ITMI20070467A1

ITMI20070467A1 - Processo per la produzione di un tessuti in

Info

Publication number: ITMI20070467A1
Application number: IT000467A
Authority: IT
Inventors: Jacopo Geraldini
Original assignee: Jacopo Geraldini
Priority date: 2007-03-09
Filing date: 2007-03-09
Publication date: 2008-09-10
Also published as: ATE478988T1; EP1967622A3; EP1967622B1; DE602008002269D1; EP1967622A2

Description

DESCRIZIONE

“Processo per la produzione di un tessuto in fibre animali extrafini non tessibili industrialmente mediante uso di filamenti sintetici continui idrosolubili”

La presente invenzione concerne un processo per la produzione di un tessuto in fibre animali estraimi non tessibili industrialmente.

Nel campo delle fibre animali extrafini è risaputo che è possibile realizzare industrialmente filati di fibre a titolo molto elevato, per esempio filati pettinati con titolo compreso tra 200 e 50 dtex. E’ però altrettanto risaputo che tali filati hanno ima resistenza cinetica talmente bassa da non poter essere assoggettati ad un’operazione di tessitura industriale a capo unico, che richiede una resistenza a rottura non inferiore a 80-100 grammi.

Per risolvere questo problema è già stato proposto dallo stesso Richiedente, in accordo con il brevetto europeo No 1 061 162, di eseguire la binatura di un filato di fibre di puro cashmere extrafine e di un filato di fibre sintetiche idrosolubili (o meglio, solubili in una soluzione acquosa leggermente acida ad alta temperatura), poi la tessitura dei filati binati cosi ottenuti ed infine la dissoluzione o scioglimento dei filati idrosolubili per l’ottenimento di un tessuto finale di puro cashmere extrafine.

Secondo tale processo, partendo da filati di fibre di puro cashmere con torsione Z, la binatura è eseguita con torsione opposta a quella del singolo filato, ossia con torsione S, in modo da evitare torsioni insostenibili per il filati di fibre di cashmere extrafine ed ottenere un tessuto finale estremamente soffice e gradevole ai tatto.

In alternativa, è stato recentemente proposto dallo stesso Richiedente un processo che prevede di eseguire la filatura iniziale di filati misti di fibre animali extrafini (per es. di cashmere) e di fibre di seta, la binatura di ciascuno di detti filati misti con un rispettivo filato dì fibre sintetiche idrosolubili, la tessitura dei filati binati ed infine la dissoluzione o scioglimento dei filati idrosolubili per rottenimento di un tessuto finale di pure fibre animali extrafini, in particolare di puro cashmere extrafine.

Ancora una volta, la binatura è eseguita con torsione opposta a quella del sìngolo filato, ossia con torsione S.

In entrambi i casi vengono usati filati idrosolubili discontinui, costituiti da fibre filate con taglio dì tipo cotoniero.

Accanto agli indubbi e riconosciuti pregi dei processi sopra descritti esiste il problema che la torsione di binatura dei filati idrosolubili discontinui in senso opposto a quello dei filati di fibre extrafini, oltre a richiedere l' impiego di filati idrosolubili relativamente spessi, sostanzialmente dello stesso titolo di quelli extrafini, determina la generazione di un effetto " peeling" che è giudicato fastidioso dalla clientela maschile, dotata di barba e peli che possono determinare per sfregamento il deterioramento del tessuto.

Scopo della presente invenzione è stato ora quello di realizzare un processo che permettesse la tessitura di filati in fibre animali extrafini, in particolare in fibre di cashmere, utilizzando fili idrosolubili più sottili e riducendo al minimo l effetto “peeling".

In vista di tale scopo il processo secondo la presente invenzione si caratterizza per it fatto dì comprendere la seguente successione dì fasi: a) filatura di filati contenenti fibre animali extrafini;

b) binatura di ciascuno di detti filati con un rispettivo filamento sintetico continuo dissolubile in una soluzione liquida leggermente acida ad alta temperatura, detta binatura essendo eseguita con leggera torsione in senso concorde con quella di detti filati;

c) tessitura dei filati e filamenti binati;

d) dissoluzione di detti filamenti sintetici mediante una soluzione liquida leggermente acida ad alta temperatura.

Con l’uso di filamenti sintetici continui sottoposti a leggera binatura concorde con quella dei filati con fibre animali extrafini è possibile ottenere industrialmente tessuti in fibre animali extrafìni. in particolare in fibre di cashmere, perdendo leggermente in sofficità rispetto ai processi noti sopra descritti ma riducendo al minimo o addirittura eliminando l’effetto “peeling” a tutto vantaggio della gradevolezza del prodotto finito e di una maggiore durata.

i filati di partenza possono essere di sole fibre animali extrafini, in particolare di cashmere, oppure filati misti (cosiddetti "in mischia intima”) di fibre animali extrafìni, per esempio di cashmere, e fibre di seta. In entrambi i casi i filati possono avere titolo compreso tra 200 e 50 dtex.

I filamenti sintetici continui possono essere molto più sottili dei filati con fibre animali con conseguente risparmio di materiale ed associati benefici economici.

Pensando a filati di fibre animali extrafini con torsione di filatura Z di 1 100 giri/metro lineare, la torsione di binatura dei filamenti continui può essere una torsione Z di circa 200 giri/metro lineare.

Un esempio di realizzazione pratica del processo secondo la presente invenzione verrà ora descritto in dettagli con riferimento agli uniti disegni, in cui:

la figura 1 mostra un filato con fibre animali extrafini, in particolare fibre di cashmere extrafine, binato con un filamento sintetico continuo, in particolare di materiale polivinilico, dissolubile in soluzione liquida leggermente acida ad alta temperatura;

la figura 2 mostra una porzione di un tessuto greggio ottenuto per tessitura di filati con fibre animali extrafini binati con filamenti sintetici continui come in figura 1 ;

la figura 3 mostra la stessa porzione di tessuto dopo la dissoluzione dei filamenti sintetici.

E" indicato con 1 un filato di partenza con fibre animali extrafini non tessibilì industrialmente. Il filato l può essere composto da sole fibre animali extrafini, in particolare di cashmere, oppure può essere un filato misto 1 di fibre animali extrafmi e fibre di seta, per esempio di composizione 80%WS (cashmere) - 20%SE (seta) con titolo extrafine di 66 dtex. Il filato 1 viene realizzato mediante filatura tradizionale con torsione Z, preferibilmente di 1 100 giri/metro lineare.

Il filato 1 viene binato con un filamento sintetico continuo 2 realizzato in materiale cosiddetto “idrosolubile”, ossia dissolubile in soluzione acquosa leggermente acida ad alta temperatura, in particolare in materiale polivinilico (PVA). Il filamento sintetico continuo 2 può essere dello stesso titolo dei filato 1 , come mostrato nelle figure 1 e 2, oppure più sottile.

Ea binatura è effettuata con torsione nello stesso senso di quella dei filati 1, ossia con torsione Z, La torsione di binatura è dì basso livello, preferibilmente di circa 200 giri/metro lineare, in modo da non creare problemi di resistenza dei filati 1 ed ottenere una buona sofficità del prodotto finale, accompagnata da una pressoché totale assenza di “peeling;’.

Come mostrato in figura 2, un appropriato numero di combinazioni binate 3 formate, ciascuna, da un filato 1 di pure fibre animali extrafini o misto di fibre animali extrafini e fibre di seta e da un filamento sintetico contìnuo idrosolubile 2 viene successivamente sottoposto ad una tessitura tradizionale trama e catena (o su macchina circolare di tipo Jersey), in cui i filamenti sintetici 2 fungono da supporto per consentire la tessitura dei filati 1, altrimenti non tessibìli industrialmente.

11 tessuto greggio così realizzato, che può avere qualsiasi armatura di tipo tela, twill o jacquard, ha evidentemente la stessa composizione delle combinazioni binate 3.

Tale tessuto greggio viene poi sottoposto ad una fase tintoriale di purga, in cui viene immerso in una soluzione acquosa di circa 50 litri per 1kg di polivinilico con un pH leggermente acido (circa 4,5) ad una temperatura tra 30°C e 100°C (a seconda della natura del filato di PVA).

I filamenti sintetici 2 vengono così eliminati per dissoluzione o scioglimento, lasciando un tessuto finale (fig. 3) composto esclusivamente dai filati 1 e quindi di composizione finale con titolo di 66 dtex, impossibile da realizzare industrialmente con tecniche tradizionali.

Grazie alia leggera torsione di binatura Z in senso concorde con quella dei filati 1 , dopo lo scioglimento dei filati sintetici 2 il filato residuo 1 ha una torsione che è la somma delle torsioni di filatura e di binatura, ossia nell’esempio considerato pari a 1300 Z, ma è abbastanza bassa da rendere il tessuto finale morbido e nello stesso tempo con una notevole riduzione dell’effetto "peeling”.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Processo per la produzione di un tessuto in fibre animali extrafini non tessibili industrialmente, caratterizzato dal fatto di comprendere la seguente successione di fasi: a) filatura di filati (1 ) contenenti fibre animali extrafini; b) binatura di ciascuno di detti filati (1) con un rispettivo filamento sintetico continuo (2) dissolubile in una soluzione liquida leggermente acida ad alta temperatura, detta binatura essendo eseguita con leggera torsione in senso concorde con quella di detti filati (1); c) tessitura dei filati (1) e filamenti (2) binati; d) dissoluzione di detti filamenti sintetici (2) mediante una soluzione liquida leggermente acida ad alta temperatura.
2. Processo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti filati (1) sono costituiti da sole fibre animali extrafini.
3. Processo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti filati (1) sono filati misti di fibre animali extrafini e fibre di seta.
4. Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1, 2 o 3, caratterizzato dal fatto che dette fibre animali extrafini hanno un titolo compreso tra 200 e 50 dtex.
5. Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da I a 4, caratterizzato dal fatto che dette fibre animali extrafini sono fibre di cashmere.
6. Processo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti filati misti { 1 ) hanno una composizione di 80% cashmere e 20% seta.
7. Processo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la binatura è effettuata con filamenti sintetici (2) sostanzialmente dello stesso titolo dei filati (1).
8, Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che la binatura è effettuata con filamenti sintetici (2) più sottili dei filati (1), 9, Processo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che la binatura è effettuata con torsione Z. 10, Processo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta torsione Z è pari a circa 200 giri/metro lineare.