ITPN950028A1 - Procedimento ed apparato di impregnazione con colla di una pluralita' di nastri continui - Google Patents

Abstract

Procedimento di incollaggio di una pluralità di nastri continui in un impianto per la fabbricazione di tubi di cartone, avvolgendoli a spirale continua gli uni sugli altri su un mandrino rotante, comprendente lo svolgimento di detta pluralità di nastri continui da rispettive bobine, il trascinamento di detti nastri in rispettive unità singole di impregnazione, l'impregnazione selettiva di ciascuno di detti nastri, l'accoppiamento e l'avvolgimento dei nastri per trascinamento su detto mandrino, in cui i nastri vengono impregnati per contatto con rispettivi rulli distributori rotanti, i quali sono a loro volta alimentati di colla dallo sfioramento con rispettivi rulli trasferitori, i quali prelevano la colla da rispettivi bagni in cui sono parzialmente immersi e rotanti.

Description

Descrizione del Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo: "PROCEDIMENTO ED APPARATO DI IMPREGNAZIONE CON COLLA DI UNA PLURALITÀ' DI NASTRI CONTINUI”

Questa invenzione riguarda un procedimento ed un impianto di produzione di tubetti di cartone realizzati mediante l'incollaggio di nastri continui, preferibilmente di carta ed utilizzati precipuamente nel settore tessile.

E* nota l'esistenza di piu' procedimenti atti a realizzare tubetti di cartone mediante l’avvolgimento di nastri continui di carta: il caso più noto ed applicato e' la realizzazione di tali tubetti in cui una pluralità' di nastri continui, avvolti in opportune bobine, vengono sincronicamente svolti ed immersi in un unico bagno di colla che li impregna in modo uniforme; all'uscita del bagno detti nastri vengono ripuliti dalla colla in eccesso facendoli lambire da opportuni elementi cosiddetti raschiatori , ed infine detti nastri vengono sincronicamente avvolti a spirale su un mandrino fisso che costituisce la struttura su cui viene formato il tubo di cartone.

Una cinghia in gomma provvede ad avvolgere i nastri di carta sul fuso ed a farli ruotare in modo che si uniscano a spirale compattandosi.

L'unico vantaggio dell’impregnazione per immersione con un unico tipo di colla consiste nella semplicità’ dell'impianto con una unica vasca di impregnazione.

Tale tecnologia e’ ben nota a qualsiasi esperto del settore e pertanto non verrà’ oltre illustrata.

E sono ben noti anche gli inconvenienti che questa tecnologia porta, e che vengono brevemente riassunti: innanzitutto le sbarre di guida di ogni nastro verso e dal bagno costituiscono delle zone di deviazione che creano delle sollecitazioni meccaniche nel nastro e rischiano di deteriorarne le fibre; inoltre l'immersione dei nastri comporta il fatto che essi vengono completamente imbibiti di colla e quindi diventano molto umidi.

Le rotture dei nastri cosi' prodotti costringono a fermare tutto l'impianto con gli oneri derivanti.

Un altro inconveniente di questo tipo di impianto e’ che in una stessa vasca tutti i nastri non hanno la medesima durata d'immersione poiché’ i loro cammini rispettivi nel bagno hanno necessariamente delle lunghezze diverse.

Altri problemi sono dovuti alla necessita' di avere una serie di guide individuali per i nastri all’uscita dalla vasca. Tali guide tendono a rimuovere per sfregamento una certa quantità' di colla e a ripartirla disuniformemente. Tuttavia gli inconvenienti maggiori dipendono dal fatto che l’immersione dei nastri nella colla e' completa, e che il bagno di colla e’ unico e comune per tutti i nastri; i problemi che ne derivano sono dovuti al fatto che il nastro di carta viene completamente impregnato di colla e ne assorbe quindi l’umidita', che deve poi essere estratta nella successiva fase di asciugatura.

Sfortunatamente tale fase di asciugatura, per essere efficace, deve essere piuttosto energica, e questo porta ad un duplice problema: da un lato detta fase di asciugatura deve durare un significativo lasso di tempo, con ciò' rallentando il flusso produttivo e quindi la produttività' di tutto l'impianto, dall'altro lato una asciugatura energica ha come frequente effetto la generazione di deformazioni nella geometria e nelle dimensioni del tubo di cartone, cosa del tutto inaccettabile in tubi di cartone per impiego tessile, particolarmente se ad alte prestazioni. Oltre a questi elementi negativi, bisogna anche mettere in conto un elevato consumo di colla, circa il doppio di quanto sarebbe necessario, poiché' entrambe le faccie del nastro vengono bagnate dalla colla quando invece basta che solo una di queste venga bagnata.

In generale e’ da considerare che un minore contenuto iniziale d acqua migliora sensibilmente la qualità' del manufat to , aumentandone la stabilita' e la robustezza (Si veda al proposito: FORSCHUNGBERICHT Nr. 09/1984: Entwicklung und Erpriifung von Mess- und Priifmethoden fiir zilindrische Hulsen aus Papier-, Munchen 12-1984.)

A sua volta la vasca unica provoca ulteriori inconvenienti-, infatti essa apporta lo stesso tipo di colla per ogni strato, ciò' che costituisce un assurdo tecnico ed una perdita economica poiché' ogni strato di un tubetto, a cui si richiedono determinate prestazioni, richiede un tipo di colla le cui caratteristiche sono normalmente diverse dalla colla richiesta per gli altri strati; ad es. e' inutilmente dispendioso, per un tubetto di cartone impiegato .nel settore tessile e a cui si richiedono elevate prestazioni, utilizzare un unico tipo di colla per tutti gli strati, quando e’ noto che per gli strati interni, che sono meno sollecitati, basterebbe una colla di caratteristiche ben inferiori e quindi piu’ economica.

Per ovviare ad alcuni degli inconvenienti citati e’ noto, ad es. dal brevetto europeo EP 0461055, realizzare un impianto dotato di piu' dispositivi di incollaggio ciascuno dei quali e' attraversato da un solo nastro, il quale può' seguire due percorsi diversi: un primo percorso che passa nel bagno di colla ed un secondo percorso che non vi passa; inoltre sono compresi mezzi per erogare un primo tipo di colla in almeno un dispositivo d’incollaggio ed un secondo tipo di colla in almeno un altro dispositivo d'incollaggio. I vantaggi di tale soluzione sono diffusamente esposti nel citato brevetto e quindi per brevità' non vengono ripetuti.

Si segnala solo che l'inventore di tale brevetto, ben conscio dei problemi causati dall'immersione totale della carta, ha cercato di eliminarli per due vie: la prima consiste in una mini-immersione, cioè’ un'immersione cosi' veloce da ridurre al massimo l’apporto di colla e quindi di umidita' ; la seconda via invece percorre la strada completamente diversa della deposizione per caduta della colla su una sola faccia del nastro di carta.

Tuttavia le soluzioni esposte in detto brevetto presentano alcuni inconvenienti che ne limitano sensibilmente l’impiego: infatti nella modalità’ "ad immersione" si presentano sostanzialmente tutti gli inconvenienti presenti nel modo tradizionale con vasca unica, anche se in entità’ ridotta; inoltre per i due diversi percorsi si deve comunque utilizzare lo stesso tipo di colla, che dev’essere un tipo di colla che possa cadere regolarmente, e quindi molto liquida e pertanto con bassa percentuale di residuo secco. Ma ciò' ci ripropone in altra veste gli stessi problemi di impregnare per immersione, poiché’ una colla molto liquida apporta al nastro di carta una abbondante quantità’ di acqua che deve naturalmente essere asportata nella successiva essicazione.

Inoltre nella modalità' "non-immersione" la deposizione della colla avviene per riversamento di questa dall'alto sulla faccia da impregnare, la quale viene poi raschiata da un raschiatore superiore 29 e da un raschiatore inferiore 30. Tutto ciò’ provoca altri inconvenienti, come l'esperto del settore ben conosce, che derivano:

a) dal fatto che l'impregnazione per riversamento per gravita’ della colla e’ un procedimento estremamente aleatorio date le numerose variabili in gioco non tutte controllabili, che danno luogo ad una deposizione ed una distribuzione irregolare di colla e ad un suo consumo maggiorato,

b) dal fatto anche che il nastro subisce comunque due raschiature, anche sulla faccia non impregnata, ciò’ che costituisce una lavorazione inutile anzi dannosa perche' ogni raschiatura indebolisce la resistenza del nastro rompendo le fibre della carta; inoltre e’ ben noto che una raschiatura uniforme e’ molto difficile da ottenere.

Gli inconvenienti sopra-citati non sono neppure giustificati dalla possibilità’ di impregnare con tipi diversi di colla, dato che non vengono eliminati gli inconvenienti dovuti alla necessita’ di impiegare comunque colle molto liquide.

Sarebbe quindi desiderabile, ed e’ scopo della presente invenzione, di realizzare un procedimento ed un impianto per la costruzione industriale di tubi di cartone per impiego tessile senza incorrere negli inconvenienti ricordati, ed in particolare mediante la deposizione di uno strato di colla anche ad alta percentuale di residuo seccò, superiore al 50 % avente uno spessore predefinito, su una sola faccia del nastro di carta, tale deposizione essendo effettuata con la massima regolarità' e con la possibilità’ di controllare e regolare indipendentemente tutti i principali fattori che influenzano detta deposizione, il procedimento essendo inoltre atto a consentire la deposizione di un tipo di colla specifico per ogni nastro di carta.

In effetti la possibilità’ di deporre la colla su una sola faccia offre ulteriori vantaggi durante 1’essicazione del tubo di cartone: infatti se la faccia bagnata di colla e’ una sola, sera' logicamente necessaria un'energia minore per essicare il tubo ed un tempo piu’ ridotto che se entrambe le facce fossero incollate.

Un ulteriore vantaggio di impregnare di colla un solo lato del nastro produce anche un minore spessore del tubetto, migliorandone la qualità’ soprattutto quando si impiegano alte velocita’ ed accelerazioni, poiché' bisogna considerare che una quantità’ di colla inferiore riduce l’inerzia dei tubetti finiti e li rende quindi piu’ adatti per impieghi gravosi e ad alta velocita’.

Inoltre la possibilità’ di utilizzare colle diverse per strati diversi consente di ottenere tubetti le cui caratteristiche siano esattamente mirate alle prestazioni volute, senza inutili incrementi di costo oltre il costo minimo per ottenere quelle prestazioni. Se poi si utilizzano colle ad alta percentuale di residuo secco l'asciugatura avviene quasi naturalmente , con la possibilità’ in certe' condizioni particolarmente favorevoli di eliminare del tutto la fase di asciugatura.

Questo scopo e' raggiunto realizzando un tipo di procedimento e di impianto secondo le allegate rivendicazioni e descrizione.

L'invenzione verrà' meglio compresa dalla seguente descrizione, a solo scopo d’esempio non limitativo e con riferimento agli allegati disegni in cui:

la fig. 1 mostra una vista frontale schematica di un impianto secondo l'invenzione,

la figure 2a e 2b mostrano due possibili varianti di un perfezionamento di una parte dell'impianto,

- la fig. 3 mostra un perfezionamento dell’invenzione,

la fig. 4 mostra una ulteriore variante di una parte dell’impianto secondo l'invenzione, che consiste essenzialmente in un procedimento di deposizione di uno strato di colla esattamente regolabile su rispettivi nastri continui normalmente di carta, originariamente avvolti su rispettive bobine, e svolti ordinatamente da queste.

La peculiarità' del procedimento si basa sull 'impiego contemporaneo di una pluralità' di unita’ di deposizione. ciascuna delle quali deposita per contatto uno strato di colla di spessore e tipo predefinito su un solo nastro e solo su una faccia di questo. Inoltre, anche se ogni unita' di deposizione comprende una rispettiva vasca piena di colla, tale deposizione non avviene mai per immersione del nastro nella colla contenuta nella rispettiva vasca, ma esclusivamente per apporto . indiretto; in pratica la deposizione su ciascun nastro viene ottenuta facendo ruotare un opportuno rullo trasferitore, immerso solo parzialmente , nel bagno di colla; la superficie esterna cilindrica di detto rullo trasferitore uscendo progressivamente dal bagno trascina con se’ uno strato di colla, e viene fatta sfiorare ad una distanza regolabile la superficie esterna cilindrica di un secondo rullo, che per distinguerlo dal primo chiameremo rullo distributore, che e’ trascinato in rotazione continua dalla faccia da incollare di un rispettivo nastro, e che ruota in senso coerente con il senso di rotazione del rullo trasferitore.

La costanza della distanza tra le superfici del rullo trasferitore e del rullo distributore assicura che la colla si trasferisce con uno strato continuo e regolare sul rullo distributore, il quale, ruotando a contatto e anche premuto dal rispettivo nastro vi deposita una parte di colla sulla faccia di contatto con un procedimento simile alla stampa flexografica di tessuti o carta.

Dette unita' di deposizione sono dispositivi distinti che possono essere liberamente inseriti, disinseriti, alimentati con tipi diversi di colla e regolati in maniera del tutto autonoma ed indipendente uno dall’altro.

Infine detti nastri incollati vengono trascinati dal mandrino che li avvolge ordinatamente a spirale con le relative faccie incollate disposte all'interno, secondo una tecnica nota .

Risulta evidente quindi che tramite detto procedimento, che opera contro i pregiudizi tecnici attuali, e' possibile realizzare un tubo di cartone in cui tutti i fattori possono essere variati e regolati a volontà' ed indipendentemente; infatti oltre al numero di nastri di carta e al tipo di carta di ciascun nastro (già' patrimonio della tecnica nota) può’ essere scelto un tipo di colla diverso, in particolare un tipo di colla particolarmente denso, da depositare su una sola faccia di un rispettivo nastro in modo assolutamente uniforme, tale risultato essendo ottenuto con un procedimento semplice, affidabile, economico e realizzabile con normali tecniche produttive, ed atto ad ottenere tubi di cartone aventi caratteristiche tecniche ed economiche ottimizzate per gli impieghi previsti.

Si descrive ora con maggiore dettaglio il procedimento ed un esempio di un impianto atto ad eseguire detto procedimento, insieme ad alcune varianti migliorative.

Con riferimento alla fig. 1 si osservino un impianto costituito da una pluralità’ di unita’ di impregnazione 1, 2, 3 ciascuna delle quali comprende rispettive vasche 11, 12, 13 contenenti la colla, rispettivi rulli trasferitori 14, 15 e 16 rotanti e parzialmente immersi nei rispettivi bagni di colla, e rispettivi rulli distributori 17, 18, 19 aventi assi di rotazione paralleli agli assi dei relativi rulli trasferitori, ma con le loro superi ìci relative disposte ad una minima distanza tra loro.

L’impianto comprende anche una pluralità' di bobine (non mostrate) formate da rispettivi nastri di carta 8, 9, 10. Detti nastri, che vengono trascinati dal mandrino 20 in modo da avvolgersi a spirale sul medesimo mandrino per formare il tubo 21, secondo la tecnica nota, sono svolti dalle rispettive bobine e trascinano a loro volta con un moto continuo i rispettivi rulli distributori 17, 18, 19, sulle cui superi ici vi e’ come detto un apporto ciclico di colla dai rispettivi rulli trasferitori 14, 15 e 16.

Il procedimento sara’ ora evidente all'esperto del settore: il movimento rotatorio del mandrino 20 trascina la pluralità' di nastri 8, 9, 10, inizialmente avvolti su detto mandrino, a svolgersi dalle rispettive bobine e a trascinare con il loro movimento sostanzialmente uniforme i rispettivi rulli distributori 17, 18, 19, dal cui contatto a pressione vengono impregnati di colla; questa e’ prelevata dai rispettivi rulli trasferitori 14, 15, 16 che ruotano in modo che le loro superfici sfiorino in modo coerente le superfici dei rispettivi rulli distributori i quali, essendo parzialmente immersi nelle rispettive vasche 11, 12, 13, ne prelevano la colla.

La pressione con cui detti nastri toccano i rispettivi rulli distributori e' dovuta sia alla resistenza alla rotazione delle rispettive bobine, sia all’angolo di contatto tra ogni nastro ed il rispettivo rullo distributore, entrambi detti fattori essendo regolabili per tarare esattamente lo strato di colla da depositare in funzione delle altre variabili. Dopo l'applicazione di colla detti nastri continuano ad essere trascinati sul mandrino 20 per formare il tubo 21. Un importantissimo perfezionamento dell’invenzione consiste nella possibilità’ di regolare la distanza tra gli assi dei rulli distributori e rispettivi rulli trasferitorì, in modo da regolare l’interferenza con lo spessore di colla trattenuto dal rullo trasferitore e quindi regolare lo spessore di colla trasportato sul rullo trasferitore.

Un aspetto fondamentale dell'invenzione consiste nel fatto che il rullo distributore e' messo in rotazione esclusivamente dall’effetto di trazione del rispettivo nastro, mentre il rullo trasferitore e' messo in rotazione da mezzi autonomi non dipendenti dalla velocita’ del nastro, per cui, anche se detti rulli ruotano in modo coerente, le loro velocita' periferiche possono essere differenziate.

La motorizzazione dei rulli trasferitori e’ fornita da opportuni motori e mezzi di comando, noti allo stato della tecnica e non mostrati. Pertanto anche la velocita’ relativa tra le superfici esterne di ogni rullo distributore ed il corrispondente rullo trasferitore e’ un fattore regolabile autonomamente in funzione dei risultati voluti, e può' variare indipendentemente da una unita’ di deposizione all’altra .

Un ulteriore perfezionamento e’ ottenibile modificando la posizione relativa della bobina di un determinato nastro rispetto al corrispondente rullo distributore; infatti con riferimento alle figure 2a e 2b si osservino le due diverse posizioni relative dei rulli di posizionamento 55 e 56 rispetto al rullo distributore 14, in modo da formare due rispettivi angoli di contatto A e B, ovviamente differenti e regolabili in funzione delle posizioni assunte da detti rulli di posizionamento.

Vantagg iosamente , per migliorare la deposizione della colla sul rispettivo nastro, oltre all'angolo di contatto, dette unita’ singole di deposizione possono essere dotate di un rispettivo rullo mobile di contrasto 30, ad asse rotante in posizione fissa, detto rullo mobile di contrasto e il rispettivo rullo di distribuzione essendo disposti e configurati per ruotare in modo che le rispettive superfici esterne siano atte ad entrare progressivamente a contatto con la rotazione di detti rulli; il nastro 8 viene quindi fatto passare tra il rispettivo rullo distributore 17 ed il corrispondente rullo di contrasto 30, vedi fig. 3.

Regolando la pressione reciproca di detti rulli e' quindi possibile esercitare un’ulteriore forma di controllo e di regolazione sulle caratteristiche della deposizione.

Poiché’ i rulli distributori diventano critici per il buon funzionamento dell'intero procedimento ed impianto, ad evitare che qualcuno di detti rulli per qualsiasi ragione si blocchi inavver titamente e’ vantaggioso dotare detti rulli di dispositivi sensori di rotazione, non mostrati poiché’ la loro natura ed applicazione sono ben noti allo stato dell’arte, i quali siano atti a monitorizzare continuamente il corretto movimento dei rulli ed a segnalare tempestivamente quando un rullo distributore si arresta o ruota irregolarmente. Tale impianto può' essere migliorato con l'inserimento di dispositivi, anche automatici, di rilevazione di blocco o di irregolare funzionamento di almeno un rullo distributore.

Infatti il funzionamento irregolare di tali rulli e’ principalmente dovuto o ad un loro grippaggio o alla rottura del relativo nastro: in entrambi i casi ciò’ compromette sicuramente la qualità' del processo produttivo, per cui risulta particolarmente vantaggioso disporre il controllo costante ed immediato su qualsiasi anomalia di rotazione.

Il procedimento e l’impianto possono inoltre essere semplificati riducendo il numero delle unita' di deposizione senza ridurre il numero dei nastri; ciò’ può' essere facilmente ottenuto facendo depositare piu' nastri da una stessa unita’ di deposizione, ed allargando opportunamente la larghezza dei relativi rulli, della vasca e degli organi associati comuni. Tale configurazione tuttavia presenta il pericolo di accavai lamento tra i nastri uscenti dalla medesima unita’ , ma tale pericolo può’ facilmente essere eliminato mediante un opportuno percorso dei nastri che lo esperto del settore può’ facilmente realizzare con mezzi noti Una variante migliorativa delle precedenti configurazioni consiste nel fatto di realizzare l’impianto descritto in cui pero' due nastri, ed esattamente il nastro che viene avvolto per primo e quindi si trova all’interno e quello immediatamente seguente verso l'esterno, non seguono esattamente il percorso descritto.

Infatti bisogna considerare che il nastro interno non deve avere la faccia interna incollata, proprio perche’ essendo interno non ha nastri ancora piu’ interni da incollare. Pertanto la variante consiste nel far avvolgere il nastro interno direttamente dalla bobina e senza venire incollato, dato che la sua compattazione e’ realizzata tramite l'incollatura, verso l'interno, del nastro contiguo esterno.

Una modifica a questa variante consiste nella incollatura verso l’esterno del solo nastro interno, e nel l'avvolgere il secondo nastro senza preventivamente incollarlo. In tale modo non e’ piu’ il secondo nastro a bloccare il nastro interno ma e’ il nastro interno a bloccare il secondo nastro Per eseguire l’incollatura verso l'esterno di tale nastro interno, si può’ efficacemente utilizzare la configurazione mostrata in 70, figure 1 e 4, ove si vede come il nastro da incollare all’esterno 50 viene fatto seguire un percorso articolato, segnato a linea continua, che parte da un primo rullo posiz ionatore 51, per passare attorno ad un secondo rullo pos izionatore 52 posto sostanzialmente sotto e dall’altra parte dell’unita’ di deposizione 70, ruotare quindi sul rispettivo rullo distributore 53 per esservi depositato lo strato di colla, ruotare infine attorno al terzo rullo posizionatore 54 per essere infine avviato sul mandrino 20.

Come e’ facilmente osservabile dalla figura, detto nastro viene incollato sulla faccia rappresentata con le varie treccie indicate con "C" e quindi si avvolge sul mandrino con tale faccia rivolta all'esterno.

Al contrario, nella configurazione normale il nastro 60, disegnato con linea tratteggiata e da incollare sulla faccia interna, parte dal medesimo rullo posizionatore 51 per ruotare subito sul medesimo rullo distributore 53 ed essere poi avvolto sul mandrino.

Come e’ facilmente osservabile dalla figura 4, detto nastro viene incollato sulla faccia rappresentata con le treccie riferite "H” e quindi si avvolge sul mandrino con tale faccia rivolta all'interno.

E’ quindi spiegato come la configurazione sopra illustrata consente di incollare un qualsiasi nastro sulla faccia esterna invece che sulla faccia interna.

Si intende che quanto e' stato detto e mostrato con riferimento ai disegni allegati e’ stato dato a puro titolo esemplificativo, e che possono essere apportate altre modifiche e varianti, purché comprese nelle rivendicazioni, senza uscire dall'ambito di protezione della presente invenzione .

Claims (13)

1. RIVENDICAZIONI 1) Procedimento di incollaggio di una pluralità' di nastri continui di carta (8, 9, 10), trascinati uniformemente, in un impianto per la fabbricazione di tubi di cartone (21) realizzati esclusivamente con detti nastri i quali sono consolidati stabilmente essendo avvolti a spirale continua gli uni sugli altri su un mandrino (20), comprendente: a) lo svolgimento di detta pluralità' di nastri continui da rispettive bobine, b) il trascinamento di detti nastri in rispettive singole unita' di deposizione (1, 2, 3) comprendenti rispettivi bagni di colla contenuti in rispettive vasche (11, 12, 13), c) l'applicazione selettiva di colla su ciascuno di detti nastri in dette rispettive unita’ di impregnazione, e l'accoppiamento ed avvolgimento di detta pluralità' di nastri per trascinamento su detto mandrino del tubo di cartone (21) cosi' ottenuto, caratterizzato dal fatto che: - detta applicazione di colla avviene solo su una faccia di detti nastri (8, 9, 10), - detta applicazione selettiva di colla avviene mediante il trascinamento ed il conseguente contatto continuo, per un predefinito angolo (A, B) rispetto alla superficie cilindrica, di un rispettivo rullo distributore rotante (17, 18, 19) da parte della faccia da incollare di un rispettivo nastro, su detto rullo distributore essendo stato precedentemente e ciclicamente applicato uno strato di colla, - la colla che viene depositata sulla superficie cilindrica di detto rullo distributore vi viene trasferita da un rispettivo rullo cilindrico trasferitore rotante (14. 15, 16) avente asse parallelo all’asse del rispettivo rullo distributore e disposto in modo che le due rispettive superfici cilindriche si trasferiscono la colla per laminazione, preferibilmente continua, la superficie esterna di detti rulli trasferitori viene fatta ruotare ed impregnare di colla mediante immersione sequenziale in detti rispettivi bagni di colla contenuti in dette rispettive vasche.
2. 2) Procedimento in accordo alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che almeno una stessa unita' di deposizione e’ atta a incollare contemporaneamente una pluralità’ di nastri distinti mediante un opportuno allargamento e dimensionamento dei rispettivi rullo distributore, rullo trasferitore, vasca ed organi associati.
3. 3) Procedimento secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la distanza tra gli assi dei rulli distributori e rispettivi rulli trasferitori e' regolabile indipendentemente.
4. 4) Procedimento in accordo ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti rulli distributori sono trascinati nel loro moto rotatorio unicamente dal movimento dei rispettivi nastri.
5. 5) Procedimento in accordo ad una qua lsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratter izzato dal fatto che almeno parzialmente detti rulli trasferitori sono posti in rotazione mediante motorizzazione autonoma.
6. 6) Procedimento in accordo ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratter izzato dal fatto che detto angolo di contatto (A, B) tra almeno un nastro (8) e la superficie cilindrica esterna del rispettivo rullo distributore (17) e’ variabile e regolabile selettivamente.
7. 7) Impianto per la produzione di tubetti in cartone composto da una molteplicità' di nastri di carta avvolti a spirale e realizzati secondo il procedimento descritto in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratter izzato dal fatto che almeno parzialmente detti rulli di distribuzione (17) sono dotati di un rispettivo rullo mobile di contrasto (30), il quale insieme al rispettivo rullo di distribuzione e’ posizionato per ruotare in modo che le rispettive superfici esterne siano atte ad entrare progressivamente a contatto con la rotazione di detti rulli di distribuzione e di contrasto.
8. 8) Impianto secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il posizionamento di detti rulli distributori e dei relativi rulli di contrasto e' regolabile in modo da poter variare la pressione reciproca di contatto tra le rispettive superfici esterne lungo la linea di contatto, e che detta linea di contatto è atta ad alloggiare e a rullare detto relativo nastro.
9. 9) Impianto secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detti rulli mobili di contrasto sono fatti ruotare da mezzi autonomi di movimento.
10. 10) Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, caratterizzato dal fatto che almeno un rullo distributore e' dotato di almeno un sensore di allarme di bloccaggio o di rotazione irregolare di detto rullo.
11. 11) Impianto secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto di essere atto ad arrestarsi automaticamente in presenza di un segnale emesso da detto sensore di allarme.
12. 12) Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 11, caratterizzato dal fatto di essere atto ad incollare contemporaneamente almeno un nastro di carta (50) sulla faccia esterna (C) ed almeno una pluralità' di nastri di carta (60) sulla rispettiva faccia interna (H), detti nastri essendo avvolti sul medesimo mandrino.
13. 13) Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il trascinamento di detti nastri nelle rispettive singole unita’ di impregnazione e' realizzato attraverso un unico percorso prestabilito per ciascuno di detti nastri e di dette unita’.