le scatole così riempite.
In questo modo, la macchina è efficacemente in grado di eseguire l’intero processo di confezionamento delle cialde di polvere da infuso e delle dosi di polvere sfusa, ottenendo rapidamente le scatole pronte per la commercializzazione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 è una vista prospettica delle parti funzionali di una macchina confezionatrice secondo l’invenzione.
Le figure 2 e 3 mostrano i mezzi di trasferimento 4 della macchina confezionatrice in due configurazioni differenti durante il loro funzionamento, visti nella direzione indicata con la freccia R in figura 1.
La figura 4 mostra un dettaglio ingrandito di figura 1.
La macchina confezionatrice 1 comprende schematicamente sia mezzi per fabbricare cialde monodose 105 di polvere da infuso, nella fattispecie cialde di caffè atte ad essere utilizzate nelle macchine automatiche per la preparazione di bevande, e mezzi per confezionare dette cialde 105 di polvere da infuso insieme con singole dosi 106 di polvere sfusa, destinate ad essere aggiunte alla bevanda finale per aromatizzarla, ad esempio dosi di zucchero, di cacao in polvere o di latte in polvere.
I mezzi per fabbricare le cialde di polvere da infuso comprendono una pluralità di piastre 2, singolarmente provviste di una cavità centrale 20, le quali vengono fatte avanzare in successione da un trasportatore a catena 3, che si sviluppa su un piano verticale ed è azionato da mezzi motorizzati (non illustrati), come ad esempio un motore elettrico.
Nel tratto superiore del trasportatore a catena 3, le piastre 2 sono orizzontali con le cavità 20 rivolte verso l’alto, e sono adiacenti le une alle altre in modo da definire un unico piano di supporto continuo, scorrevole nella direzione di avanzamento indicata con la freccia X in figura 1.
A detto piano di supporto scorrevole sono associati primi mezzi di guida (di per sé noti e non illustrati) per provvedere al di sopra delle piastre 2 un primo nastro continuo 100 di pellicola filtrante, di materiale permeabile, che copra ciascuna cavità 20.
Detto primo nastro 100 di pellicola permeabile si svolge da una bobina 101, trascinato dal trasportatore a catena 3 che scorre in direzione X.
Al piano di supporto scorrevole sono inoltre associati mezzi dosatori 30 per depositare una dose 200 di polvere da infuso, nella fattispecie di caffè, in corrispondenza di ciascuna cavità 20 delle piastre 2, al di sopra del primo nastro 100 di pellicola permeabile. Detti mezzi dosatori 30 comprendono schematicamente un condotto di erogazione verticale 31, aperto sul fondo e comunicante superiormente con un serbatoio di accumulo 32 della polvere da infuso, ed un dispositivo a coclea 33, accolto assialmente all’interno di detto condotto di erogazione 31, il quale viene azionato ciclicamente da un motore elettrico 34, in modo da consentire la fuoriuscita verso il basso di singole quantità dosate di detta polvere da infuso.
A valle dei mezzi dosatori 30, il piano di supporto scorrevole è associato a secondi mezzi di guida (di per sé noti e non illustrati) per provvedere ad di sopra delle piastre 2 un secondo nastro continuo 102 di pellicola filtrante, di materiale permeabile, che copra le dosi 200 di polvere da infuso erogate sul primo nastro 100.
Detto secondo nastro 102 di pellicola permeabile si svolge da una relativa bobina 103, trascinato dallo scorrimento del trasportatore a catena 3.
Il secondo nastro 102 ha sostanzialmente la stessa larghezza del primo nastro 100, in modo da coprilo completamente con interposte le dosi 200 di polvere da infuso.
Al piano di supporto scorrevole sono inoltre associati mezzi di sigillatura 35 per sigillare tra loro detto primo e secondo nastro di pellicola permeabile, 100 e 102, con all’interno le dosi 200 di polvere da infuso, formando una successione di tasche chiuse di materiale permeabile, ciascuna delle quali contiene una rispettiva dose 200 di polvere da infuso.
Detti mezzi di sigillatura 35 comprendono schematicamente una matrice cava 36, la quale è animata da opportuni mezzi di azionamento (non illustrati) a compiere un movimento alternativo in direzione verticale, tra una posizione sollevata, in cui consente lo scorrimento dei nastri 100 e 102, ed una posizione abbassata, in cui preme il primo ed il secondo nastro 100,102 a pacco contro la piastra 2 sottostante, sigillandoli tra loro.
La cavità della matrice 36 è omologa e sovrapposta a quella della sottostante piastra 2, in modo tale che i nastri 100 e 102 vengano sigillati tra loro solo lungo una porzione perimetrale che circonda la dose 200 di polvere da infuso.
Preferibilmente, la matrice cava 36 è associata ad appositi mezzi riscaldatori (non illustrati), per saldare termicamente i nastri 100 e 102 durante la pressatura.
A valle dei mezzi di sigillatura 35, il piano di supporto scorrevole è infine associato a mezzi di taglio 37 per tagliare i nastri 100 e 102 in corrispondenza delle porzioni saldate, in modo da separare singole cialde 105 formate da una dose 200 di polvere da infuso racchiusa tra due fogli di pellicola permeabile.
Detti mezzi di taglio 37 comprendono una lama 38 che è animata da opportuni mezzi di azionamento (non illustrati) a compiere un movimento alternativo in direzione verticale, tra una posizione sollevata, in cui non interferisce con i nastri 100 e 102, ed una posizione abbassata, in cui taglia il primo ed il secondo nastro, 100 e 102, premendoli contro la piastra 2 sottostante.
A valle dei mezzi di taglio 37, le cialde 105 di polvere da infuso continuano ad avanzare a bordo delle rispettive piastre 2 del piano di supporto scorrevole, sino a raggiungere una posizione di prelievo indicata con A.
Come illustrato nelle figure 2 e 3, la macchina confezionatrice 1 comprende mezzi di trasferimento 4, i quali sono globalmente atti a trasferire ciascuna cialda 105 di polvere da infuso dalla detta posizione di prelievo A ad una posizione di scarico B, dopo averla temporaneamente rilasciata in una posizione di pesatura C, sopra ad un’apposita bilancia 5 (di per sé nota) atta a controllare il peso effettivo della cialda 105 stessa.
Detto trasferimento avviene grazie ad un movimento delle cialde 105 in direzione trasversale Y rispetto alla direzione di avanzamento X delle piastre 2 del piano di supporto scorrevole.
I mezzi di trasferimento 4 comprendono due dispositivi a ventosa, 40 e 41, i quali sono allineati tra loro in direzione trasversale Y e sono reciprocamente separati, in tale direzione, da una distanza pari a quella che separa la posizione di prelievo A dalla posizione di pesatura C.
Detti dispositivi a ventosa 40,41 sono orientati verticalmente e sono portati, al di sopra delle piastre 2 e della bilancia 5, da un braccio orizzontale 42 che è fissato a sbalzo ad una piastra verticale 43.
Le estremità di detta piastra verticale 43 sono rispettivamente articolate alla prima estremità di due bielle uguali e parallele 44, le cui seconde estremità sono articolate ad una struttura fissa di sostegno 6, in modo da realizzare un sistema a quadrilatero articolato.
Detto quadrilatero articolato è atto muoversi in un piano verticale, trasversale rispetto alla direzione di avanzamento X delle piastre 2 del piano di supporto scorrevole.
Ciascuna biella 44 del quadrilatero articolato è fissata ad una ruota dentata 45 coassiale all’asse di articolazione della biella 44 stessa con la struttura di sostegno 6.
Entrambe le ruote dentate 45 ingranano con una cremagliera 46 a sviluppo verticale, la cui estremità superiore è collegata ad una manovella 47 tramite una biella intermedia 48, formando un manovellismo di spinta.
Detto manovellismo di spinta consente alla cremagliera 46 di compiere un movimento alternativo in direzione verticale, ed è azionato da mezzi motori (non illustrati) atti a fare ruotare la manovella 47, ad esempio un motore elettrico.
Come illustrato in figura 2, quando il manovellismo di spinta si trova nel punto morto inferiore, le bielle 44 del quadrilatero articolato sono orizzontali e sono orientate in modo tale che i dispositivi a ventosa, 40 e 41, si trovino rispettivamente in corrispondenza della posizione di prelievo A e della posizione di pesatura C, perfettamente al di sopra delle cialde 105 di polvere da infuso che sostano in tali posizioni.
In questa configurazione, i dispositivi a ventosa 40 e 41 vengono attivati contemporaneamente, in modo da trattenere a sé le rispettive cialde 105 di polvere da infuso.
Successivamente, la rotazione della manovella 47 costringe la cremagliera 46 a muoversi verso l’alto, facendo ruotare contemporaneamente le ruote dentate 45 e le relative bielle 44 in senso antiorario.
La rotazione delle bielle 44 si traduce in un movimento del braccio orizzontale 42 verso l’alto e verso la direzione trasversale Y, durante il quale i dispositivi a ventosa 40,41 trasferiscono le cialde 105 ad essi agganciate.
Quando il manovellismo di spinta raggiunge il punto morto superiore, illustrato in figura 3, il dispositivo a ventosa 40 si trova in corrispondenza della posizione di scarico B, mentre l’altro dispositivo a ventosa 41 si trova in corrispondenza della posizione di pesatura C.
In questa configurazione, i dispositivi a ventosa 40,41 vengono disattivati, cosicché la cialda 105 che prima si trovava in posizione di pesatura C viene ora rilasciata in posizione di scarico B, mentre la cialda 105 che prima si trovava in posizione di prelievo A viene ora rilasciata in posizione di pesatura C, al di sopra della bilancia 5.
Continuando nella propria rotazione, la manovella 47 inverte il movimento della cremagliera 46, e quindi delle ruote dentate 45 e delle bielle 44, facendo compiere al braccio orizzontale 42 un movimento a ritroso.
In questo modo, il dispositivo a ventosa 40 si riporta in corrispondenza della posizione di pesatura C, dove nel frattempo la bilancia 5 ha controllato il peso della cialda 105 ivi trasportata, ed il dispositivo a ventosa 41 si riporta in corrispondenza della posizione di prelievo A, dove nel frattempo si è posizionata una nuova cialda 105 fatta avanzare dal piano di supporto scorrevole.
Il ciclo si ripete costantemente, consentendo il trasferimento di una cialda 105 alla volta dalla posizione di prelievo A alla posizione di scarico B.
In corrispondenza della posizione di scarico B, ciascuna cialda 105 di polvere da infuso viene rilasciata all’interno di un imbuto 70, il quale è sagomato in modo da orientare la cialda 105 in senso verticale, e quindi guidarla all’interno della bocca superiore d’ingresso 71 di un sottostante condotto di convogliamento 72 a sviluppo verticale.
Come schematicamente illustrato nelle figure 2 e 3, i mezzi di trasferimento 4 sono contenuti in una camera 49, la quale contiene anche la bilancia 5 e l’imboccatura dell’imbuto 70, ed è attraversata dalle piastre 2 del piano di supporto scorrevole che si trovano in corrispondenza della posizione di prelievo A.
In questo modo, il trasferimento di ciascuna cialda 105 di polvere da infuso dalla posizione di prelievo A alla posizione di scarico B avviene interamente all’interno di detta camera 49.
La camera 49 è provvista di mezzi (di per sé noti e non illustrati) che sono atti ad immettere al suo interno un gas antiossidante in pressione, tipicamente azoto, per creare un’atmosfera protettiva che consente di preservare le caratteristiche essenziali delle cialde 105 durante il trasferimento.
Come anticipato in precedenza, le cialde 105 di polvere da infuso vengono rilasciate una alla volta all’interno di un condotto di convogliamento 72.
La sezione trasversale di detto condotto di convogliamento 72 ha una forma generalmente piatta, con larghezza e spessore all’incirca circa pari a quelli delle cialde 105 di polvere da infuso, in modo da guidarle a scorrere precisamente verso il basso, sino a farle fuoriuscire da una bocca inferiore d’uscita 75.
Come illustrato in figura 1, detto condotto di convogliamento 72 è affiancato da un secondo condotto di convogliamento 73 a sviluppo verticale, sostanzialmente identico al primo.
Il primo ed il secondo condotto di convogliamento, 72 e 73, sono posizionati alla stessa quota e giacciono allineati sostanzialmente su uno stesso piano verticale, dove sono reciprocamente separati da uno spazio opportuno.
Al secondo condotto di convogliamento 73 sono associati mezzi dosatori, indicati globalmente con 8, i quali sono atti ad erogare ad suo interno delle quantità dosate di una polvere sfusa, ad esempio zucchero, cacao in polvere o latte in polvere, atta a fungere da topping per la bevanda ottenibile con le cialde 105 di polvere da infuso.
Detti mezzi dosatori 8 comprendono un condotto di erogazione verticale 80, che si infila nella bocca superiore di ingresso 74 del secondo condotto di convogliamento 73, e che comunica superiormente con un serbatoio di accumulo 81 della polvere sfusa, ed un dispositivo a coclea 82, accolto assialmente all’interno di detto condotto di erogazione 80, il quale viene azionato ciclicamente da un motore elettrico 83, in modo da consentire la fuoriuscita verso il basso di singole quantità dosate di polvere sfusa.
In questo modo, ogni dose di polvere sfusa erogata dal condotto verticale 80 passa nel condotto di convogliamento 73, il quale la guida a scorrere verso il basso, sino a farla fuoriuscire da una bocca inferiore d’uscita 76.
La macchina confezionatrice 1 comprende inoltre un corpo sagomato 9, il quale è installato in posizione fissa rispetto ai suddetti condotti di convogliamento 72 e 73.
Come illustrato in figura 4, detto corpo sagomato 9 presenta una forma sostanzialmente piramidale con tre superfici spioventi, di cui una superficie frontale 90 e due superfici laterali 91.
Le superfici laterali 91 sono separate da una stretta fessura che si sviluppa lungo lo spigolo comune, e dai cui bordi si derivano due fianchi discendenti 92, verticali e perfettamente contrapposti, che definiscono un’intercapedine.
All’interno di detta intercapedine sono infilati, con un certo gioco trasversale, entrambi i condotti di convogliamento 72 e 73, in modo tale che le loro bocche di ingresso 71 e 74 siano posizionate ad una quota superiore rispetto le superfici spioventi del corpo sagomato 9, mentre le rispettive bocche inferiori di uscita, 75 e 76, siano posizionate ad una quota inferiore.
Il corpo sagomato 9 è atto a guidare in scorrimento un nastro 110 di pellicola impermeabile, ad esempio di cellofan, il quale si svolge orizzontalmente da una relativa bobina 111, sale centralmente sulla superficie spiovente frontale 90 del corpo sagomato 9 e, scorrendo sulle superfici spioventi laterali 91, si infila nell’intercapedine tra i fianchi discendenti 92.
In questo modo, il nastro 110 di pellicola impermeabile viene piegato nel senso della lunghezza, e viene deviato di circa 90 gradi rispetto alla direzione di svolgimento dalla bobina 111, in modo tale che a valle del corpo sagomato 9 esso risulti piegato in due falde longitudinali contrapposte, che scorrono dall’alto verso il basso abbracciando entrambi i condotti di convogliamento 72 e 73.
In altre parole, a valle del corpo sagomato 9, il nastro 110 scorre in senso verticale ed è piegato in modo da presentare una sezione trasversale sostanzialmente a forma di U, definita da dette falde longitudinali contrapposte.
I condotti di convogliamento 72 e 73 risultano perciò accolti assialmente nell’intercapedine tra dette falde longitudinali, con le bocche superiori d’ingresso 71 e 74 esposte all’esterno e con le bocche inferiori di uscita 75 e 76 sfocianti all’interno dell’intercapedine stessa.
Naturalmente, detta intercapedine sarà chiusa in corrispondenza del fianco verticale in cui le falde longitudinali sono unite dalla piega, mentre sarà aperta in corrispondenza del fianco opposto, dove i lembi verticali delle falde longitudinali sono separati.
La larghezza delle falde longitudinali del nastro 110 di pellicola impermeabile è superiore all’ingombro orizzontale dei condotti di convogliamento 72 e 73, cosicché detti lembi separati possano toccarsi tra loro.
Sotto il corpo sagomato 9, la macchina confezionatrice 1 comprende mezzi di sigillatura, non rappresentati in figura 1 ed indicati globalmente con 10, i quali sono atti a sigillare tra loro le falde longitudinali del nastro 110 di pellicola impermeabile ottenute con la piegatura.
Come illustrato in figura 4, detti mezzi di sigillatura 10 comprendono una pluralità di distinti dispositivi a pinza, 11 – 14, ciascuno dei quali comprende in generale due ganasce contrapposte, 15 - 18, le quali sono disposte da parti opposte delle falde longitudinali del nastro 110, e sono dotate di un movimento di avvicinamento e allontanamento reciproco, in modo da premere le falde longitudinali del nastro 110 l’una contro l’altra, sigillandole tra loro in corrispondenza della porzione con cui vengono a contatto. Preferibilmente, alle ganasce 15 - 18 di ciascuno di detti dispositivi a pinza 11 – 14 sono associati appositi mezzi riscaldatori (non illustrati), per saldare termicamente le falde longitudinali durante la pressatura.
Più in particolare, i mezzi di sigillatura 10 comprendono un primo dispositivo a pinza 11, il quale è posizionato ad una quota compresa tra le bocche di uscita 75,76 dei condotti di convogliamento 72,73 ed il corpo sagomato 9.
Le ganasce 15 di detto primo dispositivo a pinza 11 hanno uno sviluppo prevalentemente verticale, in modo da sigillare tra loro le falde longitudinali del nastro 110 di pellicola impermeabile, in una stretta porzione verticale.
In particolare, il primo dispositivo a pinza 11 è posizionato in modo da agire in corrispondenza dei lembi verticali separati delle falde longitudinali del nastro 110.
In questo modo, a mano a mano che il nastro 110 scorre verso il basso, le ganasce 15 del primo dispositivo a pinza 11 sono atte a sigillare progressivamente tra loro detti lembi separati, per tutta la loro estensione longitudinale, trasformando il nastro 110 di pellicola impermeabile sostanzialmente in un tubo.
I mezzi di sigillatura 10 comprendono inoltre un secondo dispositivo a pinza 12, sostanzialmente identico al primo 11 e posizionato alla stessa quota di quest’ultimo, il quale è collocato centralmente, in modo da agire sulle falde longitudinali del nastro 110 in corrispondenza dello spazio di separazione tra i condotti di convogliamento 72 e 73.
In questo modo, a mano a mano che il nastro 110 scorre verso il basso, le ganasce 16 del secondo dispositivo a pinza 12 sono atte a sigillare una porzione centrale delle falde longitudinali, per tutta la loro lunghezza, suddividendo il tubo di pellicola impermeabile ottenuto dal primo dispositivo a pinza 11, in due distinti tubi paralleli e separati, in cui sfociano rispettivamente le due bocche di uscita 75 e 76 dei condotti di convogliamento 72 e 73.
Preferibilmente, i mezzi di sigillatura 10 comprendono anche un terzo dispositivo a pinza 13, sostanzialmente identico ai primi due, 11 e 12, e posizionato alla stessa quota di questi ultimi, il quale è collocato lateralmente, in modo da agire sulle falde longitudinali del nastro 110 in corrispondenza della piega che le unisce.
In questo modo, a mano a mano che il nastro 110 scorre verso il basso, le ganasce 17 del terzo dispositivo a pinza 13 sono atte a sigillare completamente la piega tra le falde longitudinali, chiudendo eventuali strappi che possono essersi formati durante la piegatura sul corpo sagomato 9.
I mezzi di sigillatura 10 comprendono infine un quarto dispositivo a pinza 14, il quale è posizionato ad una quota inferiore rispetto alle bocche d’uscita 75 e 76 dei condotti di convogliamento 72 e 73.
Detto quarto dispositivo a pinza 14 comprende due ganasce 18 che presentano uno sviluppo prevalentemente orizzontale, in modo tale da premere le falde longitudinali del nastro 110 l’una contro l’altra, e sigillarle tra loro, in corrispondenza di una porzione che si estende per l’intero sviluppo trasversale delle stesse.
In questo modo, il quarto dispositivo a pinza 14 è atto a chiudere il fondo di entrambi i tubi di pellicola impermeabile che vengono realizzati dai sovrastanti dispositivi a pinza, 11 – 13, ottenendo con ciò due tasche adiacenti di pellicola impermeabile, aperte solo verso l’alto, in cui sono rispettivamente infilati i due condotti di convogliamento 72 e 73.
Il quarto dispositivo a pinza 14 è inoltre associato a mezzi di azionamento motorizzati di tipo usuale (non illustrati), i quali sono atti ad azionarlo in un movimento alternativo in direzione verticale, durante il quale esso è atto compiere ciclicamente una corsa di avanzamento dall’alto verso il basso, in cui le ganasce 18 sono serrate a stringere le falde longitudinali del nastro 110, seguita da una corsa di ritorno dal basso verso l’alto, in cui le ganasce 18 sono aperte.
In questo modo, durante ogni corsa di avanzamento, oltre a sigillare le falde longitudinali tra loro, il quarto dispositivo a pinza 14 trascina con sé il nastro 110 di pellicola impermeabile verso il basso.
Pertanto, il quarto dispositivo a pinza 14 costituisce anche l’organo che è preposto ad azionare attivamente il nastro 110 di pellicola impermeabile a svolgersi dalla bobina 111, e a scorrere sul corpo sagomato 9.
Durante le corse di ritorno, il quarto dispositivo a pinza 14 non interferisce con il nastro 110, che perciò rimane fermo nella posizione precedentemente raggiunta.
Più nel dettaglio, il funzionamento della macchina 1 viene descritto nel seguito, a partire dalla configurazione illustrata in figura 4, in cui il quarto dispositivo a pinza 14 si trova in posizione di finecorsa superiore con le ganasce 18 aperte.
In questa configurazione, le ganasce 15 - 17 dei dispositivi a pinza 11 - 13 sono chiuse, in modo da sigillare tra loro le falde longitudinali del nastro 110, lungo le porzioni verticali che permettono di realizzare da quest’ultimo i già menzionati tubi di pellicola impermeabile.
Al termine di questa fase, i primi dispositivi a pinza 11 – 13 si aprono simultaneamente, mentre il quarto dispositivo a pinza 14 si chiude, in modo che le ganasce 18 vadano a serrare le falde longitudinali del nastro 110, in corrispondenza di una porzione trasversale sottostante a quelle verticali già sigillate.
In questo modo, le ganasce 18 del quarto dispositivo a pinza 14 chiudono il fondo dei tubi di pellicola impermeabile ottenuti dai dispositivi a pinza 11 – 13, ottenendo, come già anticipato, due tasche adiacenti di pellicola impermeabile, in cui sfociano rispettivamente le bocche di uscita 75 e 76 dei condotti di convogliamento 72 e 73.
A questo punto, i mezzi di trasferimento 4 rilasciano una cialda 105 di polvere da infuso nel condotto di convogliamento 72, che la guida a depositarsi per gravità sul fondo della relativa tasca di pellicola impermeabile.
Analogamente e contemporaneamente, i mezzi dosatori 8 erogano una dose 106 di polvere sfusa all’interno del condotto di convogliamento 73, che la guida a depositarsi per gravità sul fondo dell’altra tasca di materiale impermeabile.
Durante la fase di deposizione della cialda 105 di polvere da infuso e della dose 106 di polvere sfusa (o subito dopo), il quarto dispositivo a pinza 14 viene azionato in una corsa di avanzamento verso il basso, durante la quale le ganasce 18 sono serrate, così da completare la fase di sigillatura e trascinare il nastro 110.
Quando il quarto dispositivo a pinza 14 raggiunge la posizione di finecorsa inferiore (non illustrata), la cialda 105 di polvere da infuso e la dose 106 di polvere sfusa sono completamente contenute nelle relative tasche di materiale impermeabile, opportunamente distanziate dalle bocche di uscita 75 e 76 dei relativi condotti di convogliamento 72 e 73.
A questo punto, le ganasce 18 si aprono, ed il quarto dispositivo a pinza 14 inizia una corsa di ritorno verso l’alto senza interferire con il nastro 110 che quindi rimane fermo.
Quando il quarto dispositivo a pinza 14 raggiunge la posizione di finecorsa superiore, le ganasce 18 si chiudono nuovamente a serrare le falde longitudinali del nastro 110, in modo da sigillare superiormente, e quindi chiudere completamente, le tasche di materiale impermeabile in cui sono state depositate la cialda 105 di polvere da infuso e la dose 106 di polvere sfusa.
Si osservi che mentre il quarto dispositivo a pinza 14 compie la corsa di ritorno, le ganasce 15 - 17 dei dispositivi a pinza 11 – 13 si chiudono per sigillare le falde longitudinali del nastro 110 che rimane fermo, cosicché quando il dispositivo a pinza 14 raggiunge la posizione di finecorsa superiore, il sistema si trova nella posizione iniziale di figura 4, da cui il ciclo si ripete.
A valle dei mezzi di sigillatura 10, la macchina confezionatrice 1 comprende inoltre mezzi di taglio di tipo usuale (non illustrati), i quali sono atti a tagliare trasversalmente il nastro 110 di pellicola impermeabile.
Il taglio avviene in corrispondenza delle porzioni trasversali sigillate dal quarto dispositivo a pinza 14, in modo tale da non compromettere l’ermeticità delle tasche in cui sono contenute le cialde 105 di polvere da infuso e le dosi di polvere sfusa.
A seconda delle esigenze di confezionamento, i mezzi di taglio possono essere predisposti per tagliare il nastro 110 in corrispondenza di ciascuna di dette porzioni trasversali sigillate, in modo da ottenere singole confezioni rettangolari 107 contenenti ciascuna una cialda 105 di polvere da infuso ed una dose 106 di polvere sfusa; oppure, possono essere predisposti per ottenere degli spezzoni più lunghi, formati da una pluralità di dette confezioni 107 unite assieme.
Come illustrato in figura 1, a valle dei mezzi di taglio, la macchina confezionatrice 1 comprende infine un piano trasportatore 108 scorrevole in direzione Q, cui sono generalmente associati in serie (anche se non illustrati perché usuali): mezzi per provvedere una pluralità di scatole di cartone 109 aperte ad di sopra di detto piano trasportatore scorrevole 108; mezzi di caricamento atti a caricare un numero prefissato di confezioni 107, o di gruppi di confezioni 107, provenienti dai mezzi di taglio, all’interno di ciascuna di dette scatole di cartone 109 aperte; ed infine mezzi per chiudere le scatole di cartone 109 così riempite.
Ovviamente alla macchina confezionatrice 1 come sopra descritta un tecnico del settore potrà apportare numerose modifiche di natura tecnico applicativa, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come sotto rivendicata.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Confezione per cialde monodose (105) di polvere da infuso e dosi (106) di polvere sfusa, caratterizzata dal fatto di comprendere un unico involucro formato da due strati sovrapposti di pellicola impermeabile (110), i quali sono sigillati tra loro in modo da definire almeno due distinte tasche chiuse, contenenti rispettivamente una cialda (105) di polvere da infuso ed una dose (106) di polvere sfusa.
  2. 2. Confezione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta cialda (105) di polvere da infuso comprende una dose (200) di polvere da infuso, racchiusa tra due strati sigillati di pellicola permeabile (100, 102).
  3. 3. Metodo di confezionamento per cialde monodose (105) di polvere da infuso e dosi (106) di polvere sfusa, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di interporre tra due strati di pellicola impermeabile (110) almeno una cialda (105) di polvere da infuso ed una dose (106) di polvere sfusa, e di sigillare tra loro detti strati di pellicola impermeabile (110), con all’interno detta cialda (105) di polvere da infuso e detta dose (106) di polvere sfusa, in modo da formare almeno due distinte tasche chiuse, in cui sono rispettivamente contenute detta cialda (105) di polvere da infuso e detta dose (106) di polvere sfusa.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti strati di pellicola impermeabile sono ottenuti per piegatura di un’unica pellicola impermeabile (110), ottenendo due falde contrapposte tra cui vengono interposte dette almeno una cialda (105) di polvere da infuso e dose (106) di polvere sfusa.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di interporre tra detti strati di pellicola impermeabile (110) una pluralità di cialde (105) di polvere da infuso ed una pluralità di dosi (106) di polvere sfusa, in modo tale che ciascuna cialda (105) di polvere da infuso sia adiacente ad una dose (106) di polvere sfusa, e di tagliare detti strati di pellicola impermeabile (110) dopo la sigillatura, in modo da separare singole confezioni (107) che comprendano almeno due tasche chiuse contenenti rispettivamente un cialda (105) di polvere da infuso ed una dose (106) di polvere sfusa.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che comprende le fasi di svolgere un nastro (110) di pellicola impermeabile da una bobina (111), piegare nel senso della lunghezza detto nastro (110) che si svolge dalla bobina (111), in modo da ottenere due falde longitudinali contrapposte, sigillare longitudinalmente dette falde tra loro in corrispondenza dei lembi separati, in modo da ottenere un tubo di materiale impermeabile, sigillare longitudinalmente dette falde tra loro in corrispondenza di una porzione centrale, in modo da dividere detto tubo in due tubi paralleli e separati, depositare all’interno di ciascuno di detti tubi rispettivamente una cialda (105) di polvere da infuso ed una dose (106) di polvere sfusa, e sigillare trasversalmente dette falde tra loro, davanti e dietro la cialda (105) e la dose (106) precedentemente depositate, in modo da chiuderle all’interno di una rispettiva tasca chiusa.
  7. 7. Macchina confezionatrice per cialde monodose (105) di polvere da infuso e dosi (106) di polvere sfusa, caratterizzata dal fatto di comprendere: - mezzi (9, 14) per provvedere due strati contrapposti di una pellicola impermeabile, - mezzi distributori (70-76) per depositare almeno una cialda (105) di polvere da infuso ed una dose (106) di polvere sfusa tra detti strati contrapposti, - mezzi di sigillatura (10) per sigillare tra loro detti strati contrapporti con all’interno le cialde di polvere da infuso e le dosi di polvere sfusa, formando distinte tasche chiuse che contengono singolarmente una cialda (105) di polvere da infuso od una dose (106) di polvere sfusa.
  8. 8. Macchina confezionatrice secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che comprende: - mezzi di azionamento (14) per svolgere un nastro (110) di pellicola impermeabile da una bobina (111), - mezzi di piegatura (9) per piegare detto nastro (110) nel senso della lunghezza, in modo da ottenere due falde longitudinali contrapposte, che definiscono i suddetti strati contrapposti di pellicola impermeabile, - mezzi distributori (70-76) per depositare singole cialde (105) di polvere da infuso e singole dosi (106) di polvere sfusa tra dette falde longitudinali, in modo tale che ciascuna cialda (105) di polvere da infuso sia adiacente ad una dose (106) di polvere sfusa, - mezzi di sigillatura (10) per sigillare tra loro dette falde longitudinali con all’interno le cialde di polvere da infuso e le dosi di polvere sfusa, formando distinte tasche chiuse che contengono singolarmente una cialda (105) di polvere da infuso od una dose (106) di polvere sfusa, e - mezzi di taglio atti a tagliare il nastro (110) di pellicola impermeabile a valle dei mezzi di sigillatura (10), formando singole confezioni (107) che comprendono almeno due tasche chiuse contenenti rispettivamente un cialda (105) di polvere da infuso ed una dose (106) di polvere sfusa.
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di piegatura comprendono un corpo fisso (9) provvisto di superfici di guida (90-92) su cui il nastro (110) di pellicola impermeabile è vincolato a scorrere per effetto dei mezzi di azionamento (14), dette superfici di guida (90-92) essendo poste in modo da ripiegare il nastro (110) che scorre su di esse.
  10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detti mezzi distributori comprendono due distinti condotti di convogliamento (72, 73) verticali e adiacenti tra loro, rispettivamente per le cialde (105) di polvere da infuso e per le dosi (106) di polvere sfusa, e dal fatto che i mezzi di piegatura (9) sono atti ad orientare verticalmente le falde longitudinali del nastro (110) di pellicola impermeabile, e a farle scorrere dall’alto verso il basso abbracciando detti condotti di convogliamento (72, 73), in modo che questi ultimi siano entrambi accolti assialmente tra dette falde longitudinali, presentando ciascuno una bocca superiore d’ingresso (71, 74) posta all’esterno ed una bocca inferiore di uscita (75, 76) sfociante all’interno dell’intercapedine tra dette falde longitudinali.
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di azionamento comprendono un dispositivo a pinza (14), posto a valle dei mezzi di piegatura (9), il quale è atto ad afferrare il nastro (110) di pellicola impermeabile, ed è associato a mezzi motorizzati che sono atti a conferire ad esso un movimento alternativo in direzione verticale, durante il quale esso è atta a compiere ripetutamente una corsa di avanzamento dall’alto verso il basso, in cui è stringe il nastro (110) trascinandolo con sé, seguita da una corsa di ritorno dal basso verso l’alto, in cui è aperto, in modo da lasciare il nastro (110) fermo.
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sigillatura comprendono almeno un dispositivo a pinza (14), posto ad una quota inferiore rispetto alle bocche di uscita (75, 76) dei condotti di convogliamento (72, 73), il quale è atto a serrare tra loro le falde longitudinali del nastro (110) di pellicola impermeabile, in modo che da sigillarle tra loro su una porzione che si estende per l’intero sviluppo trasversale delle stesse.
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 11 e 12, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo a pinza (14) atto a sigillare trasversalmente le falde longitudinali del nastro (110) di pellicola impermeabile, è lo stesso che è atto a trascinare il nastro (110) di pellicola impermeabile in movimento.
  14. 14. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sigillatura (10) comprendono almeno due dispositivi a pinza (11, 12), posti ad una quota superiore rispetto alle bocche di uscita (75, 76) dei condotti di convogliamento (72, 73), ciascuna delle quali è atta a serrare tra loro le falde longitudinali del nastro (110) di pellicola impermeabile, in modo da sigillarle tra loro su una porzione a sviluppo longitudinale, detti almeno due dispositivi a pinza (11, 12) essendo rispettivamente atti a sigillare le falde longitudinali in corrispondenza dei lembi laterali separati, ed in corrispondenza di una porzione intermedia compresa tra i condotti di convogliamento (72, 73).
  15. 15. Macchina secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di sigillatura (10) comprendono un ulteriore dispositivo a pinza (13), posto ad una quota superiore rispetto alla bocche di uscita (75, 76) dei condotti di convogliamento (72, 73), il quale è atto a serrare tra loro le falde longitudinali del nastro (110) di pellicola impermeabile, in modo da sigillarle tra loro su una porzione a sviluppo longitudinale, in corrispondenza della piega che le unisce.
  16. 16. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi distributori (70-76) sono associati a mezzi dosatori (8) atti a rilasciare quantità dosate di polveri sfuse, all’interno della bocca superiore d’ingresso (74) del condotto di convogliamento (73) per le dosi (106) di polveri sfuse.
  17. 17. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi per la fabbricazione delle cialde (105) di polvere da infuso, e mezzi di trasferimento (4) per prelevare le cialde (105) da detti mezzi di fabbricazione e rilasciarle ai mezzi distributori (70-76).
  18. 18. Macchina secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che mezzi di fabbricazione delle cialde (105) di polvere da infuso comprendono un piano di supporto atto a scorrere lungo una prefissata direzione di avanzamento (X), al quale sono associati: - mezzi per provvedere al di sopra di detto piano di supporto scorrevole un primo nastro continuo (100) di pellicola permeabile che si svolge da una bobina (101), - mezzi dosatori (30) per depositare singole dosi (200) di polveri da infuso al di sopra di detto primo nastro (100) di pellicola permeabile, - mezzi per provvedere ad di sopra delle dosi (200) di polveri da infuso un secondo nastro continuo (102) di pellicola permeabile che si svolge da una bobina (103), - mezzi di sigillatura (35) per sigillare tra loro detto primo e secondo nastro (100, 102) di pellicola permeabile con all’interno le dosi (200) di polveri da infuso, formando singole cialde monodose (105), e - mezzi di taglio (37) per tagliare le cialde monodose (105) così formate.
  19. 19. Macchina secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di trasferimento (4) sono atti a prelevare una cialda (105) di polveri da infuso alla volta da una posizione di prelievo (A) su detto piano di supporto scorrevole, e a rilasciarla in una posizione di scarico (B) in corrispondenza dei mezzi distributori (70-76).
  20. 20. Macchina secondo la rivendicazione 19, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di pesatura (5) per le cialde (105) di polvere da infuso, e che detti mezzi di trasferimento (4) comprendono primi mezzi di trasporto (41) atti a prelevare una cialda (105) di polveri da infuso alla volta da detta posizione di prelievo (A) su detto piano di supporto scorrevole, e a rilasciarla in una posizione di pesatura (C) su detti mezzi di pesatura (5), e secondi mezzi di trasporto (40) atti a prelevare ciascuna cialda (105) da detta posizione di pesatura (C), e a rilasciarla in detta posizione di scarico (B) in corrispondenza dei mezzi distributori (70-76).
  21. 21. Macchina secondo la rivendicazione 19 o 20, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di trasferimento (4) sono associati ad una camera (49), la quale è provvista di mezzi atti ad immettere all’interno un gas antiossidante per creare un’atmosfera protettiva, in modo tale che il trasferimento di ciascuna cialda (105) di polvere da infuso dalla posizione di prelievo (A) alla posizione di scarico (B) avvenga all’interno di detta camera (49).
  22. 22. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto di comprendere un piano trasportatore (108) scorrevole cui sono associati: - mezzi per provvedere una pluralità di scatole (109) aperte al di sopra di detto piano trasportatore (108) scorrevole, - mezzi di caricamento atti a caricare all’interno di ciascuna di dette scatole (109) aperte un prefissato numero di confezioni (107) ottenute, e - mezzi per chiudere le scatole (109) così riempite.
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