ITBO990328A1 - Dispositivo per il sollevamento di un contenitore collocato in una sede incassata nel terreno . - Google Patents

Dispositivo per il sollevamento di un contenitore collocato in una sede incassata nel terreno . Download PDF

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ITBO990328A1 IT1999BO000328A ITBO990328A ITBO990328A1 IT BO990328 A1 ITBO990328 A1 IT BO990328A1 IT 1999BO000328 A IT1999BO000328 A IT 1999BO000328A IT BO990328 A ITBO990328 A IT BO990328A IT BO990328 A1 ITBO990328 A1 IT BO990328A1
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Paolo Prosperi
Tonino Curzietti
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Ecogest Srl
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Description

DISPOSITIVO PER IL SOLLEVAMENTO DI UN CONTENITORE COLLOCATO IN UNA SEDE INCASSATA NEL TERRENO
DESCRIZIONE DELL'NVENZIONE
La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico relativo alla raccolta dei rifiuti solidi urbani, con particolare riferimento ad un dispositivo per il sollevamento di un contenitore collocato in una sede incassata nel terreno.
E’ noto come, attualmente, per la raccolta dei rifiuti solidi urbani sono previsti appositi cassonetti carrellati logisticamente distribuiti lungo le strade.
Gli utenti per smaltire i propri rifiuti possono depositare questi ultimi aH'interno di tali cassonetti.
Questi vengono periodicamente svuotati da veicoli appositamente attrezzati e comandati da operatori addetti, che trasportano i rifiuti raccolti alla discarica, ail’inceneritore o ad altre zone destinate al loro smaltimento.
La massiccia presenza di tali cassonetti lungo le strade, a diretto contatto con la popolazione, può procurare disagi sia al traffico veicolare sia al transito dei pedoni sui marciapiedi.
Inoltre, qualora non si provveda ad un loro tempestivo svuotamento, possono insorgere situazioni spiacevoli dai punto di vista estetico ed igienico.
Infatti una prolungata giacenza di rifiuti può generare sgradevoli odori e creare condizioni favorevoli per un eventuale fiorire di microbi e batteri che si troverebbero a stretto contatto con la popolazione, potenziale vittima della loro azione.
Sono noti, anche, diversi tentativi per cercare di superare tali inconvenienti prevedendo dei contenitori collocati in sedi incassate nel terreno.
E noto un contenitore per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che viene accolto in una sede incassata almeno parzialmente rispetto ad una superficie di calpestio.
Tale contenitore prevede una bocca di accesso superiore per consentirne il riempimento per caduta, e mezzi per la relativa chiusura.
In tale sede sono altresì previsti mezzi per il sollevamento e l’estrazione del contenitore dalla sede stessa e di scarico tramite un movimento di rotazione del contenitore attorno ad un asse circa orizzontale, in modo da versare i! contenuto di quest’ultimo in un veicolo di compattamento do rimozione dei rifiuti.
È altresì noto un contenitore per la raccolta dei rifiuti solidi urbani alloggiato in una sede completamente incassata nel terreno.
Tale contenitore è movimcntabile, mediante la cooperazione di mezzi di sollevamento, organi di elevazione e mezzi dì spinta, tra una posizione abbassata, di alloggiamento entro la sede, ed una rialzata di parziale emersione dalla sede stessa.
Scopo della presente invenzione c quello di proporre un dispositivo per il sollevamento di un contenitore collocato in una sede incassata nel terreno che permetta una completa emersione del contenitore dalla sede stessa in modo da semplificare le operazioni di collegamento con veicoli esterni adibiti alla rimozione e/o al compattamento dei rifiuti.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di presentare un dispositivo che garantisca di movimentare alternativamente, in particolare innalzare ed abbassare, un contenitore collocato in una sede incassata nel terreno con poche e semplici operazioni, in tutta sicurezza per gli operatori addetti alla raccolta dei rifiuti.
A ciò si aggiunge la volontà di proporre un dispositivo atuato mediante una soluzione tecnica di semplice concezione, estremamente robusto e funzionale, di costo contenuto, tale da ottimizzare e ridurre i tempi della raccolta dei rifiuti.
I citati scopi vengono interamente soddisfati in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni.
Le caratteristiche dell’invenzione saranno evidenziate nel seguito in cui verrà descritta una preferita, ma non esclusiva, forma di realizzazione, con riferimento alle unite tavole di disegno nelle quali:
-la fig. la illustra, schematicamente, una vista laterale del dispositivo oggetto dell’ invenzione situato nella posizione corrispondente alla scomparsa del contenitore rispetto alla superficie di calpestio;
-la fig. lb illustra, in modo schematico, una vista laterale del dispositivo oggetto dell’invenzione situato nella posizione corrispondente alla completa emersione, rispetto alla superficie di calpestio, de! contenitore;
-la fig. 2 illustra, schematicamente, una vista dall’alto, parzialmente in spaccato, di elementi particolarmente significativi del dispositivo di sollevamento;
-la fig. 3 mostra, seconda una vista laterale schematica e parzialmente in spaccato, particolari caratteristici del dispositivo proposto;
-la fig. 4 illustra, in modo schematico, e secondo una vista laterale, il dispositivo di sollevamento in due distinte posizioni operative;
-la fig. 5 illustra una vista prospettica schematica elementi significativi del dispositivo proposto inseriti in una particolare tipologia di contenitori;
-la fig. 6 illustra, schematicamente ed in scala notevolmente ingrandita, il particolare indicato con G in fig. la;
-la fig. 7 mostra, in modo schematico, una vista frontale sezionata relativa all’imboccatura per lo scarico dei rifiuti;
-la fig. 8 illustra schematicamente, secondo una vista laterale sezionata e parzialmente in spaccato, elementi caratteristici associati al dispositivo proposto;
-la fig. 9 rappresenta, in modo estremamente schematico, la vista secondo la sezione IX-1X di fig. 8, con i sopracitati elementi raffigurati in distinte posizioni operative.
Con riferimento alle allegate tavole, si indica con S una sede incassata nel terreno oscurata, in corrispondenza della apertura superiore, da un coperchio C pedonabile dotato di una relativa imboccatura B per lo scarico dei rifiuti.
All’imboccatura B per lo scarico dei rifiuti è associata una unità di innalzamento 8! del relativo portello di chiusura 83.
Tale unità di innalzamento 81 comprende almeno un organo attuatore 84, ad esempio un motoriduttore, destinato a movimentare in rotazione una vite senza fine 85, ad esso collegata, disposta verticalmente in corrispondenza di una parete dell’imboccatura B.
La vite senza fine 85 è accoppiata con una corrispondente boccola 86 che supporta una estremità di una prima asta verticale 87.
Tale prima asta 87 è vincolata con l’altra estremità direttamente alla facciata interna del portello di chiusura 83.
L’unità di innalzamento 81 comprende ulteriori seconde aste verticali 88, preferibilmente quattro aste disposte ai vertici di un rettangolo, scorrevolmente inserite, con una estremità, in retativi sostegni tubolari 89 associati alle pareti dell’imboccatura B, e vincolate, con l’altra estremità, alla facciata interna del portello 83.
Una tale unità 81 consente di innalzare il portello 83, parallelamente rispetto all’apertura superiore dell’imboccatura B, di un’altezza tale da consentire l’introduzione dei soli rifiuti di normale ingombro, ed evitare invece, l’introduzione di quei rifiuti che, per l’ingombro troppo voluminoso, rimarrebbero bloccati all’interno dell’imboccatura B.
Il sopracitato coperchio C, incernierato lungo un bordo dell’apertura superiore della sede incassata S, è sollevabile mediante l’azione di un organo operativo di spinta 9 ubicato nella sede stessa.
Tale coperchio C è dotato di una prima guarnizione di tenuta 73 tra le pareti 70 della sede incassata S e la relativa facciata intema, guarnizione 73 del tipo descritta nella domanda di brevetto BO 98A000357, di proprietà della stessa Richiedente.
Il coperchio C dispone inoltre, in corrispondenza del relativo perimetro, di una seconda guarnizione 74 costituita da una pluralità di labbra 75 destinate a garantire una perfetta tenuta tra i bordi esterni del coperchio c la superficie di calpestio P circostante.
La contemporanea presenza delle sopracitate due guarnizioni, prima 73 e seconda 74, consente, oltre ad evitare fuoriuscite indesiderate di cattivi odori, di mantenere il coperchio C perfettamente complanare con la superficie di calpestio P circostante.
Nella sede incassata S è previsto ralloggiamcnto e la scomparsa, come mostrato in fig. la, rispetto alla superficie di calpestio P, di un contenitore 5 per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, e la presenza di un sistema di sollevamento I di detto contenitore 5.
Il contenitore 5 dispone, in corrispondenza dei due lati minori e lungo l<'>asse di simmetria degli stessi, di due attacchi unificati 51, e inferiormente a questi ultimi, di due pianali 53, preferibilmente vincolati alla base dei sopra citati lati minori.
Tali pianali 53 sono interessati da una pluralità di elementi a sviluppo tronco-conico 54, internamente cavi, che si elevano rispetto a tali pianali 53.
Gli elementi 54, ad esempio in numero di due, definiscono opportune sedi per il riscontro c rinserimento di relativi organi di presa, movimentati dal citato sistema di sollevamento 1, dei quali si dirà nel seguito.
Il contenitore 5 può essere, ad esempio come illustrato nella figura 5, del tipo descritto nella domanda di Brevetto N. B098A000497, di cui la stessa Richiedente è titolare.
Esso può essere costituito da un saccone 300, ad esempio reso impermeabile, ancorato mediante mezzi di aggancio 301, ad una intelaiatura 302, preferibilmente tubolare.
A tale intelaiatura 302 sono fissati, su due facciate laterali parallele, organi conformati in modo da definire i citati attacchi unificati 51 e i citati pianali 53 con relativi elementi troncoconici 54.
11 sopra citato sistema di sollevamento 1. alloggiato parzialmente in una nicchia 2 realizzata nella pavimentazione della sede S, comprende una unità operativa di elevazione IO cooperarne con associati organi cinematici 1 1.
L’unità operativa di elevazione 10 è costituita, ad esempio come illustrato in figura 4. da un pistone idraulico disposto in prossimità e parallelamente ad una parete verticale 18 della sede incassata S.
Gli organi cinematici 11 comprendono, ad esempio come illustrato nelle figure, almeno due pignoni dentati 14, girevolmente vincolati all’estremità superiore del pistone idraulico, che ingranano con una relativa coppia di catene 13.
Tali catene 13 risultano fissate con una prima estremità 13a alla parete 18, in prossimità del pistone idraulico, mentre con una seconda estremità 13b risultano vincolate ad una traversa 41 di un telaio di sostegno 4.
La traversa 41 dispone, alle relative estremità, di due piastre 43 alle quali sono girevolmente vincolati almeno due rulli, primo 44a e secondo 44b, interessanti una gola 32 realizzata in montanti 31 vincolati alla parete 18 della sede S.
In particolare, il primo rullo 44a risulta a contatto con la sola parete esterna 32a di detta gola 32, mentre il secondo rullo 44b risulta a contatto con la sola parete interna 32b della medesima gola.
I montanti 3 1 costituiscono delle guide verticali 3 per la traslazione del citato telaio 4, mantenendolo costantemente parallelo ad una facciata 5a del contenitore 5.
La traversa 41 supporta due bracci a sbalzo 42 rivolti verso l’interno della sede incassata S e ad una distanza tale da riscontrare il contenitore 5 lungo i lati minori, in corrispondenza dei relativi pianali 53.
I due bracci a sbalzo 42 sono dotati di una pluralità di organi di presa 45, costituiti da puntali, ad esempio in numero di due, che presentano una porzione terminale conformata in modo tale da inserirsi in modo complementare all’interno dei citati elementi tronco-conici 54.
In particolare tali puntali si elevano dai due bracci a sbalzo nel medesimo verso di elevazione degli elementi tronco-conici 54, rispetto ai pianali 53, e presentano il medesimo interasse di questi ultimi.
La peculiare conformazione dei puntali c dei corrispondenti elementi tronco-conici 54, ad essi complementari, permette e facilita il relativo autocentramento.
Inferiormente al coperchio C possono essere eventualmente previste, come elementi di rinforzo, almeno due putrelle 59 disposte parallelamente ai lati maggiori di quest’ultimo ed in modo da sagomare il profilo di due corrispondenti lati opposti dell’apertura inferiore E dell’ imboccatura B.
Tali due putrelle 59 costituiscono, inoltre, il supporto per un sistema di livellamento 60 scorrevole parallelamente, ed internamente, alle testate delle stesse putrelle e destinato ad evitare un accumulo disordinato, e di tipo piramidale, dei rifiuti nel sottostante contenitore 5. Il sopracitato sistema di livellamento 60 comprende una piattaforma 61, di dimensioni confrontabili con l’apertura inferiore E dell’imboccatura B, alla quale è girevolmente vincolata mediante una forcella 62, in corrispondenza della facciata inferiore, una lama livellatrice 63. La piattaforma 61 viene azionata in traslazione da un attuatore 64, fissato inferiormente a! coperchio C, tramite mezzi di movimentazione 65 cooperanti con elementi guida 66, tra tre distinte posizioni operative: prima X di occupazione dell’apertura inferiore dell’imboccatura B, seconda Y e terza Z di abbandono di tale apertura, queste ultime essendo contrapposte (fig.9). Gli elementi guida 66 sono costituiti da ruote 35 che sono girevolmente vincolate alla base della piattaforma 61 in modo da presentare il relativo asse di rotazione perpendicolare a quest’ultima.
Tali ruote 35 sono dotate di una gola 36 per l’accoppiamento con corrispondenti profilati 37, di profilo complementare, vincolate a due aste 370 disposte tra le testate interne delle putrelle [ sopracitati mezzi di movimentazione 65 sono costituiti da una chiocciola 39, fissata alla piattaforma 61 , che si accoppia con una barra filettata 38 azionata in rotazione dal sopracitato attuato re 64.
L’associazione putrelle 59-aste 370-profilati 37-ruote 35 costituisce una sorta di binario guida per il supporto e la traslazione della piattaforma 61.
Alla piattaforma 61 può essere eventualmente associata una cella di carico (non illustrata) per la rilevazione del peso dei rifiuti prima della loro caduta e raccolta nel contenitore sottostante. All’interno deirimboccatura B è anche possibile prevedere un sensore rilevatore di fumo (non illustrato).
Al momento dello smaltimento dei propri rifiuti, l’utente aziona, tramite un apposito comando esterno, Γ unità di innalzamento 81 del portello 83.
L'attuatore 84 comanda in rotazione la vite senza fine 85, la boccola 86 trasla verso l’alto trascinando la prima asta 87 la quale solleva il coperchio 83.
L’innalzamento del coperchio 83 è guidato dal contestuale scorrimento delle secondo aste 88 all’intento dei sostegni tubolari 89.
A questo punto l’utente può scaricare i rifiuti all’interno dell’imboccatura B, essi vengono arrestati nella corsa di caduta dalla piattaforma 61 disposta nella prima posizione operativa X. In seguito al posizionamento dei rifiuti sulla piattaforma 61, il dispositivo di elevazione 81 riposiziona il portello 83 nella configurazione di chiusura, e in relazione di fase, l’attuatore 64 aziona il sistema di livellamento 60 il quale trasla andando ad occupare la seconda posizione operativa Y.
Durante tale traslazione, la lama livellatrice 63 agisce sugli eventuali cumuli di rifiuti sottostanti all’imboccatura B facendoli rotolare verso la parete del contenitore, mentre la liberazione dell’apertura inferiore dell’imboccatura B permette ai rifiuti precedentemente introdotti di cadere nel sottostante contenitore.
Al termine di tale traslazione, determinato da appositi sensori o dal fine corsa dei mezzi di movimentazione, la piattaforma 61 viene riposizionata nella posizione X di occupazione dell'apertura inferiore dell’ imboccatura B.
Alla successiva introduzione di rifiuti, la piattaforma traslerà verso la terza posizione operativa Z: la traslazione alternata della piattaforma verso pareti contrapposte del contenitore permette un razionale ed uniforme livellamento dei rifiuti in esso contenuti.
Al momento della raccolta dei rifiuti accumulati nel contenitore 5, l’operatore addetto a tale operazione aziona, tramite un opportuno comando esterno, il sistema di sollevamento 1 e contestualmente l'organo operativo 9 per il sollevamento del coperchio C.
In relazione di fase al sollevamento del coperchio C, l’unità operativa di sollevamento 10 agisce spingendo sui relativi organi cinematici 11, in particolare le catene 13 si svolgono attorno ai pignoni dentati 14 innalzando le estremità 13b vincolate al telaio 4.
L'innalzamento delle estremità 13 b delle catene 13 costringe il telaio 4 a traslare verso l’alto, guidato dallo scorrimento dei rulli all'interno delle guide verticali 3, fino al riscontro dei bracci 42 con i pianali 53 con contestuale inserimento autocentrante dei puntali 45 nelle sedi complementari 54.
Il contenitore risulta cosi perfettamente ancorato al telaio 4 che continua ad essere innalzato grazie alla proficua cooperazione tra l’unità operativa di sollevamento ed i relativi organi cinematici.
Lo svolgimento delle catene 13 attorno ai pignoni 14, innalzati dal pistone idraulico, permette un sollevamento continuo, veloce e regolare del contenitore.
Inoltre, la particolare disposizione dei rulli all’interno delle gole delle guide verticali, a contatto rispettivamente con pareti contrapposte delle medesime, garantisce un ottimale bilanciamento e ripartizione degli sforzi conferendo all’intera struttura, sistema di sollevamento-telaio-contenitorc, una vantaggiosa stabilità.
Il sollevamento del contenitore ha termine quando l’operatore esterno blocca il sistema di sollevamento 1, oppure quando il pistone idraulico raggiunge la sua massima elevazione, o, eventualmente, quando la traversa 41 raggiunge il suo fine corsa definito da appositi sensori, non illustrati nelle figure allegate.
Ad ogni modo, in tale posizione finale, il contenitore risulta completamente emerso dalla sede incassata S, pronto per essere agganciato dai mezzi di carico dei veicoli adibiti allo smaltimento dei rifiuti.
Il dispositivo oggetto dell’invenzione permette, vantaggiosamente, di movimentare un contenitore tra una posizione di scomparsa alt" interno di una sede incassata nel terreno, ed una posizione di completa emersione dalla sede stessa, con poche e semplici operazioni.
Il dispositivo proposto agisce, vantaggiosamente, direttamente sul contenitore da sollevare, senza la necessità di ricorrere a mezzi interposti; inoltre il dispositivo presenta un ingombro minimo occupando solo una limitata porzione di volume della sede incassata, la quale può cosi ospitare contenitore di notevole capacità.
Tale dispositivo consente di estrarre completamente il contenitore facilitandone i! collegamento con gli organi operativi destinati alla raccolta dei rifiuti, il sollevamento del contenitore, ed il conseguente suo svuotamento all’interno di tali veicoli, essendo completamente automatizzato, ciò evita vantaggiosamente l’intervento manuale degli operatori.
E altresì da sottolineare come, il riposizionamento del contenitore svuotato dai rifiuti sul telaio 4, è facilitato dal vantaggioso inserimento autocentrante dei puntali entro le relative sedi complementari 54.
E’ da evidenziare, inoltre, come gli elementi fondamentali del dispositivo sono di semplice realizzazione, ed inoltre di numero limitato, a tutto vantaggio dei costi di produzione, che pertanto risultano molto contenuti.
Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono comunque rientranti nell’ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1)Dispositivo per il sollevamento di un contenitore collocato in una sede incassata nel terreno, con tale sede incassata S del tipo oscurata da un coperchio C incernierato lungo un bordo dell’apertura superiore di quest’ultima, con tale coperchio C dotato di una relativa imboccatura B per lo scarico dei rifiuti e sollevatole, rispetto alla superficie di calpestio P, mediante un organo operativo 9 alloggiato in detta sede S, detto dispositivo essendo caratterizzato dal fatto di prevedere: un sistema di sollevamento 1 di detto contenitore 5 comprendente una unità operativa di elevazione 10 associata a relativi organi cinematici 11; un telaio 4, traslabile alternativamente, mediante relativi mezzi di scorrimento, in corrispondenti guide verticali 3, e comprendente una coppia di bracci 42 dotati di una pluralità organi di presa 45 per il riscontro e l’inserimento in corrispondenti sedi complementari 54, queste ultime essendo realizzate in pianali 53 vincolati a due facciate laterali parallele di detto contenitore 5; con detto telaio 4 movimentato da detto sistema di sollevamento 1 tra due distinte posizioni: una abbassata HI, corrispondente alla scomparsa di detto contenitore 5 airintemo di detta sede S, nella quale i citati bracci 42 sono al di sotto di detti pianali 53, cd una sollevata H2, corrispondente alla completa emersione del contenitore 5 dalla sede S, il transito dall’ una all’altra determinando, in sequenza, il sollevamento del telaio 4 fino al riscontro bracci 42-pianali 53 con contestuale inserimento autocentrante degli organi di presa 45 all’interno delle sedi 54, l’innalzamento del contenitore 5 fino alla sua completa emersione. 2)Dispositivo secondo la riv.1, caratterizzato dal fatto che detta unità operativa di elevazione 10 è costituita da almeno un attuatore, alloggiato parzialmente in una nicchia 2 realizzata nella pavimentazione di detta sede incassata S, e che detti organi cinematici 11 comprendono almeno una coppia di pignoni dentati 14, girevolmente supportati dalla sommità di detto attuatore, ingranantisi con una relativa coppia di catene 13, con dette catene 13 fissate con una prima estremità 13a ad una parete 18 di detta sede incassata S e con una seconda estremità I3b vincolate a detto telaio 4. 3)Dispositivo secondo la riv 1, caratterizzato dal fatto che detto telaio 4 comprende una traversa 41, supportante i citati bracci 42, vincolata a detti organi cinematici 11 e dotata alle rispettive estremità di piastre 43 alle quali sono girevolmente vincolati detti mezzi di scorrimento comprendenti almeno due rulli, primo 44a e secondo 44b, destinati a rotolare all’interno di una gola 32 realizzata in dette guide verticali 3, con queste ultime costituite da montanti 31 fissati ad una parete 18 di detta sede incassata S. 4)Dispositivo secondo la riv. 3, caratterizzato dal fatto che detto primo rullo 44a rotola a contatto con una prima parete 32a di detta gola 32, e che detto secondo rullo 44b rotola a contatto con una seconda parete 32b di detta gola 32 opposta alla precedente, con detti rulli, primo 44a e secondo 44b, ruotanti secondo versi opposti. 5)Dispositivo secondo la riv i , caratterizzato dal fatto che detta pluralità di organi di presa 45 sono costituiti da almeno due puntali, elevantisi da detti bracci 42, presentanti il medesimo interasse di dette sedi complementari 54, con queste ultime costituite da almeno due elementi a sviluppo tronco-conico; internamente cavi, con conicità rivolta nel medesimo verso di elevazione di detti puntali 6)Dispositivo secondo la riv 1, caratterizzato dal fatto di prevedere una unità di innalzamento 81 del portello di chiusura 83 di detta imboccatura B, detta unità di innalzamento 81 comprendente un organo attuatore 84 destinato a movimentare in rotazione una vite senza fine 85 disposta verticalmente in corrispondenza di una parete di detta imboccatura B; una prima asta 87 accoppiata, ad una estremità, con detta vite 85, e vincolata, con l’altra estremità, alla facciata intema di detto portello 83; ulteriori seconde aste 88, disposte ai vertici di un rettangolo, scorrevolmente inserite, con una estremità, in relativi sostegni tubolari 89 associati alle pareti di detta imboccatura B, e vincolate, con l’altra estremità, alla facciata intema del portello 83. 7)Dispositivo secondo la riv 1, caraterizzato dal fatto di prevedere un sistema di tenuta tra detto coperchio C e dette sede incassata S e superficie di calpestio P, deto sistema di tenuta comprendente una prima guarnizione 73 di tenuta tra detto coperchio C e le pareti 70 di detta sede incassata S, ed una seconda guarnizione 74, dotata di una pluralità di labbra 75, di tenuta tra i bordi esterni di detto coperchio C e detta superficie di calpestio P. 8)Dispositivo secondo la riv 1, caratterizzato dal fatto di prevedere, inferiormente a detto coperchio C, almeno due putrelle 59 disposte parallelamente ai lati maggiori di quest’ultimo ed in modo da sagomare il profilo di due corrispondenti lati opposti dell’apertura inferiore E di detta imboccatura B, dette putrelle 59 costituenti il supporto per un sistema di livellamento 60 scorrevole parallelamente, ed internamente, alle testate delle stesse putrelle e destinato ad mutare un accumulo disordinato, e di tipo piramidale, dei rifiuti in detto contenitore 5; detto sistema di livellamento 60 essendo azionato in traslazione da un attuatore 64, fissato inferiormente a detto coperchio C, tramite mezzi di movimentazione 65 cooperanti con elementi guida 66, tra tre distinte posizioni operative: prima X di occupazione dell’apertura inferiore E dell’imboccatura B, seconda Y e terza Z di abbandono di tale apertura E, queste ultime essendo contrapposte. 9)Dispositivo secondo la riv.8, caratterizzato dal fatto che detto sistema di livellamento 60 comprende una piattaforma 61, di dimensioni confrontabili con l’apertura inferiore E di detta imboccatura B, alla quale è girevolmente vincolata mediante una forcella 62, in corrispondenza della facciata inferiore, una lama livellatrice 63; che detti elementi guida 66 sono costituiti da ruote 35, girevolmente vincolate alla base di detta piattaforma 61 in modo da presentare il relativo asse di rotazione perpendicolare a quest’ultima, dotate di una gola 36 per l’accoppiamento con corrispondenti profilati 37, di profilo complementare, vincolati a due aste 370 disposte tra le testate interne di dette putrelle 59; che detti mezzi di movimentazione 65 sono costituiti da una chiocciola 39, fissata a detta piattaforma 61, accoppiantesi con una barra filettata 38 azionata in rotazione dal sopracitato attuatore 64. 10)Dispositivo secondo la riv.9, caratterizzato dal fatto che a detta piattaforma 61 è associata una cella di carico per la rilevazione del peso dei rifiuti. 11)Dispositivo secondo la riv. 1, caratterizzato dal fatto che all’ interno di detta imboccatura B è previsto un sensore rilevatore di fumo.
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