ITMI20100468A1 - Metodo e impianto per formare pacchi con piede di appoggio senza pallet - Google Patents

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ITMI20100468A1
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale
avente per titolo "Metodo e impianto per formare pacchi con piede di appoggio senza pallet"
La presente invenzione si riferisce ad un metodo e ad un impianto che permettono di produrre pacchi di prodotti raggruppati, in particolare mattoni o simili, evitando l’impiego di pallets di appoggio e sollevamento. Nella tecnica nota, è ben conosciuta la tecnica di raggruppare ordinatamente oggetti, quali i mattoni, sul piano di un pallet, fino a formare un parallelepipedo. Gli oggetti che formano il parallelepipedo vengono poi adeguatamente ancorati al pallet per consentirne il trasporto. Un sistema di fissaggio può comprendere, ad esempio, l’impiego di una pluralità di reggette, adeguatamente disposte e che passano sotto il pallet e sopra il parallelepipedo formato dagli oggetti raggruppati. E’ anche stato proposto di avvolgere l’intero pacco con un film plastico, ad esempio termoretraibile, così da fornire una adeguata rigidità e protezione.
Oltre al costo vivo del pallet, l’uso di un pallet comporta lo svantaggio di rende necessario gestire sia la fornitura iniziale di pallets sia lo smaltimento e/o l’eventuale restituzione dei pallets dopo che il pacco è giunto alla destinazione finale ed è stato disfatto.
Per oggetti di dimensioni adatte e sufficientemente rigidi, come ad esempio i mattoni, è stato proposto di impiegare gli oggetti stessi per formare una base adatta all’inserimento delle forcole di sollevamento, così da evitare l’uso di un apposito pallet. Con un procedimento manuale si crea il pacco a forma di parallelepipedo e lo si posa su una base formata da file parallele, adeguatamente distanziate, di oggetti in genere della stessa tipologia degli oggetti impacchettati. Si legano poi al pacco, impiegando ad esempio delle reggette, le file di oggetti. E’ così formata una base adatta all’inserimento delle forcole di sollevamento sotto il pacco.
Tale sistema soffre però di svariati svantaggi.
Ad esempio, l’impiego di reggette lo rende impiegabile solo in quei casi dove gli oggetti della base hanno una forma e/o permettono una disposizione che consente il loro fissaggio con reggette senza ostacolare il successivo inserimento delle forcole. La stabilità del pacco può anche essere insoddisfacente, viste le scarse possibilità di fissaggio delle file di base al pacco, anche molto pesante, sovrastante. Un distacco di uno solo degli oggetti di base mina completamente la stabilità e il fissaggio degli altri elementi, rendendo impossibile il sollevamento del pacco per mezzo di forcole o simili dispositivi.
Scopo generale della presente invenzione è ovviare agli inconvenienti della tecnica nota, fornendo un metodo e un impianto che permettano di produrre velocemente pacchi di prodotti raggruppati e con una base stabile che permette di evitare l’uso di pallet per il sollevamento con forcole o simili. In vista di tale scopo si è pensato di realizzare, secondo l'invenzione, un impianto per formare un pacco di prodotti con un piede di appoggio senza pallet e adatto all’inserimento di forcole di sollevamento, comprendente: una zona di formazione o ricevimento di un gruppo di prodotti disposti a formare genericamente un parallelepipedo di prodotti; mezzi di deposizione sulla parte superiore del parallelepipedo di file di elementi destinati a formare il piede di appoggio; mezzi di ricopertura mediante film plastico almeno della parte superiore del parallelepipedo e delle dette file per vincolare le file al parallelepipedo; un dispositivo) di ribaltamento finale del pacco per il suo appoggio sul piede formato dalle dette file di elementi vincolate al parallelepipedo.
Sempre secondo l’invenzione, si è pensato di realizzare un metodo per formare un pacco di prodotti con un piede di appoggio senza pallet e adatto all’inserimento di forcole di sollevamento, comprendente le fasi di: formare o ricevere un gruppo di prodotti disposti a formare genericamente un parallelepipedo di prodotti; deporre sulla parte superiore del parallelepipedo file di elementi destinati a formare il piede di appoggio; ricoprire mediante film plastico almeno la parte superiore del parallelepipedo e le dette file in modo da vincolare le file al parallelepipedo; ribaltare il pacco per portarlo in appoggio sul piede formato dalle file di elementi.
Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una realizzazione esemplificativa applicante tali principi. Nei disegni:
-figura 1 rappresenta una vista in alzata laterale schematica di una stazione dell’impianto secondo l’invenzione;
-figura 2 rappresenta una vista schematica frontale della stazione di figura 1;
-figura 3 rappresenta una vista schematica dall’alto di una fase di produzione di un pacco nella stazione di figura 1;
-figura 4 rappresenta una vista schematica laterale di un’altra fase di produzione di un pacco nell’impianto secondo l’invenzione;
-figure 5, 6 rappresentano viste schematiche laterali di un’altra fase di produzione di un pacco nell’impianto secondo l’invenzione;
-figura 7 rappresenta una vista schematica laterale di una fase di termoretrazione di fogli di films di confezionamento durante la produzione del pacco nell’impianto secondo l’invenzione.
-figura 8 rappresenta una vista schematica laterale di un’altra fase di ribaltamento del pacco prodotto nell’impianto, per portalo nel suo orientamento finale.
Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrata una stazione, indicata genericamente con 10, facente parte dell’impianto di confezionamento secondo l’invenzione.
La stazione 10 comprende una zona 11 di formazione o accoglimento di un gruppo ordinato di prodotti 12 che formano un parallelepipedo che deve essere dotato di una base di appoggio adatta ad evitare l’impiego di un pallet apposito. Nel seguito, per semplicità, si farà riferimento ad un pacco formato da laterizi, (in particolare, mattoni), ordinatamente raggruppati a strati per comporre un parallelepipedo, con la base composta anch’essa dagli stessi laterizi. Sarà comunque chiaro che altri oggetti di forma e robustezza adatta possono essere confezionati secondo i principi dell’invenzione, senza per questo uscire dall’ambito di protezione qui rivendicato.
Nella zona 11, il parallelepipedo di prodotti viene appoggiato su adatti mezzi di supporto 13, vantaggiosamente realizzati con un adatto convogliatore per l’evacuazione del pacco dalla zona 11. E’ stato trovato vantaggioso realizzare il convogliatore mediante un noto trasportatore a catena 14 il quale, come si vede in figura 2, comprende file di catene parallele, opportunamente distanziate per permettere il passaggio con movimento verticale di un noto sollevatore a pettine 15.
Sempre vantaggiosamente, può essere presente un noto trasportatore superiore 26, ad esempio a paranco, con adatta pinza di presa, per l’afferramento, trasporto e deposizione del parallelepipedo 12 nella zona 11. Il trasportatore superiore può essere realizzato per depositare nella zona 11 il parallelepipedo in un solo colpo o a strati successivi, secondo tecnica nota in sé ben conosciuta. Sono infatti ben noti dispositivi e pinze adatti a sollevare e a depositare una pluralità di oggetti, quali mattoni, già composti in uno o più strati per formare un parallelepipedo di volute dimensioni, senza necessità di legarli assieme.
In alternativa, il parallelepipedo può essere portato nella zona 11 per mezzo dello stesso trasportatore orizzontale 14 o di un altro trasportatore similare. L’impianto secondo l’invenzione comprende mezzi 31 che eseguono la deposizione sulla parte superiore del parallelepipedo di file 32 di elementi destinati a formare il piede di appoggio e mezzi 16, 33, 37 di ricopertura mediante film plastico almeno della parte superiore del parallelepipedo e delle file, in modo da vincolare stabilmente le file al parallelepipedo, eventualmente anche con una termoretrazione del film plastico. Sono inoltre previsti mezzi 45 di ribaltamento finale del pacco finito per il suo appoggio sul piede formato dalle file parallele di elementi. Ciò permette di realizzare con facilità una struttura di appoggio solida e facilmente innestabile con forcole o altri mezzi che solitamente richiedono una struttura a pallet.
Le file 32 sono disposte in modo da permettere l’introduzione di tradizionali forcole di sollevamento quando il pacco è ribaltato e appoggiato su tali file. Ad esempio, vantaggiosamente le file sono parallele e opportunamente distanziate per formare canali aperti per accogliere le forcole o simili mezzi di sollevamento.
Secondo la realizzazione mostrata nelle figure, i mezzi di ricopertura comprendono in particolare primi mezzi 17 per la deposizione di un primo foglio di film plastico sulla parte superiore del parallelepipedo e secondi mezzi 19 per l’avvolgimento laterale del parallelepipedo con una striscia di film plastico.
Tali mezzi, in sé sostanzialmente noti, possono essere vantaggiosamente formati con un dispositivo 16 di erogazione, deposizione e avvolgimento con film termoretraibile disposto a lato della zona 11 e traslante sulla zona 11.
Il dispositivo 16 può comprendere un dispensatore superiore 17, in sé noto, che (come sarà chiarito nel seguito) depone un foglio di film plastico superiormente al parallelepipedo 12 e che forma i primi mezzi. Il foglio è vantaggiosamente tagliato (con opportuni noti mezzi automatici non mostrati), da un nastro di film che viene srotolato da un rotolo 18, disposto con asse orizzontale nel dispositivo 16.
Il dispositivo 16 può comprendere anche un dispensatore laterale 19, anch’esso in sé noto che forma i secondi mezzi 19. Vantaggiosamente, il dispensatore laterale è del tipo detto “a tendina. Tale dispensatore 19 comprende, come mostrato schematicamente in figura 2, due rotoli 20 e 21 di nastro di film plastico, disposti con asse verticale e distanziati uno dall’altro per potere passare su lati opposti del parallelepipedo di prodotti nella zona 11. L’altezza dei rotoli è tale da coprire l’altezza del parallelepipedo, preferibilmente con un certo margine in più sopra e sotto. Come sarà chiaro nel seguito, i due rotoli hanno gli estremi dei rispettivi film che sono giuntati assieme lungo una linea verticale 28 per formare un unico foglio o striscia trasversale 22 tesa fra i rotoli. Il dispensatore laterale 19 comprende, inoltre, mezzi di saldatura verticale 23 a lame mobili contrapposte 24, 25 (come schematicamente mostrato in figura 2) per permettere una saldatura verticale dei film srotolati dal dispensatore stesso, come sarà chiarito nel seguito. Le lame sono allontanabili a comando fra loro per potere passare anch’esse ai due lati del pacco presente nella zona 11.
In una prima fase del confezionamento, mostrata nella figura 1, il parallelepipedo di prodotti 12 giunge o è formato nella zona 11.
Vantaggiosamente, sotto i prodotti può essere disposto un foglio di base di film plastico (indicato con 27 in figura 2), abbastanza ampio da sporgere ai quattro lati dalla base del pacco, per gli scopi che saranno chiari nel seguito. Se il parallelepipedo di prodotti viene vantaggiosamente depositato nella zona 11 mediante un dispositivo aereo 26, il foglio può essere depositato direttamente nella zona 11, in modo automatico, mediante mezzi noti non mostrati, o in modo manuale, prima di posare il parallelepipedo di prodotti. Se ritenuto non necessario, si può comunque anche non impiegare il foglio 27. In questo caso, il pacco finale che si otterrà sarà almeno parzialmente aperto superiormente.
Vantaggiosamente, il pacco è sostenuto nella zona 11 in modo che il suo bordo periferico inferiore rimanga libero dall’appoggio. Nel caso di trasportatore 14, il sollevatore a pettine 15 (con superficie definita dai pettini che è opportunamente dimensionata rispetto all’area di base del pacco) solleva il pacco dal trasportatore, così da ottenere tale appoggio con bordo periferico inferiore libero. I bordi del foglio 27, se presente, pendono così verso il basso.
Dopo che il parallelepipedo è stato correttamente posizionato nella zona 11, i mezzi 26 depongono il foglio superiore e avvolgono lateralmente il parallelepipedo. In particolare, impiegando il dispositivo di confezionamento 16, esso viene azionato per traslare dalla posizione disegnata a tratto pieno in figura 1 alla posizione disegnata a tratteggio nella stessa figura. Durante tale movimento, il dispensatore superiore 17 depone un foglio 28 sopra il pacco 12.
Contemporaneamente, anche il dispensatore laterale 19 avanza, come schematicamente mostrato in figura 3, così che il nastro di film 22 si avvolge attorno al pacco 12 e le lame 24, 25 possono poi avvicinarsi per completare l’avvolgimento laterale del film, saldarlo e tagliarlo. La saldatura e il taglio avvengono in modo che i lembi di film che si srotolano dai due rotoli 20 e 21 possono separarsi dal segmento di film 22 che si è chiuso a tubo attorno al pacco, ma continuano tuttavia a rimanere fra loro saldati lungo una nuova linea verticale 29, per l’avvolgimento del successivo pacco, dopo il ritorno del dispositivo 16 nella posizione iniziale una volta evacuato il pacco precedente.
Il fatto che il parallelepipedo ha, vantaggiosamente, la base perifericamente libera dall’appoggio permette di avere il bordo della striscia laterale di film che scavalca verso il basso il bordo della base e lo racchiude. Vantaggiosamente, la posizione e/o movimento del dispensatore superiore 17 e del dispensatore laterale 19 sono tali che il film laterale 22 ricopre i bordi pendenti del foglio di film superiore 28, così che il bordi del foglio superiore rimangono imprigionati fra il film laterale e il pacco 12. Inoltre, il bordo inferiore del film laterale 22 è vantaggiosamente prossimo al bordo pendente del foglio inferiore 27.
Tutto ciò è mostrato schematicamente in figura 4.
In figura 4, è anche mostrata una successiva fase della creazione del pacco. Tale fase può avvenire nella stessa stazione 10 o in una ulteriore stazione dell’impianto, indicata con 30 in figura 4. In questo caso, tale ulteriore stazione è servita dal trasportatore 14 (non mostrato in figura 4), che sposta ad essa il pacco parzialmente formato nella stazione precedente, ed è dotata di un proprio sollevatore a pettine 15b.
Come mostrato in figura 4, l’impianto comprende mezzi 31 di deposizione sulla parte superiore del parallelepipedo di file 32 di elementi destinati a formare il piede di appoggio del pacco finito. Il numero di file dipenderà dall’ampiezza della base del pacco. In genere, tre file parallele saranno impiegate per potere accogliere fra di esse due forcole di sollevamento. Tali mezzi 31 possono deporre le file in più passaggi o in un solo passaggio e possono essere nella stazione 10 o, se esiste, nella stazione 30.
Vantaggiosamente, gli elementi che formano le file sono uguali ai prodotti componenti il pacco (ad esempio, lo stesso tipo di mattoni).
Vantaggiosamente, come si vede schematicamente in figura 4, tali mezzi possono essere realizzati con un dispositivo depositore 31 dotato di opportune pinze motorizzate per l’afferramento laterale contemporaneo delle file parallele di elementi 32 (tre nell’esempio mostrato) per spostarli da una opportuna sorgente (ad esempio, una stazione di creazione, manuale o automatica, di file, non mostrata poiché facilmente immaginabile dal tecnico) alla voluta posizione sulla faccia superiore del parallelepipedo. Dopo la deposizione delle file di elementi, intervengono ulteriori mezzi 33 di deposizione di un secondo foglio 34 di film plastico sopra il parallelepipedo di prodotti per coprire le file posate sopra il parallelepipedo. Tali mezzi possono essere simili a mezzi 17 impiegati per depositare il primo foglio 28. Essi possono anche essere altri mezzi noti, anche manuali. Successivamente, intervengono mezzi 37 di sagomatura del secondo foglio sopra e fra le dette file e di saldatura del secondo foglio almeno al primo foglio.
I mezzi di sagomatura e saldatura 37 possono essere vantaggiosamente disposti in una ulteriore stazione 36, come mostrato in figura 5, dove il pacco in produzione giunge mediante il trasportatore 14. Il secondo foglio 34 può essere deposto sopra le file 32, ad esempio in una posizione intermedia durante il trasferimento dalla stazione precedente alla stazione 36 oppure nella stessa stazione 36.
Come mostrato in figura 5, il foglio 34 ha una buona ricchezza di materiale almeno nei suoi bordi opposti che sono paralleli alle file 32. Tale ricchezza è tale da permettere una successiva operazione di conformazione del foglio 34, mantenendone comunque i bordi laterali ancora a contatto del parallelepipedo 12, come sarà chiaro nel seguito.
Come si vede in figura 5, i mezzi di sagomatura e saldatura sono vantaggiosamente realizzati mediante un dispositivo 37 formato da un telaio 38 mobile verticalmente mediante adatti noti mezzi motorizzati per spostarsi a comando dalla posizione di riposo sollevata (mostrata in figura 5) ad una posizione abbassata operativa (mostrata in figura 6).
Sul telaio 38 sono presenti bracci 39 di formatura e saldatura dal foglio 34 i quali sono motorizzati per muoversi a comando a coppie (vantaggiosamente con un movimento a forbice) sui due lati di ciascuna fila 32 mentre il telaio 38 si muove verso la sua posizione abbassata. Ciò permette di squadrare le pieghe del foglio 34 e conformare il foglio in modo da portarlo aderente alle file 32, seguendo il profilo delle file e della superficie orizzontale fra le file.
Ciascun braccio 39 termina con una estremità o elemento di saldatura 40 (vantaggiosamente con rulli di scorrimento sul foglio 34) che è esteso per tutta la lunghezza di una fila 32 e che quando il telaio 38 è nella posizione operativa viene a trovarsi sostanzialmente nello spigolo formato fra una fila e la superficie orizzontale fra le file. La posizione della estremità di saldatura 40 è tale da permettere la saldatura, alla base delle file, del foglio 34 al foglio 28 fra le file e del foglio 34 al foglio 22 sulla perifericamente. A tale scopo, i due bracci laterali 39 sono realizzati più lunghi dei bracci 39 intermedi (che si dispongono fra le file), così che tali bracci laterali 39 possono disporsi contro le due pareti laterali verticali del pacco, appena sotto lo spigolo formato con la superficie orizzontale, come bene si vede in figura 6.
Vantaggiosamente, il telaio 38 porta centralmente un tampone o pressore 41 che è scorrevole verticalmente verso l’alto contro l’azione di una opportuna molla, così da premere centralmente il foglio 34 contro la fila centrale ed evitare lo scivolamento laterale del foglio durante l’azione di sagomatura prodotta dai bracci 39. Ciò è ben visibile sempre in figura 6.
Una volta che il dispositivo di sagomatura e saldatura 37 ha eseguito il proprio lavoro, il pacco 12 ha le file 32 imprigionate dal foglio 34 e può venire sottoposto al calore necessario per la termoretrazione dei film plastici applicati (vantaggiosamente tutti termoretraibili). L’impianto comprende perciò adatti noti mezzi 42 di termoretrazione dei film plastici. Tali mezzi possono essere realizzati con un noto adatto forno 42 (ad esempio, a camera o a tunnel), come schematicamente mostrato in figura 7, nel quale il pacco viene trasportato per mezzo del trasportatore 14.
In figura 7 sono schematicamente visibili anche le saldature intermedie 43 e periferiche 44 eseguite dal dispositivo di saldatura 37 fra il foglio 34 e, rispettivamente, il foglio superiore 28 e laterale 22.
Vantaggiosamente, con la termoretrazione il tubo di film che avvolge lateralmente il pacco avrà bordi superiore ed inferiore che si tireranno sulla periferia delle facce superiore e inferiore del pacco. Ciò rende ancora più solido il pacco e l’ancoraggio delle file. Inoltre, il foglio 27, se presente, rimarrà perifericamente ancora più saldamente imprigionato, anche senza una sua saldatura preventiva (che può essere comunque prevista, se desiderato) alla striscia di film laterale 22.
Dopo la termoretrazione e una opportuna fase di raffreddamento, il pacco è terminato e adatti mezzi di ribaltamento finale del pacco finito possono ruotare il pacco per portarlo nel suo orientamento normale, in appoggio sul piede formato dalle file di elementi 32.
I mezzi per il ribaltamento possono essere realizzati mediante un adatto e in sé noto dispositivo di ribaltamento 45 per la rotazione di 180° (ad esempio del tipo a “doppio trasporto”) disposto in una ultima stazione dell’impianto servita dal trasportatore 14..
Il pacco viene così definitivamente appoggiato sulle file 32 che realizzano fra di loro i canali 46, 47 di introduzione di forcole di sollevamento, senza necessità di impiegare un tradizionale pallet.
A questo punto è chiaro come si siano ottenuti gli scopi prefissati. Con l’impianto e il metodo di produzione sopra descritti, si ottiene un pacco molto solido, facilmente sollevabile e privo di pallet tradizionale. Con l’impianto e il metodo secondo l’invenzione, si riesce a confezionare il piede portante del pacco e a bloccarlo con la parte restante del pacco formando una sagoma che permette il prelevamento e il sollevamento in maniera stabile e sicura dell’intero pacco con i normali dispositivi in commercio, quali ad esempio i muletti dotati di tradizionali forcole.
La termoretrazione del film laterale (vantaggiosamente chiuso a tubo attorno al pacco) ingloba gli spigoli superiori ed inferiori del pacco e contribuisce alla solidità della confezione, realizzando sui bordi un cordone di contenimento.
Inoltre, le file di appoggio della base sono strettamente vincolate al resto del pacco grazie all’uso del foglio di copertura interno 28 e del foglio di copertura esterno 24, saldati e termoretratti. La base di appoggio è perciò ben stabile, senza la necessità di prevedere ulteriori vincoli fra le file e il resto del pacco. I canali 46, 47 di introduzione delle forcole sono perciò ben sagomati e privi di sporgenze che possano incastrarsi con le forcole.
Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato.
Ad esempio, i prodotti impaccati possono essere differenti dai mattoni, così come il pacco può avere forma e proporzioni differenti. Inoltre, le vari fasi di formazione del pacco finale sopra descritte possono essere accorpate o divise in una o più stazioni, ad esempio per, rispettivamente, rendere più compatto o semplificare l’impianto, come ora facilmente immaginabile dal tecnico esperto. La disposizione reciproca, la distanza e la modalità di collegamento fra le varie stazioni potrà anche variare a seconda delle specifiche esigenze di impianto. Altri tipi di mezzi per l’erogazione dei fogli possono essere previsti. Ad esempio, al posto del dispensatore a tendina può essere impiegato un avvolgitore che si muove di moto relativo rotatorio attorno al parallelepipedo di prodotti da confezionare. Sebbene sia particolarmente vantaggioso, gli elementi che formano le file del piede di appoggio del pacco possono anche non essere uguali ai prodotti impiegati per formare il parallelepipedo da supportare con tale piede. Naturalmente, il parallelepipedo può anche venire stabilizzato con opportuni sistemi aggiuntivi di imballaggio, prima di giungere alla zona 11 dell’impianto. La forma a parallelepipedo del pacco può anche essere irregolare o non esattamente con tutte le facce piane e/o parallele.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto per formare un pacco di prodotti con un piede di appoggio senza pallet e adatto all’inserimento di forcole di sollevamento, comprendente: una zona (11) di formazione o ricevimento di un gruppo di prodotti disposti a formare genericamente un parallelepipedo (12) di prodotti; mezzi (31) di deposizione sulla parte superiore del parallelepipedo di file di elementi (32) destinati a formare il piede di appoggio; mezzi (16, 33, 37) di ricopertura mediante film plastico almeno della parte superiore del parallelepipedo e delle dette file per vincolare le file al parallelepipedo; un dispositivo (45) di ribaltamento finale del pacco per il suo appoggio sul piede formato dalle dette file di elementi vincolate al parallelepipedo.
  2. 2. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di ricopertura comprendono mezzi (17) per la deposizione di un primo foglio di film plastico (28) sopra il parallelepipedo prima della deposizione delle file, mezzi (19) per l’avvolgimento laterale del parallelepipedo con una striscia di film plastico (22), mezzi (33) di deposizione di un secondo foglio di film plastico (34) sopra il parallelepipedo per coprire le dette file (32), mezzi (37) di sagomatura del secondo foglio sopra e fra le dette file e mezzi (37, 40) di saldatura del secondo foglio (34) almeno al primo foglio (28).
  3. 3. Impianto secondo rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i mezzi di saldatura (37, 40) saldano anche il secondo foglio (34) alla striscia di film plastico (22) avvolta lateralmente.
  4. 4. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un trasportatore a catena (14) con un sollevatore a pettine (15, 15a) per l’appoggio centrale del parallelepipedo.
  5. 5. Impianto secondo rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i mezzi per la deposizione di un primo foglio di film plastico sopra il parallelepipedo e i mezzi per l’avvolgimento laterale del parallelepipedo con una striscia di film plastico comprendono un dispositivo distributore traslante (16) che comprendere un dispensatore superiore (17), che eroga il detto primo foglio di film plastico (28) tagliandolo da un primo rotolo (18) mentre scorre sopra il parallelepipedo, e un dispensatore laterale a tendina (19) che racchiude lateralmente il parallelepipedo, durante il medesimo scorrimento, mediante una striscia di film plastico (22) tesa fra due rotoli erogatori (20, 21) ad asse verticale e lame verticali contrapposte (24, 25) di saldatura e taglio della striscia di film (22) che racchiude lateralmente il parallelepipedo.
  6. 6. Impianto secondo rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i mezzi di deposizione sopra il parallelepipedo di un secondo foglio di film plastico (34) comprendono un ulteriore dispensatore superiore (33) che eroga il detto secondo foglio di film plastico (34).
  7. 7. Impianto secondo rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i mezzi di sagomatura del secondo foglio (34) comprendono un dispositivo sagomatore (37) con un telaio (38) traslabile verticalmente e dotato di bracci mobili (39) di sagomatura del secondo foglio (34) sulle dette file (32), i bracci (39) terminando con elementi di saldatura (40) agenti per saldare il secondo foglio almeno al primo foglio.
  8. 8. Impianto secondo rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il dispositivo sagomatore (37) comprende un pressore elastico (41) per bloccare centralmente il secondo foglio (34) durante la sua sagomatura e saldatura.
  9. 9. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di deposizione delle file (32) comprendono un dispositivo depositore (31) dotato di pinze motorizzate per l’afferramento laterale e la deposizione delle file di elementi.
  10. 10. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di termoretrazione (42), quali un forno a camera o a tunnel, per termoretrarre il film plastico prima del ribaltamento del pacco.
  11. 11. Metodo per formare un pacco di prodotti con un piede di appoggio senza pallet e adatto all’inserimento di forcole di sollevamento, comprendente le fasi di: formare o ricevere un gruppo di prodotti disposti a formare genericamente un parallelepipedo di prodotti; deporre sulla parte superiore del parallelepipedo file di elementi destinati a formare il piede di appoggio; ricoprire mediante film plastico almeno la parte superiore del parallelepipedo e le dette file in modo da vincolare le file al parallelepipedo; ribaltare il pacco per portarlo in appoggio sul piede formato dalle file di elementi.
  12. 12. Metodo secondo rivendicazione 11 nel quale la ricopertura mediante film plastico comprende le fasi di: disporre un primo foglio di film plastico (28) sulla parte superiore del parallelepipedo prima di deporre le dette file sul parallelepipedo; avvolgere una striscia di film (22) lateralmente al parallelepipedo per imprigionare lembi pendenti del detto primo foglio; disporre e sagomare un secondo foglio (34) sulle file e saldarlo almeno al detto primo foglio (28) e, preferibilmente, anche saldarlo perifericamente alla detta striscia laterale (22).
  13. 13. Metodo secondo rivendicazione 12, comprendente l’ulteriore fase di disporre un ulteriore foglio (27) sotto il parallelepipedo per vincolarlo perifericamente al pacco mediante la striscia di film (22) avvolta lateralmente e formare così una copertura superiore del pacco una volta ribaltato.
  14. 14. Metodo secondo rivendicazione 11, comprendente l’ulteriore fase di termoretrarre il film plastico prima di ribaltare il pacco.
  15. 15. Metodo secondo rivendicazione 11, nel quale gli elementi formanti le dette file sono uguali ai prodotti componenti il parallelepipedo.
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