ITBL20060006U1 - Dado semi-cieco di bloccaggio, con testa autofilettante, particolarmente per montature di occhiali - Google Patents

Dado semi-cieco di bloccaggio, con testa autofilettante, particolarmente per montature di occhiali Download PDF

Info

Publication number
ITBL20060006U1
ITBL20060006U1 ITBL20060006U ITBL20060006U1 IT BL20060006 U1 ITBL20060006 U1 IT BL20060006U1 IT BL20060006 U ITBL20060006 U IT BL20060006U IT BL20060006 U1 ITBL20060006 U1 IT BL20060006U1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
nut
self
threaded
semi
hole
Prior art date
Application number
Other languages
English (en)
Inventor
Arcadio Vignato
Original Assignee
Av Ottica S N C
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Av Ottica S N C filed Critical Av Ottica S N C
Priority to ITBL20060006 priority Critical patent/ITBL20060006U1/it
Publication of ITBL20060006U1 publication Critical patent/ITBL20060006U1/it

Links

Landscapes

  • Blinds (AREA)

Description

Descrizione del MODELLO INDUSTRIALE DI UTILITÀ’ avente per titolo: “DADO SEMI-CIECO DI BLOCCAGGIO, CON TESTA AU TOFILETTANTE, PARTICOLARMENTE PER MONTATURE DI OCCHIALI”
Forma oggetto della presente innovazione un nuovo tipo di dado semi-cieco, autofilettante ed autobloccante, particolarmente del tipo usato nella minuteria per l’assemblaggio delle montature di occhiali, il quale dado è avvitato all’estremità di una vite o tirante, per cooperare al collegamento fìsso di due parti di occhiale.
Caratteristica principale della presente innovazione è quella di associare, alla normale filettatura di un dado cieco, un allineato foro che sia reso passante sulla sua testa o cupola di chiusura, essendo detto foro realizzato con un diametro sostanzialmente pari al diametro del nocciolo della restante parte normalmente filettata, per essere avvitato su gambi di viti, tiranti o prigionieri che siano realizzati in materiali più duri del materiale di realizzazione dello stesso dado.
Secondo una soluzione tradizionale di realizzazione di una montatura metallica per occhiali, le estremità degli archi di contenimento delle lenti sono tra loro unite, dopo l’inserimento della rispettiva lente, per mezzo di una vite che chiude dette estremità con un dado, oppure per mezzo della parte filettata di une delle due stesse estremità.
Sempre secondo una soluzione tradizionale di montatura per occhiali, anche del tipo in acetato o altro materiale plastico, le estremità delle astine sono associate ed incernierate alle estremità del frontale di occhiali per mezzo di una rispettiva vite che le racchiude con un dado oppure con una parte filettata degli stessi elementi da unire e da rendere incernierate tra loro. Anche nelle più recenti soluzioni costruttive di occhiali, che sono realizzate senza l’uso di cerchielli di contenimento delle lenti, le stesse lenti sono opportunamente forate ed associate alle estremità del ponte intermedio ed alle estremità di incernieramento delle astrae, ricorrendo normalmente a delle viti che le chiudono a dette estremità per mezzo dei loro dadi o sedi di avvitamento.
In tutti questi casi ed in altri che sono ben noti agli ottici, si presenta il problema di assicurare nel tempo il mantenimento del collegamento fisso tra le parti associate, comunque la stabilità del fissaggio del dado alla vite, superando gli effetti di allentamento che l’uso degli occhiali inevitabilmente comporta.
Per superare questo problema o almeno per cercare di evitare la caduta della vite allentata, anche quando si sia staccato il dado, sono stati adottati vari espedienti, come ad esempio quelli indicati nel brevetto EP 1 200 S68 (OBE) oppure nel brevetto WO 99/37930 (CHEVASSUS), tutti sostanzialmente tendenti a creare dei vani per l’inserimento di un mezzo elastico o di ritenzione della vite allentata.
Detti sistemi si sono rivelati utili particolarmente per le viti di unione ed incernieramento delle astine al frontale, poiché garantiscono comunque l’unione delle due parti incernierate, ma sono risultati poco efficaci quando sono stati usati per bloccare la lente al suo cerchiello oppure alle estremità del ponte e del frontale di sostegno, non riuscendo ad assicurare un sufficiente fissaggio e contenimento della lente alla sua sede divaricata.
La realizzazione di questi dispositivi di bloccaggio richiede poi una lavorazione aggiuntiva del vano di alloggiamento della vite, oltre che l’applicazione di gommini o mezzi di ritenzione che comportano notevole disagio in fase di lavorazione, anche in considerazione della ridotta dimensione e della dislocazione dei punti da associare, oltre che incrementare i tempi ed i costi di realizzazione dell’ occhiale.
Altre soluzioni di bloccaggio del dado ad un tirante sono state proposte, in particolare per collegamenti fissi non di minuteria, interponendo un elemento intermedio filettato tra il dado e l’elemento da chiudere, come ad esempio nei brevetti GB 2.038.978 oppure US 6.454.502, secondo soluzioni che però sono difficilmente attuabili nelle piccole dimensioni delle viti destinate al settore degli occhiali.
Compito principale di quanto forma oggetto della presente innovazione è quello di poter realizzare un collegamento fisso tra due parti di occhiale, tale da garantire nel tempo la sua stabilità, impedendo l’allentamento del dado dalla sua vite di bloccaggio.
Nell’ambito del compito citato, un altro importante scopo del trovato è quello di poter realizzare la stabilità del bloccaggio delle parti di occhiale, senza dover ricorrere a gommini o altri mezzi di ritenzione forzata della vite, eliminando quindi tutti i maggiori tempi e costi di una loro applicazione.
Un altro scopo ancora dell’innovazione è quello di poter semplificare l’applicazione del dado di chiusura stabile, rendendo migliori le condizioni di lavoro.
Non ultimo scopo della presente innovazione è quello di poter sempre adeguare la necessaria lunghezza delle viti di chiusura, seppure utilizzando dei normali dadi ciechi che sono resi passanti.
Questi ed altri scopi sono in effetti perfettamente conseguiti con la presente innovazione che prevede l’abbinamento della vite o estremità filettata di un prigioniero con un normale dado del tipo semi-cieco, realizzato in un materiale più tenero del materiale della vite, e dotato di una foratura passante della sua testa o cupola, la quale foratura sia allineata alla sua contrapposta estremità filettata ed abbia un suo diametro corrispondente al diametro del nocciolo della stessa estremità filettata.
Maggiori dettagli costruttivi e la rispondenza del trovato agli scopi specificati sono resi con la seguente descrizione di una sua soluzione costruttiva, puramente esemplificativa e non limitativa, anche con l’ausilio delle due figure riprodotte nella tavola allegata e delle quali:
- la fig. 1 rappresenta una vista verticale, parzialmente in sezione assiale di un dado di tipo semi-cieco, realizzato con foro passante sulla cupola, secondo l’innovazione; la fig. 2 rappresenta una vista verticale ed in sezione assiale, analoga alla vista di fig. 1 , raffigurante lo stesso dato applicato ad una estremità filettata di una vite di collegamento tra due elementi di occhiale da rendere fissi e solidali tra loro.
Secondo la soluzione costruttiva proposta nelle figure allegate, un elemento di montatura A ed una porzione di lente B, da unire stabilmente tra loro, sono dotati di rispettivi fori passanti A' e B’ che vengono assialmente allineati per potervi infilare un normale bullone C, dotato di un gambo C' preventivamente selezionato per avere una adeguata lunghezza, rispetto al prevedibile spessore degli stessi elementi A e B da unire ed alla lunghezza della parte di gambo C’ da alloggiare e far sporgere dal dado di tipo semi-cieco 10.
Innovativamente, detto dado IO è realizzato secondo una forma tradizionale di dado cieco, con una cupola 11 che è assialmente contrapposta alla parte forata e filettata 12, la quale cupola 12 è dotata di foro passante 13, in continuità con il diametro del nocciolo della stessa parte filettata 12.
Secondo una soluzione preferenziale, il dado 10 presenta una parte filettata 12 avente una lunghezza L' che è tre volte maggiore della lunghezza L" della parte non filettata 13.
Altra caratteristica del dado 10 è quella di essere realizzato con un materiale leggermente più tenero del materiale con cui è prevedibilmente realizzato il bullone C.
Come esemplificato in fig. 2, per questa forma innovativa del dado 10, si rende possibile un suo normale avvitamento al gambo C del bullone C, almeno per tutta la sua parte filettata 12 e, previa adeguata forzatura di rotazione dello stesso dado 10, detto gambo C' si autofiletta il passaggio nella parte non filettata 13.del medesimo dado 10.
Conseguentemente, continuando la rotazione del dado 10 sul gambo C' della vite C, si ha il suo completo avvitamento, fino ad ottenere il voluto grado di chiusura delle parti A e B di occhiale, per effetto della pressione esercitata tra la testa del bullone C e la base dello stesso dado 10 e della sua opportuna rondella intermedia R.
Caratteristica dell’autofilettatura è, notoriamente, quella di favorire il grippaggio tra la vite e la sua sede realizzata, per cui è opportuno che, nella presente realizzazione, la lunghezza L" del foro 13 da filettare sia, come già specificato, di circa 1⁄4 della lunghezza dell’ intero dado 10, in modo tale da conciliare detto effetto grippante, con il numero di filetti complessivo impegnato dal gambo C' della vite C nel dado 10.
Detto effetto grippante, presente nella parte autofilettata del foro 13, rende estremamente difficile l’eventuale svitamento e quindi ogni allentamento tra il dado 10 ed il suo gambo filettato C', conseguendo così il voluto autobloccaggio che costituisce lo scopo principale dell’innovazione e per il quale si assicura anche nel tempo la massima stabilità del collegamento tra i due elementi di occhiale A e B .
La semplicità costruttiva del dado 10 e la sua agevole ed intuitiva applicazione al bullone C corrispondono al conseguimento degli altri scopi indicati.
Naturalmente, quando l’operazione di chiusura ed autofilettatura del dado 10 sul gambo C' sia completata, è opportuno tranciare la parte C'', sporgente ed eccedente dalla cupola ϋ di detto dado 10, ed eseguire una opportuna rifinitura del bordo tranciato della stessa estremità C'-eome già specificato, la soluzione costruttiva fino ad ora illustrata è da intendersi puramente indicativa e non limitativa, potendosi attuare anche in altre forme.
A titolo di esempio si vuole indicare come uno stesso dado 10 possa essere usato con un bullone C per unire due parti metalliche di occhiale, come ad esempio le estremità chiudicerchio per il contenimento delle lenti, così come può essere usato per unire due o più parti A -B di una cerniera, da unire tra estremità di frontale ed astina di occhiale.
Analogamente, lo stesso dado 10 può essere usato senza il bullone C ma, ad esempio, con un prigioniero o tirante già associato alla montatura A di occhiale, quindi privo di testa esagonale, oppure comunque già incorporato alla stessa montatura A.
È possibile poi applicare il dado 10 o una contrapposta testa di bullone C, direttamente a contatto con la superfìcie della lente B, da associare alla montatura A, oppure ponendo detto dado 10 o detta testa di bullone C contro uno spallamento intermedio della stessa lente B.
Come per i normali dadi di avvitamento, é poi possibile prevedere dadi 10 dotati di diversa altezza L, per diverse esigenze di chiusura, adattando proporzionalmente le lunghezze L' della parte filettata 12 con le lunghezze L" della parte da autofìlettare 13, così come è possibile realizzare dadi 10 aventi una parte esterna 1 al foro liscio 13 che sia identica o comunque sagomata, rispetto alla forma esterna esagonale o comunque a chiave fissa 10 della parte filettata 12.
Queste ed altre analoghe modifiche o adattamenti si intendono comunque rientranti nelloriginalità del trovato che si vuole proteggere.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI. 1.- Dado semi-cieco di bloccaggio, con testa autofilettante, particolarmente per montature di occhiali, destinato a cooperare al collegamento fìsso di due parti di occhiale, caratterizzato dal fatto di essere sostanzialmente dotato di una parte filettata 12, la quale è contenuta in un dado o corpo esagonale 10 o comunque azionabile a chiave fissa, e di una contrapposta ed allineata parte forata 13., liscia e passante, la quale è contenuta in un corpo preferenzialmente a cupola li, dette parti 12 e 13 formando un unico corpo o dado di chiusura 10; 2.- Dado semi-cieco di bloccaggio, con testa autofilettante, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il foro passante liscio 13 della parte a cupola 1 è allineato al foro passante filettato 12 del dado 10 e presenta un diametro sostanzialmente corrispondente al diametro interno o minore dello stesso foro passante filettato 12, ovvero al diametro del nocciolo del gambo filettato C1 da avvitare alla medesima filettatura 12 del dado 10; 3.- Dado semi-cieco di bloccaggio, con testa autofilettante, come alle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che almeno la parte indicativamente a cupola 1 del dado 10 è realizzata con un materiale che presenti una durezza leggermente inferiore alla durezza del prevedibile gambo filettato C1 da avvitare alla sede filettata 12 e da autofilettare nella sede liscia 1; 4.- Dado semi-cieco di bloccaggio, con testa autofilettante, come alla rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che lautofilettatura del foro 13 è guidata dall’avvitamento del gambo C1 sulla filettatura 12 ed è conseguibile per forzata rotazione del dado 10 su detto gambo C1 o viceversa; 5.- Dado semi-cieco di bloccaggio, con testa autofilettante, come alle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che detto dado 10 può essere avvitato al gambo C1 di un bullone C, oppure ad ogni corrispondente estremità filettata che sia prigioniera o comunque già incorporata ad uno degli elementi A di montatura di occhiale da collegare stabilmente con l’elemento B; 6.- Dado semi-cieco di bloccaggio, con testa autofilettante, come ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la forma esterna 10 della parte a foro filettato 12 può essere identica o diversa dalle forma esterna 1 della parte a foro liscio 13.
ITBL20060006 2006-06-06 2006-06-06 Dado semi-cieco di bloccaggio, con testa autofilettante, particolarmente per montature di occhiali ITBL20060006U1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITBL20060006 ITBL20060006U1 (it) 2006-06-06 2006-06-06 Dado semi-cieco di bloccaggio, con testa autofilettante, particolarmente per montature di occhiali

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITBL20060006 ITBL20060006U1 (it) 2006-06-06 2006-06-06 Dado semi-cieco di bloccaggio, con testa autofilettante, particolarmente per montature di occhiali

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITBL20060006U1 true ITBL20060006U1 (it) 2007-12-07

Family

ID=40257962

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITBL20060006 ITBL20060006U1 (it) 2006-06-06 2006-06-06 Dado semi-cieco di bloccaggio, con testa autofilettante, particolarmente per montature di occhiali

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITBL20060006U1 (it)

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITMI20080586A1 (it) Cerniera a posizioni stabili per occhiali.
ITBL20060006U1 (it) Dado semi-cieco di bloccaggio, con testa autofilettante, particolarmente per montature di occhiali
KR20110016600A (ko) 안경테와 안경다리의 결합 구조
IT201800006165A1 (it) Nasello per montature di occhiali e metodo di montaggio di un nasello per montature di occhiali
KR102074581B1 (ko) 안경테의 코받침
ITBL20060006A1 (it) Sistema di avvitamento anticaduta della vite, particolarmente in casi di allentamento delle montature di occhiali.
IT202100014462A1 (it) Cerniera con perno a scomparsa, per l'articolazione delle astine di occhiale e suo metodo di assemblaggio
KR102097233B1 (ko) 개량 무테 안경
JPH0134177Y2 (it)
ITBL20040002U1 (it) Cerniera con placchetta a bandiera, per astine di occhiali
ITPD980032A1 (it) Struttura di occhiali con montatura in filo metallico
ITBL20010010A1 (it) Cerniera a snodo traslato, particolarmente per astine elastiche di occhiali
ITBL980019A1 (it) Monoblocco per frontale di occhiale con filo di nylon.
IT201600099423A1 (it) Cursore di articolazione di cerniera elastica per astine di occhiali.
ITPN990013U1 (it) Occhiali perfezionati fabbricati almeno parzialmente confilo metallico
IT202100032129A1 (it) Snodo a cavita' sferica per astina elastica intercambiabile di occhiale e suo metodo di assemblaggio
ITVI20080132A1 (it) Dispositivo di giunzione perfezionato, particolarmente per lenti.
ITFI20010044A1 (it) Montatura in filo senza cerchiatura per occhiali e occhiali comprendenti detta montatura
ITBL20120005A1 (it) Occhiale con aste e/o spezzoni di ponte ad unione ed articolazione magnetica
ITVR20070060A1 (it) Sistema di fissaggio per montatura di occhiali a giorno
ITPD20070265A1 (it) Cerniera per occhiali migliorata, particolarmente per l'articolazione dell'astina al musetto, e suo procedimento di realizzazione
IT201800010410A1 (it) Cerniera per montature di occhiali e metodo di assemblaggio di detta cerniera
ITBL980005A1 (it) Sistema di chiusura delle lenti, nei cerchielli di occhiali, per mezzo di anelli elastici
ITPD970042A1 (it) Occhiali con montatura in filo metallico
ITBL20000002U1 (it) Frontale di occhiali con gancio eccentrico di chiusura delle lenti