ITBO990445A1 - Sistema per il sollevamento di un contenitore da una sede incassata nel terreno e per lo scarico dei rifiuti in esso contenuti in un cassone - Google Patents

Description

SISTEMA PER IL SOLLEVAMENTO DI UN CONTENITORE DA UNA SEDE INCASSATA NEL TERRENO E PER LO SCARICO DEI RIFIUTI IN ESSO CONTENUTI IN SITUATO SU UN VEICOLO

DESCRIZIONE DEL L' INVENZIONE

La presente invenzione si inserisce in quel settore tecnico concernente la raccolta dei rifiuti solidi urbani, con particolare riferimento ad un sistema per il sollevamento di un contenitore da una sede incassata nel terreno e per lo scarico dei rifiuti in esso contenuti in un cassone situato su di un veicolo. Sono noti contenitori adibiti all’accumulo dei rifiuti solidi urbani che vengono alloggiali in opportune sedi incassate nel terreno dotate di un relativo coperchio sollevabile.

La disposizione di tali contenitori in sedi incassate nel terreno, e non direttamente accessibili dall’esterno, consente di liberare le sedi stradali dagli usuali cassonetti carrellati e di evitare l’insorgere di cattivi odori e batteri dovuti a prolungate giacenze dei rifiuti in tali cassonetti.

Per consentire lo smaltimento dei rifiuti contenuti nei contenitori incassati nel terreno sono previsti, allo stato attuale, dispositivi che realizzano l’emersione, parziale o completa, del contenitore medesimo dalla sede incassata.

I sistemi a sollevamento parziale del contenitore consentono solamente di rendere accessibili esternamente gli attacchi unificati associati al contenitore.

Per lo svuotamento del contenitore è dunque necessario che i veicoli adibiti alla raccolta dei rifiuti aggancino il contenitore in corrispondenza dei relativi attacchi unificati, lo sollevino ulteriormente fino alla sua completa emersione e lo ribaltino per consentire la caduta dei rifiuti negli appositi cassoni ad essi associati.

Tali operazioni risultano estremamente complesse ed attuabili solamente da operatori specializzati, inoltre possono risultare notevolmente pericolose per i medesimi operatori se non eseguite con la massima attenzione e cautela.

I dispositivi che sollevano completamente il contenitore dalla relativa sede predispongono il contenitore medesimo al ribaltamento sui cassoni associati ai veicoli adibiti alla raccolta dei rifiuti. Anche in tale caso le operazioni da effettuare per lo svuotamento del contenitore non risultano di inunediata realizzazione, ed inoltre è sempre necessario effettuare un ribaltamento del contenitore medesimo.

È da evidenziare come, inoltre, una volta eseguito lo scarico dei rifiuti alfintemo del cassone di raccolta, il contenitore debba essere riposìzìonato in corrispondenza del dispositivo di sollevamento per il suo ricollocamento all’ interno della sede incassata.

Devono dunque essere previsti particolari elementi di accoppiamento tra il contenitore ed il dispositivo di sollevamento per facilitare le operazioni di riposizionamento.

Ciò incrementa notevolmente le difficoltà di progettazione e di realizzazione di tali tipologie di dispositivi di sollevamento, influendo in modo estremamente gravoso sui costi.

Scopo della presente invenzione è quello di proporre un sistema per il sollevamento di un contenitore da una sede incassata nel terreno e per lo scarico dei rifiuti in esso contenuti in un cassone situato su un veicolo che consenta di superare gli inconvenienti sopra lamentati.

Più in particolare, scopo peculiare della presente invenzione è quello di presentare un sistema che garantisca di ottenere una completa emersione del contenitore dalla sede incassata e di realizzare, conseguentemente, il relativo svuotamento con semplici ed affidabili operazioni, in tutta sicurezza per gli operatori addetti.

Altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un sistema che consenta di effettuare lo scarico dei rifiuti accumulati nel contenitore senza il ricorso a mezzi interposti di accoppiamento con il veicolo preposto alla raccolta dei medesimi.

Ulteriore scopo della presente invenzione è di presentare un sistema che oltre a soddisfare gli scopi precedenti risulti di semplice realizzazione, estremamente funzionale e di costo contenuto in relazione alle prestazioni da esso fornite.

I cilati scopi vengono interamente soddisfatti in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni. Le caratteristiche deirinvenzione saranno evidenziate nel seguito in cui verranno descritte preferite, ma non esclusive, forme di realizzazione, con riferimento alle unite tavole di disegno nelle quali:

- la Fig. 1 illustra, in modo schematico, una vista laterale, parzialmente in spaccato, del sistema oggetto della presente invenzione nella posizione operativa corrispondente aH’alloggiamento del contenitore aH’intemo della sede incassata;

- la fig. 2 mostra, schematicamente, una vista laterale del sistema proposto nella posizione operativa corrispondente alla completa emersione del contenitore ed allo svuotamento dei relativi rifiuti nel cassone del veicolo adibito a tale raccolta;

- la fig. 3 illustra, schematicamente secondo una vista laterale parzialmente in spaccato, una interessante variante realizzati va del sistema presentato durante la fase operativa di svuotamento del contenitore e di scarico dei relativi rifiuti nel cassone del veicolo adibito a tale raccolta;

- la fig. 4 rappresenta, in modo schematico, la vista secondo la sezione IV-IV di fig.3;

- le figg. 5a e 5b mostrano, schematicamente secondo viste laterali, elementi particolarmente significativi del sistema presentato, secondo due distinte posizioni operative;

- la fig. 6 rappresenta, schematicamente, la vista secondo la sezione VI-VI di fig.Sa;

- la fig. 7 illustra in modo schematico, secondo una vista frontale in spaccato, ulteriori elementi significativi del sistema oggetto della presente invenzione;

- la fig. 8 illustra, in scala notevolmente ingrandita rispetto alle precedenti figure, il particolare K di fig. 1.

Con riferimento alle unite tavole di disegno si è indicato con S una sede incassata nel terreno adibita all’alloggiamento di un contenitore C per la raccolta dei rifiuti solidi urbani; a tale sede è associato un coperchio di chiusura 300 movimentato, in maniera nota, attorno ad una cerniera 301.

Si è inoltre indicato con 100 il sistema per il sollevamento di tale contenitore C dalla sede incassata S e per lo scarico dei rifiuti R in esso contenuti in un cassone situato su di un veicolo.

Tale sistema 100 prevede tre distinte unità operative: prima 1, seconda 2, terza 3.

Il sopra citato contenitore C risulta rigidamente supportato da una piattaforma P la quale è asservita a detta prima unità operativa 1 che è alloggiata in una nicchia 10 realizzata nella pavimentazione di tale sede incassata S in corrispondenza di una relativa parete S3.

La prima unità operativa 1 comprende organi attuatori idraulici di elevazione 4 fissati, ad esempio come illustralo in fig. 1, alla parete S3 della sede incassata S.

Tali organi di elevazione 4 prevedono, ad esempio, una coppia di pistoni idraulici 45, dei quali uno solo illustrato, mobili verticalmente entro i relativi cilindri.

Ciascuno di tali pistoni 45 supporta girevolmente, in corrispondenza della relativa estremità superiore, una coppia di pignoni dentati 46, di cui uno solo illustrato, i quali ingranano catene 47.

Tali catene 47 risultano fissate, con una prima estremità 47a, ad una parete 4a degli attuatori 4, e con una seconda estremità 47b, alla piattaforma P.

L’associazione delle catene 47 con i pignoni dentati 46 definisce organi cinematici 5 i quali, in cooperazione con i sopra citati organi attuatori idraulici di elevazione 4 consentono la traslazione verticale alternativa della piattaforma P.

A tale piattaforma P sono girevolmente vincolati, in corrispondenza di due estremità laterali, primi mezzi di scorrimento 6 costituiti da due coppie, prima 61 e seconda 62, di rulli, questi ultimi distinguìbili in rulli inferiori 6 Ib e rulli superiori 61a.

Tali rulli, inferiori 61b e superiori 6 la, sono destinati a rotolare all’interno di tuia gola 59 realizzata in prime guide verticali 60.

Le prime guide verticali 60 sono dotate, in corrispondenza delle estremità inferiori, di secondi mezzi di scorrimento 7 costituiti da due coppie, prima 71 e seconda 72, di rulli, questi ultimi distinguibili in rulli inferiori 71b e rulli superiori 71a.

Tali rulli, inferiori 71b e superiori 71a, sono destinati a rotolare all’interno di una gola 69 realizzata in seconde guide verticali 70, con queste ultime fissate a pareti contrapposte SI e S2 della sede S.

In tal modo la piattaforma P risulta alternativamente scorrevole rispetto alle prime guide verticali 60, mentre le prime guide verticali 60 risultano a loro volta alternativamente scorrevoli rispetto alle seconde guide verticali 70.

La piattaforma P, azionata dalla sopra citata unità operativa 1, e tramite Io scorrimento dei primi mezzi di scorrimento 6 entro le prime guide verticali 60, e lo scorrimento dei secondi mezzi di scorrimento 7 delle prime guide 60 rispetto alle seconde guide 70, risulta movimentabile tra due distinte posizioni operative: una abbassata HI ed una sollevata H2.

Tale posizione abbassata HI (fig. 1) corrisponde alla completa scomparsa del contenitore C all inlcmo della sede incassata S, la posizione sollevata H2 (figg. 2,3) corrisponde alla completa emersione del contenitore C ed al suo posizionamento in prossimità di un veicolo e del relativo cassone per lo scarico dei rifiuti.

Il contenitore C è dotato, al suo interno, di un fondo inclinato 11 che si sviluppa da una prima testata 12 ad una seconda testata 13 contrappasta; quest’ultima è costituita dalla sovrapposizione di un pannello attivo 80 contro un pannello passivo 81.

Al contenitore C è associata, in corrispondenza di tale prima testata 12, la sopra citata seconda unità operativa 2 la quale comprende un attuatore 20 collegato ad organi di movimentazione 30 alloggiati in corrispondenza del fondo inclinato Il e sviluppantisi dalla prima testata 12 alla seconda testata 13. Tali organi di movimentazione 30 comprendono una vite senza fine 31 collegata alFattuatore 20 ed una chiocciola 32 la quale, tramite un listello 33, è vincolata ad un piano spintore 40 alloggiato, parallelamente alle due testate, prima 12 e seconda 13, all’interno del contenitore C.

Il listello 33 interessa una fenditura 35, realizzata nel fondo inclinato 11, dotata di una guarnizione di protezione 34.

Gli organi di movimentazione 30 sono destinati a traslare, in cooperazione con mezzi di supporto e guida 39, il piano spintore 40 dalla prima testata 12 alla seconda testata 13, e viceversa.

La traslazione del piano spintore 40 dalla prima testata 12 alla seconda testata 13 permette di spingere e compattare i rifiuti all’intemo del contenitore C verso quest’ultima.

I sopra citati mezzi di supporto e guida 39 sono costituti da ruote, superiori 42 ed inferiori 41, girevolmente vincolate al piano spintore 40.

Tali ruote, superiori 42 ed inferiori 41 sono dotate, come illustrato in ftg. 7, di relative gole 410 per l’accoppiamento con corrispondenti profilati, superiori 43 ed inferiori 44, fissati a pareti laterali interne contrapposte, 48 e 49, del contenitore C.

I sopra citati profilati, superiori 42 ed inferiori 43, si sviluppano dalla prima testata 12 alla seconda testata 13 parallelamente al fondo inclinato 11, presentando dunque la medesima inclinazione di quest’ultimo.

II sopra menzionato pannello attivo 80 è girevolmente vincolato al bordo inferiore della seconda testata 13 e risulta collegato alla sopra citata terza unità operativa 3 la quale è costituita da un attuatore di spinta 8 situato in prossimità della medesima testata 13.

Il pannello passivo 81 è invece liberamente incernierato al bordo superiore della seconda testata 13. Tali pannelli costituiscono la via di scarico dei rifiuti contenuti dal contenitore.

Secondo una interessante variante reali zzati va, la nicchia 10 di alloggiamento della prima unità operativa 1 può essere realizzata in corrispondenza della zona centrale S4 della pavimentazione della sede incassata S.

Sono previsti accorgimenti tecnico-funzionali per evitare che eventuali miasmi generati dai rifiuti si diffondano verso l’esterno: ciò è illustrato nella fig. 8.

Con riferimento a quest’ultima figura, con 302 è indicato un tubolare che contorna la parte superiore della sede S. A tale tubolare è fissata la base 303 di un profilato 304 sostanzialmente a forma di U in sezione verticale; l’ala esterna 305 risulta a contatto con il terreno e superiormente conforma un tratto 305A, inclinato verso l’esterno, che si congiunge con un tratto orizzontale 305B a filo con la parte superiore del coperchio 300 allorché quest’ultimo è nella posizione di chiusura della sede S; l’ala interna 306, di altezza inferiore allo spessore del coperchio, riceve un’idonea guarnizione fissa 307. Il coperchio 300 è costituito da una trave 400 e da una lamiera di copertura 401.

Con il coperchio in posizione di chiusura la testata 400A della trave va in appoggio sul tubolare 302 ma risulta interna rispetto all’ala interna 306, mentre la lamiera di copertura 401 è di dimensioni tali da posizionarsi in prossimità del citato tratto inclinato 305 A.

La porzione 401 A della lamiera 401 sporgente dalla testata 400A della trave 400 è irrigidita da un sottostante profilato 405 fissato alla testata 400A e a cui è fissata la stessa porzione 401 A.

E’ prevista una prima guarnizione di tenuta 415 fissata al bordo interno della trave 400, destinala ad intercettare il tubolare 302 con il coperchio 300 in posizione di chiusura, una seconda guarnizione di tenuta 416, ad intercettazione della guarnizione fissa 307 e una terza guarnizione di tenuta 417 ad intercettazione del citato tratto inclinato 305A.

Con il coperchio in posizione di chiusura, tra Tintemo e l’esterno, e viceversa, viene a crearsi una tenuta definita dall’azione combinata delle guarnizioni 415, 416, 417 cooperanti rispettivamente con il tubolare 302, con la guarnizione fissa 307 e con il tratto inclinato 305 A.

La base 303 del profilato 304 è interessata da un’apertura 303A comunicante con una tubazione di scarico e/o drenaggio 420: in tal modo eventuali liquidi che vanno ad interessare, per qualsiasi causa, il profilato 304, vengono prontamente allontanati da quest’ultimo.

Si descrive ora il funzionamento del sistema sopra descritto.

Al momento della raccolta dei rifiuti accumulati nel contenitore, l'operatore addetto aziona, tramite un opportuno comando esterno, la prima unità operativa 1 per il sollevamento del contenitore situato nella posizione abbassata H 1 ; in relazione di fase con tale operazione il coperchio 300 viene ruotato in modo da disporsi verticalmente (fig. 2).

Gli organi di elevazione 4 innalzano i pistoni 45 permettendo alle catene 47 di svolgersi attorno ai pignoni dentati 46 innalzando le relative estremità 47b vincolate alla piattaforma P.

La piattaforma P inizia a scorrere verso l’alto tramite la traslazione dei primi mezzi di scorrimento 6 all’interno delle prime guide verticali 60.

In relazione di fase al raggiungimento da parte di tali primi mezzi di scorrimento 6 del fme corsa delle prime guide verticali 60, queste ultime, mediante i secondi mezzi di scorrimento 7, iniziano a scorrere verso l’alto all’interno delle seconde guide verticali 70.

E bene evidenziare come il dimensionamento dell’altezza dei pistoni 45 e della lunghezza delle catene 47 è tale da consentire l’innalzamento ulteriore delle prime guide 60 rispetto alle seconde guide.

Questo permette, in modo vantaggioso, di sopra elevare il contenitore C rispetto alla sede incassata S in modo tale da poterlo posizionare in corrispondenza del cassone del veicolo adibito alla raccolta dei rifiuti.

In relazione di fase al raggiungimento della posizione sollevata H2 di completa emersione del contenitore viene azionata la seconda unità operativa 2.

L’attuatore 20 attiva gli organi di movimentazione 20 i quali iniziano, in cooperazione con i mezzi di supporto e guida 39, a traslare il piano spintore 40, posizionato in corrispondenza della prima testata 12 del contenitore, verso la seconda testata 13.

La traslazione del piano spintore 40 verso la seconda testata 13 comporta lo spostamento ed il compattamento dei rifiuti contenuti nel contenitore verso tale seconda testata 13.

La presenza vantaggiosa del fondo inclinato facilita tale compattamento.

In relazione di fase all’ inizio della traslazione del piano spintore 40, viene azionata la terza unità operativa 3.

Il dispositivo di spinta 8 agisce sul pannello attivo 80 facendolo ruotare verso Γ esterno, il pannello passivo 81 risulterà liberamente oscillante e girevole.

La rotazione del pannello attivo 80 crea l’apertura necessaria per lo scarico dei rifiuti e per lo svuotamento del contenitore.

Il pannello passivo 81, libero di oscillare, rallenta la fuoriuscita dei rifiuti indirizzandoli inoltre verso il sottostante cassone.

A seguito del completo svuotamento del contenitore, o comunque quando il piano spintore 40 ha raggiunto la seconda testata 13, l’attuatore 20, tramite i relativi organi di movimentazione 39, richiama il medesimo piano 40 verso la prima testata 12.

In relazione di fase la terza unità operativa 3 attiva il dispositivo 8 per il riposizionamento del pannello attivo 80 in configurazione di chiusura.

Γ1 pannello attivo 80 richiudendosi si ricompatta con il pannello passivo 81.

Contemporaneamente viene attivata anche la prima unità operativa 1 per il riposizionamento del contenitore all’interno della sede incassata, pronto per accogliere dei nuovi rifiuti.

Il sistema oggetto della presente invenzione consente, in modo estremamente vantaggioso, di sollevare completamente un contenitore da una sede incassata nel terreno e di realizzare successivamente lo scarico dei rifiuti in esso contenuti senza dover effettuare ulteriori operazioni di sollevamento o ribaltamento del medesimo contenitore.

IL sistema proposto, grazie alla vantaggiosa cooperazione delle tre unità operative di cui è dotato, permette agli operatori addetti di effettuare la raccolta dei rifiuti in tutta sicurezza e con operazioni completamente automatizzate ed estremamente veloci.

È da sottolineare come la vantaggiosa presenza di doppie guide verticali, le une scorrevoli rispetto alle altre, consente di realizzare un innalzamento regolabile del contenitore, posizionabile in corrispondenza di cassoni di diverse dimensioni.

La vantaggiosa presenza del fondo inclinato in associazione con il piano spintore all’interno del contenitore facilita, inoltre, le operazioni di scarico dei rifiuti.

Lo svolgimento delle catene 47 attorno ai pignoni 46, innalzati dai pistoni 45, permette un sollevamento continuo, veloce e regolare del contenitore.

Inoltre, la particolare disposizione di coppie di rulli all’interno delle gole delle guide verticali garantisce un ottimale bilanciamento e ripartizione degli sforzi conferendo all’intera struttura una vantaggiosa stabilità.

E’ da evidenziare, inoltre, come gli elementi fondamentali del sistema proposto sono di semplice realizzazione, ed inoltre di numero limitato, a lutto vantaggio dei costi di produzione, che pertanto risultano molto contenuti.

Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono comunque rientranti nell’ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1) Sistema per il sollevamento di un contenitore da una sede incassata nel terreno e per lo scarico dei rifiuti in esso contenuti in un cassone situato su di un veicolo, caratterizzato dal fatto di prevedere: una prima unità operativa 1, alloggiata in una nicchia 10 realizzata nella pavimentazione di detta sede incassata S, per la traslazione verticale alternativa di una piattaforma P supportante rigidamente detto contenitore C adibito alla raccolta dei rifiuti, detta piattaforma P essendo posizionabile in due distinte posizioni operative: una abbassata HI, corrispondente alla scomparsa del contenitore C all’interno della sede incassata S per l’accumulo dei rifiuti, ed una sollevata H2, corrispondente alla completa emersione del contenitore C ed al suo posizionamento in prossimità di detto cassone per lo scarico dei rifiuti; una seconda unità operativa 2 associata a detto contenitore C, quest’ultimo dotato di un fondo inclinato 11 sviluppantesi da una relativa prima testata 12 ad una seconda testata 13 contrapposta, e comprendente un attuatore 20, situato in corrispondenza di detta prima testata 12, azionante associati organi di movimentazione 30, alloggiati in corrispondenza di detto fondo inclinato 11, destinati a traslare, in cooperazione con mezzi di supporto e guida 39, un piano spintore 40 da detta prima testata 12 a detta seconda testata 13, per spingere e compattare i rifiuti verso quest' ultima, e viceversa, con detta seconda testata 13 essendo costituita dalla sovrapposizione di un primo pannello attivo 80, incernierato lungo il bordo inferiore di tale seconda testata 13, contro un secondo pannello passivo 81 incernierato lungo il bordo superiore di tale seconda testata 13; una terza unità operativa 3, situata in prossimità di detta seconda parete 13, comprendente almeno un dispositivo di spinta 8 destinato, in relazione di fase alla traslazione di detto piano spintore 40 da detta prima parete 12 a detta seconda parete 13, a movimentare in apertura detto primo pannello 80, per rendere girevolmente libero detto secondo pannello 81, e destinato, a seguito dello svuotamento di detto contenitore C, a movimentare in chiusura detto primo pannello 80, la chiusura di detto primo pannello 80 comportando la relativa chiusura di detto secondo pannello 81.
2. 2) Sistema secondo la riv.1, caratterizzato dal fatto che detta prima unità operativa 1 comprende organi di elevazione 4 cooperanti con associati organi cinematici 5 per il sollevamento/abbassamento di detta piattaforma P rispetto detta sede S, tale piattaforma P essendo alternativamente traslabile, mediante primi mezzi di scorrimento 6, in corrispondenti prime guide verticali mobili 60, queste ultime essendo traslabili alternativamente, mediante secondi mezzi di scorrimento 7, in corrispondenti seconde guide verticali fisse 70.
3. 3) Sistema secondo la riv. 2, caratterizzato dal fatto che detti organi di elevazione 4 comprendono almeno una coppia di pistoni 45 mobili verticalmente, e che detti organi cinematici 5 comprendono almeno una coppia di pignoni dentati 46, girevolmente supportati dalla sommità di detti pistoni 45, ingranantisi con una relativa coppia di catene 47, con dette catene 47 fissate con una prima estremità 47a ad una parete 4a di detti organi pneumatici 4 e con una seconda estremità 47b vincolata alla citata piattaforma P.
4. 4) Sistema secondo la riv. 2, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di scorrimento 6 comprendono almeno due coppie, prima 61 e seconda 62, di rulli, superiori 6 la ed inferiori 61b, girevolmente vincolati a detta piattaforma P e destinati a rotolare all’interno di una gola 59 realizzata in dette prime guide verticali mobili 60, e che detti secondi mezzi di scorrimento 7 comprendono almeno due coppie, prima 71 e seconda 72, di rulli, superiori 71a ed inferiori 71b, girevolmente vincolati a dette prime guide 60 e destinati a rotolare all’interno di una gola 69 realizzata in dette seconde guide verticali 70, con queste ultime fissate a pareti contrapposte, SI e S2, di detta sede S.
5. 5) Sistema secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che detta nicchia 10 di alloggiamento di detta prima unità 1 è realizzata in corrispondenza di una parete laterale S3 di detta sede incassata S.
6. 6) Sistema secondo la riv. 1, caraterizzato dal fatto che detta nicchia 10 di alloggiamento di detta prima unità 1 è realizzata in prossimità della zona centrale S4 della pavimentazione di detta sede incassata S.
7. 7) Sistema secondo la riv. 1, caraterizzato dal fatto che detti organi di movimentazione 30 comprendono una vite senza fine 31 sviluppantesi parallelamente ed inferiormente a detto fondo inclinato 11, da detto attuatore 20 a detta seconda testata 13, ed accoppiantesi con una chiocciola 32 rigidamente fissata, tramite un listello 33, inferiormente a detto piano spintore 40.
8. 8) Sistema secondo la riv. 7, caratterizzato dal fatto che detto listello 33 interessa, tramile interposizione di una guarnizione di protezione 34, una fenditura 35 realizzata nel citato fondo inclinato 11.
9. 9) Sistema secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di supporto e guida 39 sono costituiti da ruote, superiori 42 ed inferiori 41, girevolmente vincolate a detto piano spintore 40, dotate di relative gole 410 per l’accoppiamento con corrispondenti profilati, superiori 43 ed inferiori 44, fissati a pareti laterali interne contrapposte, 48 e 49, del contenitore C e sviluppantesi da detta prima testata 12 a detta seconda testata 13 parallelamente a deto fondo inclinato 11.
10. 10) Sistema secondo la riv. 1, in cui a tale sede S è associato un coperchio 300 mobile da una posizione orizzontale di chiusura ad una verticale di apertura , ottenuta mediante rotazione del coperchio medesimo rispetto ad una cerniera 301 ad asse orizzontale, con tale sede contornata superiormente da un tubolare 302 a cui è fissato un profilato 304 con sezione verticale ad U e le relative ali 306, 305 rivolte verso l’alto, a detti tubolare 302 e profilato 304 essendo associati una trave 400, costituente l’ossatura portante del coperchio e una lamiera di copertura 401 di detta trave, caratterizzato dal fatto che il bordo inferiore di dette trave 400 e lamiera 401 sono provviste di relative guarnizioni di tenuta 415, 417 destinate ad intercettare, con il coperchio in posizione di chiusura, rispettivamente detti tubolare 302 e profilato 304.
11. 11) Sistema secondo la riv. 10, caratterizzato dal fatto di prevedere una ulteriore guarnizione di tenuta 416, 307 interposta tra l’ala intema 306 di detto profilato e la porzione 401A di detta lamiera esterna alla relativa trave 400.
12. 12) Sistema secondo la riv. 10, caratterizzato dal fatto che la base 303 di detto profilato 304 è interessata da un’apertura 303A comunicante con una tubazione 420 di scarico e/o drenaggio