IT201800002345A1 - Cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale e metodo di assemblaggio di detta cerniera elastica a detta montatura - Google Patents

Cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale e metodo di assemblaggio di detta cerniera elastica a detta montatura Download PDF

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Description

CERNIERA ELASTICA PER LA MONTATURA IN PLASTICA DI UN OCCHIALE E METODO DI ASSEMBLAGGIO DI DETTA CERNIERA ELASTICA ALLA MONTATURA DI UN OCCHIALE
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione concerne una cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale ed un metodo per l’assemblaggio di detta cerniera elastica alla montatura di un occhiale secondo il preambolo delle rivendicazioni principali indipendenti.
La cerniera elastica di cui trattasi è vantaggiosamente destinata ad essere impiegata nella produzione di montature in plastica per occhiali ed in particolare è suscettibile di essere utilizzata in processi di produzione di montature mediante stampaggio in 3D, in cui la cerniera è incassata all'interno delle stesse montature.
Pertanto, la cerniera oggetto della presente invenzione si inserisce nel settore industriale dell'occhialeria ovvero della produzione di occhiali e di accessori e componenti per occhiali.
Stato della tecnica
Tradizionalmente nel settore dell’occhialeria le cerniere sono impiegate per articolare le astine al frontale di una montatura.
Ciascuna cerniera è solitamente formata da due elementi di snodo, imperniati tra loro, di cui, rispettivamente, un primo elemento è fissato ad un’astina ed un secondo elemento è fissato ad una porzione laterale del frontale della montatura (noto anche, nel gergo tecnico del settore, con il termine di “musetto”).
Funzionalmente, le cerniere consentono alle astine di ruotare tra una posizione chiusa, in cui sono raccolte sul frontale dell’occhiale, ed una posizione aperta, in cui assumono una posizione sostanzialmente ad angolo retto rispetto al frontale atta a consentirne l’impiego sul viso dell’utente.
In particolare, la presente invenzione si riferisce a cerniere del tipo noto cosiddette “elastiche”, ovvero a cerniere che consentono di spostare le astine tra le suddette posizioni vincendo una forza di contrasto esercitata da un dispositivo elastico a molla associato alla cerniera.
Le cerniere elastiche consentono alle astine di raggiungere anche un'ulteriore posizione, che si trova oltre alla posizione di apertura e che consente all'utente di indossare più comodamente gli occhiali. Una volta che l’occhiale è indossato, le astine possono essere rilasciate sulla testa dell’utente per esercitare su di essa una leggera pressione. Tale leggera pressione consente di fare aderire le astine saldamente alla testa garantendo una migliore calzata degli occhiali in molte condizioni di utilizzo.
Più in dettaglio sono note, ad esempio dalla domanda di brevetto IT2015PD00050, cerniere elastiche che comprendono un corpo scatolare che viene inserito a pressione in una sede ricavata nell’astina così da creare un accoppiamento per ancoraggio tra dei previsti elementi di ritegno esternamente sporgenti dal corpo scatolare e lo stesso materiale plastico di cui è composta l'astina.
Tali elementi di ancoraggio garantiscono la ritenzione meccanica del corpo scatolare all’interno della sede praticata nell'astina.
Sono inoltre note montature per occhiali realizzate mediante processi di stampaggio tridimensionali a partire da idonei materiali plastici quali ad esempio ad esempio: acrilonitrile butadiene stirene (ABS), acrilonitrile stirene acrilato (ASA), policarbonato (PC), policarbonato acrilonitrile butadiene stirene (PC-ABS), nylon, nylon caricato al carbonio (Nylon CF) o ancora resine liquide come foto polimeri e resine per la stereografia al laser. L’inconveniente principale delle resine polimeriche utilizzabili nei processi di stampaggio tridimensionale è che non presentano la caratteristica meccanica del ritorno elastico con valori paragonabili a quelli dei materiali tradizionalmente impiegati nel campo dell’occhialeria come ad esempio acetato. Il ridotto ritorno elastico di tali materiali plastici impiegabili per la stampa in tre dimensioni ha l’inconveniente di non permettere alle cerniere elastiche di ancorarsi saldamente all’astina.
In altre parole e più chiaramente, gli elementi di ritegno esternamente sporgenti del corpo scatolare delle cerniere elastiche, quando quest’ultimo viene inserito nella sede dell’astina, strisciano lungo le pareti della sede spostando il materiale plastico che la definisce e deformando in maniera permanente la sagoma della stessa sede. Tale circostanza impedisce agli elementi di ritegno esternamente sporgenti di esercitare la loro azione di ancoraggio sulla superficie della sede non trovando più il materiale plastico su cui fare presa.
Pertanto, un importante inconveniente delle cerniere elastiche che prevedono l’impegno forzato dei corpi scatolari nelle sedi delle astine è di non poter garantire un impegno meccanico soddisfacente nel caso in cui le astine siano ottenute con la tecnica di stampaggio in tre dimensioni, data la scarsa elasticità delle plastiche impiegate nella stessa tecnica di stampaggio in tre dimensioni.
Inoltre, un ulteriore inconveniente che si riscontra per le cerniere elastiche destinate ad essere montate su astine ottenute con la tecnica di stampaggio in tre dimensioni, risiede nel fatto che tale tecnica produttiva comporta imprecisione nella produzione delle astine ovvero richiede tolleranze dimensionali molto elevate che male si prestano a montare su tali astine cerniere elastiche che invece richiedono tolleranze molto piccole per garantire una ottimale ritenzione meccanica.
Associare il corpo scatolare di una cerniera elastica ottenuto in acciaio con grande precisione, ad una sede di una astina in plastica ottenuta con tolleranze elevate e variabili non permette un ancoraggio sicuro.
In pratica quello che si ottiene utilizzando cerniere ad incasso di tipo noto con plastiche destinate a processi di produzione con stampanti in tre dimensioni, è il contrario di quello che si vorrebbe ottenere, ovvero: un difficile inserimento della cerniera ed una sua facile estrazione data l’assenza degli elementi di aggancio che sono stati trafilati durante l’inserimento.
Presentazione dell’invenzione
In questa situazione, il problema alla base della presente invenzione è quello di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota sopra citata, mettendo a disposizione una cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale che consenta di essere montata anche su montature per occhiali realizzate con processo di stampa in tre dimensioni garantendo un ottimale ancoraggio degli elementi di snodo della cerniera alla stessa montatura.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale che sia di facile e veloce installazione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale che sia costruttivamente semplice, ed operativamente del tutto affidabile.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un metodo per l’assemblaggio di una cerniera elastica alla montatura di un occhiale che possa essere eseguito anche in caso di montature realizzate con processi di stampaggio in tre dimensioni garantendo un ottimale ancoraggio degli elementi di snodo della cerniera alla stessa montatura.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano alcune forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:
− la fig.1 mostra una cerniera elastica per montature in plastica di occhiali secondo la presente invenzione montata a collegamento di una astina e di un frontale di una montatura, illustrati solo in parte e con l’astina in posizione aperta;
− la fig.2 mostra una vista in esploso di un particolare della cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la presente invenzione, relativo ad un primo elemento di snodo, in accordo con una prima forma realizzativa;
− la fig.3 mostra una vista in pianta del primo elemento di snodo di figura 2;
− la fig.4 mostra una vista parzialmente in sezione del primo elemento di snodo di figura 3, effettuata lungo la traccia IV-IV di figura 3;
− la fig. 5 mostra una vista prospettica di un particolare della cerniera elastica secondo la presente invenzione relativo ad un corpo espansore;
− la fig.6 mostra una vista laterale del corpo espansore di figura 5;
− la fig.7 mostra una prima vista prospettica di un particolare della cerniera elastica secondo la presente invenzione relativo ad un corpo di ancoraggio;
− la fig.8 mostra una vista laterale del corpo di ancoraggio di figura 7;
− la fig.9 mostra una seconda vista prospettica del corpo di ancoraggio di figura 7; − la fig.10 mostra una vista prospettica di un particolare della cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la presente invenzione, relativo al primo elemento di snodo, in accordo con una seconda forma realizzativa;
− la fig.11 mostra una vista laterale del primo elemento di snodo di figura 10;
− la fig.12 mostra una vista parzialmente in sezione del primo elemento di snodo di figura 11 effettuata secondo la traccia XII-XII di figura 11;
− la fig. 13 mostra una vista prospettica di un particolare della cerniera elastica secondo la presente invenzione in accordo con la seconda forma realizzativa di figura 10 e relativo ad un corpo espansore;
− la fig.14 mostra una vista laterale del corpo espansore di figura 13;
− la fig.15 mostra una vista prospettica del corpo espansore di figura 14;
− la fig. 16 mostra una vista prospettica di un particolare della cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la presente invenzione, relativo al primo elemento di snodo, in accordo con una terza forma realizzativa;
− la fig.17 mostra una vista laterale del primo elemento di snodo di figura 16;
− la fig. 18 mostra una vista parzialmente in sezione dell’assieme di figura 16 secondo la traccia XVIII-XVIII di figura 17;
− la fig. 19 mostra una vista prospettica di un particolare della terza forma realizzativa della cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la presente invenzione, relativo alla porzione di testa di un elemento maschio del primo elemento di snodo;
− la fig. 20 mostra una seconda vista prospettica della porzione di testa dell’elemento maschio di figura 19;
− la fig.21 mostra una vista in pianta della porzione di testa dell’elemento maschio di figura 19;
− la fig. 22 mostra una vista prospettica in esploso di un particolare della cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la presente invenzione, relativo al primo elemento di snodo, in accordo con una quarta forma realizzativa;
− la fig. 23 mostra il particolare di figura 22 in una vista prospettica con le parti assiemate;
− la fig. 24 mostra una ulteriore vista prospettica del primo elemento di snodo di figura 23;
− la fig.25 mostra una vista laterale del primo elemento di snodo di figura 24;
− la fig.26 mostra una vista parzialmente in sezione dell’assieme di figura 25 secondo la traccia XXVI-XXVI di figura 25;
− la fig. 27 mostra una vista prospettica di un particolare della quarta forma realizzativa della cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la presente invenzione, relativo alla porzione di testa di un elemento maschio del primo elemento di snodo;
− la fig. 28 mostra una secondo vista prospettica della porzione di testa dell’elemento maschio di figura 27;
− la fig.29 mostra una vista in pianta della porzione di testa dell’elemento maschio di figura 27;
− le figg. 30 e 31 mostrano due momenti in successione di una fase di inserimento del primo elemento di snodo nell’astina del metodo di assemblaggio di una cerniera elastica alla montatura di un occhiale secondo la presente invenzione, illustrata con alcune parti in trasparenza per meglio evidenziarne altre;
− la fig. 32 mostra una fase in cui un corpo di ancoraggio del primo elemento di snodo giunge in battuta su un fine corsa di una sede ricavata nell’astina, in accordo con il metodo di assemblaggio di una cerniera elastica alla montatura di un occhiale secondo la presente invenzione, illustrata con alcune parti in trasparenza per meglio evidenziarne altre;
− le figg. 33 e 34 mostrano una fase di espansione di un corpo di ancoraggio del primo elemento di snodo del metodo di assemblaggio di una cerniera elastica alla montatura di un occhiale secondo la presente invenzione, illustrata con alcune parti in trasparenza per meglio evidenziarne altre;
− la fig.35 mostra un particolare ingrandito della figura 34;
− la fig. 36 mostra una fase finale in cui il corpo espansore del primo elemento di snodo giunge nella prevista posizione operativa in accordo con il metodo di assemblaggio di una cerniera elastica alla montatura di un occhiale secondo la presente invenzione, illustrata con alcune parti in trasparenza per meglio evidenziarne altre.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento agli uniti disegni è stata indicata nel suo complesso con 1 la cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale oggetto della presente invenzione.
La cerniera elastica 1, secondo la presente invenzione, è destinata alla realizzazione di montature per occhiali di tipo sia tradizionale che sportivo ed è atta ad articolare, in modo di per sé noto, reciprocamente tra loro un'astina 2 rispetto ad un musetto 3 di una montatura per occhiali.
Più in dettaglio, la cerniera elastica 1 secondo l'invenzione potrà essere impiegata su di una montatura realizzata in plastica ad esempio in una resina cellulosica come ad esempio Acetato di cellulosa, Optyl, poliammide, Nylon e policarbonato ovvero anche vantaggiosamente materie plastiche utilizzate in processi di stampaggio tridimensionale.
La montatura di per sé stessa non forma tuttavia oggetto di una specifica rivendicazione e pertanto verrà descritta qui di seguito solo sommariamente essendo ben noti, ad un tecnico del settore, i suoi principi costruttivi.
Più in dettaglio, la montatura è vantaggiosamente formata, in modo di per sé del tutto tradizionale, da un frontale, che supporta una coppia di lenti, collegate nella parte centrale da un ponte, suscettibile di poggiare sul naso dell’utente, e da una coppia di astine 2 imperniate mediante cerniere elastiche 1 ai lati del frontale e, più precisamente, a due sue porzioni laterali rivolte verso la parte posteriore dell’occhiale e note nel gergo tecnico del settore con il termine di musetto 3.
In particolare, la cerniera 1 secondo la presente invenzione è di tipo elasticizzato, ovvero atta a permettere una extracorsa in apertura delle astine 2 con richiamo elastico volto a consentire di indossare agevolmente gli occhiali e volto a garantire una migliore calzata degli stessi una volta indossati sulla testa dell’utente.
Funzionalmente, le astine 2 possono spostarsi, grazie alle suddette cerniere elastiche 1, in modo di per sé del tutto tradizionale, tra una posizione di chiusura, in cui sono raccolte sul frontale dell’occhiale, una posizione di apertura, in cui assumono una posizione sostanzialmente ad angolo retto rispetto al frontale dell’occhiale, ed una posizione di extra-corsa, in cui sono forzate oltre la suddetta posizione di apertura.
La cerniera elastica 1 comprende, in modo di per sé stesso del tutto tradizionale, due elementi di snodo, di cui un primo elemento di snodo 4 è meccanicamente impegnabile in una sede 100 ricavata in un primo componente in plastica di un occhiale, che in particolare in accordo con l'esempio delle allegate figure è costituito da un’astina 2 della montatura, ed un secondo elemento di snodo 5 è meccanicamente associabile ad un secondo componente di un occhiale, che in particolare in accordo con l'esempio delle allegate figure è costituito dal frontale 3 della montatura. Nel seguito si farà riferimento alla soluzione preferita delle allegate figure in cui il primo componente in plastica della montatura è appunto costituito da un'astina 2 ed il secondo componente in plastica è costituito dal musetto 3 della montatura potendosi tuttavia prevedere forme realizzative ove i due componenti sono invertiti senza per questo uscire dall'ambito di protezione della presente privativa.
La sede 100 è ricavata nell’astina 2 longitudinalmente entro la sua matrice plastica, a partire da una sua faccia anteriore 20 mantenuta in battuta contro una faccia posteriore 30 del musetto 3 da un elemento elastico 8 descritto nel seguito.
Vantaggiosamente la sede 100 individua una superficie di fondo 103, due superfici laterali 104 sostanzialmente verticali e due superfici orizzontali 105 poste a collegamento delle superfici laterali 104.
Il secondo elemento di snodo 5 è ad esempio ottenuto in modo di per sé del tutto tradizionale con due spallamenti paralleli fissati al musetto dell’occhiale (ad esempio ricavati in corpo unico nella plastica del musetto) mediante una base comune e provvisti di fori contraffacciati per l’inserimento di un perno 6.
Il primo elemento di snodo 4 è preferibilmente realizzato in metallo, mentre il secondo elemento di snodo 5 è, in questa specifica variante realizzativa, ricavato dal pezzo nel materiale plastico del musetto 3, ed è pertanto in corpo unico con quest’ultimo. Nulla impedisce comunque di poter prevedere il secondo elemento di snodo 5 come un elemento separato in materiale metallico, che andrà poi affogato nel musetto 3 in plastica dell’occhiale. Primo e secondo elemento di snodo 4 e 5 sono poi reciprocamente imperniati tra loro mediante il perno di cerniera 6 con asse X trasversale, rispetto all’asse di sviluppo prevalente Y dell’astina 2, ad esempio costituito da una vite.
Il secondo elemento di snodo 5 è quindi girevolmente accoppiato al primo elemento di snodo 4 in modo del tutto tradizionale mediante un perno di cerniera indicato con 6.
Più in dettaglio, in accordo con le caratteristiche generali e di per sé note di una cerniera elastica 1, il primo elemento di snodo 4 comprende un elemento maschio 40, suscettibile di scorrere entro la sede 100 dell'astina 2 e dotato di sviluppo prevalente secondo un asse Y sostanzialmente parallelo a quello dell'astina 2.
L’elemento maschio mobile 40 è dotato di una porzione di testa 410, e di una porzione astiforme 420.
La porzione di testa 410 è suscettibile di estendersi almeno parzialmente al di fuori della sede 100 dell'astina 2 per consentire a tale porzione di testa 410, di accoppiarsi girevolmente mediante il perno 6 al secondo elemento di snodo 5.
Più in dettaglio, vantaggiosamente la porzione di testa 410 individua due porzioni, una porzione esternamente aggettante 412 ed una porzione di collo 413.
La porzione esternamente aggettante 412 della porzione di testa 410 si estende parzialmente al di fuori della sede 100 dell’astina 2, ed è provvista di un occhiello 414, destinato ad accoppiarsi girevolmente mediante il perno 6 al secondo elemento di snodo 5.
La porzione di collo 413 della porzione di testa 410, destinata ad essere inserita all’interno della sede 100, è preferibilmente sagomata con una forma prismatica ed è guidatamente inseribile almeno parzialmente in una omologa porzione della sede 100 dell’astina 2.
La porzione di collo 413 della porzione di testa 410 è vantaggiosamente sagomata a forma di parallelepipedo suscettibile di impegnarsi scorrevolmente nella omologa porzione della sede 100 della astina 2 lungo l’asse longitudinale Y, essendo impedite mediante tale impegno di forma rotazioni attorno a tale asse longitudinale Y dell’elemento maschio 40 nella sede 100. Chiaramente, nulla vieta che la sezione della porzione di collo 413 e della relativa porzione della sede 100 abbiano una forma poligonale, curvilinea o altre forme che possano garantire un impegno di forma che impedisca rotazioni relative indesiderate attorno all’asse Y.
La porzione astiforme 420 dell'elemento maschio 40 è suscettibile di inserirsi all’interno della porzione terminale 102 della sede 100 dell'astina 2 e si estende posteriormente alla porzione di testa 410 in sporgenza dalla sua faccia posteriore 411 fino alla terminazione allargata 421. Tale terminazione è vantaggiosamente allargata rispetto al diametro della restante porzione astiforme 420 grazie ad un elemento di terminazione costituito ad esempio dalla testa di una vite.
La porzione di testa 410 e la porzione astiforme 420 dell’elemento maschio 40 sono meccanicamente rigidamente collegati uno all’altro.
In particolare la porzione astiforme 420 è fissata posteriormente alla porzione di collo 413 della porzione di testa 410 dell’elemento maschio mobile 40.
Il rigido collegamento meccanico presente tra la porzione astiforme 420 e la porzione di testa 410 dell’elemento maschio 40 potrà essere ottenuto fissando un tratto iniziale 423 della porzione astiforme 420, opposto alla terminazione allargata 421, in un foro cieco 415 ricavato sulla faccia posteriore 411 della porzione di testa 410 dell’elemento maschio mobile 40.
Vantaggiosamente, il suddetto tratto iniziale 423 della porzione astiforme 420 è inserito nel foro cieco 415 ricavato sulla faccia posteriore 411 della porzione di testa 410 ed è trattenuto al suo interno mediante deformazione plastica di una o più piccole porzioni di materiale sulla porzione di testa 410. Tale deformazione di crimpatura porta la stessa porzione di materiale entro una depressione anulare prevista nel suddetto tratto iniziale 423 della porzione astiforme 420, e ricavato ad esempio tramite punzonatura, interferendo così con tale tratto iniziale 423 per spostamenti assiali, lungo l’asse Y, relativi tra le due porzioni 410 e 420 dell’elemento maschio mobile 40.
Diversamente, il tratto iniziale 423 della porzione astiforme 420 potrà essere meccanicamente fissato nel foro cieco 415 ricavato sulla faccia posteriore 411 della porzione di testa 410 mediante avvitamento, evitando così l’operazione di deformazione plastica di crimpatura.
In alternativa, si può pure ipotizzare di prevedere le due porzioni 410 e 420 dell’elemento maschio mobile 40 realizzate come un unico componente, in questo caso andando poi successivamente a ribattere la terminazione libera della porzione astiforme 420 per creare la terminazione allargata 421 ed evitando così laboriose operazioni di giunzione tra i due componenti 410 e 420.
Vantaggiosamente la terminazione allargata 421 è ottenuta tramite la testa di una vite avvitata nella porzione astiforme 420 dell’elemento maschio mobile 40.
Diversamente la terminazione allargata 421 è ottenuta mediante battitura della porzione astiforme 420 dell’elemento maschio mobile 40.
Il primo elemento di snodo 4 comprende inoltre un corpo di ancoraggio 7 dotato di una porzione di guida 74, ad esempio provvista di un foro passante 740, scorrevolmente accoppiata alla porzione astiforme 420, la quale vantaggiosamente attraversa il suddetto foro passante 740.
Tale foro passante è ad esempio sostanzialmente circolare ed è destinato ad accoppiarsi scorrevolmente con la porzione astiforme 420 dell’elemento maschio mobile 40 del primo elemento di snodo 4.
Pertanto, la porzione astiforme 420 dell’elemento maschio mobile 40 si muove scorrevolmente guidata con precisione all’interno della porzione di guida 74 del corpo di ancoraggio 7.
Vantaggiosamente la porzione di guida 74 del corpo di ancoraggio 7 ha forma sostanzialmente a parallelepipedo ed è dotata di una superficie posteriore 70 rivolta sostanzialmente verso la superficie di fondo 103 della sede 100 ricavata sull’astina 2 di due superfici laterali 71 sostanzialmente parallele (e verticali nella normale posizione d’uso dell’occhiale), di due superfici di collegamento 72 tra le suddette superfici laterali 71 sostanzialmente parallele (e orizzontali nella normale posizione d’uso dell’occhiale) e di una superficie anteriore 73 sostanzialmente rivolta verso la porzione di testa 410 dell’elemento maschio mobile 40.
La forma parallelepipeidale della porzione di guida 74 del corpo di ancoraggio 7 permette di evitare le rotazioni relative tra la sede 100 e il corpo di ancoraggio 7 stesso attorno l’asse principale Y dell’astina 2.
Il primo elemento di snodo 4 comprende inoltre un elemento elastico 8 interposto tra la terminazione allargata 421 della porzione astiforme 420 ed il corpo di ancoraggio 7 tra cui è posto compresso in battuta.
In accordo con l'idea alla base della presente invenzione, il corpo di ancoraggio 7 comprende inoltre almeno una porzione di trattenimento 75, la quale si sviluppa in aggetto dalla porzione di guida 74 verso la porzione di testa 410 dell'elemento maschio 40 ed è dotata di mezzi di ancoraggio 76 suscettibili di impegnarsi mediante rapporto di trattenimento alla parete interna della sede 100 dell'astina 2.
Inoltre, il primo elemento di snodo 4 comprende un corpo espansore 9 interposto tra la porzione di testa 410 dell'elemento maschio 40 ed il corpo di ancoraggio 7 e suscettibile di scorrere lungo la porzione astiforme 420 a partire da una posizione non operativa A, in cui non interferisce con il corpo di ancoraggio 7 fino al raggiungimento di una posizione operativa B, in cui interferisce con la porzione di trattenimento 75 del corpo di ancoraggio 7, espandendo tale porzione di trattenimento 75 esternamente verso la parete interna della sede 100 per impegnare i mezzi di ancoraggio 76 del corpo di trattenimento 75 del corpo di ancoraggio 7 al primo componente in plastica dell’occhiale.
Strutturalmente, la porzione di trattenimento 75 del corpo di ancoraggio 7 è sospinta dal corpo espansore 9 verso l'esterno dell'asse della porzione astiforme 420 così da essere suscettibile di impegnarsi nella materia plastica che forma l'astina 2. Tale condizione della cerniera elastica 1 è suscettibile di essere raggiunta in seguito ad uno scorrimento del corpo espansore 9 rispetto alla porzione di trattenimento 75 del corpo di ancoraggio 7 che lo porti ad incunearsi nella porzione di trattenimento allargandola.
Vantaggiosamente il corpo espansore 9 è dotato anch'esso di un foro passante attraversato dall’elemento astiforme 420 dell’elemento maschio mobile 40.
I mezzi di ancoraggio 76 che si impegnano in rapporto di trattenimento alle superfici interne della sede 100 agiscono preferibilmente sulle sue superfici orizzontali 105.
Vantaggiosamente anche la porzione di guida 74 del corpo di ancoraggio 7 è provvista sulle due superfici di collegamento 72 di mezzi di ancoraggio 76, i quali sono così suscettibili di impegnarsi in rapporto di trattenimento nella sede 100 dell'astina 2, ed in particolare nelle superfici orizzontali 105 della suddetta sede 100.
La penetrazione dei mezzi di ancoraggio 76 nel materiale dell'astina 2 a partire dalla superficie interna della sede 100, avviene attraverso una espansione radiale ovvero trasversale rispetto all'asse della porzione astiforme 420 dell'elemento maschio 40. Ciò consente, a seguito dell'inserimento del primo elemento di snodo 4 nell'astina 2, ai mezzi di ancoraggio 76 di impegnarsi nel materiale dell'astina 2 che non ha subito fino a quel momento deformazioni.
Più in dettaglio, tali mezzi di ancoraggio 76 sono destinati a penetrare all’interno del materiale di cui è composta l’astina 2 creandosi, mediante espansione, un alloggiamento.
Diversamente, in accordo con una ulteriore forma realizzativa non rappresentata nelle allegate figure, le superfici interne laterali 104 della sede 100 comprendono sporgenze formanti almeno una porzione a sottosquadra con le superfici orizzontali 105 della sede 100 stessa. I mezzi di ancoraggio 76 sono in questo caso destinati a impegnarsi in rapporto di forma con la porzione a sottosquadra senza penetrare all’interno del materiale costituente l’astina.
In accordo alle forme realizzative mostrate nelle allegate figure la porzione di trattenimento 75 è composta da due prime ali flessibili aggettanti 751, come sopra descritto, sostanzialmente parallele alle superfici di collegamento 72 del corpo di ancoraggio 7.
Vantaggiosamente pertanto l’impegno del corpo espansore 9 con il corpo di ancoraggio 7 permette di mantenere le prime ali flessibili aggettanti 751 della porzione di trattenimento 75 esternamente espanse e ancorate alle pareti interne della sede 100 dell’astina 2. Questa soluzione tecnica consente di ottenere un miglioramento notevole nella sicurezza dell’ancoraggio del corpo di ancoraggio 7 all’astina 2 e conseguentemente di tutta la cerniera elastica 1.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, la porzione di trattenimento 75 del corpo di ancoraggio 7 comprende almeno due prime ali flessibili 751 aventi esternamente associati i mezzi di ancoraggio 76. Tali prime ali 751 presentano la superficie interna sagomata a settore di cilindro per accoppiarsi meglio con una corrispondente forma preferibilmente cuneiforme del corpo espansore 9.
L'elemento elastico 8 è preferibilmente costituito da una molla elicoidale, montata coassialmente attorno alla porzione astiforme 420 dell’elemento maschio mobile 40 ed operativamente interposta tra la terminazione allargata 421 della porzione astiforme 420 e la faccia posteriore 70 della porzione di guida 74.
Vantaggiosamente, a tale scopo l’elemento elastico 8 ha una dimensione trasversale superiore a quella della porzione astiforme 420 e a quella del foro passante 740 praticato sulla porzione di guida 74 del corpo di ancoraggio 7, ed inferiore a quella della terminazione allargata 421 della porzione astiforme 420.
Grazie a tale caratteristica presentata dalla dimensione trasversale dell’elemento elastico 8, quest’ultimo è suscettibile di andare in battuta sulla terminazione allargata 421 e sulla superficie posteriore 70 dell’elemento di guida 74.
L’azione dell’elemento elastico 8 è volta a mantenere in spinta il corpo di ancoraggio 7 verso la porzione di testa 410 dell’elemento maschio mobile 40.
Operativamente, quando le astine 2 sono movimentate in rotazione attorno al perno 6, tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura od extra-apertura, ha luogo la parziale fuoriuscita dell’elemento maschio mobile 40 dalla sede 100 dell’astina 2 vincendo la forza di reazione dell’elemento elastico 8. Per raggiungere le posizioni di apertura e di extra-apertura, l’astina 2 si appoggia con la sua faccia anteriore 20 sugli spigoli della faccia posteriore 30 del musetto 3 spostando la posizione dell’asse trasversale X del perno 6 in allontanamento dalla sede 100 dell’astina 2, e quindi forzando l’elemento maschio 40 ad uscire dalla sede 100 contro l’azione dell’elemento elastico 8.
Operativamente, con il corpo espansore 9 in posizione operativa B le seconde ali flessibili aggettanti 94 vengono espanse esternamente verso le superfici interne della sede 100.
Il corpo espansore 9 definisce una parete anteriore 91, rivolta verso la porzione di testa 410 dell’elemento maschio 40 contro cui è destinata ad andare in battuta in posizione operativa B. Più in dettaglio, la parete anteriore 91 del corpo espansore 9 è destinata a contattare la faccia posteriore 411 della porzione di testa 410.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure dalle 16 alla 29, il corpo espansore 9 è in corpo unico con la porzione di testa 410 dell’elemento maschio 40 del primo elemento di snodo 4.
Diversamente, in accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure dalla 2 alla 15, il corpo espansore 9 è un elemento disgiunto dalla porzione di testa 410 dell'elemento maschio 40.
In accordo con quest'ultima forma realizzativa il corpo espansore 9 comprende un corpo anulare 93 contraffacciato alla porzione di testa 410 dell’elemento maschio 40 del primo elemento di snodo 4 e due o più seconde ali flessibili 94, ognuna delle quali si estende in aggetto dal corpo anulare 93, in direzione opposta rispetto alla porzione di testa 410. Le seconde ali flessibili 94 sono dotate di estremità libere con denti di aggancio 92, rivolti radialmente verso l'esterno, destinati ad impegnarsi mediante accoppiamento di forma in uno spallamento 77 del corpo di ancoraggio 7, quando il corpo espansore 9 è disposto nella suddetta posizione operativa B.
In accordo con tale forma realizzativa la porzione astiforme 420 dell'elemento maschio 40 presenta vantaggiosamente una depressione intermedia 425 suscettibile di ricevere, quando il corpo espansore 9 è disposto in una posizione intermedia tra la posizione non operativa A e la posizione operativa B, le estremità libere delle seconde ali flessibili 94. Così facendo le suddette estremità libere delle seconde ali flessibili 94 possono entrare, quando il corpo espansore 9 scorre verso la posizione operativa B dalla posizione non operativa A, all'interno del foro passante 740 previsto nella porzione di guida 74 del corpo di ancoraggio 7, flettendosi elasticamente verso l'asse della porzione astiforme 420 dell'elemento maschio 40 sospinte in tale direzione dall'interferenza contro la superficie interna di tale foro passante 740 della porzione di guida 74.
Non appena i denti di aggancio 92 delle seconde ali flessibili 94 trovano lo spallamento 77, in particolare anulare, del corpo di ancoraggio 7, ovvero al raggiungimento sostanzialmente della posizione operativa B del corpo di espansione 9, si estendono verso l'esterno impegnandosi ad esso meccanicamente e con ciò rendendo solidali il corpo di espansione 9 ed il corpo di ancoraggio 7. In tale posizione, come detto, il corpo di ancoraggio 7 è ancorato alla sede 100 dell'astina 2 grazie all'espansione della porzione di trattenimento 75 con i mezzi di ancoraggio 76 che affondano nel materiale dell'astina 2.
I mezzi di ancoraggio 76 sono vantaggiosamente costituiti da delle nervature appuntite con un crinale ortogonale rivolto verso la testa dell'elemento maschio 40 e con un crinale inclinato parzialmente rivolto verso la terminazione allargata 421 dell'elemento maschio 40.
Tale profilo rastremato delle nervature verso la suddetta terminazione allargata 421 comporta che il corpo di ancoraggio 7 sia favorito nell'ingresso della sede 100 dell'astina 2 e si impegni invece rispetto ad un movimento di uscita dalla sede dell'astina con tali nervature nel materiale plastico della stessa astina 2.
Vantaggiosamente, quando il corpo espansore 9 raggiunge la posizione operativa B, la porzione astiforme 420 dell'elemento maschio 40, nel tratto successivo alla depressione intermedia 425 verso la terminazione allargata 421, interferisce con le seconde ali flessibili 94 del corpo espansore 9 allargandole in impegno verso il suddetto spallamento 77 del corpo di ancoraggio 7. In tale posizione operativa B le seconde ali flessibili 94 del corpo espansore 9 risultano interposte a sandwich tra la porzione astiforme 420 dell'elemento maschio 40 e la superficie interna del foro passante 740 del corpo di ancoraggio 7.
Nel caso della forma realizzativa in cui il corpo espansore 9 è ottenuto in corpo unico con la porzione di testa 410 dell'elemento maschio 40, ovvero anche nel caso in cui sia ad esso impegnabile mediante nervature che si impegnano nel foro ceco 415 previsto nella porzione di testa 410 dell'elemento maschio 40, non vi è più l'esigenza di ancorare il corpo espansore 9 al corpo di trattenimento 7. Conseguentemente, il corpo espansore 9 si estende in aggetto dalla porzione di testa dell'elemento maschio 40 verso la terminazione allargata 421 della porzione astiforme 420 con una porzione finale avente funzione di cuneo e quindi ad esempio di forma sostanzialmente troncoconica, come illustrato in figura 22, oppure anche di forma sostanzialmente parallelepipediale come illustrato in figura 16.
In accordo con entrambe queste due forme realizzative, il corpo espansore 9 presenta un foro assiale passante attraversato dalla porzione astiforme 420 dell'elemento maschio 40.
Forma oggetto della presente invenzione anche un metodo di assemblaggio della cerniera elastica 1 come sopra descritta alla montatura di un occhiale e di cui, per semplicità di esposizione, verranno mantenuti i riferimenti numerici e la nomenclatura.
Il suddetto metodo è impiegabile per tutte le forme realizzative di cerniera elastica 1 per la montatura in plastica di un occhiale fin qui descritte allo scopo di assicurare la cerniera elastica 1 oggetto della presente invenzione alla montatura di un occhiale in modo semplice mediante un inserimento a pressione della cerniera elastica 1 nella sede 100 ricavata nell’astina di una montatura di un occhiale.
Secondo la presente invenzione il suddetto metodo prevede un pre-assemblaggio, come mostrato nell’esploso in figura 2, del primo elemento di snodo 4 in cui il corpo espansore 9, il corpo di ancoraggio 7 e l’elemento elastico 8 vengono montati scorrevolmente attorno la porzione astiforme 420 dell’elemento maschio mobile 40 e la porzione astiforme 420 viene permanentemente fissata, come precedentemente descritto, alla porzione di testa 410 dell’elemento maschio 40.
Alternativamente, in accordo alla forma realizzativa in cui la porzione di testa 410 e la porzione astiforme 420 dell’elemento maschio 40 siano in corpo unico, vengono dapprima scorrevolmente montati nella porzione astiforme 420 rispettivamente il corpo espansore 9, il corpo di ancoraggio 7 e l’elemento elastico 8 e successivamente viene realizzata la terminazione allargata 421 della porzione astiforme 420.
A questo punto, come mostrato in figura 30, il primo elemento di snodo 4 viene inserito, secondo il verso di inserimento V mostrato in figura 33, all’interno della sede 100 ricavata nell’astina 2 in una prevista fase iniziale di inserimento.
In seguito all’inserimento è prevista una fase, mostrata nella allegata figura 33, in cui grazie alla conformazione interna della sede 100 comincia ad esservi interferenza tra il corpo di ancoraggio 7 e le superfici orizzontali 105 della sede 100. Vantaggiosamente, tale interferenza è contenuta avendo la sede delle dimensioni comparabili a quelle del corpo di ancoraggio 7, in questo modo durante l’inserimento le pareti interne della sede 100 non vengono sostanzialmente modificate e l'inserimento è particolarmente agevole e non richiede elevate compressioni.
Vantaggiosamente la sede 100 è conformata in modo tale da permettere al corpo di ancoraggio 7 di andare in battuta in una fase intermedia del metodo, su degli appositi elementi di fine corsa 101 posizionati in modo tale che l’operazione di inserimento debba interrompersi. A tal fine la sede 100 prevede un restringimento oltre il quale può proseguire l'inserimento solo della porzione astiforme 420 dell’elemento maschio 40.
Tale restringimento prevede una dimensione trasversale di dimensioni comparabili alla la terminazione allargata 421 della porzione astiforme 420 in modo che quest’ultimo sia mobile scorrevolmente con precisione all’interno della sede 100.
A questo punto il corpo di ancoraggio 7 risulta bloccato e dunque il corpo espansore 9 prosegue la sua corsa in una prevista fase di espansione, verso l’interno della sede 100 penetrando all’interno della porzione di trattenimento 75 del corpo di ancoraggio 7. Man mano che penetra, come si può vedere in figura 34, il corpo espansore 9 determinata un allargamento (espansione) verso l’esterno della porzione di trattenimento 75 del corpo di ancoraggio 7 grazie al quale inizia la penetrazione dei mezzi di ancoraggio 76 nel materiale di cui è costituita l’astina 2 dell’occhiale.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione e mostrata nella figura 34 il metodo di assemblaggio prevede una fase finale, in cui la porzione di trattenimento 75 del corpo di ancoraggio 7 risulta completamente espansa e i mezzi di ancoraggio 76 completamente penetrati nell’astina 2 dell’occhiale così da ottenere un impegno mediante rapporto di trattenimento. Inoltre in questa situazione operativa, mostrata nella figura 35, la porzione di testa 410 dell’elemento maschio mobile 40 risulta in battuta sul corpo di ancoraggio 7.
La suddetta fase finale potrà prevedere, nel caso mostrato nelle allegate figure dalla 2 alla 15, in accordo alla forma realizzativa preferenziale, in cui il corpo espansore 9 sia provvisto di sporgenze 92, una fase di aggancio del corpo espansore 9 sul corpo di ancoraggio 7. In questo modo si ottiene un fissaggio solidale e permanente tra questi due corpi, visibile nella allegata figura 35, ottenendo che la porzione di trattenimento 75 del corpo di ancoraggio 7 rimanga sempre espansa e che i mezzi di ancoraggio 76 rimangano sempre impegnati con l’astina 2. In questo modo, per qualunque posizione dell’astina, ad esempio la posizione di chiusura, di apertura o di extra-apertura ovvero una qualsiasi posizione intermedia tra quelle appena citate, la porzione di trattenimento 75 del corpo di ancoraggio 7 rimane sempre espansa garantendo un ancoraggio sicuro all’astina 2 della montatura dell’occhiale.
Diversamente, in accordo alle forme realizzative mostrate nelle allegate figure dalla 16 alla 29, in cui la porzione di testa 410 dell’elemento maschio mobile 40 e il corpo espansore 9 siano realizzati in corpo unico, il corpo espansore 9 non è destinato ad essere meccanicamente collegato, mediante rapporto di trattenimento, al corpo di ancoraggio 7 dovendosi esso muovere, in relazione alla posizione occupata dall’astina 2, unitamente all’elemento maschio mobile 40.
Il metodo di assemblaggio della cerniera elastica 1 alla montatura in plastica di un occhiale sin qui descritto permette di ottenere un montaggio facilitato della cerniera elastica 1 alla montatura dell’occhiale mediante una semplice pressione della cerniera elastica 1 all’interno della sede 100 praticata sull’astina 2 della montatura dell’occhiale. Inoltre il metodo oggetto della presente invenzione consente di ottenere un fissaggio permanente e sicuro della cerniera elastica 1 alla montatura dell’occhiale.
La cerniera così concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi ed in particolare è in grado di movimentare l’astina 2 sino ad una posizione di extra-apertura mantenendo la cerniera saldamente ancorata alla montatura dell’occhiale ed è al contempo suscettibile di essere montata con un procedimento estremamente agevole e poco costoso.
È chiaro comunque che alla cerniera elastica fin qui descritta possono essere apportate modifiche, senza per questo uscire dall’ambito di tutela della presente privativa. Nulla vieta ad esempio che l’elemento di snodo che comprende il dispositivo elastico ed il corpo di ancoraggio sia disposto sul musetto dell’occhiale anziché sull’astina.
Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le dimensioni, le forme ed i materiali impegnati potranno essere qualsiasi a seconda delle necessità.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale, la quale comprende: − almeno un primo elemento di snodo (4) meccanicamente impegnabile in una sede (100) ricavata in un primo componente in plastica di un occhiale, in particolare costituito da un’astina (2), − ed almeno un secondo elemento di snodo (5) presente su di un secondo componente di un occhiale, in particolare costituito da un frontale (3), e girevolmente accoppiato al primo elemento di snodo (4) mediante un perno di cerniera (6); detto primo elemento di snodo (4) comprendendo: − un elemento maschio (40), suscettibile di scorrere entro la sede (100) di detto primo componente in plastica (2), dotato di sviluppo prevalente secondo un asse (Y) e dotato di: − una porzione di testa (410), suscettibile di estendersi almeno parzialmente al di fuori della sede (100) di detto primo componente in plastica (2), destinata ad accoppiarsi girevolmente mediante detto perno (6) al secondo elemento di snodo (5); − una porzione astiforme (420) suscettibile di inserirsi all’interno della sede (100) di detto primo componente in plastica (2) ed estendentesi da detta porzione di testa (410) fino ad una opposta terminazione allargata (421); - un corpo di ancoraggio (7) dotato di una porzione di guida (74) scorrevolmente accoppiata a detta porzione astiforme (420); - un elemento elastico (8) interposto tra la terminazione allargata (421) di detta porzione astiforme (420) e detto corpo di ancoraggio (7); detta cerniera elastica essendo caratterizzata dal fatto che: − detto corpo di ancoraggio (7) comprende inoltre almeno una porzione di trattenimento (75), la quale si sviluppa in aggetto da detta porzione di guida (74) verso la porzione di testa (410) di detto elemento maschio (40) ed è dotata di mezzi di ancoraggio (76) suscettibili di impegnarsi mediante rapporto di trattenimento alla parete interna della sede (100) di detto primo o secondo componente in plastica dell’occhiale; − detto primo elemento di snodo (4) comprende inoltre un corpo espansore (9) interposto tra la porzione di testa (410) di detto elemento maschio (40) e detto corpo di ancoraggio (7) e suscettibile di scorrere lungo detta porzione astiforme (420) da almeno una posizione non operativa (A), in cui non interferisce con detto corpo di ancoraggio (7) ad una posizione operativa (B), in cui interferisce con la porzione di trattenimento (75) di detto corpo di ancoraggio (7) espandendola esternamente verso la parete interna di detta sede (100) per impegnare i mezzi di ancoraggio (76) del corpo di trattenimento (75) di detto corpo di ancoraggio (7) a detto primo componente in plastica dell’occhiale.
  2. 2. Cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la porzione di trattenimento (75) di detto corpo di ancoraggio (7) comprende almeno due prime ali flessibili (751) aventi esternamente associati detti mezzi di ancoraggio (76).
  3. 3. Cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto corpo espansore (9) è in corpo unico con la porzione di testa (410) dell’elemento maschio (40) di detto primo elemento di snodo (4).
  4. 4. Cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto corpo espansore (9) è un elemento disgiunto dalla porzione di testa (410) di detto elemento maschio (40).
  5. 5. Cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto corpo espansore (9) comprende un corpo anulare (93) contraffacciato alla porzione di testa (410) dell’elemento maschio (40) di detto primo elemento di snodo (4) e due o più seconde ali flessibili (94) ognuna estendentesi in aggetto da detto corpo anulare (93) in direzione opposta rispetto a detta porzione di testa (410); dette seconde ali flessibili (94) essendo dotate di estremità libere con denti di aggancio (92) destinate ad impegnarsi mediante accoppiamento di forma in uno spallamento (77) di detto corpo di ancoraggio (7), con detto corpo espansore (9) disposto in detta posizione operativa (B).
  6. 6. Cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la porzione astiforme (420) di detto elemento maschio (40) presenta una depressione intermedia (425) suscettibile di ricevere con detto corpo espansore (9) disposto in una posizione intermedia tra detta posizione non operativa (A) e detta posizione operativa (B).
  7. 7. Cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che la porzione astiforme (420) di detto elemento maschio (40) nel tratto successivo a detta depressione intermedia (425) verso detta terminazione allargata (421) interferisce con le seconde ali flessibili (94) di detto corpo espansore (9) allargandole in impegno in detto spallamento (77) di detto corpo di ancoraggio (7) con detto corpo espansore (9) disposto in detta posizione operativa (B).
  8. 8. Cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto corpo espansore (9) è dotato di un foro passante centrale e comprende almeno una porzione finale di forma sostanzialmente troncoconica.
  9. 9. Cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto corpo espansore (9) si estende in aggetto dalla porzione di testa (410) di detto elemento maschio mobile (40) verso la terminazione allargata (421) di detta porzione astiforme (420) con una forma sostanzialmente parallelepipediale dotata di un foro assiale passante attraversato dalla porzione astiforme di detto elemento maschio (40).
  10. 10. Cerniera elastica per la montatura in plastica di un occhiale secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto corpo espansore (9) si estende in aggetto dalla porzione di testa (410) di detto elemento maschio mobile (40) verso la terminazione allargata (421) di detta porzione astiforme (420) con almeno una porzione troncoconica avente rastrematura verso la terminazione della porzione astiforme di detto elemento maschio (40); detto corpo espansore (9) essendo dotato di un foro assiale passante attraversato dalla porzione astiforme (420) di detto elemento maschio (40).
  11. 11. Metodo di assemblaggio ad una montatura in plastica per occhiali della cerniera elastica descritta nella rivendicazione 1, il quale comprende: − una fase di inserimento dell'elemento maschio (40) di detto primo elemento di snodo (4) all’interno di detta sede (100); − una fase intermedia in cui detto corpo di ancoraggio (7) giunge in battuta su un fine corsa (101) di detta sede (100), in particolare sul suo fondo; detto metodo essendo caratterizzando dal fatto di comprendere inoltre: − una fase di espansione in cui detto corpo espansore (9) si sposta lungo la porzione astiforme di detto elemento maschio (40) tra detta posizione non operativa (A) e detta posizione operativa (B), innestandosi progressivamente nella porzione di trattenimento (75) di detto corpo di ancoraggio (7) provocandone una espansione verso l’esterno; − una fase finale in cui detto corpo espansore (9) è giunto nella posizione operativa (B) e la porzione di trattenimento (75) di detto corpo di ancoraggio (7) è espansa con i mezzi di ancoraggio (76) penetrati in detta astina (2) ed impegnati in rapporto di trattenimento con le pareti interne di detta sede (100).
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