ITMI942652A1

ITMI942652A1 - Scarpone da sci rinforzato

Info

Publication number: ITMI942652A1
Application number: IT94MI002652A
Authority: IT
Inventors: Claude Perrissoud; Rene Borel
Original assignee: Salomon Sa
Priority date: 1994-01-12
Filing date: 1994-12-27
Publication date: 1996-06-27
Also published as: FR2714800B1; ITMI942652A0; IT1271802B; FR2714800A1; US5595006A

Abstract

Scarpone da sci alpinistico (1) a scafo rigido (3), la cui base presenta una suola esterna (2) sulla quale è montata una base dello scafo (4) sovrastata da un gambale (5) provvisto di una parte posteriore (6) e di una parte anteriore (7). Lo scafo (3) comprende una soletta interna (9) sul proprio fondo e accoglie inoltre un'imbottitura interna costituita da ogni morbida scarpetta (10) a scopo di confort interposta fra il piede e la parte inferiore della gamba dello sciatore e lo scafo rigido.Il rinforzo interno rigido (11) presenta una sezione trasversale asimmetrica e globalmente a forma di squadra. Esso comprende segnatamente una zona sostanzialmente verticale (11a) che si estende lateralmente lungo il lato (4a) della base dello scafo (4) rivolto verso l'interno in corrispondenza del malleolo interno del piede dello sciatore ed è prolungata da una zona orizzontale (11b) che si estende sul suo fondo (4b), in modo che detta base dello scafo (4) risulti indeformabile esclusivamente in tali zone, allo scopo di fornire degli appoggi solidi in occasione del verificarsi di pressioni verticali sulla soletta (9) e/o laterali sul alto interno (4a), dovute agli sforzi esercitati dallo sciatore sullo scarpone e sul relativo gambale durante la pratica dello sci, senza peraltro modificare le caratteristiche di flessibilità proprie delle altre zone.

Description

Descrizione della domanda di brevetto per invenzione industriale avente titolo; SCARPONE DA SCI RINFORZATO

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce a uno scarpone da sci alpinistico che presenta uno scafa rigido, la cui base è provvista di una suola esterna e in cui una parte, costituente la base della scafo, è sovrastata da un gambale che comprende una parte posteriore, a portellone posteriore, e una parte anteriore, o portellone anteriore, ottenute in un unico o in diversi pezzi e articolate, rispetto a detta base dello scafo, attorno ad almeno un asse trasversale di articol azione , con detto scafo che comprende una soletta interna sul fondo e che accoglie inoltre un'imbottitura interna costituita da una scarpetta morbida di confort, interposta fra il piede e la parte inferiore della gamba e lo scafo rigido.

In tale tipo di scarpone è noto il fatto di prevedere dei rinforzi localizzati corr ispandenti a determinate zone del piede o della parte inferiore della gamba in modo da modificare la rigidità dello scarpone sul diritto di tali zone. Infatti, la domanda di brevetto francese n. 2.649.594 descrive uno scarpone nel quale si è tentato di control lare gli sforzi esercitati lateralmente sul gambale; infatti è stato rilevato che gli stessi sono estremamente importanti poiché lo sciatore si appoggia frequentemente sulle lamine degli sci.

Nella domanda citata è stato inoltre osservato che il modo in cui gli sforzi laterali, esercitati dalla gamba sul gambale dello scarpone, vengono trasmessi allo sci ha un ruolo molto importante nella guida degli sci. Viene pure insegnato che i'gambali di scarponi a forma di collare sono relativamente morbidi e che tale flessibilità è frequentemente negativa nei confronti di una trasmissione precisa e immediata degli sforzi laterali trasmessi dalla gamba allo sci. Se tali osservazioni, come pure il problema posto, sono realistiche e concrete, resta comunque il fatto che la soluzione prescelta, vale a dire di dotare di un rinforzo interno un lato<' >del gambale corrispondente all'interno della gamba, risolve solo parzialmente il problema.

Infatti, lo sforzo cosi trasmesso attraverso il rinforzo laterale del gambale non costituisce un'informazione diretta per il piede, poiché fra la parte di gambale rinforzato e la suola dello scarpone esiste una zona, segnatamente rappresentata dalla base dello scafo, che resta relativamente morbida. Tale zona interrompe il percorso seguito dall'informazione e ciò rende pressoché inutile la presenza di detto rinforzo in questo punto.

Inoltre, se gli sforzi laterali sono importanti nella pratica dello sci, gli sfarzi diretti nel senso longitudinale dello scarpone lo sono altrettanto in fase di scivaiamento , segnatamente in caso di flessione in avanti o di appoggio al1 'indietro, e producono un importante aumento delle pressioni verticali sulla suola. La soluzione citata non fornisce alcun insegnamento a tale proposito.

Dal brevetta francese n. 1.375.B65 è pure nato il fatto di rinforzare uno scarpone da sci con un elemento di rinforzo disposta a livello posteriore del tallone e che si prolunga sotto lo stesso. Detto rinforzo comprende anche due linguette laterali solidali con la parte superiore del gambale dello scarpone.

Il documento citata non insegna a modificare la rigidità dello scarpone in una direzione trasversale in prossimità della suola, sede di tutti gli sforzi delle prese d'appoggio laterali dello sci.

Quanto sopra vale anche per la calzatura descritta nel brevetto americano n. 3.618.746, che pure comprende un rinforza a livello del tallone che si prolunga con una suola, ma senza tenere in considerazione gli sforzi laterali da trasmettere in modo positivo a uno sci. Il brevetto riguarda infatti una calzatura per il gioco del calcio che deve restare globalmente morbida ai fini di un corretto sviluppo del piede.

Il brevetto francese n. 2.022.107 descrive pure uno scarpone da sci con zona rinforzata, ma detta zona riguarda soltanto la parte periferica superiore del gambale e non modifica minimamente il modo di trasmettere gli sforzi laterali alla parte inferiore dello scarpone interessata.

Lo scopo della presente invenzione è di porre rimedio a tutti questi inconvenienti fornendo al piede dello sciatore, lo scarpone essendo chiuso, il mezzo per ottenere un appoggio laterale interno corretto e immediata, cioè che non possa essere differito nel tempo dall'eventuale deformazione dello scarpone a causa della relativa morbidezza del materiale della base dello scafo di quest'ultimo, poiché proprio detta base dello scafo è la sede degli sfoi— zi laterali e delle pressioni verticali da trasmettere allo sci .

Ovviamente sarebbe possibile prevedere di utilizzare un materiale più pregiato e più rigido per la base dello scafo, ma questo non soltanto ne aumenterebbe il prezzo: alcune zone della base dello scafo dovrebbero anche conservare delle caratteristiche di morbidezza per permettere, ad esempio, il serraggio sul piede all'atta della chiusura dello scarpone e, in linea generale, dovrebbe mantenere la caratteristica di adattarsi al piede dello sciatore.

Sarebbe anche stato possibile concepire uno scarpone ottenuto mediante stampaggio di due materiali con rigidità differenti, adatte alle diverse zone della calzatura, ma questo richiederebbe la produzione di uno stampo relativamente complesso della base dello scafo.

Sulla base delle considerazioni precedenti, la presente invenzione sì riferisce a uno scarpone del tipo citato, caratterizzato dal fatto di comprendere un rinforzo interno rigido, a sezione trasversale asimmetrica, globalmente a forma di squadra, interposto fra la scarpetta e la base dello scafo e comprendente una zona sostanzialmente verticale ad estensione laterale sul lato della base dello scafo rivolto verso l'interno, in corrispondenza del malleolo interno del piede dello sciatore, e che si prolunga con una zona orizzontale estendentesi lungo il fondo, in modo che detta base dello scafo risulti indeformabile esclusivamente in dette zone allo scopo di fornire delle prese di appoggio solide nel momento in cui si verificano delle pressioni verticali sulla suola e/o laterali sul lato interno, esercitate dallo sciatore durante la pratica dello sci, senza peraltro modificare le caratteristi che di flessibilità proprie delle altre zone.

I vantaggi così ottenuti sono molteplici, poiché non solo vengono risolti i problemi sopra citati, ma inoltre, poiché si tratta di un pezza mobile, è possibile prevedere l' intercambi ab ilità del rinforzo in funzione di differenti caratteristiche tecniche da dare alla scarpone, partendo da una stessa base dello scafo e da uno stesso gambale, sìa che si tratti, ad esempio, della pratica dello sci durante una gara o come passatempo, nonché in funzione dell'abilità dello sciatore.

Sarà pure possibile ottenere, partendo da una stessa struttura di base standard, dei volumi calzanti variabili in funzione della morfologia del piede dello sciatore, che può essere relativamente stretto o relativamente largo, o ancora in funzione del peso dello sciatore stesso.

La presente invenzione sarà meglio compresa e ulteriori caratteristiche della stessa saranno evidenziate dalla descrizione che segue, con riferimento alle figure allegate che illustrano, a titolo esemplificativo ma non limitativo, il modo in cui l'invenzione può essere realizzata e in cui: - la Figura 1 è una vista in prospettiva di uno scarpone raffigurato in trasparenza e provvisto di un rinforzo rigido riportato, secondo la presente invenzione;

- le Figure Ξ e 3 sono delle sezioni trasversali, rispettivamente lungo le linee II—II e III—III della Figura i;

- la Figura 4 è una vista in prospettiva di una variante di realizzazione del rinforzo oggetto della presente invenzione;

- le Figure 5 e 6 sono delle sezioni trasversai i, rispettivamente a livello del gambale e a livello dell'estremità anteriore dello scafo, di uno scarpone provvisto di un rinforzo secondo la Figura 4;

- le Figure 7 e B sano delle sezioni trasversali, rispettivamente a livello del gambale e a livello dell'estremità anteriore dello scafo, di uno scarpone provvista di un rinforzo secondo una diversa forma di esecuzione.

La Figura 1 evidenzia uno scarpone da sci alpinistico 1 ottenuta con una suola esterna 2 sulla quale è montato uno scafo rigido 3. Detto scafo rigido 3 presenta una base della scafa 4 sovrastata da un gambale 5 comprendente una parte posteriore o porteiIone posteriore 6 e una parte anteriore o porteilane anteriore 7, costituite da un unico o da diversi pezzi e articolate, rispetto a detta base dello scafa 4, attorno almeno a un asse trasversale di articolazione 8, detto scafo 3 comprendente una soletta interna 9 riportata sul suo fondo e in grado di accogliere anche un'imbottitura interna costituita da una scarpetta morbida di confort 10 interposta fra il piede e la parte inferiore della gamba e detto scafo rigido 3.

Secondo un primo esempio di realizzazione dell'invenzione illustrata alle Figure da 1 a 3, lo scarpone 1 comprende un rinforzo interno rigido 11. Detto rinforzo 11, a sezione trasversale asimmetrica globalmente a forma di squadra, è interposto fra la scarpetta 10 e la base dello scafo 4 e comprende una zona sostanzialmente verticale Ila che si estende lateralmente lungo il lato 4a della base dello scafo 4 rivolto verso l'interno, in corrispondenza del malleolo interno del piede dello sciatore e che si prolunga mediante una zona orizzontale llb che si estende lungo il suo fondo 4b , in modo-che detta base dello scafo 4 risulti indeformabile esclusivamente in tali zone. A tale scopo, il rinforzo interno rigido 11 è riportato e fissato nella base dello scafo 4 mediante dei mezzi di collegamento meccanici 12 agenti fra la suola,esterna 2 e la zona orizzontale llb di detto rinforzo 11, che costituisce vantaggiosamente la soletta interna 9 dello scarpone 1. Grazie a tale fissaggio, il rinforzo interno rigido 11 fornisce delle prese di appoggio stabili e immediate in occasione del verificarsi di pressioni verticali FI sulla soletta 9 e/o laterali F2 sul lato interna 4a, derivanti dagli sfarzi esercitati dallo sciatore sullo scarpone e sul relativo gambale durante la pratica dello sci, senza peraltro modificare le caratteristiche di flessibilità proprie delle altre zone.

Nell'esempio illustrato, i mezzi di collegamento 12 sono costituiti da viti, ma ovviamente sarebbe possibile utilizzare qualsiasi, altro mezzo come dei fermagli, dei ribattini o ancora dei mezzi adesivi,

La forma di esecuzione del rinforzo interna rigida 21, illustrata alle Figure 4, 5 e 6, riprende tutte le caratteristiche che definiscono il rinforzo rigido 11 precedente, ad eccezione della zona di quest'ultimo che si estende lunga il fondo 4b orizzontale della base dello scafo 4. In detto esempio di esecuzione, la zona orizzontale 21b del rinforza interno rigido 21 é tale da definire una traversa cava longitudinale 13 globalmente a forma di U aperta, atta ad alloggiare entro una scanalatura assiale 14 di forma corrispondente, realizzata nel fondo della base dello scafo 4, in modo, da fornire a detto rinforzo 21 una maggiore rigidità, mentre una soletta interna 29 è riportata sulla zona orizzontale 21b di detto rinforzo 21.

In tal caso, il collegamento meccanico della zona orizzontale 21b del rinforza interna rigido 21 è realizzato mediante almeno una coppiglia 15 che attraversa simultaneamente e in direzione trasversale la suola esterna 2 e la traversa cava 13 del rinforzo 21 tramite i corrispondenti fori 16. Se necessario, le coppiglie 15 possono essere due. Nella forma di esecuzione illustrata alle Figure 7 e 8, il rinforzo 31 riprende tutte le caratteristiche che definiscono il rinforzo rigido 11 delle Figure da 1 a 3, ad eccezione della zona orizzontale di quest'ultimo che si estende lungo il fondo 4b della base dello scafo 4. Nella presente forma di esecuzione, la zona orizzontale 31b del rinforzo interno rigido 31 presenta un profilo tale da definire una traversa piena longitudinale 17, globalmente a forma di U pieno, atta ad alloggiare entro una scanalatura assiale 18<' >di forma corrispondente reaiizzata, nel fondo 4b della base dello scafo 4, in modo da fornire a detto rinforzo 31 una maggiore rigidità. La zona orizzontale 31b è resa solidale con il fondo 4b della base dello scafo 4 con qualsiasi mezzo di collegamento meccanico noto, ad esempio come indicato alle figure precedenti, e costituisce ventaggiosamente una soletta interna integrata 39.

I rinforzi rigidi interni 11, 21, 31 sopra descritti sono pref eribilmente ottenuti mediante stampaggio a iniezione di un materiale termoplastico rinforzato da fibre, ma ovviamente possono essere realizzati in qualsiasi altro materiale.

Analogamente, i rinforzi 11, 21 e 31 sono preferibilmente collegati alla base dello scafo 4 con dei mezzi di fissaggio mobili, in modo da renderli intercambiabili o adattabili in funzione della morfologia del. piede dello sciatore e/α delle caratteristiche tecniche richieste dalla scarpone.

In ogni caso e indipendentemente dalla forma di esecuzione prescelta, la presente invenzione consente, conformemente allo scopo indicato, di migliorare la trasmissione laterale a livello della base della scafo, pur conservando delle zone deformabili ai fini di un avvolgimento globale del piede, segnatamente sul lato esterno e sulla parte anteriore superiore della base dello scafo, poiché le deformazioni citate vengono dominate esclusivamente a livello della suola e del lato interno della base dello scafo.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Scarpone da sci alpinistico (1) comprendente una suola esterna (2) sulla quale è montata uno scafo rigido (3). in cui una base dello scafo (4) è sovrastata da un gambale (5) che presenta una parte posteriore (6) e una parte anteriore (7), attenute in un unico o in diversi pezzi e articolate, rispetto a detta base dello scafo (4), attorno ad almeno un asse trasversale di articolazione (8), detta scafo (3) comprendente una soletta interna (9,29,39) sul suo fondo (4b) e atta ad accogliere anche un'imbottitura interna costituita da una scarpetta morbida (10), interposta fra il piede e la parte inferiore della gamba e lo scafa rigido (3), caratterizzato dal fatto che esso comprende un rinforzo interno rigida (11,21,31), a sezione trasversale asimmetrica, globalmente a forma di squadra, interposta fra la scarpetta (10) e la base dello scafo (4) e comprendente una zona sostanzialmente verticale (1la,21a,31a) ad estensione laterale lungo il lato (4a) della base dello scafo (4) rivolto verso l'interna e che si prolunga con una zona orizzontale (1lb,21b,31b ) ad estensione lungo il suo fondo (4b), in modo che detta base dello scafo (4) risulti indeformabile escl usivamente in dette zone, allo scopo di costituire delle prese di appoggio stabili in occasione del verificarsi di pressioni verticali (FI) sulla soletta (9,29,39) e/o laterali (F2) sul lato interno (4a), esercitate dallo sciatore durante la pratica-dello sci, senza peraltro modificare le caratteristiche di flessibilità proprie delle altre zone.
2. Scarpone secondo la rivendicazione i, caratterizzato dal fatto che il rinforza interno rigido (11) è riportato e fissato nella base dello scafo (4) mediante dei mezzi di collegamento meccanici (12) agenti fra la suola esterna (2) e la zona orizzontale (llb) di detto rinforzo (11), costituente vantaggiosamente la soletta interna (9) dello scar— pone (1).
3. Scarpone secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la conformazione della zana orizzontale (21b) del rinforza interno rigido (21) è tale da definire una traversa cava longitudinale (13), globalmente a forma di U aperta, atta ad alloggiare entro una scanalatura assiale (14) di forma corrispondente,<' >realizzata nel fondo (4b) della base dello scafo (4), in modo da fornire a detto rinforzo (21) una maggiore rigidità, una soletta interna (29) essendo riportata sulla zona orizzontale (21b) di detto rinforzo (21).
4. Scarpone secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il collegamento meccanico della zona orizzontale (21b) del rinforzo interno rigido (21) è realizzato mediante almeno una coppiglia (15), che attraversa simultaneamente e in direzione trasversale la suola esterna (2) e la traversa cava (13) del rinforzo (21) grazie ai corrispandenti fori (16) Scarpone secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la sona orizzontale (31b) del rinforzo interna rigido (31) presenta un profilo tale da definire una traversa piena longitudinale (17), globalmente a forma di U piena, atta ad alloggiare entro una scanalatura assiale (18) di forma corrispondente, realizzata nel fondo (4b) della base dello scafo (4), in modo da fornire a detto rinforzo (31) una maggiore rigidità, detta zona orizzontale (31b) essendo resa solidale con il fondo (4b) della base dello scafo (4) mediante qualsiasi mezzo di collegamento meccanico e costituente vantaggiosamente una soletta interna integrata (39). 6. Scarpone secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il rinforzo interno rigido (11,21,31) è ottenuto mediante stampaggio a iniezione di un materiale termoplastico rinforzato con fibre. 7. Scarpone secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il rinforzo interno rigido (11,21,31) è collegato alla base dello scafo (4) con dei mezzi di fissaggio mobili, in modo da renderla intercambiabile o adattabile in funzione della morfologia del piede dello sciatore.