IT201800021391A1 - Cerniera a molla per occhiali, montatura comprendente tale cerniera e metodo di assemblaggio di tale cerniera - Google Patents

Cerniera a molla per occhiali, montatura comprendente tale cerniera e metodo di assemblaggio di tale cerniera Download PDF

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Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo "Cerniera a molla per occhiali, montatura comprendente tale cerniera e metodo di assemblaggio di tale cerniera"
La presente invenzione si riferisce ad una cerniera a molla per occhiali, adatta ad articolare fra loro il frontale e le aste di una montatura. Inoltre, la presente invenzione ha per oggetto una montatura comprendente tale cerniera a molla. Infine, la presente invenzione si riferisce ad un metodo di assemblaggio di tale cerniera a molla.
E’ noto che le cerniere a molla, denominate anche “cerniere elastiche” o “cerniere flex”, consentono alla montatura di subire senza danni una extra apertura delle aste. Esse comprendono di solito due elementi imperniati fra loro e associati rispettivamente al frontale e a una delle due aste della montatura.
La cerniera flex comprende generalmente un elemento o snodo che è scorrevole contro l’azione di una molla ed è posto all’interno di un alloggiamento associato ad un’estremità dell’asta o ad un’estremità del frontale.
Recentemente, per esigenze prevalentemente di carattere estetico, è stata sviluppata una tipologia di cerniera flex definita “nascosta” o “a scomparsa” in cui l’alloggiamento dello snodo è ricavato direttamente nel corpo dell’asta o del frontale. In tal caso, l’alloggiamento consiste, di fatto, in una cavità predisposta all’interno dell’asta o del frontale, preferibilmente realizzati in materiale polimerico.
Per evitare che lo snodo possa ruotare rispetto alla cavità in cui è scorrevolmente fissato, la cavità e lo snodo hanno le rispettive sezioni trasversali atte a realizzare un reciproco accoppiamento di forma.
Una realizzazione di tale tipologia di cerniera è ad esempio descritta nel brevetto italiano IT 1390205.
Tale brevetto descrive uno snodo dotato di un foro longitudinale passante, al cui interno, tramite un’apertura ricavata nella porzione di incernieramento dello snodo stesso, è inserita una vite di fissaggio.
Una molla elicoidale è calzata sulla vite di fissaggio in modo da essere bloccata fra la testa della vite e una porzione di battuta ricavata nell’estremità terminale dello snodo.
La porzione terminale della vite di fissaggio è filettata ed è adatta a sporgere da un foro ricavato nell’estremità terminale dello snodo, in posizione opposta rispetto all’apertura frontale, per essere fissata nell’asta. Una volta fissata la vite nell’asta, lo snodo può scorrere all’interno della cavità realizzata nell’asta contro l’azione della molla.
Tale soluzione non è esente da difetti.
In primo luogo, la cerniera non può essere fornita in condizione preassemblata. La vite di fissaggio, infatti, prima di essere fissata all’asta, non può essere bloccata in posizione all’interno dello snodo.
Al produttore dell’occhiale non è quindi solo demandata la predisposizione nel corpo dell’asta di una cavità longitudinale avente specifiche dimensioni e forma, ma è anche demandato l’assemblaggio dei vari elementi della cerniera al momento del montaggio.
Tale assemblaggio, considerate le sempre più ridotte dimensioni degli elementi da manipolare, richiede un tempo non trascurabile, con ovvi svantaggi in termini di costo e di produttività.
Inoltre, la necessità che la vite di fissaggio, con calzata la molla, debba essere inserita attraverso un’apertura frontale predisposta nella porzione di incernieramento dello snodo, pone dei vincoli dimensionali. Per assicurare la necessaria robustezza della porzione di incernieramento dello snodo, infatti, le dimensioni trasversali di quest’ultimo non possono essere ridotte oltre una certa quota e questo fa sì che la cerniera possa essere utilizzata unicamente in combinazione con aste aventi ingombri trasversali maggiorati.
Una cerniera a molla di tipo flex “nascosta” è descritta anche nella domanda di brevetto italiano n° 102017000020820 a nome della stessa richiedente.
In tale soluzione, la vite di fissaggio dello snodo è fissata all’asta tramite un fermo dotato di mezzi di presa adatti ad ancorare il fermo, e di conseguenza la vite di fissaggio, all’asta.
La predisposizione del fermo consente di fornire la cerniera già in condizione pre-assemblata, con la vite di fissaggio inserita all’interno dello snodo e bloccata in posizione tramite il fermo.
Il produttore dell’occhiale per bloccare lo snodo in posizione non deve più avvitare la vite di fissaggio nell’asta. Il fissaggio, infatti, può avvenire esercitando una forza di compressione assiale in corrispondenza dell’estremità anteriore della vite di fissaggio, in modo che il fermo e i relativi mezzi di presa si aggrappino all’interno della sede predisposta nella cavità dell’asta.
Tale soluzione è quindi vantaggiosa rispetto a IT 1390205. Tuttavia, pur se il fermo può essere fissato all’esterno dello snodo, anch’essa prevede che la vite di fissaggio su cui è calzata la molla sia inserita all’interno dello snodo mediante un foro passate realizzato in corrispondenza della porzione di incernieramento dello snodo.
Anche tale soluzione, pertanto, per assicurare la necessaria robustezza della porzione di incernieramento dello snodo non consente di ridurre gli ingombri trasversali dello stesso oltre una certa quota.
Una soluzione alternativa è, infine, descritta nel brevetto statunitense US 5,889,575.
Lo snodo, destinato ad essere alloggiato all’interno di una cavità predisposta nell’asta dell’occhiale, ha la forma di un cuboide ed è provvisto di un’apertura laterale per l’inserimento al suo interno di una vite di fissaggio su cui è calzata una molla elicoidale.
La vite sporge posteriormente attraverso un foro predisposto nella parete di fondo dello snodo, così da poter essere fissata nell’asta.
Tale cerniera può essere fornita in condizione preassemblata poiché lo snodo non è provvisto di un foro passante in corrispondenza della propria porzione di incernieramento. Una volta inserita in posizione la vite di fissaggio, la testa di quest’ultima va in battuta contro la parete di testa dello snodo, rimanendo quindi bloccata all’interno dell’apertura ricavata in esso. Al momento del fissaggio dello snodo all’interno della cavità dell’asta, la presenza di una parete di testa, priva di aperture passanti, consente di spingere la vite di fissaggio nell’asta, permettendone il fissaggio.
La mancanza di un foro passante in corrispondenza della porzione di incernieramento consente, inoltre, di avere cerniere con porzioni di incernieramento di dimensioni ridotte rispetto alle soluzioni descritte in precedenza, con ovvi vantaggi estetici.
Tuttavia, anche tale cerniera non è esente da difetti.
L’inserimento della vite all’interno dello snodo non è agevole, poiché la vite deve essere inclinata per essere inserita nel foro passante posteriore. Tale inserimento, inoltre, è ostacolato dalla presenza della molla.
Al fine di agevolare l’inserimento della vite è prassi allargare le dimensioni trasversali dello snodo, perdendo in parte il vantaggio ottenibile dalla mancanza del foro passante nella porzione di testa.
Inoltre, sempre al fine di favorire l’inserimento della vite di fissaggio all’interno dello snodo, è prassi predisporre un foro posteriore di dimensioni maggiorate rispetto a quelle che sarebbero sufficienti per l’inserimento del gambo della vite di fissaggio.
Tale foro maggiorato può creare dei problemi durante il fissaggio della vite nell’asta. La vite, infatti, a causa del gioco esistente fra la propria porzione terminale e il foro posteriore, potrebbe inclinarsi a seguito della forza di compressione agente sulla sua porzione di testa, rendendo meno preciso il fissaggio della cerniera.
Nei casi peggiori, a causa dell’attrito fra snodo e cavità, la cerniera durante i movimenti di apertura e chiusura dell’asta potrebbe incepparsi.
Infine, una volta che lo snodo è fissato nell’astina, la mancanza di un’apertura passante in corrispondenza della porzione di incernieramento impedisce di poter accedere alla vite di fissaggio. Non è possibile, quindi, regolare la corsa dello snodo o sostituire la cerniera.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di superare gli svantaggi sopra evidenziati.
In particolare, un compito della presente invenzione è di rendere disponibile una cerniera a molla per occhiali che possa essere applicata alla montatura in modo semplice ed economico.
Inoltre, un compito della presente invenzione è di rendere disponibile una cerniera a molla per occhiali che abbia ingombri ridotti e che possa essere applicata anche in corrispondenza di aste o frontali aventi sezioni trasversali ridotte, senza inficiarne la resistenza meccanica.
Ancora, un compito della presente invenzione è di rendere disponibile una cerniera a molla per occhiali che possa essere fissata nell’astina o nel frontale in modo sicuro e semplice, e che sia precisa e affidabile.
Inoltre, un compito della presente invenzione è di rendere disponibile una cerniera a molla per occhiali che, dopo essere stata fissata all’asta o al frontale di una montatura, possa essere regolata ed eventualmente sostituita.
Ancora, un compito della presente invenzione è di rendere disponibile una montatura per occhiali che possa essere facilmente assemblata.
Infine, un compito della presente invenzione è di rendere disponibile un metodo di assemblaggio della cerniera agevole e facilmente automatizzabile.
Questi e altri scopi e compiti sono raggiunti con una cerniera a molla secondo la rivendicazione 1, con una montatura per occhiali secondo la rivendicazione 10 e con un metodo secondo la rivendicazione 12.
Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione e i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota, si descriveranno di seguito, con l’aiuto dei disegni allegati, alcune realizzazioni esemplificative applicanti tali principi. Nei disegni:
- figura 1 rappresenta una vista laterale parziale di una montatura secondo l’invenzione;
- figura 2 rappresenta una vista in esploso della montatura di figura 1;
- figura 3 rappresenta una vista simile a quella di figura 1, parzialmente in sezione;
- figura 4 rappresenta una vista ingrandita del particolare di figura 3 indicato con la lettera A;
- figura 5 rappresenta una vista parzialmente in sezione di un elemento della montatura secondo l’invenzione;
- figura 6 rappresenta una vista ingrandita del particolare di figura 5 indicato con la lettera B;
- figura 7 rappresenta una vista laterale di una prima forma di realizzazione di una cerniera secondo l’invenzione;
- figura 8 rappresenta una seconda vista laterale della cerniera di figura 7; - figura 9 rappresenta una vista prospettica della cerniera di figura 7;
- figure 10, 11 e 12 rappresentano rispettivamente viste simili alle figure 7, 8 e 9, in cui la cerniera si trova in una differente condizione operativa;
- figura 13 rappresenta una vista in esploso della cerniera di figura 7;
- figure 14A, 14B, 14C e 14D rappresentano schematicamente le differenti fasi di un metodo d’assemblaggio della cerniera di figura 7;
- figure 14E, 14F, 14G e 14H, sono simili alle figure 14A, 14B, 14C e 14D, ma con riferimento ad un differente metodo d’assemblaggio della cerniera di figura 7;
- figure 15 e 16 rappresentano rispettivamente viste simili alle figure 7 e 8, ma con riferimento ad una seconda forma di realizzazione della cerniera oggetto dell’invenzione;
- figura 16A rappresenta una vista simile alla figura 16, in cui la cerniera è in una differente condizione operativa;
- figura 17 rappresenta una vista simile alla figura 9, ma con riferimento ad una seconda forma di realizzazione della cerniera oggetto dell’invenzione; - figura 18 rappresenta una vista in esploso della cerniera di figura 15;
- figure 19A, 19B, 19C e 19D rappresentano schematicamente le differenti fasi di un metodo d’assemblaggio della cerniera di figura 15;
- figure 20 e 21 rappresentano rispettivamente viste simili alle figure 7 e 8, ma con riferimento ad una terza forma di realizzazione della cerniera oggetto dell’invenzione;
- figura 21A rappresenta una vista simile alla figura 21, in cui la cerniera è in una differente condizione operativa;
- figura 22 rappresenta una vista simile alla figura 9, ma con riferimento alla terza forma di realizzazione della cerniera oggetto dell’invenzione;
- figura 23 rappresenta una vista in esploso della cerniera di figura 20;
- figura 23A rappresenta una vista laterale ingrandita di un elemento della cerniera di figura 20;
- figura 23B rappresenta una vista frontale dell’elemento di figura 23A;
- figure 24A, 24B, 24C e 24D rappresentano schematicamente le differenti fasi di un metodo d’assemblaggio della cerniera di figura 20;
- figure 24E, 24F, 24G e 24H, sono simili alle figure 24A, 24B, 24C e 24D, ma con riferimento ad un differente metodo d’assemblaggio della cerniera di figura 20;
- figura 25 rappresenta una vista dall’alto parziale di una montatura provvista della cerniera di figura 20;
- figura 26 rappresenta una vista prospettica del particolare di figura 25 indicato con la lettera C;
- figura 27 rappresenta una vista in sezione del particolare di figura 25 indicato con la lettera C.
Con riferimento alle figure allegate, una cerniera a molla realizzata secondo i principi della presente invenzione è indicata genericamente con 10.
La cerniera a molla 10 è destinata ad articolare fra loro un’asta 11 e un frontale 12 di una montatura per occhiali 13 attorno ad un asse di imperniamento X (vedi figure 1-4).
Nella seguente descrizione, con riferimento alle figure allegate, con “anteriore” sarà individuata la parte della cerniera, o dei suoi singoli elementi, che in uso è relativamente più prossima all’asse di imperniamento X. Con “posteriore” sarà indicata la parte della cerniera, o dei suoi singoli elementi, che in uso è relativamente più distante dall’asse di imperniamento X.
Con riferimento alle figure 7-9, 15-17 e 20-22, la cerniera a molla 10 comprende uno snodo 14 dotato di un’estremità anteriore di imperniamento 16, vantaggiosamente dotata di un foro o asola 17 per l’imperniamento della cerniera 10, ad esempio tramite vite 19 (vedi figure 2, 3 e 4).
Lo snodo 14 è, inoltre, dotato di una parete posteriore 18, opposta all’estremità anteriore di imperniamento 16.
Come ben visibile nelle figure 13, 18 e 23, lo snodo 14 è dotato di una cavità aperta 20, preferibilmente posizionata in corrispondenza di una parete laterale dello snodo 14.
All’interno della cavità 20 è accolto un elemento di ancoraggio 22 su cui sono calzati mezzi elastici 24, preferibilmente una molla elicoidale, agenti fra una porzione di testa 26 dell’elemento di ancoraggio 22 e la parete posteriore 18 dello snodo 14 (vedi ad esempio figure 8 e 9).
In particolare, i mezzi elastici 24 possono vantaggiosamente agire con una loro prima estremità di spinta sulla porzione di testa 26 dell’elemento 22, che realizza una sporgenza d’appoggio, e reagire con una opposta seconda estremità contro la parete posteriore 18, che agisce da battuta. Nelle figure 10, 11 e 12, è mostrata a titolo di esempio, una configurazione della cerniera 10 in cui, a seguito di una forza di trazione agente sulla porzione di incernieramento 16 dello snodo 14, la molla 24 è compressa fra la porzione di testa 26 dell’elemento di fissaggio 22 e la parete posteriore 18 dello snodo 14. La forza di trazione in figura 11 è schematizzata dalla freccia F.
In accordo con l’invenzione l’elemento di ancoraggio 22 è accolto all’interno della cavità 20 in modo che una sua porzione posteriore 28 sia sporgente rispetto allo snodo 14 attraverso un incavo 30 ricavato in corrispondenza della parete posteriore 18 dello stesso snodo 14.
L’incavo 30 è aperto in corrispondenza di un suo lato. Preferibilmente, la cavità 20 e l’incavo 30 sono aperti in corrispondenza di una medesima parete laterale dello snodo 14.
L’incavo 30 ha preferibilmente una sezione trasversale a forma di U o di V, tuttavia differenti forme sono possibili al fine di soddisfare differenti esigenze.
Grazie alla predisposizione dell’incavo 30 è possibile inserire l’elemento di ancoraggio 22, già provvisto della molla 24, all’interno dello snodo 14 accostandolo lateralmente alla cavità 20, senza la necessità di doverlo inclinare.
In altri termini, come sarà chiarito in seguito, durante l’assemblaggio della cerniera 10, l’elemento di ancoraggio 22 con la molla 24 può essere poggiato sul fondo della cavità 20 e dell’incavo 30 rimanendo in una posizione sostanzialmente parallela all’asse longitudinale L dello snodo 14, semplificando notevolmente le operazioni di assemblaggio della cerniera 10.
Inoltre, la gola dell’incavo 30 può fungere da appoggio per la porzione posteriore 28 dell’elemento di ancoraggio 22 e agire da guida per i movimenti dello snodo 14 durante l’apertura e la chiusura dell’asta.
Come ben visibile, ad esempio nelle figure 8 e 9, è possibile, infatti, predisporre un minimo gioco fra le superfici interne dell’incavo 30 e la porzione posteriore 28 dell’elemento di ancoraggio 22, poiché l’incavo 30 non richiede di avere dimensioni maggiorate rispetto alla porzione posteriore 28 per consentire all’elemento di ancoraggio 22 di essere accolto nella cavità 20.
In una prima forma di realizzazione della cerniera 10, non mostrata nelle figure allegate ma facilmente immaginabile da un tecnico del ramo, la porzione posteriore 28 dell’elemento di ancoraggio 22 può essere allungata in modo da poterla dotare di filettatura o zigrinatura, così da essere direttamente fissata, a caldo, all’asta 11 o al frontale 12.
In alternativa, come mostrato nelle figure allegate, un fermo 40, dotato di mezzi di presa 42, può essere fissato in corrispondenza della porzione posteriore 28 dell’elemento di ancoraggio 22 sporgente rispetto allo snodo 14. Vantaggiosamente, il fermo 40 ha ingombri trasversali maggiori rispetto a quelli dell’incavo 30 e minori di quelli dello snodo 14 ed è destinato, quando lo snodo 14 si trova nella sua condizione di riposo, ad andare in battuta contro la superficie esterna della parete posteriore 18 (vedi ad esempio figure 7-9).
Il fermo 40 fornisce una maggiore superficie di aggrappaggio e pertanto consente un fissaggio più sicuro dell’elemento 22 all’asta 11 o al frontale 12.
Il fermo 40 può avere una forma rastremata, mentre i mezzi di presa 42 preferibilmente consistono in mezzi di presa ad arpionismo, sagomati in modo da facilitare l’inserimento del fermo 40 nell’asta 11.
I mezzi di presa 42 sono preferibilmente disposti su una superficie laterale del fermo 40.
Il fermo 40 può essere provvisto di un foro filettato 44 al cui interno può essere fissata, ad esempio avvitata, la porzione posteriore 28 dell’elemento di ancoraggio 22.
In una differente forma di realizzazione il fermo 40 può essere provvisto di un foro passante in cui è destinata ad essere inserita la porzione posteriore 28 dell’elemento di ancoraggio 22 per poi essere ivi ribadita, così da permettere il fissaggio fra elemento 22 e fermo 40.
Una volta che l’elemento di ancoraggio 22 con la molla 24 è accolto nella cavità 20, la porzione di testa 26 dell’elemento di ancoraggio 22 per azione della molla è destinata ad andare in battuta contro una parete anteriore 32 della cavità 20 (vedi figure 8-9, 16-17 e 21-22). Ciò permette alla cerniera 10 di essere fornita in condizione pre-assemblata al produttore dell’occhiale, semplificando così le operazioni di fissaggio della cerniera all’asta o al frontale della montatura.
Come è noto, la porzione di testa 26 rimane in battuta contro la parete anteriore 32 quando la cerniera si trova in condizione di riposo, cioè con la molla 24 non compressa. Una volta fissata all’asta, i movimenti di apertura e chiusura dell’asta causano lo scorrimento relativo fra snodo 14 ed elemento di ancoraggio 22, con la conseguenza che in alcune condizioni operative la porzione di testa 26 è distanziata dalla parete anteriore 32 (vedi ad esempio figure 10-12, 16A e 21A).
Con riferimento alla forma di realizzazione raffigurata nelle figure 7-13, la porzione di testa 26 dell’elemento di ancoraggio 22 può essere piana, così da andare in battuta contro una parete anteriore piana 32 della cavità 20. Tale parete anteriore 32 è opposta alla parete posteriore 18.
In tale forma di realizzazione l’elemento di ancoraggio 22 è preferibilmente una vite e la porzione di testa 26 è costituita dalla testa della vite. Vantaggiosamente la testa della vite può essere fornita di un taglio trasversale 31. Una volta disposta la vite 22 nello snodo 14, agendo trasversalmente sul taglio 31 della testa della vite, dal lato aperto della cavità 20, è possibile avvitare o svitare con un opportuno utensile la vite 22 rispetto al fermo 40, variando così la compressione della molla 24 e di conseguenza regolando la corsa dello snodo 14.
Come ben visibile nelle figure 8-9 e 11-12, in tale forma di realizzazione, la predisposizione di una porzione di testa 26 piana e di una parete anteriore piana 32, in combinazione con l’assenza di un foro trasversale passante, consente di ridurre lo spessore trasversale della porzione di incernieramento 16. In tal modo, vantaggiosamente, la cerniera 10 può essere applicata in corrispondenza di aste e frontali aventi spessori trasversali ridotti.
L’elemento di ancoraggio 22 è trattenuto saldamente all’interno della cavità 20 grazie all’azione esercitata dai mezzi elastici 24. Non vi è il rischio quindi che durante la manipolazione della cerniera 10, l’elemento di ancoraggio 22 possa fuoriuscire dallo snodo. Tuttavia, in corrispondenza delle pareti laterali dello snodo 14, una volta inserito l’elemento di ancoraggio 22, con i mezzi elastici 24, nella cavità, possono essere predisposti dei mezzi di vincolo, ad esempio una fascetta che circonda le pareti laterali dello snodo 14, atti a fornire un’ulteriore garanzia contro la fuoriuscita dell’elemento di ancoraggio 22 dalla cavità 20.
Con riferimento alla forma di realizzazione raffigurata nelle figure 15-18, la porzione di testa 26 dell’elemento di ancoraggio 22 può avere una forma prismatica, così da poter essere inserita scorrevolmente all’interno di una sede 34 realizzata in corrispondenza della parete anteriore 32 della cavità 20.
Vantaggiosamente in tale forma di realizzazione, la sede 34 e la porzione di testa 26 dell’elemento di ancoraggio 22 realizzano un accoppiamento di forma avendo le rispettive sezioni trasversali di forma complementare.
Vantaggiosamente, quando la cerniera 10 è in uso, a seguito dello scorrimento dello snodo 14 all’interno della cavità ricavata nell’astina, la porzione di testa 26 dell’elemento di ancoraggio 22 può scorrere all’interno della sede 34 (vedi figura 16A).
Vantaggiosamente, la sede 34, in combinazione con l’incavo 30, assicura una migliore precisione dei movimenti dello snodo 14 rispetto all’elemento di ancoraggio 22, garantendo che l’elemento di ancoraggio 22 non possa flettere o piegarsi durante i movimenti di apertura e chiusura della cerniera. Inoltre, la sede 34 essendo di fatto realizzata in corrispondenza di una porzione piena dello snodo 14 non inficia la resistenza meccanica della porzione di incernieramento 16 e non comporta un aumento degli ingombri trasversali dello snodo.
Ancora, come sarà chiarito in seguito, la predisposizione della sede 34 consente anche di semplificare le operazioni di assemblaggio della cerniera 10.
Con riferimento alla forma di realizzazione raffigurata nelle figure 20-23, la porzione di testa 26 dell’elemento di ancoraggio 22 può essere provvista di una pluralità di sporgenze radiali 27 atte a definire una pluralità di scanalature longitudinali 29 (vedi figure 23, 23A e 23B).
In tale forma di realizzazione, come ben visibile nelle figure 21A e 23, la cavità 20 dello snodo 14 è provvista di un’apertura trasversale 34 in prossimità della parete anteriore 32.
Una volta che la cerniera 10 è assemblata, secondo le modalità che saranno descritte in seguito, le sporgenze radiali 27 della porzione di testa 26 sono accessibili attraverso l’apertura trasversale 34 (si vedano ad esempio le figure 24C e 24D).
In tal modo, una volta assemblata la cerniera 10, con un utensile opportunamente sagomato in grado di impegnare le scanalature longitudinali 29 definite dalle sporgenze 27 è possibile agire sull’elemento di ancoraggio 22, avvitandolo nel fermo 40, così da comprimere la molla 24 e da variare la corsa dello snodo 14, secondo le differenti necessità. Inoltre, le sporgenze radiali 27 sono accessibili anche una volta che la cerniera 10 è stata fissata nell’asta 11 o nel frontale 12 della montatura 13, consentendo eventualmente anche la rimozione della cerniera dall’asta o dal frontale.
Come ben visibile nelle figure 25-27, per accedere alle sporgenze 27 dell’elemento di ancoraggio 22 è sufficiente inclinare l’asta 11 rispetto al frontale 12 di circa 40°-50°, portandola in posizione semiaperta.
In tale posizione, la porzione di incernieramento 16 dello snodo 14 a causa della forza di trazione F agente su di essa si trova ad essere distanziata dall’estremità terminale 11A dell’asta 11, così da rendere accessibile l’apertura 34 e di conseguenza le sporgenze 27.
L’operatore con un apposito utensile atto ad impegnare le scanalature 29 potrà quindi regolare la vite di ancoraggio 22 ed eventualmente svitare la stessa dal fermo 40, consentendo la rimozione dello snodo 14 dall’asta 11. Il fermo 40, a sua volta, rimane fissato all’asta.
Lo snodo potrà quindi essere sostituito con uno uguale, che sarà bloccato in sede avvitando con le modalità sopra descritte la porzione terminale della vite di ancoraggio 22 nel fermo 40 rimasto fissato all’asta.
Come anticipato, con riferimento ora alle figure 1-6, la presente domanda si riferisce anche ad una montatura 13 comprendente la cerniera 10.
In modo particolare, la montatura 13 comprende un frontale 12 e due aste 11, ciascuna asta 11 essendo articolata al frontale 12 per mezzo della cerniera 10 attorno ad un asse di imperniamento X.
Preferibilmente, il frontale 12 e le aste 11 della montatura 13 sono realizzate mediante stampaggio ad iniezione di materiale polimerico. Vantaggiosamente il frontale 12 e le aste 11 possono essere realizzati in nylon. In alternativa, il frontale 12 e le aste 11 possono essere realizzate in acetato di cellulosa.
Lo snodo 14 è destinato ad essere inserito all’interno di una cavità 15 che può essere realizzata in corrispondenza di un’estremità dell’asta o del frontale.
Lo snodo 14 della cerniera 10 e la cavità 15 hanno rispettive sezioni trasversali atte a realizzare un reciproco accoppiamento di forma. Tale accoppiamento di forma impedisce che lo snodo 14 possa ruotare, attorno ad un suo asse longitudinale L, rispetto all’asta 11 o al frontale 12.
Nelle figure 1-6 è raffigurata una forma di realizzazione in cui la cavità 15 è predisposta nell’asta 11. La forma di realizzazione in cui la cavità 15 è predisposta nel frontale 12 è analoga ed è facilmente immaginabile per un tecnico del ramo.
Lo snodo 14 è bloccato scorrevolmente all’interno della cavità 15 tramite l’elemento di ancoraggio 22, la cui porzione posteriore sporgente 28 è destinata ad essere fissata direttamente, o tramite il fermo 40, nel materiale costituente l’asta o il frontale.
Tale fissaggio è realizzato a caldo, dopo aver leggermente riscaldato l’asta o il frontale, in modo da ridurre la resistenza opposta dal materiale polimerico della montatura all’inserimento del fermo 40 o della porzione posteriore dell’elemento di ancoraggio.
Vantaggiosamente, il fermo 40 può essere inserito all’interno di una sede 50 predisposta nell’asta o nel frontale che è adiacente e in comunicazione con la cavità 15.
La sede 50 ha preferibilmente dimensioni coordinate con quelle del fermo 40 così da garantire che i mezzi di presa 42 si aggrappino alle superfici interne della sede 50.
Nelle figure 5 e 6, è raffigurata una sede 50 che vantaggiosamente è costituita da due porzioni adiacenti 51 e 52, aventi dimensioni trasversali differenti così da meglio accoppiarsi con il fermo 40.
L’inserimento della cerniera 10 all’interno della cavità 15 è eseguito esercitando una forza di compressione longitudinale, cioè diretta lungo l’asse longitudinale L, in corrispondenza della porzione di incernieramento 16 dello snodo 14.
Tale inserimento è facilitato dal fatto che una volta inserito l’elemento di ancoraggio 22, con la molla 24, nella cavità 20, la porzione di testa 26 dell’elemento di ancoraggio 22 è destinata ad andare in battuta contro la parete anteriore piana 32 della cavità 20 o ad essere inserita nella sede 34. Una compressione esercitata in corrispondenza della porzione di incernieramento dello snodo 14 si traduce quindi in una spinta contro la porzione di testa dell’elemento di ancoraggio 22 consentendo di spingere e bloccare nel materiale polimerico dell’asta o del frontale la porzione posteriore 28 dell’elemento di ancoraggio 22.
La presente domanda si riferisce, inoltre, ad un metodo di assemblaggio della cerniera 10.
Con riferimento dapprima alle figure 14A-14C, 19A-19C e 24A-24C, relative rispettivamente alle cerniere delle figure 7, 15 e 20, il metodo di assemblaggio comprende le fasi di:
a) predisporre un elemento di ancoraggio 22, avente una porzione di testa 26 e una porzione posteriore 28, e uno snodo 14, dotato di un’estremità anteriore di imperniamento 16 e di una parete posteriore 18; lo snodo 14 essendo dotato di una cavità aperta 20 (vedi figure 14A, 19A e 24A); b) calzare mezzi elastici 24 sull’elemento di ancoraggio 22 (vedi figure 14B, 19B e 24B);
c) inserire l’elemento di ancoraggio 22 provvisto dei mezzi elastici 24 nella cavità 20, in modo che la porzione posteriore 28 dell’elemento di ancoraggio 22 sia sporgente rispetto allo snodo 14 attraverso un incavo 30 ricavato in corrispondenza della parete posteriore 18 dello snodo 14; i mezzi elastici 24 agendo fra la porzione di testa 26 dell’elemento di ancoraggio 22 e la parete posteriore 18 dello snodo 14 (vedi figure 14C, 19C e 24C; nella figura 24C per rendere visibile la porzione di testa 26 attraverso l’apertura 34, lo snodo 14 è mostrato in configurazione capovolta; l’assemblaggio avviene però con modalità identiche a quelle mostrate con riferimento alle altre due forme di realizzazione).
Vantaggiosamente, la predisposizione dell’incavo 30 agevola l’inserimento dell’elemento di ancoraggio 22 e dei mezzi elastici 24 nella cavità 20.
Per inserire l’elemento di ancoraggio 22 nella cavità 20, è sufficiente, infatti, comprimere leggermente i mezzi elastici 24 calzati sull’elemento di ancoraggio 22 contro la porzione di testa 26 dell’elemento di ancoraggio 22, facendo passare la porzione posteriore 28 dell’elemento di ancoraggio 22 attraverso l’incavo 30.
Una volta inserito l’elemento di ancoraggio 22 nella cavità 20 e nell’incavo 30, con la porzione posteriore 28 sporgente dallo snodo 14, il rilascio della molla 24 fa sì che la porzione di testa 26 dell’elemento di ancoraggio 22 vada in battuta contro la parete anteriore 32 della cavità, bloccando in posizione l’elemento di ancoraggio 22 e la molla 24.
Vantaggiosamente, al fine di agevolare il fissaggio della cerniera 10 all’asta 11 o al frontale 12 della montatura 13, l’assemblaggio della cerniera 10 può essere completato fissando un fermo 40 in corrispondenza della porzione posteriore 28 dell’elemento di ancoraggio 22 (vedi figure 14D, 19D e 24D). Con riferimento al metodo raffigurato nelle figure 14D e 24D, per impedire che la porzione di testa 26 della vite 22 possa ruotare durante il fissaggio del fermo 40, impedendo quindi il fissaggio della porzione posteriore 28 nel fermo 40, vantaggiosamente può essere utilizzato un utensile opportunamente sagomato atto ad impegnare trasversalmente il taglio 31 (vedi figura 14D) o le scanalature 29 (vedi figura 24D) predisposte in corrispondenza della porzione di testa 26. Mediante tale utensile può essere impedita la rotazione della vite durante l’operazione di avvitamento del fermo 40.
Nella forma di realizzazione raffigurata in figura 19D, vantaggiosamente, non è necessario ricorrere a tale utensile, grazie all’accoppiamento di forma che si realizza fra la porzione di testa 26 della vite di ancoraggio 22 e la sede 34. Tale accoppiamento di forma impedisce che la testa della vite di ancoraggio 22 possa ruotare durante il fissaggio del fermo 40.
Il fermo 40 è destinato ad andare in battuta contro la parete posteriore esterna 18 assicurando così anche un sicuro fissaggio dell’elemento 22 all’interno della cavità 20. E’ impedito, infatti, che la porzione posteriore 28 dell’elemento di ancoraggio 22 possa sfilarsi dall’incavo 30.
In una forma di realizzazione alternativa, vedi figure 14E-14H e 24E-24H, il fissaggio dell’elemento di fermo 40 in corrispondenza della porzione posteriore 28 dell’elemento di ancoraggio 22 è eseguita prima di inserire l’elemento di ancoraggio 22 nella cavità 20 (vedi figure 14G e 24G).
Il fissaggio del fermo 40 avviene dopo che i mezzi elastici 24 sono stati calzati sull’elemento di ancoraggio 22. In tal modo è agevole bloccare la porzione di testa dell’elemento di ancoraggio 22, così da consentire il fissaggio del fermo 40, senza che vi sia il rischio che la porzione di testa 26 dell’elemento di ancoraggio 22 possa ruotare.
Si potrà intervenire anche longitudinalmente sulla porzione di testa della vite, essendo questa accessibile.
Una volta fissato il fermo, l’elemento di ancoraggio 22 può essere inserito nella cavità 20 comprimendo leggermente i mezzi elastici 24. Tali mezzi saranno rilasciati successivamente così da poter andare in battuta da un lato contro la parete posteriore 18 dello snodo 14 e dall’altro contro la porzione di testa 26 della vite 22, garantendo che quest’ultima sia saldamente inserita nella cavità 20.
Il metodo di assemblaggio raffigurato nelle figure 14E-14H e 24E-24H può essere adottato anche con la cerniera delle figure 15-17.
A questo punto è chiaro come si siano ottenuti gli scopi prefissati.
La cerniera 10, infatti, essendo priva di un foro passante trasversale in corrispondenza della porzione di imperniamento 16 dello snodo 14 ha ingombri ridotti che le consentono di essere applicata anche in corrispondenza di aste o frontali aventi sezioni trasversali ridotte, garantendo comunque la necessaria resistenza meccanica.
La predisposizione dell’incavo 30 consente un agevole assemblaggio dei vari elementi della cerniera 10 e permette a quest’ultima di essere fornita al produttore dell’occhiale in condizione pre-assemblata.
Una volta inserito l’elemento di ancoraggio 22 nella cavità 20, in modo che la porzione posteriore 28 sia sporgente dallo snodo, l’azione esercitata dai mezzi elastici fra la porzione di testa 26 e la parete posteriore 18 assicura che l’elemento di ancoraggio rimanga in posizione.
L’incavo 30, predisposto in corrispondenza della parete posteriore 18, e la sede 34, realizzata in corrispondenza della parete anteriore della cavità 20, assicurano che lo snodo 14 sia guidato dall’elemento di ancoraggio 22 durante i suoi movimenti in modo preciso e affidabile.
L’intaglio trasversale 31 o le sporgenze radiali 27 predisposti in corrispondenza della vite di ancoraggio 22 consentono la regolazione della corsa dello snodo una volta che la cerniera è stata assemblata.
Le sporgenze radiali 27 della vite di ancoraggio e l’apertura trasversale 34, realizzata in prossimità della porzione di incernieramento dello snodo permettono, pur in assenza di un foro trasversale passante, consentono di agire sulla testa della vite di ancoraggio, anche quando la cerniera è stata fissata all’asta o al frontale. In tal modo, in caso di necessità, è possibile sostituire la sola cerniera 10, senza dover sostituire l’intero frontale o l’intera asta della montatura.
Inoltre, il metodo di assemblaggio della cerniera sopra descritto è facilmente automatizzabile, con ovvi vantaggi in termini di costi e di produttività.
E’ chiaro che alla cerniera elastica per occhiali fin qui descritta, possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.
E’ anche chiaro che, sebbene la presente invenzione sia stata descritta con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare altre forme equivalenti di cerniera a molla per occhiali, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (15)

  1. Rivendicazioni 1. Cerniera a molla (10) destinata ad articolare fra loro un’asta (11) e un frontale (12) di una montatura per occhiali (13), comprendente uno snodo (14) dotato di un’estremità anteriore di imperniamento (16) e di una parete posteriore (18); detto snodo (14) è provvisto di una cavità aperta (20) all’interno della quale è accolto un elemento di ancoraggio (22) su cui sono calzati mezzi elastici (24) agenti fra una porzione di testa (26) dell’elemento di ancoraggio (22) e detta parete posteriore (18); detta cerniera a molla (10) essendo caratterizzata dal fatto che l’elemento di ancoraggio (22) è accolto all’interno di detta cavità (20) in modo che una sua porzione posteriore (28) sia sporgente rispetto allo snodo (14) attraverso un incavo (30) ricavato in corrispondenza della parete posteriore (18) dello snodo (14).
  2. 2. Cerniera (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la cavità (20) e l’incavo (30) sono aperti in corrispondenza di una medesima parete laterale dello snodo (14).
  3. 3. Cerniera (10) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che l’incavo (30) ha una sezione trasversale a forma di U o di V.
  4. 4. Cerniera (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che un elemento di fermo (40) dotato di mezzi di presa (42) è fissato in corrispondenza della porzione posteriore (28) dell’elemento di ancoraggio (22) sporgente dallo snodo (14).
  5. 5. Cerniera (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la porzione di testa (26) dell’elemento di ancoraggio (22) è destinata ad andare in battuta per azione dei mezzi elastici (24) contro una parete anteriore (32) della cavità (20) quando la cerniera (10) si trova in una condizione di riposo.
  6. 6. Cerniera (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la porzione di testa (26) dell’elemento di ancoraggio (22) è piana.
  7. 7. Cerniera (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la porzione di testa (26) dell’elemento di ancoraggio (22) ha una forma prismatica ed è destinata ad essere inserita scorrevolmente in una sede (34) realizzata in corrispondenza della parete anteriore (32) della cavità (20).
  8. 8. Cerniera (10) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che la sede (34) e la porzione di testa (26) dell’elemento di ancoraggio (22) realizzano un accoppiamento di forma, avendo le rispettive sezioni trasversali di forma complementare.
  9. 9. Cerniera (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la cavità (20) dello snodo (14) è provvista di un’apertura trasversale (34) in prossimità della parete anteriore (32) e dal fatto che la porzione di testa (26) dell’elemento di ancoraggio (22) è dotata di una pluralità di sporgenze radiali (27) accessibili attraverso l’apertura trasversale (34).
  10. 10. Montatura per occhiali (13) comprendente un frontale (12) e due aste (11), ciascuna asta (11) essendo articolata al frontale (12) per mezzo di una cerniera a molla (10) attorno ad un asse di imperniamento (X) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, l’asta (11) o il frontale (12) essendo provvisti, in corrispondenza di una loro estremità anteriore, di una cavità (15) per l’alloggiamento dello snodo (14), detta cavità (15) avendo sezione trasversale atta a realizzare un accoppiamento di forma con lo snodo (14).
  11. 11. Montatura per occhiali (13) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che l’asta (11) o il frontale (12) sono provvisti di una sede (50), adiacente e in comunicazione con la cavità (15); detta sede (50) essendo adatta ad accogliere l’elemento di fermo (40) della cerniera (10).
  12. 12. Metodo di assemblaggio di una cerniera a molla (10) destinata ad articolare fra loro un’asta (11) e un frontale (12) di una montatura per occhiali (13), comprendente le fasi di: a) predisporre un elemento di ancoraggio (22) avente una porzione di testa (26) e una porzione posteriore (28), e uno snodo (14), dotato di un’estremità anteriore di imperniamento (16) e di una parete posteriore (18); lo snodo (14) essendo dotato di una cavità aperta (20); b) calzare mezzi elastici (24) sull’elemento di ancoraggio (22); c) inserire l’elemento di ancoraggio (22) provvisto dei mezzi elastici (24) nella cavità (20), in modo che la porzione posteriore (28) dell’elemento di ancoraggio (22) sia sporgente rispetto allo snodo (14) attraverso un incavo (30) ricavato in corrispondenza della parete posteriore (18) dello snodo (14); i mezzi elastici (24) agendo fra la porzione di testa (26) dell’elemento di ancoraggio (22) e la parete posteriore (18) dello snodo (14).
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di fissare un elemento di fermo (40) in corrispondenza della porzione posteriore (28) dell’elemento di ancoraggio (22).
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che il fissaggio dell’elemento di fermo (40) avviene dopo che l’elemento di ancoraggio (22) è inserito nella cavità (20) o dopo che i mezzi elastici (24) sono calzati sull’elemento di ancoraggio (22).
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che la fase di inserimento dell’elemento di ancoraggio (22) nella cavità (20) avviene comprimendo i mezzi elastici (24) contro la porzione di testa (26) dell’elemento di ancoraggio (22); tali mezzi elastici (24) essendo rilasciati una volta inserito l’elemento di ancoraggio (22) nella cavità (20) e nell’incavo (30), così che la porzione di testa (26) dell’elemento di ancoraggio (22) è posta in battuta contro la parete anteriore (32) della cavità (20).
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