IT9053369U1

IT9053369U1 - Dispositivo di collegamento a scatto, a tenuta di fluido, per tubazion i

Info

Publication number: IT9053369U1
Application number: IT053369U
Authority: IT
Inventors: Manrico Oddenino
Original assignee: Itw Fastex Italia Spa
Priority date: 1990-11-13
Filing date: 1990-11-13
Publication date: 1992-05-13
Also published as: IT9053369V0; IT220672Z2; US5219185A; ES1019707Y; ES1019707U; JPH05157186A

Description

DESCRIZIONE

di brevetto per Modello Industriale di Utilità,

La presente innovazione è relativa ad un dispositivo per collegare tra loro, in modo rapido ed a tenuta di fluido, due o più tubazioni, in particolare per collegare tra loro le tubazioni degli impianti/sistemi di alimentazione carburante dei veicoli .

Nei sistemi di alimentazione dei veicoli è noto collegare 1' organo di alimentazione vero e proprio (carburatore con relativa pompa benzina o pompa di iniezione) con il serbatoio del carburante mediante dei sistemi/impianti di alimentazione consistenti in due o tre condotti affiancati che realizzano, per esempio, la linea di andata e di ritorno del carburante verso e da 1' organo di alimentazione e (il terzo condotto, che può anche mancare) il ricircolo dei vapori di combustibile; questi condotti, che presentano forma complessa e lunghezza elevata sono, per motivi pratici onde facilitarne il trasporto ed il magazzinaggio, formati dalla giunzione testa a testa di una pluralità di tubazioni, per esempio ciascun condotto comprende almeno una tubazione centrale rettilinea molto lunga, che passa sotto il pianale del veicolo, e due tubazioni terminali curve, di sagoma prefissata, che collegano la tubazione rettilinea con il serbatoio e con 1' organo di alimentazione rispettivamente. La giunzione di queste tubazioni, che avviene al momento del montaggio su veicolo, costituisce attualmente un problema: da una parte, infatti, rende complesse le operazioni di assemblaggio; dall' altra parte, soprattutto, può provocare problemi in uso a causa dei fenomeni di dilatazione termica a cui è soggetta in esercizio specie la tubazione centrale: questa, nel tentativo di allungarsi, va ad agire contro le giunzioni e si deforma, flettendosi: se non è adeguatamente trattenuta da supporti, pertanto, la tubazione centrale può deformarsi di una entità tale da rendere possibili sfregamenti/urti contro le asperità del terreno, con conseguenti possibili rotture e perdite di combustibile; queste possono d' altra parte verificarsi a causa di rotture delle giunzioni, nel caso in cui la tubazione sia trattenuta dai sopporti in modo iper-statico.

Scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo di attacco rapido, a tenuta di fluido, per tubazioni, che consenta la giunzione simultanea testa a testa di una o più coppie di tubazioni per formare uno o più condotti affiancati e che permetta, una volta ottenuta la giunzione, movimenti assiali relativi tra le tubazioni di ciascun condotto in modo da consentirne la libera dilatazione termica; in particolare è uno scopo dell' innovazione quello di realizzare un dispositivo di attacco del tipo suddetto che sia utilizzabile nei sistemi di alimentazione del combustibile di veicoli e che renda semplici e rapide le operazioni di assemblaggio del/dei condotto/i .

Il suddetto scopo è raggiunto dal trovato, in quanto esso è relativo ad un dispositivo per collegare testa testa tra loro, in modo rapido ed a tenuta di fluido, una o più coppie di tubazioni, in particolare in sistemi di alimentazione carburante di veicoli, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo a bicchiere il quale porta solidalmente almeno una prima tubazione collegata idraulicamente con una rispettiva sede interna dello stesso, ed un blocchetto accoppiabile con la sede e costampato su almeno una seconda tubazione in modo che una estremità di quest' ultima si estende frontalmente a sbalzo dal blocchetto, nella direzione di introduzione del blocchetto nella sede; detta sede essendo provvista di un rispettivo recesso comunicante con la prima tubazione ed atto ad accogliere scorrevolmente ed a tenuta di fluido detta estremità a sbalzo della seconda tubazione e di mezzi di aggancio rilasciabili per tenere impegnato il blocchetto nella sede permettendo tuttavia movimenti assiali del medesimo e della rispettiva estremità a sbalzo della seconda tubazione rispettivamente nella sede e nel recesso.

Per una migliore comprensione del trovato, viene ora data una descrizione non limitativa di un suo esempio di realizzazione, con riferimento ai disegni annessi, nei quali:

la figura 1 illustra il dispositivo secondo il trovato in vista prospettica ed in posizione sganciata;

la figura 2 è una vista laterale in elevazione ed in sezione del dispositivo di figura 1 agganciato;

la figura 3 è una vista in pianta dall' alto del dispositivo di figura 1 agganciato;

la figura 4 è una sezione della figura 2 secondo un piano di traccia IV-IV; e

le figure 5 e 6 sezioni trasversali del dispositivo di figura 1 in scala ingrandita e in due diverse posizioni di funzionamento di un elemento dello stesso.

Con riferimento alle figure da 1 a 6 è indicato nel complesso con 1 un dispositivo di attacco atto a permettere il collegamento testa a testa, meccanico ed a tenuta di fluido, di una o più coppie di tubazioni a formare dei condotti; in particolare, la forma non limitativa di attuazione illustrata del trovato permette di collegare simultaneamente tra loro tre coppie di tubazioni affiancate, rispettivamente 2,3 - 4,5 - 6,7 a formare tre condotti affiancati 8,9,10 (figura 4), nella fattispecie appartenenti ad un sistema di alimentazione del carburante di un veicolo, noto e non illustrato per semplicità; è comunque chiaro che quanto verrà descritto può valere per un numero qualsiasi di condotti qualsiasi, ovvero che il dispositivo 1 può essere usato per collegare tra loro solamente le tubazioni 2,3 a formare un unico condotto, o per collegare le tubazioni 2,3 e 4,5 a formare due condotti affiancati o per collegarne otto o più a formare un numero qualsiasi di condotti affiancati; è anche chiaro che le tubazioni possono essere disposte su un unico piano, come illustrato, oppure anche su piani diversi.

Il dispositivo 1 comprende un corpo a bicchiere 11, 11 quale porta solidalmente le tre tubazioni 3,5,7 collegate idraulicamente con una rispettiva sede interna 12 dello stesso, ed un blocchetto 14 accoppiabile con la sede 12 e nella fattispecie costampato a ponte sulle tre tubazioni 2,4,6 in modo da lasciare rispettive estremità 15,16,17 di queste ultime frontalmente a sbalzo dal blocchetto stesso, nella direzione di introduzione del blocchetto nella sede 12; questa è provvista per ciascuna tubazione 2,4,6 di un rispettivo recesso 18 con imboccatura svasata 18a (figura 2) comunicante idraulicamente attraverso il corpo 11 con una rispettiva tubazione 3,5,7 ed atto ad accogliere scorrevolmente ed a tenuta di fluido la corrispondente estremità a sbalzo 15,16,17. Nella fattispecie, il recesso 18 che, quando il blocchetto 14 si trova nella sede 12, è in asse con la tubazione 2 accoglie l' estremità 15 collegando conseguentemente attraverso il corpo 11 le tubazioni 2 e 3; similmente il recesso 18 centrale si trova in uso in asse con la tubazione 4 e la collega con la 5 accogliendo 1' estremità 16 ed il recesso 18 successivo si trova in uso in asse con la tubazione 6 e la collega con la 7 accogliendo l' estremità 17; le tubazioni 3,5,7 sono collegate ai recessi 18 in modo tradizionale, in quanto risultano fissate su bocchettoni corrispondenti 20 del corpo 11 collegati idraulicamente con i recessi 18: in alternativa, anche le tubazioni 3,5,7 potrebbero venire costampate con il corpo 11, direttamente collegate con i recessi 18; come è illustrato in figura 2, i bocchettoni 20 possono essere ricavati in asse con i recessi 18, oppure (forma di realizzazione alternativa illustrata a tratteggio) possono essere ricavati angolati (per esempio a 90°) rispetto agli stessi, in modo da poter disporre le tubazioni 3,5,7 su piani differenti da quelle 2,4,6. La tenuta idraulica tra estremità 15,16,17 e corpo 11 è assicurata da rispettivi elementi di guarnizione a "o-ring" 21 o da guarnizioni di altro tipo, montati in modo noto entro i recessi 18.

Secondo il trovato, il dispositivo 1 comprende inoltre dei mezzi di aggancio rilasciabili atti a tenere in uso impegnato il blocchetto 11 nella sede 12 permettendo tuttavia movimenti assiali del medesimo e delle rispettive estremità 15,16,17 rispettivamente nella sede 12 e nei recessi 18. Nella fattispecie, il blocchetto 14 presenta forma sostanzialmente parallelepipeda ed è provvisto sull' esterno, su rispettive prime facce laterali 22 disposte affiancate alle tubazioni 2,4,6, di rispettivi elementi di aggancio 23 conformati a dente di sega e, su rispettive seconde facce laterali 24 perpendicolari alle prime, di rispettivi risalti o costolature assiali (nel senso che sono disposte lungo la direzione di introduzione del blocchetto 14 nella sede 12) 25 atti/e a cooperare scorrevolmente con rispettive scanalature assiali corrispondenti 26 ricavate nella sede 12. Questa è inoltre provvista lateralmente di rispettive scanalature 27 atte ad accogliere scorrevolmente gli elementi di aggancio a dente di sega 23 del blocchetto 14; secondo 11 trovato la lunghezza assiale di rispettivamente gli elementi di aggancio 23, del blocchetto 14 e delle estremità a sbalzo 15,16,17 sono minori (figure 2,4) di rispettivamente quella delle scanalature 27, della sede 12 e dei recessi 18 della stessa, che sono disposti paralleli alle scanalature 27, ma spostati posteriormente rispetto alle stesse verso il fondo della sede 12.

In prossimità della imboccatura delle scanalature 27, coincidente con 1' imboccatura della sede 12, indicata con 28 in figura 1, il corpo a bicchiere 11 è provvisto, sull' esterno, di un alloggiamento a C 30 per un elemento elastico di bloccaggio 31; in particolare, 1' alloggiamento 30 è definito nello spazio compreso tra due coppie di alette 32,33 ricavate superiormente sull’ esterno del corpo 11, e da due scanalature 34 che definiscono le opposte estremità dell* alloggiamento 30, le quali sono ricavate sull’ esterno del corpo 11, lateralmente allo stesso e perpendicolarmente alle scanalature interne 27, in modo da intersecare, attraversandole, queste ultime; le scanalature 34 sono delimitate dalla parte opposta alle alette 32,33 da rispettive pareti di fondo 35 inclinate divergenti tra loro e rivolte verso 1' esterno dell' alloggiamento 30, le quali cooperano a contatto con corrispondenti estremità terminali 37 dell elemento 31, incurvate verso 1' interno della sede 12, una verso 1' altra. In particolare, 1' elemento elastico 31 è definito da una molla a filo ripiegata in modo da assumere una conformazione sostanzialmente ad Ω schiacciata ed è atto ad assumere selettivamente nell' alloggiamento 30 una prima posizione, illustrata in figura 5, nella quale esso è indeformato e parzialmente estratto dall' alloggiamento 30 medesimo e nella quale le rispettive estremità incurvate 37 risultano disposte, attraverso le scanalature 34, entro le scanalature 27 della sede 12 e sono quindi in grado di interferire con gli elementi di aggancio a dente di sega 23 del blocchetto 14, ed una seconda posizione, illustrata in figura 6, nella quale 1' elemento elastico 31, a seguito di una pressione esercitata sullo stesso da un utente ed indicata dalla freccia, è inserito a fondo corsa nell' alloggiamento 30 ed è elasticamente deformato per effetto della cooperazione delle estremità 37 con le pareti oblique 35; come è ben visibile in figura 6, in tale seconda posizione le estremità 37 vengono spinte verso 1' esterno dell' alloggiamento 30 dall' azione di piano inclinato delle pareti 35 e sono disallineate rispetto alle scanalature 27, per cui risultano disposte fuori dalle stesse, in una posizione in cui 1' elemento elastico 31 non può con alcuna sua parte interferire con gli elementi di aggancio a dente di sega 23 del blocchetto 14. La possibilità di manovra dell·' elemento 31 da parte dell' utente, per applicargli la suddetta pressione che consente di liberare le scanalature 27 dalle estremità 37 è garantita dal fatto che le alette 32 e 33 sono disposte e sagomate in modo da lasciare tra le stesso uno spazio vuoto in senso trasversale al corpo 11, spazio attraverso il quale è disposto 1' elemento 31, che può quindi venire azionato comodamente. In alternativa, il disimpegno delle estremità 37 dalle scanalature 27 può avvenire esercitando un' azione in direzione opposta a quella della freccia di figura 6, cioè in direzione di allontanamento dell' elemento 31 dal corpo 11. In questo caso, 1' elemento elastico 31 può presentare diversa sagomatura, con una porzione mediana a contatto con il corpo 31 e il disimpegno può avvenire utilizzando un opportuno attrezzo che provoca lo scalzamento dell' elemento elastico 31 stesso. Con tale soluzione, 1' azionamento dell' elemento 31 può essere effettuato anche in quei casi in cui, per motivi differenti, ad esempio per carenza di spazio, non è possibile o desiderato 1' intervento manuale diretto sull'elemento 31 stesso. ;Da quanto finora descritto è evidente che inserendo il blocchetto 14 nella sede 12 si portano le estremità 15,16,17 entro i rispettivi recessi 18, producendo così il collegamento simultaneo delle tubazioni 2,4,6 con le 3,5,7. Tale inserimento è consentito dallo spostamento dell·' elemento 31 nella posizione di figura 6, nella quale è pure possibile estrarre il blocchetto 14 dalla sede 12 per scollegare le tubazioni 2,46, dalle 3,5,7. Quando invece 1' elemento 31 è nella posizione di figura 5 (nella quale per altro ritorna da quella di figura 6 per effetto della reazione elastica non appena 1' utente sospende la pressione indicata dalla freccia) è evidente che esso blocca il blocchetto 14 nella sede 12, in quanto in caso di estrazione, i denti 23 vanno in battuta contro le estremità 37, che fungono da arresti. In questa posizione ed a blocchetto 14 inserito nella sede 12 è tuttavia possibile per le tubazioni 2,4,6 muoversi relativamente al corpo 11 e, quindi alle tubazioni 3,5,7, per effetto delle maggiori dimensioni assiale della sede 12, per cui eventuali dilatazioni termiche differenziali vengono assorbite e compensate senza produrre alcuna sollecitazione sul dispositivo 1 e senza produrre deformazioni flessionali delle tubazioni da esso collegate. ;L' aggancio tra blocchetto 14 e corpo 11 può inoltre anche avvenire a scatto, senza manovrare 1' elemento 31, in quanto gli elementi di aggancio a dente di sega 23 definiscono nella direzione di introduzione del blocchetto 14 nella sede 12 rispettivi piani inclinati 40, che sono atti a cooperare in fase di introduzione con le estremità incurvate 37 per allargare elasticamente 1* elemento 31 in modo da portare le estremità 37 medesime fuori dalle scanalature 27; in tal modo i denti 2 3 durante il moto di introduzione del blocchetto 14 nella sede 12 possono superare gli arresti costituiti dalle estremità 37 e permettere il completamento dell' introduzione medesima con innesto delle estremità 15,16,17 nei recessi 18; immediatamente dopo, 1' elemento 31 scatta riportando le estremità 37 in posizione entro le scanalature 27, impedendo così successive fuoriuscite del blocchetto 14, grazie al fatto che i denti 23, per la loro forma, non possono produrre più, invertendo il moto relativo tra blocchetto 14 e sede 12 l' allargamento dell' elemento 31.

Allo scopo di assicurare un saldo collegamento tra blocchetto 14 e tubazioni 2,4,6, queste possono essere provviste, in corrispondenza di proprie rispettive porzioni di aggancio 41 annegate passanti nel blocchetto 14, di rispettive acciaccature anulari 42 definenti sull' esterno delle tubazioni dei risalti radiali che tengono appunto le tubazioni stesse assialmente bloccate rispetto al blocchetto 14.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per collegare testa testa tra loro, in modo rapido ed a tenuta di fluido, una o più coppie di tubazioni, in particolare in sistemi di alimentazione carburante di veicoli, caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo a bicchiere il quale porta solidalmente almeno una prima tubazione collegata idraulicamente con una rispettiva sede interna dello stesso, ed un blocchetto accoppiabile con la sede e costampato su almeno una seconda tubazione in modo che una estremità di quest' ultima si estende frontalmente a sbalzo dal blocchetto, nella direzione di introduzione del blocchetto nella sede; detta sede essendo provvista di un rispettivo recesso comunicante con la prima tubazione ed atto ad accogliere scorrevolmente ed a tenuta di fluido detta estremità a sbalzo della seconda tubazione e di mezzi di aggancio rilasciabili per tenere impegnato il blocchetto nella sede permettendo tuttavia movimenti assiali del medesimo e della rispettiva estremità a sbalzo della seconda tubazione rispettivamente nella sede e nel recesso.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che a detti corpo a bicchiere e blocchetto supportano fianco a fianco una pluralità di rispettivamente dette prime e dette seconde tubazioni, detta sede essendo provvista di un rispettivo detto recesso per ciascuna coppia di dette prime e seconde tubazioni, in modo che le prime tubazioni vengono tutte simultaneamente connesse ciascuna con una rispettiva corrispondente seconda tubazione per effetto dell' inserimento del blocchetto nella sede del corpo a bicchiere .
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto blocchetto presenta forma sostanzialmente parallelepipeda ed è provvisto sull' esterno, su rispettive prime facce laterali disposte affiancate a detta seconda tubazione, di rispettivi elementi di aggancio conformati a dente di sega e, su rispettive seconde facce laterali perpendicolari alle prime, di primi mezzi di guida assiale atti a cooperare scorrevolmente con rispettivi corrispondenti secondi mezzi di guida assiale della sede .
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta sede è provvista lateralmente di rispettive scanalature atte ad accogliere scorrevolmente detti elementi di aggancio a dente di sega del blocchetto; la lunghezza assiale di rispettivamente detti elementi di aggancio, di detto blocchetto e di detta estremità a sbalzo della seconda tubazione essendo minore di rispettivamente quella di dette scanalature, di detta sede e di detti recessi della stessa; questi ultimi essendo disposti paralleli a dette scanalature ed alloggiando internamente rispettivi elementi anulari di guarnizione atti a cooperare a tenuta di fluido con detta estremità a sbalzo della seconda tubazione.
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che, in prossimità di una imboccatura delle dette scanalature della sede, il corpo a bicchiere è provvisto, verso 1' esterno, di un alloggiamento a C, opposte estremità del quale intersecano attraversandole dette scanalature; entro detto alloggiamento essendo disposto un elemento elastico conformato sostanzialmente come una fi schiacciata; detto elemento elastico essendo atto ad assumere selettivamente nell' alloggiamento una prima posizione, - nella quale rispettive estremità incurvate dell' elemento elastico risultano disposte entro dette scanalature della sede per interferire con detti elementi di aggancio a dente di sega del blocchetto, ed una seconda posizione, nella quale dette estremità incurvate non sono impegnate in dette scanalature, - per - cui 1' elemento elastico non può interferire con gli elementi di aggancio a dente di sega del blocchetto.
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che, in prossimità di una imboccatura delle dette scanalature della sede, il corpo a bicchiere è provvisto, verso 1' esterno, di un alloggiamento a C, opposte estremità del quale intersecano attraversandole dette scanalature e sono delimitate da rispettive pareti di fondo inclinate divergenti tra loro e rivolte verso 1' esterno dell' alloggiamento; entro detto alloggiamento essendo disposto un elemento elastico conformato sostanzialmente come una fi schiacciata; detto elemento elastico essendo atto ad assumere selettivamente nell' alloggiamento una prima posizione, nella quale esso è indeformato e parzialmente estratto dall' alloggiamento e nella quale rispettive estremità incurvate dell' elemento elastico risultano disposte entro dette scanalature della sede per interferire con detti elementi di aggancio a dente di sega del blocchetto, ed una seconda posizione, nella quale 1' elemento elastico è inserito a fondo corsa nell' alloggiamento ed è elasticamente deformato per effetto della cooperazione di dette estremità incurvate con dette pareti inclinate di fondo delle estremità dell' alloggiamento, in modo da determinare la di sposizione di dette estremità incurvate fuori da dette scanalature, in una posizione in cui 1' elemento elastico non può interferire con gli elementi di aggancio a dente di sega del blocchetto.
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti elementi di aggancio a dente di sega del blocchetto definiscono nella direzione di introduzione del blocchetto nella sede rispettivi piani inclinati atti a cooperare con dette estremità incurvate dell' elemento elastico per allargare elasticamente quest' ultimo in modo da portare le estremità incurvate medesime fuori dalle dette scanalature della sede e permettere conseguentemente 1' introduzione a scatto del blocchetto nella sede.
8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda tubazione comprende una porzione di aggancio la quale è annegata passante all' interno di detto blocchetto ed è provvista di una acciaccatura anulare definente sull' esterno della tubazione un risalto radiale atto a mantenere la tubazione stessa assialmente bloccata rispetto al blocchetto.
9. Dispositivo per collegare testa testa tra loro, a scatto ed a tenuta di fluido, una o più coppie di tubazioni, in particolare in sistemi di alimentazione carburante di veicoli, così come descritto ed illustrato con riferimento ai disegni allegati.