ITPD960252A1 - Metodo di fabbricazione di una calzatura sportiva a tomaia cedevole morbida quale uno scarpone da snow board o simili e calzatura secondo - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un metodo di fabbricazione di una calzatura sportiva a tomaia cedevole morbida e ad una calzatura ottenuta con tale metodo rispettivamente secondo il preambolo delle rivendicazioni 1 e 5.

Più in particolare ancora, questa invenzione concerne una calzatura sportiva e relativo metodo di fabbricazione la cui scarpetta interna è formata (sostanzialmente a calco) direttamente -sul,,piede dell'utilizzatore al momento dell'acquisto della calzatura o in occasione della prima utilizzazione di essa.

Sono ben noti i sostanziali vantaggi conseguiti sia sul piano del comfort e della comodità di uso, sia su quello delle prestazioni sportive, dall'impiego di calzature in cui la scarpetta è realizzata direttamente sul piede dell 'utilizzatore, così da sposarne il più fedelmente possìbile la struttura e la conformazione.

Tra le diverse tecniche messe a punto per il raggiungimento del suddetto scopo, quella che maggiormente si adatta all'ottenimento di scarpette personalizzate o direttamente formate sul piede dell'utilizzatore, è quella che prevede l'iniezione di una resina espandibile (generalmente un poliuretano) all'interno di una camera di iniezione definita nella scarpetta e suscettibile di successivo indurimento.

Questa tecnica è particolarmente efficace nella realizzazione di calzature sportive a scafo esterno rigido, in grado, come tali, di resistere alle pressioni esercitate dalla espansione della resina iniettata. Essa tuttavia non può essere utilizzata con altrettanta efficacia per la formatura di scarpette all'interno di calzature con tomaia cedevole morbida poiché questa, non riuscendo a contrastare le forze di espansione del materiale iniettato, si deformerebbe in modo del tutto inaccettabile .

Nel settore specifico delle calzature a tomaia cedevole morbida, è noto realizzare le scarpette per sagomatura da lastra, per termoformatura ovvero per iniezione in stampo. Queste tecnologie tuttavia, per quanto riguarda la personalizzazione delle scarpette, portano a risultati qualitativamente inferiori rispetto a quelli raggiunti dalla tecnica di iniezione diretta della scarpetta inserita nella calzatura ed infilata sul piede dell'utente.

Di conseguenza il problema che sta alla base della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un metodo che consenta di utilizzare la suddetta tecnica di iniezione di resina espandibile nella realizzazione di una scarpetta all'interno di una calzatura sportiva a tomaia morbida .

Questo problema è risolto secondo l'invenzione da un metodo e da una calzatura ottenuta con tale metodo in accordo con le rivendicazioni che seguono.

Le caratteristiche e i vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di un esempio di attuazione del metodo secondo il trovato, fatta qui di seguito con riferimento ai disegni allegati, dati a titolo indicativo e non limitativo e nei quali:

figura 1 rappresenta prospetticamente, a parti separate, una calzatura sportiva con tomaia morbida in una fase di applicazione del metodo secondo la presente invenzione;

- la figura 2 è una vista prospettica, in parziale sezione della calzatura sportiva di figura 1, durante una seconda fase di applicazione del metodo dell'invenzione;

la figura 3 è una vista in prospettiva di una calzatura sportiva con tomaia morbida in una variante di realizzazione del metodo di questa invenzione.

Con riferimento alle suddette figure, con 1 è indicata una . calzatura sportiva, sostanzialmente a stivaletto, avente tomaia 2 morbida, ad esempio una calzatura del tipo generalmente utilizzata per la pratica dello snow board. In questo contesto il termine "calzatura a tomaia morbida" è inteso indicare quelle calzature che presentano una tomaia o parti di essa aventi una struttura particolarmente deformabile e cedevole, o comunque non dotata delle caratteristiche di rigidezza tipiche delle strutture degli scafi esterni degli scarponi da sci.

In particolare nella tomaia 2 le parti morbide, e quindi deformabili, sono costituite dalle porzioni laterali 3, 33 di essa e dal gambaletto 4, essendo le porzioni di punta 5 e tallone 6 già di per sè sufficientemente rigide.

La calzatura comprende inoltre mezzi di allacciatura, di tipo tradizionale a lacci, complessivamente indicati con 7.

Con 8 è indicata una scarpetta a doppia parete, realizzata con una appropriata materia plastica di per sè nota, resistente e deformabile.

Tra le pareti di detta scarpetta 8 risulta definita una camera di 'iniezione non visibile nelle figure, sostanzialmente impermeabile nei confronti di resine suscettibili di iniezione nella camera attraverso una cannula 9 che conduce a detta camera dall’esterno della calzatura quando la scarpetta 8 è accolta in essa.

Con 10 è complessivamente indicata una struttura di contenimento della tomaia 2, separata e strutturalmente indipendente dalla tomaia 2 e dalla scarpetta 8. Detta struttura 10 comprende, nel caso esemplificato, due pareti 11, 12, rigide, disegnate e conformate in modo da risultare sostanzialmente coniugate alle rispettive parti morbide 3,33 della tomaia 2.

Dette pareti 11, 12, sono perimetralmente munite di aperture ad asola allungata Ila, 12a, destinate a costituire passanti per legacci a cinturino, tutti indicati con 13.

Secondo una prima forma di attuazione del metodo di questa invenzione (figure 1 e 2) la scarpetta 8 viene preliminarmente calzata sul piede dell'utilizzatore e su di essa viene applicata la struttura di contenimento 10, serrata tramite i legacci 13, 13. La successiva fase del metodo consiste nell'inserire la scarpetta 8, con relativa struttura 10, nella tomaia 2 così che le pareti 11, 12 di detta struttura di contenimento risultino giustapposte alle rispettive parti morbide (o deformabili) della tomaia 2, in particolare alle porzioni laterali 3,33 ed al gambaletto 4 di detta tomaia e nell'allacciare strettamente la calzatura sul piede, attraverso i mezzi di allacciatura 7, con la tensione desiderata.

A questo punto viene iniettata, allo stato fluido, nella camera di iniezione della scarpetta 8 una materia plastica espandibile, ad esempio preferibilmente una resina poliuretanica bicomponente . Durante la fase di iniezione le forze generate dall'espansione del materiale prescelto sono efficacemente contrastate dalla struttura rigida di contenimento 10. Di conseguenza una limitata sollecitazione raggiunge le parti morbide della tomaia 2 che, pertanto, non subiscono che una parziale ed accettabile deformazione.

Ad espansione e solidificazione avvenuta, vale a dire a scarpetta interna formata sostanzialmente come un calco sul piede dell'utilizzatore, viene dapprima slacciata la calzatura 1, poi vengono allentati i legacci 13, 13 così da consentire lo sfilamento da detta calzatura del piede dell 'utilizzatore con relativa scarpetta 8 su di esso calzata. A questo punto viene rimossa la struttura 10 e nella calzatura resa così disponibile, viene reinserita la scarpetta iniettata.

Il trovato così concepito è suscettibile di varianti e modifiche, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Così, ad esempio, in figura 3 è rappresentata una variante di attuazione del metodo più sopra descritto, in accordo con la quale la struttura di contenimento 10, sempre comprendente una coppia di pareti 11, 12 e relativi legacci a cinturino 13 per il loro reciproco collegamento, è applicata e chiusa esternamente alla tomaia 2 della calzatura 1, nella quale è stato preventivamente infilato il piede dell'utilizzatore già munito della scarpetta 8 e serrato tramite i mezzi di allacciatura 5 nel modo desiderato .

Anche in questo caso le sollecitazioni che la resina in espansione iniettata nella camera di iniezione della scarpetta 8, esercita sulle parti morbide della tomaia 2, durante la fase di iniezione, sono completamente assorbite dalla struttura di contenimento 10 senza che dette parti morbide subiscano di conseguenza alcuna deformazione.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di fabbricazione di una calzatura sportiva con tomaia cedevole morbida comprendente le fasi di: - predisporre una scarpetta in detta tomaia, in detta scarpetta essendo definita una camera di iniezione per una resina espandibile, - calzare detta calzatura sul piede dell’utente, - iniettare in detta camera di iniezione detta resina, - ottenere l'indurimento di detta resina, caratterizzato dal fatto di comprendere le ulteriori fasi di: - predisporre una struttura di contenimento separata e strutturalmente indipendente da detta tomaia e da detta scarpetta, - applicare detta struttura alla calzatura preventivamente all'iniezione di detta resina al fine di limitare le deformazioni della calzatura in conseguenza della pressione di espansione della resina, rimuovere detta struttura di contenimento dalla calzatura a seguito dell'indurimento almeno parziale di detta resina.
2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detta struttura di contenimento è applicata internamente alla calzatura tra detta scarpetta e detta tomaia.
3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detta struttura di contenimento è applicata alla calzatura esternamente alla tomaia.
4. 4. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura comprende pareti rigide giustapposte a corrispondenti parti morbide di detta tomaia e reciprocamente associate fra loro per contenere le spinte esercitate dall'espansione di detta resina durante l'iniezione nella scarpetta.
5. 5. Calzatura sportiva con tomaia cedevole morbida ottenuta secondo il metodo della rivendicazione 1, comprendente una scarpetta inserita in detta tomaia, in detta scarpetta essendo definita una camera di iniezione per una resina allo stato fluido suscettibile di espansione e successivo indurimento, caratterizzata dal fatto di prevedere una struttura di contenimento separata e strutturalmente indipendente da detta tomaia e detta scarpetta destinata ad essere applicata alla calzatura preventivamente all'iniezione di detta resina così da limitare le deformazioni della calzatura in conseguenza delle pressioni di espansione di detta resina.
6. 6. Calzatura secondo la rivendicazione 5, in cui detta struttura comprende almeno due pareti rigide giustapposte in corrispondenza di parti morbide di detta tomaia ed una pluralità di legacci per il collegamento reciproco di dette pareti per contenere le spinte esercitate dall'espansione di detta resina durante la fase di iniezione di detta resina nella scarpetta.
7. 7. Calzatura secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui dette pareti rigide sono inserite nella calzatura in posizione compresa tra la tomaia e la scarpetta.
8. 8. Calzatura secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui dette pareti sono applicate esternamente alla tomaia.
9. 9. Calzatura secondo una o più delle rivendicazioni da 5 a 8, in cui dette pareti hanno dimensione e conformazione coniugata con quella di rispettive parti morbide di detta tomaia .