ITBO940081A1 - Gruppo modulare per arredamento, in particolare di uffici, comprendente colonne autoportanti polifunzionali - Google Patents

Abstract

Un gruppo modulare per arredamento, in particolare di uffici, comprende almeno un elemento montante a colonna (1) presentante un corpo allungato verticalmente e una pluralità di elementi di attrezzatura selettivamente accoppiabili alle due basi d'estremità e al corpo del montante per costituire una configurazione di arredamento. La posizione verticale degli elementi di attrezzatura accoppiati al corpo del montate è regolabile in modo continuo così da determinare diverse altezze per elementi quali piani di lavoro (6, 6a), scaffali (8), pensili (9), schernii (9, 7a), apparecchi di illuminazione (10) e simili. Il montante (1) è autoportante e presenta possibilità di connessione multipla degli elementi di attrezzatura che risultano indipendenti gli uni dagli altri.(Fig. 3).

Description

DESCRIZIONE dell’invenzione industriale dal titolo: "Gruppo modulare per arredamento, in particolare di uffici, comprendente colonne autoportanti polifunzionali”

La presente invenzione riguarda un gruppo modulare per arredamento, in particolare di uffici.

Sono noti gruppi modulari per l'arredamento di uffici comprendenti una pluralità di montanti interconnessi da traverse in modo da costituire, nel loro complesso, un'intelaiatura di sopporto che viene attrezzata con piani di lavoro, schermi e pareti di partizione.

Uno svantaggio dei gruppi modulari di tipo noto è dato dal fatto che le traverse di interconnessione dei montanti devono presentare doti di resistenza elevate per sopportare gli sforzi che si vengono ad esercitare nell’impiego sull’intelaiatura di sopporto. In altre parole, la struttura portante dei sistemi di arredamento noti è costituita dal complesso dell'intelaiatura di base, necessariamente comprendente l'assemblaggio di montanti e traverse.

Un altro svantaggio dei gruppi modulari del tipo noto sopra indicato è che presentano un grado limitato di adattabilità a specifiche configurazioni di arredamento, poiché generalmente consentono l'applicazione di elementi di arredamento solo in posizioni predeterminate nel senso dell’altezza della struttura.

Un ulteriore svantaggio dei gruppi modulari di tipo noto è che risulta impossibile realizzare diramazioni dell'intelaiatura di base, ad esempio per realizzare divisioni complesse degli spazi da arredare, senza ricorrere alla duplicazione, nei nodi di diramazione, dei montanti, con il conseguente aumento dell'ingombro del sistema di arredamento e del suo costo complessivo.

Inoltre, i gruppi modulari di tipo noto non consentono, in una configurazione assemblata, una totale indipendenza dei vari accessori d’arredamento, poiché l’aggiunta, la rimozione o il riposizionamento di uno di tali accessori necessita solitamente il disassemblaggio di una porzione consistente della configurazione di arredamento.

Scopo della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti dei gruppi modulari per arredamento noti, fornendo un gruppo modulare per arredamento la cui struttura di sostegno non necessiti dell’adozione di traverse con funzioni strutturali, che risulti altamente flessibile per consentire la realizzazione di un'ampia gamma di sistemi di arredamento e che risulti di semplice ed economica fabbricazione e montaggio, garantendo la possibilità di modificare facilmente una configurazione di arredamento mediante aggiunta, eliminazione o riposizionamento di attrezzature anche in un momento successivo alla realizzazione di un sistema di arredamento di base.

Al fine di raggiungere gli scopi sopra dichiarati , la presente invenzione ha per oggetto un gruppo modulare per arredamento, in particolare di uffici, comprendente:

almeno un elemento montante a colonna presentante un corpo allungato secondo una direzione principale e due basi contrapposte sostanzialmente ortogonali alla direzione principale,

una pluralità di elementi di attrezzatura, selettivamente accoppiabili alle basi e al corpo di detto almeno un elemento montante per costituire una configurazione di arredamento, la posizione di accoppiamento degli elementi di attrezzatura al corpo dell’elemento montante essendo regolabile in modo continuo lungo detta direzione principale.

Un vantaggio della presente invenzione è quello di fornire un gruppo modulare per arredamento in cui il numero di elementi aventi funzioni strutturali sia ridotto al minimo, così da ridurre i costi di realizzazione di una configurazione di arredamento anche complessa.

Un altro vantaggio della presente invenzione è quello di fornire un gruppo modulare per arredamento che consenta un agevole assemblaggio di configurazioni d'arredamento con diramazioni, sia in fase di primo assemblaggio, sia in seguito all’ampliamento di una configurazione esistente. Tale gruppo modulare consente l'applicazione e la rimozione di elementi di attrezzatura senza che sia necessario intervenire sugli altri elementi costituenti la configurazione d'arredamento, potendo realizzare connessioni multiple fra loro indipendenti in corrispondenza di uno stesso montante, con la possibilità di regolare in modo continuo la posizione in altezza degli elementi di attrezzatura, garantendo allo stesso tempo un’elevata stabilità, resistenza e sicurezza di bloccaggio alla configurazione d'arredamento e ai singoli elementi costituenti, anche in seguito ad un impiego gravoso e a sollecitazioni elevate per un periodo di tempo prolungato.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno dalla descrizione che segue, con riferimento ai disegni annessi, dati a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:

le figure 1 a 3 sono viste in prospettiva di una struttura esemplificativa di arredamento per ufficio utilizzante un gruppo modulare secondo la presente invenzione in tre diverse fasi di assemblaggio ,

la figura 4 è una sezione trasversale di un montante della presente invenzione illustrante vari tipi di collegamento di elementi accessori,

la figura 5 è una sezione trasversale di un montante illustrante un altro tipo di collegamento, le figure 6 a li sono viste prospettiche di diversi elementi di arredamento realizzati con un gruppo modulare della presente invenzione,

la figura 12 rappresenta schematicamente in prospettiva una pluralità di aggregazioni di piani di lavoro,

la figura 13 è una vista in pianta di una postazione di lavoro,

la figura 14 è una vista prospettica in esploso di un .piano di lavoro con associato schermo, illustrante una pluralità di alternative per la realizzazione dello schermo,

la figura 15 è una vista frontale schematica della modularità di realizzazione di schermi di differente altezza,

la figura 16 è una vista laterale di un gruppo di montanti con associato piano di lavoro, corrispondenti ai montanti della figura 15.

Con riferimento ora alle figure 1 a 3, una struttura di arredamento, progettata secondo le esigenze specifiche di un particolare ufficio, viene realizzata disponendo in posizioni, predeterminate durante il progetto della struttura e nel seguito dette punti nodali, di montanti a colonna 1 di diversa altezza, le cui basi 2 sono sufficientemente ampie da permettere il collocamento in verticale dei montanti 1 anche senza l'ausilio di elementi strutturali trasversali. In ogni caso, la distanza fra i vari montanti .1 può venire regolata in modo preciso con l'utilizzo di elementi distanziatori quali, ad esempio, barre distanziali 3 o pannelli distanziali 4. Ai montanti 1, nelle posizioni in cui si prevede la possibilità di carichi sbilanciati rispetto alla verticale, possono essere connessi piedi equilibranti 5.

Ai montanti 1 vengono successivamente connessi piani di lavoro 6 (figura 2), in modo da definire, ad esempio, postazioni di lavoro per persone sedute, e infine la struttura può venire completata con vari elementi di attrezzatura quali schermi 7, scaffali 8, pensili 9, lampade 10, pannelli attrezzati 11 e simili, così da realizzare una struttura d’arredamento completa.

L'altezza di tutti gli elementi di arredamento connessi ai montanti 1 è regolabile in modo continuo, come risulterà più chiaramente dal seguito della descrizione, cosicché è possibile, ad esempio, prevedere schermi di separazione parziale 7a o piani di lavoro 6a ad altezza personalizzata, sia in posizioni fisse predeterminate, sia in posizioni regolabili, a scelta, dall’utente.

Con riferimento ora alla figura 4, ogni montante 1, ricavato preferibilmente da un profilato estruso di alluminio, presenta una sezione trasversale complessivamente a croce, con quattro bracci 12 identici disposti radialmente a 90° sul prolungamento di quattro corrispondenti lobi 13a di un’anima centrale 13 longitudinalmente cava. Ogni braccio 12 presenta una sezione cava conformata a campana presentante una parete di base 14a integrale con un rispettivo lobo 13a dell'anima centrale 13, due fianchi concavi contrapposti 14b congiunti da una parete di testa 14c a sezione semicircolare disposta all'estremità del braccio 12 più distante dall’anima 13. In sostanza, il profilo periferico della sezione trasversale del generico montante 1 presenta una configurazione quadrata a vertici arrotondati, costituiti dalle pareti di testa 14c, e lati concavi, costituiti dal l ’insieme dei due fianchi 14b di due bracci 12 adiacenti.

Sui due fianchi 14b di ogni braccio 12 sono ricavate due gole longitudinali 15 contrapposte. Sulla superficie interna della parete di testa 14c, due appendici curve 16 definiscono un canale longitudinale 17 a sezione circolare spaccata. L'insieme delle pareti di base 14a di due bracci 12 adiacenti e della porzione di parete dell'anima centrale 13 compresa fra i due corrispondenti lobi 13a definisce una scanalatura longitudinale 23 a sezione sostanzialmente trapezia, con la base minore coincidente con l’apertura della scanalatura stessa.

Entro due gole longitudinali 15 affacciate di due bracci 12 adiacenti è possibile inserire i lembi longitudinali di un guscio flessibile di finitura A, indicato con linea a tratto e punto in figura 4, in modo da definire una camera longitudinale coperta per il passaggio, ad esempio, di cavi elettrici o per trasmissione dati.

La conformazione del montante 1 è tale da poter accoppiarsi con una pluralità di elementi di connessione, mostrati a titolo di esempio in figura 4, per la connessione al montante 1 di vari elementi di attrezzatura in una posizione longitudinalmente selezionabile e regolàbile in modo continuo, come illustrato nell’esempio di struttura di arredamento di figura 3.

In particolare, un elemento di connessione a ganascia 18, associabile ad esempio ad un piede 5, comprende due semigusci 18a contrapposti, le cui superfici d’immorsamento 18b complementari ricopiano, nel loro insieme, il profilo a semicerchio della parete di testa 14c di un braccio 12. Ciascun semiguscio 18a termina con un'appendice di aggancio 19 che impegna, nella condizione montata mostrata in figura, parte di una corrispondente gola longitudinale 15 quando i due semigusci vengono serrati fra loro per mezzo, ad esempio, di viti. In tale condizione, le superfici d'immorsamento 18b serrano a morsa la parete di testa 14c del braccio 12, bloccando l’elemento di attrezzatura associato, in particolare il piede 5.

Un elemento di connessione a trazione 20, utilizzato ad esempio per il fissaggio delle barre distanziali 3 o dei pannelli distanziali 4, comprende un elemento di innesto 21 terminante con due appendici 21a per l'inserimento scorrevole nelle gole longitudinali 15 di un braccio 12. Sulla parete di fondo 21b dell'elemento d’innesto 21 è montato un perno filettato 22 che si avvita in un dado 22b saldato alla parete di fondo 21b. Ad un'estremità del perno filettato 22 è ricavata una sede esagonale per l'innesto di una chiave a brugola, mentre alla estremità opposta è montato girevole un pressore 22a. Una rotazione del perno 22 provoca.il serraggio del pressore 22a sulla superficie esterna della parete di testa 14c. Naturalmente, il dado 22b e il perno filettato 22 possono essere sostituiti da un dispositivo analogo che provochi il serraggio selettivo del pressore 22a contro il braccio 12, come ad esempio un sistema a camma o ad eccentrico.

Una variante 20a dell'elemento di connessione a trazione 20, particolarmente adatto per la connessione di schermi 7 comprende anch’esso un elemento d'innesto 21 le cui appendici 21a possono accoppiarsi con due rispettive gole longitudinali 15. Nella camera interna che, nella condizione montata, è delimitata dalle pareti interne dell'elemento d'innesto 21 e dalla parete di testa 14c di un braccio 12, è alloggiato un pressore a cuneo 22b, preferibilmente di materiale plastico, avente una parete posteriore piana che si appoggia alla parete di fondo 21b ed una parete contrapposta sostanzialmente conformata a C per premere contro la parete di testa 14c del braccio 12. L’elemento a cuneo 22b è rastremato in senso longitudinale, cioè perpendicolarmente al piano del disegno, in modo da poter essere forzato in modo sbloccabile contro il braccio 12 fissare lo schermo 7 ad una certa altezza sul montante 1.

Un altro tipo di elemento di connessione a trazione, associabile ad una scanalatura longitudinale 23, comprende un elemento di riscontro 24 a sezione sostanzialmente trapezoidale sul quale sono ricavati fori filettati per l'impegno di viti di trazione 25. Le teste 25a delle viti di trazione 25 sono montate all'interno di porzioni cave di elementi di attrezzatura quali mensole 37a, 37b di sopporto per piani di lavoro. Agendo sulle teste 25a delle viti di trazione 25 si possono serrare le mensole 37a, 37b contro la superficie esterna dei fianchi 14b di due bracci 12 adiacenti, in modo che le facce inclinate dell’elemento di riscontro 24 premano contro corrispondenti porzioni delle pareti di base 14a dei due bracci 12 adiacenti.

L’orientamento degli elementi di attrezzatura associati ai vari elementi di connessione illustrati in figura 4 rispetto alle direzioni dei bracci 12 del generico montante 1 è indipendente dal tipo di elemento di connessione utilizzato. Infatti, lo stesso tipo di elemento di connessione può essere adottato per il collegamento al montante 1 di elementi di attrezzatura variamente orientati rispetto alla direzione di un braccio 12, come ad esempio la mensola angolata 37a o parallela 37b illustrate in figura 4. Inoltre, ad un generico elemento di connessione può essere connesso uno snodo, ad esempio sferico, per il montaggio di braccetti di sopporto per lampade orientabili, ripiani di appoggio e simili.

Oltre alle possibilità di connessione longitudinale di elementi di attrezzatura al montante 1 tramite gli elementi di connessione illustrati in figura 4, è possibile sfruttare la configurazione della sezione trasversale del montante anche per la connessione di elementi di attrezzatura alle basi del montante stesso. In particolare, l'anima centrale cava 13, le porzioni cave 14d dei bracci 12 e ì canali longitudinali 17 possono accogliere elementi d’innesto recanti mezzi di espansione radiale atti a bloccare gli elementi di innesto sulle pareti laterali delle cavità.

Un esempio di connessione ad espansione è mostrato in figura 5. Sull’elemento di attrezzatura che deve essere fissato alla base,del montante 1 vengono fissate due ali flessibili 50 aventi ciascuna due porzioni di estremità 50a disposte fra loro a 90* per impegnarsi in due lobi adiacenti dell'anima centrale 13. Le estremità 50a sono interconnesse da una porzione centrale 50b orientata a 45° rispetto a ciascuna delle estremità 50a. L’estremità conica 51a di un grano di pressione 51 trasversale, avvitato entro un foro filettato ricavato su una delle porzioni centrali 50b, impegna una sede ricavata sull'altra porzione centrale 50b.Attraverso un apertura 52 prevista ad una distanza predeterminata dalla base del montante 1 è possibile inserire una chiave a brugola per avvitare o svitare il grano 51 e, conseguentemente, bloccare o sbloccare l'elemento di connessione ad espansione all’interno della cavità dell’anima centrale 13.

Inoltre, i canali longitudinali 17 possono essere parzialmente filettati per il collegamento filettato di elementi di attrezzatura montati alle estremità dei montanti 1.

Poiché ogni elemento montante 1 è strutturalmente autoportante, è possibile selezionare un singolo montante come elemento base per la realizzazione di una configurazione minima di arredamento. Nella figura 6 è illustrato a titolo di esempio un sistema di arredamento in configurazione minima per la realizzazione di una lampada a stelo. Alle estremità del montante 1 sono connessi rispettivamente un basamento 26 ed un corpo illuminante 27.

In figura 7 è mostrato un sistema di arredamento in configurazione minima per la realizzazione di un attaccapanni, in cui al montante 1, dotato del basamento 26, sono longitudinalmente connessi accessori appendiabiti 28 e portaombrelli 29 mediante uno degli elementi di collegamento longitudinale precedentemente descritti con riferimento alla figura 4. L’altezza degli accessori appendiabiti 28 e portaombrelli 29 è quindi regolabile.

Nelle figure 8, 9 e 10 sono illustrati tre esempi di tavoli comprendenti un solo montante 1 e differenti piani di lavoro, rispettivamente un piano sagomato 30, un piano rotondo 31 ed un piano attrezzato 32, adatto ad esempio per accogliere macchine per ufficio. Tutti i piani 30, 31, 32 sono fissati alla parte superiore del montante 1.

Nella figura 11 è illustrato un esempio di tavolo a quattro gambe realizzate mediante montanti 1, ai quali è fissato superiormente un piano rettangolare 30a.

In alternativa, più montanti 1 possono essere selezionati per costituire il sopporto di configurazioni anche complesse di piani di lavoro, tavoli, scrivanie e simili. In tali configurazioni, uno stesso montante 1 può fungere da sopporto comune per due o più piani di lavoro adiacenti, così da costituire un punto nodale suscettibile di essere ulteriormente attrezzato per la costituzione di un sistema completo di arredamento.

Nella figura 12 sono illustrati alcuni esempi non limitativi di tali configurazioni di piani di lavoro, in particolare nella figura:

12a) due montanti 1 sopportano un piano rettangolare 33 e un’estensione 34 del piano 33;

12b) tre montanti 1 sopportano un piano sagomato 35 e un'estensione 34;

c) quattro montanti 1 sopportano due piani sagomati 35 adiacenti;

d) cinque montanti 1 sopportano quattro piani sagomati 35 adiacenti per la realizzazione di una postazione di lavoro ad isola ;

e) cinque montanti 1 sopportano una combinazione di piani rettangolari, piani sagomati 35 ed estensioni 34 in una configurazione complessiva a T,

f) sei montanti 1 fungono da elementi di sopporto per una configurazione a C di piani di lavoro; g) quattro montanti di una configurazione a C, comprendente anche piani terminali semicircolari 36, si estendono in altezza per sopportare tre mensole 8;

h) i montanti di una postazione di lavoro ad isola come 12d) si estendono in altezza per il collegamento di quattro schermi 7; in particolare il montante centrale funge da punto nodale per la connessione simultanea dei quattro piani sagomati 35 e dei quattro schermi 7;

i) quattro dei cinque montanti 1 di una configurazione a C di piani di lavoro si estendono in altezza per sopportare schermi 7, scaffali 8 e un pensile 9.

Nella figura 13 è illustrato in maggior dettaglio l'esempio 12b della figura 12. I piani verticali su cui giacciono due montanti 1 adiacenti sono generalmente i piani di sollecitazione massima a flessione della struttura. La configurazione di assemblaggio del piano 35 e dei montanti 1 è tale che questi ultimi presentano sempre una loro sezione a maggior resistenza a flessione, definita da una delle due direzioni ortogonali secondo cui sono dirette coppie di bracci 12 contrapposti, orientata per resistere alla massima sollecitazione a flessione della struttura.

Ai montanti 1 è connesso il piano sagomato 35, preferibilmente con l'interposizione delle mensole di sopporto 37 fissate al montante per mezzo di uno degli elementi di connessione precedentemente descritti con riferimento alla figura 4.

L’estensione 34 del piano, fissato anch’esso ai montanti 1, è montata accostata, lungo il suo lato maggiore, ad uno dei lati rettilinei del piano sagomato 35 per costituire una superficie di lavoro continua. Più in generale, ognuno dei piani 33, 34, 35, 36 di figura 12 può essere accostato ad un altro piano per realizzare superfici piane continue di dimensioni pid ampie. In questo modo si elimina la necessità di predisporre liste di rifinitura per colmare vuoti fra piani adiacenti.

Botole 38 selettivamente scoperchiabi1i sono incorporate nel piano sagomato 35, e in generale in ogni piano di lavoro, per consentire, al1’occorrenza, il passaggio di cavi per connessioni dati o elettriche, come illustrato a titolo di esempio anche nella figura 3.

Le configurazioni reaiìzzabili con il gruppo modulare della presente invenzione, illustrate in particolare nelle figure 3, 12 e 13, possono essere ampliate o modificate anche successivamente al completamento di uno specifico sistema di arredamento, senza che sia necessario disassemblare la struttura preesistente.Ad esempio, al piano sagomato di figura 13 può venire accostato un altro piano sagomato P, illustrato a tratto discontinuo in figura, che viene fissato a due degli stessi montanti 1 di sopporto del primo piano sagomato 35, utilizzando per la connessione una o più delle scanalature o delle gole longitudinali che risultano libere sui montanti.

Con riferimento ora alla figura 14, ogni montante 1 può comprendere, in una forma di attuazione preferita, una porzione inferiore la, di altezza pari ad un'altezza standard predefinita di un piano di lavoro 33 per una persona in posizione seduta, e uno o più spezzoni di montante Ib, innestatili selettivamente l’uno sull'altro e sulla porzione inferiore la per elevare l'altezza complessiva del singolo montante 1 così da fornire il sopporto per elementi di attrezzatura sovrastanti i piani di lavoro ad altezza standard, come ad esempio gli schermi 7. L’innesto degli spezzoni di montante lb sulla porzione inferiore la o su un altro spezzoni lb avviene mediante un innesto ad espansione 39, ad esempio del tipo illustrato nella figura 5, che va ad impegnare la cavità interna dell'anima centrale 13, L'ultimo tratto di elemento montante 1 può essere chiuso superiormente da un tappo di chiusura 40 rimovibile.

In una forma di attuazione preferita, gli schermi 7 comprendono un'intelaiatura rettangolare di sostegno 7a i cui lati verticali, destinati ad essere connessi ai bracci 12 dei montanti 1, recano uno degli elementi di connessione illustrati in figura 4, preferibilmente l'elemento di connessione a trazione 20a. Le facce piane contrapposte dell'intelaiatura 7a possono essere rivestite, ad esempio con un montaggio ad incastro, con pannelli di finitura 7b, ad esempio pannelli forati, 'di legno, di tessuto, di lamiera plastificata, di vetro o cristallo e simili, intercambiabili fra loro.

Le appendici 21a dell’elemento di collegamento a trazione 20a, comprendente l’elemento di pressione a cuneo 22b, vengono inserite nelle corrispondenti gole longitudinali 15 di un braccio 12 del montante 1, in modo che l'intelaiatura di sostegno 7a può scorrere verticalmente sui montanti 1 e può essere selettivamente serrata ad essi ad un’altezza regolabile. Una pluralità di intelaiature 7a può essere montata sugli stessi due montanti 1 per la realizzazione di schermi di altezze differenti, come illustrato nelle figure 15 e 16.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo modulare per arredamento, in particolare di uffici, caratterizzato dal fatto che comprende: almeno un elemento montante a colonna (1) presentante un corpo allungato secondo una direzione principale e due basi contrapposte sostanzialmente ortogonali alla direzione principale, una pluralità di elementi di attrezzatura, selettivamente accoppiabili alle basi e al corpo di detto almeno un elemento montante (1) per costituire una configurazione di arredamento, la posizione di accoppiamento degli elementi di attrezzatura al corpo dell’elemento montante (1) essendo regolabile in modo continuo lungo detta direzione principale.
2. 2. Gruppo modulare per arredamento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende un solo elemento montante a colonna (1).
3. 3. Gruppo modulare per arredamento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento montante a colonna (1) comprende mezzi di impegno, perifericamente distribuiti sul corpo allungato attorno a detta direzione principale, definenti una pluralità di direzioni di accoppiamento simmetricamente disposte rispetto a detta direzione principale.
4. 4. Gruppo modulare per arredamento secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto i mezzi di impegno comprendono espansioni radiali (12) alternate a recessi (23).
5. 5. Gruppo modulare per arredamento secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la sezione trasversale delle espansioni radiali mostra configurazione comprendente quattro bracci simmetrici (12) disposti a croce, conformati a campana e connessi ad un'anima centrale 13, porzioni di pareti di base (14a) di bracci (12) adiacenti definendo con una porzione dell’anima centrale (13) detti recessi, estendentisi lungo tutto il corpo dell’elemento montante (1) in forma di scanalature longitudinali (23) .
6. 6. Gruppo modulare per arredamento secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto su fianchi (14b) contrapposti dei bracci (12) sono ricavate gole longitudinali (15).
7. 7. Gruppo modulare per arredamento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di collegamento degli elementi di attrezzatura al corpo degli elementi montanti (1) accoppiabili selettivamente ai bracci (12), alle gole (15) e alle scanalature longitudinali (23).
8. 8. Gruppo modulare per arredamento secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di collegamento ad innesto ed espansione accoppiabili selettivamente ad una cavità dell'anima centrale (13), a cavità (14d) e canali longitudinali (17) dei bracci (12) per collegare elementi di attrezzatura alle basi dell’elemento montante ( 1 ) .