IT202100004304U1 - Dispositivo per raddrizzare materiale arrotolato - Google Patents

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Anton Sergeyevich Uhniavionak
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Icol Group Ltd
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Description

DISPOSITIVO PER RADDRIZZARE MATERIALE ARROTOLATO
DESCRIZIONE
Campo tecnico
Il modello di utilit? si riferisce ad attrezzature per manipolare materiali flessibili, che possono essere usate nell?industria leggera, in modo maggiormente preferibile, nei relativi sottosettori come tessile, abbigliamento, cuoio e calzature, in particolare, ? un dispositivo per raddrizzare un materiale arrotolato, vale a dire, un dispositivo che rimuove grinze e altre irregolarit? del materiale, che rendono difficile la lavorazione del materiale.
Stato dell?arte
Un dispositivo per raddrizzare materiale arrotolato ? noto dal brevetto della Federazione Russa n? 2291099, il funzionamento del dispositivo essendo basato sul fatto che un materiale arrotolato montato su una tavola a rullo non condotto ? alimentato sotto la superficie di un rullo non condotto intermedio, successivamente indirizzato nello spazio, dopodich? ? indirizzato tra i rulli trasportatori verso il macchinario di lavorazione successivamente installato. In questo caso, le dimensioni richieste dello spazio tra gli elementi strutturali e la tensione del materiale sono create sotto l?azione di un elemento elastico regolabile con una caratteristica non lineare corrispondente alla legge richiesta del cambiamento della pressione normale applicata al materiale mediante gli elementi di spazio. Man mano che il materiale ? svolto dal rotolo, il peso di quest?ultimo diminuisce, in risposta a ci? l?elemento elastico attraverso interazioni meccaniche riduce l?area di sezione trasversale dello spazio e aumenta automaticamente la pressione normale applicata al materiale, stabilizzando in questo modo la sua tensione. Pertanto, il dispositivo ? caratterizzato da una progettazione strutturale abbastanza complessa che complica sia il suo funzionamento sia la sua manutenzione.
? noto un dispositivo per raddrizzare materiale arrotolato descritto nel certificato dell?autore russo n? 1493707. Detto dispositivo comprende una trave flessibile fissa con un incavo longitudinale, montata su cuscinetti sferici, la trave comprendendo il proprio rivestimento che poggia su anelli e cuscinetti. Nel meccanismo di piegatura, ? fornita una coppia di viti, che include viti mobili lungo la filettatura realizzata nella parte di estremit? della trave, e un insieme di elementi di azionamento sotto forma di piastre flessibili impilate in parallelo una sulla sommit? dell?altra nell?incavo longitudinale. L?estremit? della vite ? disposta in battuta contro le estremit? delle piastre, e il suo asse si estende parallelo all?asse della trave ed ? sfalsato verso le piastre. Cuscinetti sferici sono fissati in supporti. Le grinze sono raddrizzate per via di un nastro di materiale in movimento che scorre su un arco di formatura pi? corto del rullo raddrizzatore e che scorre su un arco pi? lungo a causa dell?adesione tra la superficie del rivestimento e il nastro che viene raddrizzato, nel qual caso emergono forze che distendono il nastro attraverso la direzione del suo movimento e rimuovono le grinze.
Lo svantaggio del dispositivo ? anche la sua complessit? di progettazione strutturale. Inoltre, le grinze sono raddrizzate soltanto al momento dello svolgimento del materiale dal rotolo, mentre, al momento dell?avvolgimento del materiale, le grinze non sono raddrizzate, ma per contro, emergono, in cui la larghezza del materiale che viene raddrizzato ? limitata dalla larghezza del rullo raddrizzatore.
La tecnica anteriore pi? prossima del modello di utilit? rivendicato ? un dispositivo per raddrizzare materiale descritto nella domanda europea n? 1234907, il cui principio di funzionamento ? basato sul materiale che passa tra una superficie piatta solida e un rullo raddrizzatore, la cui parete cilindrica ? dotata di una pluralit? di elementi elastici radialmente sporgenti, in particolare sotto forma di dita realizzate in materiale polimerico. Quando il materiale passa, i polpastrelli si spostano agendo sulle irregolarit? del materiale che viene raddrizzato e rimuovendo le grinze e, successivamente, essi stessi si raddrizzano per via della loro elasticit?. Dette dita possono essere disposte sul rullo in file o in modo elicoidale a vari intervalli.
Breve sommario dell?invenzione
Sebbene la struttura descritta riduca significativamente gli svantaggi degli altri dispositivi della tecnica anteriore dello stesso scopo, non ? possibile fissare l?effetto di raddrizzamento per mezzo di essa. Pertanto, le irregolarit? possono ricomparire dopo il raddrizzamento.
Lo scopo del modello di utilit? rivendicato consiste nel creare tale dispositivo per raddrizzare materiale arrotolato che, essendo caratterizzato da una progettazione strutturale semplificata ed essendo facile da azionare, pu? garantire l?ottenimento dei risultati tecnici che consistono nell?aumento dell?efficienza di raddrizzamento del materiale arrotolato.
Il problema ? risolto mettendo a disposizione un dispositivo per raddrizzare materiale arrotolato, comprendente un rullo raddrizzatore, la cui parete cilindrica ? dotata di elementi elastici sporgenti, in cui detto dispositivo comprende anche una tavola e un carrello per svolgere il materiale arrotolato posizionato al suo interno sulla superficie di lavoro della tavola man mano che il carrello si sposta sulla tavola, in cui il rullo raddrizzatore ? installato in modo girevole nel carrello con i suoi elementi elastici che interagiscono con il materiale durante lo svolgimento, e la tavola ? dotata di un?unit? di pressione per premere il materiale svolto contro almeno una parte della superficie di lavoro della tavola.
Pertanto, il materiale arrotolato posizionato nel carrello viene alimentato tra la superficie di lavoro della tavola e il rullo raddrizzatore e, passando tra detta superficie e gli elementi elastici del rullo raddrizzatore man mano che il carrello si sposta, applica una forza causata dalla forza di tensione agli elementi elastici, nel qual caso gli elementi elastici sono spostati, agendo in questo modo sulle irregolarit? del materiale e raddrizzandolo. Al contempo, l?unit? di pressione per premere il materiale svolto, che pu? essere predisposta per la pressione a vuoto o la pressione elettrostatica, per esempio, ? fornita per premere il materiale sulla superficie di lavoro della tavola, fissare l?effetto ottenuto per via dell?interazione del materiale con gli elementi elastici del rullo raddrizzatore e, pertanto, aumentare significativamente l?efficienza di raddrizzamento. ? inoltre osservato dalla descrizione che il dispositivo come rivendicato ? facile da azionare.
In aggiunta, la progettazione del dispositivo rispetto ai dispositivi analoghi ? notevolmente semplificata: non vi ? l?esigenza di elementi strutturali aggiuntivi, come rulli trasportatori, elementi elastici per regolare le dimensioni dello spazio, eccetera, l?effetto desiderato ? ottenuto combinando una tavola predisposta per premere il materiale svolto sulla sua superficie di lavoro e un rullo raddrizzatore di un determinato tipo montato su un carrello mobile sulla superficie di lavoro della tavola. Preferibilmente, l?unit? di pressione ? predisposta per regolare la forza di pressione. Durante l?uso, per esempio, la pressione a vuoto (in questo caso, l?unit? di pressione ? un sistema pneumatico che crea una sottopressione sotto il materiale che viene raddrizzato), ? ottenuta regolando la forza di aspirazione.
Nella forma di realizzazione maggiormente preferita del modello di utilit? rivendicato, gli elementi elastici del rullo raddrizzatore sono predisposti sotto forma di linguette, hanno la stessa lunghezza, sono distribuiti in modo uniforme sulla superficie di rullo raddrizzatore e sono rivolti dal centro del rullo ai suoi bordi, in cui gli elementi elastici rivolti in modo differente formano lo stesso angolo con l?asse di rullo. In alternativa, l?angolo di inclinazione tra gli elementi elastici e l?asse di rullo pu? variare, per esempio, da 90? nel centro del rullo a 45? in corrispondenza dei suoi bordi. Tale predisposizione del rullo aumenta l?efficienza di raddrizzamento di materiale e, in aggiunta, fornisce anche l?effetto di distendimento di quest?ultimo. Quanto sopra non esclude una forma di realizzazione in cui gli elementi elastici sono predisposti, per esempio, sotto forma di dita estendentisi radialmente a partire dalla parete cilindrica del rullo.
In una forma di realizzazione preferita, il rullo raddrizzatore comprende una trave e un insieme di elementi cilindrici cavi (la cui parete ? dotata di elementi elastici sporgenti a partire dall?esterno) posti sulla trave e collegati in modo amovibile gli uni agli altri. Per esempio, detti elementi cilindrici possono essere predisposti per essere inseriti gli uni negli altri quando vengono posti sulla trave, garantendo la creazione di un unico rullo raddrizzatore assemblato di dimensioni variabili, pertanto a seconda della lunghezza della trave e del numero di elementi cilindrici posti sulla trave. Tale predisposizione strutturale del rullo esaminato gli consente di essere atto a raddrizzare materiali di varie larghezze. Gli elementi elastici, per esempio, possono essere collegati alla parete degli elementi cilindrici descritti in un qualsiasi modo idoneo, oppure possono essere resi solidali con essa.
In modo maggiormente preferibile, il carrello ? predisposto per avvolgere il materiale svolto sulla superficie di lavoro della tavola in un rotolo man mano che il carrello si sposta sulla tavola nella direzione opposta alla direzione di svolgimento. In questo caso, gli elementi elastici del rullo raddrizzatore, come durante lo svolgimento, sono spostati, ma in senso inverso, agendo in questo modo sulle irregolarit? del materiale. Pertanto, l?effetto di raddrizzamento ? ottenuto sia al momento dello svolgimento del materiale dal rotolo e sia al momento dell?avvolgimento dello stesso in un rotolo, il che aumenta ulteriormente l?efficienza di raddrizzamento.
In modo maggiormente preferibile, il dispositivo come rivendicato funziona automaticamente attraverso l?uso di un sistema di controllo elettronico automatico. Il dispositivo come rivendicato pu? essere inoltre dotato di unit? per eseguire, oltre al raddrizzamento, altre manipolazioni con materiali noti alle persone esperte nella tecnica, le quali possono essere effettuate anche automaticamente.
Breve descrizione delle diverse viste dei disegni
La struttura del dispositivo come rivendicata ? spiegata in modo maggiormente dettagliato usando i disegni, in cui
la figura 1 ? una vista generale parziale di un dispositivo per raddrizzare materiale arrotolato secondo una delle forme di realizzazione preferite del modello di utilit?; la figura 2 ? una vista in sezione trasversale e longitudinale schematica di un rullo raddrizzatore secondo una delle forme di realizzazione preferite del modello di utilit?; la figura 3 ? una vista schematica che illustra il movimento dell?elemento elastico del rullo raddrizzatore quando subisce l?azione del materiale secondo una delle forme di realizzazione preferite del modello di utilit?;
le figure da 4 a 8 sono viste laterali schematiche di un dispositivo per raddrizzare materiale arrotolato secondo una delle forme di realizzazione preferite del modello di utilit? a vari stadi del suo funzionamento.
Descrizione dettagliata dell?invenzione
La figura 1 illustra una vista generale parziale di una delle forme di realizzazione preferite del dispositivo rivendicato per raddrizzare materiale arrotolato. Detto dispositivo comprende una tavola 1 dotata di un sistema pneumatico (non mostrato nella figura in esame) per la pressione a vuoto del materiale arrotolato contro la superficie di lavoro della tavola 1, un carrello 2 per lo svolgimento del materiale arrotolato posizionato al suo interno sulla superficie di lavoro della tavola 1 man mano che il carrello si sposta sulla tavola 1 lungo le guide (nella figura in esame, il carrello 2 ? vuoto, vale a dire non vi ? materiale arrotolato al suo interno), nonch? un rullo raddrizzatore 3 installato nel carrello 2. La figura 1 mostra che il rullo raddrizzatore 3 ? montato per essere mobile in alto e in basso. La posizione in basso e la posizione in alto del rullo 3 sono rispettivamente la sua posizione di funzionamento e la sua posizione di non funzionamento.
La figura 2 ? una vista in sezione trasversale e longitudinale schematica di un?area del rullo raddrizzatore 3 secondo una delle forme di realizzazione preferite del modello di utilit?. Detto rullo raddrizzatore 3 comprende una pluralit? di elementi cilindrici 4 posti sulla trave 5, le cui pareti sono dotate di elementi elastici sporgenti 6 a partire dall?esterno. La figura in esame mostra che gli elementi elastici 6 sono realizzati solidali con le pareti degli elementi cilindrici 4.
La figura 2 mostra anche che gli elementi elastici 6 sono predisposti sotto forma di linguette, hanno la stessa lunghezza, sono distribuiti in modo uniforme sulla superficie del rullo raddrizzatore 3 e rivolti dal suo centro ai bordi. L?angolo di inclinazione tra gli elementi elastici 6 e l?asse del rullo raddrizzatore 3 ? lo stesso.
Il rullo raddrizzatore 3 ? rappresentato rispetto alla tavola 1 e al materiale 7.
La figura 3 ? una vista schematica che illustra il movimento dell?elemento elastico 6 del rullo raddrizzatore 3 (non mostrato nella figura) di ?h e ?l quando subisce l?azione della forza P1 del materiale 7 che viene svolto sulla superficie di lavoro della tavola 1. Le figure da 4 a 7 mostrano viste laterali schematiche di un dispositivo per raddrizzare materiale arrotolato secondo una delle forme di realizzazione preferite del modello di utilit? in corrispondenza di vari stadi del suo funzionamento. Come nelle precedenti figure, il numero di riferimento 1 indica la tavola, il numero di riferimento 2 indica il carrello, il numero di riferimento 3 indica il rullo raddrizzatore, il numero di riferimento 7 indica il materiale (sia arrotolato sia svolto). Il numero di riferimento 8 indica l?attuatore del carrello 2 nelle figure in esame. Le frecce indicano la direzione di rotazione o movimento dei corrispondenti elementi strutturali, le linee tratteggiate indicano la nuova posizione degli elementi strutturali, rispetto alla precedente, dopo il movimento.
Il funzionamento del dispositivo rivendicato ? descritto di seguito facendo riferimento alle figure corrispondenti.
La figura 4 illustra la posizione iniziale del rullo raddrizzatore 3 installato nel carrello 2. In questa posizione, il rullo raddrizzatore 3 ? in alto, vale a dire nella sua posizione di non funzionamento, il carrello 2 non si muove, il sistema pneumatico per la pressione a vuoto del materiale contro la superficie di lavoro della tavola 1 ? non in funzione.
Quando viene ricevuto il segnale di avvio di funzionamento, l?attuatore 8 del carrello 2 ? attivato, per cui esso viene spostato lungo le guide verso la posizione del materiale arrotolato 7 avvolto su una bobina (si veda la figura 5). In questo caso, il rullo raddrizzatore 3 rimane nella sua posizione in alto.
Quando il carrello 2 si avvicina alla bobina con il materiale arrotolato 7, la bobina viene trasferita nel carrello 2 per mezzo di un manipolatore, dopodich? il rullo raddrizzatore 3 ? spostato verso il basso, vale a dire impostato nella sua posizione di funzionamento (si veda la figura 6).
Successivamente, il carrello 2 che trasporta la bobina con il materiale arrotolato 7 ? spostato nella direzione opposta, svolgendo il materiale 7 e raddrizzandolo per mezzo del rullo raddrizzatore 3 che, a questo punto, ? nella posizione in basso e si sposta per via della forza di attrito quando gli elementi elastici 6 toccano il materiale 7 (si veda la figura 7).
In questo caso, il materiale 7 applica agli elementi elastici 6 una forza ?1 causata dalla forza di tensione P del materiale 7 (P = costante), e gli elementi elastici 6, che sono sottoposti a detta forza, sono piegati di ?h e sono spostati di ?l, tendendo in questo modo a raddrizzare il materiale 7 (si veda la figura 3).
Durante il raddrizzamento, il materiale 7 scorre sugli elementi elastici 6 successivi, accumulando l?effetto di raddrizzamento. Inoltre, in corrispondenza di questo stadio, il sistema pneumatico ? attivato per la pressione a vuoto del materiale 7 contro la superficie di lavoro della tavola 1 per fissare l?effetto di raddrizzamento.
Come mostrato nella figura 8, dopo il completamento del raddrizzamento, il carrello 2 che trasporta la bobina ? spostato nella direzione opposta alla direzione di svolgimento, avvolgendo pertanto il materiale 7 svolto sulla superficie di lavoro della tavola 1 in un rotolo (vale a dire, avvolgendo il materiale 7 sulla bobina), il rullo raddrizzatore 3 essendo ancora nella posizione in basso. Pertanto, i processi simili a quelli descritti sopra facendo riferimento alla figura 3 sono eseguiti al momento dell?avvolgimento.
A seguito del completamento dell?avvolgimento, il rullo raddrizzatore 3 ? spostato verso l?alto (vale a dire, impostato nella sua posizione di non funzionamento), e la bobina con il materiale raddrizzato 7 avvolto su di essa ? rimossa dal carrello 2 per mezzo di un manipolatore.
Pertanto, viene fornito un dispositivo per raddrizzare materiale arrotolato che, essendo caratterizzato da una progettazione strutturale semplificata ed essendo facile da azionare, garantisce l?ottenimento dei risultati tecnici che consistono nell?aumento dell?efficienza di raddrizzamento di materiale arrotolato.

Claims (9)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo per raddrizzare materiale arrotolato comprendente:
un rullo raddrizzatore, la cui parete cilindrica ? dotata di elementi elastici sporgenti, caratterizzato dal fatto di
comprendere una tavola e un carrello per svolgere il materiale arrotolato posizionato al suo interno sulla superficie di lavoro della tavola man mano che il carrello si sposta sulla tavola,
in cui il rullo raddrizzatore ? installato in modo girevole nel carrello con i suoi elementi elastici che interagiscono con il materiale durante lo svolgimento, e la tavola ? dotata di un?unit? di pressione per premere il materiale svolto contro almeno una parte della superficie di lavoro della tavola.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui l?unit? di pressione ? predisposta per la pressione a vuoto o la pressione elettrostatica.
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui l?unit? di pressione ? predisposta per regolare la forza di pressione.
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui gli elementi elastici del rullo raddrizzatore sono predisposti sotto forma di linguette.
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui gli elementi elastici del rullo raddrizzatore hanno la stessa lunghezza.
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui gli elementi elastici sono distribuiti in modo uniforme sulla superficie del rullo raddrizzatore.
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui gli elementi elastici del rullo raddrizzatore sono rivolti dal centro del rullo ai suoi bordi.
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il rullo raddrizzatore comprende una trave e un insieme di elementi cilindrici cavi posti sulla trave e collegati in modo amovibile l?uno all?altro.
9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il carrello ? predisposto per avvolgere il materiale svolto sulla superficie di lavoro della tavola in un rotolo man mano che il carrello si sposta sulla tavola nella direzione opposta alla direzione di svolgimento.
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