ITMI980246U1 - Radiatore elettrico ad olio per il riscaldamento di ambienti - Google Patents

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    • F28D1/03Heat-exchange apparatus having stationary conduit assemblies for one heat-exchange medium only, the media being in contact with different sides of the conduit wall, in which the other heat-exchange medium is a large body of fluid, e.g. domestic or motor car radiators with heat-exchange conduits immersed in the body of fluid with plate-like or laminated conduits
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24HFLUID HEATERS, e.g. WATER OR AIR HEATERS, HAVING HEAT-GENERATING MEANS, e.g. HEAT PUMPS, IN GENERAL
    • F24H3/00Air heaters
    • F24H3/002Air heaters using electric energy supply
    • F24H3/004Air heaters using electric energy supply with a closed circuit for a heat transfer liquid

Description

DESCRIZIONE del modello industriale di utilità
Il presente trovato si riferisce ad un radiatore elettrico ad olio per il riscaldamento di ambienti.
Come è noto attualmente viene fatto uri largo impiego di radiatori ad olio per il riscaldamento di ambienti. Uno di questi tipi di radiatori è formato da una batteria di elementi radianti metallici entro cui è contenuto un fluido caldo, ad esempio olio diatermico, che, essendo riscaldato tramite una resistenza elettrica, propaga il calore a tutta la struttura metallica radiante.
Tali elementi radianti hanno pertanto almeno una porzione centrale costituita da un serbatoio stagno, che viene posto in comunicazione con un medesimo serbatoio di un elemento adiacente per mezzo di due fori circolari posti nelle vicinanze delle due estremità, superiore ed inferiore del detto serbatoio. In particolare i fori inferiori individuano una cavità cilindrica entro cui è alloggiata la resistenza elettrica mentre la cavità superiore è utilizzata per permettere una corretta circolazione del fluido diatermico utilizzato.
Mentre negli elementi dei radiatori tradizionali il serbatoio, variamente sagomato, si estende lungo tutto l'elemento, fatto salvo un bordo perimetrale esterno, negli ultimi anni sono state realizza %te delle strutture dove tale serbatoio costituisce soltanto la parte centrale di detto elemento. Invece, la parte più esterna, in particolare lungo i due lati, è stata variamente sagomata con lo scopo principale di ridurre la temperatura delle superfici esterne del radiatore e inoltre di modificarne l'aspetto estetico tradizionale.
Nonostante tali modifiche introdotte è possibile ancora affermare che la totalità degli elementi per radiatori, pur fra loro molto diversi, sono caratterizzati dall'essere costituiti dall'unione di due elementi a guscio, sostanzialmente identici, aventi una rigida simmetria rispetto all'asse centrale verticale coincidente con l'asse del serbatoio interno e dei due fori circolari utilizzati per la connessione agli altri elementi simili.
Tali elementi a guscio a loro volta portano alla realizzazione di elementi simmetrici rispetto sia al suddetto asse centrale verticale sia rispetto ai due assi, verticale ed orizzontale costituiti dalle linee di congiunzione dei due elementi a guscio. Inoltre, si è notato che la forma degli elementi a guscio è alquanto complessa e necessita di parecchie fasi di lavorazione.
Una siffatta realizzazione comporta quindi un uso rilevante di materiale con costi elevati ad esso connessi, nonché costi di lavorazione per lo sviluppo della varie fasi per l'ottenimento del prodotto così variamente sagomato.
Inoltre, con tale disposizione simmetrica dei due elementi a guscio non è possibile raggiungere l'obiettivo di una importante e rilevante riduzione della temperatura della superficie esterna del radiatore .
Scopo del presente trovato è perciò quello di realizzare un radiatore avente degli elementi radianti costituiti da due elementi a guscio ma di forma la più semplice possibile e di costo il più contenuto.
Tale scopo può essere raggiunto da una struttura per elementi a guscio di un radiatore ad olio per il riscaldamento di ambienti come rivendicato nella rivendicazione 1.
Un radiatore elettrico ad olio per il riscaldamento di ambienti realizzato secondo il presente trovato presenta notevoli vantaggi.
Si può notare che, poiché il serbatoio occupa soltanto una porzione centrale dell'elemento, è possibile raggiungere l'obiettivo di riduzione della temperatura della superficie esterna del radiatore.
Inoltre, vantaggiosamente, si può ottenere una riduzione dei costi del prodotto grazie alla particolare semplicità del singolo elemento a guscio.
Si nota ancora che, al dì fuori del perimetro del serbatoio stesso, non è necessario mantenere alcuna stretta simmetria fra i due elementi a guscio accoppiati. Anzi si constata che si possono avere dei significativi vantaggi dall'avere degli elementi a guscio che si sviluppino soltanto da un lato rispetto al serbatoio centrale, vale a dire completamente asimmetrici rispetto all'asse verticale del serbatoio centrale.
In sintesi la struttura ha i seguenti vantaggi: - E' facilmente dimostrabile come tale radiatore possa risultare più economico, poiché ogni elemento a guscio è realizzato con un evidente minor impiego di materiale.
- E' possibile in ogni caso creare un elemento radiatore che sia lungo i suoi bordi o superfici esterne simmetrico rispetto all'asse centrale.
- E' possibile la realizzazione di strutture con
delle superfici laterali esterne sostanzialmente
planari e perciò molto sicure e dal gradevole aspetto
estetico .
- E’ possibile avere i bordi o le superfici laterali ’ esterne con delle temperature estremamente ridotte
rispetto alla temperatura del fluido nel serbatoio
centrale dell’elemento.
- Vi è inoltre la possibilità di praticare lungo la
superficie degli elementi a guscio delle feritoie che
ne aumentino la capacità di scambio termico o delle
asole atte ad incrementare ulteriormente la
resistenza termica verso l’esterno.
Le caratteristiche ed i vantaggi di un radiatore
elettrico ad olio per il riscaldamento di ambienti
secondo il presente trovato risulteranno maggiormente
evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa
e non limitativa, riferita ai disegni schematici
allegati nei quali:
la figura 1 è una vista prospettica di uh
radiatore elettrico ad olio per il riscaldamento di'
ambienti secondo una prima esemplificazione del
presente trovato,
la figura 2 è una vista prospettica di un
singolo elemento del radiatore costituito da due elementi a guscio associati, sostanzialmente identici ma asimmetrici rispetto all'asse verticale di un serbatoio centrale, aventi la superficie laterale sostanzialmente planare,
la figura 3 è una vista in sezione ingrandita del medesimo elemento del radiatore realizzato come in figura 2 secondo la traccia III-III di figura 4 ,
la figura 4 è una vista in alzata frontale dell'elemento del radiatore di figura 2,
la figura 5 è una vista in sezione ingrandita di un elemento secondo la traccia V-V di figura 6,
la figura 6 è una vista in alzata frontale del singolo elemento del radiatore di figura 5,
la figura 7 è una vista in pianta dall'alto di un secondo elemento di radiatore realizzato con due elementi a guscio secondo il presente trovato,
le figure 8 e 9 sono una vista frontale ed una in alzata laterale dell'elemento di figura 7,
la figura 10 è una vista in pianta dall’alto di un singolo elemento del radiatore di figure 7, 8 e 9, le figure 11 e 12 sono una vista frontale ed una in alzata laterale del singolo elemento di figura 10, la figura 13 è una vista in pianta dall'alto di un terzo elemento di radiatore realizzato con due elementi a guscio secondo il presente trovato avente negli elementi a guscio asimmetrici alcune feritoie per aumentare lo scambio termico,
le figure 14 e 15 sono una vista frontale ed una in alzata laterale dell'elemento di figura 13.
Con riferimento alla figura 2 un singolo elemento composto radiante, complessivamente indicato con 13, è del tipo destinato ad essere montato fianco a fianco con altri elementi radianti 13 ad esso identici per formare, disposti in una batteria, un radiatore 14, mostrato in figura 1.
Il singolo elemento composto radiante 13 presenta un serbatoio 15 per il fluido diatermico che viene riscaldato tramite una resistenza elettrica, non mostrata nelle figure.
Tale singolo elemento radiante 13 in particolare è costituito tramite l'unione di due identici elementi a guscio 16, di forma essenzialmente rettangolare allungata in direzione verticale. Gli elementi a guscio vengono ricavati tramite sagomatura di elementi piani metallici, in materiale opportuno e trattato in modo da essere compatibili con il loro uso.
Ciascun elemento a guscio 16 prevede una particolare parte bombata decentrata o eccentrica 17 che occupa quasi l'intera altezza e che serve a formare - allorquando i due elementi a guscio 16 siano assemblati tra loro - il già citato serbatoio 15 dell'olio diatermico. Ogni singolo elemento a guscio 16 prevede inoltre ad estremità opposte della parte bombata 17 due fori 22 in asse per il collegamento con elementi a guscio 16 di elementi radianti adiacenti.
Ogni elemento a guscio 16 presenta inoltre sul lato opposto alla parte bombata eccentrica 17 una parte che si definisce "radiante", anch'essa eccentrica rispetto al singolo elemento a guscio 16.
Questa parte radiante comprende un corpo centrale 18a, attorno alla bombatura 17, ed una parte da un sol lato lungo, verticale, che è proprio eccentrica rispetto al corpo centrale 18a.
Nell'esempio mostrato nelle figure 1-6, la parte radiante è sagomata a V ed una prima porzione 18b della sagoma a V è solidale al corpo centrale 18a e disposta piegata rispetto ad esso.
Una seconda porzione 18c della sagoma a V viene a disporsi perpendicolare al corpo centrale 18a in modo da presentare una superficie laterale planare verso l'esterno. Questa porzione 18c è così disposta perpendicolare ad un piano di accoppiamento dei due elementi a guscio 16.
Possono essere previsti tra la prima e la seconda porzione 18b e 18c brevi tratti piani di raccordo 18d che si dispongono paralleli al corpo centrale 18a.
Il corpo centrale 18a della parte radiante può anche avere da un lato spigoli smussati 19 che si sviluppano e si raccordano tra il bordo laterale terminale del corpo centrale 18a e i bordi superiore ed inferiore del corpo centrale stesso 18a.
Al momento dell'assemblaggio i due elementi a guscio 16 sono posti in modo tale che le loro due parti bombate 17, unitamente ai loro corpi centrali 18a, si accoppino, tramite saldatura, e formino il citato serbatoio 15 per il fluido diatermico.
L’elemento risultante, mostrato nelle figure 2-4, sarà così costituito sostanzialmente da tre zone verticali. Una zona centrale, che è praticamente costituita dal serbatoio 15 del fluido diatermico e dai due corpi centrali 18a sovrapposti tra loro, ed una coppia di zone laterali.
Ciascuna delle zone laterali è costituita dalla parte radiante 18b, 18c, 18d di uno dei due elementi a guscio 16 formanti il singolo elemento radiante 13.
Nell'elemento radiante mostrate nelle figure da 1 a 6 si nota che l'elemento, pur avendo perso la simmetria rispetto al piano di congiunzione dei due elementi a guscio 16, mantiene un aspetto simmetrico per quanto riguarda le porzioni 18c, ovvero le due superfici planari rivolte verso l'esterno.
Si nota inoltre dalla figura 1, come una volta che gli elementi radianti 13 siano disposti in batteria a formare un radiatore 14, quest'ultimo abbia una struttura ben chiusa e compatta.
Le figure 7-12 mostrano un ulteriore esempio di elemento radiante per radiatori secondo il presente trovato in cui si raggiunge una elevata semplificazione della struttura.
In questo elemento radiante, una volta realizzato, l'asimmetria del singolo elemento a guscio è impercettibile, ma tuttavia è ben presente.
In questo ulteriore esempio, per comodità di comprensione, si useranno numeri di riferimenti uguali per parti uguali.
I due elementi a guscio 16 che costituiscono l’elemento radiante 13 comprendono anch'essi una parte bombata eccentrica 17 ed una parte radiante, anch'essa eccentrica rispetto al singolo elemento a guscio 16.
In questo caso da un lato del corpo centrale 18a, attorno alla parte bombata, da un sol lato si estende una parte radiante piana 18e. Quindi le due parti radianti piane 18e dei due elementi a guscio 16 praticamente giacciono sul piano di congiunzione dei due elementi a guscio stessi.
In questo esempio possono essere ricavati spigoli arrotondati 21 che rendono maggiormente gradevole il singolo elemento radiante 13.
Appare del tutto evidente da questi esempi che l'asimmetria degli elementi a guscio che formano l'elemento radiante 13 non pregiudica la simmetria della batteria di elementi o radiatore 14 risultante.
Inoltre, questa particolare conformazione asimmetrica secondo il presente trovato non comporta la realizzazione di due elementi a guscio: uno "destro" e l'altro "sinistro". Questo grazie al fatto che l'elemento radiante è costituito da due elementi a guscio identici, che hanno la sola particolarità di essere semplicemente asimmetrici lungo l'asse centrale verticale.
Infine è da notare come la dimensione di tali elementi a guscio risulti ridotta (grosso modo di un terzo) rispetto agli elementi a guscio fino ad oggi impiegati nei radiatori elettrici
Si è così riusciti secondo il presente trovato ad avere i bordi o le superfici laterali esterne con delle temperature estremamente ridotte rispetto alla temperatura del fluido nel serbatoio centrale dell 'elemento .
Questo risultato deriva in modo vantaggioso sia dall'avere dimezzato (avendo tolto da ogni lato del serbatoio centrale la superficie di uno dei due elementi a guscio) la sezione di passaggio del calore e quindi raddoppiato la resistenza termica dal'centro della struttura al suo esterno; sia per avere la possibilità di formazione di canali di convezione tra un elemento e il successivo ai due lati della parte centrale calda.
Come poi mostrato nelle figure 13-15 è sempre possibile praticare lungo la parte radiante piana 18e ovvero nella superficie degli elementi a guscio 16 una pluralità di feritoie 20 e 20', aperte sui due lati della parte radiante 18e, che ne aumentino la capacità di scambio termico. Tali feritoie 20 e 20' possono essere anche previste nelle prime porzioni 18b della parte radiante sagomata a V o comunque in qualunque parte radiante che applichi il concetto innovativo del presente trovato. Le feritoie poi possono in alternativa essere sostituite o corredate da asole atte ad incrementare ulteriormente la resistenza termica verso l'esterno.

Claims (9)

  1. Secondo il presente trovato si è così realizzato un radiatore avente elementi radianti costituiti da due elementi a guscio, in generale ancora sostanzialmente identici, ma non più simmetrici, come quelli dello stato dell'arte, rispetto all'asse verticale del serbatoio centrale. Infatti, questi elementi a guscio hanno, al di fuori delle porzioni bombate che realizzano il serbatoio centrale, una forma sostanzialmente asimmetrica rispetto all'asse verticale dello stesso. E questa disposizione permette tutta la serie di vantaggi funzionali ed economici elencati in precedenza. RIVENDICAZIONI 1. Radiatore elettrico ad olio per il riscaldamento di ambienti del tipo costituito da una batteria (14) di elementi radianti (13) affiancati, ognuno dei quali realizzato dall'unione di due elementi a guscio (16) comprendente ciascuno una porzione bombata (17), ove si ricava un serbatoio (15) di fluido diatermico, ed una porzione radiante (18a,18b,18c,18d,18e), ogni singolo elemento a guscio (16) avendo due fori (22) in asse per il collegamento con elementi a guscio (16) di elementi radianti adiacenti, caratterizzato dal fatto che ciascun elemento a guscio (16) comprende detta porzione radiante (18a,18b,18c,18d,18e) da un sol lato, decentrata rispetto ad un asse centrale del singolo elemento a guscio (16), detta unione di due elementi a guscio (16) essendo realizzata in modo che vengano a coincidere assi verticali di dette porzioni bombate (17) di due elementi a guscio (16) in accoppiamento.
  2. 2. Radiatore elettrico ad olio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione radiante da un sol lato è una porzione piana (18e).
  3. 3. Radiatore elettrico ad olio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione radiante da un sol lato è una porzione variamente sagomata (18b, 18c, 18d).
  4. 4. Radiatore elettrico ad olio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione radiante da un sol lato è una porzione sagomata a V (18b, 18c, 18d)
  5. 5. Radiatore elettrico ad olio secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta porzione radiante sagomata a V comprende una porzione (18c) disposta perpendicolare ad un piano di accoppiamento di detti due elementi a guscio (16).
  6. 6. Radiatore elettrico ad olio secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta porzione radiante sagomata a V comprende una prima porzione (18b) solidale e piegata rispetto ad un corpo centrale (18a), ricavato attorno a detta porzione bombata (17), ed una seconda porzione (18c) perpendicolare a detto corpo centrale (18a) in modo da presentare una superficie laterale planare verso l'esterno.
  7. 7. Radiatore elettrico ad olio secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che tra detta prima e seconda porzione (18b, 18c) sono ricavati tratti piani di raccordo (18d) che si dispongono paralleli a detto corpo centrale (18a).
  8. 8. Radiatore elettrico ad olio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in detta porzione radiante sono ricavate una pluralità di feritoie (20, 20') che ne aumentino la capacità di scambio termico.
  9. 9. Radiatore elettrico ad olio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di presentare tre zone verticali: una centrale, in cui sono disposte dette porzioni bombate (17) di ciascuno dei due elementi a guscio (16) saldati insieme per formare detto serbatoio per il fluido diatermico (15), e due laterali ognuna costituita da una singola zona radiante (18a,18b,18c,18d,18e) di uno dei due elementi a guscio (16) che formano l'elemento.
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