ITMO20120013A1 - Apparato per trattare rulli - Google Patents

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ITMO20120013A1
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rollers
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crosspiece
cleaning
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IT000013A
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Francesco Grappi
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Eurotech Way S R L
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    • F27FURNACES; KILNS; OVENS; RETORTS
    • F27DDETAILS OR ACCESSORIES OF FURNACES, KILNS, OVENS, OR RETORTS, IN SO FAR AS THEY ARE OF KINDS OCCURRING IN MORE THAN ONE KIND OF FURNACE
    • F27D25/00Devices or methods for removing incrustations, e.g. slag, metal deposits, dust; Devices or methods for preventing the adherence of slag
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B24GRINDING; POLISHING
    • B24BMACHINES, DEVICES, OR PROCESSES FOR GRINDING OR POLISHING; DRESSING OR CONDITIONING OF ABRADING SURFACES; FEEDING OF GRINDING, POLISHING, OR LAPPING AGENTS
    • B24B29/00Machines or devices for polishing surfaces on work by means of tools made of soft or flexible material with or without the application of solid or liquid polishing agents
    • B24B29/02Machines or devices for polishing surfaces on work by means of tools made of soft or flexible material with or without the application of solid or liquid polishing agents designed for particular workpieces
    • B24B29/06Machines or devices for polishing surfaces on work by means of tools made of soft or flexible material with or without the application of solid or liquid polishing agents designed for particular workpieces for elongated workpieces having uniform cross-section in one main direction
    • B24B29/08Machines or devices for polishing surfaces on work by means of tools made of soft or flexible material with or without the application of solid or liquid polishing agents designed for particular workpieces for elongated workpieces having uniform cross-section in one main direction the cross-section being circular, e.g. tubes, wires, needles
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    • B24BMACHINES, DEVICES, OR PROCESSES FOR GRINDING OR POLISHING; DRESSING OR CONDITIONING OF ABRADING SURFACES; FEEDING OF GRINDING, POLISHING, OR LAPPING AGENTS
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    • B24B9/002Machines or devices designed for grinding edges or bevels on work or for removing burrs; Accessories therefor for travelling workpieces
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C03GLASS; MINERAL OR SLAG WOOL
    • C03BMANUFACTURE, SHAPING, OR SUPPLEMENTARY PROCESSES
    • C03B35/00Transporting of glass products during their manufacture, e.g. hot glass lenses, prisms
    • C03B35/14Transporting hot glass sheets or ribbons, e.g. by heat-resistant conveyor belts or bands
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Description

Apparato per trattare rulli
L’invenzione concerne un apparato per trattare rulli, in particolare rulli in silice fusa impiegati in un forno per il trattamento termico di un materiale, ad esempio per temprare un materiale vetroso.
Il materiale vetroso viene lavorato all’interno del forno in modo tale da ricavarne ad esempio una pluralità di lastre. Le lastre di materiale vetroso vengono riscaldate all’interno del forno, ad esempio fino alla temperatura di tempra, e successivamente raffreddate rapidamente ad esempio per mezzi di getti di un fluido, in particolare di aria. In questo modo gli strati superficiali delle lastre vengono raffreddati, causandone l’indurimento, mentre la parte interna rimane calda più a lungo.
Per movimentare le lastre di materiale vetroso, queste ultime vengono disposte in appoggio su dispositivi trasportatori a rulli e vengono fatte scorrere su questi ultimi una volta azionati in rotazione. Tali rulli vengono, quindi, utilizzati come mezzi di supporto e di convogliamento delle lastre di materiale vetroso.
Mentre le lastre di materiale vetroso vengono fatte scorrere sui rulli, Ã ̈ possibile che particelle di materiale vetroso rimangano attaccate su una superficie esterna di ciascun rullo con cui vengono a contatto.
I rulli, infatti, sono situati anche in zone del forno in cui la temperatura à ̈ tale che le lastre in materiale vetroso non sono ancora indurite.
Ciò può comportare che le particelle di materiale vetroso che abbiano aderito alle superfici esterne dei rulli creino delle asperità sulla superficie dei rulli, danneggiando, e, in particolare, graffiando, le lastre di materiale vetroso ottenute durante un ciclo di lavorazione.
Allo stesso modo, polvere inevitabilmente presente all’interno del forno può sporcare i rulli e intaccare le lastre di materiale vetroso prodotte all’interno del forno e che scorrono sui rulli.
Di conseguenza, devono essere eseguite periodiche operazioni di manutenzione sui summenzionati rulli, quale un trattamento di pulizia e/o di lappatura, per riportare la superficie esterna dei rulli in condizioni ottimali per il trasporto delle lastre di materiale vetroso.
Per effettuare le suddette operazioni di manutenzione à ̈ necessario arrestare il funzionamento del forno in modo da abbassarne la temperatura e consentire a personale addetto, in particolare ad almeno due addetti, di estrarre dal dispositivo trasportatore, uno dopo l’altro, ciascun rullo. Una volta estratti i rulli, gli addetti sottopongono i rulli a pulizia e/o lappatura e, successivamente, li ridispongono nel dispositivo trasportatore.
Le operazioni di manutenzione risultano, quindi, molto laboriose e di notevole durata.
Ciò comporta una riduzione della produttività del forno ed alti costi di manutenzione in quanto deve essere predisposto personale addetto, nella misura di almeno due addetti, per maneggiare e pulire i rulli senza danneggiarli.
Dallo stato della tecnica à ̈ noto un apparato per trattare rulli, dotato di elementi pulitori rotanti, che può essere appoggiato sui rulli di una rulliera. L’apparato à ̈ dotato di mezzi di bloccaggio che mantengono l’apparato in posizione fissa sulla rulliera, mentre i rulli sono in rotazione, per consentire ai mezzi pulitori di eseguire un’operazione di pulizia su una coppia di rulli adiacenti, eliminando impurità e incrostazioni presenti sulla coppia di rulli. L’apparato à ̈ inoltre in grado di spostarsi lungo la rulliera sfruttando il movimento di rotazione dei rulli.
Un apparato del tipo sopra menzionato à ̈ descritto nella domanda di brevetto MO2010A000189 a nome della stessa richiedente.
Un tale apparato consente di eseguire automaticamente le operazioni di pulizia dei rulli di una rulliera, senza dover smontare i rulli.
Tuttavia, un tale apparato presenta una limitazione, che risiede nel fatto che esso à ̈ dimensionato in base alla lunghezza dei rulli da pulire e non può essere utilizzato per pulire rulli di diversa lunghezza.
Uno scopo dell’invenzione à ̈ prevedere un apparato per trattare rulli, in particolare i rulli di un dispositivo trasportatore collocato in un forno, ad esempio in un forno per la tempra di un materiale vetroso, che possa essere agevolmente configurato per trattare rulli di diversa lunghezza, a partire da una lunghezza minima.
Secondo l’invenzione, à ̈ previsto un apparato per trattare rulli come definito nella rivendicazione 1.
L’apparato per trattare rulli secondo l’invenzione, può essere utilizzato per trattare rulli di lunghezza diversa, a partire da una lunghezza minima, potendo essere rapidamente e agevolmente adattato a rulli di diversa lunghezza, superiore a detta lunghezza minima.
L’invenzione potrà essere meglio compresa e attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa di attuazione, in cui:
Figura 1 à ̈ una vista prospettica dall’alto di un apparato per trattare rulli secondo lo stato della tecnica, descritto nella domanda di brevetto MO2010A000189;
Figura 1A à ̈ un particolare ingrandito dell’apparato di Figura 1;
Figura 2 à ̈ una vista laterale dell’apparato di Figura 1;
Figura 3 à ̈ una vista prospettica di un particolare di un apparato secondo l’invenzione;
Figure 3a e 3b illustrano particolari dell’apparato di Figura 3;
Figura 4 à ̈ una vista prospettica di un ulteriore particolare di un apparato secondo che illustra una prima fase di un’operazione di adattamento dell’apparato a rulli di lunghezza diversa;
Figura 5 à ̈ una vista prospettica come quella di Figura 3 che illustra una seconda fase dell’operazione di adattamento; Figura 6 illustra una terza fase dell’operazione di adattamento;
Figure 7, 7a e 7b illustrano una quarta fase dell’operazione di adattamento;
Figura 8 illustra una quinta fase dell’operazione di adattamento;
Figure 9 e 9a illustrano una sesta fase dell’operazione di adattamento;
Figure 10 e 11 illustrano le fasi finali dell’operazione di adattamento.
Nelle Figure 1 e 2 à ̈ mostrato un apparato 1 per trattare rulli secondo la domanda di brevetto MO2010A000189 della stessa richiedente, che, nell’uso, viene montato al di sopra di un dispositivo trasportatore a rulli che consente di supportare e trasportare lastre in materiale vetroso, non illustrate, all’interno di un forno per la tempra del materiale vetroso.
Il dispositivo trasportatore 2 à ̈ supportato ad una struttura di supporto 5 e comprende una pluralità di rulli 3 (Figura 2), disposti affiancati l’uno all’altro, aventi rispettivi assi di rotazione A reciprocamente paralleli e perpendicolari ad una direzione di avanzamento delle lastre in materiale vetroso sul dispositivo trasportatore 2.
Ciascun rullo 3 può essere realizzato in silice fusa.
Nell’uso, l’apparato 1 per trattare rulli viene disposto in appoggio su una parte dei rulli 3 che compongono il dispositivo trasportatore 2.
L’apparato per 1 trattare rulli à ̈ disposto per effettuare operazioni di manutenzione sui rulli 3, quale un trattamento di pulizia o di lappatura.
L’apparato 1 per trattare rulli comprende un telaio 4, provvisto di una prima traversa 6 avente una lunghezza sostanzialmente analoga a quella di ciascun rullo.
Il telaio 4 comprende, inoltre, una seconda traversa 7 disposta parallelamente alla prima traversa 6 e avente anch’essa una lunghezza sostanzialmente analoga a quella di ciascun rullo.
L’apparato 1 per trattare rulli comprende, inoltre, mezzi pulitori 8 (Figura 1A) disposti per sottoporre ad un trattamento di pulizia e/o lappatura i rulli.
I mezzi pulitori 8 comprendono un carrello 9, mobile tra una prima estremità 11 dell’apparato uno per trattare rulli e una seconda estremità 12 dell’apparato 1 per trattare rulli opposta alla prima estremità 11.
Il carrello 9 scorre lungo mezzi di traslazione 10 disposti, ad esempio, sulla prima traversa 6, in modo da spostare i mezzi pulitori 8 lungo tutta la lunghezza di ciascun rullo tre.
I mezzi di traslazione 10 possono comprendere una guida 14, ad esempio una cinghia, disposta lungo la lunghezza della prima traversa 6 e alla quale si accoppia a scorrimento una slitta 9a del carrello 9.
I mezzi di traslazione 10 possono essere disposti, in alternativa, lungo la seconda traversa 7.
I mezzi di traslazione 10 comprendono, inoltre, mezzi di movimentazione 15 che possono comprendere un motore, ad esempio un motore lineare, o qualsiasi altro dispositivo che consenta di movimentare il carrello 9 in una direzione sostanzialmente parallela agli assi di rotazione dei rulli 3 o, in alternativa, di movimentare la guida 14 trascinando con sé il carrello 9.
Ad esempio, il motore 15, azionando la cinghia 14, consente al carrello 9 di scorrere lungo la prima traversa 6, in direzione parallela all’asse longitudinale dei rulli 3.
I mezzi pulitori 8 comprendono, inoltre, una testa di supporto 16 alla quale à ̈ supportato un attrezzo pulitore 17 che, nell’uso, interagisce, in particolare quando i rulli 3 vengono azionati in rotazione, con la superficie esterna 13 dei rulli 3.
L’attrezzo pulitore 17 comprende uno strato 26 realizzato in un materiale elastico, ad esempio in gomma o in un materiale siliconico, nel quale può essere disposta una pluralità di elementi pulitori 27, aventi forma sostanzialmente parallelepipeda, mostrati, in particolare, in Figura 1A.
Ciascun elemento pulitore 27 à ̈ parzialmente annegato all’interno dello strato 26 e parzialmente fuoriuscente da esso. In particolare, ciascun elemento pulitore 27 comprende almeno un bordo 28 che si proietta oltre lo strato 26. Il bordo 28, dopo che testa di supporto 16 à ̈ stata posizionata in prossimità del dispositivo trasportatore 2 e i rulli 3 vengono azionati in rotazione, contatta la superficie esterna 13 di ciascun rullo 3, esercitando una pressione tale da eliminare impurità, quali particelle di materiale vetroso o di polvere, che possono depositarsi su di essi e rovinare le lastre di materiale vetroso prodotte nel forno per la tempra del vetro. La pressione esercitata deve essere, contemporaneamente, tale da non danneggiare la superficie esterna 13 di ciascun rullo 3.
Al fine di non rovinare la superficie esterna 13, gli elementi pulitori 27 possono essere realizzati in un materiale che si flette parzialmente al contatto con la superficie esterna 13.
La flessibilità degli elementi pulitori 27 e l’elasticità del secondo strato 26 servono ad impedire che gli elementi pulitori 27 possano danneggiare la superficie esterna 13 dei rulli 3.
Gli elementi pulitori 27 agiscono alla stregua di spatole sulla superficie esterna 13 per eliminare le suddette impurità.
Gli elementi pulitori 27 possono essere disposti radialmente nel secondo strato 26.
Gli elementi pulitori 27 possono anche essere montati su molle.
Per una descrizione più dettagliata dell’attrezzo pulitore e della testa di supporto si rimanda alla descrizione della domanda di brevetto MO2010A000189, che si intende qui incorporata per riferimento.
Il telaio 4 comprende, una prima piastra di collegamento 18, che collega la prima traversa 6 alla seconda traversa 7 alla prima estremità 11 dell’apparato 1, e una seconda piastra di collegamento 18’, che collega la prima traversa 6 alla seconda traversa 7 alla seconda estremità 12 dell’apparato 1.
Le piastre di collegamento 18 e 18’ sono disposte trasversalmente rispetto alla prima traversa 6 e alla seconda traversa 7.
Le piastre di collegamento 18 e 18’ hanno forma sostanzialmente di lastra e sono disposte ad una altezza rispetto alla superficie esterna 13 dei rulli 3 tale da non interagire con i rulli 3 quando l’apparato 1 per trattare rulli à ̈ collocato sui rulli 3.
Ciascuna piastra di collegamento 18, 18’ à ̈ inferiormente dotata di rispettivi mezzi di bloccaggio 19, 19’ che si protendono dalla rispettiva piastra di collegamento 18, 18’ verso il basso, ossia verso i rulli 3 e sono dotati di una pluralità di ruote di bloccaggio 20, 20’, rispettivamente, atte ad inserirsi negli interspazi tra il rulli 3, quando l’apparato 1 viene appoggiato sui rulli 3, in modo da bloccare il telaio 4 sul dispositivo trasportatore 2 consentendo ai mezzi pulitori 8 di mantenere una posizione sostanzialmente stabile rispetto ai rulli 3 durante il loro funzionamento e di focalizzare il trattamento di pulizia e/o lappatura su una determinata zona della superficie esterna 13 dei rulli 3, rendendo il trattamento di pulizia e/o lappatura notevolmente efficace. Inoltre, il bloccaggio del telaio 4 sul dispositivo trasportatore 2 consente che il carrello 9 e l’attrezzo pulitore 17 possano essere azionati per agire sulla superficie esterna 13 dei rulli 3 in maniera stabile, ossia in modo tale da evitare o ridurre al minimo i movimenti, ad esempio oscillazioni, che lo spostamento del carrello 9 e/o e dell’attrezzo pulitore 17 possono comportare durante il loro funzionamento.
Per una descrizione dettagliata dei mezzi di bloccaggio 19, 19’ e del loro funzionamento si rimanda alla descrizione della domanda di brevetto MO2010A00189.
A ciascuna piastra di collegamento 18, 18’ sono collegati, inoltre, rispettivi mezzi di sollevamento 21, 21’ disposti per appoggiarsi sulla superficie esterna 13 di una parte dei rulli 3 e sollevare il telaio 4, insieme alle ruote di bloccaggio 37, allontanando queste ultime dai rulli 3.
I mezzi di sollevamento 21, 21’ comprendono ciascuno un rispettivo pattino 22, 22’ avente una forma sostanzialmente parallelepipeda. I pattini 22, 22’ sono mobili in una direzione perpendicolare alla superficie dei rulli 3 tra una prima posizione non operativa e una seconda posizione operativa nella quale sollevano l’apparato 1 e lo mantengono sollevato rispetto ai rulli 3 in modo che le ruote di bloccaggio 20, 20’ non siano più a contatto con i rulli 3. I mezzi di sollevamento 21, 21’ comprendono mezzi attuatori 23, 23’ che li collegano alla rispettiva piastra di collegamento 18, 18’.
I mezzi attuatori 23, 23’, spingendo verso il basso i pattini 22, 22’ causano un sollevamento dell’apparato 1 che determina un allontanamento delle ruote di bloccaggio 20, 20’ dai rulli 3, dopo che à ̈ stato eseguito un trattamento di pulizia e/o lappatura su un gruppo di rulli 3, in modo da consentire all’apparato 1 di spostarsi lungo i rulli 3 sfruttando il loro movimento, fino a posizionarsi in corrispondenza di un successivo gruppo di rulli 3 sui quali eseguire un altro trattamento di pulizia e/o lappatura.
Per una descrizione più dettagliata dei mezzi di sollevamento 21, 21’, dei mezzi attuatori 23, 23’ e del loro funzionamento, si rimanda alla descrizione della domanda di brevetto MO2010A000189.
Nelle Figure da 3 a 11 à ̈ illustrato un apparato 100 secondo l’invenzione. Le parti dell’apparato 100 secondo l’invenzione analoghe alle corrispondenti parti dell’apparato 1 secondo lo stato della tecnica illustrato nelle Figure 1 e 2 sono indicate con gli stessi numeri di riferimento.
La Figura 3 à ̈ una vista prospettica parziale di un apparato 100 secondo l’invenzione che illustra una parte dell’apparato 100 terminante con la seconda estremità 12, il resto dell’apparato essendo sostanzialmente uguale all’apparato 1 descritto nella domanda di brevetto MO2010A000189.
Nell’apparato 100 secondo l’invenzione, tra la prima traversa 6 e la seconda piastra di collegamento 18’ à ̈ interposto un primo tratto di traversa 106, che à ̈ fissato in modo amovibile ad un’estremità 6a della prima traversa 6 e alla seconda piastra di collegamento 18’. Analogamente, tra seconda traversa 7 e la seconda piastra di collegamento 18’ à ̈ interposto un secondo tratto di traversa 107, che à ̈ fissato in modo amovibile ad un’estremità 7a della seconda traversa 7 e alla seconda piastra di collegamento 18’. Rimuovendo il primo tratto di traversa 106 e il secondo tratto di traversa 107, o sostituendoli con tratti di traversa di lunghezza diversa à ̈ possibile adattare l’apparato 100 secondo l’invenzione a rulli 3 di lunghezza diversa, partire da una lunghezza minima che dipende dalla lunghezza della prima traversa 6 e della seconda traversa 7. Nella Figura 3a à ̈ illustrato in che modo il primo tratto di traversa 106 à ̈ fissato in modo amovibile alla prima traversa 6. All’estremità 6a della prima traversa 6 à ̈ disposta una prima madrevite 124, mentre all’estremità 106a del primo tratto di traversa 106 à ̈ disposta una seconda madrevite 125 che, quando il primo tratto di traversa 106 à ̈ accostato alla prima traversa 6, risulta allineata con la prima madrevite 124. Il primo tratto di traversa 106 à ̈ dotato di una cavità 126 che si estende per tutta la sua lunghezza e contiene la seconda madrevite 125. La cavità 126 serve per introdurre nel primo tratto di traversa 106 una vite 127 che viene avvitata nella prima madrevite 124 e nella seconda madrevite 125 per realizzare il fissaggio del primo tratto di traversa 106 alla prima traversa 6. L’inserimento e l’avvitamento della vite 127 può essere effettuato utilizzando una chiave tubolare 145, di lunghezza adeguata. La chiave tubolare 145 à ̈ utilizzabile anche per svitare ed estrarre la vite 127, quando occorre smontare il primo tratto di traversa 106 dalla prima traversa 6.
Nella Figura 3b à ̈ illustrato il fissaggio del secondo tratto di traversa 107 alla seconda traversa 7. Il fissaggio avviene tramite un elemento di collegamento 128 che comprende una prima parte 128a, fissata alla parte inferiore dell’estremità 7a della seconda traversa 7, e una seconda parte 128b fissata alla parte inferiore dell’estremità 107a del secondo tratto di traversa 107. La prima parte 128a e la seconda parte 128b dell’elemento di collegamento 128 sono fissabili tra loro tramite un elemento di fissaggio 129 ad esempio un bullone.
Per rinforzare ulteriormente il fissaggio dei tratti di traversa 106, 107 alle rispettive traverse 6, 7, sono previsti inoltre ulteriori elementi di collegamento 130 (Figura 5) ciascuno dei quali comprende una piastra 131 fissabile, tramite bulloni 132 alle rispettive estremità 6a, 106a; 7a, 107a delle traverse 6, 7 e dei tratti di traversa 106, 107.
Su uno dei tratti di traversa 106, 107, ad esempio sul primo tratto 107 à ̈ fissata in modo amovibile, ad esempio tramite viti, una fotocellula 133, che serve per rilevare un eventuale spostamento indesiderato dell’apparato 100 in una direzione parallela all’asse A dei rulli 3, quando l’apparato 100 à ̈ in funzione. Se la fotocellula 133 rileva detto spostamento indesiderato, comanda l’attivazione di un segnale d’allarme visivo, o acustico, in modo che un operatore addetto all’apparato 100 possa porvi rimedio.
Sul secondo tratto di traversa 107 Ã ̈ realizzato un tratto di canale 135 che, quando il secondo tratto di traversa 107 Ã ̈ connesso alla seconda traversa 7, costituisce continuazione del canale 134.
Nelle Figure da 4 a 11 sono illustrate le operazioni da eseguire per variare la lunghezza dell’apparato 100, per adattarlo alla lunghezza dei rulli 3. In particolare sono illustrate le operazioni da eseguire per ridurre la lunghezza dell’apparato 100.
Innanzitutto, come mostrato in Figura 4, si disconnette un ramo della cinghia 14, ad esempio il ramo superiore 14a, dal carrello 9, smontando un morsetto di fissaggio 140 della cinghia 14, connesso al carrello 9 tramite viti 141.
Successivamente, Figure 3 e 5, si svita la vite 127 e la si estrae dalla cavità 126 del primo tratto di traversa 106 tramite la chiave 145. Si svita poi il bullone 129 che collega la prima parte 128a e la seconda parte 128b dell’elemento di collegamento 128 e si allentano le viti 132 che connettono le piastre 131 alle estremità 6a 7a delle traverse 6 e 7, in modo da separare così i tratti di traversa 106, 107 dalle rispettive traverse 6, 7.
Dopo aver separato i tratti di traversa 106, 107 dalle rispettive traverse 6, 7, si separa la seconda piastra di collegamento 18’ dai tratti di traversa 106, 107 svitando le viti 138 che collegano detta seconda piastra di collegamento 18’ dai tratti di traversa 106, 107 e si estraggono dal tratto di canale 135 del secondo tratto di traversa 107 i cavi elettrici 136 e i tubi 137 dell’impianto pneumatico dell’apparato 100 (Figura 6).
Successivamente (Figure 7, 7a, 7b) si fissa la seconda piastra di collegamento 18’ alle estremità delle traverse 6 e 7 tramite le viti 138, si inseriscono i cavi elettrici 136 e i tubi 137 dell’impianto pneumatico nel canale 134 della seconda traversa 7, dopo aver ripiegato i cavi elettrici 136 e dopo aver tolto eventuali tratti di prolunga 139 dei tubi 137 dell’impianto pneumatico.
Successivamente (Figura 8) si fissa il ramo superiore 14a della cinghia 14 al carrello 9 tramite il morsetto 140, accorciando la lunghezza complessiva della cinghia in modo da adattarla alla nuova lunghezza, ridotta, dell’apparato 100. Dopo aver fissato la cinghia 14 al carrello 9, si mette in tensione la cinghia tramite un elemento tensionatore 142 fissato alla seconda piastra di collegamento 18’, agendo su un dado di tensionamento 143 e bloccando infine in posizione detto dado di tensionamento con un controdado 144 (Figure 9, 9a).
Infine, poiché accorciando la cinghia 14, un tratto di estremità 14b del ramo superiore della cinghia rimane inutilizzato, si arrotola detto tratto di estremità 14b e lo si inserisce in un dispositivo di alloggiamento 146 che può essere fissato, ad esempio, sui mezzi di azionamento 15 tramite una vite 147. A questo punto il dispositivo 100 secondo l’invenzione à ̈ pronto per essere utilizzato.
Per rimontare i tratti di traversa 106 e 107 al fine di aumentare la lunghezza dell’apparato 100, le operazioni da effettuare sono del tutto analoghe alle operazioni precedentemente descritte in relazione allo smontaggio dei tratti di traversa 106 e 107.
La possibilità di adattare l’apparato 100 secondo l’invenzione a rulli di lunghezza diversa, rende l’uso dell’apparato estremamente flessibile. Inoltre à ̈ reso possibile, con un singolo apparato, eseguire operazioni di pulizia su rulli di lunghezze diverse, senza che sia necessario, come per gli apparati noti dallo stato della tecnica utilizzare apparati diversi per rulli di lunghezze diverse. Ciò comporta un rilevante risparmio di costi.
Nell’attuazione pratica, i materiali, le dimensioni e i particolari esecutivi potranno essere diversi da quelli indicati, ma ad essi tecnicamente equivalenti, senza uscire dall’ambito della presente invenzione.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (100) per trattare rulli atto a sottoporre ad una operazione di manutenzione rulli (3) un dispositivo trasportatore (2) per eliminare impurità e incrostazioni da una superficie esterna (13) di detti rulli (3), detto apparato (100) comprendendo un telaio (4), provvisto di una prima traversa (6) e di una seconda traversa (7) tra loro parallele e connesse tra loro alle rispettive estremità tramite una prima piastra di collegamento (18) e una seconda piastra di collegamento (18’), detto apparato (100) comprendendo inoltre mezzi di bloccaggio (19; 19’) atti a mantenere detto apparato (100) in una posizione fissa in appoggio su detto dispositivo trasportatore (2) quando detti rulli (3) sono azionati a ruotare intorno a rispettivi assi di rotazione (A), mezzi di sollevamento (21; 21’) atti ad allontanare detto telaio (4) dalla superficie esterna (13) di detti rulli (3) e mezzi pulitori (8) provvisti di un carrello (9), mobile lungo detta traversa (6), di una testa di supporto (16) e di un attrezzo pulitore (17) amovibilmente accoppiabile a detta testa di supporto (16), caratterizzato dal fatto che comprende inoltre un primo tratto di traversa (106) collegabile in modo amovibile a detta prima traversa (6) e un secondo tratto di traversa (107) collegabile in modo amovibile a detta seconda traversa (7), per variare la lunghezza di detta prima traversa (6) e di detta seconda traversa (7).
  2. 2. Apparato (100) secondo la rivendicazione 1, in cui ad un’estremità (6a) di detta prima traversa (6) destinata ad accoppiarsi con un’estremità (106a) di detto primo tratto di traversa (106) à ̈ prevista una rispettiva prima madrevite (124).
  3. 3. Apparato (100) secondo la rivendicazione 2, in cui a detta estremità (106a) di detto primo tratto di traversa (106) à ̈ prevista una seconda madrevite (125).
  4. 4. Apparato (100) secondo la rivendicazione 3, in cui detta prima madrevite (124) e detta seconda madrevite (125) sono fissabili tra loro tramite una vite (127) inseribile in una cavità (126) di detto primo tratto di traversa (106).
  5. 5. Apparato (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un elemento di collegamento (128) atto a collegare tra loro un’estremità (7a) di detta seconda traversa (7) e un’estremità (107a) di detto secondo tratto di traversa (107).
  6. 6. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre ulteriori elementi di collegamento (130) atti a collegare tra loro le rispettive estremità (6a, 106a; 7a, 107a) di dette traverse (6, 7) e di detti tratti di traversa (106, 107).
  7. 7. Apparato (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre una fotocellula (133) fissabile in modo amovibile ad una di detti tratti di traversa (106; 107) o a una di dette traverse (6, 7), detta fotocellula (133) essendo atta a rilevare uno spostamento indesiderato dell’apparato (100) in una direzione parallela a detto asse (A) e ad attivare un segnale di allarme.
  8. 8. Apparato (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre mezzi di fissaggio (140) amovibili, atti a fissare in modo amovibile un ramo (14a) di detta cinghia (14) a detto carrello (9).
  9. 9. Apparato (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre mezzi di alloggiamento (146) atti ad alloggiare un tratto eccedente (14b) di detto ramo (14a) quando la lunghezza dell’apparato (100) viene ridotta rimuovendo detto primo tratto di traversa (106) e detto secondo tratto di traversa (107).
  10. 10. Apparato (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un elemento tensionatore (142) atto a regolare la tensione di detta cinghia (14) quando viene modificata la lunghezza dell’apparato (100), detto elemento tensionatore (142) essendo connesso a detta seconda piastra di collegamento (18’).
  11. 11. Apparato (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui, in una di dette traverse (7) à ̈ ricavato un canale (134) per l’alloggiamento di cavi elettrici (136) e di tubazioni (137) di un impianto pneumatico di detto apparato (100) e in uno di detti tratti di traversa (107), accoppiabile a detta traversa (7) e ricavato un tratto di canale (135) che costituisce prolungamento di detto canale (134), quando detto tratto di traversa (107) à ̈ accoppiato a detta traversa (7).
  12. 12. Apparato (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto attrezzo pulitore (17) comprende una pluralità di elementi pulitori (27) ciascuno dei quali à ̈ parzialmente annegato in uno strato (26) di materiale elastico.
  13. 13. Apparato (100) secondo la rivendicazione 12, in cui ciascun elemento pulitore (27) comprende almeno un bordo (28) che si proietta al di fuori di detto strato (26) per interagire con la superficie esterna (13) di detti rulli (3) quando detto attrezzo pulitore (17) Ã ̈ portato a contatto con detta superficie esterna (13).
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