ITMI20072029A1

ITMI20072029A1 - "processo per la produzione di un tessuto composto da filati superextrafini in fibre pregiate, altrimenti non realizzabili industrialmente"

Info

Publication number: ITMI20072029A1
Application number: IT002029A
Authority: IT
Inventors: Jacopo Geraldini
Original assignee: Jacopo Geraldini
Priority date: 2007-10-19
Filing date: 2007-10-19
Publication date: 2009-04-20
Also published as: EP2050845B1; DE602008004393D1; ATE495292T1; EP2050845A1

Description

DESCRIZIONE

del l’invenzione industriale avente pei titolo:

“Processo per la produzione di un tessuto composto da filati superextrafini in fibre pregiate, altrimenti non realizzabili industrialmente”

La presente invenzione concerne un processo per la produzione di un tessuto composto da filati superextrafìni in fibre animali pregiate, altrimenti non realizzabili industrialmente

Sulla base delle tecnologie moderne un tessuto composto da filati extrafìni in fibre animali pregiate, quali ad esempio filati di puro cashmere o filati in mischia intima di cashmere e seta oppure lana extrafìne, vigogna/vicuna, angora, alpaca etc., può essere prodotto in un titolo che può raggiungere una finezza massima di circa 100 dtex / 83 dtex.

La scarsa resistenza cinetica di tali filati extrafìni determina infatti enormi problematiche per la tessitura degli stessi.

In alcuni casi si è già provveduto a trovare una soluzione attraverso tecniche di binatura che consentono di garantire una sufficiente resistenza cinetica sul telaio di tessitura Ciò permette di produrre tessuti con filati pregiati in fibre animali che possono raggiungere il grado di finezza sopra indicato, ma non di superarlo.

Scopo della presente invenzione è ora quello di realizzare un processo che permetta di produrre tessuti con filati pregiati in fibre animali che siano superextrafìni , ossia che abbiano un grado di finezza superiore, non esistente in commercio e capace di arrivare fino a 33 dtex e anche oltre

In vista di tale scopo il processo secondo la presente invenzione prevede la seguente successione di fasi:

a filatura di filati extrafini formati da una mischia intima di fibre animali di pregio elevato e di fibre sintetiche idrosolubili;

b binatura di detti filati extrafìni con rispettivi filati idrosolubili;

c. tessitura dei filati binati;

d. dissoluzione di dette fibre sintetiche idrosolubili e di detti filati idrosolubili mediante una soluzione acquosa leggermente acida portata alla temperatura necessaria per la dissoluzione fino all’ ottenimento di tessuti formati da filati superextrafini di sole fibre animali

I filati extrafìni iniziali possono essere costituiti da una mischia intima di fibre animali di altissimo pregio (per esempio puro cashmere oppure una mischia intima di cashmere 80% e seta 20%) e di fibre idrosolubili non necessariamente di titolo extrafine, queste ultime in una percentuale variabile tra un minimo del 5% ed un massimo del 95% in funzione del titolo finale di filato superextrafine che si vuole ottenere nonché delle caratteristiche specifiche del tipo di tessuto desiderato (particolarmente in termini di “mano”) I suddetti filati superextrafini possono essere a capo unico o a due capi

Con l’espressione “filati idrosolubili” si intendono filati in fibre sintetiche dissolubili in soluzione acquosa leggeimente acida portata alla temperatura necessaria per lo scioglimento. Essi sono preferibilmente, ma non necessariamente, dello stesso titolo dei filati extrafìni

La binatura può essere realizzata attraverso due differenti procedure inerenti il senso di torsione da eseguire in fase di accoppiamento, avendo come senso di riferimento principale quello del filato extrafine con fibre animali il senso di torsione del filato integralmente composto da materiale idrosolubile è infatti del tutto ininfluente ed irrilevante.

A seconda del prodotto finale che si vuole ottenere si possono presentare le due seguenti ipotesi:

- binatura dei filato idrosolubile con il o i filati extrafini, con basso numero di giri, in senso opposto a quello di torsione del o dei filati extrafini. Ciò consente di ottenere un prodotto finale particolarmente morbido, soffice e delicato.

- binatura del filato idrosolubile, con basso numero di giri, nello stesso senso di torsione del o dei filati extrafini. Ciò consente di ottenere un prodotto finale particolarmente scattante, fresco e meno soggetto a problematiche di peeling

A titolo puramente esemplificativo, si consideri un filato extrafine composto da una miscela di fibre di 50% cashmere (WS) e di 50% idrosolubile (PVA), in un titolo pari a 111 dtex, che venga binato con un filato integralmente composto da PVA e di pari titolo del filato extrafine

Viene cosi ottenuto un filato binato con un titolo pari a 111 dtex moltiplicato per 2 ed una composizione globale così composta (25%WS -75%PVA), che verrà impiegato nella normale fase di tessitura per la realizzazione di un tessuto greggio

Il tessuto greggio viene successivamente sottoposto ad una fase tintoriale di purga, che prevede un’operazione di scioglimento o dissoluzione delle fibre idrosolubili (in base alle procedure richieste/previste dalla tipologia di PVA) per potere così ottenere un tessuto finale, integralmente composto da 100% WS, in un titolo di filato finale superextrafine 55 dtex assolutamente irrealizzabile attraverso le tecniche ad oggi note

Il suddetto titolo super exti afine può essere semplicemente e preventivamente calcolato già a partire dalla fase di composizione della miscela del filato extrafine iniziale; nel caso sopra esposto, essendo noto il titolo iniziale di 111 dtex ed un composto di miscela di fibre pari a 50% WS e di 50% PVA, una volta dissolta detta aliquota di 50% PVA il titolo finale del tessuto (100%WS) sarà il doppio di quello iniziale e quindi 55 dtex,ben oltre i parametri di finezza attualmente realizzabili ed immaginabili

Come già precedentemente accennato, la variabilità dei parametri circa la percentuale di PVA e di fibre animali nel filato extrafine iniziale può essere individuata anche per esigenze specifiche del caso quali quelle di “mano” Infatti un ipotetico titolo 55 dtex potrà essere conseguito sia attraverso l’esatta applicazione dei parametri di finezza e/o percentuali di composizione sopra esposti ma anche attraverso una procedura analoga comportante però un titolo di filato extrafine inferiore, pari a 222 dtex ed una composizione di 25% WS e 75% PVA. Tuttavia il prodotto così ottenuto, sebbene sempre di titolo 55 dtex, potrebbe risultare con una leggera differenze di “mano”, chiaramente quale risultato desiderato

E’ di tutta evidenza che, in base alle aliquote di composizione del filato extrafine, il titolo iniziale dello stesso potrebbe anche essere anche ben al di sotto di ciò che viene considerato come fine e/o extrafine

Nei disegni allegati sono rappresentati graficamente due esempi di realizzazione pratica del processo secondo la presente invenzione. In particolare:

la figuia 1 mostra un filato extrafine di fibre animali pregiate, in particolare di fibre di cashmere extrafine ed eventualmente fibre di seta, in mischia intima con fibre idrosolubili, binato in senso discorde con un filato di fibre sintetiche idrosolubili, in particolare di fibre poliviniliche;

la figura 2 mostra una porzione di un tessuto greggio ottenuto per tessitura di filati binati come quelli di figura 1;

la figura 3 mostra la stessa porzione di tessuto dopo la dissoluzione delle fibre sintetiche;

la figura 4 un filato extrafine di fibre animali pregiate, in particolare di fibre di cashmere extrafine ed eventualmente fibre di seta, in mischia intima con fibre idrosolubili, binato in senso concorde con un filato di fibre sintetiche idrosolubili, in particolare di fibre poliviniliche;

la figura 5 mostra una porzione di un tessuto greggio ottenuto per tessitura di filati binati come quelli di figura 1;

la figura 6 mostra la stessa porzione di tessuto dopo la dissoluzione delle fibre sintetiche;

la figura 7 mostra un esempio di binatura di filato extrafine a due capi con un filato di fibre sintetiche idrosolubili

Il filato extrafine di partenza, indicato con 1, è stato realizzato mediante filatura tradizionale con torsione Z, preferibilmente di 850 giri/metro lineare Il filato 1 viene successivamente binato con un filato 2 sostanzialmente di pari titolo, anch’esso con torsione Z, preferibilmente di 850 giri/metro lineare, costituito da fibre sintetiche cosiddette “idrosolubili”, ossia dissolubili in soluzione acquosa leggermente acida a temperatura idonea, in particolare di materiale polivinilico (PVA). Il filato 2 può essere di fibre filate con taglio di tipo cotoniero (quindi di natura discontinua)

La binatura è effettuata con torsione S, preferibilmente di 340 giri/metro lineare, in modo da ottenere un corretto bilanciamento finale del filato binato, indicato con 3 in figura 1

Come mostrato in figura 2, un appropriato numero di filati binati 3 viene successivamente sottoposto ad una tessitura tradizionale trama e catena (o su macchina circolare di tipo Jersey), in cui i filati polivinilici 2 fungono da supporto per consentire la tessitura dei filati extrafini 1, altrimenti non tessibili industrialmente

Il tessuto greggio così realizzato, che può avere qualsiasi armatura di tipo tela, twill o jacquard, ha evidentemente la stessa composizione del filato binato 3.

Tale tessuto greggio viene poi sottoposto ad una fase tintoriale di purga, in cui viene immerso in una soluzione acquosa di circa 50 litri per lkg di polivinilico con un pH leggermente acido (circa 4,5) ad una temperatura di dissoluzione tra 30°C e 100°C (a seconda della natura del filato di PVA).

Il filato 2 di PVA e le analoghe fibre idrosolubili presenti nel filato 1 vengono così eliminati per dissoluzione o scioglimento, lasciando un tessuto finale (fig 3) composto esclusivamente da filati Γ di titolo superextrafine (anche fino a 33 dtex) di sole fibre animali pregiate (puro cashmere o cashmere e seta), che sarebbe altrimenti stato irrealizzabile con tecniche tradizionali .

Grazie alla torsione di binatura S in senso opposto a quella dei singoli filati 1 e 2, dopo lo scioglimento del materiale idrosolubile il filato residuo Γ ha una torsione che è pari alla somma algebrica delle torsioni di filatura (850 Z) e di binatura (340 S), ossia nell’esempio considerato pari a 510 Z Grazie a questa torsione ridotta il tessuto risultante è estremamente morbido, oltre che di titolo extrafine

In alternativa, l’operazione di binatura può essere effettuata con torsione di binatura Z, ossia in senso concorde con quella dei filati 1, come mostrato nelle figure 4 e 5

In tal caso, dopo lo scioglimento dei filati idrosolubili 2 e delle fibre idrosolubili che compongono i filati 1, il filato residuo Γ ha una torsione che è la somma delle torsioni di filatura e di binatura, ossia nell’esempio considerato pari a 1190 Z, ma è ancora abbastanza bassa da rendere il tessuto finale morbido e nello stesso tempo con una notevole riduzione dell’effetto “peeling”

Infine, come mostrato in figura 7, un filato idrosolubile 2 può essere binato (in senso orario o antiorario) con due filati extrafìni o filato a due capi 1.. Dopo tessitura si ottiene così un tessuto greggio composto da filati di ordito e di trama a tre capi, che dopo scioglimento dei filati idrosolubile diventerà un tessuto finito con filati superextrafini del tutto analogo a quello mostrato nelle figure 3 e 6, ma con filati a due capi

Claims

RIVENDICAZIONI 1 Processo per la produzione di un tessuto composto da filati superextrafini in fibre animali pregiate, altrimenti non realizzabili industrialmente, caratterizzato dal fatto di comprendere la seguente successione di fasi: a. filatura di filati extrafini (1) formati da una mischia intima di fibre animali di pregio elevato e di fibre sintetiche idrosolubili; b binatura di detti filati extrafini (1) con rispettivi filati idrosolubili (2); c. tessitura dei filati binati (3); d dissoluzione di dette fibre sintetiche idrosolubili e di detti filati idrosolubili (2) mediante una soluzione acquosa leggermente acida alla temperatura necessaria per la dissoluzione fino all’ottenimento di tessuti formati da filati superextrafini (Γ) di sole fibre animali 2 Processo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette fibre animali sono di puro cashmere 3. Processo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette fibre animali sono di cashmere e seta 4. Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, caratterizzato dal fatto che la binatura è effettuata con filati (1) e (2) dello stesso titolo 5 Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, caratterizzato dal fatto che la binatura è effettuata con una torsione in senso opposto a quella dei filati extrafini (1) 6 Processo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che la binatura è effettuata con torsione S. 7 Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, caratterizzato dal fatto che la binatura è effettuata con una torsione nello stesso senso di quella dei filati extrafini (1) . 8 Processo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la binatura è effettuata con torsione Z 9 Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti filati extrafini (1) sono a capo unico 10 Processo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti filati extrafini (1) sono a doppio capo