ITMI20012586A1 - Polo elettrico per un interruttore di potenza di bassa tensione, e relativo interruttore - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione è relativa ad un polo elettrico per un interruttore di potenza di bassa tensione avente caratteristiche migliorate, e ad un interruttore impiegante tale polo.

È noto che negli impianti elettrici industriali di bassa tensione, caratterizzati da tensioni d'esercizio inferiori ai 1000 Volt e da correnti elettriche di valore nominale relativamente elevato (da frazioni di Ampère a diverse migliaia di Ampère), le quali danno origine a potenze di valore considerevole, sono generalmente impiegate delle apparecchiature di protezione ed interruzione della corrente, note come interruttori automatici di potenza.

In funzione delle applicazioni, tali apparecchiature comprendono uno o più poli elettrici che costituiscono la parte di interruzione dell'interruttore e comprendono ciascuno almeno una camera d'arco e due contatti elettrici, di cui uno fisso ed uno mobile, reciprocamente accoppiabili/disaccoppiabili tra loro; a loro volta, i contatti sono elettricamente connessi al conduttore di fase o di neutro associato al polo stesso, mediante opportuni terminali di connessione.

Attualmente, i poli elettrici utilizzati negli interruttori di impiego industriale sono disponibili in svariate soluzioni costruttive contraddistinte in vario grado da caratteristiche di modularità e scomponibilità, e sono concepiti in modo da fornire adeguate prestazioni in termini elettrici e meccanici. In particolare, per il corretto funzionamento dell'interruttore è di fondamentale importanza che i contatti mobili dei vari poli vengano azionati sostanzialmente sincroni tra loro e che tra le parti elettricamente attive sia garantito un adeguato isolamento elettrico; inoltre, in virtù delle significative potenze in gioco, l'interruttore deve essere in grado di sopportare adeguatamente gli sforzi meccanici in gioco durante la sua vita operativa.

Per soddisfare tali necessità, nelle soluzioni note, qualunque sia il grado di modularità e scomponibilità, i poli trovano sede in una intelaiatura esterna che costituisce l'involucro esterno dell'interruttore e contribuisce sia a mantenere meccanicamente associati tra loro i poli, sia a sopportare strutturalmente gli sforzi a cui l'interruttore stesso è soggetto durante la sua vita utile.

In particolare, nel caso di interruttori di tipo aperto ("air circuit breaker" (ACB)), i vari poli sono disposti affiancati tra loro ed incastonati in una struttura componibile esterna, formata generalmente da più elementi strutturali metallici opportunamente interconnessi tra loro, i quali contribuiscono a mantenere i poli meccanicamente associati tra loro e costituiscono l'elemento di supporto strutturale su cui si scaricano gli sforzi a cui l'interruttore è soggetto durante la sua vita utile.

Nel caso invece di interruttori di tipo scatolato, o "molded case circuit breaker" (MCCB), del tipo oggetto della presente invenzione, i componenti dei vari poli vengono inseriti all'interno di un involucro scatolare opportunamente configurato, realizzato generalmente in materiale plastico, solitamente resine sintetiche strutturali. Tale scatola costituisce parte dell'involucro esterno dell'interruttore stesso e funge sia da elemento di inscatolamento, in modo da contenere e vincolare meccanicamente i vari poli tra loro, sia da elemento strutturale, in quanto contribuisce a supportare i notevoli sforzi e vibrazioni che si scaricano su di essa, durante le manovre dell'apparecchio o nei casi di scatto o corto circuito. L'involucro esterno dell'interruttore viene poi generalmente completato utilizzando un coperchio, anch'esso in materiale plastico, che viene disposto sulla parte anteriore dell'interruttore, in modo da ricoprire gli organi di comando dell'interruttore; dal coperchio fuoriesce una leva disponibile per l'intervento manuale degli operatori.

In questo tipo di interruttori, una prima soluzione realizzativa prevede di utilizzare un'unica scatola compartimentata internamente in modo da definire degli alloggiamenti in cui vengono assemblati i vari componenti di ciascun polo; in questo caso, i setti divisori tra i vari compartimenti sono sagomati in modo da permettere il passaggio di un albero portacontatti che attraversa ed interessa i vari poli e su cui vengono montati i vari contatti mobili; inoltre, il tutto è concepito in modo da garantire un adeguato isolamento elettrico tra i poli stessi.

Una seconda soluzione largamente utilizzata nella tecnica prevede invece di adottare una architettura costruttiva a doppia scatola. In questo caso, i vari componenti di ciascun polo vengono inseriti innanzitutto in una prima scatola formata generalmente da due semigusci e la cui funzione è essenzialmente quella di contenere i componenti di ciascun polo; le scatole dei vari poli vengono poi a loro volta inserite in una seconda scatola, che anche in questo caso costituisce parte dell'involucro esterno dell'interruttore e svolge funzioni meccanicostrutturali, analogamente a quanto precedentemente descritto.

In entrambi i casi, un aspetto critico deriva dall'utilizzo delle scatole esterne di contenimento, le quali hanno generalmente una forma complessa ed ingombrante e soprattutto devono essere prodotte in più serie differenziate in funzione della taglia e del numero di poli costituenti l'interruttore; ciò chiaramente richiede l'utilizzo di numerosi stampi ed un impiego considerevole di materiale, contribuendo in definitiva ad un inutile e significativo aumento dei costi produttivi. Inoltre, nel caso di soluzioni con doppio involucro, è spesso necessario utilizzare speciali elementi o moduli distanziatori che vengono inseriti nell'involucro esterno, ad esempio tra due poli affiancati, in modo da occupare eventuali spazi liberi e vincolare i poli mantenendoli nella posizione corretta. In aggiunta, proprio in virtù degli sforzi e delle vibrazioni che le scatole esterne si trovano a sopportare, questi elementi di inscatolamento possono essere soggetti a deterioramento e a deformazione; pertanto, è spesso necessario sostituire completamente 1'interruttore o eventualmente operare difficili e costosi interventi di manutenzione per assicurare un'affidabilità adeguata. Ovviamente ciò ha ripercussioni negative sui costi complessivi di fabbricazione e di utilizzo dell'interruttore.

Dal punto di vista elettrico, nel caso in cui si adotti la soluzione a doppia scatola, le scatole interne di contenimento dei componenti dei singoli poli devono essere opportunamente sagomate in modo da predisporsi all'accoppiamento con gli elementi su cui vengono montati i contatti mobili di ciascun polo, tipicamente le sezioni di un albero porta contatti. A tal fine, tali scatole interne sono provviste di aperture laterali attraverso le quali passano delle barre trasversali che attraversano i vari poli e sono deputate a trasmettere il movimento tra i corrispondenti contatti mobili, in modo da realizzare manovre per quanto possibile sincrone.

Questa soluzione, pur permettendo la trasmissione del movimento tra i vari poli, necessita di aperture addizionali nelle scatole di contenimento le quali devono essere opportunamente sigillate in modo che i gas che si generano normalmente all'interno dei poli durante un corto circuito, fuoriescano solo attraverso i canali di sfogo predisposti a tal fine; a tal scopo, tali aperture addizionali richiedono l'utilizzo di ulteriori elementi meccanici opportunamente sagomati, il che comporta un aumento degli elementi costruttivi necessari, della complessità realizzativa dell'intero insieme, ed in definitiva dei costi.

Compito precipuo della presente invenzione è quello di realizzare un polo elettrico per un interruttore di potenza di bassa tensione che permetta di ovviare agli inconvenienti della tecnica anteriore, ed in particolare che rispetto alla tecnica nota, si presti ad essere realizzato in modo costruttivamente semplificato, garantendo al contempo prestazioni funzionali ottimali, sia in termini elettrici sia meccanici.

Nell'ambito di questo compito, uno scopo della presente invenzione è realizzare un polo elettrico per un interruttore di potenza di bassa tensione che abbia un numero di parti componenti ridotto rispetto all'arte nota e permetta di ridurre notevolmente i costi di realizzazione .

Un altro scopo della presente invenzione è realizzare un polo elettrico per un interruttore di potenza di bassa tensione nel quale il collegamento tra i vari elementi del polo stesso e con altri poli ad esso associati sia realizzato in modo semplice ed affidabile, evitando complesse operazioni di giunzione ed assemblaggio.

Non ultimo scopo della presente invenzione è realizzare un polo elettrico per un interruttore di potenza di bassa tensione che sia di facile realizzazione ed a costi contenuti.

Questo compito, nonché questi scopi ed altri che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un polo elettrico per un interruttore di potenza di bassa tensione, comprendente un involucro isolante avente una parete inferiore, una parete superiore, due pareti laterali, una parete posteriore ed una parete anteriore, almeno una camera d'arco, almeno un contatto fisso ed almeno un contatto mobile accoppiabili/disaccoppiabili tra loro, ed un primo ed un secondo terminale elettrico operativamente associati a detti contatti fisso e mobile ed atti a permettere il collegamento elettrico in ingresso ed uscita del polo, la cui peculiarità consiste nel fatto che detto involucro isolante comprende un primo semiguscio ed un secondo semiguscio reciprocamente accoppiati tra loro lungo corrispondenti superfici di accoppiamento e realizzanti una struttura autoportante, detto primo e secondo semiguscio essendo sagomati in modo da definire almeno un compartimento atto ad alloggiare detto contatto fisso e mobile e detta camera d'arco, ed un secondo ed un terzo volume di alloggiamento disposti da parti opposte tra loro rispetto a detto compartimento ed atti ad alloggiare, rispettivamente, detto primo e secondo terminale elettrico.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di forme di realizzazione preferite ma non esclusive del polo elettrico secondo la presente invenzione, illustrate a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni, in cui:

la figura 1 è una vista in esploso illustrante schematicamente un polo elettrico secondo la presente invenzione per un interruttore di potenza di bassa tensione a singola interruzione;

la figura 2 è una vista in esploso illustrante schematicamente un polo elettrico secondo la presente invenzione per un interruttore di potenza di bassa tensione a doppia interruzione;

la figura 3 illustra il polo di figura 2 assemblato;

la figura 4 è una vista prospettica illustrante una pluralità di poli secondo l'invenzione in fase di accoppiamento reciproco e con i mezzi di comando di un interruttore di potenza di bassa tensione di tipo tripolare ;

la figura 5 illustra gli elementi di figura 3 tra loro assemblati, in fase di accoppiamento con il coperchio dell'interruttore;

la figura 6 è una vista prospettica illustrante l'interruttore di figura 4 a montaggio completato.

Con riferimento alle figure citate, il polo elettrico per un interruttore di potenza di bassa tensione secondo l'invenzione, indicato complessivamente dal numero di riferimento 100, comprende un involucro isolante 1 avente una parete inferiore 2, una parete superiore 3, due pareti laterali 4 e 5, una parete posteriore 6 ed una parete anteriore 7; all'interno dell'involucro 1 sono predisposti almeno una camera d'arco le cui placche rompiarco non sono illustrate da figure, almeno un primo contatto fisso ed almeno un contatto mobile accoppiabili/disaccoppiabili tra loro, ed un primo ed un secondo terminale elettrico 10 e 11 operativamente associati ai contatti fisso 8 e mobile 9, atti a permettere il collegamento elettrico in ingresso ed uscita dal polo 100, ad esempio con un conduttore di fase del circuito in cui il polo stesso è inserito.

Vantaggiosamente, nel polo 100 secondo l'invenzione, l'involucro isolante 1 comprende un primo semiguscio 20 ed un secondo semiguscio 30 reciprocamente accoppiati tra loro lungo corrispondenti superfici di accoppiamento in modo da realizzare una struttura autoportante. Inoltre, il primo semiguscio 20 ed il secondo semiguscio 30 sono sagomati in modo da definire, quando accoppiati: almeno un compartimento 12, disposto ad esempio in posizione sostanzialmente centrale ed atto ad alloggiare i contatti fisso 8 e mobile 9, nonché la camera d'arco con le relative placche; un primo volume di alloggiamento 13, disposto in corrispondenza della parete superiore 3, atto ad alloggiare il primo terminale elettrico 10; ed un secondo volume di alloggiamento 14, disposto opposto al primo volume di alloggiamento 13 rispetto al compartimento 12, ad esempio in corrispondenza del bordo comune tra le pareti superiore anteriore 7 ed inferiore 2, che è atto ad alloggiare il secondo terminale elettrico 11.

Nel caso in cui il polo 100 sia del tipo a doppia interruzione, come ad esempio illustrato nelle figure 2-5, all'interno dell'involucro 1 è previsto l'impiego di un secondo contatto fisso 8, e di una seconda camera d'arco, anch'essi alloggiati opportunamente nel compartimento 12.

Nelle forme realizzative illustrate nelle figure 2-5, e a solo titolo di esempio, il contatto mobile 9 è del tipo rotante a due bracci ciascuno dei quali è provvisto di una superficie attiva di accoppiamento/disaccoppiamento con il rispettivo contatto fisso 8; chiaramente, altre forme di realizzazione per il contatto mobile 9 sono utilizzabili nel polo in maniera del tutto equivalente a quella illustrata.

Come illustrato in dettaglio nelle figure 1 e 2, le superfici di accoppiamento del primo semiguscio 20 e del secondo semiguscio 30 sono realizzate con geometria complementare e presentano, rispettivamente, primi e secondi mezzi di accoppiamento recìproco, comprendenti essenzialmente ad esempio bordi sporgenti 21 e corrispondenti scanalature di alloggiamento (non visibili in figura), atti ad accoppiarsi geometricamente tra loro e garantire la tenuta del primo compartimento 12 ai gas ionizzati che si generano tipicamente nella camera d'arco in seguito ad un corto circuito. Inoltre le superfici affacciate tra i due semigusci sono sagomate in modo che, quando i semigusci vengono accoppiati, l'involucro 1 presenti almeno un canale di sfogo 15 disposto ad esempio in corrispondenza di un estremo della camera d'arco, in prossimità del bordo comune tra le pareti superiore 3 ed anteriore 7, ed una sede sagomata 17 che è disposta lungo il canale di sfogo 15, ad esempio in prossimità del bordo comune tra le pareti superiore 3 ed anteriore 7. Tale sede sagomata 17 è suscettibile di accoppiarsi con un mezzo isolante configurato in maniera ad essa geometricamente coniugata, ad esempio un elemento sostanzialmente cilindrico cavo in resina sintetica, il quale accoppiandosi con le pareti della sede 17 ostacola il passaggio dei gas dal canale di sfogo 15 all'interno del volume di alloggiamento 13 in cui è disposto il terminale 10, permettendo al contempo l'accessibilità frontale all'interno del volume 13 per mezzi di serraggio del terminale 10 stesso, tipicamente viti.

Nel caso di un polo 100 del tipo a doppia interruzione, i due semigusci 20 e 30 sono sagomati in modo da definire preferibilmente un secondo canale di sfogo 15, le cui semipareti di delimitazione sono visibili in figura 1 e 2, disposto in corrispondenza della seconda camera d'arco ed atto anch'esso, analogamente al primo canale 15, a permettere la fuoriuscita di gas all'esterno del polo, senza interagire con il secondo terminale 11.

Nell'involucro 1 è inoltre definita una apertura 16 definita nelle due pareti laterali 4 e 5, atta a permettere il passaggio di un organo di manovra, o albero porta contatti, il quale è a sua volta atto a supportare e azionare il contatto mobile 9; nelle figure 1-3 è visibile una sezione di tale albero, indicato dal numero di riferimento 40. Vantaggiosamente, nella forma di realizzazione del polo secondo l'invenzione, le superfici di delimitazione dell'apertura 16 sono sagomate in modo da permettere il movimento relativo dell'albero 40 rispetto all'involucro e la sostanziale tenuta dell'apertura 16 ai gas. In questo modo, nel polo 100 secondo l'invenzione, l'involucro 1 grazie alla sua struttura auto-portante vantaggiosamente assomma in sé le funzioni di contenimento e strutturale che nell'arte nota vengono invece svolte da due differenti contenitori, rendendo superfluo l'utilizzo di addizionali mezzi esterni di inscatolamento. Inoltre, la particolare sagomatura dei semigusci costituenti l'involucro fa sì che l'accoppiamento che si ottiene tra il polo 100 e l'organo di supporto e movimentazione del contatto mobile consenta sia la necessaria mobilità relativa, sia la sostanziale tenuta rispetto ai gas che si producono all'interno del polo, evitando quindi l'utilizzo di ulteriori elementi addizionali di occlusione o sigillatura che vadano a chiudere la zona di accoppiamento tra polo e albero 40 stesso. Infine, la particolare struttura con il compartimento 12 ed i volumi di alloggiamento dei terminali, e la predisposizione di uno o più canali di sfogo, garantisce un adeguato isolamento elettrico tra le parti elettricamente attive del polo, favorendo la fuoriuscita dei gas all'esterno dell'involucro soltanto attraverso tali canali preferenziali, prevenendo la possibilità che i gas stessi vadano pericolosamente a contatto con uno dei terminali elettrici.

Un aspetto estremamente vantaggioso del polo 100 secondo l'invenzione è dato dal fatto che, sulle superfici di accoppiamento del primo e del secondo semiguscio 20 e 30 sono inoltre definiti, rispettivamente, una pluralità di perni cavi 18 sporgenti trasversalmente da una di dette superfici, ed una pluralità di fori passanti 19 previsti sull'altra superficie atti a ricevere i perni cavi 18; in questo modo, grazie all'accoppiamento reciproco tra i perni 18 ed i corrispondenti fori 19 vengono definiti canali isolanti passanti trasversalmente alle pareti laterali 4 e 5 dell'involucro 1. Preferibilmente, nelle forme di realizzazione illustrate, i perni cavi 18 ed i corrispondenti fori 19 sono definiti sulle superfici di accoppiamento in corrispondenza, rispettivamente, dei bordi sporgenti 21 e delle rispettive sedi, lungo il perimetro che delimita il compartimento 12 e/o il primo volume di alloggiamento 13 e/o il secondo volume di alloggiamento 14; nella fattispecie, i perni 18 ed i fori 19 sono disposti, rispettivamente, lungo le pareti anteriore 7 e posteriore 6, e quindi non attraversano le zone interne al compartimento 12 o ai volumi di alloggiamento 13 e 14.

Tali canali passanti predispongono il polo 100 all'assemblaggio con ulteriori poli destinati ad essere disposti affiancati ed operativamente associati ad esso, per l'impiego in un interruttore multipolare, secondo una soluzione realizzativa estremamente semplice ed efficace al tempo stesso. Un esempio in tal senso è illustrato nelle figure 4-6 in cui è mostrato un interruttore automatico tripolare, indicato complessivamente dal numero di riferimento 50. Come illustrato nelle figure 4 e 5, secondo forme ampiamente note nell'arte e per questo non descritte in dettaglio, l'interruttore 50 comprende mezzi di comando 51 aventi una leva di azionamento 52 disponibile all'intervento di un operatore, ed un organo di manovra 40 del tipo precedentemente descritto per il supporto e azionamento dei contatti mobili di ciascuno dei poli utilizzati. Nella fattispecie, l'organo di manovra 40 illustrato presenta una struttura modulare componibile ed è oggetto di una domanda di brevetto copendente a nome della medesima richiedente; chiaramente, altre forme realizzative di organo di manovra possono essere utilizzate in maniera funzionalmente equivalente. Inoltre, l'interruttore 50 comprende un coperchio isolante sagomato 53, che costituisce generalmente l'elemento di copertura frontale dell'interruttore stesso; in particolare, nella forma realizzativa illustrata in figura 5, il coperchio 53 ha una prima porzione 54 che definisce la parte inferiore dell'involucro dell'interruttore 50 e delimita un volume di alloggiamento 55, ad esempio per l'inserimento di mezzi di protezione contro guasti elettrici quali un relè elettromagnetico, ed una seconda porzione definente la parete frontale 56 e parzialmente le pareti laterali 57 e superiore 58 dell'interruttore stesso. Vantaggiosamente, la sezione di interruzione dell'interruttore 50 è realizzata utilizzando una pluralità di poli 100 del tipo precedentemente descritto, nell'esempio illustrato tre, oppure quattro per un interruttore automatico tetrapolare, eccetera. In particolare, tali poli 100 sono disposti affiancati tra loro in modo da allineare tra loro sia le rispettive aperture 16, sia i canali passanti isolanti definiti dall'accoppiamento dei perni 18 con i fori 19; si procede quindi all'assemblaggio reciproco inserendo in almeno una parte dei canali passanti una serie di tiranti di assemblaggio 60, generalmente di tipo metallico; in particolare, i tiranti di assemblaggio 60 sono preferibilmente accoppiati a pressione ai poli 100 e sono inseriti nei canali passanti definiti in corrispondenza della parete posteriore 6 dei poli stessi. All'interno di almeno parte dei rimanenti canali passanti isolanti e più precisamente su quelli definiti in corrispondenza della parete anteriore 7 dei poli sono inseriti elementi trasversali di connessione 70, i quali hanno essenzialmente la funzione di collegare meccanicamente i poli ai mezzi di comando in modo analogo alle soluzioni note nello stato dell'arte.

Il blocco poli-mezzi di comando così ottenuto, con i poli attraversati dall'albero porta contatti 40, viene quindi accoppiato al coperchio 53 con le pareti laterali 4 e 5, superiori 3 e posteriori 2 dei poli stessi che vanno a costituire vantaggiosamente almeno una porzione significativa delle pareti laterali, superiore e posteriore dell'interruttore stesso, come visibile in figura 6; in particolare, l'accoppiamento con il coperchio 53 è realizzato sfruttando almeno un perno 23 predisposto sulla parete anteriore 7 dell'involucro 1 stesso di ciascun polo e sporgente frontalmente da esso; nella forma di realizzazione illustrata, per ciascun involucro sono previsti due perni 23 disposti ciascuno su un corrispondente semiguscio 20 e 30. Inoltre, l'involucro 1 di ciascun polo 100 è sagomato in modo da presentare sulle pareti laterali 4 e 5 due rientranze 24 ricavate in corrispondenza della rispettiva apertura passante 16; in funzione del posizionamento dei poli 100, tali rientranze 24 sono atte ad accogliere rispettivamente, o cavi elettrici quando la rientranza 24 è disposta sul fianco esterno dell'interruttore, o una sezione dell'organo 40 di supporto e movimentazione del contatto mobile, quando la rientranza 24 appartiene alle pareti affacciate di due poli affiancati, contribuendo in tal modo ad ottenere una configurazione pulita ed estremamente compatta dell'interruttore. Infine, sulle pareti laterali 4 e 5 dell'involucro 1 sono inoltre definite due zone scanalate 22, disposte in prossimità della parete superiore 3, atte a permettere l'accoppiamento geometrico con un elemento di copertura del terminale elettrico 10, di forma di per sé nota e per questo non illustrata in dettaglio.

In questo modo, si ottiene complessivamente un interruttore di forma compatta ed estremamente semplificata in cui i mezzi esterni di inscatolamento utilizzati nell'arte nota sono eliminati. Infatti, gran parte delle pareti perimetrali sono costituite dalle pareti stesse dei poli affiancati; inoltre, l'assemblaggio tra i poli avviene in modo estremamente semplice mediante i tiranti di assemblaggio 60 i quali permettono un preciso accoppiamento tra i singoli poli 100 e contribuiscono a garantire la corretta rigidità e funzionalità dell'insieme, permettendo il solido accoppiamento meccanico e dando corpo alla sezione d'interruzione dell'interruttore, Inoltre, i canali passanti isolanti, formati dai perni 18 e dai fori 19, alloggiano pressoché completamente sia i tiranti di assemblaggio 60, i quali non interferiscono in alcun modo con la zona di accoppiamento poli-organo di manovra, sia gli elementi trasversali di connessione 70, isolandoli completamente senza dover ricorrere ad ulteriori elementi di isolamento.

Si è in pratica constatato come il polo secondo l'invenzione permetta di assolvere pienamente il compito prefissato fornendo significativi vantaggi rispetto all'arte nota; oltre ai vantaggi elencati precedentemente, è da rimarcarsi che i risultati innovativi dell'invenzione sono raggiunti con metodi di relativamente facile implementazione ed a costi estremamente contenuti, ottenendo al contempo migliorate doti di affidabilità, economicità e facilità d'impiego, rispetto alle soluzioni note.

Il polo elettrico per interruttori di potenza di bassa tensione secondo l'invenzione così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (16)

1. RIVENDICAZIONI 1. Polo elettrico per un interruttore di potenza di bassa tensione, comprendente un involucro isolante avente una parete inferiore, una parete superiore, due pareti laterali, una parete posteriore ed una parete anteriore, almeno una camera d'arco, almeno un contatto fisso ed almeno un contatto mobile accoppiabili/disaccoppiabili tra loro, ed un primo ed un secondo terminale elettrico operativamente associati a detti contatti fisso e mobile ed atti a permettere il collegamento elettrico in ingresso ed uscita del polo, caratterizzato dal fatto che detto involucro isolante comprende un primo semiguscio ed un secondo semiguscio reciprocamente accoppiati tra loro lungo corrispondenti superfici di accoppiamento e realizzanti una struttura autoportante, detto primo e secondo semiguscio essendo sagomati in modo da definire almeno un compartimento atto ad alloggiare detto contatto fisso e mobile e detta camera d'arco, ed un secondo ed un terzo volume di alloggiamento disposti da parti opposte tra loro rispetto a detto compartimento ed atti ad alloggiare, rispettivamente, detto primo e secondo terminale elettrico .
2. 2. Polo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che sulle superfici di accoppiamento di detto primo e secondo semiguscio sono predisposti, rispettivamente, primi e secondi mezzi di accoppiamento atti ad accoppiarsi geometricamente tra loro e garantire la sostanziale tenuta di detto compartimento ai gas generantisi nella camera d'arco.
3. 3. Polo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto involucro presenta un canale di sfogo disposto in corrispondenza della camera d'arco ed atto a favorire la fuoriuscita all'esterno dell'involucro di detti gas, ed una apertura in dette due pareti laterali, atta a permettere il passaggio di un organo di supporto e movimentazione di detto contatto mobile, le superfici di delimitazione di detta apertura essendo sagomate in modo da permettere il movimento relativo di detto organo rispetto all'involucro e la sostanziale tenuta di detta apertura a detti gas.
4. 4. Polo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sulle superfici di accoppiamento di detto primo e secondo semiguscio sono definiti, rispettivamente, una pluralità di perni cavi sporgenti trasversalmente da una di dette superfici, ed una pluralità di fori passanti sull'altra superficie atti a ricevere detti perni cavi, l'accoppiamento reciproco tra detti perni e i corrispondenti fori definendo canali isolanti passanti trasversalmente alle pareti laterali dell'involucro.
5. 5. Polo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti perni cavi e detti corrispondenti fori sono definiti perimetralmente rispetto a detto compartimento e/o a detto primo e secondo volume di alloggiamento.
6. 6. Polo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sulle pareti laterali dell'involucro, in prossimità di detta parete superiore, sono definite due corrispondenti zone scanalate atte a permettere l'accoppiamento geometrico con un elemento di copertura di detto primo terminale elettrico.
7. 7. Polo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sulla parete anteriore di detto involucro è definito almeno un perno sporgente frontalmente dall'involucro atto ad essere accoppiato con un elemento di copertura frontale.
8. 8. Polo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto involucro comprende, in corrispondenza di detto canale di sfogo, una sede sagomata accoppiata a tenuta con un mezzo isolante atto ad ostacolare il passaggio di detti gas dal canale di sfogo all'interno del primo volume di alloggiamento ed a permettere l'accessibilità frontale all'interno di detto primo volume di alloggiamento.
9. 9. Polo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le parete laterali di detto involucro presentano, in corrispondenza di detta apertura passante, una rientranza atta ad accogliere cavi elettrici o una sezione di detto organo di supporto e movimentazione del contatto mobile.
10. 10. Polo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una seconda camera d'arco, ed un secondo contatto fisso alloggiati in detto compartimento, detto involucro presentando un secondo canale di sfogo disposto in corrispondenza di detta seconda camera d'arco.
11. 11. Interruttore multipolare di potenza di bassa tensione comprendente mezzi di comando aventi una leva di azionamento ed un organo di supporto e movimentazione dei contatti mobili dell'interruttore, un coperchio isolante sagomato avente una prima porzione che definisce la parte inferiore dell'involucro dell'interruttore e delimita un volume di alloggiamento, ed una seconda porzione definente la parete frontale e parzialmente, le pareti laterali e superiore dell'interruttore, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di poli secondo una o più delle rivendicazioni precedenti disposti affiancati e reciprocamente assemblati tra loro, e dal fatto che almeno una porzione delle pareti laterali, superiore e posteriore dell'interruttore è costituita dalle pareti laterali, superiore e posteriore di detti poli assemblati.
12. 12. Interruttore secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti poli sono assemblati con i corrispondenti canali passanti isolanti allineati tra loro, almeno in una parte di detti canali passanti essendo inseriti tiranti atti a consentire l'assemblaggio.
13. 13. Interruttore secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti tiranti sono accoppiati a pressione a detti poli.
14. 14. Interruttore secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che all'interno di almeno parte dei rimanenti canali passanti isolanti sono inseriti elementi trasversali di connessione con detti mezzi di comando.
15. 15. Interruttore multipolare secondo una o più delle rivendicazioni da 11 a 14, caratterizzato dal fatto di essere un interruttore automatico tripolare.
16. 16. Interruttore multipolare secondo una o più delle rivendicazioni da 11 a 14 caratterizzato dal fatto di essere un interruttore automatico tetrapolare.