ITBL20060006A1 - Sistema di avvitamento anticaduta della vite, particolarmente in casi di allentamento delle montature di occhiali. - Google Patents
Sistema di avvitamento anticaduta della vite, particolarmente in casi di allentamento delle montature di occhiali. Download PDFInfo
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Description
Descrizione dell’INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: “SISTEMA DI AVVITAMENTO ANTICADUTA DELLA VITE, PARTICOLARMENTE IN CASO DI ALLENTAMENTO SULLE GIUNTATURE DI OCCHIALI
La presente innovazione attiene ad un sistema di avvitamento per l’unione di due elementi, particolarmente di due elementi di una montatura di occhiale, nel quale sistema viene data una nuova forma costruttiva della vite, generalmente di piccola dimensione, cooperando detta forma di vite con la forma particolare del suo foro di alloggiamento, per impedire la caduta o distacco della stessa vite, in caso di allentamento dell’avvitamento tra i due elementi da unire.
Caratteristica principale della presente innovazione è quella di prevedere la realizzazione di una piccola semicorona circolare sporgente, disposta sulla sommità del gambo, in prossimità della testa della vite, da associare ad una corrispondente cavità a forma di semicorona circolare, che viene predisposta, in opportuna posizione ed in prossimità del bordo del foro di alloggiamento per il gambo della stessa vite, in una delle due parti da unire e la cui parte successiva, filettata, è destinata all’avvitamento della parte filettata del gambo di vite di unione. Nelle tradizionali montature di occhiale, l’unione ed incemieramento delle estremità di astine alle estremità del frontale, così come la chiusura dei cerchielli di contenimento delle lenti, sono normalmente affidate a viti di piccolissime dimensioni, aventi il loro gambo filettato che presenta un diametro indicativamente di un millimetro, per una lunghezza di pochi millimetri. Queste ridotte dimensioni delle viti e dei loro fori di alloggiamento, impediscono di applicarvi un adeguato sforzo di chiusura, per assicurarne il sicuro bloccaggio ed impedirne lo svitamento, a seguito di urti o sforzi irregolari casualmente esercitati sulla montatura con l’uso dell’occhiale.
È così molto frequente l’allentamento delle viti di cerniera o di quelle di chiusura dei cerchielli per le lenti, con conseguente caduta della vite e successivo distacco dell’astina o della lente, non più bloccate dalla vite.
Per risolvere questo problema, particolarmente importante per la vite destinata ad incemierale l’astina di occhiale, proprio per il suo elevato numero di movimenti di apertura e chiusura, è stata proposta, con il brevetto IT 1.134.957, una soluzione che prevede l’applicazione di un anello in materiale plastico deformabile, da interporre tra la testa della vite ed uno dei due rebbi dell’elemento femmina di cerniera, in modo tale che, con l’avvitamento della stessa vite, detto anello sia compresso e pressato contro il gambo della medesima vite, impedendone lo sbolccaggio e la fuoriuscita.
In realtà, sempre a causa della ridotta forza applicabile per la chiusura della vite, la deformazione dell’anello intermedio elastico è minima e la resistenza della stessa vite all’ allentamento è piuttosto scarsa.
Una ulteriore soluzione è stata proposta con il brevetto IT 1.244.711 che prevede l’applicazione di un anello in materiale plastico e deformabile sull’elemento maschio centrale della cerniera di occhiale, essendo detto anello sagomato a doppio tronco di cono introverso e presentando un’altezza leggermente maggiore dell’altezza dell’elemento che lo contiene. In questo modo, con la pressione della vite in chiusura, detto anello elastico si comprime e preme contro la stessa vite, per impedirne l’allentamento.
Anche questa soluzione si è rivelata però poco efficace, sempre a causa della ridotta forza con cui è possibile agire sulla vite in chiusura, date le sue ridotte dimensioni e quindi della sua minima pressione di contenimento della vite contro la sua fuoriuscita.
Compito di quanto forma oggetto della presente innovazione è quello di poter realizzare una qualsiasi unione di due parti o elementi di occhiale per mezzo di una normale vite di dimensioni minime che, in caso di suo allentamento, non si sfili completamente dal suo alloggiamento e quindi assicuri comunque sempre una minima tenuta di unione dei due elementi, oltre che il suo agevole recupero;
Nell 'ambito di tale compito, un importante scopo della presente innovazione è quello di poter utilizzare lo stesso sistema di avvitamento sia per la chiusura e lincernierament delle astine alle estremità del frontale di occhiale, per ogni tipo di occhiale metallico o in materiale plastico, sia per la chiusura e bloccaggio delle lenti entro i rispettivi cerchielli delle montature metalliche, sia ancora per unire due o più elementi di qualsiasi montatura di occhiale.
Non ultimo scopo del presente sistema è quello di poter eliminare la necessità della presenza di un anello elastico intermedio, tra gli elementi maschio e femmina di una cerniera di occhiali oppure interposto tra la testina della vite e un elemento da incernierar, per contenere sia il suo costo di realizzazione che il disagio ed il tempo di applicazione dello stesso anello entro una sede che, per le sue ridotte dimensioni, è sempre di difficile alloggiamento.
Questi ed altri scopi sono in effetti perfettamente conseguiti con il sistema che forma oggetto della presente innovazione, per il quale sistema si prevede la realizzazione di una piccola semicoma circolare sporgente, disposta sulla sommità del gambo, in prossimità della testa della vitina, da associare ed alloggiare ad una corrispondente cavità o gola a forma di semicorona circolare che viene predisposta, in opportuna posizione, in prossimità di un bordo del foro di alloggiamento per il gambo della stessa vite e la cui successiva e contrapposta parte filettata è destinata all 'avvitamento del gambo della medesima vite di unione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente sistema si rendono maggiormente evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma esecutiva, puramente esemplificativa e non limitativa, anche con l’ausilio de n. 6 figure schematiche riprodotte nella tavola allegata e delle quali:
la fig. 1 rappresenta un vista verticale di una vite del tipo per occhiali, realizzata in modo da poter attuare il sistema in esame;
la fig. 2 rappresenta una vista verticale di due spezzoni di elementi di occhiale da associare e da bloccare tra loro per alloggiamento ed avvitamento della vite di fig. 1, essendo raffigurati secondo un piano di sezione che è assiale ai due fori coassiali di alloggiamento della stessa vite;
- la fig. 3 rappresenta una vista ingrandita verticale ed in sezione assiale di uno dei due elementi da unire all’altro elemento di fig. 2;
la fig. 4 rappresenta una vista verticale ed assiale degli stessi elementi di fig. 2, nella loro fase di alloggiamento iniziale della vite di fig.l;
la fig. 5 rappresenta una vista verticale ed assiale analoga alla vista di fig. 4, essendo i due elementi di occhiale raffigurati adeguatamente e normalmente uniti tra loro dalla vite di fig. 1;
- la fig. 6 rappresenta una vista verticale ed assiale analoga alle viste di figg. 4 e 5, supponendo un allentamento della vite di fig. 1, per cui si abbia un leggero distacco dei due elementi di occhiale, pur mantenendo una loro minima unione e, comunque, evitando la caduta della vite.
In tutte le figure gli stessi particolari sono rappresentati, o si intendono rappresentati, con gli stessi numeri di riferimento.
Secondo la soluzione costruttiva illustrata nelle varie figure allegate, una normale vite 1, delle ridotte dimensioni già attualmente usate per l’unione di elementi di una montatura per occhiale, è costituita da un gambo parzialmente filettato 11 e da una testa 12, ad esempio di tipo cilindrico con intaglio 13.
Innovativamente, detta vite 1 viene realizzata con uno spessoramento o maggiorazione di diametro 14 che è preferenzialmente sagomato a forma di semicorona circolare e che è disposto ad una distanza 15 dalla base della testa 12.
Secondo il sistema in esame, due elementi di occhiale A e B, ad esempio due elementi di incemieramento delle estremità di astina e di frontale, oppure due elementi di un cerchiello di chiusura della lente, prestano un tradizionale rispettivo foro passante 2, per Γ alloggiamento della vite 1, con una parte filettata 21, ad esempio sull’elemento B, ed un doppio foro di testa 22 - 23 sull’elemento A, con interposta gola a corona circolare 24.
Più dettagliatamente, con riferimento particolare alla fig. 3, il foro 2 dell’elemento A è costituito da una parte inferiore 23 che ha un diametro appena sufficiente per il passaggio del gambo filettato 11 della vite 1, mentre la parte superiore 22 dello stesso foro 2 presenta un diametro leggermente maggiore, al fine di cooperare con le caratteristiche di elasticità proprie del materiale impiegato per realizzare detto elemento A, notoriamente ad esempio del tipo alpaca, per consentire il passaggio dello spessoramento 14 della vite 1 in entrata ed in uscita nella propria gola intermedia 24.
Detta gola intermedia 24 si caratterizza per il fatto di avere sostanzialmente la stessa forma di semicoma circolare, oltre che uno stesso diametro, dello spessoramento 14 della vite 1.
Inoltre, la sua distanza 25 dal bordo superiore dell’elemento A è identica alla distanza esistente dall’asse trasversale dello spessoramento 14 alla base della testa 12 della vite 1.
Per effetto della presenza dello spessoramento 14 sulla vite 1 e della gola 24 sul foro 2 di alloggiamento delal stessa vite I, si rende possibile l’attuazione del presente sistema, come di seguito riassunto, anche con l’ausilio delle figg. da 4 a 6.
Con riferimento particolare alla fig. 4, appare evidente Γ inserimento della vite 1 nel foro 2 dell’elemento A, quindi l’avvitamento del suo gambo 11 sulla filettatura 21 dell’elemento B, fintanto che lo spessoramento 14 incontra il bordo del vano 22.
Continuando l’avvitamento, per effetto del piano inclinato costituito dalla filettatura in cooperazione con la leggera adeguata maggiorazione della sede 22 del foro 2, lo spessoramento 14 supera la resistenza dello stesso foro 22 e va a posizionarsi nel vano 24, da dove non può più traslare, per effetto della riduzione di diametro della parte 23 del foro 2, oltre che per il fatto dell’identicità degli interassi 15 e 25, per cui Γ alloggiamento dello spessoramento 14 nella gola 24 corrisponde al punto di contatto della base della testa 12 sulla superficie superiore dell’elemento A e del suo vano 22.
Continuando ancora la rotazione della vite 1, continua l’avvitamento del suo gambo 1 sul foro filettato 21, con conseguente avvicinamento e contatto degli elementi A e B, fino ad un loro completo bloccaggio, per il suo richiesto stato di chiusura, come esemplificato in fig. 5.
Con riferimento alla fig. 6, si evince come, anche in caso di eventuale allentamento della vite 1 nella sua sede 21 dell’elemento B, si potrà avere una sua parziale rotazione e quindi un leggero distacco dei due elementi A e B, ma poi la rotazione e quindi la fuoriuscita della vite 1 è impedita dal fatto che lo spessoramento 14 è impossibilitato ad uscire dalla gola 24, quindi la vite 1 vi rimane comunque alloggiata, senza pericolo di distaccamento e caduta, conforme allo scopo principale proposto.
Non potendo ulteriormente ruotare, la stessa vite 1 , oltre che non distaccarsi e disperdersi, assicura comunque una connessione tra i due elementi A e B e, pertanto, ne impedisce il loro completo distacco, assicurando quindi il mantenimento della sua eventuale funzione di incerieramento delle astine o di contenimento della lente, conforme ad un altro degli scopi specificati.
Il sistema di unione e di avvitamento anticaduta della vito, fino ad ora esemplificato può naturalmente essere realizzato anche in altre forme costruttive.
A titolo di esempio si vuole indicare la possibilità che la testa della vite 1 sia disposta sul corpo o elemento inferiore B, capovolgendo la posizione della filettatura 21 e della gola 24 che saranno realizzati sull’elemento superiore A, così come è possibile adottare un altro tipo di vite, ad esempio di tipo svasato o ad incasso nell’elemento, pur prevedendo identicità di dimensionamento della gola 24 e dello spessoramento 14, oltre che della loro forma e delle loro distanze 15 - 25 sui punti di riferimento.
È ancora possibile sostituire la forma a corona semicircolare dello spessoramento 14 e della gola 24, con eventuali loro altre forme regolari o irregolari di sezione, così come è possibile prevedere un analogo funzionamento o sistema per bloccare la vite 1, in modo che si possa associare anche uno o più elementi intermedi, compresi tra l’elemento A di alloggiamento della testa 12 e l’elemento B contrapposto di avvitamento del gambo 11.
Queste ed altre analoghe modifiche o adattamenti si intendono comunque rientranti nell’originalità del sistema che si intende proteggere.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI. 1.- Sistema di avvitamento anticaduta della vite, particolarmente in caso di allentamento sulle montature di occhiali, per assicurare il mantenimento in sede della vite eventualmente allentata, caratterizzato dal fatto di poter essere attuato in quanto prevedere la realizzazione di uno spessoramento sulla sommità del gambo della vite di unione, in prossimità della sua testa, cooperando detto spessoramento con una corrispondente cavità o gola che è ricavata in un foro di alloggiamento per la stessa vite, il quale foro é realizzato in uno degli elementi da unire, mentre sull’altro elemento da unire è ricavato il foro filettato coassiale, al quale il gambo della medesima vite si avvita per la voluta unione dei due elementi; 2.- Sistema di avvitamento anticaduta della vite, particolarmente in caso di allentamento sulle montature di occhiali, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di prevedere l’uso di una vite 1, del tipo di normale minuteria per l’occhiale, la quale vite 1 presenta un gambo 1, parzialmente filettato e con uno spessoramento 14 che è disposto sulla sua parte liscia e con asse trasversale o distanza 15 prestabilita dal fondo della testa 12 o al corrispondente inizio dello stesso gambo 1; 3.- Sistema di avvitamento anticaduta della vite, come alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che lo spessoramento 14 del suo gambo 1 è preferenzialmente realizzato a forma di semicorona circolare; 4.- Sistema di avvitamento anticaduta della vite, particolarmente in caso di allentamento sulle montature di occhiale, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che gli elementi A e B degli occhiali da unire tra loro ed eventualmente con altri elementi intermedi, presentano un foro coassiale 2, essendo il foro 21 dell’elemento B dotato di filettatura, per poter avvitare il gambo filettato 1. della vite 1, mentre la parte forata 2 dell’altro elemento A presenta una conformazione particolare; 5.- Sistema di avvitamento anticaduta della vite, particolarmente in caso di allentamento sulle montature di occhiale, come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che un elemento A di occhiale presenta il suo foro di alloggiamento della vite 1, che è sagomato con una parte inferiore 23, atta al solo passaggio del gambo filettato 1 della vite 1, mentre la parte superiore 22 presenta un diametro più ampio, il cui valore di ampiezza è anche rapportato all’ elasticità del materiale dello stesso elemento A, essendo destinato a consentire un passaggio forzato dello spessoramento 14 della vite I; 6.- Sistema di avvitamento anticaduta della vite, come alle rivendicazioni 4 e 5, caratterizzato dal fatto che l elemento A di occhiale presenta una gola intermedia 24, compresa tra la parte superiore 22 e la parte inferiore 23 del foro 2, essendo detta gola 24 realizzata preferenzialmente a forma di semicoma circolare, con dimensioni sostanzialmente uguali alle dimensioni dello spessoramento 14 della vite 1 ed essendo disposta con un asse orizzontale 25 o distanza dal bordo esterno che è identico all’asse orizzontale o distanza 15 della stessa vite 1, in modo tale che, con l’innesto dello spessoramento 14 nella gola 24, si possa avere la battuta della testa 12 della vite 1, contro la superficie esterna dell’elemento A; 7.- Sistema di avvitamento anticaduta della vite, particolarmente in caso di allentamento sulle montature di occhiale, come alle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che l’inserimento ed il disinserimento dello spessoramento 14 nella gola 24 è reso possibile soltanto previa forzatura, per avvitamento o per svitamento, della vite 1 nel foro 2, agendo sul piano inclinato del filetto per consentire, oltre che l’unione o il distacco degli elementi A e B e di altri eventuali elementi intermedi, anche l’entrata e l’uscita della vite 1 dalla sua sede 2.
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