ITMI981314A1

ITMI981314A1 - Radiatore di tipo mobile a funzionamento indipendente e procedimento per la sua realizzazione

Info

Publication number: ITMI981314A1
Application number: IT98MI001314A
Authority: IT
Inventors: Longhi Giuseppe De
Original assignee: De Longhi Spa
Priority date: 1998-06-10
Filing date: 1998-06-10
Publication date: 1999-12-10
Also published as: KR100347984B1; NO992811L; DE69910902D1; CN1166896C; TW434389B; NO323668B1; ATE249018T1; AU3497999A; ES2205632T3; NO992811D0; EP0965801A3; RU2177118C2; BR9901818A; PT965801E; JP2000146460A; TR199901283A2; JP3488841B2; UA54472C2; AR018615A1; EP0965801B1

Description

Descrizione di una domanda di breveto per invenzione

DESCRIZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un radiatore di tipo mobile a funzionamento indipendente e ad un procedimento per la sua realizzazione.

Atualmente, come noto, esistono sul mercato numerose tipologie di radiatori di tipo mobile a funzionamento indipendente tra i quali vi sono i radiatori in cui circola olio diatermico che viene riscaldato da una resistenza elettrica posta internamente al corpo del radiatore.

Questi radiatori ad olio diatermico presentano normalmente più elementi radianti tra loro idraulicamente connessi tramite dei mozzi superiori ed inferiori.

Ciascun elemento radiante è composto da una prima ed una seconda-piastra metallica tra loro associate in modo da definire una porzione centrale in cui circola l’olio diatermico, in ciascun elemento radiante là zona della superficie che si estende al di fuori della porzione centrale in cui circola l’olio può presentare sulla doppia lamiera, definita dall’unione della prima e della seconda piastra, delle pieghe e/o dei canali e/o delle aperture per ridurre la trasmissione del calore dalla porzione centrale ai bordi di ciascun elemento radiante.

In questo modo le superfici perimetrali del radiatore presentano una temperatura inferiore a quella dell’olio riscaldato e circolante nella porzione centrale.

Questa tipologia di radiatori pur avendo un buon funzionamento, presentano dei costi piuttosto elevati di fabbricazione e, di conseguenza, di vendita al pubblico.

Allo scopo è sufficiente pensare che l applicazione superiore al corpo del radiatore di una griglia implica delle lavorazioni supplementari di stampaggio, stoccaggio, sgrassaggio, verniciatura ed assemblaggio in linea della stessa con un aggravio di costi dovuti, sia al materiale che alle operazioni aggiuntive che si rendono necessarie.

Inoltre, va rilevato che questi radiatori presentano un peso piuttosto elevato che oltre ad incrementare i costi di spedizione penalizzano la loro movimentazione aU’intemo di un locale da parte del'utilizzatore.

II compito che si propone il presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati dei radiatori funzionanti con olio diatermico di tipo noto.

Nell’ambito di questo compito uno scopo importante del trovato è realizzare un radiatore di tipo mobile a funzionamento indipendente ed un procedimento per la sua realizzazione che consentano un notevole risparmio di materiale per la fabbricazione del radiatore che così presenta un peso più contenuto ed una maggior facilità di movimentazione da parte dell’utente.

E’ ancora uno scopo del trovato realizzare un radiatore di tipo mobile a funzionamento indipendente ed un procedimento per la sua realizzazione che consentano la realizzazione della griglia direttamente sulla parte superiore degli elementi radianti del corpo radiatore così da eliminare qualsiasi tipologia di operazione supplementare e ridurre i costi di fabbricazione e quindi di commercializzazione del radiatore.

E’ ancora uno scopo del trovato realizzare un radiatore di tipo mobile a funzionamento indipendente ed un procedimento per la sua realizzazione che consentano di ottenere, a parità di portata di aria dei radiatori di tipo noto, una maggiore velocità del moto convettivo e quindi un maggior scambio termico.

Non ultimo scopo del trovato è realizzare un radiatore di tipo mobile a funzionamento indipendente ed un procedimento per la sua realizzazione che consentano di ottenere una maggior circolazione di aria nell’ambiente e, conseguentemente, un minor tempo di riscaldamento dello stesso ed in generale un maggior rendimento del radiatore stesso.

Questo compito nonché questi ed altri scopi vengono raggiunti da un radiatore di tipo mobile a funzionamento indipendente comprendente un corpo presentante più elementi radianti ciascuno dei quali è definito da almeno una prima ed una seconda piastra metallica tra loro associate e da almeno una porzione centrale in cui circola un fluido riscaldato ad una temperatura prestabilita da mezzi di riscaldamento, detti elementi radianti essendo tra loro comunicanti tramite dei mozzi di passaggio di detto fluido caldo per la sua circolazione internamente a detto corpo, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti elementi radianti presenta almeno una zona della sua superficie, esterna a detta porzione centrale in cui circola detto fluido caldo, avente uno spessore di parete sostanzialmente uguale allo spessore di detta prima o seconda piastra metallica. Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’ invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita ma non esclusiva del radiatore di tipo mobile a funzionamento indipendente e dal procedimento per la sua realizzazione secondo il trovato illustrati a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni in cui:

• la figura 1 è una vista in alzato laterale del corpo del radiatore nel quale non sono state ad esempio rappresentate le ruote per il suo trasferimento su di un piano;

• la figura 2 è una vista in pianta del corpo del radiatore rappresentato in figura 1 secondo il trovato;

• la figura 3 è una vista in alzato laterale della parte superiore di due elementi radianti del radiatore di cui uno è sezionato trasversalmente;

• la figura 4 è una vista in alzato frontale di un elemento radiante del radiatore secondo il trovato;

• la figura 5 è una vista in esploso della prima e della seconda piastra metallica che definiscono un elemento radiante del radiatore secondo il trovato;

• le figure 6 e 7 mostrano rispettivamente in sezione la prima e la seconda piastra metallica separate e la prima e la seconda piastra metallica sezionate tra loro ed associate secondo il trovato;

• la figura 8 è una vista lungo la linea di sezione Vili- Vili di figura 4 secondo il trovato;

• le figure 9 e 10 sono una vista frontale di una differente forma di realizzazione degli elementi radianti del radiatore secondo il trovato;

• le figure da 1 1 a 19 mostrano le diverse fasi di realizzazione di ciascun elemento radiante secondo il trovato; e

• le figure da 20 a 23 mostrano le diverse fasi di realizzazione di ciascun elemento radiante relativo al radiatore di figura 4. Con riferimento alle figure sopradescritte il radiatore di tipo mobile a funzionamento indipendente, indicato complessivamente con il numero di riferimento 1, comprende un corpo 2 definito da più elementi radianti ciascuno dei quali è definito da almeno una prima ed una seconda piastra metallica, genericamente indicate con 3 e 4, ed almeno una porzione centrale 5 in cui circola un fluido riscaldato ad una temperatura prestabilita da dei mezzi di riscaldamento ed in particolare da una resistenza 6.

Gli elementi radianti sono tra loro comunicanti tramite dei mozzi 7 di passaggio del fluido caldo, ad esempio olio diatermico, per consentirne la sua circolazione internamente al corpo 2 del radiatore.

Vantaggiosamente ciascuno degli elementi radianti presenta almeno una zona della sua superficie 8, che risulta esterna alla porzione centrale 5 in cui circola l’olio diatermico, avente uno spessore di parete “S” sostanzialmente uguale allo spessore di parete della prima o della seconda piastra metallica 3 o 4.

In particolare lo spessore di parete “S” uguale allo spessore di parete della prima o della seconda piastra metallica 3 o 4 è ottenuto grazie al fatto che la prima piastra metallica 3 presenta dimensioni maggiori della seconda piastra metallica 4 e comprende dei mezzi di alloggiamento definiti da una sede 10, avente dimensioni sostanzialmente uguali alle dimensioni della seconda piastra metallica 4, per consentire l alloggiamento nella sede 10 di quest’ultima.

In questo modo, come chiaramente visibile in figura 7, la prima e la seconda piastra metallica 3 e 4 una volta che sono tra loro associate consentono alla prima piastra 3 di svilupparsi oltre la zona centrale in cui circolare l’olio diatermico da una zona mediana della stessa.

La seconda piastra metallica 4 è, inoltre, associata alla prima piastra metallica 3 tramite la saldatura elettrica per rullatura della sua zona perimetrale internamente alla sede 10 ricavata sulla prima piastra metallica.

In una variante costruttiva ciascun elemento radiante presenta una rastremazione superiore così da avere sostanzialmente una conformazione trapezoidale con la base minore 40 rivolta verso l’alto e la base maggiore 41 rivolta verso il basso in modo da consentire l ottimizzazione del moto convettivo dell' aria poiché la base maggiore 4 1 inferiore definisce una bocca di aspirazione di dimensioni maggiori rispetto alla base minore 40 superiore per cui la sezione di passaggio dell’aria partendo dalla base verso l’alto va via via restringendosi aumentando così la velocità del flusso convettivo.

Questa soluzione consente quindi una maggior circolazione dell’aria nell’ambiente consentendo così di aumentare il rendimento complessivo del radiatore.

Nella soluzione rappresentata schematicamente in figura 9 mentre la conformazione di ciascun elemento radiante, come detto, è sostanzialmente trapezoidale la sua porzione centrale 5, in cui circola il fluido caldo, ad esempio olio diatermico, ossia la zona in cui vengono saldate elettricamente per rullatura la prima e la seconda piastra metallica, presenta i suoi lati allungati paralleli.

In una ulteriore variante costruttiva invece, come visibile schematicamente in figura 10, mentre la conformazione dell’elemento radiante è sempre trapezoidale la forma della porzione centrale 5 in cui circola il fluido caldo presenta i suoi lati longitudinali sostanzialmente paralleli ai bordi dell’elemento radiante in modo che tale porzione centrale presenti anch’essa una conformazione sostanzialmente trapezoidale.

Quest’ ultima soluzione consente, tenendo conto che verso la base 41 inferiore maggiore la temperatura sui bordi risulta più bassa, di allargare il canale dell’ olio con un rendimento maggiore del radiatore consentendo così di uniformare la temperatura superficiale dello stesso.

Per entrambe le soluzioni sopradescritte è, inoltre, possibile eseguire delle lavorazioni meccaniche sulla prima piastra metallica e ad esempio è possibile realizzare sulla sua porzione perimetrale almeno una piegatura 20 che può presentare sul suo bordo una ribordatura o arricciatura 2 1.

Inoltre, la prima piastra presenta sulla sua superficie dei mezzi per il suo irrigidimento e dei mezzi di limitazione della trasmissione del calore per conduzione dalla porzione o zona centrale 5 in cui circola l’olio ai suoi bordi.

I mezzi di irrigidimento comprendono una imbutitura 22 sviluppantesi almeno lungo una parte della prima piastra metallica ed in particolare, come ad esempio visibile in figura 4, si sviluppa dalla base inferiore lungo tutto il perimetro di ciascun elemento radiante.

L’imbutitura 22 che ha la conformazione di un semicanale ha, inoltre, il vantaggio di limitare la trasmissione del calore per conduzione dalla zona centrale al bordo di ciascun elemento radiante, sia per il fatto di aumentare il percorso del calore e conseguentemente aumentare la superficie per lo smaltimento dello stesso, sia perchè nelle zone di piegatura la lamiera tende leggermente ad assottigliarsi aumentando cosi la resistenza al passaggio del calore.

Inoltre, i mezzi di limitazione della trasmissione del calore possono anche essere definiti da una o più asole 23 che possono essere disposte o parallelamente alla zona centrale in cui circola l’olio oppure anche essere messe in modo obliquo o altro modo idoneo allo scopo.

Le aperture conformate ad asole 23 sono, inoltre, vantaggiosamente realizzate anche sulla parte superiore del radiatore in modo da creare una vera e propria griglia direttamente realizzata sulla prima piastra metallica 3 di ciascun elemento radiante del radiatore così da evitare le ulteriori lavorazioni, come avviene attualmente nella tecnica nota, di stampaggio, stoccaggio, sgrassaggio, verniciatura ed assemblaggio in linea per le griglie realizzate separatamente dagli elementi radianti e poi associate a quest’ultimo una volta che il radiatore è finito.

Nella parte superiore di ciascun elemento radiante oltre alla realizzazione di più aperture asolate 23, atte a realizzare la griglia, è possibile realizzare anche la piegatura 20 e/o l’arricciatura 21 della prima piastra metallica 3 in modo da creare un corpo del radiatore omogeneo ed equamente dotato delle caratteristiche termico-funzionali elencate.

Grazie, inoltre, al fatto che in ciascun elemento radiante rimane uno spazio superiore tra la superficie grigliata ed i mozzi internamente ai quali fluisce il fluido caldo tra un elemento radiante e l’altro, è possibile dotare il radiatore, nel caso fosse necessario, anche di mezzi per la formazione di un flusso di aria forzata quali ad esempio un ventilatore oppure dei mezzi di umidificazione dell’aria, quali ad esempio un umidificatore non rappresentati.

Uno o entrambi gli elementi radianti di estremità del corpo del radiatore possono, inoltre, essere provvisti con una cappottina, non rappresentata nei disegni, atta a chiudere il corpo del radiatore sia per una questione estetica sia per evitare il contatto delle parti calde dello stesso da parte dell’ utilizzatore.

Forma oggetto del presente brevetto per invenzione anche un procedimento per la realizzazione di un radiatore di tipo mobile a funzionamento indipendente come sopradescritto e rappresentato.

In particolare ciascun elemento radiante del radiatore viene realizzato stampando per imbutitura una prima ed una seconda lamiera o piastra metallica che presentano differenti dimensioni. In particolare, come visto, la prima piastra metallica 3 o prima lamiera rappresentata in figura 12 presenta una dimensione maggiore della seconda piastra metallica 4 o lamiera rappresentata in figura 11.

Mediante questa operazione di imbutitura viene formata sulla prima e seconda lamiera una prima e seconda impronta longitudinale di uguale conformazione atte a definire, come verrà precisato qui di seguito, il vano di contenimento 5 in cui circolerà il fluido da riscaldare mediante resistenza.

In particolare dopo che è stata realizzata la prima e la seconda impronta longitudinale sulla prima e seconda lamiera queste ultime vengono saldate tra di loro elettricamente per rullatura lungo una porzione perimetrale 50 della seconda lamiera e la corrispondente zona della prima lamiera.

La saldatura della prima e della seconda lamiera consente quindi di sovrapporre in modo perfetto la prima e la seconda impronta dando così origine al vano di contenimento 5 del fluido da riscaldare.

Successivamente è possibile eseguire la lavorazione meccanica della sola prima lamiera sulla sua superficie 8 che si estende esternamente al vano 5 di contenimento dell’olio.

In particolare, la lavorazione meccanica della superficie della prima lamiera che viene realizzata ad esempio sul radiatore il cui elemento radiante è rappresentato nelle figure 9 e 10 consiste nel realizzare almeno una operazione di imbutitura, come visibile in figura 14, e successivamente una operazione di rifilo della prima lamiera, come visibile sempre in figura 14. Successivamente all’operazione di rifilo viene eseguita una operazione di raddrizzatura, come visibile in figura 15, del bordo della prima lamiera e quindi una operazione di sbordatura del bordo rifilato della stessa come visibile in figura 16.

La stessa tipologia di operazione appena indicata fino alla lavorazione meccanica di raddrizzatura viene eseguita anche sull’ elemento radiante, ad esempio rappresentato nelle figure 6, 7 e 8.

In quest’ultimo caso successivamente alla lavorazione meccanica di imbutitura e rifilo (figura 20) e di raddrizzatura (figura 21) viene eseguita una operazione di pre-arricciatura, come rappresentato in figura 22, e quindi una operazione di arricciatura, come rappresentato in figura 23, della prima lamiera.

In entrambi i casi l’operazione di tranciatura per la formazione delle aperture asolate 23 sulla prima lamiera sia lateralmente alla porzione di contenimento del fluido caldo sia superiormente a ciascun elemento radiante per la formazione diretta sugli elementi radianti della griglia può essere realizzata in una fase qualsivoglia, a secondo delle necessità, successivamente alla saldatura della prima piastra metallica con la seconda piastra metallica.

Si è in pratica constatato come il radiatore secondo il trovato risulti particolarmente vantaggioso per consentire la formazione di una griglia direttamente sulla lamiera degli elementi radianti cosi da evitare le operazione supplementari di lavorazione della stessa come veniva fatto nella tecnica nota.

Inoltre, il fatto di poter eseguire lavorazioni meccaniche su una sola lamiera consente l’esecuzione di lavorazioni non possibili su due lamiere, come avviene per i radiatori di tipo noto, e permette di realizzare un radiatore di peso minore e quindi con maggior facilità di spostamento da un locale all’altro da parte del’utilizzatore con un conseguente risparmio di materiale pur migliorandone il rendimento, l’aspetto estetico e la velocità di realizzazione in linea.

Il trovato cosi concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica i materiali impiegati nonché le dimensioni potranno essere qualsiasi a secondo delle esigenze e dello stato della tecnica.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Radiatore di tipo mobile a funzionamento indipendente e procedimento per la sua realizzazione comprendente un corpo presentante più elementi radianti ciascuno dei quali è definito da almeno una prima ed una seconda piastra metallica tra loro associate e da almeno una porzione centrale in cui circola un fluido riscaldato ad una temperatura prestabilita da mezzi di riscaldamento, detti elementi radianti essendo tra loro comunicanti tramite dei mozzi di passaggio di detto fluido caldo per la sua circolazione internamente a detto corpo, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti elementi radianti presenta almeno una zona della sua superficie, esterna a detta porzione centrale in cui circola detto fluido caldo, avente uno spessore di parete sostanzialmente uguale allo spessore di detta prima o seconda piastra metallica.
2) Radiatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta prima piastra metallica presenta dimensioni maggiori di detta seconda piastra metallica.
3) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima piastra presenta mezzi di alloggiamento di detta seconda piastra metallica.
4) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alloggiamento comprendono una sede di dimensioni sostanzialmente uguali alle dimensioni di detta seconda piastra metallica.
5) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima piastra si sviluppa da una zona mediana di detta zona centrale in cui circola detto fluido caldo.
6) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima piastra e detta seconda piastra sono tra loro associate a tenuta lungo la zona perimetrale di detta sede.
7) Radiatore di tipo mobile a funzionamento indipendente comprendente un corpo presentante più elementi radianti ciascuno dei quali è definito da almeno una prima ed una seconda piastra metallica tra loro associate e da almeno una porzione centrale in cui circola detto fluido riscaldato ad una temperatura prestabilita da mezzi di riscaldamento, detti elementi radianti essendo tra loro comunicanti tramite dei mozzi di passaggio di detto fluido caldo per la sua circolazione internamente a detti elementi radianti ed il riscaldamento di detto corpo, caratterizzato dal fatto che ciascun elemento radiante presenta una rastremazione superiore definente una base di ampiezza maggiore rispetto alla sua sommità.
8) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione centrale in cui circola detto fluido caldo presenta una rastremazione superiore definente una base di ampiezza maggiore rispetto alla sua sommità.
9) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la distanza del bordo di detto elemento radiante da detta zona centrale è costante.
10) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima piastra presenta sulla sua porzione perimetrale almeno una piegatura.
11) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta piegatura presenta sul suo bordo una ribordatura o arricciatura.
12) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima piastra presenta sulla sua superficie mezzi per il suo irrigidimento e mezzi di limitazione della trasmissione del calore per conduzione da detta zona centrale e detto bordo.
13) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di irrigidimento comprendono una imbutitura sviluppantesi almeno lungo una parte di detta prima piastra metallica.
14) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di limitazione della trasmissione del calore per conduzione da detta zona centrale e detto bordo sono definiti da detta imbutitura.
15) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dai fatto che detti mezzi di limitazione della trasmissione del calore per conduzione da detta zona centrale e deto bordo comprendono più asole.
16) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno detta piegatura e/o detta arricciatura e/o deta imbutitura e/o dete asole sono ricavate anche nella parte superiore di ciascuno di detti elementi radianti in modo ato a definire una griglia.
17) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fato di comprendere mezzi per la formazione di un flusso di aria forzato.
18) Radiatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fato di comprendere mezzi di umidificazione dell’aria.
19) Procedimento per la realizzazione di un radiatore di tipo mobile a funzionamento indipendente, caratterizzato dal fatto che la realizzazione di ciascun elemento radiante di deto radiatore consiste nello stampare per imbutitura una prima e seconda lamiera di differenti dimensioni per formare sulle stesse una prima e seconda impronta longitudinale di uguale conformazione, nel saldare per rullatura detta prima lamiera con detta seconda lamiera lungo una porzione perimetrale di quest’ultima in modo da sovrapporre detta prima e seconda impronta longitudinale in modo atto a definire il vano di contenimento di un fluido da riscaldare e nell’eseguire la lavorazione meccanica di solo detta prima lamiera sulla sua superfìcie estendentesi esternamente da deto vano di contenimento.
20) Procedimento secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che detta lavorazione meccanica di detta superficie di detta prima lamiera consiste nel realizzare almeno una operazione di imbutitura e di rifilo della stessa.
21) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta lavorazione meccanica comprende almeno una operazione di raddrizzatura e di sbordatura del bordo rifilato di detta prima lamiera.
22) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta lavorazione meccanica comprende, successivamente a detta operazione di raddrizzatura almeno una pre-arricciatura seguita da una arricciatura di detta prima lamiera.
23) Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una operazione di tranciatura per la formazione di una o più aperture su detta prima lamiera sulla sua superficie estendentesi esternamente da detto vano di contenimento. Il tutto come sostanzialmente descritto, illustrato, rivendicato e per gli scopi ivi specificati.