ITMI942339A1 - Aratro girevole con ruota d'appoggio laterale a pendolo - Google Patents

Aratro girevole con ruota d'appoggio laterale a pendolo Download PDF

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Abstract

Un aratro girevole con ruota d'appoggio a pendolo montata lateralmente può vantaggiosamente oscillare o ruotare da una posizione di lavoro all'altra senza che si possano verificare urti e senza che si possano verificare i problemi di spazio libero. Un dispositivo di bloccaggio opera in modo da bloccare la ruota nella posizione di lavoro e lasciarla libera nella fase di rotazione o per far sì che possa oscillare.(Fig. 3).

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo:
«ARATRO GIREVOLE CON RUOTA D’APPOGGIO LATERALE A PENDOLO»
La presente invenzione riguarda un aratro girevole con una ruota d'appoggio a pendolo che può oscillare sul telaio dell'aratro da una posizione di lavoro ad un'altra per effetto della gravità attorno ad un primo asse che è disposto orizzontalmente nella posizione di lavoro e che è posizionato sostanzialmente trasversalmente al senso di marcia, con un secondo asse associato al primo asse e disposto perpendicolarmente a questo e che è posizionato perpendicolarmente nel senso di marcia, in cui la ruota di appoggio a pendolo presenta un gambo della ruota che supporta la ruota vera e propria e collegato inoltre tramite un organo di trazione con la mensola di supporto .
Questi aratri girevoli sono dotati di ruote d'appoggio a pendolo per garantire, in particolare nella realizzazione come aratro girevole da montare esternamente, visto rispettivamente lungo la lunghezza del telaio dell'aratro, la medesima profondità di lavoro nella posizione di lavoro. Tale ruota di appoggio a pendolo è nota dal catalogo della Società Lemken del 01. Settembre 1973, pagina 30. Dopo aver sollevato e ruotato il telaio dell'aratro, questa ruota d'appoggio a pendolo si allontana attorno al secondo asse dal suo riscontro e ruota successivamente attorno al primo asse alla nuova posizione di lavoro, in cui la possibilità di rotazione del secondo asse è limitata da un organo di trazione. Dopo che è terminata la fase di rotazione, la ruota d'appoggio a pendolo ruota quindi attorno al suo primo asse alla sua nuova posizione di lavoro, e si dispone per effetto di gravità nuovamente contro il riscontro più in basso, che predetermina la profondità di lavoro, in cui, in questo caso, essa ruota attorno al secondo asse. Tale ruota di appoggio a pendolo presenta l'inconveniente che essa può essere applicata solamente dal lato della parte posteriore, e che ciò richiede una elevata altezza di sollevamento, il che presuppone nuovamente corrispondenti cilindri di sollevamento. Inoltre, essa può allontanarsi, in mancanza di planarità del terreno, dal riscontro, per cui non è quindi più possibile mantenere una precisa profondità di lavoro. Inoltre, è svantaggioso il fatto che questa nota ruota di appoggio a pendolo non si adatta in qualità di ruota di trasporto rispettivamente non può essere realizzata soddisfacendo pienamente una funzione corrispondente.
Perciò, il compito posto alla base della presente invenzione è quello di realizzare una ruota di appoggio a pendolo stabile ed oscillante, priva di urti, che, durante la fase di rotazione, sia suscettibile di evitare inclusioni di spazi liberi, e che permanga in maniera sicura sul riscontro nella posizione di lavoro.
Tale compito, viene risolto, secondo la presente invenzione, per il fatto che la ruota di appoggio a pendolo è disposta tramite una mensola di supporto lateralmente sul telaio dell'aratro e che l'organo di trazione è collegato con un dispositivo di bloccaggio associato alla mensola di supporto o al telaio dell'aratro che è eseguito e disposto bloccando il secondo asse nella posizione di lavoro e lasciandolo libero per la fase di rotazione.
Tale aratro può essere vantaggiosamente ruotato, in cui la ruota di appoggio a pendolo oscilla come finora dopo aver sollevato e ruotato l'aratro attorno al primo e al secondo asse. Il primo asse consente la rotazione alla posizione di lavoro opposta, il secondo asse consentendo una rotazione laterale della ruota, per cui essa può ruotare passando davanti al riscontro più basso o inferiore. In questo modo, come è noto, non si ostacola la fase di rotazione. Piuttosto, la ruota, per effetto della gravità e della forza di trazione sull'organo di trazione, si dispone contro il riscontro per essere ritenuta in questa posizione in presenza di contatto con il terreno tramite il dispositivo di bloccaggio, il quale si chiude in modo tale che, anche in assenza di planarità del terreno, sia garantito il mantenimento della prefissata profondità di lavoro. Inoltre, è vantaggioso il fatto che questa ruota, rispettivamente la ruota di appoggio a pendolo, possa oscillare in un modo completamente privo di urti, poiché il primo asse viene ritenuto in una opportuna posizione inclinata che favorisce una rotazione continua. In questo modo sono pure ottenuti, dall'intero funzionamento della ruota d'appoggio a pendolo, basilari vantaggi.
Secondo un'opportuna forma di realizzazione della presente invenzione, è previsto che il dispositivo di bloccaggio sia eseguito come una leva oscillante che ruota attorno ad un asse di piccola lunghezza, che presenta un chiavistello di bloccaggio ed un occhiello per il collegamento con l'organo di trazione. Sollevando il telaio dell'aratro, si disattiva automaticamente il dispositivo di bloccaggio, mentre la leva oscillante, rispettivamente il chiavistello di bloccaggio, viene leggermente ruotata/o attorno all'asse di piccolo lunghezza o corto. Il peso della ruota agisce in questo caso tramite l'organo di trazione sul dispositivo di bloccaggio. In tal modo, il secondo asse riceve la necessaria libertà e la ruota può ruotare davanti al riscontro. Dopo aver raggiunto la nuova posizione operativa, il chiavistello di bloccaggio viene quindi nuovamente bloccato o incastrato, in presenza di contatto con il terreno della ruota e scaricando l'organo di trazione, tirando indietro la leva oscillante in modo che il secondo asse rimanga quindi bloccato nella posizione di lavoro o operativa. E' quindi assicurata, durante il funzionamento, nella posizione di lavoro, una ineccepibile guida in profondità dell'aratro, in cui un riscontro della base fornisce preliminarmente o preimposta l'esatto senso di movimento della ruota.
In questo caso è garantito un incastro delle parti corrispondenti ed un bloccaggio del secondo asse grazie al fatto che il primo asse, nella posizione di lavoro, è disposto giacente nel piano ed il secondo asse è associato ad una parte oscillante disposto perpendicolarmente a questo, parte che presenta, a distanza rispetto al secondo asse, un contro- riscontro che è eseguito corrispondentemente con il chiavistello di bloccaggio. Mediante questo braccio di leva che si forma in questo modo, è garantito, in presenza di un carico corrispondente, che la parte oscillante e quindi la ruota di appoggio a pendolo abbia a pervenire come tale in una posizione in cui il contro-riscontro viene alimentato tramite il chiavistello di bloccaggio per cui la ruota di appoggio a pendolo rimane bloccata. In questo caso è vantaggioso se l'organo di trazione è costituito da una catena, un elemento a cursore o una fune poiché,,in questo modo, è ottenuta la libertà fornita in precedenza per la ruota d'appoggio a pendolo nella condizione sbloccata, ma, dall'altro lato, non essendo impedito l'incastro del chiavistello di bloccaggio rispettivamente del dispositivo di bloccaggio.
E' ottenuto in modo sicuro un incastro del chiavistello di bloccaggio nel contro-riscontro rispettivamente contro tale contro-riscontro, poiché il chiavistello di bloccaggio viene caricato tramite una molla che lo ritiene nella posizione di ritenzione. Il chiavistello di bloccaggio è quindi quasi sempre alimentato dalla molla e viene tirato nella posizione di ritenzione rispettivamente viene mantenuto in questa per cui, inserendolo corrispondentemente nella posizione di lavoro, la ruota di appoggio a pendolo viene bloccata quasi necessariamente, in cui il chiavistello di bloccaggio impedisce una rotazione a ritroso e il riscontro della base indica la posizione di lavoro rispettivamente il senso di movimento della ruota.
Il secondo asse è opportunamente disposto nel senso di marcia dietro al primo asse ed è associato alla parte oscillante.
E' possibile, secondo la presente invenzione, ottenere un adattamento della profondità di lavoro, poiché la mensola di supporto presenta sul lato rivolto verso il gambo della ruota un riscontro che serve per mantenere la profondità, il quale è eseguito corrispondentemente con una battuta di regolazione disposta amovibilmente sul gambo della ruota. In questo modo è possibile regolare vantaggiosamente la profondità di lavoro senza dover spostare la ruota stessa. Per facilità, è inoltre previsto che il riscontro di regolazione sia mobile e quindi regolabile tramite un dispositivo di regolazione nel senso longitudinale del gambo della ruota. Azionando il dispositivo di regolazione è quindi possibile spostare il riscontro di regolazione sul gambo della ruota e in base a quale profondità di lavoro sia desiderata dall'utente.
Il riscontro di regolazione è opportunamente eseguito con forma trapezoidale, in cui il lato di base maggiore è rivolto verso la ruota. In tal modo, è necessario solamente un piccolo spostamento per effettuare una efficace variazione della profondità di lavoro e per realizzare un dispositivo di regolazione di costo contenuto .
La mensola di supporto è disposta nella posizione di lavoro vicino alla ruota sul telaio dell'aratro, per mantenere in questo modo più piccole possibili le forze agenti sui punti di collegamento e per realizzare così un collegamento stabile.
La ruota di appoggio a pendolo secondo l'invenzione, rispettivamente l'aratro ruotante o oscillante, possono essere predisposti, mediante un perfezionamento, contemporaneamente pure il trasporto, per cui l'invenzione prevede che al gambo della ruota, che è collegato al primo asse, sia associato un dispositivo presentante un ulteriore terzo asse che è eseguito garantendo una trasposizione della ruota di circa 90° e bloccabile. In tal modo è possibile ruotare tutta la ruota attorno ad un terzo asse alla posizione di trasporto senza che vi sia la necessità di prevedere ulteriori mezzi ausiliari. Sia nella posizione di trasporto come pure nella normale posizione di lavoro, essa è bloccabile per cui è garantito che possa pure essere eseguito in modo sicuro e ineccepibile anche il viaggio di trasporto. L'aratro girevole viene portato alla posizione semi-ruotata e poggia quindi sulla ruota di appoggio a pendolo ruotata corrispondentemente attorno al terzo asse in modo da ottenere un ineccepibile trasporto dell'intero aratro girevole.
Il dispositivo può essere costituito sostanzialmente da un gambo della ruota diviso le cui parti sono collegate tramite il terzo asse. E' così realizzato un dispositivo di trasposizione stabile e di costo contenuto che può anche essere facilmente utilizzato e consente viaggi di trasporto sicuri. Ciò in particolare vale se la linea di prolungamento del terzo asse interseca la linea di prolungamento del primo asse preferibilmente di un angolo a di 90-115°. Il terzo asse, in questo caso, può essere bloccato in tale posizione come è stato illustrato precedentemente, e ciò grazie al fatto che le due parti del gambo della ruota presentano, nella zona di collegamento, delle piastre che sono collegate tramite il terzo asse e tramite un perno di bloccaggio amovibile. Il perno di bloccaggio deve essere solo tirato e nuovamente inserito per bloccare la ruota nella posizione relativa .
Vantaggiosamente, il primo asse è disposto nella posizione di trasporto dell'aratro ed è quindi disposto inclinato in avanti in presenza di una ruota ruotata attorno al terzo asse, per cui la ruota agisce sicuramente da sprone e garantendo un trasporto su strada senza problemi.
Per assicurare l'oscillazione della ruota d'appoggio a pendolo e per garantire rispettivamente un incastro del dispositivo di bloccaggio rispettivamente uno sbloccaggio anche invertito, il secondo asse, in presenza di contatto con il terreno della ruota, presenta una scentratura laterale che definisce un braccio di leva rispetto al punto di contatto rispettivamente alla superficie di contatto della ruota con il terreno. La scentratura laterale tra il secondo asse e la ruota, in questo caso è talmente rilevante che, in presenza di contatto con il terreno della ruota, si genera, all'inserimento dell'aratro, un momento che fa ruotare tutta la ruota con la parte oscillante rispetto al telaio dell'aratro, finche il movimento oscillante non viene limitato dal riscontro di fondo o base e essendo consentito un incastro della leva oscillante. Questa particolare configurazione facilita quindi nettamente la fase di bloccaggio e di sbloccaggio .
E' possibile ottenere un adattamento della ruota a variate larghezze di lavoro dei corpi, se, come è previsto secondo l'invenzione, la mensola di supporto sul lato del telaio dell'aratro è dotata di una pluralità di gruppi di fori di fissaggio. In questo modo si ha la possibilità di adattare l'intera ruota con l'intera mensola di supporto, ad esempio variando la larghezza di lavoro per corpo, nei riguardi del senso di movimento.
L'invenzione è in particolare caratterizzata dal fatto che è realizzata una ruota di appoggio a pendolo, che oscilla senza urti, che, nella fase di oscillazione, garantisce molto spazio libero e che, innanzitutto, è ritenuta sicuramente nella relativa posizione di lavoro in modo tale che essa abbia a permanere sul riscontro e a garantire quindi un ineccepibile mantenimento della profondità dell'aratro o di aratura.
L'intera fase di rotazione dell'aratro non viene ostacolata, ciò essendo in particolare favorito dal montaggio laterale sul telaio dell'aratro. Il telaio dell'aratro, come tale, può essere allungato senza problema associando altre parti. Il funzionamento della ruota di appoggio a pendolo non è da ciò influenzato.
Ulteriori particolarità e vantaggi dell'oggetto della presente invenzione risulteranno più chiari dalla seguente descrizione dei relativi disegni, in cui è rappresentata una forma di realizzazione preferita esemplificativa con i particolari a tal fine necessari.
Nei disegni:
La Fig. 1 illustra una vista laterale di un aratro girevole con la ruota di appoggio a pendolo nella posizione di lavoro o operativa.
La Fig. 2 illustra un telaio dell'aratro sollevato con la ruota sbloccata.
La Fig. 3 illustra una vista laterale del telaio dell'aratro semi-ruotato con la ruota sbloccata .
La Fig. 4 illustra una vista in pianta del telaio dell'aratro nella posizione di lavoro con la ruota bloccata.
La Fig. 5 illustra una vista laterale del telaio dell'aratro e della ruota di appoggio nella posizione di lavoro.
La Fig. 6 illustra una vista in pianta nella posizione di lavoro del telaio dell'aratro e della ruota, in cui quest'ultima è contemporaneamente eseguita in modo da poter essere utilizzata come ruota di trasporto.
La Fig. 7 illustra una vista laterale del telaio dell'aratro e della ruota di appoggio secondo la Fig. 6, nella posizione di trasporto.
La Fig. 1 illustra un aratro girevole posizionato nella posizione di lavoro. Il telaio dell'aratro 1 comprendente i vomeri dell'aratro, è dotato di una ruota di appoggio 3 a pendolo oscillante rispettivamente girevole attorno ad un primo asse 2. Tale ruota d'appoggio a pendolo 3 può spostarsi durante la fase di rotazione e durante l'inserimento nella nuova posizione di lavoro anche attorno ad un secondo asse 4, in cui quindi, tramite un dispositivo di bloccaggio non ancora illustrato dettagliatamente, il secondo asse 4 viene quindi bloccato nella posizione di lavoro.
La ruota d'appoggio a pendolo 3 è costituita dalla ruota 6 disposta girevolmente su un gambo 5 della ruota. Questo gambo 5 è collegato tramite il primo asse 2 con la mensola di trasporto 8 e tramite l'organo di trazione 7 che è rappresentato in Fig. 2.
La Fig. 2 illustra l'inizio della fase di rotazione. La ruota 6, rispettivamente l'intera ruota d'appoggio a pendolo 3 è stata staccata dal terreno 37 sollevando il telaio dell'aratro 1. La fase 'di rotazione può quindi essere introdotta da tale momento in poi. L'organo di trazione 7 è tensionato a causa del peso della ruota 6 sospesa, che ruoterà verso il basso attorno all'asse 2 sbloccando in tal modo in maniera efficace il dispositivo di bloccaggio.
La Fig. 3 illustra la ruota di appoggio in vista laterale con telaio dell'aratro sollevato e semi-ruotato, il cui risulta evidente che l'intero organo di trazione 7 aziona il dispositivo di bloccaggio. La ruota 6 è quindi, come in precedenza, sbloccata, cioè la ruota 6, rispettivamente il gambo 5 della ruota, può oscillare attorno al secondo asse 4. Questo movimento di oscillazione consente al riscontro di regolazione 18 di ruotare passando davanti al riscontro 17 garantendo così generalmente la possibilità di rotazione della ruota 6. I due assi 2, 4 sono associati ad una parte oscillante 9, in cui il primo asse 2 si trova all'incirca nel piano della parte oscillante 9, ed il secondo asse 4 essendo disposto ad anglo retto rispetto a questo. Su tale parte oscillante 9 è realizzata una contro-battuta o contro-riscontro 10 che è predisposto a distanza rispetto al secondo asse 4, per cui si ha un braccio di leva corrispondentemente grande. Su tale contro-riscontro 10 agisce il dispositivo di bloccaggio 11 che è stato descritto precedentemente.
Il dispositivo di bloccaggio 11 è costituito da una leva oscillante 13 con chiavistello di ritenzione 18 e con l'occhiello 15 dal lato di estremità, in cui la leva oscillante 13 può ruotare attorno all'asse corto 14. In questo modo, è possibile estrarre la leva oscillante 13 e quindi il dispositivo di bloccaggio tramite l'organo di trazione 7 è serrato dalla posizione di bloccaggio, se viene sollevata la ruota 6. Poiché il chiavistello di ritenzione 12 è caricato tramite la molla 16, si garantisce che esso, in presenza di contatto con il terreno della ruota 6 ed in presenza dell'organo di trazione scaricato 7 nella posizione di lavoro abbia ad agire sul contro-riscontro 10 e abbia quindi a fornire guida per bloccare il secondo asse 4 e per bloccare la ruota 6. Questa posizione può essere desunta da Fig. 4 che illustra una vista dall'alto dell'aratro nella posizione di lavoro, con la leva oscillante bloccata e con l'organo di trazione 7 rispettivamente la catena 22 allentati .
Sulla mensola di supporto 7 è previsto un riscontro 17 che opera assieme al riscontro o battuta di regolazione 18 che è disposto sul gambo 5 della ruota. Poggiando il riscontro 17 sul riscontro di regolazione 18, viene limitato di movimento di oscillazione della ruota di appoggio a pendolo 3 rispettivamente della ruota 6 attorno al primo asse, rispettivamente essendo limitata la profondità di lavoro dell'aratro.
Per l'adattamento alla profondità di lavoro o, meglio, per prestabilire una determinata profondità di lavoro, è previsto che il riscontro di regolazione 18 sul gambo 5 della ruota sia disposto amovibilmente nel suo senso longitudinale. Questa regolazione è ottenuta in questo caso tramite un dispositivo di regolazione 19 la cui realizzazione consente una precisa rispettivamente buona regolazione fine.
Le Fig. da 2 a 5 mostrano che l'organo di trazione 7 è realizzato rispettivamente come una catena 22, dette Fig. 2 e 5 illustrando la particolare realizzazione del riscontro di regolazione 18. Il riscontro o battuta di regolazione 18 è in altre parole realizzato a forma trapezoidale, in cui la base maggiore 25 è rivolta verso la ruota. Uno scorrimento in avanti e all' indietro del riscontro di regolazione 18 sul gambo 5 della ruota consente di regolare in maniera continua la profondità di lavoro. Il lato longitudinale 27 di forma arcuata serve in questo caso come superficie di riscontro, il che, in particolare, è illustrato in Fig. 5. Se il riscontro, con la sua base minore 26, è posizionato sul riscontro o battuta 17, allora è possibile arare in profondità. Se il riscontro 17 appoggia nella zona della base maggiore 25, sul riscontro di regolazione 18, allora è possibile arare di piatto.
Le Fig. 6 e 7 illustrano una realizzazione della ruota d'appoggio a pendolo che può essere usata contemporaneamente anche come ruota di trasporto. A tal fine, il gambo 5 della ruota è costituito da due parti 30 e 31 che sono collegate a snodo tramite il terzo asse 20 e che possono essere bloccate tramite un perno 35 nella posizione di lavoro o in quella di trasporto.
La linea di prolungamento 32 del terzo asse interseca l'asse 2 secondo un angolo a di circa 105°.
La mensola di supporto 8 è inoltre dotata di corrispondenti fori di fissaggio 39 tramite i quali viene effettuato un bloccaggio sul telaio dell'aratro 1. Ne sono previsti più gruppi 40, 41 per cui è possibile adattare la ruota 6 alle variate larghezze di lavoro dei corpi.
La Fig. 6 illustra la ruota d'appoggio a pendolo 3 che serve contemporaneamente come ruota di trasporto nella posizione di lavoro, in Fig. 7 essa essendo illustrata nella posizione di trasporto. E' in questo caso evidente che sul lato di estremità delle parti 30, 31 sono riportate le piastre 33, 34 che consentono un collegamento delle due parti 30, 31 da un lato tramite il terzo asse 20 e, dall'altro lato, tramite un perno di bloccaggio 35. Questo perno di bloccaggio 35 è dotato di una maniglia in modo tale da poter far ruotare la ruota 6 disposta oscillante per 90° attorno all'asse 20 nella posizione secondo la Fig. 7. Il perno di bloccaggio 35 è nuovamente inserito e consente così un eccepibile funzionamento della ruota 3 d'appoggio a pendolo anche come ruota di trasporto.
Tramite 36 è indicato il punto o la linea di contatto o la superficie della ruota 6 a contatto con il terreno 37.
Tutte le caratteristiche, anche quelle semplicemente desumibili solamente dai disegni, devono essere considerate singolarmente ed in combinazione come fondamentali per l'invenzione.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Aratro girevole (1) con una ruota d'appoggio a pendolo sul telaio dell'aratro oscillante attorno ad un primo asse orizzontale nella posizione di lavoro, e posizionato sostanzialmente trasversalmente al senso di marcia, per azione della gravità, da una posizione di lavoro all'altra, con un secondo asse associato al primo asse e disposto perpendicolarmente a questo, che è perpendicolare nel senso di marcia, in cui la ruota di appoggio a pendolo presenta un gambo della ruota che supporta la ruota vera e propria e inoltre è collegato tramite un organo di trazione con una mensola di supporto, caratterizzato dal fatto che la ruota di appoggio a pendolo (3) è disposta tramite una mensola di supporto (8) lateralmente sul telaio dell'aratro (1) e che l'organo di trazione (7) è collegato con un dispositivo di bloccaggio (11) associato alla mensola di supporto (8) e al telaio (1) dell'aratro, il quale dispositivo è realizzato e disposto in modo da bloccare il secondo asse (4) nella posizione di lavoro e rilasciarlo per la fase di rotazione.
  2. 2. Aratro girevole secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di bloccaggio (11) è realizzato come un lato oscillante (13) che può oscillare attorno ad un asse corto (14) che presenta un chiavistello di ritenzione (12) ed un occhiello (15) per il collegamento con l'organo di trazione (7).
  3. 3. Aratro girevole secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il primo asse (2) è disposto nella posizione di lavoro giacente nel piano ed il secondo asse (4) è disposto perpendicolarmente a questa ed entrambi sono associati ad una parte oscillante (9) che, a distanza dal secondo asse (4), presenta un contro-riscontro (10) che è realizzato corrispondentemente con il chiavistello di ritenzione (12).
  4. 4. Aratro girevole secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'organo di trazione (7) è costituito da una catena (22), da un elemento a cursore o da una fune.
  5. 5. Aratro girevole secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il chiavistello ( 12) è caricato tramite una molla (16) che lo mantiene nella posizione di ritenzione.
  6. 6. Aratro girevole secondo la rivendicazione 1 e la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il secondo asse (4) è disposto nel senso di movimento a valle del primo asse (2).
  7. 7. Aratro girevole secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dai fatto che la mensola di supporto (8), sul lato rivolto al gambo (5) della ruota, presenta un riscontro che serve per mantenere la profondità, che è eseguito corrispondentemente con un riscontro di regolazione (18) disposto in modo mobile sul gambo (5) della ruota.
  8. 8. Aratro girevole secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il riscontro di regolazione (18) è mobile tramite un dispositivo di regolazione (19) nel senso longitudinale del gambo (5) della ruota ed è quindi regolabile.
  9. 9. Aratro girevole secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il riscontro di regolazione (18) è realizzato con configurazione trapezoidale, la base maggiore (25) essendo rivolta verso la ruota (6).
  10. 10. Aratro girevole secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la mensola di supporto (8) è disposta nella posizione di lavoro vicino alla ruota (6) sul telaio (1) dell'aratro.
  11. 11. Aratro girevole secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che al gambo (5) della ruota, che è collegato con il primo asse (2), è associato un dispositivo che presenta un ulteriore terzo asse che è eseguito bloccabile e che garantisce una rotazione o commutazione della ruota di circa 90°.
  12. 12. Aratro girevole secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il dispositivo è costituito sostanzialmente da un gambo (5) della ruota suddiviso le cui parti (30, 31) sono collegate tramite il terzo asse.
  13. 13. Aratro girevole secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la linea di prolungamento (32) del terzo asse interseca la linea di collegamento del primo asse (2) preferibilmente con un angolo a compreso tra 90° e 115°.
  14. 14. Aratro girevole secondo la rivendicazione 11 e la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che il primo asse (2), nella posizione di trasporto dell'aratro e quindi con la ruota (6) ruotata attorno al terzo asse (20), è disposto inclinato in avanti.
  15. 15. Aratro girevole secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che le due parti (30, 31) del gambo (5) della ruota presentano, nella zona di collegamento, delle piastre (33, 34) che sono collegate tramite il terzo asse (20) e tramite un perno di bloccaggio amovibile (35).
  16. 16. Aratro girevole secondo le rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzato dal fatto che il secondo asse (4), in presenza di un contatto della ruota col terreno, presenta una scentratura laterale che forma un braccio di leva rispetto al punto di contatto (15) rispettivamente la superficie di contatto e la ruota (6) con il terreno (37).
  17. 17. Aratro girevole secondo la rivendicazione 15 caratterizzato dal fatto che la scentratura laterale tra il secondo asse (4) e la ruota (6) è talmente grande che, in presenza di contatto della ruota con il terreno, innestando l'aratro, l'intera ruota ruota con la parte oscillante (9) rispetto al telaio dell'aratro finché il movimento di oscillazione non è limitato dal riscontro di base (y) e si verifica un incastro della leva oscillante (13).
  18. 18. Aratro girevole secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la mensola di supporto (8), sul lato del telaio dell'aratro, è dotata di una pluralità di gruppi (40, 41) di fori di fissaggio (39)
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