ITBO20100120A1 - Gru per il sollevamento di un carico. - Google Patents

Gru per il sollevamento di un carico. Download PDF

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ITBO20100120A1 IT000120A ITBO20100120A ITBO20100120A1 IT BO20100120 A1 ITBO20100120 A1 IT BO20100120A1 IT 000120 A IT000120 A IT 000120A IT BO20100120 A ITBO20100120 A IT BO20100120A IT BO20100120 A1 ITBO20100120 A1 IT BO20100120A1
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crane according
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actuator
locking
extension
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Luca Perelli
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Sol Ge S P A
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
GRU BER IL SOLLEVAMENTO DI UN CARICO
Il presente trovato si riferisce ad una gru per il sollevamento di un carico.
La presente gru è, in particolare, sotto forma di una gru mobile, in special modo applicabile su un corrispondente veicolo, in particolare su un autoveicolo o autocarro.
Sono note delle gru per autocarri, che comprendono una struttura di base, un braccio di imperniamento alla struttura di basamento ed un braccio estensibile telescopicamente ed avente un rispettivo elemento o sezione di base, che è collegato in modo articolato al braccio di imperniamento, da cui si prolungano, internamente, dei rispettivi elementi, o sezioni, di sfilo.
Nelle gru note, ad ogni elemento di sfilo corrisponde un rispettivo mezzo motore, o attuatore, che aziona il rispettivo sfilo tra una posizione retratta ed una posizione distesa, rispetto all'elemento precedente, o più esterno o coassialmente più esterno. Pertanto, nelle gru note, in cui il braccio estensibile presenta un numero elevato di elementi di sfilo, vengono, quindi, utilizzati parecchi attuatori, che sono alloggiati all'esterno degli elementi di sfilo del braccio, e preferibilmente al di sopra di questi, ovvero viene utilizzato un singolo e complesso attuatore avente una pluralità di stadi per rispettivi elementi di sfilo.
Per non eccedere nell'ingombro in altezza dell'insieme definito dai bracci e attuatori di azionamento telescopico, si tende, quindi, a realizzare degli elementi di sfilo tubolari, la cui sezione presenta un'altezza non ottimale, ovvero un'altezza eccessivamente ridotta.
Tale configurazione degli elementi del braccio telescopico che presentano una sezione di altezza ridotta è necessaria per far sì che gli attuatori possano essere posizionati al di sopra del rispettivo elemento senza che l'altezza, o dimensione perpendicolare, complessiva del braccio risulti essere eccessiva .
Ne viene, tuttavia, che, per ottenere una resistenza flessionale adeguata, è, di converso, necessario realizzare degli elementi tubolari che presentano degli spessori elevati, a svantaggio del peso che presenta la gru e delle eccessive deformazioni, o freccia, che presenta il braccio di sollevamento in regime di carico.
In pratica, in questo modo, non si riescono ad utilizzare gli attuali e più evoluti acciai, messi a disposizione dall'industria siderurgica, i quali, anche in presenza di sezioni resistenti di altezza ridotta, consentirebbero di realizzare sezioni resistenti di spessore non eccessivo, senza pericolo di giungere al limite di rottura. Infatti, tali acciai più evoluti ad elevata resistenza, in presenza di spessori ridotti, presentano una corrispondente deformazione elastica flessionale eccessiva e sono di fatto inutilizzabili.
Inoltre, è da rilevare che gli attuali attuatori penalizzano il peso, la complessità di costruzione ed il costo della gru. Quindi, un tale numero sovrabbondante di attuatori costituisce un ulteriore indesiderato inconveniente delle attuali gru.
Inoltre, un<7>esigenza particolarmente sentita nel settore concerne la possibilità di eseguire distensioni e ritrazione del braccio telescopico in condizione di sollevamento del carico. Si tratta di una condizione particolarmente gravosa che sollecita fortemente la struttura resistente.
Con il presente trovato ci si propone di ovviare ad uno o più dei sopra riferiti inconvenienti o problemi e/o di soddisfare alla sopraindicata esigenza.
Viene, quindi, provvista una gru per il sollevamento di un carico, la gru comprende un braccio estensibile sollevabile ed abbassabile; detto braccio estensibile comprendendo un elemento di base ed una pluralità di elementi di sfilo, terminanti con uno sfilo di estremità; detti elementi del braccio estensibile essendo coassialmente inseriti l'uno all'interno dell'altro ed essendo telescopicamente mobili, l'uno relativamente all'altro, tra una rispettiva posizione retratta ed una rispettiva posizione distesa sotto l'impulso di corrispondenti mezzi di azionamento telescopico; caratterizzato dal fatto che detti mezzi azionamento telescopico comprendono un primo ed un secondo attuatore.
In questo modo, utilizzando un numero limitato di attuatori di azionamento è possibile realizzare elementi di sfilo che presentano una maggiore altezza, ottenendo uno sfruttamento massimale delle caratteristiche di resistenza e deformazione del materiale costituente.
Inoltre, in questo modo si può altresì ottenere una distensione retrazione del braccio telescopico sufficientemente rapida.
Secondo un altro aspetto particolarmente vantaggioso, viene, altresì, provvista una gru per il sollevamento di un carico, la gru comprende un braccio estensibile sollevabile ed abbassabile; detto braccio estensibile comprendendo un elemento di base ed una pluralità di elementi di sfilo, terminanti con uno sfilo di estremità; detti elementi del braccio estensibile essendo coassialmente inseriti l'uno all'interno dell'altro ed essendo telescopicamente mobili, l'uno relativamente all'altro, tra una rispettiva posizione retratta ed una rispettiva posizione distesa sotto l'impulso di corrispondenti mezzi di azionamento telescopico; caratterizzata dal fatto che i mezzi di azionamento telescopico sono supportati sull'elemento di sfilo estremo.
In questo modo, è possibile procedere agevolmente allo sfilo o distensione del braccio telescopico, anche allorquando la medesima gru stia sollevando un carico di notevole entità.
Infatti, si può così far fuoriuscire, o estendere, gli sfili a partire da quelli di sezione maggiore, e quindi, più resistenti, ovvero a partire da quelli più vicini alla base e procedendo progressivamente con quelli via via successivi e adiacenti.
Pertanto, in questo modo, anche in caso di un'estensione effettuata in condizione di sollevamento del carico, non si rischia di mettere in crisi la resistenza strutturale della gru.
Secondo un ulteriore aspetto vantaggioso viene, altresì, provvista una gru per il sollevamento di un carico, la gru comprende un braccio estensibile sollevabile ed abbassabile; detto braccio estensibile comprendendo un elemento di base ed una pluralità di elementi di sfilo, terminanti con uno sfilo di estremità; detti elementi del braccio estensibile essendo coassialmente inseriti l'uno all'interno dell'altro ed essendo telescopicamente mobili, l'uno relativamente all'altro, tra una rispettiva posizione retratta ed una rispettiva posizione distesa sotto l'impulso di corrispondenti mezzi di azionamento telescopico; caratterizzata dal fatto che i mezzi di azionamento telescopico sono supportati sull'elemento di base del braccio estensibile.
Secondo un ulteriore aspetto vantaggioso viene, altresì, provvista una gru per il sollevamento di un carico, la gru comprende un braccio estensibile sollevabile ed abbassabile; detto braccio estensibile comprendendo un elemento di base ed una pluralità di elementi di sfilo, terminanti con uno sfilo di estremità; detti elementi del braccio estensibile essendo coassialmente inseriti l'uno all'interno dell'altro ed essendo telescopicamente mobili, l'uno relativamente all'altro, tra una rispettiva posizione retratta ed una rispettiva posizione distesa sotto l'impulso di corrispondenti mezzi di azionamento telescopico; caratterizzato dal fatto che sono previsti dei mezzi di scorrimento interposti tra gli elementi dì sfilo.
In questo modo è possibile ottenere un miglior scorrimento degli elementi di sfilo, anche in condizione di supporto, o sollevamento, del carico.
Questi ed altri aspetti innovativi del trovato sono, comunque, esposti nelle rivendicazioni sotto riportate, le cui caratteristiche tecniche sono riscontrabili, insieme a corrispondenti vantaggi conseguiti, nella seguente descrizione dettagliata, illustrante delle forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative del trovato, e che viene fatta con riferimento ai disegni allegati, in cui: - la figura 1A illustra una vista in sezione longitudinale di una prima realizzazione preferita di braccio estensibile telescopicamente utilizzabile nella gru secondo il presente trovato;
la figura 1B illustra una vista frontale della prima realizzazione preferita di braccio estensibile;
la figura 1C illustra una particolare ingrandito relativo ad un'estremità a monte della prima realizzazione preferita dei bracci estensibili;
la figura 1D illustra una vista ingrandita di un particolare della vista frontale della prima realizzazione preferita di braccio estensibile;
le figure da 2 a 5 illustrano in vista in sezione longitudinale diverse posizioni operative del braccio estensibile della prima realizzazione preferita;
la figura 6A illustra una vista in sezione longitudinale di una seconda realizzazione preferita di braccio estensibile utilizzabile in una gru secondo il presente trovato, con detto braccio estensibile in una condizione retratta;
la figura 6B illustra una vista frontale della seconda realizzazione preferita di braccio estensibile in condizione retratta;
la figura 6C illustra un particolare ingrandito dell'estremità a monte della seconda realizzazione preferita di braccio estensibile;
La figura 6D illustra una vista ingrandita di un particolare della vista frontale della seconda realizzazione preferita di braccio estensibile;
- le successive figure da 7 a 10 illustrano delle rispettive viste in sezione longitudinale relative a diverse posizioni operative della seconda realizzazione preferita di braccio estensibile;
la figura HA illustra una vista in sezione longitudinale di una terza realizzazione preferita di braccio estensibile telescopicamente applicabile ad una gru secondo il presente trovato;
la figura 11B illustra una vista frontale del braccio estensibile della terza realizzazione preferita;
- la figura 11C illustra un particolare ingrandito relativo ad un'estremità a monte della terza realizzazione preferita di braccio estensibile;
la figura 11D illustra un particolare ingrandito dei mezzi di bloccaggio tra elementi tubolari della terza realizzazione preferita di braccio estensibile;
La figura H E illustra una vista in prospettiva della terza realizzazione preferita di braccio estensibile in condizione rientrata;
La figura 11F illustra un particolare della precedente vista in prospettiva della terza realizzazione preferita di braccio estensibile telescopicamente;
le figure da 12 a 14 illustrano, in vista in sezione longitudinale, diverse posizioni operative della terza realizzazione preferita di braccio estensibile;
- le successive figure da 15A a 15H illustrano i mezzi di bloccaggio tra gli elementi tubolari di questa terza realizzazione preferita di braccio in diverse condizioni operative;
la figura 16Δ illustra una vista in sezione longitudinale di una quarta realizzazione preferita di braccio estensibile telescopicamente applicabile ad una gru secondo il presente trovato;
la figura 16B illustra una vista in pianta dall'altro della quarta realizzazione preferita di braccio estensibile telescopicamente applicabile ad una gru secondo il presente trovato;
la figura 16C illustra una vista frontale, priva dei nasi di disimpegno, del braccio estensibile della quarta realizzazione preferita;
la figura 16D illustra un particolare ingrandito relativo ad un'estremità a valle della quarta realizzazione preferita di braccio estensibile;
la figura 16E illustra un particolare ingrandito dei mezzi di bloccaggio tra elementi tubolari della quarta realizzazione preferita di braccio estensibile;
le figure 17 e 18 illustrano, in vista in sezione longitudinale, diverse posizioni operative della quarta realizzazione preferita di braccio estensibile in azione di distensione;
le figure 19 e 20 illustrano, in vista in sezione longitudinale, diverse posizioni operative della quarta realizzazione preferita di braccio estensibile in azione di rientro;
- la figura 21 illustra una vista in sezione trasversale di una zona di impegno tra elementi tubolari del braccio in condizione distesa della quarta realizzazione preferita;
la figura 22 illustra una vista laterale di una zona di impegno tra elementi tubolari del braccio in condizione distesa della quarta realizzazione preferita; - le figure da 23A a 23F illustrano diverse posizioni operative dei mezzi di bloccaggio tra elementi tubolari della quarta realizzazione preferita;
la figura 24A illustra una vista in sezione longitudinale di una quinta realizzazione preferita di braccio estensibile telescopicamente utilizzabile nella gru secondo il presente trovato;
la figura 24B illustra una vista frontale della quinta realizzazione preferita di braccio estensibile; la figura 24C illustra un particolare ingrandito relativo ad un'estremità a monte della quinta realizzazione preferita del braccio estensibile;
la figura 24D illustra una vista ingrandita di un particolare della vista frontale della quinta realizzazione preferita di braccio estensibile;
- le figure 25 e 26 illustrano, in vista in sezione longitudinale, diverse posizioni operative della quinta realizzazione preferita di braccio estensibile.
Nelle figure da 1A a 1D, viene illustrata una realizzazione preferita 3 di una parte di una gru per il sollevamento di un carico, la quale gru è, in particolare, sotto forma di una gru mobile, in special modo applicabile ad un corrispondente veicolo, in particolare ad un autoveicolo o autocarro. Deve essere, comunque, inteso che la presente gru potrebbe anche essere impiegata in relazione ad un'installazione fissa, o potrebbe essere sotto forma di una gru di tipo fisso.
Nella sua configurazione generale la gru comprende una struttura di base, o basamento, in particolare composta da una base di attacco al veicolo, da cui si prolunga verso l'alto il rispettivo montante, o braccio di imperniamento, articolato in corrispondenza di una rispettiva estremità al detto montante e sollevabile ed abbassabile rispetto a questo, su azionamento di un corrispondente attuatore, o cilindro idraulico.
La gru comprende, inoltre, un braccio estensibile telescopicamente 3, che si prolunga dal braccio di imperniamento alla struttura del basamento, il quale braccio estensibile è, a sua volta, articolato, in corrispondenza di una rispettiva estremità a monte al detto braccio di imperniamento, ed è sollevabile ed abbassabile rispetto a questo su azionamento di un corrispondente attuatore o cilindro idraulico.
Come riferito, nelle figure allegate viene illustrato unicamente il braccio estensibile 3 della gru di sollevamento. La rimanente parte della gru di sollevamento può essere realizzata in un qualsiasi modo adatto e comunque alla portata del tecnico del settore, e non necessita quindi di essere descritta in dettaglio. Coinè illustrato, il detto braccio estensibile telescopicamente 3 comprende una pluralità di elementi, 0 sezioni, tubolari comprendenti un elemento, o sezione, tubolare di base 31, collegato direttamente, ed in modo articolato, al braccio di imperniamento della gru, ed una pluralità di elementi tubolari, o sezioni, di sfilo, 1 quali sono coassialmente interni al detto elemento di base 31 e reciprocamente interni tra di loro.
In particolare, detti elementi di sfilo comprendono una serie di elementi tubolari di sfilo intermedi, contrassegnati con i rispettivi riferimenti numerici 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, ed uno sfilo di estremità, contrassegnato con il riferimento numerico 40.
Detti elementi 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, del braccio estensibile sono conformati a sezione tubolare, in particolare a sezione poligonale, presentando dimensioni che si riducono progressivamente dall'elemento di collegamento 31 verso l'elemento di estremità 40, in modo tale che detti elementi siano alloggiati all'interno dell'elemento adiacente e impegnino quest'ultimo, con possibilità di scorrimento longitudinale, in particolare impegnando con la propria superficie esterna la superficie interna dell'elemento adiacente esterno.
Come illustrato, gli elementi del braccio estensibile sono coassialmente inseriti l'uno all'interno dell'altro e sono telescopicamente mobili l'uno relativamente all'altro, tra una rispettiva posizione retratta ed una rispettiva posizione distesa, come meglio risulterà nel seguito della presente descrizione.
In pratica, detti elementi mobili del braccio estensibile 3 sono guidati coassialmente all'elemento di base e l'uno rispetto all'altro e possono essere opzionalmente estesi e retratti l'uno di seguito all'altro.
In particolare, l'estensione e la ritrazione degli elementi del braccio estensibile sono ottenute sotto l'impulso di corrispondenti mezzi 4 di azionamento telescopico, che agiscono per muovere detti elementi di sfilo 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 tra la rispettiva posizione retratta e la rispettiva posizione distesa e viceversa.
Come illustrato, il braccio estensibile 3 presenta degli elementi tubolari che, nella posizione a riposo o retratta, illustrata in figura 1A, presentano una rispettiva estremità a monte 31a, 33a, 34a, 35a, 36a, 37a, 38a, 39a, che è sporgente rispetto all'estremità, o bordo, dell'elemento tubolare adiacente e interno 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40.
In pratica, come illustrato, nella condizione di riposo, in corrispondenza dell'estremità di attacco, o a monte, 3', le estremità 31a, 33a, 34a, 35a, 36a, 37a, 38a, 39a, degli elementi di sfilo più grandi, o esternamente coassiali, sporgono oltre alle estremità, o bordo estremo, degli adiacenti elementi tubolari aventi dimensioni inferiori.
Inoltre, nella condizione di riposo, il braccio estensibile presenta, in corrispondenza dell'estremità a valle 3", le estremità 33b, 34b, 35b, 36b, 37b, 38b, 39b, 40b degli elementi tubolari più stretti, o internamente coassiali, che sporgono longitudinalmente oltre all'estremità dei rispettivi elementi tubolari adiacenti esterni.
Il presente braccio estensibile, comprende i mezzi di azionamento telescopico 4 che sono provvisti, o disposti, all'interno dei rispettivi elementi 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 del braccio estensibile 3.
In questo modo, è possibile realizzare elementi di sfilo che presentano un'altezza elevata, ottenendo uno sfruttamento massimale delle caratteristiche di resistenza del materiale costituente.
Infatti, a parità di ingombro in altezza, con il presente braccio estensibile, che alloggia i mezzi di azionamento 4 all'interno della sezione degli elementi del braccio, è possibile realizzare elementi tubolari aventi una sezione resistente più alta e quindi di spessore particolarmente ridotto.
Come illustrato, in modo vantaggioso, i detti mezzi 4 di azionamento telescopico del braccio estensibile 3 comprendono solamente un rispettivo primo attuatore 41 ed un secondo attuatore 42, entrambi alloggiati all'interno degli elementi tubolari del braccio estensibile 3, i quali sono azionabili alternativamente per distendere rispettivi e successivi elementi del braccio estensibile o per rientrare rispettivi e successivi elementi del braccio estensibile, come risulterà comunque maggiormente chiaro dalla lettura del seguito della presente descrizione.
Inoltre, detti primo e secondo attuatore 41, 42 sono azionabili simultaneamente per muovere un rispettivo elemento di sfilo e per andare ad impegnare, o ad agganciare, un ulteriore elemento di sfilo, dopo aver rilasciato un corrispondente elemento di sfilo, per andare verso la posizione di impegno o dì aggancio di un ulteriore elemento di sfilo, da muovere successivamente.
In pratica, detti primo e secondo attuatore 41, 42 sono, vantaggiosamente, azionabili simultaneamente, secondo direzioni opposte, in particolare per muovere un rispettivo elemento di sfilo e per eseguire un ritorno all'indietro.
In pratica, detti primo e secondo attuatore 41, 42 sono, vantaggiosamente, azionabili l'uno per muovere un rispettivo elemento di sfilo e l'altro per rientrare nella posizione retratta di presa di un ulteriore elemento di sfilo nella fase di distensione del braccio o per fuoriuscire alfine di andare a prendere, o ad agganciare, un elemento di sfilo da rientrare successivamente, nella fase di rientro del braccio telescopico.
In maggior dettaglio, detti attuatori di azionamento telescopico 41, 42, presentano un rispettivo stelo 41a, 42a, che è estensibile e retraibile rispetto ad un rispettivo cilindro 41b, 42b, definente una rispettiva camera di azionamento 41c, 42c per il rispettivo stelo 41a, 42a.
In pratica, detti attuatori di azionamento telescopico 41, 42 si prolungano e sono azionati a muoversi secondo una direzione longitudinale agli elementi tubolari o al braccio estensibile 3.
Vantaggiosamente, i mezzi di azionamento telescopico 4 sono supportati sull'elemento di sfilo estremo 40.
In pratica, i mezzi di azionamento telescopico 4 sono fissati o solidali all'elemento di sfilo estremo 40.
In questo modo, è possibile procedere agevolmente allo sfilo o distensione del braccio telescopico, anche allorquando la medesima gru è in condizione di sollevamento di un carico.
Infatti, si può così far fuoriuscire, o estendere, gli sfili, estendendo dapprima quelli di sezione maggiore, e quindi, più resistenti, ovvero a partire da quello più vicino al braccio di base e procedendo progressivamente con quelli via via successivi e adiacenti.
Inoltre, in questo modo, è possibile procedere agevolmente alla ritrazione del braccio telescopico, anche allorquando la medesima gru sia in condizione di sollevamento di un carico.
Infatti, si può così far rientrare gli sfili, rientrando dapprima quelli di sezione minore, e quindi, meno resistenti, ovvero a partire da quello più lontano dal braccio di imperniamento e procedendo progressivamente con quelli via via successivi e adiacenti .
Pertanto, in questo modo, anche in caso di un'estensione o retrazione effettuata in condizione di sollevamento del carico, non si rischia di mettere in crisi la resistenza strutturale della gru ed i mezzi di azionamento. Infatti, in questo modo, i mezzi di azionamento sono più vicini al carico appeso e sono quindi sottoposti a sforzi relativamente bassi, potendo quindi essere configurati di dimensioni non eccessive.
In particolare, come illustrato, il rispettivo attuatore 41, 42 presenta una rispettiva estremità 41', 42', che è collegata, ed in particolare in questa realizzazione preferita è solidale, all'elemento di sfilo estremo 40 del braccio estensibile 3, in corrispondenza dell'estremità di valle di questo.
Il rispettivo attuatore 41, 42 presenta, quindi, un rispettivo stelo 41a, 42a, che si estende posteriormente, ovvero verso l'estremità di monte 3' del braccio estensibile.
In particolare, il rispettivo attuatore 41, 42 presenta, inoltre, l'altra estremità 41", 42" che è provvista dei mezzi 51, 52 di collegamento, o di aggancio, di rispettivi elementi 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39 del braccio estensibile 3, alfine di ottenerne una corrispondente distensione o ritrazione, rispetto all'elemento tubolare adiacente.
In particolare, il rispettivo attuatore 41, 42 presenta, inoltre, l'altra estremità 41", 42" che è provvista di mezzi 51, 52 di collegamento, i quali sono impegnabili e disimpegnabili con rispettivi elementi 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39 del braccio estensibile 3, alfine di ottenerne una corrispondente distensione o ritrazione, rispetto all'elemento tubolare adiacente.
I detti mezzi di impegno e disimpegno 51, 52 in corrispondenza dell'estremità mobile 41", 42" degli attuatori di azionamento telescopico 41, 42 comprendono dei rispettivi e contrapposti perni di collegamento, contrassegnati con i riferimenti numerici 51a, 51b e 52a, 52b, i quali sono inseribili in corrispondenti aperture 53, 54 previste nelle pareti laterali dei rispettivi elementi tubolari del braccio estensibile 3. I mezzi di impegno e disimpegno comprendono, quindi, dei rispettivi mezzi di innesto a perno 51a, 51b e 52a, 52b, che sono inseribili in corrispondenti mezzi a foro previsti negli elementi corrispondenti del braccio estensibile 3.
I detti mezzi di innesto a perno, in particolare sotto forma di due contrapposti perni 51a, 51b, 52a, 52b, sono mobili, trasversalmente, tra una pluralità di posizioni di impegno e collegamento di rispettivi elementi tubolari del braccio estensibile ed una pluralità di corrispondenti posizioni di disimpegno dei medesimi elementi tubolari.
In pratica, per ciascun elemento tubolare, i rispettivi mezzi di innesto a perno 51a, 51b o 52a, 52b, sono mobili trasversalmente tra una posizione distesa di impegno e collegamento del rispettivo elemento tubolare del braccio estensibile ed una posizione ritratta di disimpegno del medesimo elemento tubolare.
Detti mezzi di innesto a perno 51a, 51b o 52a, 52b sono azionati da un corrispondente cilindro idraulico 51e, 52e, che è provvisto in corrispondenza dell'estremità mobile, o libera, del rispettivo attuatore di azionamento telescopico 41, 42.
Gli attuatori di impegno e disimpegno 51e, 52e che azionano i perni 51a, 51b, 52a, 52b si prolungano trasversalmente alla direzione longitudinale del braccio presentando rispettivi e trasversalmente opposti steli che sono contrassegnati con il riferimento 51c, 51d, 52c, 52d in figura 1D.
In pratica, i mezzi di impegno e disimpegno comprendono dei mezzi di innesto 51, 52 che sono cooperanti con rispettive superfici di impegno 53, 54 di rispettivi elementi 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 del braccio estensibile 3.
Detti mezzi apertura 53, 54 sono, come illustrato, sotto forma di corrispondenti aperture a profilo anulare, che sono praticate in rispettive e contrapposte pareti laterali degli elementi 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39 del braccio 3.
Sono, inoltre, vantaggiosamente previsti dei mezzi di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 nella posizione reciprocamente distesa e dei mezzi di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 nella posizione reciprocamente retratta.
In particolare, sono previsti dei mezzi, contrassegnati con i riferimenti numerici 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 sia nella posizione reciprocamente distesa, sia nella posizione retratta .
Detti mezzi 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68 di bloccaggio reciproco cooperano con corrispondenti sedi, o aperture anulari, 60a, 60b provvisti nella parete superiore, rispettivamente in corrispondenza dell'estremità a monte e dell'estremità a valle, del rispettivo elemento tubolare adiacente esterno 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39.
In altre parole, sono previsti dei mezzi 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68 di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, nella posizione reciprocamente distesa e/o nella posizione reciprocamente retratta.
In pratica, come illustrato, ciascun elemento tubolare presenta in corrispondenza dell'estremità a monte una rispettiva sede, o foro, 60a ed in corrispondenza dell'estremità a valle una rispettiva sede, o foro, 60b per corrispondenti mezzi di bloccaggio 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68.
Vantaggiosamente, i mezzi di bloccaggio reciproco 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68 comprendono un rispettivo perno di impegno 60.
In particolare, detto perno di impegno 60 è solidale al rispettivo elemento di sfilo.
In pratica, la presente prima realizzazione preferita presenta dei mezzi di bloccaggio reciproco 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68 che comprendono una pluralità di perni di impegno 60.
Il rispettivo perno 60 è supportato in corrispondenza di una rispettiva estremità del rispettivo elemento di sfilo 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40.
In pratica, detti mezzi di bloccaggio reciproco 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68 sono, ciascuno, sotto forma di un rispettivo perno, o pistone, 60, che è supportato in corrispondenza della rispettiva estremità a monte del rispettivo elemento di sfilo 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 e che è mobile tra una posizione di impegno con corrispondenti sedi, o cavità, 60a, 60b in corrispondenza di opposte estremità del rispettivo elemento 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39 del braccio estensibile 3 ed una posizione di disimpegno con queste sedi 60a, 60b.
In pratica, detto perno, o pistone, 60, è mobile verticalmente tra una posizione estesa, o rialzata, di inserimento in corrispondenti sedi, o aperture passanti ad asse verticale, 60a, 60b, ed una posizione rientrata, o ribassata, di disimpegno con queste sedi 60a, 60b.
In particolare, nella fase di distensione longitudinale, detto perno, o pistone, 60, è mobile tra una posizione rialzata, di impegno con la rispettiva sede a monte 60a dell'elemento tubolare adiacente ed esterno dall'elemento tubolare che porta il detto perno di bloccaggio, ed una posizione ribassata, di disimpegno e di libero scorrimento relativo verso una posizione distesa del detto elemento tubolare esterno, laddove detto perno, o pistone, mobile 60, è nuovamente mobile tra la posizione ribassata di disimpegno ed una posizione rialzata di impegno con la rispettiva sede a valle 60b, del medesimo elemento tubolare adiacente ed esterno dell'elemento tubolare, e, viceversa, nella fase di accorciamento del braccio.
Detto perno 60 di bloccaggio reciproco è scorrevole in una corrispondente sede tubolare 60', in particolare come illustrato, estendentesi verticalmente e solidale al rispettivo elemento di sfilo 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, la quale sede tubolare 60' è aperta superiormente, definendo un rispettivo foro 60", ricavato nella parete superiore del medesimo elemento di sfilo. La sede tubolare 60' per il perno di bloccaggio è quindi all'interno del rispettivo elemento tubolare e le dette sedi 60' per la pluralità di perni di bloccaggio sono longitudinalmente allineate tra di loro.
Come illustrato, i mezzi di bloccaggio reciproco 60 comprendono, inoltre, una rispettiva piastrina longitudinale definente dei mezzi di impegno bidirezionale per dei rispettivi mezzi di movimentazione, ovvero di attivazione e disattivazione del perno di bloccaggio.
Come illustrato, le piastrine 60"a di afferraggio dei mezzi, o pistoni, di bloccaggio reciproco 60 sono nella posizione, rialzata o distesa, di bloccaggio e, ribassata o rientrata, di disimpegno, allineate tra di loro .
Come ben si evince dalla figura 1D, i mezzi di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio reciproco 60 comprendono un'estremità a forcella 601 di afferraggio della rispettiva porzione di piastrina.
Sono, quindi, previsti dei vantaggiosi mezzi 7 di attivazione e disattivazione dei detti mezzi di bloccaggio reciproco 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68.
Detti mezzi 7 di attivazione e disattivazione dei detti mezzi di bloccaggio reciproco 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68 sono mobili longitudinalmente per essere posizionati in corrispondenza di rispettivi mezzi di bloccaggio reciproco 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68.
I mezzi 7 di attivazione e disattivazione muovono i mezzi di bloccaggio reciproco 60 tra una posizione distesa di bloccaggio ed una posizione rientrata di disimpegno .
In particolare, detti mezzi 7 di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio reciproco 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, sono supportati su un corrispondente elemento di sfilo terminale 40 della pluralità di elementi del braccio telescopico 3.
Detti mezzi di attivazione e disattivazione dei detti mezzi di bloccaggio reciproco sono sotto forma di un corrispondente attuatore 7 avente un'estremità provvista di mezzi di impegno bilaterale per una corrispondente piattina 60''a del perno di bloccaggio 60.
In pratica, ciascun perno di bloccaggio 60, in corrispondenza dell'estremità di inserimento, presenta una corrispondente estensione 60'a terminante con una piattina 60"a, che viene impegnata da una corrispondente porzione a forcella solidale allo stelo, mobile bilateralmente, del cilindro o attuatore di attivazione e disattivazione 7.
Sono previsti dei mezzi di spostamento longitudinale dei mezzi 7 di attivazione e disattivazione in corrispondenza di rispettivi mezzi di bloccaggio reciproco.
In particolare, per il supporto longitudinalmente mobile dei mezzi 7 di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio reciproco, è previsto un attuatore 8 avente un rispettivo stelo 81 supportante 1'attuatore verticale 7, in corrispondenza della rispettiva estremità libera, ed un cilindro 82 solidale al cilindro 41b del primo attuatore di azionamento telescopico 41.
In questo modo, 1'attuatore 8 di supporto dei detti mezzi 7 di attivazione e disattivazione dei detti mezzi di bloccaggio reciproco 60 è solidale e supportato su un corrispondente elemento di sfilo longitudinale estremo 40 della pluralità di elementi del braccio telescopico 3.
Inoltre, i mezzi di movimentazione, o spostamento, dei mezzi di attivazione del perno di bloccaggio muovono i mezzi di attivazione 7 in corrispondenza dei mezzi di bloccaggio di corrispondenti elementi di sfilo, in particolare di elementi di sfilo tra di loro adiacenti e consecutivi.
In pratica, gli steli mobili dei cilindri longitudinali di azionamento telescopico 41 e 42 e del cilindro di spostamento longitudinale 8 per i mezzi di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio reciproco si prolungano in direzione posteriore, ovvero verso l'estremità a monte, di attacco, in particolare al braccio di imperniamento, del braccio estensibile 3.
In pratica, con riferimento anche alle successive figure da 2 a 5, il funzionamento del presente sistema di estensione e retrazione del braccio estensibile 3 è, brevemente, il seguente.
A partire da una condizione di braccio 3 completamente retratto, illustrata nella citata figura 1A, in tutti gli elementi 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39 e 40 sono in condizione rientrata e con i mezzi di bloccaggio 60 che sono in condizione di impegno di rispettivi elementi tubolari tra di loro adiacenti. L'attuatore di bloccaggio 51 all'estremità dello stelo del primo attuatore di estensione 41 impegna l'elemento 31 di collegamento al braccio di imperniamento della gru, inserendosi nelle corrispondenti sedi, o aperture, nelle pareti laterali di questo. Nel contempo, 1'attuatore 8 di attivazione e disattivazione procede a disimpegnare il perno di bloccaggio 60 del corrispondente organo di bloccaggio 61, che collega l'elemento di base 31, di collegamento al braccio di imperniamento della gru con l'adiacente e interno elemento 33 facendolo fuoriuscire dalla rispettiva sede a monte 60a dell'elemento di base 31.
A questo punto, fuoriesce il rispettivo stelo 41a dell'attuatore di estensione 41, ottenendo lo spostamento longitudinale rispetto a questo elemento di base 31 degli elementi a valle del detto elemento di base 31, fino a giungere nella posizione estrema, in cui detto elemento 33 è in condizione distesa, rispetto all'elemento adiacente 31, come illustrato in figura 2.
A questo punto, 1'attuatore di attivazione e disattivazione porta il corrispondente perno di bloccaggio 60 dell'organo di bloccaggio 61 ad impegnare entro alla sede 60b, a valle, o in corrispondenza dell'altra estremità dell'elemento tubolare 31, bloccando fermamente detto elemento tubolare 31 all'elemento tubolare adiacente 33 in una condizione distesa.
Come illustra la figura 3, a questo punto, 1'attuatore di posizionamento 8, si accorcia leggermente, o fa rientrare leggermente il rispettivo stelo, e provvede a posizionare 1'attuatore di attivazione e disattivazione 7 dei mezzi di bloccaggio reciproco in corrispondenza dei mezzi di bloccaggio 62 tra lo sfilo 33 e lo sfilo adiacente interno 34, sbloccandoli ovvero facendo fuoriuscire il perno 60 dalla sede a monte 60a dell'elemento tubolare 33.
A questo punto, 1'attuatore trasversale di impegno 51 del primo attuatore di azionamento 41 si disimpegna dal corrispondente elemento tubolare 31 ed il corrispondente stelo 41b rientra all'interno del rispettivo cilindro 41d, posizionando il rispettivo organo di impegno 51 in corrispondenza delle aperture dei rimanenti sfili, come illustrato in figura 4.
A sua volta, e simultaneamente, con il rispettivo attuatore trasversale di impegno 52 che rimane impegnato con il detto elemento tubolare 33, il secondo attuatore di estensione telescopica 42 provvede a far fuoriuscire il corrispondente stelo 42a, ottenendo lo spostamento longitudinale degli elementi a valle del detto elemento 33, giungendo alla posizione estrema, in cui detto elemento 33 è in condizione distesa rispetto all'elemento di base 31, come illustrato in figura 4.
In questa posizione, i mezzi di attivazione e disattivazione provvedono ad impegnare il perno 60 dei rispettivi mezzi di bloccaggio 62 con la sede 60b in corrispondenza dell'estremità di valle dell'elemento tubolare, o sfilo, 33.
A questo punto, 1'attuatore di posizionamento 8 provvede a posizionare 1'attuatore di attivazione e disattivazione 7 dei mezzi di bloccaggio reciproco in corrispondenza dei mezzi di bloccaggio 63 tra lo sfilo 34 e lo sfilo adiacente, all'interno di questo, 35, sbloccandoli ovvero facendo fuoriuscire il perno 60 dalla sede a monte 60a dell'elemento tubolare 34.
Dopo di che, come illustra la figura 5, le operazioni procedono, come già riferito, per l'estensione relativa all'elemento di collegamento tubolare 31, con la fuoriuscita del corrispondente stelo di azionamento telescopico 41a e la distensione verso valle della pluralità di profili rispetto all'elemento tubolare 34.
In questa situazione, 1'attuatore di impegno 52 del secondo attuatore di azionamento 42 si era precedentemente disimpegnato dall'elemento tubolare di sfilo 33, e lo stelo 42a del secondo attuatore di azionamento 42 rientra verso una posizione di impegno di un ulteriore elemento tubolare 35.
Le procedure di estensione possono proseguire come descritto fino alla completa distensione telescopica del braccio estensibile.
Per la retrazione del braccio estensibile si procede, ovviamente, in modo opposto a quanto illustrato in relazione alla fase di estensione.
In pratica, la retrazione prevede dapprima di far rientrare lo sfilo terminale 40 e poi via di seguito gli sfili 39, 38, 37, 36, 35, 35 e 33.
Durante il rientro del braccio telescopico, i pistoni di bloccaggio 60 vengono disimpegnati dalla sede a valle 60b e di nuovo impegnati con le sedi a monte 60a dell'elemento tubolare adiacente.
Nelle successive figure da 6Δ a 6D, viene illustrata una seconda realizzazione preferita 103 di braccio estensibile utilizzabile in una gru, ad esempio del tipo di quella che è già stato descritto in precedenza con riferimento alla precedente prima realizzazione preferita.
Il braccio estensibile di questa seconda realizzazione preferita presenta dei componenti che sono simili a quelli della precedente prima realizzazione preferita e che, per non appesantire eccessivamente la presente descrizione, vengono contrassegnati con i medesimi riferimenti numerici e non vengono ricommentati in dettaglio.
In questa seconda realizzazione i mezzi di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio sono direttamente supportati su entrambi i mezzi di azionamento telescopico 41, 42.
In particolare, i detti mezzi di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, comprendono un primo attuatore 107a di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio, che è portato sul primo attuatore 41 di azionamento telescopico ed un secondo attuatore 107b di attivazione e disattivazione dei detti mezzi di bloccaggio che è portato sul secondo attuatore 42 di azionamento telescopico.
Detti primo e secondo attuatore 107a, 107b di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio, che sono portati sul primo e secondo attuatore 41, 42 di azionamento telescopico, sono azionati alternativamente, operando su rispettivi mezzi di bloccaggio di elementi di sfilo tra di loro consecutivi.
Come illustrato in figura 6A, il rispettivo attuatore 107a, 107b di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio portato su un corrispondente attuatore 41, 42 è supportato in corrispondenza di un'estremità del rispettivo cilindro 41b, 42b, in particolare in corrispondenza delle estremità da cui fuoriesce lo stelo 41a, 42a di azionamento telescopico.
Vantaggiosamente, per poter spostare convenientemente i rispettivi attuatori di attivazione e disattivazione 107a, 107b in corrispondenza di mezzi di bloccaggio corrispondenti, il rispettivo attuatore di azionamento telescopico 41, 42 è stato provvisto di un secondo stelo di posizionamento 141, 142, che si prolunga dalle estremità opposte a quella da cui si prolunga lo stelo di estensione telescopica 41a, 42a, con detti steli di posizionamento 141, 142 che sono azionati da una corrispondente camera di comando, provvista all<1,>interno del corpo cilindrico 41b, 42b.
In questo modo è possibile spostare l'estremità di supporto dei detti mezzi di attivazione e disattivazione 107a, 107b, in corrispondenza di rispettivi organi di bloccaggio 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68.
Il funzionamento di questa seconda realizzazione è, quindi, brevemente il seguente.
A partire da una condizione di braccio 3 completamente retratto, illustrata nella citata figura 6A, 1'attuatore di bloccaggio 51 all'estremità del cilindro del primo attuatore di estensione 41 impegna l'elemento 31 di collegamento al braccio di imperniamento della gru, inserendosi nelle corrispondenti sedi, o aperture, 53, 54 nelle pareti laterali di questo.
Nel contempo, il primo attuatore 107a di attivazione e disattivazione procede a disimpegnare il corrispondente perno di bloccaggio 60 del corrispondente organo di bloccaggio 61, che collega l'elemento di base 31d del braccio telescopico della gru con l'adiacente e interno elemento 33, facendolo fuoriuscire dalla rispettiva sede a monte 60a.
A questo punto, fuoriesce il rispettivo stelo 41a dell'attuatore di estensione 41, ottenendo lo spostamento longitudinale degli elementi a valle del detto elemento 31 rispetto a questo, giungendo alla posizione estrema, in cui detto elemento 33 è in condizione distesa rispetto all'elemento adiacente 31, come illustrato in figura 7.
A questo punto, l'attuatore di attivazione e disattivazione 107a porta il corrispondente perno di bloccaggio 60 dell'organo di bloccaggio 61 ad impegnare entro alla sede 60b, a valle o in corrispondenza dell'altra estremità dell'elemento tubolare 31, bloccando fermamente detto elemento tubolare 31 all'elemento tubolare adiacente 33, in condizione distesa .
Δ questo punto, 1 mezzi di attivazione e disattivazione, o attuatore, 107b supportati sul cilindro 42b del secondo attuatore di azionamento telescopico 42, sbloccano il corrispondente perno 60 dei mezzi di bloccaggio 62 che collega tra di loro gli elementi tubolari immediatamente adiacenti 33 e 34, facendo fuoriuscire il detto perno 60 dalla rispettiva sede 60a all'estremità a monte dell'elemento tubolare 33, come illustrato in figura 8.
A questo punto, l'attuatore trasversale di impegno 51 si disimpegna dal corrispondente elemento tubolare 31 ed il corrispondente stelo 41a dell'elemento tubolare 34 rientra all'interno del rispettivo cilindro 41d, posizionando il rispettivo organo di impegno 51 in corrispondenza delle aperture, come illustrato in figura 9.
A sua volta, con il rispettivo attuatore trasversale di impegno 52 che rimane impegnato con il detto elemento tubolare 33, il secondo attuatore di estensione telescopica 42 provvede a far fuoriuscire il corrispondente stelo 42a, ottenendo lo spostamento longitudinale degli elementi a valle del detto elemento 33 rispetto a questo, giungendo alla posizione estrema, in cui detto elemento 34 è in condizione distesa rispetto all'elemento adiacente 33, come illustrato in figura 9.
In questa posizione, i mezzi di attivazione e disattivazione 107b provvedono ad impegnare il perno 60 dei rispettivi mezzi di bloccaggio 62 con la sede 60b in corrispondenza dell'estremità di valle dell'elemento tubolare o sfilo 33.
Nel contempo, come illustra la figura 9, i mezzi 141 di spostamento dei mezzi di attivazione 107a provvisti sui primi mezzi di estensione telescopica 41 arretrano; in pratica, lo stelo 141 rientra all'interno della rispettiva camera di comando situata entro al cilindro 41b, spostando la rispettiva estremità del cilindro 41b, supportante i primi mezzi di attivazione e disattivazione 107a, in corrispondenza dei successivi mezzi di bloccaggio 63, alfine di procedere ad una successiva operazione di sbloccaggio tra l'elemento di sfilo 34 e l'elemento di sfilo 35.
Dopo di che l'operazione procede come già riferito in relazione all'estensione rispetto all'elemento di collegamento tubolare 31 con la fuoriuscita del corrispondente stelo di azionamento telescopico 41a e la distensione verso valle della pluralità di profili rispetto all'elemento tubolare 34, come illustrato in figura 10.
In questa situazione, 1'attuatore di impegno 52 del secondo attuatore di azionamento 42 si era precedentemente disimpegnato dall'elemento tubolare di sfilo 33, e lo stelo 42a del secondo attuatore di azionamento 42 viene convenientemente rientrato.
Nel contempo, i rispettivi mezzi di spostamento 142 dei rispettivi mezzi di attivazione e disattivazione 107b provvedono a posizionare i medesimi in corrispondenza dei successivi mezzi di bloccaggio 64, come illustrato in detta figura 10.
Le procedure di estensione possono proseguire come illustrato fino alla completa distensione telescopica del braccio estensibile.
Per la retrazione del braccio estensibile si procede ovviamente in modo opposto a quanto illustrato in relazione alla fase di estensione.
In pratica, la retrazione prevede dapprima di rientrare lo sfilo terminale 40 e poi via di seguito gli sfili 39, 38, 37, 36, 35, 34 e 33.
Durante il rientro del braccio telescopico, i pistoni di bloccaggio 60 vengono disimpegnati dalla sede a valle 60b e di nuovo impegnati con le sedi a monte 60a dell'elemento tubolare adiacente.
Nelle successive figure da HA a 11F, viene illustrata una terza realizzazione preferita di braccio estensibile telescopicamente applicabile ad una gru come descritto nella prima realizzazione preferita.
I componenti di questa terza realizzazione preferita del braccio estensibile, che sono simili a quelli della prima realizzazione preferita, per non appesantire eccessivamente la presente descrizione, non vengono commentati in dettaglio e mantengono gli stessi riferimenti numerici.
In particolare, al pari della prima e seconda realizzazione preferita, il braccio estensibile 203 di questa terza realizzazione preferita comprende una pluralità di elementi tubolari, in particolare comprendente un elemento tubolare 31 di collegamento rispetto al braccio di imperniamento della gru, un elemento di sfilo terminale 40, e tra questi, una pluralità di elementi di sfilo tubolari 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39.
Anche questa terza realizzazione preferita comprende dei mezzi di azionamento telescopico composti da un primo e da un secondo attuatore 41, 42, del tutto assimilabili a quelli della prima realizzazione che non vengono quindi ricommentati in dettaglio e che presentano, comunque, un rispettivo cilindro 41b, 42b che è collegato all'elemento di sfilo terminale 40, in corrispondenza di una rispettiva estremità a monte di questo. Da detti cilindri 41b, 42b si prolunga un corrispondente stelo 41a, 42a alla cui estremità sono presenti degli attuatori trasversali 51, 52 di impegno e disimpegno dei rispettivi elementi del braccio telescopico 203 e che sono del tutto simili a quelli delle precedenti realizzazioni preferite.
Questa terza realizzazione preferita comprende, inoltre, in corrispondenza dell'estremità del cilindro 41, che è opposta a quella da cui si prolunga lo stelo di azionamento longitudinale 4la, dei corrispondenti mezzi 290 di impegno e di collegamento all'elemento di sfilo terminale 40, nonché di bloccaggio degli elementi 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 del braccio telescopico nella condizione retratta. Detti mezzi di impegno, o bloccaggio in condizione retratta degli elementi del braccio estensibile, sono definiti da almeno un corrispondente perno che si inserisce in una corrispondente apertura, prevista negli elementi tubolari, in particolare nelle pareti laterali di questi, e che è portato da un corrispondente attuatore trasversale che è alloggiato all'interno degli elementi tubolari del braccio.
In particolare, detto attuatore 290 di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile nella posizione retratta è all'interno degli elementi tubolari.
Inoltre, detto attuatore 290 di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile nella posizione retratta è all'estremità di un corrispondente attuatore di azionamento telescopico.
Come illustrato, detto attuatore 290 di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile nella posizione retratta è, in particolare, all'estremità dell'attuatore di azionamento telescopico 41.
In particolare, detto attuatore trasversale comprende un primo ed un secondo perno 291, 292 di bloccaggio prolungantisi trasversalmente e mobili simultaneamente secondo direzioni opposte ed atti a cooperare con rispettive superfici, o fori, 293, provviste, come illustrato nelle figure H E e 11F, nelle pareti laterali degli sfili. In questo modo è possibile bloccare tra di loro i detti elementi tubolari nella condizione retratta, rilasciandoli progressivamente, in sequenza, o ad uno ad uno, per consentire il rispettivo scorrimento longitudinale verso la corrispondente posizione distesa. Ovviamente, detti mezzi di bloccaggio 290 sono, inoltre, atti ad impegnare detti elementi tubolari 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, oltre che prima della rispettiva distensione, anche a seguito del ritorno dei medesimi elementi tubolari nella rispettiva posizione retratta.
Nella presente terza realizzazione preferita, sono, vantaggiosamente, previsti dei mezzi di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 che sono attivabili e disattivabili automaticamente.
In particolare, nella presente realizzazione preferita sono provvisti dei vantaggiosi mezzi di bloccaggio reciproco tra gli elementi adiacenti 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 nella posizione reciprocamente distesa che sono attivabili e disattivabili automaticamente. In questo caso si ottiene un risparmio di relativi attuatori e corrispondenti condotti di azionamento.
I presenti mezzi di bloccaggio reciproco tra gli elementi del braccio estensibile sono stati contrassegnati con i riferimenti numerici 161, 162, 163, 164, 165, 166, 167 e sono fissati in corrispondenza dell'estremità a monte del rispettivo elemento tubolare e provvedono a bloccare il medesimo elemento tubolare 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39 all'elemento tubolare a questo adiacente ed esterno, nella posizione distesa, 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38.
Ciascuno di detti mezzi di bloccaggio 161, 162, 163, 164, 165, 166, 167 comprende, come illustrato in figura 11D, un rispettivo perno di bloccaggio 260, che è sottoposto all'azione di corrispondenti mezzi elastici di attivazione 261 e di corrispondenti mezzi di disattivazione 262, operanti in contrasto alla molla 261, che impegnano, in azione disattivante con una corrispondente superficie interna S dell'elemento tubolare adiacente e interno a quello che porta i mezzi di bloccaggio.
Come illustrato, il detto perno di bloccaggio 260 è alloggiato all'interno di una corrispondente camera, o boccola, cilindrica 260', inferiormente alla quale è prevista la detta molla 261 che spinge il detto perno 260 normalmente in fuoriuscita dalla detta boccola e in sporgenza dalla corrispondente sede, o foro, F dell'elemento tubolare a cui i presenti mezzi di bloccaggio sono associati, ovvero a cui il detto corpo cilindrico cavo 260' è fissato.
Come illustrato, detti mezzi 262 di disattivazione, o rientro, del perno 260, sono attivati dall'impegno con una corrispondente superficie interna S all'estremità dell'elemento di sfilo adiacente ed interno.
Come illustrato, i mezzi di disattivazione comprendono una rotella 262, la quale è supportata da un rispettivo braccetto 263, che è solidale ad un corpo 265 mobile longitudinalmente, o verticalmente, all'interno della boccola 260' e che è provvisto di rispettivi mezzi 266 per un aggancio rilasciabile del pistone o perno 260.
Come illustrato, il braccetto porta rotella 263 è passante e mobile verticalmente in una corrispondente fessura 264, che è provvista nella parete laterale della sede cilindrica verticale 260'. Detta fenditura 264 è verticalmente allungata per consentire una corrispondente corsa dei mezzi 262 insieme con il corpo di aggancio e traino 265 ed il corrispondente pistone 260.
Come illustrato, la detta sede verticale 260' presenta una rispettiva parete di fondo 260'a, una parete laterale 260'b ed è aperta superiormente per consentire la fuoriuscita del detto pistone, o perno, di bloccaggio 260.
In pratica, in questa terza realizzazione preferita, sono previsti dei mezzi di aggancio, rilasciabili, tra il perno di bloccaggio 260 ed i mezzi di disattivazione 262, ovvero dei mezzi di aggancio, impegnabili e disimpegnabili con il perno 260, i quali comprendono un elemento anulare 266 avente corrispondenti e contrapposte porzioni 266a, 266b inseribili e disinseribili da un'apposita sede, o scanalatura, radiale 267 prevista nel corpo del perno di bloccaggio 260, nella parte inferiore di questo, ovvero in corrispondenza di un colletto, o porzione, di diametro ridotto 260".
Come riferito, all'interno della detta sede esterna 260', si muove verticalmente il detto corpo di aggancio 265, che porta l'anello di aggancio 266, e scorre verticalmente rispetto a questa sede 260'.
A sua volta, il corpo di aggancio 265 è internamente cavo, o presenta una cavità cilindrica, ed alloggia coassialmente il detto perno di bloccaggio 260, o una parte inferiore 260" di questo. Il perno bloccaggio 260 può muoversi verticalmente rispetto al corpo cilindrico 265, come risulterà maggiormente chiaro dal seguito della presente descrizione.
In particolare, il detto corpo di aggancio 265, è atto a scorrere verticalmente rispetto alla sede esterna fissa 260' su impulso di corrispondenti mezzi a molla, 268, disposti tra il fondo della boccola 260' ed un contrapposto spallamento anulare del corpo mobile 265 (non particolarmente illustrato nelle figure), muovendo - detto corpo 265 - tra una posizione ribassata ed una posizione sollevata, in si cui aggancia tramite l'anello 266 al perno di bloccaggio 260.
Su impulso della rotella 262, il corpo di aggancio 265, ed il pistone 260, ad esso collegato, viene, inoltre, mosso tra la detta posizione rialzata di impegno e aggancio del pistone 260, illustrata in figura 15E, ed una posizione ribassata, illustrata in figura 15G, in cui il perno di bloccaggio 260 di disinserisce dalla rispettiva sede dell'elemento tubolare esterno per disimpegnarsi da questo e che viene raggiunta grazie al traino del perno di bloccaggio 260 da parte del corpo mobile 265.
In particolare, sono previsti dei mezzi di innesto dell'anello o elemento di aggancio 266 con il perno di bloccaggio 260, allorquando i medesimi sono nella condizione rialzata. Detti mezzi di innesto comprendono una superficie interna 269 di una sporgenza circonferenziale 269a, fissa alla parte superiore della boccola 260' ed estendentesi verso l'interno della medesima boccola 260' . La sporgenza 269 coopera, o interferisce, con una superficie esterna 266c dell'anello di aggancio, per forzare corrispondenti porzioni 266a, 266b di detto anello all'interno della scanalatura 267 di impegno del perno di aggancio.
L'elemento anulare di aggancio 266 è mobile radialmente, o trasversalmente, rispetto a questo corpo 265 tra una posizione interna di aggancio del pistone di bloccaggio 260, corrispondente alla posizione sollevata del corpo 265 e pistone 260, ed una posizione esterna di rilascio di questo pistone 260, corrispondente ad una posizione ulteriormente ribassata del pistone 260 rispetto al corpo di traino 265.
Sono previsti dei mezzi di disimpegno tra il perno di bloccaggio 260 ed i mezzi di aggancio 265, i quali mezzi di disimpegno comprendono dei mezzi 263' di contrasto agenti sul perno di bloccaggio 260, in modo tale da spostarlo verso il basso in contrasto alla molla 261, mentre l'elemento anulare 266 è verticalmente trattenuto e fuoriesce, quindi, dalla scanalatura 267 nel detto pistone 260.
In maggior dettaglio, i detti mezzi di contrasto comprendono una corrispondente porzione 263 sporgente verso il basso, o internamente, che è provvista sulla faccia interna dell'elemento tubolare adiacente ed esterno (in particolare si tratta degli elementi tubolari 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38), a quello che porta i mezzi di bloccaggio 260, in particolare in corrispondenza dell'estremità a monte del medesimo elemento tubolare (si tratta degli elementi tubolari 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38).
In pratica, il funzionamento del braccio estensibile della presente terza realizzazione preferita è brevemente come segue.
A partire dalla condizione completamente retratta di figura HA, il pistone trasversale 290, di bloccaggio del braccio nella condizione retratta, si disimpegna dall'elemento tubolare di base, o elemento più esterno, 31, in particolare di collegamento al braccio di imperniamento della gru, ed il primo attuatore 41 distende il corrispondente stelo 41a, in modo tale da muovere i rimanenti elementi tubolari rispetto all'elemento 31, verso la rispettiva condizione distesa illustrata in figura 12.
In questa situazione, i mezzi di bloccaggio 260 passano dalla posizione di figura 15A, corrispondente a quella della figura 11D, in cui il pistone 260 è nella posizione ribassata, sotto la spinta dalla protuberanza 263', alla posizione delle figure 15B e 15C, in cui il pistone 260 si è sollevato liberamente verso l'alto rispetto al corpo di aggancio 265 su impulso della rispettiva molla 261, e striscia contro alla superficie S' dell'elemento tubolare esterno.
Quando il pistone, o perno di bloccaggio, 260 giunge in corrispondenza di una sede 60b, in corrispondenza dell'estremità a valle dell'elemento tubolare esterno 31, per effetto della molla 261, viene spinto entro a detta sede 60b, bloccando l'elemento tubolare interno 33 all'estremità a valle dell'elemento tubolare esterno 31, come illustra la figura 12.
A questo punto, il martinetto, o attuatore, 41 disimpegna il rispettivo attuatore trasversale di aggancio 51 e rientra verso la posizione retratta, mentre l'altro martinetto, o attuatore, 42 inizia a spingere verso l'esterno, rispetto all'elemento tubolare 33, l'elemento tubolare 34 e gli altri elementi tubolari che sono a questo collegati, come illustra la figura 13.
Il tutto ovviamente dopo che il pistone di bloccaggio trasversale 290 ha liberato il medesimo elemento tubolare 33 dall'elemento tubolare 34 e dagli altri elementi tubolari.
A questo punto, come illustra la figura 15E, quando l'elemento tubolare interno 34 si allontana, o si distende, rispettivo all'elemento tubolare 33, liberando la rotella 262, il corpo di aggancio 265 viene spinto in posizione sollevata e di aggancio del perno di bloccaggio 260.
In pratica, come riferito, il corpo di aggancio 265 viene spinto dai mezzi a molla 268 verso la posizione distesa, o sollevata, del perno di bloccaggio 260, portando l'anello di inserimento 266 ad interferire contro alla superficie circonferenziale 269, così da inserirsi nella scanalatura periferica 267 del perno di bloccaggio 260.
La procedura di distensione procede, quindi, in modo analogo, distendendo, come illustrato in figura 14, l'elemento più interno 35 rispetto all'elemento già disteso 34 e così via fino all'eventuale estensione completa del braccio.
II rientro degli elementi di sfilo avviene in modo opposto a quanto illustrato in relazione alla fase di estensione .
In pratica, la retrazione prevede dapprima di rientrare lo sfilo terminale 40 e poi via di seguito gli sfili 39, 38, 37, 36, 35, 34 e 33.
Durante il rientro del braccio telescopico, i mezzi di bloccaggio 161, 162, 163, 164, 165, 166, 167 vengono disimpegnati in modo automatico.
In particolare, come si evince dalle figure 15F e 15G, il rientro dell'elemento tubolare interno, impegna la rotella 262 con la superficie interna S di questo, con conseguente richiamo verso il basso del perno di bloccaggio 260, avente l'anello 266 in condizione inserita, e con conseguente fuoriuscita del perno di bloccaggio 260 dalla sede 60b del rispettivo elemento tubolare esterno.
Con l'ausilio di un rispettivo martinetto di azionamento telescopico si provvede a far rientrare l'elemento tubolare che porta il rispettivo perno di bloccaggio, che striscia con la sua faccia superiore contro alla superficie interna dell'elemento tubolare esterno, in modo similare a quanto illustrato in figura 15C, fino a giungere in corrispondenza della rispettiva posizione retratta, dove una sporgenza 263 fa abbassare il perno 260, liberandolo, come sopra illustrato, dal corpo di aggancio 265, ovvero facendo fuoriuscire le porzioni corrispondenti dell'anello 266 dalla scanalatura 267 del medesimo perno di bloccaggio 260, come illustrato in figura 15H.
Una quarta realizzazione preferita di gru è illustrata nelle successive figure da 16A a 23F.
Il braccio telescopico di questa quarta realizzazione preferita 303 presenta dei componenti che sono simili a quelli delle precedenti realizzazioni preferite e che, per non appesantire eccessivamente la presente descrizione, vengono contrassegnati con i medesimi riferimenti numerici e non vengono ricommentati in dettaglio.
A differenza delle precedenti realizzazioni, questa quarta realizzazione preferita presenta dei mezzi di azionamento telescopico 4 che sono supportati sull'elemento di base 31.
In pratica, i mezzi di azionamento telescopico 4 di questa quarta realizzazione preferita 303 presentano un'estremità che è fissata, o solidale, sull'elemento di base 31 del braccio telescopico.
Questa quarta realizzazione preferita presenta, inoltre, al pari della terza realizzazione preferita, dei mezzi di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 nella posizione retratta che comprendono almeno un attuatore, in particolare un primo ed un secondo attuatore 390A, 390b, azionanti un rispettivo perno di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile che sono atti a disimpegnare in sequenza detti elementi 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39 per consentire lo scorrimento verso la posizione distesa e per reimpegnare detti elementi, a seguito del ritorno nella posizione retratta.
Vantaggiosamente, in questa quarta realizzazione preferita, il rispettivo attuatore 390a, 390b di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile nella posizione retratta, è disposto, o si prolunga, all'esterno degli elementi tubolari, ed è fissato sull'elemento di base 31 situandosi in vicinanza dell'estremità di un corrispondente attuatore di azionamento telescopico.
In pratica, come riferito, nella presente quarta realizzazione preferita, i mezzi di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 nella posizione retratta, comprendono un primo ed un secondo attuatore 390a, 390b, per corrispondenti perni di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile che si prolungano trasversalmente e orizzontalmente e che si inseriscono in corrispondenti aperture praticate nelle opposte pareti laterali degli elementi tubolari.
In pratica, come illustrato, ciascun attuatore di bloccaggio presenta un rispettivo perno 391a, 391b che si inserisce in una corrispondente apertura prevista negli elementi tubolari del braccio.
Come illustrato, detti primo e secondo attuatore 390a, 390b si prolungano trasversalmente e orizzontalmente su lati opposti dell<7>elemento tubolare di base 31.
Vantaggiosamente, come illustrato nelle figure 21 e 22, per facilitare le operazioni di uscita e di rientro, con i mezzi di azionamento 4, che rimangono lontani dal carico in sollevamento, sono previsti dei mezzi P di scorrimento, che sono interposti tra gli elementi di sfilo o elementi tubolari. Detti mezzi di scorrimento sono sotto forma di corrispondenti mezzi a pattino P. In particolare, detti mezzi di scorrimento P comprendono dei mezzi girevoli atti a definire un attrito volvente e che sono posizionati, come illustrato nelle figure 21 e 22, tra contrapposte facce opposte di elementi tubolari adiacenti .
Questa quarta realizzazione preferita presenta, inoltre, al pari della terza realizzazione preferita, dei mezzi di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 che sono attivabili e disattìvabili automaticamente.
In particolare, nella presente quarta realizzazione preferita sono provvisti dei vantaggiosi mezzi di bloccaggio reciproco tra gli elementi adiacenti 31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 nella posizione reciprocamente distesa che sono attivabili e disattivabili automaticamente. In questo caso si ottiene un risparmio di relativi attuatori e corrispondenti condotti di azionamento.
I presenti mezzi di bloccaggio reciproco tra gli elementi del braccio estensibile sono stati contrassegnati con i riferimenti numerici 361, 362, 363, 364, 365, 366, 367, e sono fissati in corrispondenza dell'estremità a monte del rispettivo elemento tubolare e provvedono a bloccare il medesimo elemento tubolare 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40 all'elemento tubolare a questo adiacente ed esterno, nella posizione distesa, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39.
Ciascuno di detti mezzi di bloccaggio 361, 362, 363, 364, 365, 366, 367 comprende, come illustrato in figura 23A, un rispettivo perno di bloccaggio 260, che è sottoposto all'azione di corrispondenti mezzi elastici di attivazione 261 e di corrispondenti mezzi di disattivazione 262, operanti in contrasto alla molla 261, che impegnano, in azione disattivante con una corrispondente superficie interna S di una corrispondente sporgenza, o naso, NI, N2, come meglio si evince dalla figura 23E, e comunque come meglio si evincerà dal seguito della presente descrizione.
Come illustrato, il detto perno di bloccaggio 260 è alloggiato all'interno di una corrispondente camera, o boccola, cilindrica 260', inferiormente alla quale è prevista la detta molla 261 che spinge il detto perno 260 normalmente in fuoriuscita dalla detta boccola e in sporgenza dalla corrispondente sede, o foro, F dell'elemento tubolare a cui i mezzi di bloccaggio sono associati, ovvero a cui il detto corpo cilindrico cavo 260' è fissato.
Come illustrato, i mezzi di disattivazione comprendono una rotella 262, che è supportata da un rispettivo braccetto 263 solidale ad un corpo 265 mobile longitudinalmente, o verticalmente, all'interno della boccola 260' e provvisto di rispettivi mezzi 265' di aggancio del pistone o perno 260.
Come illustrato, il braccetto porta rotella 263 è passante e mobile verticalmente in una corrispondente fessura 264, che è provvista nella parete laterale della sede cilindrica verticale 260'. Detta fenditura 264 essendo verticalmente allungata per consentire una corrispondente corsa dei mezzi 262 insieme con il corrispondente pistone 260.
Come illustrato, la detta sede verticale 260' presenta una rispettiva parete di fondo 260'a, una parete laterale 260"a ed è aperta superiormente per consentire la fuoriuscita del detto pistone, o perno, di bloccaggio 260.
In pratica, in questa quarta realizzazione preferita, sono previsti dei mezzi di aggancio, rilasciabili, tra il perno di bloccaggio 260 ed i mezzi di disattivazione 262, ovvero dei mezzi di aggancio, impegnabili e disimpegnabili con il perno 260, i quali comprendono rispettivi dentelli 265' inseriti in un'apposita sede, o scanalatura, radiale 267 prevista nel corpo del perno di bloccaggio 260, nella parte inferiore di questo, ovvero in corrispondenza di un colletto, o porzione, di diametro ridotto 260".
Come illustrato, all'interno della detta sede verticale 260', si muove coassialmente montato il detto corpo di aggancio 265, che scorre verticalmente rispetto a questo.
A sua volta, il corpo di aggancio 265 è internamente cavo, o cilindrico ed alloggia coassialmente il detto perno di bloccaggio 260.
In particolare, il detto corpo di aggancio 265, è atto a scorrere verticalmente rispetto alla sede esterna fissa 260' su impulso di corrispondenti mezzi a molla, 268, disposti tra il fondo della boccola 260' ed un contrapposto spallamento anulare del corpo mobile 265 (non particolarmente evidenziato in figura), tra una posizione sollevata di aggancio del perno di bloccaggio 260 ed un posizione ribassata del perno di bloccaggio 261, in condizione disinserita, raggiunta per effetto del traino esercitato dal corpo 265.
Nella presente quarta realizzazione preferita i mezzi di disattivazione 262 sono attivati dall'impegno con una corrispondente superficie interna, o inferiore, S di un elemento sporgente, o naso, Ni, N2 supportato all'estremità di un corrispondente attuatore telescopico 41, 42.
Il rispettivo elemento sporgente, o naso, NI, N2 è mobile tra una posizione di impegno delle rotella 262 ed una posizione di libero passaggio oltre al blocchetto di bloccaggio, ed, in particolare, è all'uopo girevole, o spostabile angolarmente, tra una prima posizione verticale di impegno delle rotelle 262 ed una seconda posizione di libero passaggio, illustrata in figura 16E.
Sarebbe, altresì, immaginabile il fatto di muovere longitudinalmente detto elemento sporgente, o naso, NI, N2 di disimpegno per posizionarlo in corrispondenza di un perno, o elemento, di bloccaggio su cui si intende intervenire.
In pratica, il funzionamento del braccio estensibile della presente quarta realizzazione preferita è brevemente come segue.
A partire dalla condizione completamente retratta di figura 16A, i pistoni trasversali 390a e 390b di bloccaggio del braccio nella condizione retratta liberano l'elemento tubolare terminale, o elemento più interno, 40 ed il primo attuatore 41 distende il corrispondente stelo 4la, in modo tale da muovere detto elemento terminale, che porta il carico, verso la rispettiva condizione distesa, illustrata in figura 17.
In questa situazione, i mezzi di bloccaggio 260, come illustrato nelle figure 23A e 23B, strisciano contro alla superficie interna dell'elemento tubolare esterno e quando il pistone, o perno di bloccaggio, 260 giunge in corrispondenza di una sede 60b, all'estremità a valle dell'elemento tubolare interno 40, per effetto della molla 261, viene spinto entro a detta sede 60b, bloccando l'elemento tubolare interno 40 all'estremità a valle dell'elemento tubolare esterno 39, come illustra la figura 17.
A questo punto, il martinetto, o attuatore, 41 disimpegna il rispettivo attuatore trasversale di aggancio e rientra verso la posizione retratta, mentre l'altro martinetto, o attuatore, 42 inizia a spingere verso l'esterno, o rispetto all'elemento tubolare 38, l'elemento tubolare 39, come illustra la figura 18.
II tutto ovviamente dopo che il pistone di bloccaggio trasversale 390a, 390b ha liberato il medesimo elemento tubolare 39 dall'elemento tubolare 38 e le operazioni di estensione del braccio possono proseguire in modo analogo a quanto appena illustrato per l'elemento tubolare 40, eventualmente fino alla completa distensione del braccio.
Il rientro degli elementi di sfilo avviene in modo opposto a quanto illustrato in relazione alla fase di estensione .
In pratica, la retrazione prevede dapprima di rientrare gli elementi tubolari che sono più vicini all'elemento di base 31, ovvero gli sfili 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39 ed infine l'elemento di sfilo terminale 40.
Durante il rientro del braccio telescopico, i mezzi di bloccaggio 361, 362, 363, 364, 365, 366, 367 vengono disimpegnati in modo automatico, grazie alla rispettiva sporgenza, o naso, Ni , N2.
In particolare, come si evince dalle figure 19, 23D e 23E, riferite ad una situazione di rientro del braccio, il rientro del naso Ni impegna la rotella 262 con la superficie interna S di detto naso Ni, con conseguente richiamo verso il basso del perno di bloccaggio 260 e conseguente fuoriuscita di questo dalla sede dell'elemento tubolare esterno.
Con l'ausilio di un rispettivo martinetto di azionamento si provvede, quindi, a far rientrare l'elemento tubolare che porta il perno di bloccaggio disimpegnato dalla sede 60b dell'elemento tubolare più esterno, e detto pistone 260 striscia, quindi, con la sua faccia superiore contro alla superficie interna dell'elemento tubolare esterno, come illustrato in figura 23F, fino a giungere in corrispondenza della rispettiva posizione retratta.
In pratica, come illustra la figura 20, il rientro del naso Ni impegna la rotella 262 con la superficie interna S di questo, con la conseguente richiamo verso il basso del perno di bloccaggio 260 e conseguente fuoriuscita di questo dalla sede 60b dell'elemento tubolare esterno. Dopo di che, con l'ausilio di un rispettivo martinetto di azionamento si provvede a far rientrare l'elemento tubolare interno.
Una quinta realizzazione preferita di gru è illustrata nelle successive figure da 24A a 26.
Il braccio estensibile di questa quinta realizzazione preferita presenta dei componenti che sono simili a quelli delle precedenti realizzazioni preferite e che, per non appesantire eccessivamente la presente descrizione, vengono contrassegnati con i medesimi riferimenti numerici e non vengono ricommentati in dettaglio.
Il braccio estensibile di questa quinta realizzazione preferita è sostanzialmente simile a quello della seconda realizzazione preferita, da cui si differenzia per il fatto di comprendere dei mezzi di azionamento telescopico 4 che sono supportati sull'elemento di base 31.
In pratica, i mezzi di azionamento telescopico 4 della presente quinta realizzazione preferita presentano un'estremità che è fissata, o solidale, sull'elemento di base 31 del braccio estensibile.
In questo caso, allorquando si opera in distensione del braccio, si fa fuoriuscire dapprima l'elemento di punta 40 e, quindi, via via quelli adiacenti.
In pratica, allorquando si opera in distensione del braccio, si fanno fuoriuscire, o distendere, dapprima gli elementi interni, che presentano una sezione resistente di minore altezza.
Diversamente, allorquando si opera in azione di rientro degli elementi del braccio, si fanno rientrare dapprima gli elementi esterni che presentano una sezione resistente maggiore.
Vantaggiosamente, per facilitare queste operazioni di uscita e di rientro con i mezzi di azionamento 4 che rimangono lontani dal carico in sollevamento, sono previsti, anche in questa quinta realizzazione preferita, dei mezzi di scorrimento interposti tra gli elementi di sfilo, che sono del tutto simili a quelli della quarta realizzazione preferita e che non vengono quindi illustrati in dettaglio. Detti mezzi di scorrimento sono sotto forma di corrispondenti mezzi a pattino e, in particolare, comprendono dei mezzi girevoli atti a definire un attrito volvente.
Il funzionamento di questa quinta realizzazione è, quindi, brevemente il seguente.
A partire da una condizione di braccio 403 completamente retratto, illustrata nella citata figura 24A, l'attuatore di bloccaggio 51 all'estremità del cilindro del primo attuatore di estensione 41 impegna l'elemento 40, di collegamento al braccio di imperniamento della gru, inserendosi nelle corrispondenti sedi, o aperture, nelle pareti laterali di questo.
Nel contempo, il primo attuatore 107a di attivazione e disattivazione procede a disimpegnare il corrispondente perno di bloccaggio 60 del corrispondente organo di bloccaggio 68, che collega l'elemento di punta 40 del braccio telescopico della gru con l'adiacente e interno elemento 39, facendolo fuoriuscire dalla rispettiva sede a monte 60a.
A questo punto, fuoriesce il rispettivo stelo 41a dell'attuatore di estensione 41, ottenendo lo spostamento longitudinale dell'elemento 40 rispetto al rispettivo elemento esterno 39, giungendo alla posizione estrema, in cui detto elemento 40 è in condizione distesa rispetto all'elemento adiacente 39.
A questo punto, 1'attuatore di attivazione e disattivazione 107a porta il corrispondente perno di bloccaggio 60 dell'organo di bloccaggio 68 ad impegnare entro alla sede 60b, a valle o in corrispondenza dell'altra estremità dell'elemento tubolare 39, bloccando fermamente a questo detto elemento tubolare 40, in condizione distesa.
A questo punto, i mezzi di attivazione e disattivazione, o attuatore, 107b supportati sul cilindro 42b del secondo attuatore di azionamento telescopico 42, sbloccano il corrispondente perno 60, dei mezzi di bloccaggio 67, che collega tra di loro gli elementi tubolari immediatamente adiacenti 39 e 38, facendo fuoriuscire il detto perno 60 dalla rispettiva sede 60a all'estremità a monte dell'elemento tubolare 38.
A questo punto, l'attuatore trasversale di impegno 51 si disimpegna dal corrispondente elemento tubolare 40 ed il corrispondente stelo 41a rientra all'interno del rispettivo cilindro 41b, posizionando il rispettivo organo di impegno 51 in corrispondenza dell'apertura laterale dell'elemento interno 38.
A sua volta, con il rispettivo attuatore trasversale di impegno 52 che rimane impegnato con il detto elemento tubolare 39, il secondo attuatore di estensione telescopica 42 provvede a far fuoriuscire il corrispondente stelo 42a, ottenendo lo spostamento longitudinale, o distensione, dell'elemento 39 rispetto all'elemento esterno 38, giungendo alla posizione estrema, in cui detto elemento 39 è in condizione distesa, rispetto all'elemento adiacente 38.
In questa posizione, i mezzi di attivazione e disattivazione 107b provvedono ad impegnare il perno 60 dei rispettivi mezzi di bloccaggio 67 con la sede 60b in corrispondenza dell'estremità di valle dell'elemento tubolare o sfilo 38.
Nel contempo, dei mezzi, simili ai mezzi 141 illustrati nella seconda realizzazione preferita, provvedono a spostare i mezzi di attivazione 107a provvisti sui primi mezzi di estensione telescopica 41 arretrano, in pratica lo stelo 141. In pratica, uno stelo non particolarmente illustrato, e simile allo stelo 141 della prima realizzazione preferita, rientra all'interno della rispettiva camera di comando situata entro al cilindro 41b, spostando la rispettiva estremità del cilindro 41b, supportante i primi mezzi di attivazione e disattivazione 107a, in corrispondenza dei successivi mezzi di bloccaggio 66, alfine di procedere ad una successiva operazione di sbloccaggio tra l'elemento di sfilo 38 e l'elemento di sfilo 37.
Dopo di che, l'operazione procede, come già riferito in relazione all'estensione dell'elemento di collegamento tubolare 40, con la fuoriuscita del corrispondente stelo di azionamento telescopico 41a e la distensione verso valle dell'elemento tubolare 38 rispetto all'elemento tubolare 37.
In questa situazione, l'attuatore di impegno 52 del secondo attuatore di azionamento 42 si era precedentemente disimpegnato dall'elemento tubolare di sfilo 38, e lo stelo 42a del secondo attuatore di azionamento 42 viene, quindi, convenientemente rientrato.
Nel contempo, dei mezzi simili ai mezzi della seconda realizzazione preferita, spostano i rispettivi mezzi di attivazione e disattivazione 107b, provvedendo a posizionare i medesimi in corrispondenza dei successivi mezzi di bloccaggio 65.
La procedura di estensione può proseguire, quindi, come illustrato fino alla completa distensione telescopica del braccio estensibile.
Per la retrazione del braccio estensibile si procede ovviamente in modo opposto a quanto illustrato in relazione alla fase di estensione.
In pratica, la retrazione prevede dapprima di rientrare lo sfilo 33 e poi, via di seguito, gli sfili 34, 35, 36, 37, 38, 39 e 40.
Durante il rientro del braccio telescopico, i pistoni di bloccaggio 60 vengono disimpegnati dalla sede a valle 60b e di nuovo impegnati con le sedi a monte 60a del rispettivo elemento tubolare adiacente.
Il trovato così concepito è suscettibile di evidente applicazione industriale. Il tecnico del ramo potrà, inoltre, immaginare numerose varianti e/o modifiche da apportate al trovato illustrato nella specìfica realizzazione preferita, pur rimanendo nell'ambito del concetto inventivo, come ampiamente esposto. In particolare, il tecnico del ramo potrà agevolmente immaginare ulteriori realizzazioni preferite del trovato che comprendano una o più delle sopra indicate caratteristiche. Deve essere, inoltre, inteso che tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (59)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gru per il sollevamento di un carico, la gru comprende un braccio estensibile sollevabile ed abbassabile; detto braccio estensibile (3) comprendendo un elemento di base (31) ed una pluralità di elementi di sfilo (33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40), terminanti con uno sfilo di estremità (40); detti elementi (31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40) del braccio estensibile (3) essendo coassialmente inseriti l'uno all'interno dell'altro ed essendo telescopicamente mobili, l'uno relativamente all'altro, tra una rispettiva posizione retratta ed una rispettiva posizione distesa sotto l'impulso di corrispondenti mezzi (4) di azionamento telescopico; caratterizzata dal fatto che detti mezzi di azionamento telescopico (4) comprendono un primo ed un secondo attuatore (41, 42).
  2. 2. Gru secondo la rivendicazione 1 o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (4) di azionamento telescopico sono provvisti all'interno di rispettivi elementi (31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40) del braccio estensibile (3).
  3. 3. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti primo e secondo attuatore (41, 42) sono azionabili alternativamente per muovere rispettivi elementi di sfilo rispetto all'elemento adiacente.
  4. 4. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti primo e secondo attuatore (41, 42) sono azionabili simultaneamente .
  5. 5. Gru secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti primo e secondo attuatore (41, 42) sono azionabili simultaneamente per muovere, rispettivamente, un rispettivo elemento di sfilo e per eseguire un ritorno all'indietro.
  6. 6. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il rispettivo attuatore (41, 42) presenta uno stelo estensibile e ritraibile (41a, 42a) rispetto ad un rispettivo cilindro (41b, 42b) definente una rispettiva camera di azionamento (41c, 42c).
  7. 7. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i mezzi di azionamento telescopico (4) sono supportati sull'elemento di sfilo estremo (40).
  8. 8. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i mezzi di azionamento telescopico (4) sono supportati sull'elemento di base (31).
  9. 9. Gru secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che il rispettivo attuatore (41, 42) presenta una rispettiva estremità che è collegata all'elemento di sfilo estremo (40).
  10. 10. Gru secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto attuatore (41, 42) presenta un'estremità (41', 42') che è fissa all'elemento di sfilo estremo (40).
  11. 11. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il rispettivo attuatore (41, 42) presenta un'estremità mobile (41", 42") che è provvista di mezzi (51, 52) di impegno e disimpegno con rispettivi elementi del braccio estensibile (3).
  12. 12. Gru secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di impegno e disimpegno comprendono dei rispettivi mezzi di innesto a perno (51a, 51b, 52a, 52b) cooperanti con rispettive superfici di impegno di rispettivi elementi del braccio estensibile (3).
  13. 13. Gru secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di impegno e disimpegno comprendono dei rispettivi mezzi di innesto a perno (51a, 51b, 52a, 52b) inseribili in corrispondenti aperture previste nei corrispondenti elementi del braccio estensibile (3).
  14. 14. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 11 a 13, caratterizzata dal fatto che detti mezzi innesto a perno (51a, 51b, 52a, 52b) sono supportati su un rispettivo stelo mobile (51c, 51d, 52c, 52d) di un rispettivo cilindro (51e, 52e) portato in corrispondenza dell'estremità mobile del rispettivo attuatore (51, 52).
  15. 15. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che sono previsti dei mezzi (61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68) di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti (31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40) nella posizione reciprocamente distesa .
  16. 16. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che sono previsti dei mezzi (61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68) di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti (31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40) nella posizione reciprocamente retratta.
  17. 17. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 15 e 16, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio reciproco (61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68) comprendono un rispettivo perno di impegno (60).
  18. 18. Gru secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio reciproco (61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68) comprendono un rispettivo perno di impegno (60) supportato su un rispettivo elemento di sfilo.
  19. 19. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 15 a 18, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio reciproco (61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68) comprendono una pluralità di perni di impegno (60).
  20. 20. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 15 a 19, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio reciproco (61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68) comprendono un rispettivo perno (60) supportato in corrispondenza di una rispettiva estremità del rispettivo elemento di sfilo (40, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39).
  21. 21. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 15 a 20, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio reciproco (61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68) comprendono un rispettivo perno (60) che è mobile tra una posizione di impegno ed una posizione disimpegno con corrispondenti sedi (60a, 60b) in corrispondenza di opposte estremità del rispettivo elemento (31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39) del braccio estensibile (3).
  22. 22. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 17 a 21, caratterizzata dal fatto che detto perno (60) di bloccaggio reciproco è scorrevole in una corrispondente sede tubolare (60') solidale ad un rispettivo elemento di sfilo (33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40).
  23. 23. Gru secondo la rivendicazione 22, caratterizzata dal fatto che detto perno (60) di bloccaggio reciproco è scorrevole in una corrispondente sede tubolare (60') e sboccante da un rispettivo foro (F) previsto nel rispettivo elemento di sfilo (33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40).
  24. 24. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 15 a 23, caratterizzata dal fatto che sono previsti dei mezzi (7) di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio reciproco.
  25. 25. Gru secondo la rivendicazione 24, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (7) di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio reciproco sono supportati sul corrispondente elemento di sfilo terminale (40) in modo longitudinalmente mobile.
  26. 26. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 24 e 25, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio reciproco comprendono un rispettivo attuatore (7).
  27. 27. Gru secondo la rivendicazione 26, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio reciproco sono sotto forma di un rispettivo attuatore (7) avente un'estremità provvista di mezzi di impegno bilaterale per un'estremità (60"a) del perno di bloccaggio (60).
  28. 28. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 26 e 27, caratterizzata dal fatto che è previsto un attuatore (8) di posizionamento di detti mezzi (7) di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio reciproco (60) che è supportato sul corrispondente elemento di sfilo terminale (40).
  29. 29. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 15 a 28, caratterizzata dal fatto che i mezzi di bloccaggio reciproco (60) comprendono una rispettiva piastrina longitudinale definente dei mezzi di impegno bidirezionale per i rispettivi mezzi di attivazione e disattivazione.
  30. 30. Gru secondo la rivendicazione 29, caratterizzata dal fatto che i mezzi di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio reciproco (60) comprendono un'estremità a forcella di afferraggio della rispettiva porzione di piastrina.
  31. 31. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 24 a 30, caratterizzata dal fatto che i mezzi di attivazione e disattivazione muovono i mezzi di bloccaggio reciproco (60) tra una posizione distesa di bloccaggio ed una posizione rientrata di disimpegno.
  32. 32 . Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 24 a 31, caratterizzata dal fatto che i mezzi di movimentazione o spostamento dei mezzi di attivazione e disattivazione muovono i mezzi di attivazione e disattivazione in corrispondenza di rispettivi mezzi di bloccaggio di elementi di sfilo consecutivi .
  33. 33. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 24 a 32, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di attivazione e disattivazione dei mezzi bloccaggio sono supportati sui mezzi (4) di azionamento telescopico.
  34. 34. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 24 a 33, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di attivazione e disattivazione dei mezzi bloccaggio comprendono un attuatore (107a) di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio portato su un attuatore (41) di azionamento telescopico.
  35. 35. Gru secondo la rivendicazione 34, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di attivazione e disattivazione dei mezzi bloccaggio comprendono un secondo attuatore (107b) di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio portato sul secondo attuatore (42) di azionamento telescopico.
  36. 36. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 34 e 35, caratterizzata dal fatto che detti primo e secondo attuatore di attivazione dei mezzi di bloccaggio portato sul primo e secondo attuatore (41, 42) di azionamento telescopico operano su elementi di sfilo tra di loro adiacenti.
  37. 37. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 34 a 36, caratterizzata dal fatto che il rispettivo attuatore (107a, 107b) di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio portato sul corrispondente attuatore (41, 42) di azionamento telescopico è supportato in corrispondenza di un'estremità del rispettivo cilindro (41b, 42b).
  38. 38. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 34 a 37, caratterizzata dal fatto che il rispettivo attuatore (41, 42) di azionamento telescopico presenta un secondo stelo (141, 142) atto a spostare i rispettivi mezzi (107a, 107b) di attivazione e disattivazione dei mezzi di bloccaggio in corrispondenza del rispettivo organo di bloccaggio.
  39. 39. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 15 a 38, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti (31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40) nella posizione retratta comprendono un perno che si inserisce in una corrispondente apertura prevista negli elementi tubolari e che è azionato da un corrispondente attuatore (290) di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile che sono atti a disimpegnare in sequenza detti elementi (31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39) per consentire lo scorrimento verso la posizione distesa e reimpegnare detti elementi di sfilo a seguito del ritorno di questi nella posizione retratta.
  40. 40. Gru secondo la rivendicazione 39, caratterizzata dal fatto che detto attuatore (290) di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile nella posizione retratta è all'interno degli elementi tubolari.
  41. 41. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 39 e 40, caratterizzata dal fatto che detto attuatore (290) di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile nella posizione retratta è all'estremità di un corrispondente attuatore di azionamento telescopico.
  42. 42. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 39 a 41, caratterizzata dal fatto che detto attuatore (290) di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile nella posizione retratta comprende un rispettivo perno di inserimento entro ad una corrispondente apertura dell'elemento di sfilo.
  43. 43. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 39 a 42, caratterizzata dal fatto che detto attuatore (390a, 390b) di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile è all'esterno degli elementi tubolari.
  44. 44. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 39 a 43, caratterizzata dal fatto che detto attuatore (390a, 390b) di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile è in vicinanza dell'estremità di un corrispondente attuatore di azionamento telescopico.
  45. 45. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 39 a 44, caratterizzata dal fatto che detto attuatore (390a, 390b) di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile è supportato sull'elemento di base 31.
  46. 46. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 39 a 45, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti (31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40) comprendono un primo ed un secondo attuatore (390a, 390b) per corrispondenti perni di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile.
  47. 47. Gru secondo la rivendicazione 46, caratterizzata dal fatto che detti primo e secondo attuatore {390a, 390b) di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile si prolungano trasversalmente.
  48. 48. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 46 e 47, caratterizzata dal fatto che detti primo e secondo attuatore (390a, 390b) di bloccaggio degli elementi del braccio estensibile, si prolungano su lati opposti dell'elemento tubolare di base (31).
  49. 49. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che sono previsti dei mezzi di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti (31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40) che sono attivabili e disattivabili automaticamente.
  50. 50. Gru secondo la rivendicazione 49, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti (31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40) nella posizione reciprocamente distesa sono attivabili e disattivabili automaticamente.
  51. 51. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 49 e 50, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio reciproco tra elementi adiacenti (31, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40) comprendono un corrispondente perno di bloccaggio (260) sottoposto all'azione di relativi mezzi elastici di attivazione (261) e contrastanti mezzi di disattivazione (262).
  52. 52. Gru secondo la rivendicazione 51, caratterizzata dal fatto che mezzi di disattivazione (262) sono attivati dall'impegno con una corrispondente superficie interna ( S) di un adiacente ed interno elemento di sfilo.
  53. 53. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 51 e 52, caratterizzata dal fatto che mezzi di disattivazione (262) sono attivati dall'impegno con una corrispondente superficie interna di un elemento sporgente (N2) supportato su un rispettivo attuatore di azionamento telescopico.
  54. 54. Gru secondo la rivendicazione 53, caratterizzata dal fatto che detto elemento sporgente è mobile tra una posizione di impegno ed una posizione di libero passaggio.
  55. 55. Gru secondo la rivendicazione 54, caratterizzata dal fatto che detto elemento sporgente è girevole angolarmente tra una prima posizione di impegno ed una seconda posizione di libero passaggio.
  56. 56. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che sono previsti dei mezzi di scorrimento interposti tra gli elementi di sfilo.
  57. 57. Gru secondo la rivendicazione 56, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di scorrimento sono sotto forma di corrispondenti mezzi a pattino.
  58. 58. Gru secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 56 e 57, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di scorrimento comprendono dei mezzi girevoli atti a definire un attrito volvente.
  59. 59. Gru secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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