ITBO20060056A1 - Dispositivo di taglio per articoli da fumo. - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

dell'invenzione industriale dal titolo: "Dispositivo di taglio per articoli da fumo"

La presente invenzione è relativa ad un dispositivo di taglio per articoli da fumo.

E’ noto che nelle macchine utilizzate nell’industria del tabacco vengono realizzati dei bachi continui di sigaretta o di filtro che sono poi tagliati trasversalmente in spezzoni di lunghezza determinata. Così ad esempio, nelle macchine confezionatrici di sigarette, i bachi continui di sigaretta vengono tagliati, per mezzo di un dispositivo di taglio, in spezzoni a ciascuno dei quali viene collegato un filtro per realizzare una sigaretta con filtro.

I dispositivi di taglio di tipo noto, disposti lungo il percorso di avanzamento del baco continuo, comprendono una testa di taglio montata su un rispettivo albero rotante e dotata, generalmente, di due lame diametralmente opposte, ed una unità di riscontro per la lama, cosiddetta “controlama", costituita da un corpo cinematicamente collegato alla testa di taglio e montato su un albero rotante attorno ad un asse disposto trasversalmente alla direzione di avanzamento del baco.

La controlama comprende una pluralità di bracci radiali di lunghezza determinata, detti anche lobi, ciascuno dei quali è munito alla propria estremità di un equipaggio comprendente un elemento tubolare dotato di una feritoia trasversale di passaggio della lama all’atto dell’operazione di taglio.

Durante la rotazione della citata controlama, ciascun elemento tubolare, si dispone in successione lungo il percorso di avanzamento del baco con il compito di sostenerlo e guidarlo durante l’operazione di taglio.

Dal momento che gli spezzoni devono essere tagliati lungo una direzione ortogonale alla loro direzione di sviluppo, e dal momento che l’operazione di taglio viene eseguita sul baco avanzante di moto continuo ad una determinata velocità, la testa di taglio deve essere montata su un asse di rotazione presentante una determinata inclinazione rispetto alla citata direzione di sviluppo del baco, in maniera che la velocità della lama, nel corso dell’operazione di taglio, presenti una componente parallela alla direzione di avanzamento del baco e uguale alla sua velocità di avanzamento. Nei dispositivi di taglio di tipo noto l’albero della testa di taglio è collegato all’albero della controlama mediante una trasmissione del tipo comprendente una puleggia motrice, cinematicamente collegata all’albero di rotazione della testa di taglio, una puleggia condotta coassiale all’albero di rotazione della controlama ed una cinghia di trasmissione tra le due pulegge.

Si è però constatato che le trasmissioni utilizzate nei dispositivi di taglio di tipo noto non garantiscono il mantenimento nel tempo di una corretta relazione di fase fra ciascuna lama ed un corrispondente elemento tubolare della controlama. Infatti la cinghia di trasmissione sebbene dotata di mezzi tenditori o galoppini è soggetta a slittamenti che introducono, inevitabilmente, sfasamenti tra lama e controlama.

Nel caso in cui, dopo un ciclo produttivo di sigarette di un determinato tipo, sia richiesto un cambio formato e più precisamente la produzione di sigarette di differente lunghezza, viene impartito alla macchina confezionatrice un comando di variazione della velocità di avanzamento del baco, in maniera da ottenere a parità di velocità angolare della testa di taglio spezzoni della lunghezza desiderata.

Più precisamente la velocità di avanzamento del baco sarà superiore o inferiore rispetto alla citata velocità determinata a seconda che siano richieste sigarette di lunghezza superiore o inferiore rispetto alla citata lunghezza determinata.

Viene inoltre modificata l’inclinazione dell’asse di rotazione della testa di taglio affinchè la citata componente parallela alla direzione di avanzamento del baco uguagli la nuova velocità di avanzamento di quest’ultimo.

Si provvede infine alla sostituzione dell’unità di riscontro o “controlama" con un corpo i cui bracci o lobi presentino una dimensione radiale tale che gli elementi tubolari assumano una velocità tangenziale uguale a quella di avanzamento del baco.

E’ evidente che la sostituzione dell’unità di riscontro comporta una registrazione dell’asse di rotazione della controlama che tenga conto della variazione di lunghezza dei rispettivi bracci, in maniera da evitare interferenze o perdita di contatto tra lama e controlama.

Tale sostituzione comporta infine un’operazione di messa in fase dell’intero dispositivo di taglio e di regolazione della tensione della cinghia.

Per quanto osservato è evidente che, i tempi di fermo macchina necessari a ripristinare la fase tra lama e controlama e alla verifica, ed eventuale rettifica, della tensione della cinghia di distribuzione, si traducono in una perdita di tempo e quindi di produttività oraria dell’ intera macchina confezionatrice.

In questo contesto, il compito tecnico specifico della presente invenzione è proporre un dispositivo di taglio per bachi continui di articoli da fumo in grado di ovviare agli inconvenienti sopra citati. In particolare, è scopo della presente invenzione proporre un dispositivo di taglio per bachi continui di articoli da fumo che consenta una elevata produttività oraria anche nel caso di operazioni di cambio formato, cioè di variazione della lunghezza degli spezzoni prodotti.

Ulteriore scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un dispositivo di taglio per bachi continui di articoli da fumo che consenta un taglio preciso e ripetibile del baco.

Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di taglio per bachi continui di articoli da fumo comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle rivendicazioni annesse.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo di taglio per articoli da fumo come illustrato negli uniti disegni in cui:

- la figura 1 è una vista prospettica di un dispositivo di taglio per bachi continui di articoli da fumo in accordo con la presente invenzione;

- la figura 2 è una vista prospettica di un particolare del dispositivo di figura 1 ;

- la figura 3 è un’ulteriore vista prospettica del dispositivo di figura I con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre; e

- la figura 4 è una vista secondo la sezione IV-IV di figura 1.

Con riferimento alle unite figure, con 1 è stato complessivamente indicato un dispositivo di taglio per articoli da fumo, in accordo con la presente invenzione.

Il dispositivo 1 comprende un tamburo di taglio 2 rotante in senso antiorario per chi osserva la figura 1 intorno ad un asse T inclinato o sghembo rispetto ad una direzione di avanzamento B di almeno un baco 3 continuo. In particolare, nella forma realizzativa preferita, i bachi 3 continui sono due, tra di loro paralleli, come illustrato in figura 1 e 2, e vengono alimentati al dispositivo 1 con una velocità VI predeterminata e costante.

Il tamburo di taglio 2 comprende due lame 4 periferiche e diametralmente opposte, una sola delle quali visibile nelle figure allegate, per intercettare e tagliare i due bachi 3 continui in spezzoni 3 a, che ad una determinata velocità angolare del tamburo di taglio 2 presentano una lunghezza L1 determinata.

L’inclinazione dell’asse T e di conseguenza della direzione di taglio D, è regolata, secondo quanto noto, in modo che nel corso dell’operazione di taglio la lama 4 si muova nella direzione B alla stessa velocità dei bachi 3 ed effettui di conseguenza dei tagli perpendicolari all’asse dei bachi 3 stessi.

In altre parole, la componente, lungo la direzione di avanzamento B dei bachi 3, del vettore velocità tangenziale definente il moto di rotazione della lama 4, è uguale al vettore velocità definente l’avanzamento del baco 3.

Per consentire un taglio netto dei bachi 3, il dispositivo 1 comprende, al di sopra del tamburo di taglio 2, un’unità di riscontro o controlama 5, la quale comprende un albero 5 a rotante e un elemento di supporto 6, montato sull’albero 5a e rotante assieme a quest’ultimo, in senso antiorario per chi osserva la figura 1, attorno ad un asse C ortogonale alla direzione B.

La controlama 5 ed il tamburo 2 sono supportati da una parete 7 facente parte del basamento 7a del dispositivo 1.

L’elemento di supporto 6 è dotato di quattro bracci o lobi radiali 6a di lunghezza d determinata (figura 2), ciascuno dei quali è munito, alla propria estremità, di un equipaggio 8 il quale, al comando di cinematismi di tipo noto e non illustrati, è in grado di oscillare rispetto ai citati lobi 6a, attorno ad un rispettivo asse secondario S (figura 2) parallelo all’asse C.

Il citato equipaggio 8 comprende una coppia di elementi prismatici cavi 9, ciascuno dei quali definisce una scanalatura 10 cilindrica avente il compito di accogliere al suo interno il baco 3 e di guidarlo durante le operazioni di taglio.

L’elemento prismatico cavo 9 comprende inoltre una feritoia 11, trasversale alla scanalatura 10, di passaggio della lama 4.

Il moto di ciascun equipaggio 8, risultato della sua oscillazione attorno all’asse secondario S e della rotazione dell’elemento di supporto 6 attorno all’asse C, risulta, nell’intorno della zona di taglio, rettilineo e parallelo alla direzione B di avanzamento dei due bachi continui 3 e la sua velocità tangenziale nel corso dell’operazione di taglio, risulta uguale alla velocità VI dei bachi 3 stessi.

Con il blocco 12 sono schematizzati dei mezzi attuatori da cui trae il movimento un albero 13 ad asse 13a sostanzialmente trasversale all’asse T e parallelo all’asse C, di trasmissione del moto tramite mezzi di collegamento cinematico non illustrati interni ad un carter 14, al tamburo di taglio 2.

Su un’estremità libera dell’albero 13, protendentesi dalla citata parete 7, è calettata una ruota dentata o ingranaggio motore 15, di trasmissione del moto, tramite un ingranaggio ausiliario 16 montato su un perno 17 ad asse 17a parallelo all’asse 13a, ad un ingranaggio condotto 18 calettato sull’albero 5a di trascinamento della citata controlama 5.

Secondo quanto illustrato nelle figure 1 e 2, l’ingranaggio condotto 18 è supportato, insieme all’albero 5a e alla controlama 5, che da tale ingranaggio traggono il moto, da un cursore 19 mobile, secondo una direzione G verticale, lungo guide 20 di rispettivi mezzi a slitta 21 fissati alla parete 7.

Il citato perno 17, per i motivi che appariranno chiari nel seguito, è in grado di assumere rispetto alla parete 7 una pluralità di posizioni, ognuna delle quali corrispondente ad un determinato livello dell’ingranaggio condotto 18. In ognuna di tali posizioni il perno 17 viene bloccato sulla parete 7 da mezzi di tipo noto non illustrati. I tre ingranaggi 15, 16 e 18, sono indicati nel loro insieme come mezzi di trasmissione 22, i quali comprendono anche dei mezzi di interconnessione meccanica 23 costituiti da una prima biella 24 di collegamento fra l’albero motore 13, sul quale è calettato l’ingranaggio motore 15, e il perno 17 dell’ingranaggio ausiliario 16, ed una seconda biella 25 di collegamento fra il perno 17 e l’albero di trasmissione 5a. Le bielle 24 e 25, pertanto, vincolano a due a due l’asse di rotazione 13a dell’ingranaggio 15, l’asse di rotazione 17a dell’ingranaggio 16 e l’asse di rotazione C dell’ingranaggio 18.

Con 26 sono indicati dei mezzi di regolazione della posizione del cursore 19 e, di conseguenza, dell’albero 5a, dell’ingranaggio condoto 18 e dell’unità di riscontro o controlama 5.

I citati mezzi di regolazione 26 comprendono un atuatore 27, supportato dalla parete 7, di movimentazione di una vite senza fine 28 ad asse verticale in impegno, tramite un accoppiamento vitemadrevite con il cursore 19.

Il cursore 19 può quindi venire spostato, lungo la citata direzione verticale G, verso l’alto o verso il basso a seconda del senso di rotazione della vite senza fine 28 con conseguente allontanamento o avvicinamento dell’albero 5a e della controlama 5 rispeto al tamburo di taglio 2.

I citati mezzi di interconnessione 23, costituiti dalle due bielle 24 e 25 collegate fra loro tramite il perno 17, mobile rispeto alla parete 7, consentono, per motivi che appariranno chiari in seguito, di modificare la distanza H fra gli assi C e 13a e quindi fra gli alberi 5a e 13, a seguito dello spostamento dell’asse C lungo la citata direzione G, senza perdita di ingranamento fra tre ingranaggi 15, 16 e 18 e, di conseguenza, senza introduzioni di reciproci sfasamenti fra i citati alberi 5a e 13.

Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende mezzi di bloccaggio 29 operativamente ativi sul cursore 19 per bloccare l’asse di rotazione C della controlama 5 nella sua corretta posizione lungo la direzione G.

In particolare, il cursore 19 ha forma di un prisma trapezoidale e presenta, quindi, almeno due bordi opposti costituiti da due pareti inclinate.

I mezzi di bloccaggio 29 comprendono un elemento cuneiforme 30 il quale, preferibilmente, si sviluppa lungo tutta la lunghezza del cursore 19 ed è alloggiato tra quest’ultimo e le guide 20.

Secondo quanto illustrato in figura 4, i mezzi di bloccaggio 29 comprendono almeno due perni 31 che attraversano altrettanti fori 32 presenti nel cursore 19 e nella parete 7. 1 fori 32 sono coassiali e consentono ai perni 31 di attraversare la parete 7 da parte opposta rispetto al cursore 19.

I perni 31 presentano su rispettive prime estremità 3 la, teste 33 destinate ad impegnare in battuta i bordi dei fori 32 dell’elemento cuneiforme 30 da parte opposta rispetto alla parete 7.

Inoltre, i mezzi di bloccaggio 29 comprendono mezzi elastici 34 attivi su seconde estremità 3 lb dei perni 31, opposte rispetto alle teste 33 degli stessi. Tali mezzi elastici 34, che nella forma di realizzazione preferita sono costituiti da molle a tazza 35, riscontrano appendici 3 le dei perni 3 1 e la parete 7.

In altre parole, i mezzi elastici 34 sono attivi tra i perni 31 e la parete 7 e spingono i perni 31 stessi in allontanamento da quest’ultima da parte opposta rispetto all’elemento cuneiforme 30. Le teste 33 dei perni 31 spingono pertanto l’elemento cuneiforme 30 contro la parete 7 e contro le guide 20 dei citati mezzi a slitta 21 (figura 4).

Secondo quanto illustrato nelle figure 3 e 4, il dispositivo 1 comprende inoltre mezzi di sbloccaggio 36 dell’elemento cuneiforme 30, per consentire la libera movimentazione del cursore 19.

Con particolare riferimento alla figura 3, i mezzi di sbloccaggio 36 comprendono un attuatore 37, preferibilmente idraulico, il quale è incernierato ad una prima estremità 37a alla parete 7 da parte opposta rispetto all’elemento cuneiforme 30. La seconda estremità 37b, è estensibile ed è incernierata ad una manovella 38.

Sulla manovella 38 è calettato un albero 39 che viene quindi posto in rotazione dall’ attuatore 37.

L’albero 39 è inserito girevolmente in una appendice 40 solidale ed ortogonale alla parete 7.

Inoltre, secondo quanto illustrato in figura 4, l’albero 39 comprende un perno eccentrico 41 inserito in una staffa 42 scorrevole sull’appendice 40 e perpendicolarmente alla parete 7.

La staffa 42 è in contatto con le seconde estremità 3 lb dei perni 31. Quando l attuatore 37 viene azionato e l’albero 39 viene posto in rotazione dalla manovella 38, il perno eccentrico 41 movimenta la staffa 42 spingendola contro le seconde estremità 3 1b dei perni 31. La forza esercitata dalla staffa 42 è quindi opposta alla forza esercitata dai mezzi elastici 34. In particolare, la forza esercitata dalla staffa 42 è, in modulo, superiore alla forza esercitata dai mezzi elastici 34. Pertanto, quando la staffa 42 spinge le seconde estremità 3 1 b dei perni, le teste 33 di questi ultimi vengono spostate in allontanamento dai bordi dei fori 32 dell’elemento cuneiforme 30, svincolando lo stesso dalla posizione di bloccaggio del cursore 19. A questo punto, è possibile movimentare il cursore 19 per regolare la distanza tra l’albero motore 13 e l’albero di trasmissione 5a della controlama 5. A regolazione ultimata l’attuatore 37 ruota il perno eccentrico 4 1 in senso opposto, rimuovendo la forza esercitata dalla staffa 42 sulle seconde estremità 31b dei perni 31. 1 mezzi elastici 34 riportano l’elemento cuneiforme 30 in posizione di bloccaggio del cursore 19.

In uso, la macchina confezionatrice di sigarette produce spezzoni 3a la cui lunghezza L1 è funzione, ad una determinata velocità angolare del tamburo di taglio 2 attorno al suo asse T e della controlama 5 attorno al suo asse di rotazione C, della velocità di avanzamento V1 dei bachi 3.

Come sopra detto e secondo quanto noto, il tamburo di taglio 2 è dotata di un’inclinazione rispetto alla direzione B tale per cui le lame 4, nel corso dell’operazione di taglio, presentano una velocità relativa nulla rispetto alla velocità V1 di avanzamento dei bachi 3 nella direzione B stessa.

Poiché, per l’esecuzione di tagli corretti, la velocità tangenziale degli equipaggi 8 che impegnano i bachi 3 nel corso del taglio deve anch’essa coincidere con la velocità di avanzamento delle lame 4 nella citata direzione B, l’elemento di supporto 6 della controlama 5. L’elemento di supporto 6 della controlama 5, cinematicamente collegato al tamburo di taglio 2, è munito di bracci o lobi 6a di lunghezza di, corrispondente ad un valore di velocità tangenziale uguale alla velocità V1 con cui avanzano i bachi 3.

Si faccia l’ipotesi che, dopo un ciclo di produzione di articoli da fumo di un determinato tipo, venga richiesto un cambio di formato, cioè la produzione di spezzoni di una differente dimensione assiale uguale ad L2 (non illustrata) minore di L1 .

A tale lunghezza L2 corrisponde, a parità di velocità angolare del tamburo di taglio 2, una velocità di avanzamento dei bachi 3 uguale a V2 (non illustrata) minore di V1 .

L’operatore dovrà pertanto effettuare, prima dell’ avviamento della macchina confezionatrice alla velocità V2, alcuni interventi. Dovrà essere registrata l’inclinazione del tamburo di taglio 2, affinché la componente della velocità delle lame 4 nella direzione di avanzamento B dei bachi 3 assuma, nel corso del taglio, il valore della nuova velocità V2.

Dopo aver portato, tramite l’attuatore 27 agente tramite la vite senza fine 28 sul cursore 19, l’albero 5a ad una distanza massima dall’albero 13, cioè dopo aver allontanato la controlama 5 dal tamburo di taglio 2, si provvede allo sfilamento dall’albero 5a dell’elemento di supporto 6 ed alla sua sostituzione con un nuovo elemento di supporto 6 (non illustrato) di dimensioni radiali minori, cioè con i propri bracci o lobi radiali 6a di dimensioni d2 minori rispetto alle dimensioni di, e tali che la loro velocità tangenziale risulti uguale alla nuova velocità V2.

Il nuovo elemento di supporto 6 viene montato sull’albero 5a nella stessa posizione angolare dell’elemento di supporto 6 sostituito, con l’aiuto di sistemi di riferimento non mostrati.

Da ultimo, tramite l’attuatore 27 si effettua la registrazione della posizione della distanza fra l’albero 5a e l’albero 13, in maniera da assicurare che ad ogni operazione di taglio un elemento prismatico cavo 9 assuma una corretta posizione di impegno e guida del baco 3 rispetto ad una corrispondente lama 4.

A questo punto viene dato un comando di avviamento alla macchina confezionatrice alla nuova velocità V2 per la produzione di spezzoni 3 a di lunghezza L2.

Nel caso opposto al precedente, cioè nel caso in cui si voglia ottenere spezzoni di lunghezza L3 maggiore di L1, l’operatore dovrà effettuare, prima dell 'avviamento della macchina confezionatrice ad una velocità V3 (non illustrata) maggiore della velocità VI, sostanzialmente gli stessi interventi visti con riferimento al precedente caso.

Più precisamente dovrà essere registrata l’inclinazione del tamburo di taglio 2, affinché la componente della velocità delle lame 4 nella direzione di avanzamento B dei bachi 3 assuma, nel corso del taglio, il valore della nuova velocità V3 e l’elemento di supporto 6 dovrà essere sostituito con uno nuovo di dimensioni radiali maggiori, cioè con i propri bracci o lobi radiali 6a di dimensioni d3 (non illustrate) maggiori rispetto alle dimensioni di, e tali che la loro velocità tangenziale risulti uguale alla nuova velocità V3.

Si deduce che, sia nel corso del funzionamento a regime della macchina confezionatrice, sia nel caso di operazioni di cambio formato, il dispositivo di taglio 1 secondo la presente invenzione non è soggetto agli inconvenienti dei dispositivi di tipo noto, in quanto i mezzi di trasmissione 22 costituiti dagli ingranaggi 15, 16 e 1 8 non sono soggetti agli inconvenienti dei mezzi di trasmissione a cinghia della tecnica nota.

Inoltre essi hanno la possibilità di compiere movimenti relativi senza perdita del reciproco ingranamento, essendo collegati dalle bielle 24 e 25, in maniera da costituire dei mezzi di sincronizzazione fra l’albero motore 13 del tamburo di taglio 2 e l’albero 5a della controlama 5, i quali risultano quindi indipendenti alle variazioni della citata distanza H fra i loro assi di rotazione 13a e, rispettivamente, C.

Claims (17)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Dispositivo di taglio per articoli da fumo comprendente un tamburo di taglio (2) di almeno un baco continuo (3) in spezzoni (3 a), dotato di almeno una lama (4) e rotante attorno ad un asse (T) inclinato rispetto ad una direzione di avanzamento (B) del baco continuo (3), una controlama (5) rotante attorno ad un asse (C) perpendicolare alla direzione di avanzamento (B) e la cui distanza dal baco (3) è funzione della lunghezza degli spezzoni (3a), detta controlama (5) comprendendo perifericamente almeno un equipaggio (8) di supporto e guida del baco (3) continuo nel corso dell’operazione di taglio, mezzi di trasmissione (22) del moto fra detto tamburo di taglio (2) e detta controlama (5), caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di trasmissione (22) del moto definiscono dei mezzi di sincronizzazione fra il detto tamburo di taglio (2) e la detta controlama (5), indipendenti dalle variazioni di distanza (H) fra l’asse (C) ed il baco (3).
2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di trasmissione (22) comprendono una catena cinematica di ingranaggi (15,16,18) definente i detti mezzi di sincronizzazione.
3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti ingranaggi (15,16,18) è mobile tra una pluralità di posizioni operative di trasmissione del moto, ciascuna posizione essendo funzione di una determinata lunghezza degli spezzoni.
4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta catena cinematica ha un rapporto di trasmissione fisso.
5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasmissione (22) comprendono un ingranaggio motore (15) operativamente associato all’asse di rotazione (T) del tamburo (2) o all’asse di rotazione (C) della controlama (5), un ingranaggio condotto (18) operativamente associato all’asse di rotazione (C) della controlama (5) o all’asse di rotazione (T) del tamburo (2) ed almeno un ingranaggio ausiliario (16) per trasmettere il moto dall’ingranaggio motore (15) all’ingranaggio condotto (18); detto ingranaggio ausiliario (16) essendo mobile tra una pluralità di posizioni operative di trasmissione del moto.
6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l’ingranaggio motore (15) è calettato su un albero motore (13), accoppiato meccanicamente al tamburo (2) e sghembo rispetto all’asse di rotazione (T) del tamburo (2), l’ingranaggio condotto (18) essendo calettato su un albero di trasmissione (5a), accoppiato meccanicamente alla controlama (5) e coincidente con l’asse di rotazione (C) della controlama (5), l’ingranaggio ausiliario (16) essendo calettato folle su un perno (17).
7. 7) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasmissione (22) comprendono mezzi di interconnessione meccanica (23) operativamente attivi tra coppie di ingranaggi (15, 16; 16, 18) per vincolare la distanza (H) tra gli assi (13a,17a,C) degli ingranaggi (15, 16; 16, 18) stessi.
8. 8) Dispositivo secondo le rivendicazioni 6 e 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di interconnessione meccanica (23) comprendono una prima biella (24) collegata girevolmente all’albero motore (13) e al perno (17) dell’ ingranaggio ausiliario (16), ed una secondo biella (25) collegata girevolmente al perno (17) dell’ingranaggio ausiliario (16) e all’albero di trasmissione (5a), per movimentare detto ingranaggio ausiliario (16) tra la pluralità di posizioni operative di trasmissione del moto e per movimentare in avvicinamento ed in allontanamento detto asse di rotazione (C) della controlama (5) e detto asse di rotazione (T) del tamburo (2).
9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione (26) della posizione dell’albero (5a), ad asse di rotazione (C), della controlama (5) operativamente attivi sull’albero di trasmissione (5a) stesso sul quale è calettato l’ingranaggio condotto (18).
10. 10) Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di regolazione (26) comprendono mezzi a slitta (21) operativamente attivi sull’albero di trasmissione (5 a) per guidare la controlama (5) lungo un asse (G) perpendicolare all’asse di rotazione (C) della controlama (5).
11. 11 ) Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di regolazione (26) comprendono attuatore (27) di movimentazione di una vite senza fine (28) ad asse verticale in impegno, tramite un accoppiamento vite-madrevite con un cursore (19) di detti mezzi a slitta (21); detti mezzi a slitta (21) impegnando l’albero di trasmissione (5a) di detta controlama (5).
12. 12) Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di bloccaggio (29) operativamente attivi su detti mezzi a slitta (21) per bloccare l’asse di rotazione (C) della controlama (5) nella posizione raggiunta.
13. 13) Dispositivo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (29) comprendono un elemento cuneiforme (30) che interferisce meccanicamente con un bordo inclinato del cursore (19) per bloccare quest’ultimo nella posizione raggiunta.
14. 14) Dispositivo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di sbloccaggio (36) operativamente attivi su detto elemento cuneiforme (30) per svincolare quest’ultimo da detti mezzi a slitta (21).
15. 15) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta controlama (5) comprende una pluralità di equipaggi (8) dotati di due elementi prismatici (9) ciascuno dei quali presenta una rispettiva scanalatura (10); detti elementi prismatici definendo degli elementi di guida per due rispettivi bachi continui (3) paralleli.
16. 16) Dispositivo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che ciascuna scanalatura (10) comprende una rispettiva feritoia (11) trasversale impegnatale da detta lama (4) per tagliare detto baco (3).
17. 17) Dispositivo di taglio per bachi continui di articoli da fumo, sostanzialmente come descritto con riferimento ad una qualsiasi delle figure annesse.