IT201800007001A1 - Convogliatore a rulli allungabile - Google Patents

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Description

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“CONVOGLIATORE A RULLI ALLUNGABILE”
SETTORE DELLA TECNICA
La presente invenzione è relativa ad un convogliatore a rulli, una macchina di collegamento ed un impianto per la produzione di articoli.
La presente invenzione è inoltre relativa ad un metodo per l’allungamento di un convogliatore.
La presente invenzione trova vantaggiosa applicazione nel convogliamento di piastrelle tra una macchina produttrice, ad esempio una pressa ceramica, ed una linea di trasporto, alle quali la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere di generalità.
CONTESTO DELL’INVENZIONE
Normalmente, un convogliatore a rulli che preleva dei prodotti da una macchina produttrice e li deposita su una linea di trasporto, o su un’altra macchina, è dotato di un insieme di rulli rimovibili manualmente e disposti in una porzione del convogliatore che preleva i prodotti in uscita da detta macchina produttrice. I rulli rimovibili consentono di avvicinare e/o allontanare la porzione del convogliatore che preleva i prodotti in uscita dalla macchina produttrice.
Nell’industria ceramica, questo avviene quando un convogliatore a rulli è interposto fra una pressa ceramica, che si occupa di compattare un materiale ceramico in polvere per formare le piastrelle (ancora crude) ed una linea di trasporto successiva. La pressa ceramica è solitamente provvista di stampi, la cui sostituzione consente di cambiare il formato o la quantità (nel caso di formati multipli) delle piastrelle prodotte. Al variare del formato, varia anche la dimensione dello stampo (sia nel caso di formati singoli che nel caso di formati multipli).
La posizione di un primo rullo, disposto nella porzione del convogliatore che preleva i prodotti in uscita dalla pressa, deve quindi essere adattata alla variazione del formato, in modo da garantire che, una volta realizzate, le piastrelle in uscita dalla pressa abbiano un supporto adeguato e prossimo allo stampo. Infatti, nel caso in cui il primo rullo sia troppo lontano dallo stampo della pressa, si rischia di danneggiare le piastrelle stesse (non ancora cotte e quindi fragili).
Solitamente, al cambio formato vengono aggiunti o rimossi manualmente dei rulli in prossimità dello stampo della pressa ceramica. Queste operazioni però, non sono di facile e rapida realizzazione, in quanto la messa a punto dei rulli, montati manualmente, risulta essere estremamente dispendiosa in termini di tempo e solitamente complessa dal punto di vista meccanico a causa dei numerosi ingombri generati dalla pressa ceramica e dalle protezioni (paratie, schermi, ecc.) necessarie nei pressi di macchine di grandi dimensioni a salvaguardia degli operatori. Di conseguenza, risulta essere pratica comune dover spostare il convogliatore a rulli in modo da adattarlo al formato dello stampo della pressa e disporre quindi il primo rullo in posizione ottimale rispetto allo stampo ed alla pressa.
Inoltre, normalmente, il convogliatore a rulli è provvisto, in prossimità della pressa ceramica, di un sistema mobile, il quale consente di movimentare il convogliatore a rulli al fine di liberare spazio e consentire operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, di sostituzione parti, cambi formato, ecc. Tuttavia, in particolare nel caso di macchine di grandi dimensioni (come presse ceramiche), lo spazio richiesto per eseguire agevolmente operazioni di manutenzione o sostituzione degli stampi è molto ampio. Ciò comporta che lo spazio reso disponibile dal sistema mobile del convogliatore a rulli sia spesso insufficiente per consentire al personale addetto di operare agevolmente, oppure, per poter rendere disponibile uno spazio sufficiente, il sistema mobile del convogliatore a rulli deve avere delle dimensioni tali da richiedere spazi molto ampi per la sua movimentazione.
Alcune soluzioni, come quella descritta nel brevetto italiano n. 1342160, presentano, tuttavia, dei sistemi complessi e costosi al fine di consentire una liberazione di ingombri, da parte del convogliatore a rulli, tale da permettere agevolmente sia le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia i cambi formato.
Scopo della presente invenzione è quello di fornire un convogliatore a rulli, una macchina di collegamento, un impianto ed un metodo di allungamento, che siano almeno parzialmente privi dagli inconvenienti sopra descritti e, nello stesso tempo, siano di semplice ed economica realizzazione.
SOMMARIO
In accordo con la presente invenzione vengono forniti un convogliatore a rulli, una macchina di collegamento, un impianto ed un metodo di allungamento secondo quanto rivendicato nelle rivendicazioni indipendenti che seguono e, preferibilmente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti direttamente o indirettamente dalle rivendicazioni indipendenti.
Le rivendicazioni descrivono forme di realizzazione preferite della presente invenzione formando parte integrante della presente descrizione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano alcuni esempi attuatore non limitativi, in cui:
• la figura 1 è una vista prospettica e schematica di un convogliatore a rulli in accordo con la presente invenzione e che si trova in una configurazione base;
• la figura 2 è una vista prospettica e schematica del convogliatore a rulli della figura 1 in una configurazione allungata;
• la figura 3 è una vista laterale in sezione del convogliatore a rulli della figura 1;
• la figura 4 è una vista laterale in sezione del convogliatore a rulli della figura 2;
• la figura 5 è una vista laterale di un impianto per l’industria ceramica in cui è presente macchina di collegamento in una configurazione aperta e processante dei prodotti di grandi dimensioni;
• la figura 6 è una vista laterale dell’insieme di macchine per l’industria ceramica in cui la macchina di collegamento della figura 5 è in configurazione aperta e processante dei prodotti di piccole dimensioni; e
• la figura 7 è una vista laterale dell’insieme di macchine per l’industria ceramica della figura 6 in cui la macchina di collegamento delle figure 5 e 6 è in configurazione chiusa.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Nella figura 1, con il numero 1 è indicato nel suo complesso un convogliatore a rulli, in particolare allungabile, in accordo con un primo aspetto della presente invenzione. Il convogliatore 1 è configurato per convogliare degli articoli AR lungo un percorso P di convogliamento, in particolare di lunghezza L variabile.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, gli articoli AR sono articoli dell’industria ceramica, in particolare piastrelle, più in particolare piastrelle crude.
Il convogliatore 1 a rulli comprende una rulliera 2, la quale è dotata di una pluralità di rulli 3. La rulliera 2 è atta a convogliare degli articoli (ad esempio piastrelle crude) lungo (almeno) un tratto del percorso P di convogliamento. Il convogliatore 1 a rulli comprende un dispositivo 4 di allungamento dotato di rulli 5 e di un sistema 6 attuatore, il quale è atto a movimentare, in particolare in modo combinato, i rulli 5. In tal modo è possibile variare la lunghezza del convogliatore 1 modificando, a valle o a monte della rulliera 2, il numero di rulli 5 lungo il percorso P di convogliamento.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative (come quelle illustrate nelle figure allegate), il convogliatore 1 a rulli è un convogliatore per convogliare articoli dell’industria ceramica, in particolare piastrelle, più in particolare piastrelle crude.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, il sistema 6 attuatore è atto a movimentare (almeno) una parte dei rulli 5. Vantaggiosamente, il sistema 6 attuatore è atto a movimentare (tutti) i rulli 5 (contemporaneamente).
Con la dicitura “in modo combinato” si intende che, al movimento di uno dei rulli 5, corrisponde anche un certo movimento degli altri rulli 5. In altre parole, se uno dei rulli 5 viene movimentato dal primo sistema 6 attuatore verranno movimentati anche gli altri rulli 5.
In alcuni casi non limitativi, il moto dei rulli è meccanicamente vincolato, di conseguenza i rulli 5 vengono movimentati simultaneamente dal sistema 6 attuatore.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative (come quella illustrata nelle figure 1-4), il convogliatore 1 a rulli (in particolare, il dispositivo 4 di allungamento) comprende un sistema 7 attuatore per movimentare anche la rulliera 2 in una direzione D sostanzialmente parallela al percorso P di convogliamento. Questo consente di avvicinare (o allontanare) la rulliera 2 a (o da) una macchina produttrice che può essere disposta a monte del convogliatore a rulli. In alcuni casi non limitativi, come illustrato nelle figure 5-7, il sistema 7 attuatore consente di avvicinare o allontanare la rulliera 2 a (da) una pressa ceramica. Di conseguenza, tramite il sistema 7 attuatore, è possibile adattare la distanza della rulliera 2 dalla pressa ceramica in modo da adattarla al cambio del formato prodotto dalla pressa ceramica.
Secondo prime varianti non illustrate, il sistema 7 attuatore è un sistema attuatore indipendente (separato dal sistema 6 attuatore) atto a movimentare la rulliera 2 in una direzione D sostanzialmente parallela al percorso P di convogliamento. In particolare, in tali casi, il sistema 6 attuatore ed il sistema 7 attuatore vengono azionati in modo coordinato in modo che ad uno spostamento della rulliera 2 corrisponda un trasferimento di un equivalente numero di rulli 5 in corrispondenza del percorso P.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative e non illustrate, il sistema 7 attuatore (indipendente) comprende un motore elettrico atto a movimentare la rulliera 2 lungo delle guide 9 (del dispositivo 4). In particolare, le guide 9 sono due guide disposte parallelamente al percorso P di convogliamento. Più in particolare, il motore elettrico del sistema 7 attuatore (indipendente) è un motore rotativo che permette di movimentare la rulliera lungo le guide 9 tramite una vite a ricircolo di sfere.
Secondo una ulteriore forma di attuazione non illustrata, il sistema 7 attuatore (indipendente) comprende (almeno) un motore elettrico, il quale è atto a movimentare la rulliera lungo delle guide e/o il quale è atto ad esplicare anche la funzione delle guide.
In accordo con ulteriori varianti non limitative (come illustrato nelle figure allegate), il sistema 7 attuatore comprende (in particolare, è - coincide con) il sistema 6 attuatore. In questi casi, in particolare, il sistema 7 attuatore (ovvero il sistema 6 attuatore) comprende un elemento di collegamento (ad esempio un perno, un gancio o altri elementi che svolgano la stessa funzione – di per sé noto e non illustrato) con la rulliera 2.
L’elemento di collegamento consente al sistema 6 attuatore di movimentare la rulliera 2 lungo le guide 9 (in particolare lineari), le quali sono parte del dispositivo 4.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il sistema 6 attuatore è atto portare i rulli 5 al percorso P di convogliamento (in particolare, alla – sotto definita -posizione di lavoro), lungo rispettivi percorsi di trasferimento presentanti almeno un tratto comune.
In alcuni casi non limitativi (figure 1 e 2), i rulli 3 definiscono un piano CP di convogliamento, in particolare lungo il percorso P di convogliamento, ed il sistema 6 attuatore movimenta i rulli 5 da una posizione di riposo, al di fuori del piano di convogliamento, ad una posizione di lavoro, disposta sostanzialmente sul piano di convogliamento.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il sistema 6 attuatore comprende un motore 10 elettrico che è connesso meccanicamente ai rulli 5 del dispositivo 4 di allungamento.
In particolare, i rulli 5 presentano, ciascuno, un rispettivo albero 11. Più in particolare, gli alberi 11 dei rulli 5 comprendono delle estremità 12 che fuoriescono assialmente dai rulli 5. Tali estremità 12 hanno la funzione di accoppiare meccanicamente i rulli 5 al sistema 6 attuatore che ne consente il movimento (in particolare, lungo il rispettivo percorso di trasferimento).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il sistema 6 attuatore comprende almeno un elemento di trasmissione allungato dotato di sedi, all’interno delle quali sono inseriti gli alberi 11 dei rulli 5, in particolare all’interno di ciascuna delle quali è inserita una estremità 12 di un albero 11. Più precisamente, il sistema 6 attuatore comprende due elementi di trasmissione allungati dotati di sedi, all’interno delle quali sono inseriti gli alberi 11 dei rulli 5, in particolare all’interno di ciascuna delle quali è inserita una estremità 12 di un albero 11.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative (come quella illustrata nelle figure 1-4), gli elementi di trasmissione allungati sono delle catene 13 provviste (come sedi) di perni 14 forati, all’interno di ciascuno dei quali è inserita una estremità 12 di un albero 11. In altre parole, i rulli 5 sono collegati (imperniati) alle catene 13, ovvero le catene 13 sostengono i rulli 5. Di conseguenza, le catene 13 sono atte a supportare (almeno parzialmente) i rulli 5.
Secondo alcune forme di attuazione non limitative (come quella illustrata nelle figure 1-4), il citato elemento di collegamento accoppia (almeno) un rullo 3 della rulliera 2 agli elementi di trasmissione allungati, in particolare alle catene 13.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, (almeno) il rullo 3 più vicino ai rulli 5 è collegato (imperniato) all’elemento di trasmissione allungato (in particolare, agli elementi di trasmissione allungati; più in particolare, alle catene 13). Più precisamente, l’elemento (ciascun elemento) di trasmissione allungato è dotato di sedi, all’interno di (almeno) una delle quali è inserito l’albero 11 di (almeno) uno dei rulli 3, in particolare quello più vicino ai secondi rulli 5.
Di conseguenza, al movimento delle catene 13 (per via del motore 10), (almeno) il rullo 3 più vicino ai rulli 5 spinge (o tira) la rulliera 2 lungo le guide 9. In altre parole, tramite l’elemento di collegamento, il movimento dei rulli 3 è vincolato meccanicamente al movimento delle catene 13 e, quindi, dei rulli 5 e del sistema 6 attuatore. In tal modo, essendo i rulli 5 ed (almeno) il rullo 3 più vicino ai rulli 5 montati (imperniati) alle stesse catene 13, la distanza percorsa dalla rulliera 2 (spinta (almeno) dal rullo 3 più vicino ai rulli 5) lungo la direzione D parallela al percorso di convogliamento, corrisponde esattamente alla distanza (lineare) percorsa dai rulli 5 per allungare il convogliatore 1.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, le catene 13 possono essere sostituite da qualunque elemento capace di trasmettere il moto del sistema 6 attuatore ai rulli 5 (come ad esempio una cinghia - dentata e non, un tappeto, un manicotto, ecc.).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il convogliatore 1 a rulli comprende un sistema 14 attuatore atto a far ruotare su sé stessi i rulli 5 disposti lungo il percorso P di convogliamento. In altre parole, il convogliatore 1 comprende un sistema 14 attuatore che movimenta in rotazione i rulli 5 disposti sul percorso P di convogliamento.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, i rulli 5 del dispositivo 4 di allungamento presentano, ciascuno, ad almeno una estremità (in particolare alle estremità 12 dell’albero 11) delle boccole 15 (in particolare, dentate).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il sistema 14 attuatore comprende un elemento di trasmissione allungato, il quale è atto a trasmettere tramite accoppiamento con le boccole 15 un moto rotativo ai rulli 5 disposti lungo il percorso P di convogliamento.
In particolare, l’elemento di trasmissione allungato (del sistema 14) comprende (è) un elemento alveolato motorizzato che trasmette, tramite accoppiamento meccanico con le boccole 15 dentate un moto rotativo ai rulli 5 disposti lungo il percorso P di convogliamento.
Secondo le forme di attuazione non limitative illustrate nelle figure 3 e 4, l’elemento alveolato è una cinghia 16 dentata motorizzata. In particolare, la cinghia 16 dentata motorizzata è connessa alle boccole 15 dentate dei rulli 5 che si trovano sul percorso P di convogliamento tramite un accoppiamento di forma. In altre parole, i denti della cinghia 16 dentata motorizzata (in particolare, disposta con il lato lungo sostanzialmente parallelo al percorso P di convogliamento) trasmettono un moto rotativo ai rulli 5 disposti lungo il percorso P di convogliamento.
In alcune configurazioni non limitative, il dispositivo 4 di allungamento comprende una pluralità di rulli 5 dei quali una prima parte è disposta lungo il percorso P di convogliamento ed una seconda parte è disposta al di fuori del percorso P di convogliamento. In questi casi, avremo una lunghezza intermedia del percorso P, inferiore a quella illustrata nella figura 4 e maggiore a quella illustrata nella figura 3.
Secondo alcune forme di attuazione non limitative (come quella illustrata nelle figure 3 e 4), la cinghia 16 dentata motorizzata trasmette il moto rotatorio solamente ai rulli 5 del dispositivo di allungamento che si trovano lungo il percorso P di convogliamento. Questo poiché, essendo il lato lungo della cinghia 16 dentata motorizzata sostanzialmente parallelo al percorso P di convogliamento, il sistema 6 attuatore movimenta i (almeno alcuni) rulli 5 dalla posizione di lavoro (lungo il percorso P di convogliamento), a contatto con la cinghia 16 dentata motorizzata, alla posizione di riposo (fuori dal percorso P di convogliamento) non a contatto con la cinghia 16 dentata motorizzata. Di conseguenza, i rulli 5 in posizione di riposo, non essendo a contatto con la cinghia 16 dentata, non ruotano su sé stessi, mentre i rulli 5 in posizione di lavoro, essendo a contatto con la cinghia 16 dentata, ruotano su sé stessi.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative (come quella illustrata nelle figure 1-4), il primo sistema 6 attuatore movimenta i rulli 5 tramite un funzionamento “a tapparella”. In altre parole, la catena 13 che sostiene i rulli 5 ed è movimentata dal sistema 6 attuatore presenta una prima porzione parallela e adiacente al percorso P di convogliamento ed una seconda porzione, contigua alla prima porzione, che si allontana dal percorso P di convogliamento.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il convogliatore 1 a rulli comprende un sistema 17 attuatore atto a far ruotare su sé stessi i rulli 3 della rulliera 2.
In particolare, i rulli 3, in modo similare ai rulli 5, presentano, ciascuno, un rispettivo albero 11, il quale è dotato ad almeno un’estremità 12 di una boccola 18 (in particolare, liscia). Più in particolare, il sistema 17 attuatore comprende una cinghia 19 motorizzata che trasmette un moto rotativo tramite accoppiamento (l’attrito) con la boccola 18 (liscia) di ciascun rullo 3 della rulliera 2.
In alternativa alle boccole 18 lisce movimentate tramite attrito dalla cinghia 19, è possibile utilizzare un qual si voglia elemento atto a trasmettere ai rulli un moto rotativo, sia comune (es. una cinghia dentata, una catena, ecc.), sia indipendente (es. motorizzazioni elettriche per ogni singolo rullo o per gruppi ristretti di rulli).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il passo fra i rulli 3 e/o 5 disposti lungo il percorso P di convogliamento è sostanzialmente costante, in particolare è fisso. Nell’industria ceramica per la produzione di articoli AR (piastrelle), il fatto che i rulli si trovino tra loro ad una distanza sostanzialmente costante, consente di convogliare gli articoli AR (piastrelle pressate, ma ancora crude), riducendo il rischio di causare crepe e/o fratture dovute all’eccessiva distanza fra i rulli 3, 5. Il passo costante fra i rulli consente di distribuire in modo omogeneo il peso degli articoli AR sui rulli, favorendone il convogliamento senza traumi.
In accordo con un secondo aspetto della presente invenzione, viene fornita una macchina di collegamento tra una unità di carico ed una unità di scarico.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative (come quella illustrata nelle figure 5-7), la macchina 20 di collegamento è disposta tra una pressa 21 ceramica (una unità di carico) ed una linea 22 di trasporto (una unità di scarico). In particolare, la macchina 20 comprende un convogliatore 1 a rulli.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative (come quelle illustrate nelle figure 5-7), la macchina 20 di collegamento è una macchina per collegare una pressa 21, provvista di stampi 29, per la produzione di articoli AR dell’industria ceramica ad una linea di trasporto per tali articoli AR, in particolare per piastrelle, più in particolare piastrelle crude.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la macchina 20 comprende una unità 23 di rotazione (una unità di trattamento) degli articoli AR (piastrelle pressate crude) da convogliare in uscita dalla pressa 21 ceramica. In particolare, la macchina 20 comprende anche una rulliera 24 di scarico (provvista di rulli) atta allo smistamento degli articoli AR ruotati. Secondo alcune forme d’attuazione non limitative e non illustrate, la rulliera 24 è definita come il convogliatore 1 descritto in accordo con il primo aspetto della presente invenzione.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative (come quella illustrata nelle figure 5-6), gli articoli AR (piastrelle), qualunque sia il formato, escono dalla pressa 21 ceramica (per tramite di uno spingitore non illustrato), vengono convogliati dal convogliatore 1 a rulli all’interno dell’unità 23 di rotazione. L’unità 23 di rotazione ruota su sé stesso (ribalta) l’articolo AR (o ciascun articolo AR) disposto al suo interno. Una volta ruotato l’articolo AR, l’unità 23 di rotazione convoglia l’articolo AR sulla rulliera 24 di scarico, che a sua volta lo convoglia alla linea 22 di trasporto.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, i rulli della rulliera 24 di scarico ed i rulli 3, 5 del convogliatore1 a rulli, si muovono a velocità angolari regolabili. In particolare, i rulli della rulliera 24 di scarico si muovono con velocità angolari minori rispetto a quelle dei rulli 3, 5 del convogliatore 1 a rulli. In tal modo, è possibile sfruttare la rulliera 24 di scarico come magazzino (buffer) temporaneo per i formati più piccoli.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, i rulli della rulliera 24 di scarico hanno velocità angolari differenti tra loro, in particolare decrescenti. In tal modo, i rulli della rulliera 24 di scarico consentono un rallentamento progressivo degli articoli AR presenti sulla rulliera 24 di scarico, migliorandone la capacità come magazzino (buffer) temporaneo per i formati più piccoli.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, al fine di consentire agevolmente manutenzioni e cambi formato (che necessitano di spazio antistante alla pressa 21 ceramica), la macchina 1 di collegamento comprende un sistema 25 di disimpegno atto a movimentare il convogliatore 1 a rulli da una posizione di ingombro (illustrata nelle figure 5 e 6) ad una posizione di disimpegno (illustrata nella figura 7).
In particolare la posizione di ingombro è sostanzialmente orizzontale e la posizione di disimpegno è sostanzialmente verticale.
In particolare, il primo sistema 25 di disimpegno è atto a movimentare il convogliatore 1 a rulli tramite una rotazione attorno ad un asse A1 trasversale al percorso A1 di convogliamento. Più in particolare, la rotazione attorno all’asse A1 avviene tramite dei collegamenti articolati (come quelli illustrati nelle figure 5-7) tra il sistema 25 di disimpegno ed il convogliatore 1.
La riduzione dell’ingombro qui sopra descritta viene implementata con particolare facilità riducendo la lunghezza del convogliatore 1 a rulli (cioè movimentando la rulliera 2 tramite il sistema 7 attuatore lontano dalla pressa 21 ceramica). In questo modo, si libera il convogliatore 1 a rulli dagli ingombri 27 che generalmente sono causati dalla pressa ceramica e dalle protezioni (paratie, schermi, ecc.) necessarie a salvaguardia degli operatori, consentendo quindi la rotazione del convogliatore 1 a rulli.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, al fine di consentire agevolmente manutenzioni e movimenti della macchina, la macchina 1 di collegamento comprende un sistema 26 di disimpegno atto a movimentare la rulliera 24 di scarico da una posizione di ingombro (illustrata nelle figure 5 e 6) ad una posizione di disimpegno (illustrata nella figura 7). In particolare, la posizione di ingombro è sostanzialmente orizzontale e la posizione di disimpegno è sostanzialmente verticale.
In particolare, il sistema 26 di disimpegno è atto a movimentare la rulliera 24 di scarico tramite una rotazione attorno ad un asse A2 trasversale al percorso P di convogliamento. Più in particolare, la rotazione attorno all’asse A2 avviene tramite dei collegamenti articolati (come quelli illustrati nelle figure 5-7) tra il sistema 26 di disimpegno e la rulliera 24 di scarico.
In accordo con un terzo aspetto della presente invenzione, viene fornito un impianto 28 per la produzione di articoli AR, comprendente un convogliatore 1 a rulli come sopra descritto in accordo con il primo aspetto della presente invenzione. In particolare, l’impianto 28 comprende una macchina 20 di collegamento in accordo con il secondo aspetto della presente invenzione.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative (come quelle illustrate nelle figure 5-7), l’impianto 28 è un impianto per la produzione di articoli AR dell’industria ceramica, in particolare per la produzione di piastrelle, più in particolare piastrelle crude.
In accordo con un quarto aspetto della presente invenzione, viene fornito un metodo per l’allungamento di un convogliatore a rulli, in particolare un convogliatore 1 a rulli del tipo precedentemente descritto.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il metodo comprende una fase di spostamento, durante la quale il sistema 7 attuatore movimenta la rulliera 2 di una certa distanza DC nella direzione D sostanzialmente parallela al percorso di convogliamento.
Il metodo comprende una fase di allungamento, durante la quale il sistema 6 attuatore movimenta i rulli 5 in maniera da variare la lunghezza L del percorso P di convogliamento (e del convogliatore 1) modificando, a valle o a monte della rulliera 2, il numero dei rulli 5 lungo il percorso P di convogliamento.
Secondo alcune forme di attuazione non limitative (come illustrato nelle figure 1-4), durante la fase di allungamento, il sistema 6 attuatore movimenta anche i rulli 3 (tramite il citato elemento di collegamento).
Secondo altre forme di attuazione non limitative e non illustrate, il metodo comprende una fase di spostamento, durante la quale il sistema 7 attuatore (indipendente) movimenta la rulliera 2 di una certa distanza DC nella direzione D sostanzialmente parallela al percorso di convogliamento. Vantaggiosamente ma non necessariamente, durante la fase di allungamento, il sistema 6 attuatore movimenta i rulli 5 di una distanza sostanzialmente uguale alla distanza DC.
In questi casi, vantaggiosamente ma non necessariamente, in particolare durante un cambio formato (sostituzione dello stampo con uno di dimensione diversa), la fase di allungamento e la fase di spostamento avvengono sostanzialmente contemporaneamente. In questo modo si ottiene un risparmio di tempo.
Secondo alcune forme di attuazione non illustrate, la rulliera 2 si trova a valle rispetto al dispositivo 4 di allungamento; di conseguenza, il numero dei rulli 5 viene modificato a valle della rulliera 2.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative (come quella illustrata nelle figure 3 e 4), la direzione D è opposta alla rulliera 26 di scarico. In altre parole, la rulliera 2 viene mossa in direzione D opposta al flusso degli articoli AR (che va dalla pressa 21 ceramica alla linea 22 di trasporto).
Secondo alcune forme di attuazione non limitative, il metodo comprende una fase, precedente alla fase di allungamento, in cui viene impostata, in particolare tramite software, la distanza DC della quale il sistema 6 attuatore deve movimentare il dispositivo 4 di allungamento (in particolare, i rulli 5; in aggiunta o in alternativa, i rulli 3; più precisamente, l’elemento di trasmissione allungato).
Secondo altre forme di attuazione non limitative, il metodo comprende una fase, precedente alla fase di allungamento ed alla fase di spostamento, in cui viene impostata, in particolare tramite software, la distanza DC della quale il sistema 6 attuatore ed il sistema 7 attuatore indipendentemente movimentano rispettivamente il dispositivo 4 di allungamento (in particolare, i rulli 5; più precisamente, l’elemento di trasmissione allungato) e la rulliera 2.
Secondo alcune forme di attuazione non limitative, la distanza DC viene impostata direttamente, ovvero selezionando tramite una interfaccia uomo-macchina (HMI) la distanza DC stessa.
Secondo altre forme di attuazione non limitative, la distanza DC viene impostata indirettamente, ovvero selezionando il numero di rulli 5 che si intendono aggiungere al percorso P di convogliamento a valle della rulliera 2, oppure selezionando la variazione di formato. In quest’ultimo caso, il convogliatore 1 a rulli elabora automaticamente (tramite una unità di controllo) il numero di rulli ottimale da aggiungere/rimuovere al/dal percorso P di convogliamento.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative (come quelle illustrate nelle figure allegate), al variare del numero di rulli 5 che il dispositivo 4 di allungamento aggiunge al percorso P di convogliamento, corrisponde un opportuno movimento della rulliera 2, generato dal sistema 7 attuatore, lungo le guide 9.
Benché l’invenzione sopra descritta faccia particolare riferimento ad un esempio di attuazione ben preciso, essa non è da ritenersi limitata a tale esempio di attuazione, rientrando nel suo ambito tutte quelle varianti, modifiche o semplificazioni che risulterebbero evidenti al tecnico esperto del settore, quali ad esempio: l’aggiunta di ulteriori attuatori, l’utilizzo su un altro tipo di macchina diversa, l’utilizzo su una linea diversa da una per l’industria ceramica, l’utilizzo di sistemi attuatori diversi da quelli citati, ecc.
La presente invenzione, presenta molteplici vantaggi. Innanzitutto, consente di aumentare la flessibilità di un convogliatore, adattandolo alla macchina produttrice che lo precede e svincolandolo dall’utilizzo di rulli rimovibili manualmente, i quali sono complessi da installare e dispendiosi, specialmente in termini di tempo. Inoltre, l’allungamento o l’accorciamento del convogliatore avviene in maniera automatica, riducendo sensibilmente i tempi nel caso di manutenzione o cambio formato (cambio dello stampo nel caso di una pressa ceramica posta a monte del convogliatore). Infine, il fatto che il convogliatore a rulli sia anche retraibile, consente di liberare il convogliatore stesso dagli ingombri di una pressa ceramica, e quindi di poterlo ruotare al fine di liberare spazio per operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria o di sostituzione di uno stampo, evitando l’utilizzo di soluzioni meccanicamente complesse e dispendiose come quella descritta nel brevetto italiano n. 1342160.

Claims (17)

1) Convogliatore (1) a rulli per convogliare degli articoli lungo un percorso (P) di convogliamento di lunghezza (L) variabile; il convogliatore comprendendo: una rulliera (2), la quale è dotata di una pluralità di primi rulli (3) ed è atta a convogliare gli articoli lungo almeno un tratto del percorso (P) di convogliamento; un dispositivo (4) di allungamento provvisto di secondi rulli (5); il convogliatore (1) a rulli essendo caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un primo sistema (6) attuatore per movimentare almeno parte dei secondi rulli (5) in maniera da variare la lunghezza (L) del percorso (P) di convogliamento e del convogliatore (1) modificando, a valle o a monte della rulliera (2), il numero dei secondi rulli (5) lungo il percorso (P) di convogliamento.
2) Convogliatore (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente un secondo sistema (7) attuatore atto a muovere la rulliera (2) in una direzione (D) sostanzialmente parallela al percorso (P) di convogliamento.
3) Convogliatore (1) secondo la rivendicazione 2, in cui il secondo sistema (7) attuatore comprende il primo sistema (6) attuatore ed in particolare un elemento di collegamento con la rulliera (2) per trasferire il moto alla rulliera (2) stessa.
4) Convogliatore (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui i primi rulli (3) definiscono un piano (CP) di convogliamento; il primo sistema (6) attuatore essendo atto a movimentare almeno parte dei secondi rulli (5) tra una posizione di riposo al difuori del piano (CP) di convogliamento ed una posizione di lavoro disposta sostanzialmente sul piano (CP) di convogliamento; in particolare, il primo sistema (6) attuatore è atto portare i secondi rulli (5) al percorso (P) di convogliamento, più in particolare alla posizione di lavoro, lungo rispettivi percorsi di trasferimento presentanti almeno un tratto comune.
5) Convogliatore (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo sistema (6) attuatore comprende un motore (10) elettrico connesso meccanicamente ai secondi rulli (5) del dispositivo (4) di allungamento.
6) Convogliatore (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui i secondi rulli (5) presentano, ciascuno, un rispettivo albero (11); il primo sistema (6) attuatore comprende almeno un elemento di trasmissione allungato provvisto di sedi, all’interno delle quali sono inseriti gli alberi (11) dei secondi rulli; l’elemento di trasmissione allungato essendo atto almeno parzialmente a supportare i secondi rulli (5).
7) Convogliatore (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui i primi rulli (3) presentano, ciascuno, un rispettivo albero (11); il primo sistema (6) attuatore comprende almeno un elemento di trasmissione allungato; l’elemento di trasmissione allungato essendo atto almeno parzialmente a supportare (almeno) il primo rullo (3) più vicino ai secondi rulli (5).
8) Convogliatore (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente un terzo sistema (14) attuatore atto a far ruotare su sé stessi i secondi rulli (5) disposti lungo il percorso (P) di convogliamento; in particolare, i secondi rulli (5) presentano, ciascuno, un rispettivo albero (11), il quale è dotato ad almeno un’estremità (12), di una boccola (16) dentata; in particolare, il terzo sistema (14) attuatore comprende una elemento alveolato motorizzato che trasmette, tramite accoppiamento meccanico tra l’elemento alveolato e le boccole (16) dentate, un moto rotativo ai secondi rulli (5) disposti lungo il percorso (P) di convogliamento.
9) Convogliatore (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente un quarto sistema (17) attuatore atto a far ruotare su sé stessi i primi rulli (3); in particolare, i primi rulli (3) presentano, ciascuno, un rispettivo albero (11), il quale è dotato ad almeno un’estremità (12) di una boccola (18) liscia; in particolare, il quarto sistema (17) attuatore comprende una cinghia (19) motorizzata che trasmette un moto rotativo tramite attrito tra la cinghia (19) e la boccola (18) liscia di ciascun primo rullo (3) della rulliera (2).
10) Convogliatore (1) a rulli secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui il passo fra i primi rulli (3) e fra i secondi rulli (5) disposti lungo il percorso (P) di convogliamento, è sostanzialmente costante.
11) Macchina (20) di collegamento tra una unità di carico ed una unità di scarico, comprendente un convogliatore (1) a rulli secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti.
12) Macchina (20) di collegamento secondo la rivendicazione 10, comprendente una unità di trattamento dell’articolo da convogliare ed in particolare una rulliera (24) di scarico per lo smistamento degli articoli trattati.
13) Macchina (20) di collegamento secondo le rivendicazioni 10 o 11, e comprendente un primo sistema (25) di disimpegno atto a movimentare il convogliatore (1) a rulli da una posizione di ingombro ad una posizione di disimpegno; in particolare la posizione di ingombro è sostanzialmente orizzontale e la posizione di disimpegno è sostanzialmente verticale; in particolare, il primo sistema (25) di disimpegno è atto a movimentare il convogliatore (1) a rulli tramite una rotazione attorno ad un asse (A1) trasversale al percorso (P) di convogliamento.
14) Macchina (20) di collegamento secondo la rivendicazione 11, e comprendente un secondo sistema (26) di disimpegno atto a movimentare la rulliera (24) di scarico da una posizione di ingombro ad una posizione di disimpegno, in particolare la posizione di ingombro è sostanzialmente orizzontale e la posizione di disimpegno è sostanzialmente verticale; in particolare, il secondo sistema (26) di disimpegno è atto a movimentare la rulliera (24) di scarico tramite una rotazione attorno ad un asse (A2) trasversale al percorso (P) di convogliamento.
15) Impianto per la produzione di articoli, comprendente un convogliatore (1) a rulli secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9; in particolare, l’impianto comprende una macchina (20) di collegamento secondo una qualunque delle rivendicazioni da 10 a 13.
16) Metodo per l’allungamento di un convogliatore (1) a rulli per convogliare degli articoli attraverso almeno parte di un percorso (P) di convogliamento di lunghezza (L) variabile; il convogliatore (1) a rulli comprendendo una rulliera (2) disposta in corrispondenza di una prima unità di lavorazione e dotata di una pluralità di primi rulli (3) atti a convogliare gli articoli attraverso almeno parte del percorso (P) di convogliamento; il convogliatore (1) comprendendo anche un dispositivo (4) di allungamento disposto in corrispondenza di una seconda unità di lavorazione e dotato di secondi rulli (5), un primo sistema (6) attuatore che movimenta i secondi rulli (5); il metodo comprende: una fase di allungamento, durante la quale il primo sistema (6) attuatore movimenta i secondi rulli (5) in maniera da variare la lunghezza (L) del percorso (P) di convogliamento e del convogliatore (1) modificando, a valle o a monte della rulliera, il numero dei secondi rulli (5) lungo il percorso (P) di convogliamento.
17) Metodo per l’allungamento di un convogliatore secondo la rivendicazione 15, in cui il convogliatore (1) a rulli è del tipo rivendicato nelle rivendicazioni da 1 a 9.
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