ITPI20100027A1 - Cellula di protezione - Google Patents

Cellula di protezione Download PDF

Info

Publication number
ITPI20100027A1
ITPI20100027A1 IT000027A ITPI20100027A ITPI20100027A1 IT PI20100027 A1 ITPI20100027 A1 IT PI20100027A1 IT 000027 A IT000027 A IT 000027A IT PI20100027 A ITPI20100027 A IT PI20100027A IT PI20100027 A1 ITPI20100027 A1 IT PI20100027A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
protection cell
container
movable wall
box
wall
Prior art date
Application number
IT000027A
Other languages
English (en)
Inventor
Ancona Nicola D
Original Assignee
Ancona Nicola D
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Priority to ITPI2010A000027A priority Critical patent/IT1398763B1/it
Application filed by Ancona Nicola D filed Critical Ancona Nicola D
Priority to RU2012142733/12A priority patent/RU2012142733A/ru
Priority to EP11721090A priority patent/EP2544770A2/en
Priority to JP2012557618A priority patent/JP2013522502A/ja
Priority to PCT/IB2011/000532 priority patent/WO2011110942A2/en
Priority to US13/634,280 priority patent/US8683757B2/en
Priority to CA2819440A priority patent/CA2819440A1/en
Priority to CN201180013598.2A priority patent/CN102791335B/zh
Priority to BR112012022731A priority patent/BR112012022731A2/pt
Publication of ITPI20100027A1 publication Critical patent/ITPI20100027A1/it
Priority to IL221843A priority patent/IL221843A0/en
Application granted granted Critical
Publication of IT1398763B1 publication Critical patent/IT1398763B1/it
Priority to HK13105868.3A priority patent/HK1178095A1/xx

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A62LIFE-SAVING; FIRE-FIGHTING
    • A62BDEVICES, APPARATUS OR METHODS FOR LIFE-SAVING
    • A62B99/00Subject matter not provided for in other groups of this subclass
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47CCHAIRS; SOFAS; BEDS
    • A47C31/00Details or accessories for chairs, beds, or the like, not provided for in other groups of this subclass, e.g. upholstery fasteners, mattress protectors, stretching devices for mattress nets
    • A47C31/002Anti-earthquake means
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04HBUILDINGS OR LIKE STRUCTURES FOR PARTICULAR PURPOSES; SWIMMING OR SPLASH BATHS OR POOLS; MASTS; FENCING; TENTS OR CANOPIES, IN GENERAL
    • E04H9/00Buildings, groups of buildings or shelters adapted to withstand or provide protection against abnormal external influences, e.g. war-like action, earthquake or extreme climate
    • E04H9/02Buildings, groups of buildings or shelters adapted to withstand or provide protection against abnormal external influences, e.g. war-like action, earthquake or extreme climate withstanding earthquake or sinking of ground
    • E04H9/028Earthquake withstanding shelters
    • E04H9/029Earthquake withstanding shelters arranged inside of buildings
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A62LIFE-SAVING; FIRE-FIGHTING
    • A62BDEVICES, APPARATUS OR METHODS FOR LIFE-SAVING
    • A62B13/00Special devices for ventilating gasproof shelters

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Business, Economics & Management (AREA)
  • Emergency Management (AREA)
  • Architecture (AREA)
  • Environmental & Geological Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Civil Engineering (AREA)
  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Buildings Adapted To Withstand Abnormal External Influences (AREA)
  • Casings For Electric Apparatus (AREA)
  • Polysaccharides And Polysaccharide Derivatives (AREA)
  • Electrochromic Elements, Electrophoresis, Or Variable Reflection Or Absorption Elements (AREA)
  • Medicines Containing Antibodies Or Antigens For Use As Internal Diagnostic Agents (AREA)
  • Emergency Lowering Means (AREA)

Description

“CELLULA DI PROTEZIONEâ€
DESCRIZIONE
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione riguarda una cellula di protezione realizzata sotto forma di tavolo, letto, scialuppa o altra struttura simile in grado di proteggere un utilizzatore e agevolare il suo soccorso in caso di fenomeni sismici o di altro tipo. In particolare, tale struttura può essere utilizzata in scuole pubbliche e private, uffici, sale conferenze, stazioni ferroviarie, biblioteche, chiese, ospedali, imbarcazioni, ecc.
Brevi cenni alla tecnica nota
È sentita l’esigenza di ridurre al minimo i rischi che si corrono durante e dopo un evento catastrofico come ad esempio quello sismico, alluvionale o meteorico eccezionale, specie nei luoghi maggiormente affollati quali quelli suddetti.
Durante un terremoto, infatti si verificano cadute di oggetti, crolli parziali o totali di strutture, rottura di vetri e finestre, caduta di armadi, mobili o altri oggetti, che nella maggior parte dei casi sono la causa dei decessi.
Come noto, negli ultimi anni gli edifici o le abitazioni di nuova concezione, nei paesi più industrializzati, sono stati costruiti con criteri antisismici. Tuttavia, molte regioni nel mondo si trovano in aree particolarmente sismiche ed hanno un patrimonio edilizio assolutamente inadeguato, così come risultano inadeguati i mobili e le suppellettili all’interno degli edifici, che sono liberi di muoversi e non sono ancorati all’edificio. Tutto ciò dimostra che laddove esiste un patrimonio edilizio vetusto o comunque non adatto a sopportare le sollecitazioni sismiche à ̈ necessario lavorare su ciò che ivi à ̈ contenuto, tavoli, letti, sedie, scaffali, ecc. (poiché causa di decessi), in quanto non possibile, nel breve periodo, sostituire l’intero patrimonio edilizio con edifici anti-sismici. Questo aspetto diventa di particolare importanza nel caso di luoghi pubblici quali scuole pubbliche e private, uffici, sale conferenze, stazioni ferroviarie ecc., in cui operano diverse persone. Anche le strutture antisismiche, d’altra parte, sono in grado di reggere in caso di fenomeni sismici solo fino ad una certa intensità, normalmente magnitudo 7, mentre per terremoti estremamente forti possono anch’essi subire danneggiamenti anche gravi.
Sono note strutture di protezione anti-sismiche conformate sotto forma di tavoli, letti e altre tipologie simili e presenti come arredamento in una abitazione, in un ufficio, in una scuola ecc.
Le più comuni rappresentano un tavolo da scuola o da ufficio di dimensioni differenti come descritto ad esempio in JP2003310776A, CN201226987Y o in CN201210972Y comprendenti un piano superiore sostenuto con montanti in acciaio o legno o da una struttura reticolare aperta verso l’esterno. La stessa struttura portante del tavolo definisce uno spazio entro il quale una o più persone possono rifugiarsi nel caso di un evento sismico. Tali strutture scatolari prevedono inoltre nello spazio di alloggiamento un kit di strumenti che può comprendere ad esempio una torcia, un estintore o altri utensili, come in CN201227483Y o in CN201243766Y.
Come sopra detto, tuttavia, lo spazio sottostante il piano superiore à ̈ protetto lateralmente solo dai montanti o dalla struttura reticolare portante, per cui eventuali frammenti delle pareti, oggetti o altri fattori possono raggiungere l’utilizzatore sotto lo spazio di protezione del tavolo.
Questo inconveniente à ̈ affrontato da strutture antisismiche, come in JP11099217A, che hanno una forma scatolare. In tal caso, à ̈ presente un telaio portante interno che sorregge una serie di pannelli disposti a copertura dello stesso. Attraverso uno sportello di accesso incernierato alla struttura, un utente può accedere all’interno.
Tali strutture, tuttavia, presentano diversi inconvenienti. In primo luogo, lo sportello di accesso amovibile o incernierato alla struttura scatolare in corrispondenza dell’apertura di ingresso, risulta nel primo caso difficile da aprire/chiudere rapidamente in caso di necessità, mentre nel secondo caso à ̈ sempre necessario prevedere almeno un bordo per la predisposizione delle cerniere che riduce notevolmente le dimensioni dell’apertura di ingresso e quindi ostacola l’utilizzatore nell’entrare rapidamente dentro la struttura scatolare.
Inoltre, tali strutture scatolari non garantiscono una tenuta ermetica dello spazio di alloggiamento. Questo comporta che gas, fluidi o nubi di particolato che si producono, ad esempio durante il crollo di pareti o solai, penetrino dentro lo spazio di alloggiamento mettendo a repentaglio l’incolumità dell’utilizzatore.
Non esistono, d’altra parte cellule di protezione in grado di proteggere le persone in caso di maremoti, frane o gravi inondazioni.
Sintesi dell’invenzione
È quindi scopo della presente invenzione fornire una cellula di protezione che sia strutturalmente robusta, ma nel contempo leggera e maneggevole, che possa ridurre le perdite di vite umane in caso di fenomeni catastrofici come terremoti, frane, crolli, eventi bellici.
È anche scopo della presente invenzione fornire una cellula di protezione che sia a tenuta di aria in modo da dare protezione anche contro gas, polvere.
È anche scopo della presente invenzione fornire una cellula di protezione che sia a tenuta di acqua in modo da dare protezione anche in caso di maremoti, alluvioni, emergenza in mare.
È anche scopo della presente invenzione fornire una cellula di protezione che sia semplice da utilizzare ed economica da produrre in grande scala.
È anche scopo della presente invenzione fornire una cellula di protezione che sia adatta a garantire la perfetta funzionalità in diverse condizioni e la rapida individuazione della cellula da parte di mezzi di soccorso.
Questi ed altri scopi sono raggiunti da una cellula di protezione comprendente:
ï€ una parete inferiore;
ï€ una parete superiore distanziata da detta parete inferiore;
ï€ una pluralità di pareti laterali solidalmente collegate tra loro e disposte tra detta parete superiore e detta parete inferiore in modo da formare sostanzialmente un contenitore scatolare aperto comprendente almeno un’apertura ricavata in corrispondenza di una di dette pareti, detto contenitore scatolare definendo uno spazio di alloggiamento interno atto ad accogliere almeno un utilizzatore;
ï€ almeno una porzione di parete mobile cooperante con detto contenitore scatolare aperto ed atta a chiudere detta apertura,
in cui detta porzione di parete mobile à ̈ montata a scorrimento su detto contenitore scatolare per mezzo di un elemento cooperante a scorrimento disposto sostanzialmente ortogonale a detta porzione di parete mobile.
In particolare, detto contenitore à ̈ prodotto in unico blocco con la forma di detto contenitore scatolare aperto, che definisce lo spazio di alloggiamento interno per accogliere l’utilizzatore.
In particolare, detto elemento cooperante a scorrimento à ̈ atto ad impegnarsi con almeno una guida di scorrimento montata su detta parete superiore o parete inferiore o su almeno una parete laterale di detto contenitore scatolare, in modo tale che il contenitore scatolare e la porzione di parete mobile siano atti a passare da una configurazione aperta, in cui la porzione di parete mobile apre detta apertura, ad una configurazione chiusa in cui detta porzione di parete mobile chiude detta apertura, definendo detta cellula di protezione.
In tal modo, per mezzo dell’elemento cooperante a scorrimento la porzione di parete mobile resta sempre collegata al contenitore scatolare, in modo tale che l’apertura venga chiusa in modo rapido ed agevole in caso di calamità quale ad esempio un evento sismico.
Preferibilmente, detto elemento cooperante a scorrimento à ̈ un piano di scorrimento solidale a detta porzione di parete mobile che si impegna a scorrimento tra almeno due guide, disposte da parti opposte l’una rispetto all’altra su detto contenitore scatolare.
Preferibilmente, dette guide di scorrimento sono montate su detta parete inferiore in modo tale che detto piano di scorrimento si affacci superiormente o inferiormente rispetto a detta parete inferiore di detta cellula di protezione. In particolare, tale forma realizzativa forma una struttura sostanzialmente “a cassetto†in cui la porzione di parete mobile resta sempre collegata al contenitore scatolare per mezzo del piano di scorrimento. In tal modo, risulta inoltre agevolata la chiusura in tempi rapidi della porzione di parete mobile. Inoltre, nella configurazione aperta lo spazio di ingresso per l’utilizzatore per accedere all’interno dello spazio di alloggiamento resta più ampio rispetto, ad esempio, ad una apertura in cui la parete mobile à ̈ incernierata alla parete laterale. In tal caso infatti vi sarebbero bordi laterali di fissaggio che riducono le dimensioni dell’apertura e creano ostacolo all’ingresso dell’utilizzatore.
Vantaggiosamente, in corrispondenza di detta apertura sono previsti mezzi di tenuta atti ad assicurare un isolamento ermetico di detto contenitore scatolare in detta configurazione chiusa. In tal modo, la cellula di protezione impedisce infiltrazioni di pulviscolo o di altro particolato, nonché di liquidi o gas, all’interno dello spazio di alloggiamento garantendo una protezione totale all’utilizzatore.
In particolare, detti mezzi di tenuta comprendono almeno una scanalatura, in particolare una scanalatura con sezione rastremata, atta ad accoppiarsi con un rispettivo elemento di tenuta, in modo che, in detta configurazione chiusa, detto elemento di tenuta si impegni in detta scanalatura in modo da formare un labirinto di tenuta. La forma prismatica dell’accoppiamento consente un autocentraggio dell’elemento mobile rispetto a quello fisso durante la chiusura agevolando notevolmente quest’ultima.
In particolare, detta scanalatura à ̈ ricavata in corrispondenza di detta porzione di parete mobile, mentre detto elemento di tenuta à ̈ predisposto in un bordo perimetrale in corrispondenza di detta apertura.
Alternativamente, detta scanalatura à ̈ ricavata su detto bordo perimetrale in corrispondenza di detta apertura, mentre detto elemento di tenuta à ̈ predisposto su detta porzione di parete mobile.
In una forma realizzativa preferita, sono previste due scanalature tra loro parallele in cui si impegnano due corrispondenti elementi di tenuta, in particolare guarnizioni in gomma o altro materiale.
Vantaggiosamente, detta porzione di parete mobile comprende una porzione di estremità che sporge superiormente rispetto a detta parete superiore di detto contenitore scatolare, in particolare tra detta porzione di estremità e detta porzione di parete mobile à ̈ definita una zona di indebolimento. In tal modo, la porzione di estremità che sporge, nella configurazione chiusa, superiormente rispetto al contenitore scatolare forma un bordo sporgente che migliora la tenuta della parete mobile rispetto al contenitore. Inoltre, la zona di indebolimento che divide la porzione di estremità rispetto alla porzione di parete mobile permette nel caso in cui ad esempio una maceria urti la porzione di estremità che questa si rompa nella zona di indebolimento, assorbendo energia come energia di rottura, limitando la propagazione dell’urto al resto della parete mobile che causerebbe, ad esempio, la parziale apertura della cellula di protezione.
Vantaggiosamente, sono previsti mezzi di chiusura, in particolare di tipo meccanico, disposti in prossimità di detta apertura in modo tale che, in detta configurazione chiusa, sia realizzato un serraggio rilasciabile, tra detta porzione di parete mobile e detto contenitore scatolare.
In particolare, detti mezzi di chiusura sono una chiusura a scatto ad aggancio rapido comprendente un elemento di aggancio e un elemento di attacco atti a impegnarsi tra loro in modo da realizzare un collegamento rilasciabile.
Vantaggiosamente, detto elemento di aggancio e detto elemento di attacco sono disposti rispettivamente in prossimità di detta apertura e in prossimità di detta porzione di parete mobile, o viceversa. In tal modo, l’utilizzatore dall’interno dello spazio di alloggiamento nella configurazione chiusa della cellula di protezione può impegnare l’elemento di aggancio con il rispettivo elemento di attacco ottenendo una chiusura stabile della porzione di parete mobile rispetto al contenitore scatolare.
Vantaggiosamente, detta cellula di protezione prevede almeno una bocchetta di aerazione disposta su una di dette pareti. In particolare, sono previste bocchette di aerazione su ciascuna parete laterale.
Vantaggiosamente, detta bocchetta di areazione à ̈ una bocchetta ad apertura manuale e comprende una pluralità di finestre adiacenti tra loro e una porzione di chiusura scorrevole per mezzo di guide, atta ad aprire/chiudere completamente o parzialmente dette finestre. In tal modo, l’utilizzatore può regolare il flusso di aria in ingresso ed in uscita dalla cellula di protezione.
In aggiunta, detta cellula di protezione prevede almeno una valvola di non ritorno atta a consentire il passaggio dell’aria dall’interno verso l’esterno, della cellula di protezione. In particolare, à ̈ prevista una valvola di non ritorno su ogni parete della cellula di protezione oltre che su detta porzione di parete mobile.
In particolare, detta valvola di non ritorno à ̈ montata in corrispondenza di un rispettivo foro e comprende un elemento di copertura a cupola avente una pluralità di fori, in particolare disposti perimetralmente, e un otturatore collegato a detto elemento di copertura a
C l
cupola mediante un elemento elastico, in modo tale che quando all’interno di detta cellula di protezione la pressione à ̈ uguale o inferiore alla pressione esterna, detto otturatore resta in una posizione normalmente chiusa a chiudere detto foro, mentre quando all’interno di detta cellula di protezione la pressione à ̈ superiore alla pressione esterna detto otturatore si disimpegna da detto foro e consente il passaggio di aria dall’interno verso l’esterno.
In tal modo, i soccorsi hanno il tempo per individuare dall’esterno la posizione della cellula di protezione e l’utente può permanere al suo interno grazie all’alimentazione di ossigeno, colloquiando con l’esterno.
Vantaggiosamente, Ã ̈ previsto un kit di sopravvivenza predisposto entro lo spazio di alloggiamento del contenitore scatolare, detto kit di sopravvivenza comprendendo ad esempio accessori come:
una bombola di ossigeno;
mezzi per individuare la posizione di detta cellula di protezione, in particolare un rilevatore GPS oltre ad un trasmettitore/ricevitore,
una luce di emergenza/accoglienza;
materiale di primo soccorso e scorte alimentari in scatola a lunghissima conservazione.
In tal modo, gli accessori presenti nel kit consentono di sopperire alle eventuali carenze di ossigeno da parte della persona che si trova all’interno della cellula di protezione mediante la bombola di ossigeno, di rendere quanto più possibile confortevole la permanenza all’interno tramite la luce di emergenza oltre a consentire di individuare la posizione della cellula di protezione mediante i mezzi di individuazione.
In particolare, la sopraccitata cellula di protezione à ̈ realizzata sotto forma di moduli assemblabili atti a contenere un solo utilizzatore per cui congiungendo detti moduli à ̈ possibile realizzare diverse strutture quali ad esempio un tavolo scolastico, un tavolo da soggiorno, un letto singolo, un letto matrimoniale, ecc.
In una prima forma realizzativa specifica, detta cellula di protezione à ̈ un modulo realizzato sotto forma di tavolo e comprende un piano di seduta girevolmente connesso dal lato interno della porzione di parete mobile e atto a passare da una configurazione ripiegata in cui il piano di seduta à ̈ sostanzialmente parallelo alla porzione di parete mobile, ad una configurazione di uso in cui detto piano di seduta à ̈ sostanzialmente ortogonale alla porzione di parete mobile, in modo che un utilizzatore vi si possa sedere. In tal modo, nella configurazione aperta della cellula di protezione, l’utilizzatore può disporsi seduto sul piano di seduta disponendo le gambe entro lo spazio di alloggiamento del contenitore scatolare e usufruire della parete superiore come piano di lavoro. Può essere, in alternativa, previsto un tavolo ausiliario da accoppiare sopra la parete superiore in modo tale che la cellula di protezione, secondo l’invenzione, funga da supporto inferiore. Quando la cellula di protezione à ̈ utilizzata come tavolo ad esempio ad uso scolastico, in caso di terremoto, può essere aperta più di una bocchetta di aerazione, poiché gli elementi da cui proteggersi sono solidi (laterizi, schegge, ecc.).
In una seconda forma realizzativa, la cellula di protezione à ̈ un modulo realizzato sotto forma di letto, in questo caso, l’apertura à ̈ realizzata sul lato lungo della cellula. In tal caso, assemblando uno o più moduli à ̈ possibile formare una parete superiore conforme alle dimensioni di un letto singolo o matrimoniale.
In una ulteriore forma realizzativa, la cellula di protezione à ̈ un modulo realizzato sotto forma di scialuppa di salvataggio da utilizzare nelle imbarcazioni o in alternativa in caso di alluvione, o altra calamità che comporta la presenza di liquidi. In tal caso, quando la cellula di protezione à ̈ utilizzata come scialuppa di salvataggio in mare o in caso di alluvione, maremoto deve essere chiusa ermeticamente verso l’esterno. In questo caso la respirazione della persona protetta al suo interno avverrà mediante l’ossigeno in dotazione e mediante le valvole di non ritorno, finché la cellula non raggiunge una posizione stabile. Ad esempio nel caso in cui la cellula viene travolta da un fenomeno alluvionale, o in caso di maremoto questa rotolerà e/o traslerà trascinata dall’acqua fino a raggiungere una posizione stabile. Durante la fase di spostamento la cellula deve essere chiusa ermeticamente e la persona protetta respirerà con l’ossigeno interno e le valvole di non ritorno. Quando la cellula à ̈ ferma in una posizione sostanzialmente stabile la respirazione avviene mediante le bocchette, ad apertura manuale, che consentono l’ingresso e l’uscita dell’aria esterna.
In particolare, il contenitore scatolare e la porzione di parete mobile sono realizzati in materiali compositi multi-fase, stratificati e fibrosi. Questi materiali sono resistenti, leggeri e lavorabili, oltre che strutturalmente in grado di resistere a notevoli carichi quali ad esempio quelli dovuti al crollo dei solai sovrastanti e/o dei paramenti murari. Inoltre i suddetti materiali resistono bene al fuoco ed alle esplosioni che dovessero avvenire all’esterno della cellula.
Breve descrizione dei disegni
L’invenzione verrà di seguito illustrata con la descrizione che segue di sue forme realizzative, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi in cui:
ï€ la figura 1 mostra una vista prospettica di una cellula di protezione, secondo l’invenzione, sotto forma di scrivania o banco scolastico;
ï€ la figura 2 mostra una vista laterale della cellula di protezione di figura 1, con un utilizzatore disposto in una configurazione aperta che evidenzia l’uso del banco scolastico;
ï€ la figura 3 mostra una vista prospettica della cellula di protezione, secondo l’invenzione, in una configurazione chiusa;
ï€ la figura 4 mostra una vista laterale della cellula di protezione nella configurazione chiusa, con all’interno un utilizzatore;
ï€ la figura 5 mostra una vista prospettica della cellula di protezione dal lato interno della parete mobile, mentre l’ingrandimento di figura 5A evidenzia i mezzi di tenuta predisposti sulla parete mobile;
ï€ le figure 5B e 5C mostrano schematicamente due differenti forme realizzative dei mezzi di tenuta predisposti sulla parete mobile e sul contenitore scatolare della cellula di protezione;
ï€ la figura 6 ed il rispettivo ingrandimento di figura 6A mostrano un meccanismo di chiusura a scatto atto a serrare la parete mobile rispetto al contenitore scatolare;
ï€ le figure dalla 7 alla 7B mostrano schematicamente una bocchetta di areazione rispettivamente in una configurazione chiusa aperta o intermedia, predisposta su almeno una parete della cellula di protezione;
ï€ le figure 8, 8A e 8B mostrano schematicamente una valvola di non ritorno atta a consentire il passaggio dell’aria dall’interno verso l’esterno della cellula di protezione;
ï€ la figura 9 mostra una variante realizzativa della cellula di protezione sotto forma di tavolo rettangolare e comprendente quattro pareti mobili ricavate su ciascuna faccia laterale.
ï€ le figure 10 e 10A mostrano in vista prospettica una variante realizzativa della cellula di protezione realizzata sotto forma di un modulo che riproduce un letto singolo rispettivamente nella configurazione chiusa e nella configurazione aperta;
ï€ la figura 11 mostra in vista prospettica due moduli di figura 10 accoppiati tra loro in modo da formare un letto matrimoniale;
ï€ la figura 12 mostra in vista prospettica una variante realizzativa della cellula di protezione sotto forma di scialuppa di salvataggio;
ï€ la figura 13 mostra una vista schematica che riproduce un kit di emergenza predisposto all’interno della cellula di protezione.
Descrizione di una forma realizzativa preferita
Con riferimento alla figura 1, à ̈ rappresentata una cellula di protezione, secondo l’invenzione, in particolare una cellula anti-sismica 100 utilizzata da un utilizzatore come protezione durante un evento sismico.
In particolare, la cellula di protezione 100 comprende una parete superiore 1 ed una parete inferiore 2 spaziate l’una rispetto all’altra per mezzo di una pluralità di pareti laterali 3 solidalmente collegate tra loro, in modo da formare sostanzialmente un contenitore scatolare aperto 10 con almeno un’apertura o luce di ingresso 4. Il contenitore scatolare 10 definisce al suo interno uno spazio di alloggiamento 11 atto ad accogliere almeno un utilizzatore 150, visibile in figura 2 o 4.
In particolare, il contenitore 10 può essere prodotto assemblando tra loro le varie pareti, ma preferibilmente à ̈ prodotto in unico blocco che riproduce il contenitore scatolare aperto 10, ad esempio per stampaggio a iniezione o per stampaggio rotazionale.
La cellula anti-sismica 100 comprende inoltre una porzione di parete mobile 20 cooperante con il contenitore scatolare 10 atta a chiudere l’apertura 4. Nel caso vi siano più aperture 4, come mostrato in Fig. 9, in corrispondenza di ciascuna di queste à ̈ predisposta una corrispondente porzione di parete mobile 20. In un ulteriore forma realizzativa alternativa, non mostrata, un’unica porzione di parete mobile 20 può chiudere più aperture 4 disposte adiacenti tra loro.
Sempre con riferimento alle figure 1-4, in particolare, la porzione di parete mobile 20 à ̈ montata a scorrimento sul contenitore scatolare 10 per mezzo di un elemento cooperante a scorrimento 25 montato sostanzialmente ortogonale alla porzione di parete mobile 20. Più precisamente, l’elemento cooperante à ̈ un piano scorrevole 25 che si impegna a scorrimento tra almeno due guide di scorrimento 15, disposte da parti opposte l’una rispetto all’altra, e montate sulla parete inferiore 2. In particolare, il piano scorrevole 25 si affaccia superiormente o inferiormente rispetto alla parete inferiore 2. Nel primo caso il piano scorrevole 25 entra a scorrimento entro lo spazio di alloggiamento interno 11, nel secondo caso il piano scorrevole 25 à ̈ contenuto all’esterno del contenitore scatolare 10.
In particolare, nella forma realizzativa rappresentata nelle figure 1 e 2, il piano scorrevole 25 e le guide di scorrimento 15 entrano a scomparsa entro uno spazio 10a ricavato sul fondo del contenitore 10. In tal modo, le guide 15 e la zona di scorrimento del piano scorrevole 25 risultano protette dall’esterno assicurando ogni volta la chiusura della porzione di parete mobile 20. In particolare, sono previste più guide di scorrimento 15 spaziate tra loro in modo da assicurare una maggiore precisione allo scorrimento relativo tra il piano scorrevole 25 e la parete inferiore 2. In alternativa, in modo non mostrato, le guide di scorrimento 15 possono essere predisposte sulla parete superiore 1 o su una parete laterale 3. In tal caso, l’elemento cooperante 25 à ̈ rispettivamente disposto a scorrimento sulla parete superiore 1 o su una delle pareti laterali 3 e 4.
Il piano scorrevole 25 così predisposto consente alla porzione di parete mobile 20 di passare da una configurazione aperta A (Fig. 1 o Fig. 2), in cui la porzione di parete mobile 20 apre l’apertura 4, ad una configurazione chiusa B (Fig. 3 o Fig. 4), in cui la porzione di parete mobile 20 chiude l’apertura 4 definendo la cellula di protezione 100. In particolare, tale forma realizzativa forma una struttura sostanzialmente “a cassetto†in cui la porzione di parete mobile 20 resta sempre collegata al contenitore scatolare 10 per mezzo della porzione di fondo 25. In tal modo, nella configurazione aperta A, la luce di ingresso 4 resta più ampia e non crea ostacolo all’ingresso dell’utilizzatore. Questa soluzione risulta vantaggiosa rispetto, ad esempio, ad una apertura in cui la parete mobile à ̈ incernierata alla parete laterale in quanto non prevede bordi laterali di fissaggio che riducono le dimensioni dell’apertura stessa.
La forma realizzativa di figura 1, 2, 3 e 4 rappresenta una cellula di protezione sotto forma di banco scolastico o scrivania. In tal caso, infatti à ̈ prevista una porzione di seduta 22 girevolmente connessa alla parete mobile 20 dal lato interno che si affaccia verso l’apertura 4 del contenitore scatolare 10. Nella configurazione aperta A, come mostrato in figura 2, la porzione di seduta 22 à ̈ disposta sostanzialmente ortogonale rispetto alla parete mobile 20 in modo che l’utilizzatore 150 vi si possa sedere, disponendo gli arti inferiori entro lo spazio di alloggiamento 11 del contenitore 10. Nel passaggio dalla configurazione aperta A, alla configurazione chiusa B (Fig.3 e 4), la porzione di seduta 22 ruota con un meccanismo non mostrato in modo da disporsi parallelamente alla parete mobile 20 e ridurre al minimo l’ingombro entro lo spazio di alloggiamento 11. L’utilizzatore 150, una volta entrato all’interno del contenitore scatolare 10 si pone in posizione raccolta entro lo spazio di alloggiamento 11 (Fig.4) e tira verso di se la porzione di parete mobile 20 che scorre solidale alla porzione a scorrimento 25 in modo da chiudere l’apertura 4.
In particolare, come mostrato in figura 5 e nel relativo ingrandimento 5A, l’accoppiamento tra la porzione di parete mobile 20 ed i bordo libero 4a, come visibile anche nelle varianti di figure 5B e 5C, in corrispondenza dell’apertura 4 à ̈ un accoppiamento a tenuta che assicura un isolamento ermetico verso l’esterno. Questo à ̈ realizzato per mezzo di almeno una scanalatura 7 (Fig.5A) ed un rispettivo elemento di tenuta 8 che si impegna nella scanalatura 7 (Fig.5B o 5C).
In particolare, come mostrato schematicamente nelle figure 5B e 5C, la o le scanalature 7 sono ricavate perimetralmente in corrispondenza della parete mobile 20 e un rispettivo elemento di tenuta 8 à ̈ disposto perimetralmente in corrispondenza del bordo dell’apertura 4a. In dettaglio, le scanalature 7 ed il rispettivo elemento di tenuta 8 hanno sezione rastremata in modo tale che nell’accoppiamento reciproco si consenta un autocentraggio della porzione di parete mobile 20 rispetto al contenitore scatolare 10, agevolando notevolmente la chiusura. In particolare, nella configurazione chiusa B, l’elemento di tenuta 8 si impegna compenetrando nella scanalatura 7 in modo da formare una tenuta a labirinto. In una forma realizzativa preferita, mostrata nella figura 5C, sono previste tre scanalature 7 tra loro parallele in cui si impegnano ad incastro tre corrispondenti elementi di tenuta 8. Gli elementi di tenuta 8 possono essere realizzati come guarnizioni di tenuta direttamente impegnate nelle scanalature 7 o come elementi sporgenti 8 che si impegnano ad incastro in una rispettiva scanalatura 7. In quest’ultimo caso, in corrispondenza delle scanalature 7 e degli elementi sporgenti 8 sono previste ausiliarie guarnizioni di tenuta 9 in particolare guarnizioni in gomma o altro materiale. Queste sono rispettivamente disposte sul fondo di ciascuna delle scanalature 7 e sulla parte di fondo degli elementi sporgenti 8.
In particolare, la porzione di parete mobile 20 comprende una porzione di estremità 23a che sporge superiormente rispetto al piano definito dalla parete superiore 1 del contenitore scatolare 10. In particolare la porzione di estremità sporgente 23a à ̈ definita da una zona di indebolimento 23, rappresentata in figura 5A con linea tratteggiata. Questa soluzione consente, nel caso che un detrito o altro oggetto colpisca la cellula, colpisca rima la porzione di estremità sporgente 23a della parete mobile 20 di non creare alcun danno alla stessa porzione di parete mobile 20 e alla tenuta realizzata tra quest’ultima ed il contenitore scatolare 10. In altre parole, il tratto di indebolimento 23 provocherà la rottura della sola porzione di estremità sporgente 23a e non della porzione di parete mobile 20 che chiude l’apertura 4. In tal modo, la sicurezza dell’utilizzatore 150 all’interno della cellula di protezione 100 à ̈ maggiormente garantita.
Per garantire la chiusura ermetica della parete mobile 20 à ̈ inoltre prevista una chiusura 40, in particolare di tipo meccanico, posta all’interno del contenitore scatolare 10 (Fig.6A). In particolare, sono previste più chiusure a leva 40 o a scatto distanziate tra loro e disposte dal lato interno della parete laterale 3 in prossimità dell’apertura 4. In dettaglio, come mostrato in figura 6B, ciascuna chiusura a scatto 40 comprende una piastra di attacco 41 solidale alla porzione di parete mobile 20 ed una piastra di aggancio 42 montata sporgente sulla parete laterale 3, in corrispondenza della rispettiva piastra di attacco 41. In particolare, la piastra di aggancio 42 comprende un gancio 43 che si impegna con la piastra di attacco 41 comandato da un meccanismo di trazione a leva 44 del gancio 43 che ne consente la chiusura stabile, così da esercitare sulla piastra di attacco 41 e quindi sulla porzione di parete mobile 20 una forza di trazione che realizza una chiusura stabile della porzione di parete mobile 20. Le suddette caratteristiche della cellula di protezione 100, consentono di ottenere una tenuta ermetica anche ai fluidi o gas, grazie al sistema di tenuta a labirinto e al dispositivo di chiusura meccanico 40.
In tal modo, una volta accostata la porzione di parete mobile 20 rispetto all’apertura 4, l’utilizzatore 150 agisce dall’interno sui ganci di chiusura a scatto 40 che risultano semplici e veloci da azionare ed assicurano una efficiente chiusura della porzione di parete mobile 20, garantendo insieme alla tenuta a labirinto un completo isolamento.
Ulteriori caratteristiche della cellula di protezione 100, secondo l’invenzione, riguardano la predisposizione di bocchette di aerazione 60 (visibili in Fig. 1, 3, 5, 6, in particolare su ciascuna parete laterale 3 oltre che sulla parete superiore 1 e inferiore 2 della cellula di protezione 100 nonché sulla porzione di parete mobile 20.
In particolare, ciascuna bocchetta di areazione 60, come mostrato nelle figure dettagliate 7, 7A e 7B, à ̈ una bocchetta ad apertura manuale e comprende una pluralità di finestre 63 adiacenti tra loro e una porzione di chiusura 61 scorrevole per mezzo di guide 62 atte ad aprire/chiudere completamente o parzialmente la serie di finestre 63.In tal modo, à ̈ possibile passare da una configurazione aperta C, in cui tutte le aperture 63 della bocchetta di areazione 60 sono aperte (Fig.7), ad una configurazione chiusa D, in cui tutte le aperture 63 della bocchetta di areazione 60 sono chiuse(Fig.7A), oppure ad una configurazione intermedia E in cui la porzione di chiusura 61 chiude una parte delle finestre 63 (Fig.7B). In tal modo, l’utilizzatore può regolare il flusso di aria in ingresso ed in uscita dalla cellula di protezione.
In particolare, le aperture 63 sono inserite entro una cornice di tenuta 64 costituita da una guarnizione sporgente che va a contatto con la porzione di chiusura 61 quando questa si sovrappone alle aperture 63, in modo da realizzare, anche in tal caso, una chiusura ermetica. Le bocchette di areazione 60 consentono la respirazione dell’utilizzatore facendo passare aria dall’esterno. Nel caso che questo non sia possibile à ̈ prevista all’interno del contenitore scatolare 10 almeno una bombola di ossigeno 51 (Fig. 13) atta a consentire la respirazione di un utilizzatore in caso di mancanza di aria dall’esterno, come descritto successivamente.
In aggiunta, sulle pareti laterali 3 à ̈ prevista almeno una valvola di non ritorno 70 (Fig. 8,8A e 8B), atta a consentire il passaggio dell’aria dall’interno verso l’esterno della cellula di protezione 100. In particolare, à ̈ prevista una valvola di non ritorno 70 in ogni parete del contenitore scatolare oltre che sulla porzione di parete mobile 20.
In particolare, ciascuna valvola di non ritorno 70 à ̈ montata in corrispondenza di un rispettivo foro 75 e comprende un elemento di copertura a cupola 71 con una pluralità di fori 72, in particolare disposti perimetralmente, e un otturatore 74 collegato all’elemento di copertura a cupola 71 mediante un elemento elastico 73, ad esempio una molla. In dettaglio, il foro 75 ha pareti laterali 75a inclinate, mentre l’otturatore 74 ha forma sostanzialmente rastremata in modo da garantire un accoppiamento a tenuta con il foro 75 (Fig. 8B). In tal modo, quando all’interno della cellula di protezione 100 la pressione à ̈ uguale o inferiore alla pressione esterna, l’otturatore 74 resta in una posizione normalmente chiusa (Fig. 8B) in modo da chiudere il foro 75, mentre quando all’interno della cellula di protezione 100 la pressione à ̈ superiore alla pressione esterna l’otturatore 74 si disimpegna dal foro 75 e consente il passaggio di aria dall’interno verso l’esterno, come mostrato in figura 8A.
In particolare, la cellula di protezione 100, come mostrato nelle figure dalla 9 alla 12 può essere realizzata sotto forma di vari oggetti. Oltre al tavolo o banco da scuola sopradescritto nelle figure 1-6, la cellula di protezione 100 può prevedere un unico contenitore scatolare (fig. 9) di forma sostanzialmente prismatica 10 con quattro aperture 4 ricavate sulle rispettive pareti laterali. In tal caso, una siffatta cellula di protezione può ospitare al suo interno più utilizzatori che vi possono accedere da una qualsiasi delle porzioni di parete mobile 20.
Le figure 10 e 10A mostrano invece la cellula di protezione 100 realizzata sotto forma di un modulo a forma di letto atto a contenere un solo utilizzatore. In tal caso, la porzione di parete mobile 20 à ̈ di forma sostanzialmente allungata per cui l’utilizzatore 150 si dispone all’interno del relativo spazio di alloggiamento 11 in posizione sostanzialmente sdraiata. Il meccanismo di apertura della porzione di parete mobile 20, ricavata su una delle parete laterali, come mostrato in figura 10A, à ̈ quello sopradescritto.
Inoltre, congiungendo tra loro due o più moduli à ̈ possibile ottenere un letto matrimoniale, mostrato in figura 11, o a più piazze,.
In una ulteriore forma realizzativa, mostrata in figura 13, la cellula di protezione 100 à ̈ un modulo realizzato sotto forma di scialuppa di salvataggio da utilizzare nelle imbarcazioni o in alternativa in caso di alluvione, o altra calamità che comporta la presenza di liquidi. Nel caso in cui la cellula di protezione à ̈ utilizzata come scialuppa di salvataggio in mare o in caso di alluvione, o maremoto, essa deve essere chiusa ermeticamente verso l’esterno. In questo caso, la respirazione dell’utilizzatore 150 dentro lo spazio di alloggiamento 11 avviene mediante la bombola di ossigeno 51 in dotazione nel kit 50 e mediante le valvole di non ritorno 70. Ad esempio, la cellula di protezione 100 potrebbe, ad esempio essere travolta da un fenomeno alluvionale, ed essere trascinata dall’acqua fino a che non raggiunge una posizione stabile. Durante la fase di spostamento la cellula deve essere chiusa ermeticamente e l’utilizzatore 150 respira con l’ossigeno e le valvole di non ritorno 70. Quando la cellula à ̈ ferma la respirazione avviene invece mediante le bocchette di areazione 60, ad apertura manuale, che consentono l’ingresso dell’aria esterna.
La struttura della cellula di protezione 110 sopradescritta ossia la struttura del contenitore scatolare 10 e della porzione di parete mobile 20 nella configurazione chiusa B, sono tali da sopportare elevati carichi, resistere al fuoco e alle esplosioni grazie anche alle caratteristiche del materiale con cui sono realizzati. Quest’ultimo à ̈, in particolare, un materiale composito avanzato multi-fase, stratificato e fibroso, ad esempio un materiale composito quale fibra di carbonio su base epossidica, che soddisfa le esigenze di resistenza, leggerezza e lavorabilità e quindi costi di produzione relativamente bassi rispetto alla funzione svolta.
Una siffatta struttura garantisce quindi una protezione completa su tutte le facce della cellula, distinguendosi per questo, dalle strutture note che assicurano una protezione, nella maggior parte dei casi, solo sulla parete superiore.
La figura 13 mostra infine un esempio di kit di sopravvivenza 50 predisposto entro lo spazio di alloggiamento 11 del contenitore scatolare 10 (Fig.4). In particolare il kit 50 si compone di una bombola di ossigeno 51, di una luce di emergenza/accoglienza 52, di un rilevatore GPS 53 oltre ad un trasmettitore/ricevitore 54. Inoltre, Ã ̈ previsto materiale di primo soccorso 55 e scorte alimentari in scatola 56 a lunghissima conservazione.
Gli accessori presenti nel kit 50 consentono quindi di sopperire alle eventuali carenze di ossigeno da parte della persona che si trova all’interno della cellula di protezione 100 mediante la bombola di ossigeno 51, di rendere quanto più possibile confortevole la permanenza all’interno tramite la luce di emergenza 52 oltre a consentire di individuare la posizione della cellula 100. In tal modo, à ̈ possibile attraverso il ricevitore 54 individuare la posizione della persona rifugiata all’interno della cellula di protezione 100 nonché trasmettere/ricevere informazioni dall’esterno e per l’esterno e agevolare gli interventi di primo soccorso. Una volta all’interno della cellula 100, l’utilizzatore può attivare i dispositivi di respirazione presenti oltre che usufruire del kit di sopravvivenza 50 nel caso in cui la permanenza all’interno risulti prolungata nel tempo.
La descrizione di cui sopra di una forma esecutiva specifica à ̈ in grado di mostrare l’invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma esecutiva specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma esecutiva esemplificata. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una cellula di protezione, in particolare una cellula anti-sismica, comprendente: ï€ una parete inferiore; ï€ una parete superiore distanziata da detta parete inferiore; ï€ una pluralità di pareti laterali solidalmente collegate tra loro e disposte tra detta parete superiore e detta parete inferiore in modo da formare sostanzialmente un contenitore scatolare aperto comprendente almeno un’apertura ricavata in corrispondenza di una di dette pareti, detto contenitore scatolare definendo uno spazio di alloggiamento interno atto ad accogliere almeno un utilizzatore; ï€ almeno una porzione di parete mobile cooperante con detto contenitore scatolare aperto ed atta a chiudere detta apertura, caratterizzata dal fatto che detta porzione di parete mobile à ̈ montata a scorrimento su detto contenitore scatolare per mezzo di un elemento cooperante a scorrimento disposto sostanzialmente ortogonale a detta porzione di parete mobile.
  2. 2. Una cellula di protezione, secondo la rivendicazione 1, in cui detto contenitore à ̈ un unico blocco che comprende detta apertura e definisce detto spazio di alloggiamento interno per accogliere l’utilizzatore.
  3. 3. Una cellula di protezione, secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento cooperante a scorrimento à ̈ atto ad impegnarsi con almeno una guida di scorrimento montata su detta parete superiore o parete inferiore o su almeno una parete laterale di detto contenitore scatolare, in modo tale che detto contenitore scatolare e detta porzione di parete mobile siano atte a passare da una configurazione aperta, in cui detta porzione di parete mobile apre detta apertura, ad una configurazione chiusa, in cui detta porzione di parete mobile chiude detta apertura, definendo detta cellula di protezione, in particolare detto elemento cooperante a scorrimento à ̈ un piano di scorrimento solidale a detta porzione di parete mobile che si impegna a scorrimento tra due guide, disposte da parti opposte l’una rispetto all’altra su detto contenitore scatolare.
  4. 4. Una cellula di protezione, secondo la rivendicazione 1, in cui in corrispondenza di detta apertura sono previsti mezzi di tenuta atti ad assicurare un isolamento ermetico di detto contenitore scatolare in detta configurazione chiusa, in particolare, detti mezzi di tenuta comprendono almeno una scanalatura atta ad accoppiarsi con un rispettivo elemento di tenuta, in modo tale che, in detta configurazione chiusa, detto elemento di tenuta si impegni in detta scanalatura in modo da formare un labirinto di tenuta.
  5. 5. Una cellula di protezione, secondo la rivendicazione 1, in cui detta porzione di parete mobile comprende una porzione di estremità che sporge superiormente rispetto a detta parete superiore di detto contenitore scatolare, in particolare tra detta porzione di estremità e detta porzione di parete mobile à ̈ definita una zona di indebolimento.
  6. 6. Una cellula di protezione, secondo la rivendicazione 1, in cui sono previsti mezzi di chiusura, in particolare di tipo meccanico, disposti in prossimità di detta apertura in modo tale che, in detta configurazione chiusa, sia realizzato un serraggio rilasciabile, tra detta porzione di parete mobile e detto contenitore scatolare, in particolare, detti mezzi di chiusura sono una chiusura a scatto ad aggancio rapido comprendente un elemento di aggancio e un elemento di attacco atti a impegnarsi tra loro in modo da realizzare un collegamento rilasciabile.
  7. 7. Una cellula di protezione, secondo la rivendicazione 1, in cui detta cellula di protezione prevede almeno una bocchetta di aerazione disposta su una di dette pareti, in particolare detta bocchetta di areazione à ̈ una bocchetta ad apertura manuale e comprende una pluralità di finestre adiacenti tra loro e una porzione di chiusura scorrevole per mezzo di guide, atta ad aprire/chiudere completamente o parzialmente dette finestre, in mo che l’utilizzatore possa regolare il flusso di aria in ingresso ed in uscita dalla cellula di protezione.
  8. 8. Una cellula di protezione, secondo la rivendicazione 1, in cui detta cellula di protezione prevede almeno una valvola di non ritorno atta a consentire il passaggio dell’aria dall’interno verso l’esterno e viceversa, dalla cellula di protezione, in particolare, à ̈ prevista una valvola di non ritorno su ogni parete della cellula di protezione oltre che su detta porzione di parete mobile, in particolare, detta valvola di non ritorno à ̈ montata in corrispondenza di un rispettivo foro e comprende un elemento di copertura a cupola avente una pluralità di fori, in particolare disposti perimetralmente, e un otturatore collegato a detto elemento di copertura a cupola mediante un elemento elastico, in modo tale che quando all’interno di detta cellula di protezione la pressione à ̈ uguale o inferiore alla pressione esterna, detto otturatore resta in una posizione normalmente chiusa, tale da chiudere detto foro, mentre quando all’interno di detta cellula di protezione la pressione à ̈ superiore alla pressione esterna detto otturatore si disimpegna da detto foro e consente il passaggio di aria dall’interno verso l’esterno.
  9. 9. Una cellula di protezione, secondo la rivendicazione 1, in cui à ̈ previsto un kit di sopravvivenza predisposto entro lo spazio di alloggiamento del contenitore scatolare, detto kit di sopravvivenza comprende ad esempio accessori come: ï€ una bombola di ossigeno; ï€ mezzi per individuare la posizione di detta cellula di protezione, in particolare un rilevatore GPS oltre ad un trasmettitore/ricevitore, ï€ una luce di emergenza/accoglienza; ï€ materiale di primo soccorso e scorte alimentari in scatola a lunghissima conservazione.
  10. 10. Una cellula di protezione, secondo la rivendicazione 1, in cui detta cellula di protezione à ̈ realizzata sotto forma di un modulo scelto tra: ï€ un modulo realizzato sotto forma di tavolo, in particolare comprendente un piano di seduta girevolmente connesso dal lato interno della porzione di parete mobile e atto a passare da una configurazione ripiegata in cui il piano di seduta à ̈ sostanzialmente parallelo alla porzione di parete mobile, ad una configurazione di uso in cui detto piano di seduta à ̈ sostanzialmente ortogonale alla porzione di parete mobile, in modo che un utilizzatore vi si possa sedere; ï€ un modulo realizzato sotto forma di letto, in particolare atto a contenere un solo utilizzatore, in particolare la porzione di parete mobile à ̈ di forma sostanzialmente allungata per cui l’utilizzatore si dispone all’interno del relativo spazio di alloggiamento in posizione sostanzialmente sdraiata, in particolare congiungendo tra loro due o più moduli à ̈ possibile ottenere un letto matrimoniale; ï€ un modulo galleggiante, in particolare realizzato sotto forma di scialuppa di salvataggio, da utilizzare nelle imbarcazioni o in alternativa in caso di alluvione, o maremoto.
ITPI2010A000027A 2010-03-12 2010-03-12 Cellula di protezione IT1398763B1 (it)

Priority Applications (11)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITPI2010A000027A IT1398763B1 (it) 2010-03-12 2010-03-12 Cellula di protezione
EP11721090A EP2544770A2 (en) 2010-03-12 2011-03-11 Protection cell
JP2012557618A JP2013522502A (ja) 2010-03-12 2011-03-11 防護セル
PCT/IB2011/000532 WO2011110942A2 (en) 2010-03-12 2011-03-11 Protection cell
RU2012142733/12A RU2012142733A (ru) 2010-03-12 2011-03-11 Защитная ячейка
US13/634,280 US8683757B2 (en) 2010-03-12 2011-03-11 Protection cell
CA2819440A CA2819440A1 (en) 2010-03-12 2011-03-11 Protection cell
CN201180013598.2A CN102791335B (zh) 2010-03-12 2011-03-11 保护室
BR112012022731A BR112012022731A2 (pt) 2010-03-12 2011-03-11 célula de proteção
IL221843A IL221843A0 (en) 2010-03-12 2012-09-09 Protection cell
HK13105868.3A HK1178095A1 (en) 2010-03-12 2013-05-20 Protection cell

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITPI2010A000027A IT1398763B1 (it) 2010-03-12 2010-03-12 Cellula di protezione

Publications (2)

Publication Number Publication Date
ITPI20100027A1 true ITPI20100027A1 (it) 2011-09-13
IT1398763B1 IT1398763B1 (it) 2013-03-18

Family

ID=42942214

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITPI2010A000027A IT1398763B1 (it) 2010-03-12 2010-03-12 Cellula di protezione

Country Status (11)

Country Link
US (1) US8683757B2 (it)
EP (1) EP2544770A2 (it)
JP (1) JP2013522502A (it)
CN (1) CN102791335B (it)
BR (1) BR112012022731A2 (it)
CA (1) CA2819440A1 (it)
HK (1) HK1178095A1 (it)
IL (1) IL221843A0 (it)
IT (1) IT1398763B1 (it)
RU (1) RU2012142733A (it)
WO (1) WO2011110942A2 (it)

Families Citing this family (11)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US9121188B2 (en) * 2010-10-05 2015-09-01 Lifeguard Structures Llc Personal protective structure
CN102943585B (zh) * 2012-11-28 2014-09-17 龚长山 地震避难安全舱
US20150033990A1 (en) * 2013-08-05 2015-02-05 John Francis YEAGER Protective student desk
JP2015054551A (ja) * 2013-09-10 2015-03-23 一般社団法人日本作業船協会 津波対策ベッド
EP2923950B1 (en) * 2014-03-27 2019-02-20 Airbus Operations GmbH Module for sealing an interface inside an aircraft
CN104127102B (zh) * 2014-08-12 2015-11-18 燕山大学 一种建筑钢构应急承重架
JP6482495B2 (ja) * 2016-05-12 2019-03-13 中松 義郎 個人用シェルタ及び耐震建物
IL265095B2 (en) * 2016-08-31 2023-09-01 Klein Amos bed cover
US20180220803A1 (en) * 2017-01-06 2018-08-09 Kenneth Blueford Multi-function shelter system
CN107087900A (zh) * 2017-05-08 2017-08-25 成都牛之之牛智能科技有限公司 一种用于临时避震的书桌
CN111419123B (zh) * 2020-04-08 2021-07-09 南京久运科技有限公司 一种地震时可提供保护的扫地智能机器人

Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
JP2000023753A (ja) * 1998-07-10 2000-01-25 Tokyo H Y Kosan Kk ボックス型避難装置
JP2007125282A (ja) * 2005-11-07 2007-05-24 Comsys Tohoku Techno Kk 防災机
CN201210972Y (zh) * 2008-05-19 2009-03-25 刘华友
CN201227483Y (zh) * 2008-07-08 2009-04-29 黄文涛 室内抗震柜

Family Cites Families (12)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US2726916A (en) * 1952-10-29 1955-12-13 Record Files Inc Filing cabinet structure
JPH1199217A (ja) 1997-09-29 1999-04-13 Hiroaki Tamura 屋内用避難ボックス
US6539674B2 (en) * 1999-09-13 2003-04-01 Floyd Arnold Work bench-tornado safe room
US6349508B1 (en) * 1999-10-21 2002-02-26 Chien-Ping Ju Small type of seismic shelter case
JP3420758B1 (ja) * 2002-04-18 2003-06-30 有限会社トウカイミキ 地震等災害用避難ホ゛ックス
CN2850647Y (zh) * 2005-11-11 2006-12-27 林宏 抗震避难逃生装置
WO2008066400A1 (en) * 2006-10-27 2008-06-05 Mircea Manolescu Antiseismic desk
US7690159B1 (en) * 2007-03-16 2010-04-06 Floyd Arnold Relocatable personal and/or pet safety appliance
CN201235161Y (zh) * 2008-05-19 2009-05-13 徐国建 防震衣柜
CN201226987Y (zh) 2008-06-27 2009-04-29 周良勇 会议桌
CN201243766Y (zh) 2008-07-28 2009-05-27 张文彦 一种抗震桌
US9121188B2 (en) * 2010-10-05 2015-09-01 Lifeguard Structures Llc Personal protective structure

Patent Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
JP2000023753A (ja) * 1998-07-10 2000-01-25 Tokyo H Y Kosan Kk ボックス型避難装置
JP2007125282A (ja) * 2005-11-07 2007-05-24 Comsys Tohoku Techno Kk 防災机
CN201210972Y (zh) * 2008-05-19 2009-03-25 刘华友
CN201227483Y (zh) * 2008-07-08 2009-04-29 黄文涛 室内抗震柜

Also Published As

Publication number Publication date
HK1178095A1 (en) 2013-09-06
EP2544770A2 (en) 2013-01-16
BR112012022731A2 (pt) 2019-09-24
US8683757B2 (en) 2014-04-01
IT1398763B1 (it) 2013-03-18
RU2012142733A (ru) 2014-04-20
US20130000225A1 (en) 2013-01-03
CN102791335B (zh) 2015-02-04
JP2013522502A (ja) 2013-06-13
WO2011110942A8 (en) 2013-02-21
IL221843A0 (en) 2012-12-02
CA2819440A1 (en) 2011-09-15
WO2011110942A2 (en) 2011-09-15
WO2011110942A3 (en) 2011-12-01
CN102791335A (zh) 2012-11-21

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITPI20100027A1 (it) Cellula di protezione
ES2564574T3 (es) Dispositivo móvil de protección contra el humo e incendios
JP2014141084A (ja) 積層構造及びその製造方法、避難用シェルター及びその製造方法
JP2007277998A (ja) 家屋付設式津波避難用シェルター
KR101545524B1 (ko) 피난 장치
KR101380202B1 (ko) 재난시 인명을 구조하는 안전룸 기능을 구비한 재난 안전 건물
JP2019210659A (ja) 屋内用テント
JP6280666B1 (ja) シェルター型システムバス及び剛性フレーム
KR101872258B1 (ko) 마스크 보관함
JP2014159218A (ja) 津波対策用シェルタ
CN111255288A (zh) 高层建筑火灾避难安全间
JP7323954B1 (ja) 避難テーブル
JPH1199217A (ja) 屋内用避難ボックス
JP2006174955A (ja) 収納家具及び大部屋の準個室化設備
CN208463401U (zh) 一种防火床
CN109288274B (zh) 一种双层可旋转式室内安全角
JPH07250713A (ja) 緊急避難用机
KR20110077827A (ko) 하향식 자루형 화재피난장치
JP3116441U (ja) リビングバルコニー
KR102074079B1 (ko) 비상 호흡 장치
KR20230152427A (ko) 화재대피용 공간부스
ES2289839B1 (es) Sistema salvavidas y procedimiento para la evacuacion de edificios o viviendas en situaciones de emergencia, fuego, humo o derrumbamientos.
JP2015054551A (ja) 津波対策ベッド
CN106263765A (zh) 一种多功能抗震救生寝具
ES1135520U (es) Cabina insonorizada modular