ITPN990013U1 - Occhiali perfezionati fabbricati almeno parzialmente confilo metallico - Google Patents

Description

Descrizione del breveto per modello di utilità avente per titolo:

“Occhiali perfezionati fabbricati almeno parzialmente con filo metallico"

Il presente trovato si riferisce a occhiali in cui le cornici portalenti e preferibilmente anche le stanghette sono fabbricate con filo metallico.

Sono noti dal brevetto US-A-4 4 674 852 occhiali in cui ogni cornice presenta nel punto più distante dal piano di mezzeria un’interruzione che viene chiusa dopo il montaggio della lente. Per questo, in corrispondenza della detta interruzione, dalle estremità delia cornice sporge verso l’esterno degli occhiali una rispettiva piastrina forata che, insieme a un elemento intermedio di giunzione, anch’esso forato, costituisce un cosiddetto chiudi-cerchio. Ne! foro verticale filetato di una piastrina si impegna il gambo di una prima vite la cui testa ha sede in un trato allargato del foro dell’elemento intermedio di giunzione. La detta prima vite è inoltre percorsa da una scanalatura filettata in cui si impegna il gambo di una seconda vite, che ovviamente è più piccola della prima vite. Per effetto del suo avvitamento nella prima vite la testa della detta seconda vite va in battuta sull’orlo del foro piano della detta seconda piastrina. Per la loro costruzione complessa, ingombrante e relativamente pesante, occhiali del genere non possono essere praticamente fabbricati con filo metallico come quelli del presente trovato.

Dal brevetto US-A-4 466 713 sono noti occhiali aventi le comici porta-lenti fabbricate con filo metàllico, in cui il chiudi-cerchio consiste in due piastrine sporgenti forate, anch’esse metalliche, che sono saldate alle estremità della cornice che definiscono la detta interruzione. La chiusura del chiudi-cerchio viene effettuata con l’uso di viti il cui gambo si impegna nel foro filettato di una piastrina mentre la testa trova alloggio nel foro piano dell’altra piastrina.

Si ottengono così occhiali di un tipo notoriamente molto apprezzato dai consumatori ma che è soggetto al rischio di caduta delle lenti a causa dell’inevitabile allentamento delle viti dei chiudi-cerchio. Nell’impiego pratico questo rischio permane anche se si usa un dado per bloccare l’estremità libera del gambo della vite.

Rimedi pratici volti ad eliminare il rischio prevedono il bloccaggio delle viti usate nei chiudi-cerchio sono ad esempio la ribaditura dell’estremità libera del gambo filettato e l’impiego localizzato di adesivo anaerobico in gocce. Questi rimedi sono però tanto efficaci, per impedire l’allentamento delle viti, quanto irreversibili cosicché successivi interventi sugli occhiali come la sostituzione di lenti risultano estremamente impraticabili, se non impossibili.

Negli occhiali in cui anche le stanghette sono fabbricate con filo metallico, un analogo problema di allentamento riguarda anche le viti usate nelle cerniere che uniscono ciascuna stanghetta al rispettivo muso.

Sarebbe desiderabile e, per questo, forma lo scopo principale del presente trovato, disporre di occhiali fabbricati almeno parzialmente con filo metallico in cui l’allentamento delle viti per il fissaggio fra le varie parti è reso del tutto inefficace con sistemi semplici, poco costosi da realizzare e che non creano ostacoli a successivi interventi da parte di un ottico, ad es. la sostituzione di lenti.

Forma quindi l’oggetto di questo trovato un paio di occhiali fabbricati almeno parzialmente con filo metallico e aventi le caratteristiche delle successive rivendicazioni.

Al fine di meglio spiegare queste caratteristiche e i conseguenti vantaggi, verrà ora fornita la descrizione di alcune forme esemplificative di esecuzione di un paio di occhiali secondo il trovato con riferimento all’ allegato disegno nel quale :

- figura 1 è una vista tridimensionale parziale di un paio di occhiali;

- figura 2 mostra una sezione secondo la linea verticale II-II di figura 1 e si riferisce a una prima forma di esecuzione del presente trovato;

- figura 3 mostra una sezione degli stessi occhiali secondo la linea verticale III-III di figura 1;

- figura 4, analoga a figura 2, si riferisce a una seconda forma di esecuzione; - figura 5, analoga a figure 2 e 4, si riferisce a una terza forma di esecuzione. Come mostrato in figura 1 (il cui scopo è solo quello di mostrare la posizione delle parti a cui più particolarmente si riferisce il presente trovato), un paio di occhiali comprende una coppia di comici portalenti come la cornice destra indicata complessivamente col riferimento numerico 1, una coppia di musi come quello indicato con 2 e due stanghette come quella indicata con 3. Le comici portalenti 1 e, preferibilmente, anche le stanghette 3 sono in modo per sé ben noto fabbricate con un filo metallico, per cui gli occhiali risultano essere particolarmente apprezzati da parte dei consumatori, come si è già ricordato piu sopra.

La cornice 1 presenta una linea di interruzione 10, in corrispondenza della quale alle estremità 11 e 12 è rispettivamente una prima piastrina forata 13 e una seconda piastrina forata 14 in modo da formare il chiudi-cerchio 15 della lente destra. L’estremità estena 20 del muso 2 è brasata alla superficie esterna di una delle dette piastrine mentre l’estremità interna sporgente 21 dello stesso muso 2 è a sua volta unita alla stanghetta 3 mediante un giunto snodato 25, come viene meglio spiegato più sotto.

A proposito della prima forma di esecuzione di occhiali conformi al presente trovato, mostrata particolareggiatamente in figura 2 e 3 va notato che :

- la prima piastrina 13 del chiudi-cerchio 15 della cornice portalente 1 presenta un foro che ne attraversa tutto lo spessore lungo un asse verticale Z e comprende una prima parte 16 più lunga e di diametro maggiore (D1) e una seconda parte 17, più corta e di diametro minore (D2). Alla superficie esterna della prima piastrina 13 è brasata l’estremità esterna 20 del muso 2 - vedere figura 2;

- la seconda piastrina 14 del chiudi-cerchio 15 presenta a sua volta un foro passante filettato 18 con un diametro nominale (DN) uguale al diametro (D2) della seconda parte 17 della foratura della detta prima piastrina 13;

- dopo il montaggio della lente (che, per semplicità, non viene mostrata) nella cornice 1, la chiusura del chiudi-cerchio viene realizzata con una vite 5 il cui gambo filettato 6 si impegna col foro filettato 18 della seconda piastrina 14 e la cui testa 7, avendo un diametro (DT) maggiore del diametro (D1) della prima parte 16 del foro passante della prima piastrina 13, va in battuta con l’imboccatura della stessa prima parte del foro 16. Secondo il presente trovato, anche in caso di allentamento della vite 5 (ossia di una parziale fuoruscita del gambo 6 dal foro filettato 18) le piastrine 13 e 14 rimangono costantemente a contatto l’una sull’altra grazie alla spinta di una molla 9. Come mostrato ancora in figura 2, la molla 9 circonda la parte superiore del gambo 6 della vite 5 restando alloggiata all’interno della detta prima parte 16 del foro passante della prima piastrina 13 per il contrasto esercitato dalla stessa testa 7;

- come mostrato in figura 3, l’estremità interna 21 del muso 2 è formata da due rami paralleli orizzontali 21 a, 21 b il primo dei quali 21 a ha un foro che ne attraversa tutto lo spessore lungo un asse verticale Zbis e comprende una prima parte 22 più lunga e di diametro maggiore (D4) e una seconda parte 23, più corta e di diametro minore (D5). A sua volta, l’estremità anteriore 31 della stanghetta 3 presenta un foro passante 32 in modo da avere il necessario gioco intorno alla parte centrale 38 del perno 35 per la realizzazione del giunto snodato 25. Il perno 35 comprende inoltre : una testa 36 che, avendo un diametro (DH) maggiore del diametro (D4) della prima parte 22 del foro passante del primo ramo 21a del muso 2, va in battuta con l’imboccatura della stessa prima parte di foro 22, un primo tratto piano 37 sottostante la testa 36 con una lunghezza (L) maggiore o oguale allo spessore (S) dell’estremità anteriore 31 della stanghetta 3 e un tratto finale filettato 39 per l’impegno nel foro filettato passante 27 del secondo ramo 21b della stessa estremità interna 21 del muso 2. Il foro filettato 27 ha un diametro nominale (DH) uguale al diametro (D5) della seconda parte 23. Per evitare il distacco della stanghetta 3 dal muso 2 in caso di parziale fuoruscita del tratto filettato 39 del perno 35 dal foro filettato 27 del secondo ramo 21b del muso 2, conformemente al trovato si impiega una molla 40 che circonda il primo tratto 37 del perno 35 restando alloggiata all’intemo della prima parte 22 del foro passante del primo ramo 2 la dello stesso muso 2per il contrasto esercitato dalla testa 36.

La seconda forma di esecuzione del chiudi-cerchio, mostrata in figura 4, presenta le seguenti varianti rispetto alla prima forma di esecuzione, che è stata appena descritta qui sopra :

- la prima piastrina 50 è attraversata da un foro passante piano 51 e presenta almeno due alette elasticamente deformabili 52 e 53 sporgenti dalla sua superfìcie superiore 54;

- la seconda piastrina 60, sulla cui superficie esterna è brasata l 'estremità esterna 66 del muso, ha un foro filettato passante 61 avente un diametro nominale minore del diametro del foro 51 della prima piastrina 50;

- la vite di chiusura 70 comprende una testa 71, avente un diametro maggiore del diametro del foro 51 della prima piastrina 50 e atta ad andare in battuta sul bordo dello stesso, che si trova sulla superficie 54, quando la parte finale filettata 73 del suo gambo 72 si impegna sul foro 61 della seconda piastrina 60.

Secondo il trovato, dopo l’inserimento della vite 70, le alette poste in cima alla prima piastrina 50 del chiudi-cerchio vengono ripiegate sulla testa 71, come mostrato in figura 4 dall’aletta 53. In questo modo viene sostanzialmente impedito l'allentamento della vite 70 e quindi il distacco delle due piastrine 50 e 60. In proposito, si invita a tenere presente che, in realtà, lo spessore delle alette 52 e 53 è molto piccolo (dell’ordine di pochi decimi di millimetro) e che il materiale con cui è fabbricata la piastrina 50 ha una buona elasticità. Pertanto, in caso sia necessario un intervento sugli occhiali, ad es. per la sostituzione della lente, la vite 70 può essere senza difficoltà estratta dal chiudi-cerchio sollevandola verso l’alto contro la resistenza elastica delle alette 53, 54.

Infine, nella terza forma di esecuzione del trovato, mostrata in figura 5, si differenzia dalla precedente per il solo fatto che, per impedire l’allentamento della vite 70 viene usata una clip 80, fabbricata con un materiale elasticamente deformabile, ad es. acciaio armonico, e avente sostanzialmente una forma “a C” con due alette elasticamente deformabili 82 e 83 collegate mediante un’anima 81. Le dimensioni della clip 80 sono tali che fra le alette 82 e 83 rimangono rispettivamente bloccate sulla testa 71 e sull’estremità opposta 74 della vite 70, che conseguentemente non può sfilarsi accidentalmente dal chiudi-cerchio.

Naturalmente, è sempre possibile togliere la clip 80 per togliere la vite 70 in caso di un intervento sugli occhiali.

Si fa presente che, mutatis mutandis , sistemi analoghi a quelli mostrati nelle figure 4 e 5 per il bloccaggio della vite di chiusura di un chiudi -cerchio possono essere vantaggiosamente adottati nei giunti snodati fra muso e stanghetta, al posto del sistema mostrato in figura 3.

Altre varianti e forme di esecuzione del trovato, con gli stessi vantaggi, potranno naturalmente essere sviluppate dai tecnici del settore.

In tutti i casi, i vantaggi del trovato risiedono nella eliminazione, con l’impiego di mezzi tanto efficaci quanto semplici e relativamente a buon mercato, del rischio di caduta accidentale di una lente per il distacco reciproco delle piastrine del corrispondente chiudi-cerchio e di distacco delle stanghette dai rispettivi musi. I detti mezzi sono inoltre tali da non pregiudicare in alcun modo successivi interventi sugli occhiali, ad es. per la sostituzione di lenti,

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Occhiali in cui le comici portalenti (1) e, preferibilmente, anche le stanghette (3) sono fabbricate con filo metallico e in cui per ogni cornice portalente si usa un chiudi-cerchio (15) che comprende una prima (13; 50) e una seconda piastrina (14; 60) aventi dei fori passanti attraversati da una vite (5; 70) il cui gambo (6; 73) è parzialmente atto a impegnarsi con la filettatura di uno (18; 61) dei detti fori, caratterizzati dal fatto di comprendere mezzi elasticamente deformabili (9; 52, 53; 80) che sono atti a impedire la reciproca separazione delle dette piastrine (13, 14; 50, 60) dopo il montaggio della corrispondente lente.
2. 2. Occhiali secondo la rivendicazione 1, caratterizzati dal fatto che i detti mezzi elasticamente deformabili comprendono almeno una molla (9) che circonda la parte non filettata del gambo (6) restando alloggiata in una parte (16) di maggiore diametro del foro di una delle dette piastrine (13) del chiudi-cerchio.
3. 3. Occhiali secondo la rivendicazione 2, caratterizzati dal fatto che la detta molla (9) é forzata dalla testa (7) della vite (5) a rimanere all’interno della detta parte di foro (16) della piastrina (13).
4. 4. Occhiali secondo la rivendicazione 1, caratterizzati dal fatto che i detti mezzi elasticamente deformabili comprendono, per ogni chiudi-cerchio, alette (52, 53) che sono ricavate direttamente sulla superficie (54) di una piastrina (50) che non va in contatto con l’altra piastrina (60) del chiudi-cerchio, le dette alette (52, 53) potendo essere ripiegate sulla testa (71) della vite (70) che sporge dalla detta superficie (54) della stessa piastrina (50).
5. 5. Occhiali secondo la rivendicazione I, caratterizzati dal fatto che i detti mezzi elasticamente deformabili comprendono, per ogni chiudi-cerchio, una clip (80) avente sostanzialmente una forma “a C” le cui alette terminali (82, 83) sono atte a rimanere rispettivamente bloccate sulla testa (71) e sull’estremità opposta (74) della vite (70) del chiudi-cerchio.
6. 6. Occhiali secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni in cui alla superficie esterna di una (13; 60) delle piastrine di un chiudi-cerchio è fissata ('estremità esterna (20; 65) del corrispondente muso (2) e in cui l’estremità interna (2 1a, 21b) dello stesso muso è unita alla stanghetta (3) mediante un giunto snodato (25), caratterizzato dai fatto di comprendere mezzi elasticamente deformabili (40) posti in contrasto con almeno una parte (36) del perno (35) del giunto snodato per impedire la reciproca separazione della stanghetta (3) e del muso (2).