ITMI930731A1 - Dispositivo di training per simulare il movimento di uno sciatore in slalom - Google Patents

Dispositivo di training per simulare il movimento di uno sciatore in slalom Download PDF

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ITMI930731A1
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A63SPORTS; GAMES; AMUSEMENTS
    • A63BAPPARATUS FOR PHYSICAL TRAINING, GYMNASTICS, SWIMMING, CLIMBING, OR FENCING; BALL GAMES; TRAINING EQUIPMENT
    • A63B69/00Training appliances or apparatus for special sports
    • A63B69/18Training appliances or apparatus for special sports for skiing

Description

DESCRIZIONE
L'invenzione riguarda un dispositivo di training per simulare il movimento di uno sciatore in slalom, costituito da un telaio di base fisso a cui due supporti, paralleli tra loro, sono articolati ruotanti con le loro estremit? anteriori parallele tra loro, mentre alle estremit? posteriori sono realizzate superfici di calpestio per ciascun piede dell'utente.
Un tale dispositivo di training serve soprattutto a dare allo sciatore esperto di sci alpino, cos? come a quello inesperto, la possibilit? di esercitarsi al movimento dello sci fuori dalla stagione sciistica e specialmente prima di questa.
I noti dispositivi di training di questo tipo non sono per? sufficientemente adattati al movimento naturale che si svolge durante la curva dello sciatore e quindi l'esercizio avviene su di un movimento errato, mentre i movimenti naturali non possono essere n? riprodotti n? proposti.
Partendo da questo stato della tecnica l'invenzione ha lo scopo di approntare un dispositivo del tipo suddetto con cui possa essere compietamente ed esattamente riprodotto il movimento naturale di uno sciatore in slalom e quindi possa essere eseguito con tale dispositivo un training eccellente.
Per ottenere tale scopo, l'invenzione propone che un sostegno poggi con la sua estremit? anteriore sul telaio con collegamento a sfera, dove ciascun sostegno ? sistemato in modo da ruotare con movimento sferico attorno al supporto e ruotando intorno al suo asse longitudinale, che i sostegni alla loro estremit? posteriore opposta al punto di supporto poggino scorrendo o rotolando su di un appoggio obliquo o bombato, il cui punto centrale della bombatura si trova sull'asse centrale del movimento rotatorio del sostegno e che ? realizzato in modo da degradare uniformemente da qui su entrambi i lati, che sui sostegni, preferibilmente accanto alla loro estremit? posteriore, sia fissata almeno un'ancora di trazione elastica, in particolare sia articolata con supporto sferico, la cui altra estremit? sia fissata, direttamente o con interposizione di un'ancora di trazione anelastica a forma di fune o di catena al supporto accanto e/o tra i supporti anteriori dei sostegni (oppure analogamente in senso inverso), che sul telaio sia supportato un dispositivo di deviazione per l'ancora di trazione, il quale sia reso inattivo con sostegni situati in posizione centrale, che per?, nel caso di sostegni ruotati fuori dalla posizione centrale, eserciti un'espansione maggiore dell'ancora di trazione elastica (e quindi una forza maggiore di richiamo) del sostegno situato esternamente nella direzione di rotazione ed accoppiato all'ancora di trazione del sostegno situato internamente o della sua ancora di trazione, e che inoltre, i sostegni, accanto all'estremit? con supporto sferico siano accoppiati ciascuno con il telaio a mezzo di una barra distanziatrice articolata a sfera, mediante la quale i sostegni, nel caso di una deviazione dalla posizione centrale per uno spostamento rotatorio a sinistra in senso orario e per uno spostamento rotatorio a destra in senso antiorario sono ruotati di poco intorno al loro asse longitudinale.
Per usare il dispositivo, la persona si pone con i suoi piedi sulle due superfici di calpestio dei sostegni, che, ad esempio, possono avere una lunghezza di circa un 1 metro e hanno la funzione degli sci.
Entrambi i sostegni sono disposti parallelamente tra loro ad una distanza in cui idealmente vengono posti i due sci durante la corsa. I due sostegni sono supportati su supporti sferici alle estremit? anteriori sulle quali, nella corsa effettiva, si trovano le punte degli sci, in modo che i due sostegni possano ruotare intorno ai loro punti di rotazione in tutte le posizioni ed anche intorno al loro asse longitudinale. All'estremit? posteriore dei sostegni si trova una guida di rotolamento o di scivolamento, preferibilmente all'incirca sotto al tallone dell'utente. Questo appoggio, soggetto a rotolamento o scivolamento, si verifica su di un sostegno bombato, oppure su di una superficie disposta inclinata, mediante la quale viene simulata la discesa della pista. I due sostegni possono deviare dalla loro posizione centrale guidati parallelamente di un angolo sufficiente, ad esempio di 45' verso destra o verso sinistra. Il ritorno nella posizione centrale avviene mediante le ancore di trazione elastiche che si espandono alla deviazione dei sostegni dalla posizione centrale e, grazie alla loro forza di richiamo, riportano i supporti nuovamente nella posizione centrale. Mediante il dispositivo di deviazione che agisce sulle ancore di trazione si ottiene che la forza necessaria per lo spostamento dalla posizione centrale si distribuisce all'incirca per l'80% sul sostegno che corrisponde allo sci esterno e per circa il 20% sul sostegno paragonabile allo sci interno. Il movimento rotatorio intorno all'asse longitudinale centrale dei sostegni necessario per tale deviazione e che corrisponde alla spigolatura degli sci nella neve, viene ottenuta in modo forzato mediante le barre distanziatrici e quindi l'apparecchio simula completamente il movimento che si ha in curva e quindi fornisce subito non solo all'esperto sciatore, ma anche a quello inesperto, una sensazione di sicurezza. Nel training con il dispositivo non solo vengono sollecitati tutti i gruppi di muscoli importanti per lo sport sciistico, ma si agisce in modo mirato anche sulla corretta posizione del corpo e quindi anche sullo stile.
Preferibilmente si prevede che i sostegni siano realizzati come tubi a sezione circolare.
Per il resto preferibilmente, si prevede che le estremit? anteriori dei sostegni siano supportate in teste articolate a forma sferica.
Si prevede inoltre preferibilmente che l'intelaiatura sia formata da un telaio piatto a forma trapezoidale, alla cui estremit? corta sono articolati i sostegni e sul cui lato lungo sia disposto l'appoggio a forma bombata, dove gli angoli di base sono all'incirca di 45? ed eventualmente la base ? collegata con il lato corto mediante strisce disposte parallelamente ai sostegni che si trovano in posizione centrale.
Per dare all'utente del training la possibilit? di sostenersi al dispositivo stesso durante lo svolgimento del movimento si prevede che sui lati del telaio trapezoidale siano fissate barre di sostegno con manici o maniglie.
Nel caso di utenti esperti, ? possibile naturalmente anche effettuare il training con il dispositivo senza tali barre di sostegno o simili, dove la persona che utilizza il training pu? usare ad esempio, opportunamente, durante il training le normali racchette per sci.
Un miglioramento preferito viene visto nel fatto che, al di sotto dell'estremit? posteriore delle superfici di calpestio siano applicati rulli sui sostegni, in particolare con superficie di rotolamento coniche, il cui asse sia disposto coassialmente all'asse centrale longitudinale dei sostegni oppure parallelo ad esso al di sotto dell'asse centrale longitudinale.
Un tale rullo pu? essere costituito ad esempio da un materiale elastico simile a gomma. Il rullo pu? rotolare sul segmento di superficie disposto obliquamente dalla posizione superiore (disposta al centro) in una posizione pi? in basso verso destra o verso sinistra, nella corrispondente deviazione, in modo da simulare la discesa.
In modo particolarmente preferito si prevede inoltre che sui sostegni, al di sotto delle superfici di calpestio, come ancora di trazione elastica, venga articolata una estremit? di una molla di trazione ad elica mentre l'altra sua estremit?, attraverso una catena Galle ? collegata con il telaio all'altezza dell?estremit? anteriore dei sostegni, dove i perni della catena sono diretti parallelamente all'asse di rotazione di sostegni.
Una realizzazione preferita in alcuni casi, consiste nel fatto che le ancore di trazione sono dirette sostanzialmente parallele ai sostegni, in particolare sono disposte al di sotto di essi.
In modo particolarmente preferito, si prevede che sul telaio tra le ancore di trazione sia disposta una testa di deviazione che preferibilmente ? sostenuta in modo regolabile e bloccabile in una guida disposta parallelamente ai sostegni (nella posizione centrale).
Mediante tale realizzazione ? possibile variare la geometria di articolazione delle ancore di trazione mediante un semplice blocco, dove le ancore di trazione sono supportate in modo da piegarsi in corrispondenza della testa di deviazione e quindi, in funzione del movimento oscillatorio, si hanno diverse geometrie di articolazioni.
Mediante la possibilit? di regolazione, ? possibile inoltre adattare il dispositivo al peso del corpo dell'utente.
Una soluzione alternativa a questa esiste nel fatto che sul telaio sono supportati perni di deviazione, ed in particolare un perno di deviazione disposto internamente a ciascuna ancora di trazione ed uno disposto esternamente a ciascun ancora di trazione, dove i perni di deviazione interni sono disposti pi? vicini ai sostegni di quelli esterni.
In tal caso si prevede preferibilmente che i perni siano disposti su di una piastra comune del telaio ed essi siano regolabili e bloccabili nella direzione longitudinale dei sostegni situati nella posizione centrale.
Per il resto si prevede preferibilmente che l'asse longitudinale centrale dei supporti sia diretta in modo da incrociare ogni volta il centro delle teste articolate. In modo particolarmente preferito, si prevede inoltre che le barre distanziatrici presentino una testa articolata disposta al di sopra del corrispondente sostegno, su cui esse sono supportate in forma sferica, mentre l'altra loro estremit? ? sostenuta almeno indirettamente sul lato corto del trapezio del telaio, in particolare sono supportate a sfera mediante altre teste articolate.
In tal caso si pu? prevedere che le sbarre distanziatrici siano rego? labili in lunghezza.
In un miglioramento si pu? prevedere che tra i sostegni accanto alle superfici di calpestio, sia articolato un distanziatore diretto trasversalmente ai sostegni, in particolare sia supportato a sfera sui sostegni. In tal modo si assicura la distanza parallela dei due sostegni tra loro nel movimento di deviazione.
Oltre a ci? ? possibile prevedere che tra i sostegni sia disposto un elemento di misura della forza, mediante il quale, durante la deviazione dei sostegni dalla posizione centrale e nel caso di un carico troppo elevato del sostegno riguardo all?interno, sia possibile azionare un dispositivo segnalatore.
I suddetti miglioramenti vantaggiosi, possono essere realizzati in modo che nella barra di sostegno parallelo (distanziatore) tra i due sostegni venga integrato un sistema di misura della forza. Tale barra di sostegno parallelo (distanziatore) ? articolato poco prima della punta del piede sui sostegni e permette ad esempio, mediante una segnalazione ottica con diodi luminosi o simili, un'esatta percezione che l'utente mantiene la distribuzione di forza sia interna sia esterna nella deviazione, necessaria per la corsa. Un cosiddetto errore dello sci interno, cio? un carico troppo elevato sullo sci interno, viene rilevato dal sistema di misura della forza e viene segnalato attraverso il dispositivo segnalatore ottico o acustico. Forze o movimenti che avrebbero come conseguenza di abbandonare la guida esattamente parallela degli sci, possono ugualmente essere rilevati da un sistema di misurazione della forza ed essere segnalati mediante un altro dispositivo di segnalazione ottico o acustico.
Un'altra vantaggiosa realizzazione ? vista ancora nel fatto che tra i sostegni ? disposto un sensore misuratore, mediante il quale ? possibile rilevare e segnalare mediante un dispositivo segnalatore uno scostamento dallo spostamento parallelo.
Per il resto si prevede preferibilmente che le superfici di calpestio presentino gusci di impegno leggermente ruotanti intorno ad un asse diretto perpendicolarmente all'asse longitudinale del sostegno e parallelamente alla superficie di calpestio, dove con ciascun guscio di impegno ? collegato un dispositivo mediante il quale ? poss?bile rilevare una posizione ruotata che si discosta dalla posizione dovuta, che pu? essere segnalata mediante un dispositivo di segnalazione.
Per il fatto che i gusci di impegno possono pendolare nella direzione del piede in avanti ed indietro all'incirca di 1/2 mm, ? possibile registrare, mediante un corrispondente sistema di misura di pressione e di forza un carico troppo elevato del tallone del piede rispetto alla pianta, e ci? corrisponde ad un errore di posizione all'indietro durante la corsa. Tale posizione pu?, ad esempio essere utilizzata attraverso un contatto elettrico disposto al di sotto della zona del tallone del guscio di impegno, che attiva la segnalazione mediante un dispositivo di segnalazione acustico o ottico.
Esempi di realizzazione dell'invenzione sono rappresentati nel disegno e vengono qui di seguito descritti.
La figura 1 mostra un primo tipo preferito di realizzazione dell'invenzione in una vista dall'alto;
la figura 2 mostra la stessa cosa in una vista laterale;
la figura 3 mostra la stessa cosa vista nella sezione III?III di figura 2;
la figura 4 mostra la geometria di articolazione dell'ancora di trazione nella posizione centrale e nella posizione deviata in fuori del dispositivo;
la figura 5 mostra un tipo di realizzazione alternativo nella rappresentazione come in figura 1;
la figura 6 mostra il tipo di realizzazione alternativo nella rappresentazione schematizzata secondo la figura 4;
la figura 7 mostra un particolare in una variazione vista in sezione. Nelle figure dei disegni ? rappresentato un dispositivo di training per simulare il movimento di uno sciatore di sci alpino, in particolare durante una curva.
Esso ? costituito da un telaio di base fisso 1, che poggia su di una base di appoggio. Su tale telaio di base 1 sono articolati parallelamente tra loro due sostegni 2 tra loro paralleli con la loro estremit? anteriore, nella figura 1 inferiore, nella figura 2 di sinistra ed in figura 5 superiore, mentre all'estremit? posteriore sono realizzate superfici 3 di calpestio per ciascun piede dell'utente.
I sostegni 2 sono supportati con la loro estremit? anteriore a sfera sul telaio 1, dove i sostegni 2 sono supportati in modo da ruotare sfericamente intorno ai supporti ed intorno al proprio asse longitudinale. I sostegni 2 poggiano, con possibilit? di scivolamento o di rotolamento alla loro estremit? posteriore, opposta al punto di supporto anteriore, su di un appoggio 4 bombato o inclinato.
L'appoggio 4 ? in particolare visibile in modo chiaro nella figura 3. Il punto pi? in alto di tale appoggio 4 ? disposto al centro che corrisponde alla posizione centrale dei sostegni 2 di figura 1. L'appoggio 4 degrada da qui uniformemente su entrambi i lati verso l'esterno. Viene in tal modo simulata la discesa della pista durante la curva. Su ciascuno dei sostegni 2, accanto alla sua estremit? posteriore, ? fissata un'ancora 5 di trazione elastica, in particolare essa ? articolata a sfera e l'altra sua estremit? ? fissata, con interposizione di un'ancora 6 di trazione anelastica a forma di fune o di catena, al telaio 1 vicino al supporto 7 anteriore e tra di essi. Sul telaio 1 ? inoltre supportato un dispositivo 8 di deviazione per le ancore di trazione 6 sul quale sono bloccate le ancore di trazione. Con sostegni, situati nella posizione centrale come ad esempio in figura 1, tale dispositivo di deviazione ? inefficace, mentre con sostegni spostati dalla posizione centrale, come verr? illustrato ancora successivamente con riferimento alle figure 4 e 6, avviene una maggiore dilatazione dell'ancora di trazione elastica 5 quindi si origina una maggiore forza di richiamo del sostegno 2 disposto esternamente nella direzione di rotazione ed accoppiato all'ancora di trazione 6 rispetto al sostegno 2 interno e alla sua ancora di trazione 5. I sostegni 2 sono accoppiati, accanto all'estremit? supportata a sfera con il telaio 1 mediante una barra 9, articolata a sfera, mediante la quale i sostegni 2, spostandosi dalla posizione centrale in caso di rotazione a sinistra (ad esempio nel senso della figura 5) in senso orario e nel caso di deviazione a destra, nel senso della figura 5 in senso antiorario, vengono ruotati di poco intorno al loro asse longitudinale.
Questa rotazione che corrisponde alla normale posizione dei piedi in caso di spigolatura degli sci, viene generata forzatamente mediante le barre di pista.
Negli esempi di realizzazione, i sostegni 2 sono realizzati come tubi a sezione circolare. Le estremit? anteriori dei sostegni 2 sono supportati a sfera in teste articolate (supporti 7). L'intelaiatura 1 ? costituita da un telaio piatto a forma trapezoidale, sul cui lato corto 10 sono articolati i sostegni 2 e sul cui lato pi? lungo 11 ? fissato l'appoggio 4 bombato, dove gli angoli di base a sono all'incirca di 45?. Oltre a ci? la base 11 ? collegata con il lato corto 10 mediante strisce 12 disposte parallelamente ai sostegni 2 situati in posizione centrale ed ? in tal modo rinforzata.
Ai lati 13 del telaio trapezoidale 1, sono inoltre fissate barre di sostegno 14 con una maniglia 15 ed un rinforzo 16.
Al di sotto dell'estremit? posteriore delle superfici di calpestio 3, che sono dirette inclinate corrispondentemente ad una inclinazione simulata dalla pista, cos? come i sostegni 2 nella posizione centrale, sui sostegni 2 sono applicati rulli 17 con superficie di rotolamento conica, il cui asse 18 ? disposto orientato coassialmente all'asse longitudinale centrale dei sostegni 2. Sui sostegni 2 inoltre, al di sotto delle superfici di calpestio 3 sono ogni volta articolate, come ancore di trazione 5 elastiche, le prime estremit? delle corrispondenti molle di trazione ad elica, mentre l'altra loro estremit? ? collegata, attraverso una catena Galle (ancora di trazione 6) con il telaio 1 all'altezza dell'estremit? anteriore dei sostegni 2.
I perni della catena sono disposti in tal caso parallelamente all'asse di rotazione dei sostegni 2. Le ancore di trazione 5, 6 sono sostanzialmente dirette parallelamente ai sostegni 2 e sono disposte al di sotto di questi. Nell'esempio di realizzazione delle figure da 1 a 4, le ancore di trazione sono disposte convergenti l'una verso l'altra, dove il punto di convergenza ? disposto in vicinanza del lato corto 10 del telaio 1 trapezoidale.
Sul telaio 1, tra le ancore di trazione 6 ? disposto il dispositivo 8 di deviazione a forma di una testa di deviazione (tipo di realizzazione delle figure da 1 a 4), che preferibilmente ? supportato regolabile e bloccabile in una guida 19 disposta parallelamente ai sostegni 2 (nella posizione centrale dei sostegni 2). Sul puntello 12 ? anche disposta una scala 20 su cui, ad esempio, vengono evidenziati dal e sul, peso del corpo dell'utente, per fornire un aiuto per la regolazione della testa di deviazione.
Nell'esempio di realizzazione delle figure 5 e 6, sul telaio, in particolare in corrispondenza dei puntelli 12, sono supportati perni di deviazione 21, 22, dove i perni di deviazione 21 sono disposti internamente a ciascuna ancora di trazione 6 accanto ai lati rivolti l'uno verso l'altro delle ancore di trazione 6, mentre i perni 21 sono disposti esternamente a ciascun ancora di trazione 6 sul lato disposto da parte opposta rispetto all'altra ancora di trazione 6. I perni interni 21 si trovano pi? vicini ai supporti 7 dei sostegni 2 che i perni di deviazione 21 disposti esternamente. Anche in tal caso i perni 21, 22 sono disposti su di una piastra 23 comune sul telaio e sono regolabili e bloccabili su di essa nella direzione longitudinale dei sostegni 2 situati in posizione centrale. A tale scopo ? prevista una realizzazione 19 a foro ovalizzato su di una parte di lamiera disposta tra i puntelli 12.
In tutti i tipi di realizzazione l'asse longitudinale centrale dei sostegni 2 ? disposto in modo da incrociare il centro delle teste di articolazione (supporto 7). Le barre di pista 9, sono previste, ciascuna superiormente al corrispondente supporto 2, di una testa 24 di articolazione su cui esse sono supportate a sfera, mentre l'altra loro estremit? ? supportata sul lato corto 10 del trapezio del telaio 1, in particolare mediante ulteriori teste articolate a sfera. Le barre di pista 9 possono essere regolate in lunghezza. Inoltre, tra i supporti 2, accanto alle superfici di calpestio 3, ? articolato, in particolare supportato a sfera mediante teste di articolazione, un distanziatore 25 diretto perpendicolarmente ai sostegni 2.
Nella figura 4 ? rappresentato schematicamente lo svolgimento del movimento del dispositivo, dove con linee intere vengono indicati i sostegni 2 nella loro posizione centrale e con linee tratteggiate i supporti 2 in una posizione ruotata di 45? in senso orario rispetto alla posizione centrale della figura 4. Mediante la disposizione del dispositivo di direzione 8, si ottiene un allungamento maggiore dell'ancora di trazione 5 elastica, e tale allungamento nel sostegno 2, che corrisponde allo sci interno, ? indicato con A, mentre il maggiore allungamento dell'ancora di trazione 5 elastica nel sostegno, disposto esternamente (in B ) (corrispondente allo sci esterno) ? maggiore. Allo stesso modo si hanno diverse condizioni di leva a e b a seguito della disposizione del dispositivo di deviazione 8. In tal modo si ottiene che la forza necessaria alla deviazione verso l'esterno viene distribuita per circa l'80% sullo sci esterno (corrispondente al sostegno esterno 2) e, soltanto per circa il 20% sullo sci interno (corrispondente al sostegno interno 2). In tal modo viene richiesto, ed in particolare ottenuto, il movimento naturale ed il training muscolare desiderato.
Anche nell'esempio di realizzazione della figura 6, si verificano condizioni simili, e ci? ? causato dai fermi di deviazione 21, 22 e dall'accorciamento relativo da esso causato delle ancore di trazione 5, 6.
Nella figura 7 ? rappresentato un tipo particolare di realizzazione del distanziatore 25. Tale distanziatore 25 ? formato da due elementi 26 che in 27 sono articolati a sfera sui sostegni 2, al di sopra di questi. Gli elementi 26 sono spostabili su di un'asta di accoppiamento verso l'esterno in direzione delle frecce 28, mentre essi poggiano verso l'interno a mezzo di un distanziatore regolabile 29. In corrispondenza degli elementi 26 spostati a contatto tra loro attraverso il distanziatore 29, i sostegni 2 sono diretti parallelamente tra loro, mentre verso l'esterno esiste un gioco nel movimento di circa 20? in modo che l'utente del dispositivo deve esercitare una forza corrispondente per mantenere il parallelismo e deve esercitare il lavoro di training necessario per mantenere il parallelismo. In tal modo quindi, il parallelismo non viene generato ma esso deve essere assicurato dall'utente che effettua il training sul dispositivo con la sua propria attivit?. In tal modo si migliora ulteriormente l'efficacia dell'esercizio e del training.
L'invenzione non ? limitata agli esempi di realizzazione ma pu? variare notevolmente nel quadro di tale descrizione.
Tutte le nuove caratteristiche singole e combinate rese note nella descrizione e/o nel disegno vengono viste come parte sostanziale dell'invenzione.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di training per simulare il movimento di uno sciatore in slalom, costituito da un telaio di base fisso su cui due supporti paralleli tra loro sono articolati ruotanti paralleli l'uno all'altro con la loro estremit? anteriore, dove all'estremit? posteriore di ciascuno di essi ? realizzata una superficie di calpestio per ciascun piede dell'utente, caratterizzato dal fatto che i sostegni (2) con la loro estremit? anteriore sono supportati a sfera sul telaio (1), dove i sostegni sono supportati ruotanti ciascuno a sfera intorno ai supporti (7) e sono ruotanti intorno al loro asse longitudinale, ed inoltre i sostegni (2), alla loro estremit? opposta al punto di supporto, poggiano in modo da scivolare o rotolare su di un sostegno (4) inclinato o bombato, il cui punto pi? in alto della bombatura si trova sull'asse centrale del percorso di rotazione del sostegno e che ? realizzata, degradante, uniformemente da qui verso i due lati, che sui sostegni (2), preferibilmente accanto alla loro estremit? posteriore, ? fissata, in particolare articolata a sfera, un'ancora di trazione (5) elastica, la cui altra estremit? ? fissata, direttamente o con interposizione di un'ancora di trazione (6) anelastica a forma di cuneo di catena, al telaio (1) accanto o tra i supporti anteriori (7) dei sostegni, che sul telaio (1) ? supportato un dispositivo di deviazione (8) per le ancore di trazione (5, 6), che ? efficace con sostegni (2) situati in posizione centrale, che per? con sostegni (2) ruotati fuori dalla posizione centrale provoca una dilatazione dell'ancora di trazione elastica (5) pi? forte (e quindi una maggiore forza di richiamo) del sostegno (2) situato esternamente nella direzione della rotazione ed accoppiato all'ancora di trazione (5) che del sostegno (2) situato all'interno o della sua ancora di trazione (5) ed inoltre che i sostegni, accanto all'estremit? supportata a sfera, sono accoppiati ciascuno al telaio (1) a mezzo di una barra di pista (9) articolata a sfera, mediante la quale i sostegni, deviando dalla posizione centrale con uno spostamento verso sinistra in senso orario e per uno spostamento a destra in senso antiorario vengono ruotati di poco intorno al loro asse longitudinale.
  2. 2. Dispositivo di training secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i sostegni (2) sono realizzati come tubi a sezione circolare.
  3. 3. Dispositivo di training secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l'estremit? anteriore dei sostegni (2) sono supportati a sfera in teste articolate.
  4. 4. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che l'intelaiatura (1) ? formata da un telaio piatto a forma trapezoidale, sul cui lato corto (10) sono articolati i sostegni e sul cui lato lungo (11) ? disposto l'appoggio bombato (4), dove gli angoli della base (a) sono all'incirca di 45?, ed eventualmente la base (11) ? collegata con il lato corto (10) mediante puntelli (12) disposti parallelamente ai sostegni (2) situati in posizione centrale.
  5. 5. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che sui lati (13) del telaio (1) trapezoidale sono fissate barre di sostegno (14) con manico o maniglia (15).
  6. 6. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che al di sotto delle estremit? posteriori delle superfici di calpestio (3) sui sostegni (2) sono disposti rulli (17), in particolare con superficie conica di rotolamento, il cui asse ? disposto coassialmente all'asse centrale longitudinale dei sostegni o ? diretto parallelamente ad esso al di sotto dell'asse centrale longitudinale (19).
  7. 7. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che sui supporti (2), al di sotto delle superfici di calpestio (3) ? articolata un'estremit? di una molla di trazione ad elica come ancora elastica di trazione (5) e l'altra sua estremit? ? collegata, attraverso una catena Galle (6) al telaio (1) all'altezza dell'estremit? anteriore dei sostegni (2), dove i perni della catena sono diretti parallelamente all'asse di rotazione dei sostegni (2).
  8. 8. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che le ancore di trazione (5, 6) sono dirette sostanzialmente parallelamente ai sostegni (2), in particolare sono disposte al di sotto di essi.
  9. 9. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che sul telaio (1), tra le ancore di trazione (6), ? disposta una testa di deviazione, che preferibilmente ? supportata regolabile e bloccabile in una guida disposta parallelamente ai sostegni (2) (nella posizione centrale).
  10. 10. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che sul telaio (1) sono supportati perni di deviazione (21, 22) ed in particolare un perno di deviazione, disposto internamente (22) a ciascuna ancora di trazione (6) ed un perno di trazione (6) disposto esternamente (21), dove i perni di deviazione interni (22) sono disposti pi? vicini ai supporti (7) dei sostegni che i perni di deviazione esterni (21).
  11. 11. Dispositivo di training secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che i perni (21, 22) sono disposti sul telaio (1) su di una piastra (23) comune e questa pu? essere regolata e bloccata nella direzione longitudinale dei sostegni (2) situati nella posizione centrale.
  12. 12. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzato dal fatto che l'asse longitudinale centrale dei sostegni (2) ? diretto in modo da incrociare ogni volta il centro delle teste articolate (supporto 7).
  13. 13. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzato dal fatto che le barre di pista (9) presentano una testa articolata (24) disposta superiormente al sostegno (2) corrispondente, su cui essi sono supportati a sfera, mentre le altre loro estremit? sono supportate, almeno indirettamente, sul lato corto del trapezio (10) del supporto (1), in particolare sono supportati a sfera mediante ulteriori teste articolate.
  14. 14. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzato dal fatto che le barre (9) di pista sono regolabili in lunghezza.
  15. 15. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 14, caratterizzato dal fatto che tra i sostegni (2), accanto alle superfici di calpestio (3) ? articolato un distanziatore (25) diretto perpendicolarmente ai sostegni (2), in particolare esso ? supportato a sfera sui sostegni.
  16. 16. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 15, caratterizzato dal fatto che tra i sostegni (2) ? disposto un organo di misura della forza, mediante il quale, allo spostamento dei sostegni (2) fuori dalla posizione centrale e nel caso di carico troppo elevato del piede sul sostegno (2) disposto internamente, viene azionato un dispositivo di segnalazione.
  17. 17. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 16, caratterizzato dal fatto che tra i sostegni (2) ? disposto un sensore di misura, mediante il quale ? possibile rilevare uno scostamento dello spostamento parallelo dei sostegni e pu? essere segnalato mediante un dispositivo di segnalazione.
  18. 18. Dispositivo di training secondo una delle rivendicazioni da 1 a 17, caratterizzato dal fatto che le superfici di calpestio (3) presentano gusci di impegno ruotanti di poco intorno ad un asse diretto perpendicolarmente all'asse longitudinale del sostegno e parallelamente alla superficie di calpestio (3), dove un dispositivo ? collegato a ciascun guscio di impegno, mediante il quale ? possibile rilevare una posizione di rotazione che si discosta dalla posizione programmata e prestabilita e tale posizione pu? essere segnalata mediante un dispositivo di segnalazione.
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