ITGE20090088A1 - Dispositivo per il trasferimento in linea di bottiglie ed apparecchiatura di lavaggio comprendente tale dispositivo - Google Patents

Dispositivo per il trasferimento in linea di bottiglie ed apparecchiatura di lavaggio comprendente tale dispositivo Download PDF

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ITGE20090088A1
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Description

Descrizione del brevetto per invenzione dal titolo:
“DISPOSITIVO PER IL TRASFERIMENTO IN LINEA DI BOTTIGLIE ED APPARECCHIATURA DI LAVAGGIO COMPRENDENTE TALE DISPOSITIVO”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce in un suo aspetto più generale al trattamento delle bottiglie in una linea di imbottigliamento.
Come è noto, nella produzione di bevande in bottiglie, soprattutto di vetro, quali vino, birra e simili, è noto lavare le bottiglie che sono state riempite e tappate, prima della loro etichettatura; ciò al fine di ripulire la loro superficie da eventuali depositi che possano pregiudicare l’adesione delle etichette.
L’operazione di lavaggio implica necessariamente anche quella di asciugatura delle bottiglie, senza la quale le etichette non potrebbero essere attaccate correttamente.
A livello industriale queste operazioni sono ovviamente svolte mediante macchine apposite e nel caso di produzioni su scala elevata, esse sono dislocate lungo linee di imbottigliamento dove le bottiglie vengono fatte avanzare su dei trasportatori continui.
Un esempio di apparecchiatura per la preparazione di bottiglie per la loro etichettatura secondo questa tecnologia, è noto dal brevetto europeo rilasciato con il numero EP 1357 082.
Questa apparecchiatura è destinata in particolare al trattamento di bottiglie di vino spumante, il quale viene messo in bottiglia a basse temperature; nel processo produttivo attuato dalla apparecchiatura descritta in questa anteriorità, il vino viene venire portato alla temperatura ambiente per poter procedere alla successiva etichettatura ed inscatolamento delle bottiglie.
Infatti la bassa temperatura del vino può provocare la presenza di condensa sulla bottiglia, che pregiudica l’adesione delle etichette e può danneggiare il cartone delle scatole di imballaggio delle bottiglie.
Per questo motivo, nel brevetto europeo sopra menzionato le bottiglie ancora a bassa temperatura provenienti dalle stazioni di imbottigliamento e chiusura, avanzando lungo il tratto della linea a monte dell’apparecchiatura di lavaggio e riscaldamento dove giungono in corrispondenza di una stazione di lavaggio incorporata in essa.
A tal fine le bottiglie vengono prelevate da un dispositivo di trasferimento cosiddetto “a stella” che le carica su una giostra di lavaggio; sia il dispositivo di trasferimento che la giostra di lavaggio comprendono una piattaforma circolare rotante ad asse verticale (simile ad una giostra), dotata perifericamente di comparti per l’alloggiamento delle bottiglie: sono questi comparti che conferiscono un aspetto che richiama quello di una stella (da cui il nome del dispositivo di trasferimento).
Le traiettorie di rotazione dei comparti del dispositivo di trasferimento e della giostra di lavaggio sono tangenti e le loro rispettive velocità di rotazione sono sincrone, di modo che quando una bottiglia giunge nel punto di incontro delle traiettorie essa passa dal dispositivo di trasferimento alla giostra di lavaggio impegnando un corrispondente comparto periferico.
A valle della stazione di lavaggio si trova un altro dispositivo di trasferimento che preleva le bottiglie lavate e le porta su un trasportatore continuo, che le avvia verso le stazioni a valle di asciugatura e riscaldamento, nonché la successiva evacuazione su un altro trasportatore per convogliare le bottiglie verso le altre fasi del ciclo produttivo (etichettatura, imballaggio ecc.)
Una simile apparecchiatura è in grado di fornire elevati livelli di produttività ma ha comunque alcuni limiti intrinseci alla sua concezione.
Il primo è che il dispositivo di trasferimento che opera a valle della giostra di lavaggio non è in grado di trasferire direttamente le bottiglie sul nastro trasportatore adiacente, in quanto esso ha una disposizione laterale al nastro che non può essere troppo ravvicinata ad esso per non rischiare di generare delle interferenze.
In pratica siccome il nastro trasportatore passa lungo due dispositivi di trasferimento a stella (uno per il caricamento e l’altro per lo scarico della giostra di lavaggio), questi devono agire di fianco ad esso e il passaggio sul nastro delle bottiglie dopo il lavaggio avviene facendo spingere ognuna di esse da quella seguente, con un inevitabile urto tra esse che può talvolta provocare rotture o cadute delle bottiglie.
Ulteriormente, l’apparecchiatura di EP 1357 082 sopra considerata presenta un certo ingombro legato al fatto che essa comporta una separazione dei tratti della linea di produzione, a monte e l’altro e a valle di essa.
La presenza di questi due tratti di linea separati limita inoltre lo spazio a disposizione per l’asciugatura ed il riscaldamento delle bottiglie: infatti le zone di asciugatura e riscaldamento devono essere contenute nello spazio compreso tra il tratto a monte e quello a valle della linea, così che è necessario prevedere un apposito sistema di trasporto continuo per poter avere un percorso di avanzamento delle bottiglie, sufficientemente lungo da svolgere entrambe le funzioni.
Per questo motivo nella realizzazione nota sono presenti dei tratti di singoli nastri trasportatori paralleli tra loro e disposti fianco a fianco per poter ottenere un percorso sufficientemente lungo dove esse vengono asciugate e riscaldate fino alla temperatura desiderata.
Tuttavia questo comporta oltre che un sistema di trasporto continuo alquanto complesso (in pratica sono tanti nastri trasportatori indipendenti), anche degli spazi ridotti nel quale predisporre i mezzi di asciugatura, che di solito sono degli aeratori a getti d’aria calda.
Un primo scopo che la presente invenzione si propone di conseguire è quello di rendere disponibile una apparecchiatura di lavaggio ed asciugatura delle bottiglie, che abbia caratteristiche di struttura e funzionamento tali da superare gli inconvenienti sopra citati.
Un secondo scopo dell’invenzione è quello di realizzare un dispositivo di trasferimento a stella perfezionato, che permetta di trasferire le bottiglie su un trasportatore a valle prevenendo eventuali urti o cadute dovuti a punti di arresto delle bottiglie o di discontinuità tra il piano di appoggio nel dispositivo ed il trasportatore.
L’idea per il conseguimento di questi scopi consiste nel predisporre un sistema di trasferimento delle bottiglie comprendente, tra gli altri, una coppia di dispositivi a stella disposti in serie tra loro.
In tal modo è possibile creare una macchina di lavaggio ed asciugatura in cui non sia necessario avere due tratti di linea di trasporto delle bottiglie separati tra loro, uno per l’alimentazione e l’altro per l’evacuazione delle bottiglie.
Ulteriormente, con una simile caratteristica la giostra di lavaggio, a parità di altre condizioni, può essere realizzata in maniera più compatta rispetto a quelle note.
Ulteriori caratteristiche strutturali e funzionali dell’invenzione sono specificamente enunciate nelle rivendicazioni annesse a questa descrizione; tali caratteristiche ed i vantaggi che ne conseguono risulteranno maggiormente dalla descrizione che viene di seguito riportata di un esempio preferito e non esclusivo di realizzazione del trovato, mostrato nei disegni allegati in cui:
- fig. 1 mostra una vista in prospetto frontale di una macchina in accordo con il presente trovato;
- fig. 2 mostra una vista in pianta di macchina di fig. 1;
- fig. 3 mostra in dettaglio un particolare dell’apparecchiatura delle figure precedenti;
- fig. 4 è una variante dell’apparecchiatura delle figure precedenti.
Con riferimento ai disegni appena elencati, in essi con 1 è complessivamente indicata una apparecchiatura di lavaggio di bottiglie, realizzata secondo l’invenzione.
Tale apparecchiatura comprende una struttura 2 di contenimento a pianta rettangolare, con un basamento 3 dove sono alloggiati i componenti necessari al funzionamento delle varie apparecchiature che risulteranno meglio in seguito; la struttura 2 appoggia a pavimento mediante dei piedini 4 ed è dotata di pannelli laterali 5 di tamponamento, realizzati in materiale trasparente (vetro, policarbonato o simili).
In accordo con delle possibili realizzazioni preferite, questi ultimi sono di tipo apribile e possono quindi essere costruiti con delle antine a battente oppure delle finestre scorrevoli.
All’interno della struttura 2 l’apparecchiatura comprende una giostra di lavaggio 10 del tipo noto in sé, la quale viene alimentata con le bottiglie da lavare mediante un primo dispositivo di trasferimento 11 a stella.
Come si nota dalla figura 2 che mostra una vista in pianta, le bottiglie provenienti dalle stazioni a monte (non mostrate nei disegni) della linea di imbottigliamento nella quale è inserita l’apparecchiatura 1, avanzano su un trasportatore continuo 12 lungo il quale si trova una coclea 13 di fasatura: quest’ultima è un meccanismo noto che viene utilizzato nelle macchine per l’imbottigliamento per distanziare le bottiglie con un passo corrispondente a quello della stella di caricamento 11.
In accordo con l’invenzione, a valle della giostra di lavaggio 10 si trova una coppia di dispositivi a stella 14, 15 in serie tra loro in modo che le bottiglie presenti sul primo vengono trasferite sul secondo il quale, a sua volta, le dispone su un nastro trasportatore continuo 16 sul quale si ritornerà meglio in seguito.
Come si vede meglio nella fig. 3 che mostra un particolare della zona dell’apparecchiatura dove si trova la seconda stella 15, questa movimenta le bottiglie B posate su un piano d’appoggio 20 lungo una traiettoria ad arco di circonferenza delimitata lateralmente da una guida o sponda 21.
E’ da notare che una analoga sponda o guida 22 è presente anche in corrispondenza del primo dispositivo a stella di trasferimento 14.
In accordo con una forma di realizzazione preferita, in questo esempio della apparecchiatura secondo il trovato sono predisposte sul piano d’appoggio 20 delle spazzole 23 di pulizia del fondo delle bottiglie: infatti quando queste avanzano sul piano 20 incontrano le zone dove sono le spazzole che rimuovono i depositi presenti sul fondo.
Come sopra accennato, a valle del secondo dispositivo a stella 15 le bottiglie giungono sul trasportatore 16 che le muove lungo una stazione di asciugatura 18; a tal fine il piano d’appoggio 20 si estende in posizione adiacente al trasportatore in modo che non vi sia discontinuità superficiale.
Come si osserva meglio dalla vista in pianta, il dispositivo di trasferimento 15 accompagna le bottiglie B fino a che esse non giungono sul trasportatore 16, coadiuvato in questo dalla guida 21; ciò è reso possibile dal fatto che il secondo dispositivo a stella 15 è distanziato rispetto alla giostra di lavaggio 10, grazie alla presenza tra di essi del primo dispositivo 14.
Infatti in questo modo possono trovare spazio la guida 21 che avvolge l’estremità del trasportatore continuo 16, il piano d’appoggio 20 e la seconda stella 15, i quali si estendono fino al trasportatore stesso perché non vi è rischio di interferenza con la giostra di lavaggio 10 e la sua struttura; ciò vale anche nel caso essa abbia dimensioni ridotte, a parità di condizioni, rispetto ad una giostra in un impianto tradizionale con una sola stella di trasferimento a valle, come in EP 1357 082.
Passando a considerare il trasportatore 16, esso è del tipo a nastro snodato in grado di seguire, senza soluzione di continuità, un percorso a serpentina come mostrato nella fig. 2, lungo il quale le bottiglie sono stabilizzate lateralmente da delle sponde 24; nastri snodati come quello qui considerato sono noti nella tecnica ad esempio come quelli costruiti dalla società System Plast di Telgate (Italia).
Come si può osservare, vantaggiosamente i tratti orizzontali della serpentina hanno un certo passo ovvero non sono attaccati gli uni agli altri come avviene nell’impianto noto dal brevetto europeo anteriore sopra richiamato.
Ulteriormente, nella soluzione mostrata il nastro 16 è affiancato nei tratti orizzontali (con riferimento alla fig. 2) da rispettivi contro-nastri 25, 26, 27, vale a dire trasportatori continui che si muovono con velocità differente da quella del nastro principale 16; la velocità dei contro-nastri può avere verso opposto a quella del nastro principale, oppure concorde ad essa ma diversa in modulo, così da far ruotare le bottiglie rispetto al loro asse verticale secondo un accorgimento già noto nella tecnica.
E’ da osservare che la disposizione spaziata dei tratti della serpentina non va comunque a scapito dell’asciugatura delle bottiglie, che avviene mentre esse avanzano sul nastro 16, in quanto il percorso complessivo di avanzamento è reso sufficientemente ampio dalla presenza della seconda stella di trasferimento 15.
In altri termini, posizionando quest’ultima opportunamente (cioè più a sinistra o più a destra rispetto a quanto visibile in fig. 2, ma ovviamente mantenendo lo stesso interasse con il primo dispositivo 14) è possibile ricavare lo spazio necessario per un percorso sufficientemente lungo all’asciugatura delle bottiglie.
Nella circostanza si deve poi evidenziare anche come in accordo con la realizzazione preferita mostrata nei disegni, il percorso del trasportatore a nastro 16 presenta delle deviazioni diagonali che permettono di allungarne leggermente lo sviluppo senza comunque pregiudicare l’importante risultato che esso consegue, vale a dire quello di fare avanzare le bottiglie senza soluzione di continuità dall’inizio alla fine.
A tal fine il trasportatore 16 potrà essere realizzato con unico nastro di tipo snodato oppure anche in due (o più) sezioni indipendenti (cioè ciascuna con una propria motorizzazione) disposte una di seguito all’altra come mostrato nei disegni, in modo che le bottiglie si muovano senza punti di arresto lungo il percorso a serpentina definito dal nastro (o dai nastri).
Ciò non è possibile nella soluzione nota da EP 1 357 082 dove le curve della serpentina sono costituite semplicemente da delle guide fisse (cioè non sono parte di uno stesso nastro che avanza), le quali servono da raccordo tra i singoli tratti dei trasportatori paralleli e indipendenti.
In tali curve le bottiglie tendono a fermarsi e solo l’arrivo di ulteriori bottiglie dal nastro a monte permette di farle avanzare fino al nastro a valle; questo comporta tuttavia degli urti tra le bottiglie lungo ogni curva della serpentina, che sarebbe auspicabile poter evitare al fine di prevenire possibili rotture.
La distanza presente tra i vari tratti del trasportatore 16 favorisce anche la collocazione tra di essi di ventilatori 30 di potenza adeguata alle necessità.
Vantaggiosamente, nell’esempio di realizzazione mostrato nei disegni i ventilatori sono preferibilmente costituiti da dei condotti 30 disposti con inclinazione discendente nel verso di avanzamento delle bottiglie B, che presentano degli ugelli laterali (non mostrati nei disegni) per distribuire aria riscaldata sulle bottiglie.
L’orientamento discendente dei condotti 30 fa sì che l’aria calda venga erogata sulle bottiglie che avanzano, progressivamente lungo tutta la loro altezza così da avere una asciugatura uniforme, al termine della quale le bottiglie sono avviate sul nastro 12 della linea principale.
Come si vede, la fase di trasferimento delle bottiglie dal nastro 16 che attraversa la stazione di asciugatura 18 a quello della linea principale 12 avviene in maniera semplice facendo convergere il primo verso il secondo, senza bisogno di ulteriori dispositivi a stella o simili.
Il funzionamento dell’apparecchiatura sopra descritta avviene come segue. Le bottiglie riempite e tappate in precedenza nelle stazioni a monte dell’apparecchiatura 1, avanzano sulla linea principale 12 fino alla coclea 13 di alimentazione del dispositivo di trasferimento a stella 11.
Quest’ultimo ruota secondo il verso indicato dalla freccia in figura 2 e carica le bottiglie sulla giostra di lavaggio 10, in maniera di per sé nota.; le bottiglie, che nel caso di vini spumanti o comunque frizzanti sono a bassa temperatura, percorrono il tratto compreso tra il dispositivo di caricamento 11 e quello di scarico 14 dove vengono lavate con spazzole e getti d’acqua.
Il dispositivo di scarico a stella 14 preleva le bottiglie lavate per portarle al secondo dispositivo di trasferimento 15: questo riceve quindi le bottiglie e le trasferisce sul nastro 16 della stazione di asciugatura 18.
Questa operazione avviene in maniera rapida e sicura perché, come spiegato sopra, le bottiglie posate sul piano d’appoggio 20 che impegnano il dispositivo di trasferimento a stella 15, sono spinte sul trasportatore 16 tangenzialmente ad esso, in corrispondenza della sua estremità.
Non ci sono quindi differenze di velocità significative tra le bottiglie spinte dal dispositivo 15 e il nastro 16, così che il caricamento sul nastro avviene in maniera sicura anche nel caso di elevati ritmi produttivi (fino a 20.000 bottiglie/h).
Le bottiglie entrano dunque nella stazione di asciugatura dove l’acqua di lavaggio viene fatta evaporare dai getti soffiati dai condotti 30; nella circostanza è bene segnalare che nella apparecchiatura 1 non è presente una stazione di riscaldamento per portare le bottiglie con il loro contenuto fino alla temperatura ambiente (18-22 °C), come accade nella macchina di EP 1357 082. L’apparecchiatura 1 serve infatti solo al lavaggio ed alla rimozione dell’acqua dalla superficie delle bottiglie: all’uscita della stazione di asciugatura 18 esse non raggiungono la temperatura ambiente perché l’aria riscaldata soffiata dai getti fornisce essenzialmente il calore necessario per l’evaporazione dell’acqua. A tal fine nell’apparecchiatura 1 è presente un sistema di controllo della temperatura, di tipo noto in sé comprendente, ad esempio, delle sonde ed un sistema di arresto della macchina in caso di valori termici superiori al voluto, che previene il surriscaldamento delle bottiglie. Ovviamente un simile sistema di controllo prevede un elaboratore elettronico (tipo PLC o simili) e tutti i componenti, elettronici e non, necessari allo scopo, che qui non vengono considerati in quanto di per sé noti.
Le bottiglie attraversano la stazione di asciugatura 18 movimentate dal nastro 16 ed avanzano, come già spiegato, senza soluzione di continuità in quanto il nastro 16 copre tutto il percorso all’interno della stazione 18.
All’interno di questa le bottiglie vengono asciugate dai getti di aria calda uniformemente lungo tutta la loro altezza, anche in virtù del fatto che contronastri 25, 26 e 27 le fanno ruotare assialmente.
Nella circostanza si deve notare come nell’apparecchiatura 1 le bottiglie entrano ed escono dalla linea principale 12; in altri termini, l’apparecchiatura 1 rappresenta sostanzialmente un “by-pass” della linea principale, così da non richiedere particolari modifiche a quest’ultima.
Ne consegue che l’apparecchiatura secondo il trovato può essere facilmente installata su linee preesistenti, rendendola quindi particolarmente vantaggiosa sotto questo aspetto.
Da quanto sinora esposto è quindi possibile comprendere come l’apparecchiatura 1 per il lavaggio e l’asciugatura delle bottiglie, consegua gli scopi prefissati inizialmente.
In primo luogo ciò è implicito in quanto appena spiegato sul fatto che le bottiglie arrivano e vengono evacuate sulla linea 12, la quale non è divisa in due tratti separati.
La struttura dell’apparecchiatura risulta semplificata da questa caratteristica, dato che adesso non ci sono più limiti di spazio per la stazione di asciugatura a valle di quella di lavaggio, legati alla presenza del tratto a monte e di quello a valle della linea di trasporto.
Ulteriormente, con l’impiego dei tre dispositivi di trasferimento a stella 11, 14 e 15 è possibile ottimizzare il lavoro della giostra di lavaggio 10, con un notevole recupero dei tempi morti; ad esempio, indicativamente, con una giostra a 14 comparti per le bottiglie si possono ottenere le stesse prestazioni in termini di tempi di lavaggio di una giostra a 18 posti impiegata in una apparecchiatura come quella di EP 1357 082.
Ciò è dovuto al fatto che in questa anteriorità i dispositivi a stella di carico e scarico della giostra di lavaggio sono installati tra questa e i trasportatori, rispettivamente a monte e a valle di essi.
Ne consegue che per avere spazi a sufficienza la giostra di lavaggio ha normalmente dimensioni elevate, così da consentire di distanziare tra essi i dispositivi a stella di carico e scarico.
Nell’invenzione, invece, questi ultimi possono essere anche più ravvicinati dato che i trasportatori continui adiacenti hanno una disposizione differente.
Un altro effetto vantaggioso conseguito dall’invenzione consiste nel fatto di non richiedere alcun ulteriore dispositivo a stella per il ritorno delle bottiglie dal trasportatore 16 della zona di asciugatura, a quello della linea principale 12. Questo avviene grazie al nastro 16 (realizzato in una sezione unica o in più sezioni) che come già detto, si sviluppa senza soluzione di continuità lungo il percorso a serpentina fino all’estremità dove converge verso la linea 12.
Naturalmente sono possibili varianti dell’invenzione rispetto a quanto descritto qui sopra.
In primo luogo si deve sottolineare che sebbene essa sia indicata per il lavaggio di bottiglie di vetro e quindi in particolare destinata a impianti di imbottigliamento di vini, birre e simili, i principi sopra enunciati trovano applicazione anche per le bottiglie di plastica e più in generale l’imbottigliamento di liquidi anche non alimentari (si pensi a detersivi o altro). Entrando più nel dettaglio delle varie parti della macchina, la presenza dei contro-nastri 25, 26 e 27 sebbene sia una soluzione preferita perché favoriscono la rotazione assiale delle bottiglie, non è comunque indispensabile e quindi uno o più (o anche tutti) di questi contro-nastri potranno essere eliminati.
Alla stessa stregua anche i tratti inclinati o diagonali di deviazione del percorso del trasportatore 16 potranno essere eliminati; anche per quanto riguarda l’asciugatura delle bottiglie essa potrà avere luogo con soluzioni diverse dai condotti inclinati 30.
Indicativamente non è da escludere che si possano usare in alternativa o in combinazione con essi dei sistemi di riscaldamento radianti (raggi infrarossi, microonde ecc.).
E’ inoltre da sottolineare che grazie l’uso dei tre dispositivi di trasferimento a stella 11, 14 e 15 rende più flessibile e compatta la macchina 1 nel suo complesso; tuttavia essa potrebbe avere una disposizione (lay out) diversa da quella mostrata, eventualmente anche togliendo il terzo dispositivo a stella 15. Il terzo dispositivo 15 ha infatti un verso di rotazione (opposto a quello del secondo 14) che permette di avere una velocità di uscita delle bottiglie conforme a quella del nastro 16 a valle; quest’ultimo si estende in senso orizzontale così che anche la macchina nel suo complesso assume la configurazione che si sviluppa orizzontalmente come in fig. 2, in modo che l’ingresso e l’uscita delle bottiglie avviene lungo la stessa direttrice definita dalla linea di trasporto principale 12.
Tuttavia, qualora si volesse avere uno sviluppo in senso verticale della apparecchiatura secondo il trovato, si potrebbe eliminare il terzo dispositivo di trasferimento 15 e disporre il primo tratto del nastro 16 in senso verticale con gli altri paralleli ad esso come mostrato in fig. 4.
Questa variante dell’apparecchiatura è per il resto del tutto identica alla precedente, per cui si faccia riferimento a quanto già descritto relativamente agli altri aspetti strutturali e funzionali della apparecchiatura; a tal fine nella fig. 4 è stata mantenuta la medesima numerazione dell’esempio precedente. Da ultimo occorre segnalare che i principi di funzionamento ed i vantaggi conseguiti dall’uso di un doppio dispositivo rotante di trasferimento come quello a stella sopra considerato, si estendono anche ad apparecchiature diverse da quelle di lavaggio ed asciugatura qui considerate.
Per esempio essa può trovare applicazione anche per le stazioni di chiusura o quelle di riempimento delle bottiglie, non mostrate nei disegni.
Tutte queste varianti rientrano comunque nell’ambito delle rivendicazioni che seguono.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per il lavaggio e l’asciugatura di bottiglie, comprendente una giostra rotante di lavaggio (10), un primo ed un secondo dispositivo (11, 14) rotante di trasferimento delle bottiglie (B), rispettivamente per il carico e lo scarico della giostra, una stazione di asciugatura (18), caratterizzata dal fatto che le bottiglie entrano ed escono dalla apparecchiatura lungo una medesima direttrice di avanzamento (12) a monte e a valle di essa.
  2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, comprendente un nastro trasportatore (16) continuo che si estende senza soluzione di continuità a valle del secondo dispositivo di trasferimento (15), fino alla direttrice di avanzamento (12) di uscita delle bottiglie.
  3. 3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, in cui il nastro trasportatore (16) segue un percorso a serpentina che attraversa la stazione di asciugatura (18) delle bottiglie.
  4. 4. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 2 o 3, comprendente un terzo dispositivo rotante di trasferimento (15) interposto tra il secondo dispositivo (14) ed il nastro trasportatore (16), per il caricamento su quest’ultimo delle bottiglie.
  5. 5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, in cui il terzo dispositivo rotante di trasferimento (15) spinge le bottiglie in senso sostanzialmente tangenziale al nastro trasportatore (16), in corrispondenza di una sua estremità.
  6. 6. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, comprendente uno o più contro-nastri (25, 26, 27) in posizione adiacente a corrispondenti tratti del trasportatore (16), che si muovono con velocità differenziale rispetto al trasportatore per la rotazione assiale delle bottiglie.
  7. 7. Apparecchiatura secondo una o più delle rivendicazioni da 2 a 6, comprendente dei mezzi di ventilazione (30) disposti in posizione intermedia tra i tratti a serpentina del trasportatore (16).
  8. 8. Apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui i dispositivi di trasferimento (11, 14, 15) sono di tipo a stella.
  9. 9. Metodo di trasferimento di bottiglie da una giostra rotante (10) ad un trasportatore continuo (16), caratterizzato dal fatto di comprendere una fase operativa attuata con una coppia di dispositivi (14, 15) di trasferimento di tipo a stella, disposti in serie uno rispetto all’altro.
IT000088A 2009-11-19 2009-11-19 Dispositivo per il trasferimento in linea di bottiglie ed apparecchiatura di lavaggio comprendente tale dispositivo ITGE20090088A1 (it)

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