ITFI20010237A1 - Macchina per il trattamento di tessuti e relativo metodo - Google Patents

Macchina per il trattamento di tessuti e relativo metodo Download PDF

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ITFI20010237A1
ITFI20010237A1 IT2001FI000237A ITFI20010237A ITFI20010237A1 IT FI20010237 A1 ITFI20010237 A1 IT FI20010237A1 IT 2001FI000237 A IT2001FI000237 A IT 2001FI000237A IT FI20010237 A ITFI20010237 A IT FI20010237A IT FI20010237 A1 ITFI20010237 A1 IT FI20010237A1
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IT2001FI000237A
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Luigi Marcora
Alberto Ciabattini
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Coramtex Srl
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Description

MACCHINA PER IL TRATTAMENTO DI TESSUTI E RELATIVO METODO
DESCRIZIONE
Campo Tecnico
La presente invenzione riguarda una macchina per il trattamento di tessuti, e più in generale per il trattamento di materiali nastriformi.
In particolare l'invenzione riguarda una macchina per il trattamento di un materiale nastriforme comprendente un percorso di avanzamento del materiale e un organo abrasivo sostanzialmente cilindrico ruotante che agisce sul materiale nastriforme, il quale viene rinviato attorno all'organo stesso.
Stato della Tecnica
Nel trattamento di tessuti vengono utilizzate macchine che eseguono su un tessuto alimentato in continuo operazioni di finissaggio e di invecchiamento tramite l'azione di materiali abrasivi applicati su un cilindro ruotante, attorno a cui è rinviato il materiale tessile. Una differenza di velocità fra la superficie abrasiva del cilindro e il tessuto provoca la lavorazione meccanica superficiale.
In US-A-3615990 è descritta una macchina per il trattamento di tessuti o tessuti-non-tessuti tramite spazzole cilindriche ruotanti. Il materiale nastriforme viene tensionato e passato al di sotto dell'organo a spazzola. In US-A-5197305 è descritta una macchina per il trattamento di tessuti tramite spazzole ruotanti e con l'aggiunta di polveri abrasive. Anche in questo caso il tessuto viene tensionato e fatto passare al di sotto degli organi ruotanti che agiscono sul materiale.
In EP-A-0020109 sono descritti un processo e un apparato per ottenere un invecchiamento artificiale di tessuti. Il tessuto viene passato fra un rullo abrasivo e un cilindro di pressione.
In US-A-3872557 è descritta una macchina per l'abrasione superficiale di tessuti precedentemente sottoposti ad un processo di tintura allo scopo di alterare le tonalità del colore. Il tessuto viene passato con una tensione opportuna al di sotto di un rullo abrasivo girevole.
In EP-A-0532479 sono descritti un procedimento ed una macchina per il trattamento superficiale di invecchiamento artificiale di un tessuto in continuo. Il tessuto viene tensionato e fatto transitare al di sotto -di un organo abrasivo in forma di cilindro ruotante o costituito da una barra oscillante di materiale abrasivo.
Frequentemente l'effetto abrasivo è ottenuto tramite spazzole cilindriche ruotanti formate da filamenti di materiale sintetico, in specie nylon , caricato con particelle o granuli abrasivi, come carburo di silicio od ossido di alluminio. Una macchina per il trattamento di tessuti che utilizza spazzole di questo tipo è descritta ad esempio in EP-A-0417659. Le setole per la realizzazione di queste spazzole sono costituite per esempio da un prodotto sintetico commercializzato dalla DUPONT<® >con il nome commerciale di TYNEX<®>. In FR-A-2622217 è descritta una macchina che impiega spazzole cilindriche realizzate con questi filamenti per il trattamento di tessuti, in specie di tessuti jeans.
In US-A-3553801 è descritta una macchina per il trattamento abrasivo di tessuti comprendente una pluralità di cilindri abrasivi corredati di costolature elicoidali sporgenti che lavorano su campate di tessuto opportunamente tensionato e guidato lungo una complessa traiettoria tangente ad una pluralità di questi cilindri.
In US-A-3204271 è descritta una spazzolatrice per tessuti in cui il tessuto da trattare è fatto passare fra una coppia di spazzole controruotanti.
In FR-A-2525644 è descritto l'organo abrasivo ruotante costituito da un corpo di pietra pomice abrasivo.
In EP-B-0757728 è descritta una macchina per il trattamento in continuo di un tessuto tramite una spazzola costituita da filamenti sintetici caricati con alluminio o carbonio, di cui viene rivendicata una ipotetica capacità abrasiva.
In tutte le apparecchiature conosciute in cui si esegue una lavorazione di un nastro di tessuto in continuo, il tessuto viene sottoposto all'azione abrasiva dell'organo ruotante, che può essere una spazzola, un cilindro rivestito in carta abrasiva o tela abrasiva, un corpo integralmente costituito da materiale abrasivo .od altro, tensionando il tessuto e portandolo a contatto con l'organo abrasivo ruotante. Il tensionamento del tessuto comporta una serie di inconvenienti in particolare a causa della tendenza alla formazione di pieghe o grinze in direzione longitudinale, con la conseguenza che il tessuto viene lavorato in modo diverso lungo il suo sviluppo trasversale. La tensione indotta nel tessuto comporta anche alterazioni della struttura dei fili di ordito e di trama con conseguenti irregolarità nel trattamento. Alcuni fili vengono sottoposti ad abrasione maggiore rispetto ad altri e ciò provoca nel prodotto finito l'insorgenza di righe irregolarmente distribuite in corrispondenza delle quali il tessuto è stato eccessivamente consumato dall'organo abrasivo e risulta aver perso praticamente del tutto il colore. Le cimosse lente o tese di tessuti sottoposte a tensione nelle smerigliatrici tradizionali creano problemi di maggiore o minore abrasione pregiudicando la qualità della lavorazione.
Quando il tessuto, il non-tessuto od altro materiale nastriforme viene rinviato attorno ad un cilindro abrasivo ruotante senza essere sufficientemente tensionato, l'attrito fra il materiale nastriforme e la superficie dell'organo cilindrico ruotante tende a far avvolgere il materiale nastriforme attorno all'organo cilindrico stesso. Per evitare il blocco della macchina è quindi necessario tenere il materiale nastriforme sotto tensione, con gli inconvenienti sopra menzionati.
Scopi e Sommario dell’Invenzione
Scopo della presente invenzione è la realizzazione di un nuovo metodo e di una nuova macchina che superino gli inconvenienti sopra menzionati. Più in particolare scopo della presente invenzione è la realizzazione di una macchina che consenta di effettuare trattamenti, in specie trattamenti di abrasione, su tessuti od altri materiali nastriformi continui, senza indurre nel materiale nastriforme tensioni che possono avere effetti negativi sul risultato finale della lavorazione.
Questi ed ulteriori scopi e vantaggi che appariranno chiari agli esperti del ramo dalla lettura del testo che segue sono ottenuti in sostanza con una macchina comprendente in combinazione:
- un percorso di avanzamento del materiale nastriforme, - lungo il percorso di avanzamento, almeno un organo abrasivo sostanzialmente cilindrico ruotante, attorno a cui viene rinviato il materiale nastriforme;
- un mezzo di alimentazione del materiale nastriforme verso l'organo cilindrico; e
- un mezzo di allontanamento del materiale nastriforme dall' organo cilindrico;
e caratterizzata dal fatto; che all'organo cilindrico è associato un elemento mobile di rinvio attorno a cui è rinviato il materiale nastriforme, la cui posizione varia con l'arco di contatto tra il materiale nastriforme e l'organo cilindrico; e che la velocità di uno almeno di detti mezzi di alimentazione e di allontanamento viene controllata in funzione della posizione di detto elemento mobile di rinvio.
In questo modo è possibile controllare l'angolo o l'arco di contatto tra il tessuto od altro materiale nastriforme continuo attorno all'organo cilindrico ruotante senza dover tensionare eccessivamente il materiale nastriforme, od addirittura mantenendo il materiale nastriforme praticamente privo di tensione. Si evitano così grinze o pieghe longitudinali e si ottiene una lavorazione uniforme su tutta la larghezza del materiale in lavorazione.
Pur in presenza di una differenza di velocità tra la periferia dell'organo cilindrico ed il materiale nastriforme, l'attrito che l'organo cilindrico esercita sul tessuto non provoca un aumento eccessivo dell'arco di contatto reciproco tra tessuto ed organo cilindrico, grazie al controllo ottenuto con l’elemento di rinvio.
In questo modo si ottiene di ridurre al minimo la tensione del materiale nastriforme a contatto dell'organo cilindrico ruotante.
In sostanza l'invenzione si basa sull'idea di sfruttare l'assetto che il materiale nastriforme assume se alimentato liberamente a contatto con l organo cilindrico ruotante. Questo assetto variabile è provocato dalla superficie abrasiva dell'organo ruotante che a contatto con il materiale nastriforme tende a trattenerlo sulla propria superficie ed a trascinarlo con sé in rotazione. Applicando l'elemento di rinvio si ottiene il risultato di stabilizzare il punto in cui il materiale nastriforme si stacca dall'organo cilindrico ruotante, così da mantenere costante l'assetto del tessuto rispetto all'organo cilindrico ruotante, cioè in sostanza l'arco di contatto reciproco.
Questo assetto varia in funzione:
della velocità di rotazione dell'organo cilindrico ruotante,
del potere abrasivo della superficie dell'organo stesso,
delle caratteristiche superficiali del materiale nastriforme
e della velocità relativa tra il materiale nastriforme e la periferia dell'organo cilindrico ruotante.
A parità di caratteristiche dell'organo ruotante e del materiale nastriforme, variando la velocità dell'organo ruotante e la velocità di alimentazione e/o di allontanamento del materiale nastriforme verso e/o da detto organo ruotante si ottiene la possibilità di variare l'effetto del trattamento, senza indurre tensioni critiche nel materiale nastriforme.
In pratica si può prevedere che un encoder od un potenziometro od altro mezzo di rilevamento idoneo associato all'elemento mobile di rinvio generi un segnale per modificare la velocità di alimentazione o di richiamo del materiale nastriforme verso o dall'organo cilindrico ruotante. Impostando la posizione desiderata per l'elemento di rinvio (e quindi fissando l'arco di contatto tra materiale nastriforme ed organo cilindrico ruotante) questo assetto, a cui corrisponde un certo tipo di effetto abrasivo, può essere mantenuto tramite un segnale di retroazione generato dall'encoder o dal potenziometro.
Secondo una forma di realizzazione preferita dell'invenzione, la posizione dell'elemento di rinvio viene utilizzata per controllare la velocità del mezzo di allontanamento del materiale nastriforme anziché del mezzo di alimentazione. Cioè la velocità del materiale nastriforme viene controllata all'uscita dell'organo cilindrico ruotante. In questo modo si ottiene un controllo più accurato.
La velocità periferica dell'organo cilindrico ruotante può differire dalla velocità di alimentazione del materiale nastriforme attorno ad esso per modulo e/o per verso. Ad esempio, è possibile ruotare l'organo cilindrico con una velocità periferica concorde al verso di avanzamento del materiale nastriforme. In questo caso la differenza di velocità si ottiene adottando una velocità periferica dell'organo ruotante diversa in modulo (e preferibilmente superiore) rispetto alla velocità di alimentazione del materiale nastriforme. In questo caso è vantaggioso prevedere che l'elemento di rinvio si trovi a valle di detto organo cilindrico ruotante, rispetto al verso di avanzamento del materiale nastriforme lungo detto percorso di avanzamento
In alternativa, si può prevedere anche che l'organo cilindrico ruoti con una velocità periferica di verso opposto rispetto al verso di avanzamento del materiale nastriforme attorno ad esso. Anche in questo caso è comunque vantaggioso che esso ruoti ad una velocità periferica di modulo superiore alla velocità di avanzamento del materiale nastriforme, per avere una maggiore differenza di velocità tra il materiale da trattare e la periferia dell'organo cilindrico. In tal caso l'elemento di rinvio è vantaggiosamente disposto a monte dell'organo cilindrico.
In generale, l'elemento di rinvio si trova sul lato dell'organo cilindrico verso cui l'organo cilindrico tende a trascinare il materiale nastriforme per effetto dell'attrito tra di esso ed il tessuto stesso.
Per ottenere una lavorazione particolarmente efficace, è possibile prevedere due o più organi cilindrici ruotanti lungo il percorso di avanzamento del materiale nastriforme. In tal caso ad ogni organo cilindrico è vantaggiosamente associato un elemento di rinvio e rispettivi mezzi di alimentazione e di allontanamento del materiale. Si deve intendere che i mezzi di allontanamento del materiale nastriforme da un organo cilindrico possono costituire i (o parte dei) mezzi di alimentazione del materiale nastriforme all'organo cilindrico successivo.
Quando sono previsti due o più organi cilindrici ruotanti lungo il percorso di avanzamento del tessuto è opportuno che uno di essi ruoti in verso concorde e 1'altro in verso discorde rispetto al verso di avanzamento del materiale nastriforme, con una conseguente disposizione simmetrica degli elementi di rinvio.
In una configurazione a organi cilindrici multipli, è opportuno prevedere che i mezzi di allontanamento associati all'organo cilindrico più a valle siano controllati in modo prioritario, e che gli altri mezzi di allontanamento del o degli organi a monte siano subordinati al controllo dei mezzi più a valle. In sostanza, il controllo è di tipo master-slave, dove il master è l'organo cilindrico più a valle. In caso di più di due organi cilindrici ruotanti, la disposizione master-slave si ripete per ciascuna coppia di organi cilindrici consecutivi.
Secondo una pratica forma di attuazione dell'invenzione l'elemento di rinvio (o ciascun elemento di rinvio, in caso di disposizione multipla) può essere costituito da un cilindro ballerino mobile ad esempio lungo una traiettoria rettilinea ed opportunamente guidato. Tuttavia, secondo una pratica forma di attuazione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione si prevede che l'elemento di rinvio sia supportato da un braccio oscillante articolato attorno all'asse di rotazione di detto organo cilindrico ruotante.
Per ridurre il più possibile la tensione nel materiale nastriforme, si può vantaggiosamente prevedere che il braccio oscillante sia contrappesato, ad esempio con un opportuno contrappeso portato da un organo flessibile, come una catena od altro, rinviato attorno ad una ruota solidale al braccio oscillante. In alternativa si può utilizzare un sistema cilindro-pistone ad alto scorrimento per variare velocemente il valore di contrappeso. Contrappesando il braccio oscillante si può ottenere che l'elemento di rinvio non applichi su detto materiale nastriforme una tensione rilevante. Per tensione rilevante si intende una tensione che può risultare in una alterazione dell'effetto della lavorazione del tessuto, ad esempio a causa della formazione di grinze o pieghe nel tessuto e/o a causa della alterazione anche solo temporanea della struttura di trama ed ordito del tessuto.
L'elemento di rinvio può essere opportunamente associato ad organi sensori che ne rilevano la posizione. Tramite una opportuna unità di controllo viene di conseguenza modificata la velocità del mezzo di allontanamento in modo tale da non applicare al materiale nastriforme una tensione rilevante.
Secondo una vantaggiosa forma di attuazione il mezzo di allontanamento del materiale nastriforme dall'organo cilindrico è controllato dalla posizione di detto elemento di rinvio in modo tale che l'angolo di contatto tra il materiale nastriforme e 1'organo cilindrico non superi un valore preimpostabile.
In generale l'organo cilindrico ruotante può essere un organo di qualunque tipo, per eseguire una qualsiasi operazione sul materiale nastriforme. L'invenzione consente, peraltro, di ottenere particolari vantaggi quando l'organo cilindrico ruotante è un organo abrasivo, ed in particolare una spazzola cilindrica con setole abrasive.
Vantaggiosamente le setole abrasive possono essere costituite da filamenti di materiale sintetico caricato con granuli di materiale abrasivo.
L'invenzione riguarda anche un metodo per il trattamento in continuo di un materiale nastriforme, in specie un tessuto, comprendente le fasi di: alimentare il materiale nastriforme lungo un percorso di alimentazione ed attorno ad un organo sostanzialmente cilindrico ruotante che esegue un trattamento su detto materiale nastriforme; allontanare il materiale nastriforme da detto organo cilindrico. Secondo l'invenzione, il metodo è caratterizzato dal fatto di controllare la velocità con cui il materiale nastriforme viene alimentato e/o allontanato dall'organo cilindrico in funzione dell'arco di contatto fra l'organo cilindrico e il materiale nastriforme.
Secondo una pratica forma di attuazione del metodo secondo l'invenzione, viene previsto di: disporre un elemento mobile di rinvio del materiale nastriforme lungo il percorso di alimentazione adiacentemente all'organo cilindrico; rilevare la posizione dell'elemento mobile di rinvio rispetto all'organo cilindrico; e controllare la velocità con cui detto materiale nastriforme viene allontanato e/o alimentato all'organo cilindrico in funzione della posizione dell'elemento mobile di rinvio.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche e forme di attuazione dell'invenzione sono indicate nelle allegate rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la
Fig.l mostra schematicamente un organo cilindrico abrasivo ruotante che lavora un tessuto non tensionato in assenza degli accorgimenti previsti dalla presente invenzione; la
Fig.2 mostra schematicamente una struttura di macchina secondo la presente invenzione con un singolo organo cilindrico ruotante; la
Fig.3 mostra schematicamente una macchina secondo l'invenzione con due organi cilindrici ruotanti in versi opposti; e la
Fig.4 mostra schematicamente una macchina analoga alla macchina di Fig.3, con due organi cilindrici abrasivi ruotanti, ma in una configurazione atta a lavorare entrambe le facce del materiale nastriforme.
Descrizione dettagliata dell'invenzione
In Fig.l è molto schematicamente indicato un organo abrasivo cilindrico ruotante, in particolare in questo esempio una spazzola abrasiva cilindrica, indicata sommariamente con 1. L'organo cilindrico ruota attorno ad un asse di traccia A nel verso indicato dalla freccia fi. Con 1A è indicata una guarnizione costituita ad esempio da filamenti di materiale sintetico caricati con particelle abrasive, ad esempio filamenti di TYNEX®.
Attorno all'organo cilindrico ruotante 1 è rinviato un tessuto T che avanza secondo la freccia fT. Come.mostrato in Fig.l, la traiettoria del tessuto T può variare a seconda dell'arco di contatto sull'organo cilindrico 1. Riducendo la tensione nel tessuto T, questo viene trascinato verso il basso dall'organo cilindrico 1, che ruota ad una velocità periferica superiore alla velocità di avanzamento del tessuto stesso. Una tensione troppo bassa sul tessuto T provoca quindi una tendenza di quest'ultimo ad avvolgersi attorno all'organo cilindrico ruotante 1, come mostrato dal tessuto nell'assetto indicato con T'.
Questo inconveniente viene risolto con una macchina avente la configurazione schematicamente rappresentata in Fig.2, senza indurre nel tessuto una tensione che potrebbe comportare inconvenienti dal punto di vista del risultato della lavorazione.
In Fig.2 con 1 è ancora indicato l'organo cilindrico ruotante attorno ad un asse A. Anche in questo caso esemplificativamente l'organo cilindrico ruotante 1 è costituito da una spazzola cilindrica corredata di una guarnizione di filamenti 1A di materiale sintetico caricato con granuli abrasivi. Il tessuto T viene alimentato lungo un percorso di avanzamento da un mezzo di alimentazione genericamente indicato con 3 e costituito in questo esempio da un cilindro motorizzato 5 attorno a cui è fatto avanzare il tessuto T, rinviato attorno a due rulli di guida 7 e 9.
A valle dell'organo cilindrico ruotante 1 è disposto un mezzo di allontanamento 11 costituito, analogamente al mezzo di alimentazione 3, da un cilindro ruotante motorizzato 13 attorno a cui è guidato il tessuto T e da una coppia di rulli di rinvio 15 e 17. Con 19 e 20 sono schematicamente indicati due motori indipendenti per l'azionamento dei cilindri motorizzati 5 e 13, che possono avere velocità di rotazione fra loro diverse. L'organo cilindrico ruotante 1 è azionato da un motore autonomo, non mostrato. Non si esclude la possibilità di utilizzare una diversa configurazione delle varie motorizzazioni.
Fra il mezzo di alimentazione 3 e l'organo cilindrico ruotante 1 è disposto un deflettore 21 presentante un bordo stondato 21A con un raggio di curvatura relativamente piccolo per deviare il percorso del tessuto verso la superficie cilindrica dell'organo cilindrico ruotante 1.
Attorno all’asse A di rotazione dell'organo cilindrico ruotante 1 è articolata una coppia di bracci 23, che supportano un elemento mobile di rinvio, nell'esempio illustrato un rullo 25 supportato folle dai due bracci oscillanti 23. Il tessuto T è rinviato attorno al rullo mobile 25 e forma quindi un'ansa nel tratto compreso fra il punto di distacco dall'organo cilindrico ruotante 1 al rullo di rinvio 15 dei mezzi di allontanamento 11.
Il complesso costituito dai bracci oscillanti 23 e dal rullo di rinvio 25 è opportunamente bilanciato tramite un contrappeso 27 vincolato all'estremità inferiore libera di una catena 29 la cui seconda estremità è vincolata ad una ruota per catena 31 solidale ai bracci 23 e ruotante quindi attorno all'asse A. In pratica possono essere previsti due contrappesi 27, due catene 29 e due ruote per catena 31 vincolate ai due bracci 23 contrapposti. L'oscillazione dei bracci 23 provoca un avvolgimento maggiore o minore della catena 29 sulla rispettiva ruota per catena 31. Il contrappeso 27 riduce fino quasi sostanzialmente ad annullare la sollecitazione dovuta al peso applicata dal rullo di rinvio 25 al tessuto T.
L'oscillazione dei bracci 23 e del rullo di rinvio 25 modifica il percorso del tessuto T come mostrato nelle due posizioni del gruppo 23, 25 rappresentate a tratto pieno e a tratteggio in Fig.2. Quando il tessuto T tende ad avvolgersi per un arco maggiore attorno all'organo cilindrico ruotante 1, la coppia di bracci oscillanti 23 ed il rullo di rinvio 25 oscillano in senso antiorario verso il basso.
Allo scopo di evitare che il tessuto T abbracci l'organo cilindrico ruotante 1 per un arco eccessivo tendendo a fasciare integralmente l'organo cilindrico ruotante 1, al complesso formato dai bracci oscillanti 23 e dal rullo di rinvio 25 è associato un sensore di posizione, ad esempio un encoder od un potenziometro schematicamente indicato con 33 in Fig.2. L'encoder 33 è interfacciato ad una unità di controllo 35, a sua volta interfacciata almeno con il motore 20 ed eventualmente anche con il motore 19. In questo modo, programmando opportunamente l'unità di controllo 35, è possibile correggere la posizione angolare dei bracci oscillanti 23 e del rullo di rinvio 25 e di conseguenza l'arco di contatto fra il tessuto T e l'organo cilindrico ruotante 1 modificando la velocità con cui il cilindro motorizzato 13 richiama il tessuto dall'organo cilindrico 1.
In sostanza, quando i bracci oscillanti 23 e il rullo di rinvio 25 tendono ad abbassarsi eccessivamente la velocità del cilindro motorizzato 13 viene aumentata temporaneamente per richiamare il tessuto T e ridurre in questo modo l'ansa formata fra l'organo cilindrico ruotante 1 e il rullo di rinvio 15. Una correzione opposta può essere prevista quando l'angolo di contatto fra il tessuto T e la superficie dell'organo cilindrico ruotante 1 si riduce eccessivamente, cioè quando i bracci oscillanti 23 si trovano in una posizione troppo alta. In pratica, possono essere previste due posizioni angolari limite in corrispondenza delle quali si avvia o si arresta l'effetto della correzione tramite l'accelerazione temporanea del motore 20. Si può anche prevedere che l'encoder 33 sia sostituito da due micro-interruttori di fine corsa che avviano ed arrestano un comando di accelerazione. In alternativa si può prevedere una pluralità di microinterruttori o di sensori di posizione disposti lungo la traiettoria dei bracci oscillanti 23, ad esempio una pluralità di sensori capacitivi, magnetici o lineari che rilevano il passaggio di uno dei bracci oscillanti 23 e comandano di conseguenza l'accelerazione o la decelerazione del motore 20 associato al cilindro motorizzato 13.
In Fig.3 è mostrata una forma di realizzazione della macchina secondo 1’invenzione con due organi cilindrici ruotanti, anche in questo caso realizzati come spazzole cilindriche abrasive. Numeri uguali indicano parti uguali o corrispondenti a quelle della precedente forma di realizzazione. La macchina comprende due sezioni consecutive, indicate con 51A e 51B. La sezione 31A è in sostanza uguale alla macchina di Fig.2. Essa presenta la spazzola 1 con le setole 1A, i mezzi di alimentazione 3 del tessuto T, i mezzi di allontanamento 11, l'elemento di rinvio costituito dal rullo 25 e dal relativo braccio oscillante di supporto 23. Ciascuno dei mezzi di alimentazione e di allontanamento sono corredati di rispettivi motori 19 e 20 in questo caso rappresentati in asse ai corrispondenti clindri motorizzati 5 e 13.
A differenza della soluzione precedente, le setole 1A della spazzola cilindrica 1 sono disposte inclinate rispetto alla direzione radiale e più esattamente inclinate all'indietro rispetto al verso di alimentazione del tessuto T e di rotazione della spazzola. Questo consente di ottenere migliori risultati abrasivi in quanto la graniglia abrasiva inglobata nella resina sintetica che forma le setole sporge sui fianchi di queste.
La sezione 51B ha in comune con la sezione 51A la disposizione dei mezzi 11 che costituiscono i mezzi di alimentazione del tessuto T ad un secondo organo ruotante cilindrico indicato con 101 e costituito da una spazzola cilindrica con setole 101A. Alla spazzola 101 sono associati organi equivalenti agli organi della sezione a monte, e più precisamente un rullo di rinvio 125 supportato da una coppia di bracci 123 incernieranti attorno all'asse B di rotazione della spazzola 101. Un encoder od un potenziometro 133 fornisce un segnale indicativo della posizione angolare dei bracci 123 e quindi dell'arco di contatto del tessuto T con la spazzola 101. Con 121 è indicato un deflettore del tessuto e con 111, 113, 115, 117, 120 gli organi costituenti i mezzi di allontanamento del materiale nastriforme dalla seconda spazzola 101, equivalenti ai mezzi 11, 15, 17, 20.
I bracci 123 ed il rullo di rinvio 125 sono contrappesati da un contrappeso 127 sostenuto da un organo flessibile 129 analogo all'organo flessibile 29, rinviato attorno ad una ruota 131 solidale ai bracci 123 e coassiale all'asse B. La posizione angolare dei bracci 123 è rilevata da un encoder 133.
La disposizione della sezione 51B differisce rispetto alla disposizione della sezione 51A, in quanto la spazzola 101 ruota in verso opposto alla spazzola 1. Nella zona di contatto tra il tessuto T e la spazzola 10.1, quindi, la velocità periferica della spazzola ha verso opposto rispetto alla velocità di avanzamento del tessuto. Di conseguenza è invertito anche il verso in cui sono inclinate le setole 101A. Il rullo di rinvio 125 è posto a monte della spazzola 101 rispetto al verso di avanzamento del tessuto T.
I motori 19, 20, 120 e gli encoder 33, 133 sono interfacciati ad una unità centrale di controllo programmabile 35 analoga alla unità 35 del precedente esempio di realizzazione. Il funzionamento è il seguente. Nel momento in cui viene avviata la macchina, i bracci 123, 23 si trovano in una posizione intermedia, entro un intervallo angolare accettabile. Se per effetto del trascinamento esercitato dalle setole abrasive 101A il tessuto T tende ad avvolgersi eccessivamente attorno alla spazzola 101A sul lato di ingresso (cioè verso i mezzi 11 di alimentazione alla sezione 51B), i mezzi di allontanamento 111 vengono conseguentemente accelerati per richiamare il tessuto. La sezione 51A funziona nel modo già descritto con riferimento alla macchina di Fig.l, con la differenza di essere subordinata al controllo della sezione 51B. Cioè, la velocità dei mezzi 11 di allontanamento dalla sezione 51A viene corretta in subordine dopo aver effettuato la correzione sulla velocità dei mezzi 111, per riportare il braccio 123 in posizione corretta.
La Fig.4 mostra una forma di realizzazione analoga alla forma di realizzazione di Fig.3, ma in una configurazione in cui il primo organo cilindrico ruotante abrasivo lavora una prima faccia del materiale nastriforme, mentre il secondo organo abrasivo cilindrico ruotante lavora la seconda faccia del materiale. Questa macchina, quindi, è in grado di lavorare contemporaneamente il diritto ed il rovescio del tessuto. Numeri uguali indicano parti uguali od equivalenti rispetto alla realizzazione di Fig.3. Gli elementi di rinvio mobili si trovano, in questo caso, sempre a valle del rispettivo organo cilindrico ruotante, in quanto il materiale nastriforme abbraccia nel primo caso 1'arco superiore e nel secondo caso l'arco inferiore del rispettivo organo cilindrico ruotante.
E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Una macchina per il trattamento di un materiale nastriforme, in particolare un tessuto, comprendente: - un percorso di avanzamento di detto materiale nastriforme, - lungo detto percorso di avanzamento, almeno un organo abrasivo cilindrico ruotante, attorno a cui viene rinviato il materiale nastriforme; - un mezzo di alimentazione del materiale nastriforme verso detto organo cilindrico; e - un mezzo di allontanamento del materiale nastriforme da detto organo cilindrico; caratterizzata dal fatto: che a detto organo cilindrico è associato un elemento mobile di rinvio attorno a cui è rinviato il materiale nastriforme, la cui posizione varia con 1'arco di contatto tra il materiale nastriforme e l'organo cilindrico; e che la velocità di uno almeno di detti mezzi di alimentazione e di allontanamento viene controllata in funzione della posizione di detto elemento -mobile di rinvio.
  2. 2. Macchina come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la velocità del mezzo di allontanamento del materiale nastriforme viene regolata in funzione di detta posizione dell'elemento mobile di rinvio.
  3. 3. Macchina come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che l'elemento di rinvio si trova a valle di detto organo cilindrico ruotante, rispetto al verso di avanzamento del materiale nastriforme lungo detto percorso di avanzamento, e che l'organo cilindrico ruotante ruota con una velocità periferica in verso concorde al verso di avanzamento del materiale nastriforme lungo detto percorso.
  4. 4. Macchina come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l'elemento di rinvio si trova a monte di detto organo cilindrico ruotante, rispetto al verso di avanzamento del materiale nastriforme lungo detto percorso di avanzamento, e che l'organo cilindrico ruotante ruota con una velocità periferica in verso opposto al verso di avanzamento del materiale nastriforme lungo detto percorso.
  5. 5. Macchina come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere due organi cilindrici ruotanti in versi opposti, a ciascuno di detti organi cilindrici essendo associato un rispettivo elemento mobile di rinvio e rispettivi mezzi di alimentazione e di allontanamento del materiale nastriforme.
  6. 6. Macchina come da rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che: un primo di detti organi cilindrici ruotanti ruota in verso concorde al verso di avanzamento del materiale nastriforme ed il rispettivo elemento di rinvio è posto a valle di detto primo organo cilindrico rispetto al verso di avanzamento del materiale nastriforme; e che un secondo di detti organi cilindrici ruotanti ruota in verso opposto al verso di avanzamento del materiale nastriforme ed il rispettivo elemento di rinvio è posto a monte di detto secondo organo cilindrico rispetto al verso di avanzamento del materiale nastriforme.
  7. 7. Macchina come da rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detti due organi cilindrici ruotanti sono disposti per lavorare due facce opposte del materiale nastriforme.
  8. 8. Macchina come da rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che a ciascuno di detti due organi cilindrici ruotanti è associato un rispettivo elemento mobile di rinvio, ciascun elemento mobile di rinvio essendo disposto a valle del rispettivo organo cilindrico ruotante rispetto al verso di avanzamento del materiale nastriforme.
  9. 9. Macchina come da una o più delle rivendicazióni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento di rinvio è supportato da un bràccio oscillante articolato attorno all'asse di rotazione di detto organo cilindrico ruotante.
  10. 10. Macchina come da rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto braccio oscillante è contrappesato.
  11. 11. Macchina come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento di rinvio non applica su detto materiale nastriforme una tensione rilevante.
  12. 12. Macchina come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal. fatto che la velocità di detto mezzo di allontanamento e/o di detto mezzo di alimentazione è controllata in modo tale da non applicare al materiale nastriforme una tensione rilevante.
  13. 13. Macchina come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto mezzo di allontanamento è controllato dalla posizione di detto elemento di rinvio in modo tale che 1'arco di contatto tra il materiale nastriforme e l'organo cilindrico non superi un valore preimpostabile.
  14. 14. Macchina come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto organo cilindrico è un organo abrasivo.
  15. 15. Macchina come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto organo cilindrico è una spazzola cilindrica.
  16. 16. Macchina come da rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detta spazzola cilindrica presenta setole abrasive.
  17. 17. Macchina come da rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che dette setole abrasive sono costituite da filamenti di materiale sintetico caricato con granuli di materiale abrasivo.
  18. 18. Macchina come da una o più delle rivendicazioni 15 a 17, caratterizzata dal fatto che detta spazzola presenta setole inclinate rispetto ad una direzione radiale, l'inclinazione essendo in verso opposto rispetto al verso di rotazione di detta spazzola.
  19. 19. Macchina come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere, lungo il percorso di avanzamento del materiale nastriforme, tra il mezzo di alimentazione e l'organo cilindrico o tra l'organo di allontanamento e l'organo cilindrico, un deflettore per impostare il punto di contatto tra il materiale nastriforme e l'organo cilindrico.
  20. 20. Macchina come almeno da rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detto braccio è solidale ad una ruota attorno a cui è rinviato un organo flessibile portante un contrappeso.
  21. 21. Un metodo per il trattamento in continuo di un materiale nastriforme, in specie un tessuto, comprendente le fasi di: - alimentare detto materiale nastriforme lungo un percorso di alimentazione ed attorno ad un organo sostanzialmente cilindrico ruotante che esegue un trattamento su detto materiale nastriforme; - allontanare il materiale nastriforme da detto organo cilindrico, caratterizzato dal fatto di controllare la velocità con cui detto materiale nastriforme viene alimentato e/o allontanato dall'organo cilindrico in funzione dell’arco di contatto fra l'organo cilindrico e il materiale nastriforme.
  22. 22. Metodo come da rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto di: disporre un elemento mobile di rinvio del materiale nastriforme lungo il percorso di alimentazione adiacentemente all'organo cilindrico; rilevare la posizione dell'elemento mobile di rinvio rispetto all'organo cilindrico; e controllare la velocità con cui detto materiale nastriforme viene allontanato e/o alimentato all'organo cilindrico in funzione della posizione dell'elemento mobile di rinvio.
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