ITGE940100A1 - Procedimento e dispositivo per la produzione di un filo ritorto. - Google Patents

Abstract

L'invenzione riguarda un procedimento ed un dispositivo per la produzione di fili ritorti per mezzo di un rotore (1) provvisto di un canale guidafilo (13) che si estende nel rotore su una parte del suo diametro radialmente rispetto all'asse del rotore, ed al quale canale si raccorda un tubo guidafilo (18) condotto verso l'alto parallelamente all'asse del rotore. Sopra il rotore (1), assialmente attraverso il rotore viene introdotto del materiale fibroso (FS). Il materiale fibroso fluisce verso l'alto e viene poi alimentato ad un dispositivo di filatura a rotore (10 - 14) che è montato sul rotore (1) in modo girevole eccentricamente all'asse dello stesso e nel quale vengono prodotti almeno due fili. Questi vengono condotti in basso verso il canale guidafilo (1.3) e ricevono nel contempo una prima torsione di ritorcitura a causa della rotazione del dispositivo di filatura (10 - 14) rispetto al rotore. I fili vengono poi condotti attraverso il canale guidafilo (1.3) ed attraverso il tubo guidafilo (18) in alto verso un punto centrale (3.1) e ricevono nel contempo una seconda torsione di ritorcitura a causa della rotazione del rotore (1) in senso opposto alla rotazione del dispositivo di filatura.(Fig. 1).

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo "Procedimento e dispositivo per la produzione di un filo ritorto"

TESTO DELLA DESCRIZIONE

L'invenzione riguarda un procedimento per la produzione di un filo ritorto, il quale procedimento presenta le caratteristiche secondo il preambolo della rivendicazione 1. L'invenzione ha per oggetto anche un dispositivo per l'attuazione del procedimento, il quale dispositivo presenta le caratteristiche secondo il preambolo della rivendicazione 4.

Un procedimento di questo tipo nonché un dispositivo per la sua attuazione sono noti in linea di principio dal brevetto tedesco DE-3721 364 C2. Secondo questo procedimento noto, il filo ritorto viene prodotto per mezzo del rotore di un fuso ed il filo che esce dal canale guidafilo viene condotto, formando un ballone, fino ad un punto centrale che si trova sul prolungamento dell'asse tubolare del fuso. Nello spazio delimitato dal ballone di filo viene introdotto un fluido, senza causare disturbi e provvedendo a tale scopo il rotore del fuso di più palette direttrici disposte a guisa di raggi, mentre il canale guidafilo si estende attraverso una di queste palette direttrici stesse. Quali fluidi che devono essere introdotti nello spazio definito dal ballone di filo, vengono utilizzati - nel caso di un fuso ritorcitoio a doppia torsione -dell'aria condizionata od anche dei fluidi composti da due fasi, come aria e goccioline sospese nell’aria, i quali fluidi sono destinati ad esercitare effetti particolari sul filo. Con questo procedimento è possibile alimentare anche materiale fibroso.

L’invenzione ha lo scopo di trovare un procedimento per la produzione di un filo ritorto e costituito da almeno due componenti di filo, secondo il preambolo della rivendicazione 1, col quale procedimento si parte da materiale fibroso sciolto e in due fasi tecnologiche successive vengono prodotti direttamente dapprima con un processo di filatura due fili, dai quali viene prodotto immediatamente dopo un filo ritorto che viene estratto dal dispositivo per l'attuazione del procedimento.

Nella domanda di brevetto tedesca DE-OS 1785366 (che risale all'anno 1972) è descritto un procedimento di filatura che veniva allora chiamato ancora "filatura elementare" e col quale il materiale fibroso viene ordinato a guisa di nastrino di fibre, col quale viene formato un ballone rotante, nel quale al nastrino di fibre vengono conferite almeno due torsioni per ciascuna rotazione del ballone di filo, ed il filo cosi ottenuto viene estratto. Il dispositivo per l'attuazione di questo procedimento noto presenta una camera di filatura prevista su un fuso e nella quale il materiale fibroso viene introdotto per mezzo di un tubo di entrata delle fibre, estendentesi coassialmente all'asse del fuso, e per mezzo di un canale estendentesi radialmente attraverso il rotore del fuso. Nell'interno della camera di filatura si trova un anello collettore per il materiale fibroso, dal quale materiale nel detto anello viene di nuovo formato un lucignolo. Il nastrino di fibre uscente dal gruppo di stiro viene fatto passare attraverso un condotto che è orientato secondo l'asse del fuso e nel quale il detto nastrino riceve una prima torsione, uscendo in direzione radiale dal detto condotto e formando poi un ballone di filo che ruota intorno alla camera di filatura e nel quale ballone il filo riceve la sua seconda torsione.

Questa idea viene di nuovo ripresa nella domanda di brevetto tedesca DE 4023 397 Al dell'anno 1992, nella quale vengono descritti di nuovo un procedimento per la filatura di fibre nonché un dispositivo di filatura per l'attuazione di tale procedimento, e secondo la quale domanda ·di brevetto il materiale fibroso viene alimentato ad un rotore di filatura ed il filo ritirato viene fatto passare e scaricato esternamente intorno al rotore di filatura, formando -a partire dall'apertura di estrazione - un arco che ruota coassialmente al rotore di filatura in senso opposto di rotazione. In un dispositivo per l'attuazione di questo noto procedimento di filatura, il rotore di filatura è montato in un rotore di doppia torsione che è a sua volta montato in modo girevole in una intelaiatura stazionaria. Il filo ritirato dal rotore di filatura viene fatto ritornare - attraverso un condotto di ritiro disposto nel rotore a doppia torsione e rotante su un arco esternamente intorno al rotore di filatura - fino all'asse comune del rotore di filatura e del rotore di doppia torsione, e viene scaricato verso l'alto attraverso il dispositivo di azionamento del rotore di doppia torsione. In questo modo, il filo riceve una seconda torsione. Il materiale fibroso viene alimentato al rotore di filatura attraverso un condotto di alimentazione previsto nel rotore di doppia torsione e la cui apertura di entrata è disposta simmetricamente rispetto all'asse del rotore di doppia torsione, mentre la sua apertura di uscita è eccentrica rispetto all'asse del rotore di doppia torsione.

Nel brevetto DD-88001 è descritto infine un procedimento per la produzione di un filo tessile composto da almeno due filati, col quale procedimento vengono utilizzati due dispositivi di filatura a rotore, disposti uno sopra l’altro e dei quali il tubo di uscita del filo dal dispositivo superiore di filatura a rotore è inserito nel rotore del dispositivo inferiore di filatura a rotore ed è disposto coassialmente al tubo di uscita del filo dal dispositivo inferiore di filatura a rotore. Il filo prodotto nel dispositivo superiore di filatura viene accoppiato col filo prodotto nel dispositivo inferiore di filatura a rotore e viene avvolto da questo filo stesso. Con questo procedimento noto non viene formato alcun ballone di filo.

La soluzione del sopraddetto problema viene ottenuta col procedimento secondo l'invenzione grazie alle caratteristiche della parte caratterizzante della rivendicazione 1. Due forme esecutive vantaggiose del procedimento sono descritte nelle rivendicazioni 2 e 3.

Un dispositivo per l'attuazione del procedimento secondo l'invenzione forma oggetto della rivendicazione 4. Ulteriori vantaggiosi perfezionamenti del detto dispositivo sono descritti nelle rivendicazioni 5 a 10.

Con i convenzionali procedimenti di ritorcitura, attuati mediante fusi di ritorcitura, sopra il rotore del fuso e nell'interno dello spazio definito dal ballone di filo sono disposte delle bobine di alimentazione che portano la riserva dei fili da ritorcere. Quando si vuole produrre un filo ritorto direttamente da materiale fibroso sciolto, allora un primo problema da risolvere consiste nell'introduzione del materiale fibroso sciolto nello spazio definito dal ballone di filo. Questo problema è stato risolto in linea di principio per altri scopi, come descritto nel brevetto tedesco DE 3721 364 C2. Basandosi su questo stato della tecnica, l'idea fondamentale dell'invenzione consiste nel fatto che il materiale fibroso, introdotto attraverso un rotore, viene dapprima alimentato ad un dispositivo di filatura disposto sul rotore, ed i fili prodotti dal dispositivo di filatura vengono fatti passare attraverso il rotore in modo tale, per cui ad essi vengono conferite una dopo l'altra almeno due torsioni di ritorcitura e pertanto dal materiale sciolto viene prodotto quasi direttamente un filo ritorto finito. Nel contempo, l'alimentazione del materiale fibroso e la realizzazione del dispositivo sono tali, per cui non può verificarsi alcun disturbo del ballone di filo, come nello stato della tecnica sopra esposto. Ciò viene ottenuto, secondo una variante esecutiva del procedimento, col fatto che il materiale fibroso assialmente alimentato, viene fatto passare di fianco al filo già formato, ed il ballone di filo si estende in un tubo guidafilo, mentre - secondo un'altra variante esecutiva del procedimento - viene in genere evitata la formazione di un ballone di filo.

Il dispositivo secondo l'invenzione utilizza le condizioni particolari e di per sé note di un rotismo epicicloidale. Come verrà spiegato dettagliatamente più avanti con riferimento ad alcuni esempi esecutivi, risulta possibile di accoppiare il dispositivo di filatura, montato sul rotore in modo girevole eccentricamente all'asse di rotazione del rotore stesso, per mezzo di un rotismo epicicloidale in modo tale con una parte fissa dell’incastellatura della macchina, per cui quando ruota il rotore, il dispositivo di filatura che produce i due fili ruota in senso opposto a quello del rotore ed effettua, per esempio, esattamente una rotazione per ciascun giro del rotore. Quando i fili prodotti vengono poi estratti dal dispositivo di filatura dapprima in un senso nell 'interno del rotore e poi in senso opposto di nuovo fuori del rotore, allora le torsioni si sommano e dai fili prodotti viene ottenuto in definitiva un filo ritorto con due o più torsioni.

Il procedimento secondo l'invenzione verrà descritto a seguito più dettagliatamente con riferimento a due esempi esecutivi di dispositivi per la sua attuazione, essendo questi dispositivi illustrati nei disegni allegati, nei quali:

La fig. 1 illustra in sezione verticale un dispositivo per la produzione - partendo da materiale fibroso sciolto - di un filo ritorto costituito da due componenti.

La fig. 2 illustra il dispositivo secondo la fig.

1, in vista ed in scala ridotta, parzialmente in prospettiva e parzialmente in sezione, con involucro di protezione asportato.

La fig. 3 illustra una parte del dispositivo secondo le figg. 1 e 2, in vista prospettica.

La fig. 4 illustra in sezione verticale una forma esecutiva modificata di un dispositivo per la produzione - partendo da materiale fibroso sciolto - di un filo ritorto costituito da due componenti.

La fig. 5 illustra, in vista prospettica ed in scala ridotta rispetto a quella della fig. 4, il dispositivo secondo la fig. 4 con involucro protettivo asportato .

il dispositivo illustrato nelle figg. 1 a 3 comprende un rotore 1 che è montato, per mezzo di un gambo tubolare centrale 1.1 e per mezzo di cuscinetti 4, in modo girevole su una colonna tubolare 5 collegata saldamente con l’incastellatura ST della macchina. All’estremità inferiore del gambo tubolare 1.1 è prevista una puleggia 1.2 che coopera con una cinghia di azionamento R.

Il rotore 1 forma il fondo di un vaso chiuso e porta una parete cilindrica 2, collegata alla sua estremità inferiore saldamente col rotore 1, essendo previsto un coperchio 3 che è applicato sulla parete cilindrica 3 e presenta nel suo punto più alto, in corrispondenza dell'asse centrale del vaso, un occhiello 3.1 di uscita del filo. La colonna 5 è passata in direzione verticale attraverso il rotore 1 e forma - coassialmente all'asse di rotazione del rotore - un tubo alimentatore 6 per il materiale fibroso sciolto FS.

Eccentricamente all’asse di rotazione del rotore, sul rotore 1 è disposta la scatola 10 di un dispositivo di filatura, la quale scatola termina inferiormente con un gambo tubolare 10.3 che è montato in modo girevole nel rotore 1 per mezzo di un cuscinetto 14. La parte superiore 10.1 della scatola è montata a sua volta per mezzo di un cuscinetto a rotazione 9 ad una estremità di un gomito tubolare 8 e comunica con questo gomito, mentre l'altra estremità di tale gomito è montata, per mezzo di un ulteriore cuscinetto di rotazione 7, all'estremità superiore 5.1 della colonna 5 e comunica con questa colonna stessa. Una parte del gambo tubolare 10.3 della scatola 10 è realizzata quale ruota di azionamento 15 che è accoppiata per mezzo di una cinghia di azionamento 16 con una parte realizzata anch'essa come ruota di azionamento 17 e prevista sul lato esterno della colonna 5 fissata all'incastellatura. Le ruote di azionamento 15 e 17 formano, insieme alla cinghia di azionamento 16, un rotismo epicicloidale, in cui la ruota di azionamento 17 costituisce la ruota centrale accoppiata per mezzo della cinghia di azionamento 16 con la ruota satellite 15. Il portatreno del rotismo epicicloidale è costituito dal rotore 1. Come si può dedurre dalle condizioni cinematiche generiche dei rotismi epicicloidali, nel caso di un rapporto di 2 : 1 fra i diametri della ruota centrale 17 e della ruota satellite 15, la scatola 10 effettua - a causa del suo accoppiamento col movimento di rotazione del rotore per mezzo del sopraddetto rotismo epicicloidale - per ciascun giro del rotore esattamente un giro in senso di rotazione opposto a quello del rotore 1 stesso. Naturalmente, si possono scegliere anche altri rapporti di trasmissione. In ogni caso, quando il rotore 1 viene azionato per mezzo della cinghia di azionamento R, anche la scatola 10 viene animata del sopraddetto movimento di rotazione, senza che sia necessario un altro dispositivo attuatore supplementare.

Nella scatola 10 è alloggiato un dispositivo di filatura a rotore comprendente uno statore 11 che è collegato saldamente con la scatola 10 stessa e nel quale sono montati - eccentricamente e simmetricamente rispetto all’asse di rotazione della scatola - due rotori di filatura 12 e 13 con assi di rotazione paralleli all’asse di rotazione della scatola. Ciascun rotore 12 e 13 è provvisto di un tubo scaricafilo 12.1 e 13.1, condotto verso il basso attraverso lo statore 11. I due tubi scaricafilo 12.1 e 13.1 sboccano nella scatola 10 in un vano 10.2 che si raccorda al gambo tubolare 10.3. Il gambo tubolare 10.3 sbocca in un canale guidafilo 1.3 che si estende in sostanza radialmente nel rotore 1. All'altra estremità del canale guidafilo 1.3, in posizione in sostanza diametralmente opposta alla scatola 10, sul rotore è previsto un tubo guidafilo 18 che si estende verso l'alto parallelamente all’asse del rotore ed è collegato alla sua estremità inferiore col canale guidafilo 1.3. Come risulta evidente dalla fig. 3, il canale guidafilo 1.3 è realizzato in modo tale, per cui un filo F passato attraverso di esso viene fatto passare, per mezzo di un anello di guida 1.4 di materiale resistente all'abrasione, di fianco all'asse di rotazione del rotore ed intorno alla colonna centrale 5, e viene alimentato al tubo guidafilo 18.

I dispositivi (non illustrati) per l'azionamento dei rotori di filatura 12 e 13 vengono alimentati con energia elettrica per mezzo di un cavo di alimentazione 19 che si estende nella colonna centrale 5, e per mezzo di anelli 20 di contatto strisciante, nonché per mezzo di conduttori 19' passati attraverso lo statore 11.

Come risulta evidente dalla fig. 2, all'estremità inferiore della colonna centrale 5 è previsto un dispositivo 22 per l'alimentazione di materiale fibroso sciolto FS, al tubo 6 alimentatore delle fibre.

A seguito verrà spiegato il funzionamento del dispositivo descritto con riferimento alle figg. 1 a 3.

II rotore 1 viene animato - per mezzo della cinghia di azionamento R - di una rotazione nel senso della freccia RI, cioè in senso orario. Grazie al sopradescritto accoppiamento della scatola 10 del dispositivo di filatura per mezzo del rotismo epicicloidale 15, 16, 17 con la colonna 5 fissata all'incastellatura, la detta scatola 10 ruota nel senso della freccia R2 (vedi fig. 2), cioè in senso antiorario. Attraverso il tubo 6 alimentatore delle fibre viene alimentato del materiale fibroso sciolto che si porta, per mezzo del gomito tubolare 8, nella parte superiore 10.1 della scatola del dispositivo di filatura, da dove viene ripartito fra i due rotori di filatura 12 e 13. I due rotori di filatura 12 e 13 ruotano in genere in senso opposto al senso di rotazione della scatola 10. I fili filati, prodotti nei due rotori di filatura 12 e 13, vengono ritirati attraverso i due tubi scaricaiilo 12.1 e 13.1. Essi formano un filo binato e ricevono una prima torsione di ritorcitura ZD1 nel gambo tubolare inferiore centrale 10.3. 1 detti fili passano poi attraverso il canale guidafilo 1.3 ed attraverso il tubo guidafilo 18 e vengono poi estratti all'esterno attraverso l'occhiello 3.1 d'uscita del filo. Durante il loro movimento verso l’alto nel tubo guidafilo 18 verso l'occhiello 3.1 d’uscita del filo, i detti due fili vengono assoggettati alla seconda torsione di ritorcitura ZD2. Il passaggio del filo F attraverso il tubo guidafilo 18 può essere paragonato alla formazione di un ballone di filo in un fuso di ritorcitura, il quale ballone di filo non ruota però liberamente ma è guidato nel tubo guidafilo 18.

Nel dispositivo secondo le figg. 4 e 5 si rinuncia completamente alla formazione di un ballone di filo. Questo dispositivo presenta un rotore 21 che è montato con la sua parte inferiore 21.1 (sulla quale è prevista una puleggia di azionamento 21.2) per mezzo di cuscinetti di rotazione 24 su una colonna 25 fissata all'incastellatura ST della macchina. Nell'interno della colonna 25 si estende un condotto 26 alimentatore di materiale fibroso sciolto FS. Al condotto alimentatore 26 si collega un ulteriore canale radiale di alimentazione 26.1 che si estende in direzione assiale inclinata attraverso il rotore 21 e sbocca in un tubo di alimentazione 27 collegato saldamente col rotore 21 ed estendentesi verso l'alto parallelamente all'asse di rotazione del rotore.

Sul rotore 21 è disposta, eccentricamente rispetto all'asse di rotazione del rotore, la scatola 30 di un dispositivo di filatura, la quale scatola è montata col suo gambo tubolare centrale inferiore 30.3 per mezzo di un cuscinetto 34 in modo girevole nel rotore 21. Il rotore 21 presenta inoltre un'asse tubolare 21.5 che si estende coassialmente all'asse di rotazione del rotore per un prestabilito tratto verso l'alto e s'inserisce dal basso in un tubo guidafilo 38 fissato all'incastellatura, essendo collegato con questo tubo per mezzo di un cuscinetto di rotazione 39. Il tubo guidafilo 38 si estende quindi coassialmente all'asse di rotazione del rotore ed è sospeso ad una parte STI dell'incastellatura della macchina.

Analogamente al dispositivo secondo le figg. 1 a 3, la scatola 30 è accoppiata con l'incastellatura della macchina per mezzo di un rotismo epicicloidale. A tale scopo, sul lato inferiore della scatola 30 si trova una ruota satellite 35 che è accoppiata per mezzo di una cinghia di azionamento 36 con una ruota centrale 37 disposta all'estremità inferiore del tubo guidafilo 38 fissato all'incastellatura. Il funzionamento di questo accoppiamento è già stato spiegato con riferimento all'esempio esecutivo in precedenza descritto.

Nella scatola 30 è alloggiato di nuovo lo statore 31 di un dispositivo di filatura a rotore che comprende i rotori di filatura 32 e 33. Quest 'ultimi sono associati a tubi scaricatilo, in modo non illustrato ed analogo a quello rappresentato nella fig. 1. La parte superiore 30.1 della scatola 30 è collegata, per mezzo di un cuscinetto di rotazione 29, con un gomito tubolare 28 che è collegato a sua volta saldamente con l'estremità superiore del tubo 27 alimentatore delle fibre, come risulta evidente anche dalla fig. 5.

Il rotore 21 forma, insieme ad una parete cilindrica esterna 22 ed insieme ad un coperchio asportabile 23, un vaso sostanzialmente cilindrico.

A seguito verrà spiegato più dettagliatamente il funzionamento del dispositivo secondo le figg. 4 e 5.

Il rotore 21 viene fatto ruotare per mezzo di una cinghia di azionamento (non illustrata) e la scàtola 30 ruota, grazie all'accoppiamento per mezzo del rotismo epicicloidale 35, 36, 37, in senso opposto al senso di rotazione del rotore 21. Scegliendo opportunamente i rapporti di trasmissione, ad un giro del rotore viene fatto corrispondere esattamente un giro della scatola 30. Per mezzo del condotto di alimentazione 26 viene alimentato del materiale fibroso sciolto FS che si porta - per mezzo del canale di alimentazione 26.1 nonché per mezzo dei tubi di alimentazione 27 e 28 -nella parte superiore 30.1 della scatola 30 e viene da qui distribuito ai due rotori di filatura 32 e 33. I fili (filati) prodotti vengono estratti verso il basso e ricevono nel gambo tubolare 30.3 della scatola 30 la prima torsione di ritorcitura ZD1. I fili vengono poi convogliati attraverso il canale guidafilo 21.3 e per mezzo di un elemento di guida 21.4 radialmente verso l'asse di rotazione del fuso e vengono fatti entrare nell'asse tubolare 21.5 per mezzo del quale vengono convogliati al tubo guidafilo 38 fisso all’incastellatura e vengono ritirati verso l'alto. Nel contempo essi ricevono la seconda torsione di ritorcitura ZD2.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la produzione di un filo ritorto per mezzo di un rotore che è montato girevole nell'incastellatura di una macchina e presenta un condotto guidafilo che si estende radialmente all'asse del rotore su almeno una parte del diametro del rotore stesso e serve a guidare un filo che, dopo la sua uscita dal canale guidafilo, viene condotto ulteriormente per mezzo di un tubo guidafilo fino ad un punto centrale che si trova sul prolungamento dell'asse del rotore, mentre nella zona sopra il rotore viene introdotto del materiale fibroso sciolto che viene alimentato attraverso il rotore, caratterizzato dal fatto che il flusso assialmente alimentato di materiale fibroso sciolto viene alimentato, nello spazio sopra il rotore, verso l’alto e poi ad- un dispositivo di filatura che è montato sul rotore in modo eccentricamente girevole rispetto all'asse di rotazione del rotore stesso e nel quale dispositivo di filatura vengono prodotti almeno due fili che vengono estratti verso il basso e verso il canale guidafilo del rotore, dove formano un filo binato, ricevendo una prima torsione di ritorcitura a causa della rotazione del dispositivo di filatura rispetto al rotore, ed i quali fili vengono poi alimentati, nel canale guidafilo del rotore, al tubo guidatilo e vengono in questo condotti verso l'alto, mentre ricevono una seconda torsione di ritorcitura a causa della rotazione del rotore in senso opposto alla rotazione del dispositivo di filatura.
2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la guida del materiale fibroso verso l'alto viene effettuata coassialmente all’asse del rotore, mentre il ritiro dei fili all'atto di conferire loro la prima e la seconda torsione di ritorcitura viene effettuato eccentricamente all'asse del rotore.
3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la guida del materiale fibroso verso l'alto viene effettuata eccentricamente all’asse del rotore, ed il ritiro dei fili all'atto di conferire loro la prima torsione di ritorcitura viene effettuato eccentricamente all'asse del rotore, mentre il ritiro dei fili all'atto di conferire loro la seconda torsione di ritorcitura viene effettuato coassialmente all'asse del rotore.
4. 4. Dispositivo per la produzione di un filo ritorto col procedimento secondo una delle rivendicazioni 1 a 3, con almeno un rotore azionabile che è sopportato girevole nell'incastellatura di una macchina e presenta un condotto guidafilo che si estende radialmente all'asse del rotore su almeno una parte del diametro del rotore stesso e serve a guidare un filo che, dopo la sua uscita dal canale guidafilo, viene condotto ulteriormente per mezzo di un tubo guidafilo fino ad un punto centrale che si trova sul prolungamento dell’asse del rotore, nonché con un dispositivo per l'alimentazione di materiale fibroso sciolto alla zona sopra il rotore, ed il quale dispositivo presenta un condotto di alimentazione introdotto dal basso coassialmente nel rotore stesso, caratterizzato dal fatto che sul rotore (1; 21) è previsto, eccentricamente rispetto all'asse di rotazione del rotore stesso, un dispositivo di filatura comprendente una scatola (10; 30) che è girevole rispetto al rotore (1, 21) intorno ad un asse di rotazione estendentesi parallelamente all'asse di rotazione del rotore stesso, e nella quale scatola sono alloggiati, eccentricamente e simmetricamente rispetto all'asse di rotazione della scatola stessa, due gruppi di filatura (12, 13; 32, 33), in modo tale, per cui i fili (filati) prodotti vengono insieme alimentati ad un tubo scaricaiilo (10.3; 30.3) che è coassiale all'asse di rotazione della scatola ed è collegato con la scatola (10; 30) stessa, mentre la sua apertura di uscita sbocca nel canale guidafilo (1.3; 21.3) che è previsto nel rotore (1; 21) e si estende in direzione sostanzialmente radiale fino al tubo guidafilo (18; 38) condotto verso l'alto, e caratterizzato inoltre dal fatto che il materiale fibroso viene alimentato per mezzo di un tubo alimentatore (6; 27) verso alto allo spazio sopra il rotore (1; 21) ed al dispositivo di filatura, e la detta scatola (10; 30) presenta una ruota di azionamento (15; 35) che è coassiale all'asse di rotazione della scatola ed è accoppiata operativamente, a guisa di ruota satellite di un rotismo epicicloidale, con una ruota centrale (17; 37) disposta sopra il rotore (1; 21) coassialmente all’asse di rotazione del rotore, ma fissata all'incastellatura della macchina, mentre il rotore (1; 21) costituisce il portatreno del rotismo epicicloidale ed il rotismo epicicloidale è realizzato con un rapporto di trasmissione dalla ruota centrale (17; 37) alla ruota satellite (15; 35) di almeno 1 : 1 ed in modo tale, per cui quando viene fatto ruotare il rotore (1; 21), la detta scatola (10; 30) ruota in senso opposto al senso di rotazione del rotore (1; 21).
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il rotismo epicicloidale è un rotismo a cinghia, nel quale la ruota centrale (17; 37) e la ruota satellite (15; 35) sono fra loro accoppiate per mezzo di una cinghia (16; 36) che le abbraccia entrambe, mentre il rapporto del diametro della ruota centrale (17; 37) rispetto al diametro della ruota satellite (15; 35) corrisponde ad almeno 2:1. 7. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 4 a 6 per l'attuazione del procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il materiale fibroso viene alimentato per mezzo di un tubo alimentatore (6) che è fisso all'incastellatura e si estende col suo primo tratto verso l'alto coassialmente all'asse di rotazione del rotore, e sul quale tubo è disposta fissa la ruota centrale (17) del rotismo epicicloidale, mentre il tubo guidafilo (18) è disposto eccentricamente rispetto all'asse di rotazione del rotore sul lato opposto alla scatola (10) ed è collegato saldamente col rotore (1) stesso, ed il canale guidafilo (1.3) si estende in sostanza radialmente verso il tubo guidafilo (18), girando intorno al tubo alimentatore (6). 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che col tubo alimentatore (6) è collegato un gomito tubolare (8) che si estende in sostanza radialmente ed è collegato in modo girevole col tubo alimentatore (6), mentre ruota insieme al rotore (1). 9. Dispositivo secondo le rivendicazioni 7 o 8, caratterizzato dal fatto che 1'aggiramento nel canale guidafilo (1.3) presenta un anello di guida (1.4) che è fatto di materiale resistente all'abrasione ed è collegato saldamente col rotore (1). 10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 4 a 6, per l'attuazione del metodo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il materiale fibroso viene alimentato in direzione assiale e radiale attraverso il rotore (21) ad un tubo alimentatore (27) che è disposto eccentricamente all'asse di rotazione del rotore e si estende verso l’alto, ed al quale tubo si collega, trasversalmente all'asse del rotore, un gomito tubolare (28), mentre il tubo guidafilo (38) è disposto coassialmente all’asse di rotazione del rotore ed è collegato saldamente con l’incastellatura (STI) della macchina, essendo su tale tubo montata e fissata la ruota centrale (37) del rotismo epicicloidale, mentre il canale guidafilo (21.3) si estende radialmente e sbocca in un gambo tubolare assiale (21.5) del rotore (21), e l'estremità di uscita di tale gambo si trova di fronte all'estremità inferiore del tubo guidafilo (38). 11. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 4 a 10, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di filatura è un dispositivo di filatura a rotore, con due rotori di filatura (12, 13; 32, 33) che formano un gruppo di filatura e sono montati in uno statore comune (11; 31) che è alloggiato fisso nella scatola (10; 30).