IT201800009507A1 - Organo di presa per elementi lastriformi. - Google Patents

Organo di presa per elementi lastriformi. Download PDF

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IT201800009507A1
IT201800009507A1 IT102018000009507A IT201800009507A IT201800009507A1 IT 201800009507 A1 IT201800009507 A1 IT 201800009507A1 IT 102018000009507 A IT102018000009507 A IT 102018000009507A IT 201800009507 A IT201800009507 A IT 201800009507A IT 201800009507 A1 IT201800009507 A1 IT 201800009507A1
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IT
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suction cup
gripping
sheet
cup member
fixed support
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IT102018000009507A
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English (en)
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Adolfo Fabbri
Valentino Tardini
Paolo Leonardi
Original Assignee
Denver Spa
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    • B25HAND TOOLS; PORTABLE POWER-DRIVEN TOOLS; MANIPULATORS
    • B25JMANIPULATORS; CHAMBERS PROVIDED WITH MANIPULATION DEVICES
    • B25J15/00Gripping heads and other end effectors
    • B25J15/06Gripping heads and other end effectors with vacuum or magnetic holding means
    • B25J15/0616Gripping heads and other end effectors with vacuum or magnetic holding means with vacuum
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B25HAND TOOLS; PORTABLE POWER-DRIVEN TOOLS; MANIPULATORS
    • B25BTOOLS OR BENCH DEVICES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, FOR FASTENING, CONNECTING, DISENGAGING OR HOLDING
    • B25B11/00Work holders not covered by any preceding group in the subclass, e.g. magnetic work holders, vacuum work holders
    • B25B11/005Vacuum work holders
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    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
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    • B65G47/91Devices for picking-up and depositing articles or materials incorporating pneumatic, e.g. suction, grippers
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B66C1/02Load-engaging elements or devices attached to lifting or lowering gear of cranes or adapted for connection therewith for transmitting lifting forces to articles or groups of articles by suction means

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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“ORGANO DI PRESA PER ELEMENTI LASTRIFORMI”
La presente invenzione riguarda il campo tecnico della lavorazione di elementi lastriformi dotati di superficie liscia, ad esempio lastre in vetro, marmo, granito o altri tipo di pietra, materiale ceramici o materiali sintetici. Più in dettaglio, la presente invenzione riguarda un organo di presa per elementi lastriformi, una macchina comprendente tale organo di presa e un relativo metodo di presa per elementi lastriformi.
Sono attualmente in uso macchine per la lavorazione di lastre realizzate con i suddetti materiali in cui le singole lastre vengono fatte avanzare attraverso una o più stazioni in cui vengono eseguite rispettive lavorazioni, ad esempio sagomatura, molatura, lucidatura, foratura, fresatura, squadratura o sfilettatura delle lastre.
Tali macchine comprendono degli organi di presa configurati per prelevare automaticamente le lastre e spostarle lungo un percorso su cui agiscono i vari utensili di lavorazione.
Gli organi di presa sono pertanto montati su appositi carrelli scorrevoli lungo rispettive rotaie che seguono tale percorso e sono configurati per vincolare le lastre e in modo da consentire una o più tra le lavorazioni sopra elencate.
Gli organi di presa delle macchine note comprendono dei supporti a cui sono vincolate delle ventose.
Il loro funzionamento prevede la disposizione di una lastra di fronte al supporto e la movimentazione del supporto verso la lastra per stabilire l’aderenza della ventosa alla lastra.
Tali organi di presa comprendono pertanto un sistema di guide, sensori e attuatori configurato per consentire la movimentazione del supporto e della relativa ventosa in allontanamento e in avvicinamento rispetto al carrello. Essi definiscono quindi una struttura a sbalzo rispetto alla rotaia fissa della macchina, che presenta lo svantaggio di presentare una rigidezza poco soddisfacente e degli inevitabili giochi tra i vari componenti meccanici in movimento reciproco.
Le parti in movimento sono inoltre soggette a un ambiente di lavoro aggressivo ed esposte all’acqua sporca di silicio usata per il raffreddamento degli utensili, che ne determina un’usura piuttosto rapida. Questi aspetti creano problemi circa la ripetibilità del posizionamento delle lastre rispetto al carrello e si ripercuotono sulla precisione della lavorazione delle macchine disposte lungo il suo percorso.
Inoltre, questi problemi determinano rischi di malfunzionamenti della macchina e di danneggiamento dei prodotti.
Gli organi di presa noti, inoltre, richiedono un posizionamento delle lastre preciso e presentano poco tolleranza verso eventuali errori di posizionamento delle lastre o difetti di planarità delle stesse. Tali eventualità possono determinare una presa poco salda oppure un brusco spostamento della lastra in fase di presa.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un organo di presa per elementi lastriformi, una macchina comprendente tale organo di presa e un relativo metodo di presa per elementi lastriformi che superino almeno alcuni degli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un organo di presa per elementi lastriformi in grado di aumentare la rigidità e ridurre i giochi rispetto alla tecnica nota.
Ulteriore scopo della presente invenzione è proporre un organo di presa per elementi lastriformi, una macchina comprendente tale organo di presa e un relativo metodo di presa per elementi lastriformi che aumentino la resistenza a usura degli organi di presa noti.
Ulteriore scopo della presente invenzione è proporre un organo di presa per elementi lastriformi, una macchina comprendente tale organo di presa e un relativo metodo di presa per elementi lastriformi in grado di garantire una migliore ripetibilità nel posizionamento degli elementi lastriformi durante la presa e che garantisca una maggiore tolleranza verso eventuali errori di posizionamento degli elementi lastriformi prima della presa ed eventuali difetti di planarità degli stessi.
Ulteriore scopo della presente invenzione è proporre un organo di presa per elementi lastriformi, una macchina comprendente tale organo di presa e un relativo metodo di presa per elementi lastriformi maggiormente efficienti in termini di tempi e costi.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un organo di presa per elementi lastriformi, una macchina comprendente tale organo di presa e un relativo metodo di presa per elementi lastriformi, comprendenti le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni. Le rivendicazioni dipendenti corrispondono a possibili forme di realizzazione dell'invenzione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un organo di presa per elementi lastriformi, una macchina comprendente tale organo di presa e un relativo metodo di presa per elementi lastriformi.
Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali: - la figura 1 mostra una vista prospettica in esploso di un organo di presa realizzato in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista frontale dell’organo di presa di figura 1; - la figura 3 mostra una vista in sezione secondo la traccia A-A dell’organo di presa di figura 2;
- la figura 4 una vista in sezione dell’organo di presa di figura 3 in una differente configurazione operativa;
- la figura 5 una vista in sezione dell’organo di presa di figura 3 in una differente configurazione operativa;
- la figura 6 una vista in sezione dell’organo di presa di figura 3 in una differente configurazione operativa;
- la figura 7 mostra una vista frontale di una macchina per la lavorazione di elementi lastriformi in accordo con la presente invenzione. Con riferimento alle figure allegate da 1 a 6, un organo di presa per elementi lastriformi, oggetto della presente descrizione, è indicato genericamente con 1 e verrà di seguito richiamato con la notazione abbreviata “organo di presa 1”.
Inoltre, una macchina per la lavorazione di elementi lastriformi è illustrata in figura 7 e forma ulteriore oggetto della presente descrizione. Essa è indicata con il riferimento numerico 100 e di seguito richiamata con la notazione abbreviata “macchina 100”.
Per elementi lastriformi si intendono, nell’ambito della presente descrizione, lastre semilavorate realizzate in particolare in vetro, marmo, granito o altri tipo di pietra, materiale ceramici o materiali sintetici
La macchina 100 comprende una pluralità di organi di presa 1 e dei mezzi di movimentazione per gli stessi, preferibilmente consistenti in una o più rotaie che si sviluppano lungo un percorso prestabilito lungo una direzione orizzontale “X” e uno o più carrelli 110 scorrevoli su di esse e configurati per supportare ciascuno uno o più organi di presa 1.
Gli organi di presa 1 sono configurati per vincolare degli elementi lastriformi “L”, movimentarli lungo il percorso prestabilito e rilasciarli successivamente.
Secondo forme di realizzazione non illustrate, su uno stesso carrello 110 possono essere presenti uno o più organi di presa 1. Per esigenze tecniche e/o geometriche di trasporto e/o di presa e/o di lavorazione, gli organi di presa 1 potrebbero anche essere di dimensioni non tutte uguali. In particolare, gli organi di presa 1 sono configurati per movimentare gli elementi lastriformi “L” in modo da mantenerne i bordi esposti e accessibili lateralmente in modo da consentire le lavorazioni sotto descritte.
Preferibilmente, gli elementi lastriformi “L” sono mantenuti secondo un’orientazione sostanzialmente verticale, secondo una direzione “Y” sostanzialmente verticale, durante la presa, il trasporto e il rilascio da parte degli organi di presa 1 ovvero in una configurazione d’uso della macchina 100.
Più in dettaglio, gli elementi lastriformi “L” possono essere mantenuti con un’inclinazione compresa tra 0° e 10° e preferibilmente di circa 5° rispetto a una direzione verticale ovvero la direzione “Y” sostanzialmente verticale ha un’inclinazione compresa tra 0° e 10° e preferibilmente di circa 5° rispetto ad una direzione verticale.
Per semplicità descrittiva, si fa nel seguito riferimento alla direzione “Y” sostanzialmente verticale anche come direzione “Y” verticale intendendola comunque parallela all’elemento lastriforme “L”.
La macchina 100 comprende inoltre una pluralità di utensili 130, ad esempio delle mole, agenti lungo il suddetto percorso prestabilito per lavorare rispettive porzioni di bordo degli elementi lastriformi “L” trasportati dagli organi di presa 1.
Preferibilmente, gli utensili 130 sono mobili lungo la direzione verticale “Y” e/o lungo una direzione frontale “Z”, sostanzialmente perpendicolare sia alla direzione verticale “Y” che alla direzione orizzontale “X”, in modo da lavorare gli elementi lastriformi “L” movimentati lungo il suddetto percorso prestabilito.
In particolare, tali lavorazioni sono ottenute combinando il moto degli elementi lastriformi “L” lungo la direzione orizzontale “X” con il moto degli utensili 130 lungo la direzione verticale “Y” e/o frontale “Z”.
Preferibilmente, gli utensili 130 sono configurati per eseguire una o più tra le seguenti lavorazioni degli elementi lastriformi “L”: sagomatura, molatura, lucidatura, foratura, fresatura, squadratura o sflilettatura.
Con riferimento all’organo di presa 1, esso comprende un supporto fisso 10, collegabile a un carrello 110 della macchina 100 in modo solidale o realizzato integralmente con esso.
Ciascun carrello 110 può supportare uno o più organi di presa 1 e preferibilmente tre, come illustrato in figura 7.
Il supporto fisso 10 definisce un volume di controllo “V” presentante un’apertura 11 rivolta verso un volume esterno “S” in corrispondenza del quale, in configurazione d’uso, la macchina 100 presenta una sede per un elemento lastriforme “L”.
In altre parole, Il volume di controllo “V” è definito da una superficie esterna incavata del supporto fisso 10 e il volume esterno “S” è affacciato ad essa.
Il volume esterno “S” è definito, nell’ambito della presente descrizione, dalla posizione relativamente al supporto fisso 10 di un elemento lastriforme “L” disposto in modo da essere prelevabile dall’organo di presa 1, come illustrato in figura 6.
Preferibilmente, l’organo di presa 1 definisce una superficie di battuta 15 solidale rispetto al supporto fisso 10 e sviluppata attorno all’apertura 11. La superficie di battuta 15 definisce un piano di battuta dell’elemento lastriforme “L” contro l’organo di presa 1.
In una soluzione realizzativa preferita il supporto fisso 10 comprende una cornice 16 removibile che circonda l’apertura 11 e definisce la superficie di battuta 15, in modo che la scelta dello spessore della cornice 16 possa regolare la posizione del piano di battuta.
In una forma realizzativa non illustrata, la cornice 16 può essere realizzata in due o più parti cooperanti tra loro e può inoltre non essere continua e presentare una o più intercapedini adatte a consentire il passaggio di acqua e liquidi di lavorazione da e verso il volume di controllo “V”.
L’organo di presa 1 comprende inoltre un organo a ventosa 20 configurato per la presa di un elemento lastriforme “L”, inserito nel volume di controllo “V” in modo da occludere la rispettiva apertura 11 per delimitare una camera a tenuta 12.
Preferibilmente, l’organo a ventosa 20 e l’apertura 11 presentano una forma in pianta quadrangolare e preferibilmente rettangolare, con angoli appositamente raccordati per migliorare l’aderenza dell’organo a ventosa 20.
Preferibilmente, l’organo a ventosa 20 comprende un corpo di tenuta 21 che definisce delle superfici a tenuta ermetica 22 in scorrimento contro rispettive superfici interne 13 del supporto fisso 10 affacciate al volume di controllo “V”, in modo da garantire la tenuta pneumatica della camera a tenuta 12.
Inoltre, l’organo a ventosa 20 comprende preferibilmente un corpo a membrana 23 collegato al corpo di tenuta 21, rivolto verso il volume esterno “S” e configurato per aderire a una superficie liscia di un elemento lastriforme “L”.
Preferibilmente, l’organo a ventosa 20 comprende inoltre un corpo perimetrale 24, collegato al corpo di tenuta 21 in modo da circondare il corpo a membrana 23 e configurato per cooperare con il corpo a membrana 23 per determinare una presa a ventosa dell’elemento lastriforme “L”.
Inoltre, l’organo a ventosa 20, e in particolare il corpo di tenuta 21, presenta, nella sua forma di realizzazione preferita, una porzione centrale 25 fissa collegata, preferibilmente in modo reversibile, al supporto fisso 10. Preferibilmente, l’organo a ventosa 20 è deformabile e presenta una superficie di sviluppo a concavità variabile in seguito a una deformazione dell’organo a ventosa 20 e in funzione della pressione nella camera a tenuta 12.
In particolare, la deformazione dell’organo a ventosa 20 consiste in una flessione del corpo di tenuta 21 e del corpo a membrana 23 e determina uno scorrimento delle superfici a tenuta ermetica 22 contro le rispettive superfici interne 13 del supporto fisso 10.
Preferibilmente, il supporto fisso 10 e il corpo di tenuta 21 presentano rispettivi spallamenti 19 e 29 contrapposti configurati per evitare una completa fuoriuscita dell’organo a ventosa 20 dal volume di controllo “V”. L’organo a ventosa 20, e in particolare il corpo perimetrale 24, presenta un labbro perimetrale 26 mobile in avvicinamento e in allontanamento rispetto al volume esterno “S” a seguito della deformazione dell’organo a ventosa 20.
Inoltre, l’organo a ventosa 20 definisce un condotto 27 passante diretto verso il volume esterno “S”.
L’organo di presa 1 comprende inoltre un connettore pneumatico 30 configurato per connettere pneumaticamente la camera a tenuta 12 a dei mezzi pneumatici, non illustrati, per regolare la pressione nella camera a tenuta 12 stessa.
Più in dettaglio i mezzi pneumatici sono configurati per immettere aria nella camera a tenuta 12 in modo da determinare in essa una pressione più elevata della pressione ambientale e/o per aspirare aria dalla camera a tenuta 12 in modo da determinare in essa una pressione più bassa della pressione ambientale.
Inoltre, i mezzi pneumatici sono configurati per determinare una suzione attraverso il condotto 27 passante, in modo da determinare, in condizioni operative, una depressione in un volume interposto tra l’organo a ventosa 20 e un elemento lastriforme “L” disposto di fronte ad esso.
Secondo una forma realizzativa preferita, la macchina 100 comprende i mezzi pneumatici collegati al connettore pneumatico 30 e al condotto 27 preferibilmente in modo reversibile, ad esempio mediante dei tubi flessibili. Secondo una forma realizzativa alternativa l’organo di presa 1 integra un attuatore pneumatico collegato alla camera a tenuta 12 e/o al condotto 27. Con riferimento alle variazioni di pressione nella camera a tenuta 12, esse sono tali da movimentare l’organo a ventosa 20 rispetto al supporto fisso 10 in allontanamento e/o in avvicinamento rispetto al volume esterno “S”.
Più in particolare, la struttura dell’organo a ventosa 20 è tale che le variazioni di pressione nella camera a tenuta 12 determinino una deformazione di almeno una porzione periferica 28 dell’organo a ventosa 20 interposta tra la porzione centrale 25 fissa e il labbro perimetrale 26 in modo tale da movimentare il labbro perimetrale 26 stesso rispetto al supporto fisso 10.
In particolare, mediante i mezzi pneumatici, l’organo a ventosa 20 è posizionabile secondo una configurazione di presa, illustrata in figura 5, in cui il labbro perimetrale 26 emerge dal piano di battuta e protende verso il volume esterno “S” e lo spallamento 29 dell’organo di presa è preferibilmente disposto in battuta contro lo spallamento 19 del supporto fisso 10.
Nella configurazione di presa vi è una sovrappressione rispetto alla pressione ambientale nella camera a tenuta 12 e la porzione periferica 28 dell’organo a ventosa 20 è flessa verso il volume esterno “S” in modo da conferire allo stesso una conformazione concava.
In questa configurazione il labbro perimetrale 26 protende verso il volume esterno “S” in modo da aderire superficialmente a un elemento lastriforme “L” ivi disposto.
Inoltre, nella configurazione di presa i mezzi pneumatici sono configurati per agire in aspirazione sul condotto 27 per determinare un’aderenza completa dell’elemento lastriforme “L”, con il conseguente vincolo dell’elemento lastriforme “L” all’organo a ventosa 20.
L’organo a ventosa 20 è inoltre posizionabile secondo una configurazione di trattenimento, illustrata in figura 6, in cui l’organo a ventosa 20 trattiene l’elemento lastriforme “L” in battuta contro la superficie di battuta 15, in modo che l’elemento lastriforme “L” giaccia nel piano di battuta definito dalla superficie di battuta 15.
In questa configurazione l’organo a ventosa 20 determina un vincolo a ventosa sull’elemento lastriforme “L”, in particolare mediante la suzione dei mezzi pneumatici attraverso il condotto 27.
Preferibilmente, tale suzione viene determinata da un vuoto esercitato attraverso il condotto 27 determinato da una depressione compresa tra 0,8 bar e 0,9 bar rispetto alla pressione ambientale.
Nel passaggio dalla configurazione di presa alla configurazione di trattenimento, la pressione nella camera a tenuta 12 può essere mantenuta superiore alla pressione ambiente o, alternativamente, può essere scaricata.
Preferibilmente, l’organo a ventosa 20 è ulteriormente posizionabile mediante i mezzi pneumatici secondo una configurazione ritratta, illustrata in figura 4, in cui il labbro perimetrale 26 è mantenuto in posizione discosta dal volume esterno “S” e disimpegna il piano di battuta definito dalla superficie di battuta 15, preferibilmente in posizione arretrata rispetto ad esso (opposta al volume esterno “S” rispetto al piano di battuta stesso) in modo da risultare interamente contenuto nel volume di controllo “V”.
In particolare, tale configurazione ritratta è determinata da una depressione della camera a tenuta 12 che determina una flessione della porzione periferica 28 dell’organo a ventosa 20 verso la camera a tenuta 12 stessa e, più in dettaglio, verso una parete del supporto fisso definente una superficie di fondo 17 della camera a tenuta 12.
Preferibilmente, l’organo a ventosa 20 in configurazione ritratta è deformato e la sua porzione periferica 28 presenta una superficie di sviluppo almeno parzialmente convessa.
Preferibilmente, l’organo a ventosa 20 presenta degli ulteriori spallamenti 29a configurati per andare in battuta contro la superficie di fondo 17 per limitare l’arretramento del labbro perimetrale 26 in configurazione ritratta. In una forma realizzativa della macchina 100, una pluralità di organi di presa 1 presentano i rispettivi supporti fissi 10 ed organi a ventosa 20 dotati di forma in pianta sostanzialmente rettangolare.
Tali organi a ventosa 20 sono preferibilmente collegati a un unico carrello 1 scorrevole sulle rotaie e disposti in configurazione a matrice in modo da poter agire sul medesimo elemento lastriforme “L”.
Forma ulteriore oggetto della presente descrizione un metodo di presa per elementi lastriformi “L”, implementabile mediante una macchina 100 per la lavorazione di elementi lastriformi del tipo sopra descritto.
Il metodo comprende una fase preliminare di predisposizione di un organo di presa 1 del tipo sopra descritto, preferibilmente in una configurazione neutra in cui l’aria nella camera a tenuta 12 è in condizioni di pressione ambiente.
Preferibilmente, il metodo comprende una successiva fase di azione pneumatica sull’organo a ventosa 20 per far arretrare il labbro perimetrale 26 rispetto al supporto fisso 10 tra la configurazione iniziale neutra e una configurazione ritratta in cui il labbro perimetrale 26 risulta discosto dal volume esterno “S” e non sporgente rispetto al piano di battuta definito dalla superficie di battuta 15.
Preferibilmente nella configurazione ritratta il labbro perimetrale 26 risulta arretrato rispetto al piano di battuta di almeno 1 mm, ancora più preferibilmente 2 mm.
In particolare, tale fase di azione pneumatica comprende un’aspirazione di aria dalla camera a tenuta 12 per determinare una depressione all’interno di essa.
Preferibilmente, il metodo comprende una contemporanea fase di mantenimento in posizione fissa della porzione centrale 25 dell’organo a ventosa 20 durante la fase di azione pneumatica su di esso.
Contestualmente, la fase di azione pneumatica sull’organo a ventosa 20 determina una deformazione di una porzione periferica 28 dell’organo a ventosa 20 in modo da modificarne la concavità della superficie di sviluppo durante all’avanzamento o arretramento del labbro perimetrale 26.
In particolare, la fase di azione pneumatica sull’organo a ventosa 20 per farne arretrare il labbro perimetrale 26 comprende far assumere all’organo a ventosa 20 una conformazione almeno parzialmente convessa in posizione ritratta, ovvero una conformazione in cui almeno la porzione periferica 28 sopra descritta presenta una forma convessa e ripiegata verso la camera a tenuta 12 e in particolare verso la superficie di fondo 17. Successivamente, il metodo comprende una fase di disposizione di un elemento lastriforme “L” in un volume esterno “S” disposto in posizione affacciata all’organo a ventosa 20, preferibilmente disposto a una distanza compresa tra 0 mm e 1,5 mm dalla superficie di battuta 15, preferibilmente mantenendo l’elemento lastriforme “L” orientato parallelamente al piano di battuta.
Preferibilmente, tale fase di disposizione dell’elemento lastriforme “L” nel volume esterno “S” comprende una fase di traslazione dello stesso elemento lastriforme “L” e/o dell’organo di presa 1 parallelamente al piano di battuta della superficie di battuta 15 e al piano di giacitura dell’elemento lastriforme “L”.
Successivamente, il metodo comprende una fase di azione pneumatica sull’organo a ventosa 20 per farne avanzare il labbro perimetrale 26 rispetto al supporto fisso 10 verso l’elemento lastriforme “L” dalla configurazione ritratta fino alla configurazione di presa in cui il labbro perimetrale 26 aderisce a una faccia dell’elemento lastriforme “L”, preferibilmente disposta in corrispondenza o in prossimità del centro dell’elemento lastriforme “L” in modo da lasciarne liberi i bordi.
In particolare, tale fase di azione pneumatica comprende immettere aria nella camera a tenuta 12 per determinare una sovra-pressione all’interno di essa.
Preferibilmente, tale fase viene effettuata mantenendo la porzione centrale 25 dell’organo a ventosa 20 fissa in modo da determinare una deformazione di quest’ultimo, causata dal movimento del labbro perimetrale 26 rispetto alla porzione centrale 25 fissa.
In particolare, si determina una flessione della porzione periferica 28 che si flette verso il volume esterno “S” e si modifica la concavità della superfice di sviluppo dell’organo a ventosa 20 tra la conformazione almeno parzialmente convessa della configurazione ritratta a una conformazione completamente concava della configurazione di presa.
Successivamente, il metodo comprende una fase di aspirazione di aria dal condotto 27 per vincolare l’elemento lastriforme “L” all’organo a ventosa 20.
Inoltre, il metodo comprende un’ulteriore fase di azione pneumatica sull’organo a ventosa 20 per farne arretrare il labbro perimetrale 26 (mantenendo il vincolo a ventosa con l’elemento lastriforme “L”) dalla configurazione di presa fino a una configurazione di trattenimento in cui l’elemento lastriforme “L” è vincolato dall’organo a ventosa 20 e preferibilmente disposto in battuta contro la superficie di battuta 15.
Successivamente, il metodo comprende una fase di movimentazione dell’organo di presa 1 lungo un percorso prestabilito, preferibilmente effettuata mantenendo l’elemento lastriforme “L” orientato sostanzialmente verticalmente, e una contemporanea fase di lavorazione di porzioni di bordo e/o periferiche e/o centrali dell’elemento lastriforme “L” per mezzo degli utensili 130.
La presente invenzione raggiunge lo scopo proposto, superando gli inconvenienti lamentati nella tecnica nota.
Vantaggiosamente, la movimentazione pneumatica dell’organo a ventosa consente di mantenere più compatte le dimensioni dell’organo di presa e di evitare l’utilizzo di componenti meccanici configurati per movimentare la ventosa da e verso il carrello.
Ciò conferisce all’organo di presa una maggiore rigidità e riduce i giochi, consentendo di ottenere una maggiore precisione e ripetibilità nel posizionamento dell’elemento lastriforme.
Inoltre, l’eliminazione di componenti meccanici mobili aumenta considerevolmente la resistenza a usura dell’organo di presa in quanto non sottopone gli stessi all’ambiente di lavoro aggressivo in cui lo stesso opera.
Un ulteriore vantaggio dell’organo di presa, del metodo e della macchina descritti consiste nella maggiore tolleranza verso errori di posizionamento degli elementi lastriformi e difetti di planarità degli stessi, in quanto la deformazione dell’organo a ventosa gli consente di adattarsi a tali variabili. Inoltre, la configurazione descritta della superficie di battuta conferisce maggiore stabilità all’elemento lastriforme durante la movimentazione lungo il percorso prestabilito.
In aggiunta, la forma sostanzialmente rettangolare dell’organo a ventosa si adatta meglio alla forma degli elementi lastriformi e consente una maggiore modularità al sistema. Diversi organi di presa possono essere infatti accostati per agire sinergicamente e la loro forma sostanzialmente rettangolare ne determina una maggiore superficie di contatto con gli elementi lastriformi.
Infine, la maggiore semplicità meccanica dell’organo di presa descritto rispetto alla tecnica nota ne rendono la produzione economicamente più vantaggiosa.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Organo di presa (1) per elementi lastriformi, comprendente: - un supporto fisso (10) definente un volume di controllo (V) presentante un’apertura (11) rivolta verso un volume esterno (S); - un organo a ventosa (20) configurato per la presa di un elemento lastriforme (L), detto organo a ventosa (20) essendo inserito nel volume di controllo (V) in modo da occludere la rispettiva apertura (11) per delimitare una camera a tenuta (12); - un connettore pneumatico (30) configurato per connettere pneumaticamente detta camera a tenuta (12) a mezzi pneumatici per regolare una pressione nella camera a tenuta (12); detto organo a ventosa (20) presentando un labbro perimetrale (26) movimentabile rispetto al supporto fisso (10) in allontanamento e in avvicinamento rispetto al volume esterno (S) in funzione della pressione nella camera a tenuta (12).
  2. 2. Organo di presa (1) secondo la rivendicazione 1, presentante una superficie di battuta (15) solidale al supporto fisso (10) e sviluppantesi attorno a detta apertura (11) per definire un piano di battuta per un elemento lastriforme (L), detto piano di battuta delimitando il volume di controllo (V), detto organo a ventosa (20) essendo posizionabile in funzione della pressione nella camera a tenuta (12) secondo una configurazione di presa in cui il labbro perimetrale (26) di detto organo a ventosa (20) emerge da detto piano di battuta e secondo una configurazione di trattenimento in cui detto organo a ventosa (20) trattiene un elemento lastriforme (L) in battuta contro detta superficie di battuta (15).
  3. 3. Organo di presa (1) secondo la rivendicazione 2 in cui detto organo a ventosa (20) è ulteriormente posizionabile in funzione della pressione nella camera a tenuta (12) secondo una configurazione ritratta, in cui detto labbro perimetrale (26) è interamente contenuto all’interno di detto volume di controllo (V).
  4. 4. Organo di presa (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto organo a ventosa (20) è deformabile e presenta una superficie di sviluppo a concavità variabile in funzione della pressione nella camera a tenuta (12).
  5. 5. Organo di presa (1) secondo la rivendicazione 3 e 4, in cui detto organo a ventosa (20) in configurazione ritratta presenta una superficie di sviluppo almeno parzialmente convessa con riferimento al volume esterno (S).
  6. 6. Organo di presa (1) secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui detto organo a ventosa (20) presenta una porzione centrale (25) fissa collegata a detto supporto fisso (10) e una porzione periferica (28) deformabile interposta tra la porzione centrale (25) e il labbro perimetrale (26), detto labbro perimetrale (26) essendo mobile a seguito di una deformazione della porzione periferica (28).
  7. 7. Organo di presa (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui detto organo a ventosa (20) definisce un condotto (27) passante diretto verso detta volume esterno (S), detto condotto (27) essendo pneumaticamente collegabile a mezzi pneumatici configurati per determinare una suzione attraverso detto condotto (27) per vincolare un elemento lastriforme (L) a detto organo a ventosa (20).
  8. 8. Organo di presa (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui detto organo a ventosa (20) comprende: - un corpo di tenuta (21) definente delle superfici a tenuta ermetica (22) in scorrimento contro rispettive superfici interne (13) di detto supporto fisso (10) affacciate a detto volume di controllo (V); - un corpo a membrana (23) collegato al corpo di tenuta (21) e configurato per aderire a una superficie di un elemento lastriforme (L); - un corpo perimetrale (24) che circonda detto corpo a membrana (23) e definisce il labbro perimetrale (26) dell’organo a ventosa (20).
  9. 9. Organo di presa (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti in cui detto organo a ventosa (20) presenta forma in pianta sostanzialmente quadrangolare, preferibilmente sostanzialmente rettangolare.
  10. 10. Macchina (100) per la lavorazione di elementi lastriformi, comprendente: - uno o più organi di presa (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti; - mezzi pneumatici collegabili al connettore pneumatico degli organi di presa; - mezzi di movimentazione configurati per movimentare detti organi di presa (1) lungo un percorso prestabilito; - una pluralità di utensili (130) disposti in prossimità di detto percorso prestabilito per lavorare rispettivi elementi lastriformi (L) vincolati a detti organi di presa (1).
  11. 11. Macchina (100) secondo la rivendicazione 10, in cui detti mezzi di movimentazione comprendono una o più rotaie disposte lungo detto percorso prestabilito e uno o più carrelli (110) scorrevoli su dette rotaie, il supporto fisso (10) di ciascun organo di presa (1) essendo collegato in modo solidale a un rispettivo carrello (110), ciascun carrello supportando uno o più organi di presa (1).
  12. 12. Macchina (100) secondo la rivendicazione 10 o 11, in cui detti organi di presa (1) sono configurati per mantenere detti elementi lastriformi (L) secondo un’orientazione sostanzialmente verticale lungo detto percorso prestabilito.
  13. 13. Metodo di presa per elementi lastriformi, comprendente le fasi di: - predisporre un organo di presa (1), comprendente un supporto fisso (10) e un organo a ventosa (20), preferibilmente secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 9; - disporre un elemento lastriforme (L) in posizione affacciata all’organo a ventosa (20); - agire pneumaticamente sull’organo a ventosa (20) per far avanzare un labbro perimetrale (26) di detto organo a ventosa (20) rispetto al supporto fisso (10) verso l’elemento lastriforme (L) da una configurazione ritratta fino a una configurazione di presa in cui detto labbro perimetrale (26) aderisce a una superficie di detto elemento lastriforme (L).
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 13 comprendente, precedentemente alla fase di disporre l’elemento lastriforme (L) in posizione affacciata all’organo a ventosa (20), una fase di agire pneumaticamente su detto organo a ventosa (20) per far arretrare detto labbro perimetrale (26) rispetto al supporto fisso (10) tra una configurazione iniziale neutra e una configurazione ritratta in cui detto labbro perimetrale (26) risulta contenuto in un volume di controllo (V) definito dal supporto fisso (10) e delimitato da un piano di battuta per l’elemento lastriforme (L).
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 13 o 14, comprendente una fase di mantenere fissa una porzione centrale (25) dell’organo a ventosa (20) durante ciascuna fase di agire pneumaticamente sull’organo a ventosa (20) per indurre una deformazione di una porzione periferica (28) dell’organo a ventosa (20) in modo da modificare la concavità di una superficie di sviluppo dell’organo a ventosa (20).
  16. 16. Metodo secondo le rivendicazioni 14 e 15 in cui la superficie di sviluppo dell’organo a ventosa (20) assume una forma concava in configurazione di presa e una forma almeno parzialmente convessa in posizione ritratta.
  17. 17. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti comprendente una fase di agire pneumaticamente sull’organo a ventosa (20) per far arretrare il labbro perimetrale (26) dalla configurazione di presa fino a una configurazione di trattenimento in cui l’elemento lastriforme (L) è vincolato dall’organo a ventosa (20) e preferibilmente disposto in battuta contro una superficie di battuta (15) solidale al supporto fisso (10).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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US1588012A (en) * 1924-09-12 1926-06-08 Charles Grice Plate-glass holder
US4470585A (en) * 1981-04-14 1984-09-11 Z. Bavelloni S.P.A. Holding device for glass panes, marble slabs, and like bodies

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