ITMI20100552A1 - Perfezionamenti ai gruppi distributori e gruppo distributore perfezionato - Google Patents

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ITMI20100552A1
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"PERFEZIONAMENTI AI GRUPPI DISTRIBUTORI E GRUPPO DISTRIBUTORE PERFEZIONATO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce a perfezionamenti ai gruppi distributori, e ad un relativo gruppo distributore perfezionato. Il presente trovato si applica in particolare, ma non solo, nei gruppi distributori di tipo compatto. I distributori a cui il trovato si riferisce vengono utilizzati industrialmente per la distribuzione ed il posizionamento in continuo di pastiglie, pillole, compresse, od altro prodotto analogo od assimilabile, di varia forma e dimensione, in idonei alveoli o sedi predisposte in un nastro avanzante.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti sia gruppi distributori, che quelli di tipo compatto, che servono per il posizionamento e la distribuzione di pastiglie o pillole in confezioni del tipo blister, ad esempio per il settore farmaceutico, alimentare, od altro settore avente esigenze assimilabili.
Detti gruppi distributori utilizzano dischi distributori opportunamente predisposti per il rilascio sincronizzato delle pastiglie in un nastro che avanza e che presenta idonee sedi per l'accoglimento di dette pastiglie.
Nel seguito, con il termine pastiglie si comprendono anche pillole, compresse, capsule, ed altri prodotti di tipo o dimensione analoga od assimilabile .
Per gruppi distributori compatti si intendono gruppi aventi una forma compatta, ad esempio come descritti nel WO-Al-2009/115445.
Questi gruppi sono studiati e realizzati per lavorare un'elevata variabilità di tipi e forme di pastiglie, per garantire una notevole produttività, per ridurre i tempi di intervento di manutenzione ordinaria, per far percorrere alle pastiglie il minor percorso possibile generando così una minor usura sulle stesse, e per ridurre gli ingombri ed i consumi.
Proprio per queste caratteristiche, le regolazioni di base devono rimanere stabili nel tempo e le regolazioni periodiche (ad esempio la messa a zero periodica) devono poter essere eseguite senza ulteriori controlli e messe a punto, sì da incidere molto poco nel ciclo produttivo.
Nel caso poi dei gruppi distributori compatti, gli spazi ridotti ad essi connessi mal si conciliano con interventi di messa a punto, regolazione e controllo, realizzati in tempi brevi, se non programmati.
I gruppi compatti, proprio per le loro caratteristiche, richiedono quindi un modo nuovo di concepire e realizzare i componenti al fine di permetterne un corretto funzionamento, di mantenere il vantaggio produttivo e di realizzare una semplice e veloce messa in funzione.
La Proponente, dopo un lungo periodo di prove e sperimentazioni di molteplici soluzioni nuove, ovvero di soluzioni applicate e concepite in modo differente, ha messo a punto la presente idea di soluzione, realizzando un gruppo distributore funzionale, efficiente e di ridotta manutenzione, nonché di elevata costanza di rendimento, pur mantenendo la facile smontabilità e rapida e sicura sostituibilità del disco distributore, senza che ciò richieda controlli particolari di messa a zero. In particolare, la Proponente ha rilevato che il disco distributore deve essere di facile e rapida sostituzione, nel contempo garantendo, senza particolari attenzioni od interventi specifici, caratteristiche di planarità, posizionamento verticale, durata della messa a punto, costanza nel realizzare lo zero, nonché costanza di risposta ad ogni messa a zero automatica. Va notato che, normalmente, anche se non sempre, la messa a zero in questi gruppi à ̈ di tipo elettrico.
Per messa a zero qui si intende la messa in fase, ovvero il posizionamento iniziale reciproco, del disco distributore in relazione agli altri componenti con cui coopera e si coordina.
Un disco distributore del tipo di cui si discute presenta una pluralità di file parallele, disposte circonferenzialmente, di fori organizzati ed opportunamente predisposti, aventi forme e dimensioni coerenti con la forma delle pastiglie che devono trattare. I fori organizzati sono disposti radialmente sulla superficie del disco distributore .
Nel caso di zero elettrico, cioà ̈ di messa in fase mediante sistemi elettrici, il disco presenta normalmente, lungo una circonferenza, mezzi che permettono la rilevazione della posizione temporale del disco stesso, detti mezzi potendo essere essi stessi, ad esempio, dei fori, risalti, tacche, ecc. I mezzi di messa a zero sono previsti in una precisa relazione geometrica con i fori organizzati di alloggiamento temporaneo delle pastiglie. In questo tipo di organizzazione, pertanto, la posizione di un foro di messa a zero determina la posizione della sequenza radiale organizzata dei fori di alloggiamento temporaneo delle pastiglie. La Proponente si à ̈ quindi posta il problema di realizzare un sistema, connesso al disco distributore, che permetta di smontare e rimontare celermente il disco distributore stesso senza ulteriori settaggi e regolazioni, eccetto la sopra descritta messa a zero automatica, normalmente posta in essere dalla macchina ad ogni avvio.
Il disco distributore à ̈ posto in rotazione da un organo motore ad una velocità coordinata con l'avanzamento lineare del nastro su cui sono ricavate le sedi, o alveoli, ove le pastiglie devono essere collocate.
Il nastro à ̈ organizzato in sezioni sequenziali su cui gli alveoli, o blister, sono disposti in modo prefissato .
Il coordinamento richiede che, di volta in volta, la posizione reciproca delle sedi temporanee presenti nel disco distributore coincida con gli alveoli presenti nel nastro che avanza.
Vantaggiosamente, ma non necessariamente, l'organo motore conferisce al disco distributore anche una funzione vibrante, affinché anche il disco distributore concorra al corretto posizionamento delle pastiglie nei fori organizzati presenti nel disco distributore stesso. Inoltre, il disco distributore, in ragione o meno della dimensione delle pastiglie, deve posizionarsi in un preciso rapporto, voluto, complanare e di posizionamento, rispetto al detto nastro contenente gli alveoli.
Ulteriormente, dopo la sostituzione del disco distibutore, l'asse che porta il moto deve trovarsi in una precisa posizione rispetto ai riferimenti che servono per concretizzare lo zero.
Ciò fa sì che la sostituzione del disco distributore deve garantire sempre e comunque il corretto, e di volta in volta richiesto, posizionamento del disco stesso, sia rispetto al nastro che contiene gli alveoli, sia rispetto all'organo che imprime il moto al disco distributore stesso.
Il presente trovato si propone di risolvere tutti questi problemi, e gli altri che nel prosieguo della descrizione risulteranno evidenti, e permette di ottenere una sostituzione rapida e precisa del disco distributore, nel contempo permettendone il posizionamento corretto che non richiede ulteriori messe a punto, se non la messa a zero.
Per ovviare a tutti i suddetti inconvenienti e per ottenere ulteriori scopi e vantaggi, la Proponente ha studiato, sperimentato e realizzato il trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
L'idea di soluzione à ̈ espressa nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti esprimono varianti all'idea di soluzione .
In un gruppo di distribuzione di pastiglie o simili, sia esso compatto o meno, il disco distributore à ̈ messo in rotazione da mezzi che gli forniscono il moto. Fra detti mezzi che forniscono il moto ed il disco distributore sono presenti mezzi intermedi di collegamento, realizzati in una o più parti fra loro distinte, i quali permettono lo smontaggio ed il rimontaggio rapido del disco distributore .
Secondo il trovato, oltre ai mezzi di fissaggio usuali, (ad esempio viti), utilizzati per rendere solidale il disco distributore ai mezzi intermedi, vengono previsti mezzi di centraggio.
I mezzi di centraggio asservono il disco distributore ai mezzi intermedi in una posizione voluta e definita, garantendo la coassialità fra il disco distributore ed i mezzi intermedi, sì che il moto impresso ai mezzi intermedi dai mezzi che forniscono il moto risulti coassiale al disco distributore .
Secondo una variante, sono presenti mezzi di planarità, i quali garantiscono che il disco distributore ruoti su un piano ortogonale all'asse di rotazione.
In particolare, i mezzi di planarità servono a garantire che l'asse attorno cui ruota il disco distributore sia perfettamente ortogonale al piano in cui ruota detto disco distributore.
E' un'ulteriore variante prevedere mezzi di posizionamento che concorrono alla corretta posizione del disco distributore rispetto ai mezzi intermedi.
I mezzi di posizionamento servono per garantire la precisa e costante posizione reciproca tra disco distributore (posizione radiale dei fori di contenimento temporale pastiglie) e mezzi intermedi.
Secondo una variante, sono previsti anche mezzi di posizionamento assiale che garantiscono che il disco si trovi sempre nella voluta e prevista posizione verticale rispetto al nastro.
Secondo altre varianti, i mezzi di planarità possono essere associati ad uno o più fra mezzi di posizionamento, mezzi di centraggio e mezzi di posizionamento assiale, garantendo che il disco ruoti su un piano unico ortogonale all'asse di rotazione, che il disco distributore si posizioni verticalmente nella voluta e prevista posizione rispetto al nastro contenente gli alveoli, che il disco distributore presenti l'asse di rotazione coincidente con l'asse di rotazione dell'organo che fornisce il moto, e che una serie organizzata di fori presente nel disco distributore sia posizionata in modo geometricamente voluto rispetto ai mezzi intermedi.
Secondo il trovato, i mezzi intermedi si collegano ai mezzi che forniscono il moto in modo amovibile, ma utilizzando mezzi di riferimento che garantiscono la coassialità reciproca, evitano sbandieramenti laterali e/o angolari e, cooperando con i mezzi di planarità, garantiscono sia la corretta posizione verticale del disco distributore, sia la coassialità del disco distributore con i mezzi che gli forniscono il moto .
I mezzi intermedi, secondo una variante, presentano mezzi di posizionamento verticale che garantiscono che il disco distributore si trovi nella voluta e precisa posizione verticale rispetto al nastro che porta gli alveoli .
Secondo una variante , l ' organo che fornisce il moto à ̈ un organo intermedio tra il mezzo motore ed i mezzi intermedi .
In questo caso, l ' organo che fornisce il moto deve collegarsi al mezzo motore mediante mezzi che garantiscono la precisa coassialità, nonché il posizionamento verticale dei mezzi di collegamento ai mezzi intermedi .
Questo significa che detti mezzi che garantiscono la precisa coassialità devono presentare mezzi di appoggio e mezzi di centraggio che garantiscono questa condizione .
Secondo un'ulteriore variante, tra l'organo che fornisce il moto ed il mezzo motore vengono previsti mezzi di reciproco posizionamento angolare, sì che la catena del moto sia geometricamente posizionata per garantire la correttezza della messa a zero automatica.
Secondo un'ulteriore variante, l'organo che fornisce il moto viene vantaggiosamente collegato ai mezzi intermedi mediante mezzi a vite od altri mezzi di rapida e facile sostituzione.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del trovato verranno ora descritte qui di seguito in dettaglio, con riferimento ad una sua particolare forma di attuazione, resa a titolo di esempio, con l'aiuto dei disegni allegati, dove:
- la fig. 1 illustra un gruppo distributore compatto di tipo noto;
- la fig. 2 illustra schematicamente, secondo una sezione verticale, parte della catena cinematica che fornisce il moto al disco distributore;
- le figg. 3a, 3b, 3c illustrano tre tipologie differenti di mezzi di riferimento;
- le figg. 4a e 4b illustrano un possibile mezzo intermedio;
- la fig. 5 illustra un possibile disco distributore.
DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME PREFERENZIALI DI
REALIZZAZIONE DEL TROVATO
Con riferimento alla figura 1, viene rappresentato un gruppo distributore compatto 10 comprendente un disco distributore 23, ad esempio del tipo illustrato e descritto nel WO-Al-2009/115445.
Nel seguito viene illustrato il caso di un gruppo distributore compatto, ma quanto segue à ̈ riferibile anche a gruppi distributori di tipo normale.
II disco distributore 23 coopera con un nastro 21, il quale presenta una pluralità di alveoli 22 i quali, dopo che il nastro 21 ha superato, secondo la freccia A, il disco distributore 23, risultano (22p) riempiti con le pastiglie.
Come à ̈ possibile constatare dalla figura 1, il gruppo 10 à ̈ estremamente compatto, sì che gli spazi sono ridotti ed il percorso delle pastiglie minimizzato, in modo da produrre il minor consumo possibile alle pastiglie. La sostituzione del disco distributore 23 à ̈ facilitata da opportuni mezzi posizionatori temporanei (P).
Con riferimento alla figura 2, si vede schematicamente, e in sezione verticale, una guida nastro 20 su cui, in modo noto, viene fatto scorrere, secondo la freccia A, il nastro 21 su cui sono ricavati gli alveoli 22. Il disco distributore 23 presenta fori organizzati 24 di alloggiamento temporaneo di pastiglie, e ruota in modo coordinato con l'avanzamento del nastro 21, sì che le sedi radiali di fori organizzati 24 e gli alveoli 22 periodicamente si trovano in posizioni reciproche volute. In questo modo, le pastiglie possono posizionarsi negli alveoli 22 che, a valle del disco distributore 23, sono riempiti con le pastiglie 22p.
In ragione della dimensione e sequenza degli alveoli 22, il disco distributore 23 ruota ad una minore o maggiore velocità.
Il disco distributore 23 presenta mezzi 41, nel caso di specie fori posti circonferenzialmente (si veda fig. 5), per il rilevamento della posizione del disco 23 stesso e per la messa in fase e messa a zero. Detti mezzi 41 possono essere però di qualsivoglia tipo.
II disco distributore 23 à ̈ solidarizzato a mezzi intermedi 25 di collegamento mediante normali viti (non illustrate), che cooperano con fori 44. I mezzi intermedi 25 servono per collegare in modo amovibile il disco distributore 23 ai mezzi che gli forniscono il moto rotatorio, indicati nella loro generalità con il numero 30 in figura 2, e descritti in maggior dettaglio nel seguito .
Le normali viti, se da una parte solidarizzano il disco distributore 23 ai mezzi intermedi 25, dall'altra non garantiscono il corretto e costante posizionamento reciproco.
Va notato che il disco distributore 23, generalmente, anche se non necessariamente, non presenta uno spessore elevato, sì che tale spessore può essere anche dell'ordine di 2/3 millimetri .
Al fine di garantire un corretto rapporto disco 23/nastro 21, sono previsti mezzi di planarità 26-126 a superficie di appoggio, i quali garantiscono che il piano di giacitura e rotazione del disco distributore 23 sia parallelo al piano di scorrimento del nastro 21, e quindi parallelo al nastro 21 stesso.
Per il corretto centraggio, in figura 2 sono illustrati due differenti mezzi di centraggio 27, mentre nelle figure 4 e 5 Ã ̈ presente un'ulteriore variante, in cui sono previsti mezzi di centraggio e posizionamento 134.
I mezzi 134, per la loro costituzione, inglobano in sé sia i mezzi di centraggio 27, sia i mezzi di posizionamento circonferenziale 28 che anche i mezzi di posizionamento assiale 43.
Un primo sistema à ̈ costituito da un accoppiamento maschio/femmina (che può essere con maschio sui mezzi di collegamento 25 o sul disco distributore 23) tra mezzi di collegamento 25 e disco distributore 23, nel caso di specie definito dal bordo esterno 125 dei mezzi di collegamento che funge da sede femmina per un risalto centrale assiale 123 del disco distributore 23.
Questi mezzi di centraggio garantiscono la coassialità, ma non garantiscono il corretto e costante posizionamento reciproco, in particolare il corretto posizionamento angolare, tra disco distributore 23 e mezzi di collegamento 25, corretto e costante posizionamento necessario per ogni messa in fase o messa a zero.
Per garantire detta costanza di posizionamento reciproco à ̈ possibile prevedere uno o più mezzi di posizionamento 28, nel caso di specie del tipo a chiavetta di precisione, tra disco 23 e mezzi di collegamento 25. Secondo una variante, i mezzi di posizionamento 28 sono a spina, ad esempio una spina decentrata rispetto all'asse di rotazione 29.
Nel caso di mezzi di posizionamento a spina 28, secondo una variante, vantaggiosamente ma non necessariamente, esse saranno almeno due e poste il più lontano possibile dall'asse di rotazione 29, per garantire la miglior precisione possibile. Secondo una variante, le spine possono risultare anche sostitutive dei mezzi di centraggio 27, ed essere una sola decentrata.
Secondo un'ulteriore variante, può essere presente una sola chiavetta, nel caso di cooperazione con i mezzi di centraggio 27 del tipo maschio/femmina.
Per il collegamento/scollegamento, ai fini della sostituzione del disco 23, fra i mezzi intermedi 25 e i mezzi che forniscono il moto 30, l'accoppiamento à ̈ previsto mediante superfici di reciproco appoggio 31 che si estendono ortogonali al disco distributore 23.
La posizione ortogonale fra superfici di appoggio 31 e disco distributore 23 facilita le operazioni di manutenzione e smontaggio.
Altre posizioni possono però essere assunte, quali angolate, a gradini, ecc.
Vantaggiosamente, come nel caso illustrato, dette superfici di appoggio 31 contengono l'asse di rotazione 29. Queste superfici di appoggio 31, in sé, non garantiscono né il corretto posizionamento laterale, né quello angolare rispetto al piano di appoggio, né la corretta coassialità, né tanto meno il corretto posizionamento verticale.
Per garantire ciò, vengono previsti specifici mezzi di riferimento 34 di cui le figure 3a, 3b e 3c illustrano alcuni esempi realizzativi al fine di chiarire lo spirito generatore.
La distanza 43 tra i mezzi di riferimento 34 ed i mezzi di planarità 26 (nel caso di specie) costituisce i mezzi di posizionamento assiale. La figura 3a presenta tre perni 35, rispettivamente 35a, 35b e 35c, posti tra loro a triangolo, che garantiscono il posizionamento laterale, la coassialità, il posizionamento verticale ed evitano posizioni di brandeggio.
Nella figura 3b, al posto dei perni 35a e 35b à ̈ prevista una chiavetta calibrata 36, mentre nella figura 3c al posto della chiavetta calibrata 36 e del perno 35c sono previsti mezzi di centraggio e posizionamento 34 aventi forma a T, definita da un elemento allungato 37 e da un elemento intermedio ortogonale 137.
La forma a T dell'elemento 34 garantisce la precisione di accoppiamento sia in senso verticale che in senso laterale che ancora in senso angolare.
Questa soluzione permette quindi di eliminare altri mezzi di posizionamento in quanto in sé garantisce la precisione su due assi ed in termini angolarlo.
Questa soluzione (134) Ã ̈ quindi particolarmente vantaggiosa anche per posizionare correttamente il disco distributore 23 rispetto all'elemento intermedio 25 senza dover prevedere i mezzi 26, 28 o 125.
Questo inoltre semplifica le lavorazioni in quanto l'elemento 34 e l'elemento 134 possono essere uguali o simili.
Nel disco distributore 13, la sede femmina dell'elemento 34 può essere cieca o passante.
Se passante, detta sede può cooperare con un rasamento ove trova alla base una pastiglia di materiale a basso coefif iciente di attrito che serve per sostenere almeno parzialmente il peso verticale.
Al posto del rasamento, nell'elemento 137 maschio presente nel corpo intermedio 25 può essere previsto un foro 132 ove collocare una pastiglia a basso coefficiente di attrito che sostiene almeno parzialmente il peso.
Nel caso illustrato, sono previsti mezzi di fissaggio 32, per il collegamento tra mezzi intermedi 25 e organo intermedio 25, la cui sede di avvitamento à ̈ in asse con il perno 35c, o con l'estensione inferiore 137 dell'elemento 34 a T. I mezzi di fissaggio 32 sono accessibili tramite una copertura amovibile 45, che nasconde alla vista i mezzi di fissaggio 32 durante il normale funzionamento del gruppo distributore.
Secondo una variante, al fine di facilitare le operazioni di montaggio, i mezzi che forniscono il moto 30 presentano un secondo organo intermedio 38 che si collega stabilmente (in modo però amovibile) al mezzo motore 39. Il mezzo motore 39 può essere un motoriduttore, ovvero un motore accoppiato ad un riduttore.
Tra organo intermedio 38 e mezzo motore 39 vengono previsti secondi mezzi di centraggio 40, ad esempio del tipo maschio-femmina analoghi ai primi mezzi di centraggio 27 tra disco 23 ed elemento intermedio 25. Tali secondi mezzi di centraggio 40 presentano, nel caso di specie, rispettivi mezzi di posizionamento angolare 128, e mezzi di corretto posizionamento verticale.
Per i secondi mezzi di centraggio 40 vale quanto già detto per i primi mezzi di centraggio 27.
Al fine di garantire la coassialità tra mezzo motore 39 e organo intermedio 38, sono previsti secondi mezzi di planarità 42.
Al presente trovato possono essere apportate modifiche o varianti che rientrano nell'ambito di protezione come definito dalle rivendicazioni che seguono .

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Perfezionamenti ai gruppi distributori compatti (10) che servono per trasferire e posizionare in continuo pastiglie o pillole in alveoli (22) organizzati di un nastro (21) avanzante, detto nastro (21) avanzante presentando di volta in volta i propri alveoli (22) in corrispondenza di fori (24) organizzati normalmente posizionati radialmente in un disco distributore (23), il quale disco distributore (23) presenta mezzi (41) per la messa a zero, caratterizzati dal fatto che detto disco distributore (23) Ã ̈ associato a mezzi che forniscono il moto di rotazione (38, 39) mediante mezzi intermedi (25), detti mezzi intermedi (25) essendo collegati in modo stabile al disco distributore (23) ed in modo smontabile ai mezzi che forniscono il moto (38, 39).
  2. 2. Perfezionamenti come alla rivendicazione 1, caratterizzati dal fatto che i mezzi di collegamento stabile tra disco distributore (23) e mezzi intermedi (25) presentano almeno mezzi di centraggio (27), e/o mezzi di planarità (26-126) e/o mezzi di posizionamento circonf erenziale (28), nonché cooperano con mezzi di posizionamento assiale (43 ).
  3. 3. Perfezionamenti come alla rivendicazione 1, caratterizzati dal fatto che i mezzi di collegamento stabile tra disco distributore (23) e mezzi intermedi (25) presentano mezzi di planarità (26-126) e mezzi di centraggio e posizionamento (134) di forma a T maschio-femmina.
  4. 4. Perfezionamenti come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzati dal fatto che i mezzi di collegamento smontabile ai mezzi che forniscono il moto (38, 39) presentano almeno una superficie di appoggio (31) che contiene l'asse di rotazione, mezzi di centraggio e posizionamento (34) e mezzi di fissaggio mobile (32), cooperanti con mezzi di posizionamento assiale (43).
  5. 5. Perfezionamenti come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzati dal fatto che i mezzi di centraggio e posizionamento (34, 134) presentano una forma a T.
  6. 6. Disco distributore per gruppi distributori compatti perfezionati come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 1 a 5, detto disco distributore presentando una pluralità di fori (24) organizzati e specializzati di volta in volta, disposti radialmente e giacenti lungo specifiche circonferenze, il disco essendo associato a mezzi (41) di rilevamento posizione e messa a zero, caratterizzato dal fatto che à ̈ associato temporalmente, in modo stabile, a mezzi intermedi (25) di collegamento, e presenta, o coopera con, mezzi di centraggio (27), e/o mezzi di planarità (26) e/o mezzi di posizionamento circonferenziale (28).
  7. 7. Disco distributore per gruppi distributori compatti perfezionati come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 1 a 5, detto disco distributore presentando una pluralità di fori (24) organizzati e specializzati di volta in volta, disposti radialmente e giacenti lungo specifiche circonferenze, il disco essendo associato a mezzi (41) di rilevamento posizione e messa a zero, caratterizzato dal fatto che à ̈ associato temporalmente, in modo stabile, a mezzi intermedi (25) di collegamento, e presenta, mezzi di planarità (26) e mezzi di centraggio e posizionamento (134) a T di tipo femmina.
  8. 8. Disco distributore come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi di centraggio (27) sono di tipo maschio-femmina.
  9. 9. Disco distributore come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi di posizionamento (28) sono costituiti da almeno un perno o una chiavetta presentanti una sede idonea.
  10. 10. Disco distributore come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 6 a 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di planarità (26) comprendono almeno una superficie di appoggio atta a garantire che il piano di giacitura e rotazione del disco distributore (23) sia parallelo al piano di scorrimento del nastro (21), e quindi parallelo al nastro (21) stesso.
  11. 11. Mezzi intermedi per gruppi distributori compatti perfezionati come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 1 a 5, idonei ad essere associati ad un disco distributore (23) come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti da 6 a 10, caratterizzati dal fatto che presentano mezzi di centraggio (27) maschio-femmina.
  12. 12. Mezzi intermedi come alla rivendicazione 11, caratterizzati dal fatto che presentano mezzi di posizionamento assiale (43).
  13. 13. Mezzi intermedi come alla rivendicazione 11 o 12, caratterizzati dal fatto che presentano mezzi a superficie di appoggio (31, 126).
  14. 14. Mezzi intermedi come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 11 a 13, caratterizzati dal fatto che presentano mezzi di posizionamento (28) costituiti da almeno un perno e/o una chiavetta presentante una sede idonea.
  15. 15. Mezzi intermedi come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 11 a 13, caratterizzati dal fatto che presentano mezzi di centraggio e posizionamento (34, 134) a T.
  16. 16. Mezzi intermedi come alla rivendicazione 13, caratterizzati dal fatto che i mezzi a superficie di appoggio (31, 126) cooperano con l'asse di rotazione (29).
  17. 17. Mezzi intermedi come alla rivendicazione 11, caratterizzati dal fatto che i mezzi di centraggio e posizionamento (34) presentano almeno due perni (35).
  18. 18. Mezzi intermedi come alla rivendicazione 11, caratterizzati dal fatto che i mezzi di riferimento (34) presentano almeno una chiavetta calibrata (36).
  19. 19. Mezzi intermedi come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti da 11 a 18, caratterizzati dal fatto che i mezzi di centraggio e posizionamento (34, 134) presentano un foro (45).
  20. 20. Mezzi intermedi come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti da 11 a 19, caratterizzati dal fatto che sono temporalmente associati in modo stabile e preciso ad un organo intermedio (38) facente parte dei mezzi fornitori del moto (30).
  21. 21. Gruppo distributore adottante i perfezionamenti secondo una o l'altra delle rivendicazioni precedenti da 1 a 5.
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