ITMI20092297A1 - Corpo pinza di un freno a disco - Google Patents

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ITMI20092297A1
ITMI20092297A1 IT002297A ITMI20092297A ITMI20092297A1 IT MI20092297 A1 ITMI20092297 A1 IT MI20092297A1 IT 002297 A IT002297 A IT 002297A IT MI20092297 A ITMI20092297 A IT MI20092297A IT MI20092297 A1 ITMI20092297 A1 IT MI20092297A1
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IT
Italy
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disc
elongated portion
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elongated
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Prior art date
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IT002297A
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Paolo Cesani
Cristian Crippa
Massimo Preda
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Freni Brembo Spa
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16DCOUPLINGS FOR TRANSMITTING ROTATION; CLUTCHES; BRAKES
    • F16D55/00Brakes with substantially-radial braking surfaces pressed together in axial direction, e.g. disc brakes
    • F16D55/02Brakes with substantially-radial braking surfaces pressed together in axial direction, e.g. disc brakes with axially-movable discs or pads pressed against axially-located rotating members
    • F16D55/22Brakes with substantially-radial braking surfaces pressed together in axial direction, e.g. disc brakes with axially-movable discs or pads pressed against axially-located rotating members by clamping an axially-located rotating disc between movable braking members, e.g. movable brake discs or brake pads
    • F16D55/228Brakes with substantially-radial braking surfaces pressed together in axial direction, e.g. disc brakes with axially-movable discs or pads pressed against axially-located rotating members by clamping an axially-located rotating disc between movable braking members, e.g. movable brake discs or brake pads with a separate actuating member for each side
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16DCOUPLINGS FOR TRANSMITTING ROTATION; CLUTCHES; BRAKES
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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Braking Arrangements (AREA)

Description

“CORPO PINZA DI UN FRENO A DISCOâ€
La presente invenzione si riferisce ad un corpo pinza per un freno a disco, ad esempio per un veicolo a motore, nonché ad una pinza per freno a disco che comprende tale corpo.
In particolare, in un freno a disco, la pinza freno à ̈ disposta a cavaliere del margine periferico esterno di un disco freno. La pinza freno solitamente comprende un corpo avente due elementi allungati che sono disposti in modo da affacciarsi ad opposte superfici di frenatura di un disco. Pastiglie di frizione sono previste disposte tra ciascun elemento allungato della pinza e le superficie di frenatura del disco freno. Almeno uno degli elementi allungati del corpo della pinza presenta cilindri adatti ad accogliere dei pistoni idraulici capaci di esercitare un’azione di spinta sulle pastiglie attestandole contro le superfici di frenatura del disco per esercitare un’azione frenante sul veicolo.
Le pinze freno sono di solito vincolate ad una struttura di supporto che rimane ferma rispetto al disco, quale ad esempio un fusello di una sospensione di un veicolo.
In una tipica disposizione, uno dei due elementi allungati presenta due o più porzioni di attacco del corpo della pinza alla struttura di supporto, per esempio prevedendo della asole od occhioli, ad esempio disposte assialmente, o dei fori passanti, ad esempio disposti radialmente, adatti a ricevere viti per il fissaggio della pinza che, con le loro estremità sono accolti in fori filettati previsti sul supporto della pinza.
In una tipica costruzione di corpo pinza, gli elementi allungati disposti affacciati alle superfici di frenatura del disco sono tra loro collegati da elementi a ponte poste a cavaliere del disco.
La pinza comprende diversi componenti montati sul corpo quali i pistoni, guarnizioni, dispositivi di spurgo e condotti di adduzione di fluido freni.
Tipicamente, il corpo della pinza à ̈ realizzato in metallo come ad esempio in alluminio, o in lega di alluminio o in acciaio. Il corpo della pinza può essere ottenuto per fusione, ma anche per lavorazione meccanica da asportazione di truciolo, nonché per forgiatura.
Il corpo della pinza può essere prodotto sia in pezzo unico o in un sol pezzo o monoblocco, ma anche in due semipinze tipicamente tra loro collegate lungo un piano che di solito coincide con il piano mediano del disco su cui la pinza à ̈ posta a cavaliere.
Nel caso in cui il conducente del veicolo voglia frenare o rallentare la marcia del veicolo, questi applica una pressione sul pedale del freno, nel caso di un autoveicolo. Tale pressione sul pedale del freno esercita attraverso una pompa freno una pressione del fluido freni che attraverso un condotto si applica al fluido freni presente nel circuito idraulico posto all’interno del corpo della pinza sino ad arrivare ai cilindri dove la pressione viene esercitata sulla superficie del fondo dei pistoni forzandoli a serrarsi contro le pastiglie, che a loro volta si attestano contro le superfici di frenatura del disco.
L’azione di pressione del fluido freni si esercita anche sulla parete di fondo del cilindro determinando una reazione nel corpo della pinza che lo deforma in allontanamento delle superfici del disco. Questa deformazione del corpo della pinza porta ad un incremento della corsa dei pistoni e quindi ad un incremento della corsa del pedale del freno.
Il corpo della pinza inoltre si deforma anche in funzione della coppia esercitata dall’azione dei pistoni che attestano le pastiglie contro le superfici di frenatura del disco applicate in direzioni che formano bracci di coppia rispetto ai punti di fissaggio del copro pinza al suo supporto. Queste coppie deformano il corpo pinza anche in un direzione tangenziale e radiale rispetto al disco, oltre che assiale.
Il corpo pinza deve pertanto presentare una sufficiente rigidezza strutturale, in modo da garantire che questa deformazione del corpo della pinza causata dall’azione frenante venga mantenuta all’interno di valori tollerabili, che oltre ad evitare danneggiamenti dell’impianto frenante non creino la sensazione del conducente di un impianto frenante cedevole, determinando un’extra corsa della leva o pedale dell’impianto frenante creando una sensazione di impianto “spongy†o spugnoso. Questa necessità spinge ad avere strutture estremamente rigide per i corpi delle pinze e quindi ad aumentarne l’ingombro ed il peso.
D’altro canto, il corpo della pinza essendo vincolato alla sospensione del veicolo e disponendosi a cavaliere del disco, risulta una delle masse non sospese che si desidera ridurre il più possibile per aumentare le prestazioni del veicolo.
Ovviamente, queste considerazioni sono portate all’estremo quando il veicolo à ̈ di tipo da competizione e l’utilizzatore desidera avere un impianto frenante estremamente pronto ai suoi comandi ed allo stesso tempo estremamente leggero per non penalizzare le prestazioni del veicolo da corsa.
E’ pertanto sentita la necessità di un corpo pinza per freno a disco che presenti caratteristiche strutturali migliorate a pari peso del corpo della pinza, oppure a pari caratteristiche strutturali un peso più contenuto rispetto alle soluzioni dell’arte nota.
Sono note soluzioni di corpi pinza studiati appositamente per aumentare le caratteristiche di rigidezza strutturale. Ad esempio la domanda di brevetto EP-A-2022999, la domanda di brevetto EP-A-153497, il brevetto statunitense US-6708802, la domanda di brevetto europea EP-A-1911989, la domanda di brevetto internazionale PCT/EP2005/050615, la domanda di brevetto giapponese JP-A-09257063 ed il brevetto statunitense US 3183999 presentano tutti soluzioni di corpi per pinze freno muniti di elementi di rinforzo, ad esempio posti attorno ai corpi pinza. In lacune di queste note soluzioni il corpo pinza à ̈ di tipo simmetrico secondo piani passanti per l’asse del disco o per la mezzeria del disco. In altre soluzioni il corpo pinza presente grosse e distribuite finestre anche passanti che formano elementi allungati di rinforzo disposti longitudinalmente al corpo della pinza.
Seppur soddisfacenti sotto molti punti di vita queste note soluzioni tuttavia non permettono di ottenere strutture che massimizzino la rigidezza strutturale del corpo della pinza riducendo pesi dello stesso tempo capaci di contenere il più possibile gli ingombri in modo da facilitare il montaggio del corpo della pinza anche all’interno di cerchio e ruota su cui sono montati dischi freno di grande diametro.
Questi ed ulteriori scopi sono raggiunti mediante un corpo pinza così come descritto delle rivendicazione 1 qui allegata, nonché da una pinza come descritto nella rivendicazione 13.
Ulteriori scopi, soluzioni e vantaggi sono presenti nelle forme di realizzazione di seguito descritte e rivendicate nelle rivendicazioni dipendenti qui allegate.
Diverse forme di realizzazione dell’invenzione sono ora di seguito descritte attraverso esempi realizzativi riportati solo a titolo di esempio in forma non limitativa, facendo riferimento in particolare alle allegate figure nelle quali:
-la figura 1 mostra in vista assonometrica una pinza per freno a disco rappresentata dall’alto e lato esterno veicolo, cioà ̈ il lato della porzione allungata non di attacco al supporto della pinza;
-la figura 2 mostra, in assonometria dal basso e lato porzione allungata di attacco al supporto, la pinza di figura 1;
-la figura 3 illustra una vista dall’alto, cioà ̈ rappresentando la superficie radialmente esterna rivolta dalla parte opposta al disco, della pinza di figura 1;
-la figura 4 rappresenta una vista dal basso, cioà ̈ una vista che mostra la superficie interna rivolta verso l’asse del disco, della pinza di figura 1;
-la figura 5 rappresenta in assonometria dall’alto lato porzione allungata di attacco al supporto un corpo pinza;
-la figura 6 rappresenta in vista assonometrica dall’alto, lato allungato non di attacco al supporto, il corpo pinza di figura 5;
-la figura 7 rappresenta la vista lato esterno del veicolo o vista assiale della pinza di figura 5;
-la figura 8 rappresenta una vista laterale lato interno veicolo, o assiale interna, della pinza di figura 5;
-la figura 9 rappresenta una vista laterale o tangenziale o circonferenziale del corpo pinza di figura 5 in cui la porzione di sinistra della figura rappresenta la porzione allungata lato attacco al supporto del corpo pinza;
-la figura 10 rappresenta una vista dall’alto o radialmente dall’esterno del corpo pinza di figura 5 in cui à ̈ rappresentata la superficie esterna del corpo della pinza opposta all’asse del disco;
-la figura 11 rappresenta una vista dal basso o radialmente interna del corpo pinza di figura 5 in cui viene mostrata la superficie interna del corpo della pinza o superficie affacciata verso l’asse del disco.
In accordo con una forma generale di realizzazione, di cui alcuni esempi sono raffigurati nelle figure allegate, un corpo pinza 1 per freno a disco à ̈ adatto ad essere posto a cavaliere di un disco 40 per freno a disco.
Detto disco 40 presenta una prima superficie di frenatura 41 ed una seconda superficie di frenatura 42, opposta alla prima superficie di frenatura.
Il disco 40 definisce una direzione assiale, indicata nelle figure con l’asse A-A, parallela ad un suo asse di rotazione, indicato nelle figure con a-a, nonché una direzione tangenziale, o circonferenziale, indicata nelle figure con T-T e parallela ad una delle sue superfici di frenatura 41, 42. Quando questa direzione circonferenziale viene percorsa con direzione concorde alla rotazione del disco, viene definito un verso di percorrenza ingresso disco, indicato nelle figure con il riferimento “I†, nonché un verso opposto di uscita disco indicato nelle figure o nel riferimenti “U†.
Detto disco 40 definisce altresì una direzione radiale, indicata nelle figure con R-R, disposta ortogonale alla direzione assiale A-A ed alla direzione circonferenziale o tangenziale T-T. Anche per la direzione radiale à ̈ possibile definire un verso radiale esterno RO quando questa direzione viene percorsa in allontanamento dell’asse di rotazione del disco a-a.
Il corpo pinza 1 comprende una porzione allungata lato di attacco 2, o mounting side, unita di almeno una porzione di attacco 12, ad esempio, ma non necessariamente, una porzione definente un foro passante adatto ad accogliere mezzi di fissaggio del corpo pinza ad una struttura di supporto del corpo pinza, ad esempio un fusello di una sospensione di un veicolo.
Detta porzione allungata lato attacco 2, comprende una prima estremità tangenziale lato ingresso disco 21 ed una seconda estremità tangenziale lato uscita disco 22.
Detta porzione allungata lato attacco 2 presenta una sua superficie interna assiale 13 adatta ad affacciarsi alla prima superficie di frenatura 41 del disco 40.
Detta porzione allungata lato attacco 2 alloggia, oppure forma, almeno un cilindro 15 adatto a ricevere un pistone per esercitare una pressione su una pastiglia 8 disposta, o alloggiata, tra detta porzione allungata di attacco 2 e detta superficie 41 di frenatura del disco 40.
Detto corpo pinza 1 comprende inoltre una porzione allungata lato non di attacco 3, o non mounting side. Detta porzione allungata lato non di attacco 3 presenta una superficie interna assiale 14 adatta ad affacciarsi alla seconda superficie di frenatura 42 del disco 40.
Detta porzione allungata lato non di attacco presenta una prima estremità tangenziale lato ingresso disco 23 ed una seconda estremità tangenziale lato uscita disco 24.
Detta porzione allungata lato non di attacco 3 alloggia, o forma, almeno un cilindro 15 adatto a ricevere un pistone per esercitare una pressione su una pastiglia 9 alloggiata tra detta porzione allungata lato non di attacco 3 della pinza 39 e detta superficie di frenatura 42 del disco 40.
Dette porzioni allungate 2, 3 sono tra loro collegate da un primo ponte di estremità 4 che collega le due estremità tangenziali lato ingresso disco 21, 23 della porzione allungata di attacco 2 e della porzione allungata non di attacco 3. Vantaggiosamente, detto ponte à ̈ adatto a disporsi a cavaliere del disco 40.
Dette porzioni allungate 2, 3 sono altresì collegate tra loro da un secondo ponte di estremità 5 che le collega in corrispondenza delle due estremità tangenziali lato uscita disco 22, 24. Detto secondo ponte di estremità 5 à ̈ adatto a disporsi a cavaliere del disco 40.
Preferibilmente, detto corpo pinza 1 comprende inoltre due ponti centrali 6, 7 a collegamento delle due porzioni allungate di attacco 2 e di non attacco 3 in loro regioni disposte all’interno dei o tra i due ponti di estremità, oppure all’interno della prima estremità tangenziale lato ingresso disco e della seconda estremità lato uscita disco.
Vantaggiosamente, ciascuno di detti ponti centrali 6, 7 comprende superfici radiali o laterali 16, o superfici che si estendono prevalentemente in direzione radiale R-R, tra loro affacciate e contrapposte, nonché superfici radiali o laterali 17, 18 tra loro opposte che guardano verso i ponti di estremità 4, 5.
Preferibilmente, detti ponti centrali 6, 7 collegano la porzione allungata lato attacco 2 alla porzione allungata lato non di attacco 3 e presentano le superfici radiali laterali tra loro opposte 17, 18 che, quando passano dalla porzione allungata lato di attacco 2 alla porzione allungata lato non di attacco 3, si allontanano tra loro a guisa di “V†.
In accordo con una forma di realizzazione, dette superfici tra loro opposte divergono da parti opposte rispetto alla direzione assiale A-A e, preferibilmente formano tra loro un angolo predefinito, indicato ad esempio in figura 11 con il riferimento “AN†.
In accordo con una forma di realizzazione tra detti ponti centrali 6, 7 à ̈ prevista una finestra centrale 19 passante che mette in comunicazione in direzione radiale R-R l’interno della pinza 39 con l’esterno della pinza.
In accordo con una forma di realizzazione, tra detto primo ponte centrale 6 ed il primo ponte di estremità 4 à ̈ prevista una prima finestra laterale 20 che mette in comunicazione in direzione radiale R-R l’interno della pinza con l’esterno della pinza.
In accordo con una forma di realizzazione, tra detto secondo ponte centrale 7 ed il secondo ponte di estremità 5 à ̈ prevista una seconda finestra laterale 25 passante che metta in comunicazione in direzione radiale R-R l’interno della pinza con l’esterno della pinza.
In accordo con una forma di realizzazione, detto primo e secondo ponte centrale 6, 7 si collegano alla porzione allungata lato di attacco 2, sostanzialmente in prossimità della mezzeria di questa porzione allungata lato di attacco 2.
In accordo con una forma di realizzazione, i due ponti centrali 6, 7 si aggettano dalla porzione allungata lato di attacco 2, verso la porzione allungata lato non di attacco 3 partendo sostanzialmente tra loro collegati, oppure, in accordo con una forma di realizzazione, staccandosi dalla porzione allungata lato di attacco 2 entrambi dalla stessa regione che, ad esempio, ma non necessariamente, Ã ̈ la regione centrale della porzione allungata lato di attacco 2.
In accordo con una forma di realizzazione, tra i due ponti centrali 6, 7 Ã ̈ prevista una finestra centrale 19 adatta a ricevere un elemento elastico 10 per influenzare le pastiglie 8, 9 in allontanamento dal disco 40 ed in attestamento contro una superficie di battuta 26 prevista nel corpo della pinza.
In accordo con una forma di realizzazione, i corpi allungati lato non di attacco 3 e lato di attacco 2 unitamente ad i ponti di estremità 4, 5 definiscono delle tasche 27 adatte ad accogliere le pastiglie 8, 9 in modo che si interpongano tra i pistoni alloggiati nei cilindri 15 e le superfici di frenatura 41, 42 del disco 40 (figura 2).
In accordo con una forma di realizzazione, i due ponti centrali 6, 7 presentano una superficie rivolta verso i ponti di estremità 4, 5 tra loro divergenti, oppure disposti in modo che, passando dalla porzione allungata lato di attacco 4 alla porzione allungata lato non di attacco 5, dette superfici laterali 17, 18 si allontanano dalla direzione assiale A-A.
In accordo con una forma di realizzazione lo spessore valutato in direzione tangenziale T-T dei ponti centrali 6, 7 risulta variabile lungo la direzione longitudinale o assiale A-A di detti ponti centrali 6, 7. In accordo con una forma di realizzazione la superficie interna dei ponti centrali 6, 7, indicata nelle figure con riferimento 16, si sviluppa passando dalla porzione allungata lato di attacco 2 alla porzione allungata lato non di attacco 3, sostanzialmente parallela alla direzione assiale A-A. In accordo con una forma di realizzazione la superficie interna dei ponti centrali 6, 7, o le superfici 16 contrapposte dei ponti centrali si allontanano tra loro o divergono passando dalla porzione allungata lato di attacco 2 alla porzione di attacco lato di non attacco 3, sostanzialmente a guisa di “V†.
In accordo con una forma di realizzazione, la superficie interna o superficie contrapposta dei due ponti centrali 6, 7, e la superficie esterna 17, 18 sono per ciascun ponte sostanzialmente parallele tra loro ed inclinate rispetto alla direzione assiale A-A.
In accordo con una forma di realizzazione, almeno uno dei ponti centrali 6, 7 presenta una sua porzione prossima all’elemento allungato lato di non attacco 3 munita di uno scarico o scanalatura di alleggerimento 28.
In accordo con una forma di realizzazione entrambi i ponti centrali 6, 7 presentano una porzione prossima all’elemento allungato lato di non attacco 3 munita di una scanalatura, ad esempio ma non necessariamente, longitudinale, o diretta in direzione assiale A-A, di alleggerimento 28.
In accordo con una forma di realizzazione, la porzione allungata lato attacco 2, presenta in direzione radiale R-R almeno una sua porzione ribassata o, in altri termini, con spessore radiale inferiore rispetto allo spessore radiale di detta porzione allungata lato di attacco 2, in corrispondenza del ponte di estremità 4 o 5 e/o dei ponti centrali 6, 7.
In accordo con una forma di realizzazione, la porzione allungata lato di attacco 4 presenta una sua porzione longitudinale estesa secondo la direzione tangenziale T-T che risulta esterna rispetto al corpo della pinza 1, o dal lato opposto rispetto al disco 40, di spessore ridotto o inferiore rispetto allo spessore in corrispondenza dei punti di attacco tra la porzione allungata lato di attacco 2 e i ponti di estremità 4, 5, nonché i ponti centrali 6, 7.
In accordo con una forma di realizzazione, la porzione allungata lato di attacco 2, presenta tra almeno un ponte di estremità 4 o 5 ed almeno un ponte centrale 6 o 7 almeno due porzioni 29, 30 ribassate o scaricate formanti porzioni di detta porzione allungata lato di attacco 2 a spessore ridotto o inferiore rispetto allo spessore radiale valutato in corrispondenza di detto ponte di estremità 4 o 5 e detto ponte centrale 6 o 7.
In accordo con una forma di realizzazione, la porzione allungata lato di attacco 2 presenta tra ogni ponte di estremità 4 e 5 ed i ponti centrali 6 e 7 affacciati al rispettivo ponte di estremità 4 e 5, due porzioni ribassate o scaricate formanti tratti della porzione allungata lato di attacco 2 a spessore radiale inferiore rispetto allo spessore radiale valutato in corrispondenza di detti ponti di estremità 4 e 5 e detti ponti centrali 6 e 7.
In accordo con una forma di realizzazione, in detta porzione allungata lato di attacco 2, à ̈ prevista almeno una finestra che si apre in direzione assiale A-A disposta tra almeno una ponte di estremità 4 o 5 e l’affacciato ponte centrale 6 o 7, finestra che mette in comunicazione in direzione assiale l’interno del corpo della pinza, o una piastrina 33 della pastiglia 8, con l’esterno della pinza.
In accordo con una forma di realizzazione, dette finestre assiali sono due nel tratto dell’elemento allungato lato di attacco 2 previsto tra il ponte di estremità 4 o 5 e l’affacciato ponte centrale 6 o 7.
In accordo con una forma di realizzazione, tra detti scarichi 29 e 30, oppure tra dette finestre assiali, à ̈ previsto un elemento a colonna 31 che si estende da detta porzione allungata lato di attacco 2 in direzione radiale R-R verso l’esterno della pinza, o verso RO.
In accordo con una forma di realizzazione, detta colonna 31 prevede alla sua estremità libera una sede 32 adatta ad alloggiare un perno di supporto pastiglie.
In accordo con una forma di realizzazione, detto elemento a colonna 31 si estende dall’elemento allungato lato di attacco 2 di una entità tale da portare una sede 32 adatta ad accogliere un perno di supporto pastiglie in allineamento con una corrispondente sede 32, prevista nell’elemento allungato lato di non attacco 3.
In accordo con una forma di realizzazione, l’elemento allungato lato di non attacco 3 presenta un suo spessore radiale che rimane sostanzialmente costante lungo tutta la sua estensione longitudinale o parallela alla direzione circonferenziale T-T.
In accordo con una forma di realizzazione, detto elemento allungato lato di non attacco 3 si estende con uno spessore costante formando una porzione ad arco di cerchio, da cui, ad esempio, ma non necessariamente, inferiormente, cioà ̈ nel suo lato rivolto verso l’asse del disco a-a, sporgono porzioni in corrispondenza dei cilindri 15 per alloggiare i pistoni di sollecitazione della pastiglia 9.
In accordo con una forma di realizzazione, la porzione allungata lato non di attacco 3, presenta la sua porzione assialmente affacciata al tratto della porzione allungata lato di attacco 2 che à ̈ munita di almeno uno scarico o finestra assiale, un tratto avente spessore in direzione radiale maggiore rispetto allo spessore radiale dell’affacciato tratto scaricato previsto nella porzione allungata lato di attacco 2.
In accordo con una forma di realizzazione, ad ogni porzione scaricata o finestra assiale della porzione allungata lato di attacco 2, si affaccia assialmente una porzione di spessore radiale maggiore della porzione allungata lato di non attacco 3, dove detta porzione di spessore maggiore della porzione allungata lato di non attacco 3 Ã ̈ indicata ad esempio in figura 8 con il riferimento 34.
In accordo con una forma di realizzazione, la porzione allungata lato di attacco 2 presenta una sua superficie superiore rivolta radialmente esternamente rispetto all’asse del disco a-a, che à ̈ sagomata seguendo il profilo dei cilindri 15 che in essa sono realizzati, formando ad esempio anse rientranti e sporgenti, con andamento, ad esempio, grossomodo sinusoidale.
In accordo con una forma di realizzazione, la porzione allungata lato di attacco 2 presenta una sua superficie inferiore rivolta radialmente internamente verso l’asse del disco a-a, sagomata seguendo il profilo dei cilindri che in essa sono realizzati, formando ad esempio anse rientranti e sporgenti, con andamento, ad esempio, grossomodo sinusoidale.
In accordo con una forma di realizzazione le porzioni di attacco 12 previste nella porzione allungata lato di attacco 2 della pinza 39 sono in numero di due, o, in alternativa, ma non necessariamente in numero di quattro, ove due di dette quattro porzioni di attacco 12 sono preferibilmente, ma non necessariamente poste in prossimità dei ponti centrali.
Grazie al fatto che le porzioni di attacco 12 sono previste in accordo con una forma di realizzazione, in prossimità dei ponti di estremità 4, 5 e/o in prossimità dei ponti centrali 6, 7 tutte le sollecitazioni provenienti dalla porzione allungata lato di non attacco 3 vengono trasferite al supporto della pinza passando attraverso i ponti di estremità 4 e 5, e, vantaggiosamente, i ponti centrali 6 e 7 sagomati a “V†confluendo direttamente attraverso le porzioni di attacco 12 ai mezzi di collegamento ed al supporto della pinza, limitando la deformazione del corpo della pinza 1.
In accordo con una forma di realizzazione, detta porzione allungata lato non di attacco 3 presenta una superficie radialmente superiore rivolta in direzione radiale esterna in allontanamento dall’asse del disco a-a munita di una scanalatura longitudinale, o scarico longitudinale esteso in direzione tangenziale T-T, la cui parete di fondo à ̈ sagomata in modo da seguire l’andamento dei cilindri 15 previsti in detta porzione allungata lato di non attacco 3, formando ad esempio anse rientranti e sporgenti, con andamento, ad esempio, grossomodo sinusoidale.
In accordo con una forma di realizzazione, detta porzione allungata lato di non attacco 3 presenta una superficie radiale interna rivolta verso l’asse del disco a-a, sagomata in modo da seguire il profilo dei cilindri 15, previsti in detta porzione allungata lato di non attacco 3, formando ad esempio anse rientranti e sporgenti, con andamento, ad esempio, grossomodo sinusoidale.
In accordo con una forma di realizzazione, detta porzione allungata lato di attacco 2 presenta una superficie radiale interna rivolta verso l’asse del disco a-a che à ̈ sagomata in modo da seguire il profilo dei cilindri 15 previsti in detta porzione allungata lato di attacco 2, formando ad esempio anse rientranti e sporgenti, con andamento, ad esempio, grossomodo sinusoidale.
Grazie al fatto che alcune o tutte le superfici radiali delle porzioni allungate lato di attacco 2, e/o della porzione allungata lato di non attacco 3 sono sagomate in modo da seguire il profilo dei cilindri in esse alloggiate, Ã ̈ possibile ridurre drasticamente lo spessore di dette porzioni allungate 2, 3 e quindi ridurre il peso del corpo della pinza 1.
Grazie alla previsione dei ponti centrali 6, 7 aventi superfici esterne 17, 18, tra loro divergenti a guisa di “V†à ̈ possibile limitare drasticamente la deformazione del corpo della pinza durante le azioni di frenatura in entrambi i versi di marcia del veicolo.
Grazie alla previsione di un corpo pinza come sopra descritto, Ã ̈ possibile ottenere una struttura particolarmente resistente alle elevate sollecitazioni generate dalle brusche frenate, ad esempio come quelle dei veicoli da competizione.
Allo stesso tempo, grazie alle caratteristiche del corpo pinza sopra descritto, la pinza sollecitata con le massime frenature, presenterà una deformazione estremamente ridotta che evita indesiderate corse della leva del pedale del freno, dando una sensazione all’utilizzatore di estrema prontezza dell’impianto frenante.
Al contempo, grazie al corpo pinza come sopra descritto, il peso complessivo della pinza risulterà ridotto.
Ad esempio, da un test condotto utilizzando una pinza realizzata secondo lo stato della tecnica messa a confronto con la soluzione qui descritta, à ̈ emerso che misurando la rigidezza del corpo pinza valutato sulla base della quantità di fluido che la pinza assorbe alla pressione di massimo impiego sul veicolo, la pinza mostra un incremento di rigidezza del 3-5% ed anche del 10-15% rispetto ad una pinza non munita di ponti centrali, a fronte di una riduzione del peso di circa il 9-11%.
Inoltre, grazie al corpo pinza come sopra descritto à ̈ possibile ridurre notevolmente a pari caratteristiche di rigidezza o a pari peso gli ingombri complessivi. Alle forme di realizzazione del dispositivo sopra descritte un tecnico del settore, per soddisfare esigenze contingenti, potrà apportare modifiche, adattamenti e sostituzioni di elementi con altri funzionamenti equivalenti, senza per questo uscire dall’ambito delle seguenti rivendicazioni. Ognuna delle caratteristiche descritte come appartenente ad una possibile forma di realizzazione, può essere realizzata indipendentemente dalle altre forme di realizzazione descritte.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Corpo pinza (1) per un freno a disco, adatto ad essere posto a cavaliere di un disco (40) per freno a disco, detto disco (40) avente una prima superficie di frenatura (41) ed una seconda superficie di frenatura (42) opposta alla prima; detto disco (40) definendo una direzione assiale (A-A) parallela ad un suo asse di rotazione (a-a), una direzione tangenziale o circonferenziale (T-T) parallela ad una delle sue superfici di frenatura, con verso di ingresso disco (I) e verso di uscita disco (U), ed una direzione radiale (R-R) ortogonale alla direzione assiale (A-A) e alla direzione circonferenziale o tangenziale (T-T), definente quest’ultima un verso radiale esterno (RO) quando rivolta in allontanamento dall’asse di rotazione del disco; detto corpo pinza comprendendo: una porzione allungata lato di attacco (mounting) (2) munita di almeno una porzione di attacco (12) adatta ad essere collegata ad un supporto per la pinza; detta porzione allungata lato attacco (2) comprendendo una prima estremità tangenziale lato ingresso disco (21) ed una seconda estremità tangenziale lato uscita disco (22); detta porzione allungata lato attacco (2) essendo adatta ad affacciarsi con una sua superficie interna assiale (13) alla prima superficie di frenatura (41) del disco; detto corpo comprende inoltre una porzione allungata lato non di attacco (3) affacciata con una sua superficie interna assiale (14) alla seconda superficie di frenatura (42) del disco e comprendente una prima estremità tangenziale lato ingresso disco (23) ed una seconda estremità lato uscita disco (24); ciascuna porzione allungata (2, 3) alloggia o forma almeno un cilindro (15) adatto a ricevere un pistone per esercitare una pressione su pastiglie (8, 9) alloggiate tra dette porzioni allungate (2, 3) della pinza (39) e dette superfici di frenatura (41, 42) del disco (40); dette porzioni allungate (2, 3) essendo tra loro collegate da un primo ponte di estremità (4) che collega le due estremità tangenziali lato ingresso disco (21, 23), detto ponte essendo adatto a disporsi a cavaliere del disco; dette porzioni allungate (2, 3) sono collegate da un secondo ponte di estremità (5) che collega le due estremità tangenziali lato uscita disco (22, 24), detto secondo ponte essendo adatto a disporsi a cavaliere al di sopra del disco; detto corpo pinza (1) comprendendo inoltre due ponti centrali (6, 7) a collegamento delle due porzioni allungate (2, 3) in loro regioni disposte all’interno dei due ponti di estremità (4, 5); ciascuno di detti ponti centrali comprendendo superfici radiali (16) tra loro affacciate e contrapposte e superfici radiali laterali (17, 18) tra loro opposte che guardano verso i ponti di estremità; detti ponti centrali collegano la porzione allungata lato attacco (2) alla porzione allungata lato non di attacco (3) e presentano dette superfici radiali laterali opposte (17, 18) che guardano verso i ponti di estremità che passando dalla porzione allungata lato di attacco (2) alla porzione allungata lato non di attacco (3) si allontanano tra loro a guisa di “V†.
  2. 2. Corpo pinza secondo la rivendicazioni 1, in cui tra i due ponti centrali à ̈ prevista una finestra centrale adatta a ricevere un elemento elastico per influenzare le pastiglie in allontanamento dal disco ed in attestamento contro una superficie di battuta.
  3. 3. Corpo pinza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno uno di detti ponti centrali presenta una sua porzione prossima all’elemento allungato lato di non attacco munita di uno scarico o scanalatura di alleggerimento.
  4. 4. Corpo pinza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione allungata lato attacco presenta in direzione radiale almeno una porzione ribassata o di spessore radiale inferiore rispetto allo spessore radiale di detta porzione allungata lato attacco in corrispondenza del ponte di estremità e/o dei ponti centrali.
  5. 5. Corpo pinza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione allungata lato attacco presenta tra almeno un ponte di estremità ed almeno un ponte centrale almeno due porzioni ribassate o scaricate formanti porzioni di detta porzione allungata lato di attacco a spessore radiale ridotto rispetto allo spessore radiale in corrispondenza di detto ponte di estremità e detto ponte centrale.
  6. 6. Corpo pinza secondo la rivendicazione 5, in cui tra detti due scarichi à ̈ previsto un elemento a colonna che si estende da detta porzione allungata in direzione radiale esterna provvisto alla sua estremità libera di una sede per alloggiare un perno supporto pastiglie.
  7. 7. Corpo pinza secondo la rivendicazione 5 o 6 in cui detta porzione allungata lato attacco presenta quattro scarichi o ribassamenti che riducono lo spessore radiale della porzione allungata di attacco rispetto allo spessore della porzione allungata in corrispondenza dei ponti di estremità o dei ponti centrali.
  8. 8. Corpo pinza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 7, in cui la porzione allungata lato non di attacco presenta la sua porzione assialmente affacciata al tratto della porzione allungata lato di attacco munita di almeno uno scarico un tratto avente spessore radiale maggiore rispetto allo spessore radiale dell’affacciato tratto scaricato nella porzione allungata lato di attacco.
  9. 9. Corpo pinza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione allungata lato di attacco presenta una superficie superiore rivolta radialmente esternamente sagomata seguendo il profilo dei cilindri che in essa sono realizzati.
  10. 10. Corpo pinza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui le porzioni di attacco previste nella porzione allungata lato di attacco della pinza sono in numero di due, preferibilmente in numero di quattro, ove due di dette quattro porzioni di attacco sono poste in prossimità dei ponti centrali.
  11. 11. Corpo pinza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione allungata lato non di attacco presenta una superficie radialmente superiore rivolta in direzione radiale esterna munita di una scanalatura longitudinale o scarico longitudinale estesa in direzione tangenziale, la cui parete di fondo à ̈ sagomata in modo da seguire l’andamento dei cilindri previsti in detta porzione allungata lato di non attacco.
  12. 12. Corpo pinza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione allungata lato di non attacco presenta una superficie radiale interna rivolta verso l’asse del disco e sagomata in modo da seguire il profilo dei cilindri previsti in detta porzione allungata lato di non attacco.
  13. 13. Pinza per freno a disco comprendente un corpo pinza così come descritto in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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