IT201900013935A1 - Struttura di montatura per occhiali - Google Patents

Description

TITOLO: STRUTTURA DI MONTATURA PER OCCHIALI

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto una struttura di montatura per occhiali, particolarmente realizzati in metallo.

Oggigiorno le montature per occhiali sono usualmente costituite da un traverso o frontale comprendente o meno un ponticello che alle estremità raccorda una coppia di cordoli anulari o cerchi definenti internamente rispettive sedi perimetralmente controsagomate a prefissate lenti, ivi associabili in modo rimovibile.

Dai cordoli anulari sporgono, circa posteriormente ed in corrispondenza della zona sottostante il ponticello, delle appendici filiformi alle cui estremità libere é associata o resa solidale una coppia di naselli che sono usualmente realizzati in una materia plastica, come ad esempio l'acetato od il silicone, e divergono inferiormente tra loro in modo da adattarsi alla morfologia del setto nasale dell' utilizzatore.

Lateralmente al traverso o frontale sporgono delle ulteriori appendici a cui sono associate delle cerniere per la connessione girevole di rispettive astine le cui estremità terminali vengono poste circa posteriormente ai corrispondenti padiglioni auricolari dell 'utilizzatore .

Un problema riscontrabile nel settore è quello di conseguire la apertura del frontale, in metallo e non.

Per il montaggio della lente graduata in un frontale in metallo, l'ottico necessita infatti di avere la possibilità di aprire il cerchio di contenimento della lente.

E' quindi noto un primo metodo che prevede che venga saldato un tubetto al frontale, poi l'insieme va tagliato trasversalmente in modo da ottenere due parti distaccate che con una vite MI.20 oppure MI. 40 si congiunge dando la possibilità di aprire e chiudere il frontale.

Il problema maggiore è che con il tempo la vite può ossidare rendendo difficile lo sfilamento e, una volta rovinata, anche la chiusura.

Si riscontra inoltre la possibilità che possa rovinarsi la filettatura, che nel caso avvenga al tubetto, danneggia del tutto l'occhiale.

E' anche noto un secondo metodo per conseguire la apertura di un frontale metallico; esso prevede che il cerchio di contenimento della lente non sia del tutto chiuso, risultando mancante un settore solitamente posto nella zona del muso che, sfruttando l'elasticità del metallo, permette di deformare il cerchio e quindi l'inserimento della lente .

Il limite di questo secondo metodo è che può essere utilizzato solo mediante l'utilizzo di pochi metalli, che devono avere caratteristiche meccaniche di elevate elasticità, come l'acciaio oppure il beta titanio, e quindi non è riproducibile ad altri materiali come l'alpacca, il bronzo, l'ottone, il titanio, l'alluminio ed anche il legno o la fibra di carbonio.

Ulteriore vincolo è la somiglianza della modellistica perchè tutti avrebbero una parte in comune molto simile di forma e dimensione.

Da tenere in considerazione anche che non essendo del tutto completo il frontale, le attrezzature usate per la lettura della forma del medesimo non possono fare affidamento sul cerchio, ma devono ricavare la lente da una dima o dalla lente di presentazione che non sempre corrisponde esattamente alla lente voluta.

E' noto anche un terzo metodo che prevede l'impiego di una barra che sostiene la lente solitamente nella parte superiore e parzialmente ai lati mentre nella parte restante è sostenuta da un filo in nylon.

Il problema maggiore sta nella complessità del montaggio della lente in quanto esso risulta laborioso e specialmente delicato.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando una struttura di montatura per occhiali in metallo in cui sia possibile associare ad essa, in modo rapido, semplice, stabile, sicuro ed efficace, una lente.

Nell'ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo del trovato è quello di realizzare un trovato che permetta di evitare l'impiego di viti e sedi filettate.

Ancora uno scopo è quello di realizzare un trovato che possa essere utilizzato qualunque sia il metallo utilizzato per realizzare la montatura, permettendo al contempo di personalizzare come voluto la modellistica della montatura e potendosi utilizzare predisposte e note attrezzature per la lettura della forma.

Un altro scopo è quello di realizzare un trovato che permetta di conseguire il montaggio della lente in modo rapido ed agevole.

Non ultimo scopo è quello di ottenere un trovato che risulti strutturalmente semplice, che presenti costi di realizzazione contenuti e che sia realizzabile con gli usuali noti impianti.

Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di montatura per occhiali (1) comprendenti un traverso o frontale (2) comprendente una coppia di cordoli anulari o cerchi (4a,4b), interrotti perimetralmente a definire una zona di separazione (5) e definenti internamente rispettive prime sedi (7a,7b) perimetralmente controsagomate a prefissate lenti (8a,8b), che si caratterizza per il fatto che esternamente a detta coppia di cordoli anulari o cerchi (4a,4b) è ricavata, a cavallo di detta zona di separazione (5), una seconda sede (10a,10b) per un filo inestensibile (13) di interconnessione per detta coppia di cordoli anulari o cerchi (4a,4b) alle estremità passante e bloccato in corrispondenza di predisposte coppie di fori ricavate sostanzialmente trasversalmente a detta coppia di cordoli anulari o cerchi (4a,4b).

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare, ma non esclusiva, forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:

la fig. 1 illustra la montatura per occhiali in una prima vista prospettica;

la fig. 2 illustra la montatura per occhiali in una seconda vista prospettica;

la fig. 3 illustra la montatura per occhiali in una vista frontale;

la fig. 4 è una vista operata secondo il piano di sezione IV-IV di figura 3;

la fig. 5 è una vista operata secondo il piano di sezione V-V di figura 3;

la fig. 6 è una vista operata secondo il piano di sezione VI-VI di figura 3;

la fig. 7 illustra in un particolare parzialmente sezionato la struttura;

la fig. 8 illustra un particolare parzialmente sezionato della struttura.

Negli esempi di realizzazione che seguono, singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno in realtà essere intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.

Inoltre è da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.

Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicata con il numero 1 una struttura di montatura per occhiali comprendenti un traverso o frontale 2 composto, nella particolare forma realizzativa illustrata, da un ponticello 3 che alle estremità si raccorda ad una coppia di cordoli anulari o cerchi 4a, 4b, interrotti perimetralmente a definire una zona di separazione 5 e definenti, in corrispondenza della superficie laterale interna 6a, 6b, rispettive prime sedi 7a,7b perimetralmente controsagomate a prefissate lenti 8a,8b .

Il ponticello 3 può anche non sussistere, potendo risultare la coppia di cordoli anulari o cerchi 4a,4b separati o diversamente tra loro raccordati .

Sulla superficie laterale esterna 9a,9b di detta coppia di cordoli anulari o cerchi 4a,4b è ricavata, a cavallo di detta zona di separazione 5, una seconda sede 10a,10b per un filo inestensibile 13 di interconnessione per detta coppia di cordoli anulari o cerchi 4a,4b.

Tale filo inestensibile 13 può ad esempio essere realizzato con un materiale noto con il marchio NYLON.

In alternativa può essere realizzato in un materiale metallico che può essere fuso alle estremità senza intaccare la coppia di cordoli anulari o cerchi 4a,4b.

In corrispondenza della superficie laterale frontale 20a,20b o della superficie laterale posteriore 21a,21b di detta coppia di cordoli anulari o cerchi 4a,4b, sono ricavate, a cavallo di detta zona di separazione 5, predisposte coppie di fori 22a,22b le quali si raccordano a detta seconda sede 10a,10b attraverso una terza sede 23b ricavata sostanzialmente secondo un asse trasversalmente inclinato.

La inclinazione delle terze sedi 23 potrà essere la più consona in funzione di specifiche esigenze .

L'utilizzo del trovato è il seguente: il filo inestensibile 13 viene posizionato nella seconda sede 10a,10b e una delle sue estremità è inserita in una delle terze sedi 23 per poi essere bloccato in corrispondenza di uno tra dette coppie di fori 22a,22b mediante riscaldamento a fiamma: si crea così un pallino 24 che sporge dalla superficie laterale frontale 20a,20b o dalla superficie laterale posteriore 21a,21b di detta coppia di cordoli anulari o cerchi 4a,4b che impedisce la sua estrazione.

Il filo inestensibile 13 viene poi adattato alla secoOnda sede 10a, 10b e l'altra delle sue estremità viene inserita nell'altra tra dette terze sedi 23 per poi essere bloccato in corrispondenza dell'altra tra dette coppie di fori 22a,22b; il filo inestensibile 13 viene poi messo in tensione e tagliato a misura per poi essere riscaldato a fiamma creando così un ulteriore pallino 24 che impedisce la sua estrazione.

Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati essendosi ottenuta una struttura di montatura per occhiali metallici che permette di associare ad essa, in modo rapido, semplice, stabile, sicuro ed efficace, una lente mantenendosi la coppia di cordoli anulari o cerchi 4a,4b serrati tra loro.

Il trovato permette inoltre di evitare l'impiego di viti e sedi filettate e può essere utilizzato qualunque sia il metallo impiegato per realizzare la montatura, permettendo al contempo di personalizzare come voluto la modellistica della montatura e potendosi utilizzare predisposte e note attrezzature per la lettura della forma. Il montaggio ed il bloccaggio della lente avviene infine in modo rapido ed agevole.

Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti del trovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Le caratteristiche indicate come vantaggi ose, opportune o simili, possono anche mancare od essere sostituite da equivalenti.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di montatura per occhiali (1) comprendenti un traverso o frontale (2) comprendente una coppia di cordoli anulari o cerchi (4a,4b), interrotti perimetralmente a definire una zona di separazione (5) e definenti internamente rispettive prime sedi (7a,7b) perimetralmente controsagomate a prefissate lenti (8a,8b), che si caratterizza per il fatto che esternamente a detta coppia di cordoli anulari o cerchi (4a,4b) è ricavata, a cavallo di detta zona di separazione (5), una seconda sede (10a,10b) per un filo inestensibile (13) di interconnessione per detta coppia di cordoli anulari o cerchi (4a,4b) alle estremità passante e bloccato in corrispondenza di predisposte coppie di fori ricavate sostanzialmente trasversalmente a detta coppia di cordoli anulari o cerchi (4a,4b).
2. 2. Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che sulla superficie laterale esterna (9a,9b) di detta coppia di cordoli anulari o cerchi (4a,4b) è ricavata, a cavallo di detta zona di separazione (5), una seconda sede (10a,10b) per detto filo inestensibile (13) di interconnessione per detta coppia di cordoli anulari o cerchi (4a,4b).
3. 3. Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto filo inestensibile (13) è realizzato con un materiale noto con il marchio NYLON o in un materiale metallico che può essere fuso alle estremità senza intaccare detta coppia di cordoli anulari o cerchi (4a,4b).
4. 4. Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che in corrispondenza della superficie laterale frontale (20a,20b) o della superficie laterale posteriore (21a,21b) di detta coppia di cordoli anulari o cerchi (4a,4b), sono ricavate, a cavallo di detta zona di separazione (5), predisposte coppie di fori (22a,22b) le quali si raccordano a detta seconda sede (10a,10b) attraverso una terza sede (23b) ricavata sostanzialmente secondo un asse trasversalmente inclinato.
5. 5. Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che dette terze sedi (23) presentano una voluta inclinazione .
6. 6. Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto filo inestensibile (13) è posizionato in detta seconda sede (10a,10b) e le sue estremità sono inserite in dette terze sedi (23) per poi essere bloccato in corrispondenza di dette coppie di fori (22a,22b) mediante riscaldamento a fiamma a definire un pallino (24) che sporge da dette superfici laterali frontali (20a,20b) o superfici laterali posteriori (21a,21b) di detta coppia di cordoli anulari o cerchi (4a,4b) e che impedisce la estrazione di detto filo inestensibile (13).