ITVI20100253A1 - Cerniera elastica miniaturizzata, in particolare per occhiali. - Google Patents

Cerniera elastica miniaturizzata, in particolare per occhiali. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale avente titolo “CERNIERA ELASTICA MINIATURIZZATA, IN PARTICOLARE PER OCCHIALI"
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si colloca nel campo tecnico delle articolazioni o cerniere. In particolare, la presente invenzione si colloca nel campo tecnico delle articolazioni o cerniere elastiche. Ancora più in particolare, la presente invenzione si colloca nel campo tecnico delle articolazioni o cerniere elastiche miniaturizzate, in particolare atte a essere applicate a occhiali o accessori simili. In dettaglio, la presente invenzione à ̈ relativa ad una cerniera miniaturizzata elastica per occhiali del tipo extraflex.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
Sono note nello stato della tecnica cerniere o articolazioni elastiche e miniaturizzate. Dette cerniere trovano particolare impiego nel caso degli occhiali extraflex. Col termine cerniere o articolazioni extraflex, si intendono in particolare cerniere o articolazioni nelle quali la rotazione di un elemento di cerniera rispetto all'altro elemento di cerniera à ̈ regolata da mezzi elastici, quali ad esempio molle o mezzi simili. In particolare, la rotazione di un elemento di cerniera rispetto all'altro elemento di cerniera e quindi, nel caso particolare di occhiali, di una parte dellocchiale rispetto alla parte frontale o muso dell'occhiale, si ottiene agendo contro la forza elastica di detti mezzi elastici o molle. La forza elastica quindi fa si che un elemento di cerniera tenda a ritornare in posizioni predefinite, e quindi che ad esempio l'asta di un occhiale tenda a ritornare in posizioni predefinite, Ad esempio, i mezzi elastici tenderanno a mantenere le aste di un occhiale nella posizione in cui l'occhiale può essere indossato; se le astine verranno mosse rispetto a questa posizione, le stesse ritorneranno nella posizione di partenza quando verranno liberate grazie appunto all'azione dei mezzi elastici. Quanto sopra detto anche nel caso in cui le astine siano ripiegate, ad esempio nella posizione atta a permettere all’occhiale di essere riposto in un astuccio. L'apertura delle astine avverrà agendo contro l'azione dei mezzi elastici. Le astine assumeranno la posizione di completa apertura se le stesse verranno ruotate di un angolo minimo, oltre il quale i mezzi elastici le accompagneranno nella posizione di apertura. Se invece la rotazione sarà inferiore a detto angolo minimo, rilasciando le astine, le stesse ritorneranno nella posizione di chiusura. Le cerniere del tipo extraflex permettono anche che le astine vengano aperte al di là della posizione di apertura (nella quale appunto l'occhiale può essere indossato), e quindi in modo da definire un angolo maggiore di 90° rispetto al muso o parte frontale dell'occhiale. Come chiarito precedentemente, quando le astine vengono rilasciate, le stesse riassumono automaticamente grazie ai mezzi elastici la posizione di massima apertura, nella quale ognuna delle astine definisce con il muso o parte frontale dell'occhiale un angolo sostanzialmente di 90°.
Nella progettazione e nello sviluppo di cerniere per occhiali, in particolare nella progettazione e nello sviluppo di cerniere miniaturizzate elastiche ed eventualmente del tipo extraflex per occhiali, sono molti i fattori da considerare, poiché sono molteplici e diverse le prestazioni che cerniere di questo tipo devono fornire e garantire.
Un primo fattore à ̈ quello relativo all'estetica, poiché le cerniere devono essere poco ingombranti e quindi poco visibili o addirittura essere alloggiate in parte all'interno del muso o parte frontale dell'occhiale, e in parte all'interno dell’astina o asta corrispondente. Un secondo fattore à ̈ quello dell’affidabilità meccanica, poiché le cerniere o articolazioni devono permettere da una parte le rotazioni desiderate e dall'altra parte evitare rotazioni indesiderate. Le cerniere devono inoltre garantire una durata minima ed essere esenti da guasti o inconvenienti che ne compromettono il funzionamento, in modo da limitare il più possibile i costi di riparazione. Sempre con riferimento all'affidabilità meccanica devono garantire stabilità nelle loro posizioni di apertura o chiusura, nonché il ritorno automatico in dette posizioni di apertura o chiusura quando le stesse vengano ruotate. Vanno inoltre evitati giochi o laschi di rotazione in ogni posizione della cerniera e quindi dell’astina dell'occhiale rispetto al muso o parte frontale dell'occhiale. Anche dopo un tempo totale di utilizzo relativamente lungo à ̈ auspicabile che detti giochi o laschi non intervengano. Deve essere inoltre possibile poter regolare le cerniere in modo da poterle adattare a esigenze o condizioni di utilizzo particolari. L'applicazione o montaggio delle cerniere, ad esempio su occhiali, deve essere possibilmente semplice e veloce, in modo da permettere un risparmio dei costi di montaggio. Anche l'assemblaggio delle cerniere deve essere possibilmente semplificato, per cui il numero delle parti componenti deve essere possibilmente contenuto, garantendo però comunque le prestazioni di funzionalità descritte precedentemente. Infine, in particolare nel caso delle cerniere extraflex, le stesse devono consentire un angolo di extra apertura ampio e costante nel tempo.
Nello stato della tecnica sono noti i numerosi tentativi compiuti dai costruttori di articolazioni e cerniere elastiche miniaturizzate, nonché dai costruttori e produttori di occhiali di sviluppare e realizzare cerniere e articolazioni in grado di soddisfare le esigenze descritte precedentemente; purtroppo però, si à ̈ constatato che i vari tentativi compiuti non hanno dato i risultati sperati. Ad esempio, nei casi in cui si à ̈ privilegiato l'aspetto estetico, optando quindi per soluzioni semplici dal punto di vista tecnico, ad esempio caratterizzate da un numero contenuto di parti componenti e quindi poco ingombranti, dette soluzioni si sono rivelate poco affidabili dal punto di vista meccanico, delicate seppur semplici, e limitate dal punto di vista delle prestazioni in termini di capacità di rotazione, estensione dell'angolo di apertura ed elasticità. Al contrario, le soluzioni che hanno privilegiato l'aspetto meccanico, e che sono quindi caratterizzate da una meccanica fine, elevato numero di parti componenti, si sono rivelate non soddisfacenti o addirittura improponibili poiché dette soluzioni si sono rivelate ingombranti, inadatte a essere nascoste o rese poco visibili e ad essere alloggiate nelle parti dell'occhiale. Altre soluzioni, peraltro piuttosto soddisfacenti dal punto di vista estetico, si sono rivelate di difficile assemblaggio e quindi improponibili a causa degli elevati costi coinvolti.
A titolo di esempio, à ̈ possibile citare una soluzione nota nello stato della tecnica, caratterizzata da dimensioni e ingombro contenuti e provvista di meccanismo flex, adatta a essere in buona parte alloggiata nelle parti degli occhiali e quindi a essere nascosta o resa poco visibile. Questa soluzione o meccanismo, non consente però, a meno di aumentare le dimensioni dello stesso, di rendere più rigidi i mezzi elastici, per cui la sua applicazione su occhiali relativamente pesanti quali quelli che naturalmente potrebbero essere abbinati a questo tipo di meccanismo, rende instabile l'asta nelle sue posizioni fisse (di apertura e chiusura). Il meccanismo secondo questa soluzione non à ̈ inoltre registrabile o regolabile, in quanto i due elementi base che lo compongono, atti a essere fissati rispettivamente al muso o parte frontale e all'asta di un occhiale, sono collegati tra loro mediante una piccola spina anziché da una vite. La sostituzione di tale spina, qualora dovesse rompersi o andare persa, sarebbe alquanto problematica se eseguita con strumenti abitualmente a portata di mano sia dell'utente finale che di un tecnico del ramo, quale ad esempio un ottico. Questa soluzione non viene quindi incontro all'esigenza di semplicità di assemblaggio e manutenzione. Infine, nel meccanismo secondo questa soluzione, l'elemento elastico (molla) à ̈ collocato in una posizione decisamente precaria, per cui, se urtato, potrebbe fuoriuscire dalla sede a lui destinata, e quindi compromettere la funzionalità dell'occhiale. Il meccanismo secondo questa soluzione non viene quindi incontro nemmeno alle esigenze di affidabilità meccanica. Secondo un'altra soluzione nota nello stato della tecnica, il meccanismo con essa proposto à ̈ destinato a essere assemblato definitivamente dall'utilizzatore. Questo fatto scoraggia molti utilizzatori dal farne uso. L'assemblaggio del meccanismo, sia che sia effettuato dall'utilizzatore finale o da un tecnico, risulta essere oltremodo macchinoso in quanto lo stesso meccanismo à ̈ costituito da un elemento scatolare, nel quale vanno inseriti due elementi elastici ben distinti tra loro e pertanto non intercambiabili, che devono essere mantenuti in posizione mediante l'applicazione di un tappo (da applicare all’elemento scatolare) di difficile maneggiabilità e che necessita di essere orientato in modo predefinito. Per quanto poi riguarda l'applicazione del meccanismo a occhiali o accessori simili, una volta completato l'assemblaggio del muso dell'occhiale e dell'asta (con il meccanismo interposto fra di essi), gli stessi muso e asta presentano un gioco o lasco di rotazione inaccettabile che verrebbe inoltre ulteriormente amplificato nel caso di applicazione a occhiali con aste di dimensioni ragguardevoli. Il meccanismo secondo questa ulteriore seconda soluzione non prevede inoltre elementi atti a permettere il suo bloccaggio meccanico, per cui le possibili applicazioni dello stesso meccanismo sono limitate solo al caso di occhiali che permettano una deformazione dell'asta e/o del muso dell'occhiale. Sono quindi escluse le applicazioni del meccanismo a occhiali realizzati in materiali rigidi, quali ad esempio legno o materiali naturali in genere.
Infine, nel caso di applicazioni a occhiali realizzati in materiali deformabili, la stessa à ̈ comunque difficoltosa e soggetta ad errori, come ad esempio nel caso di materiali metallici o acetato.
E quindi uno scopo della presente invenzione quello di ovviare agli inconvenienti riassunti precedentemente e tipici delle articolazioni o cerniere note nello stato della tecnica. Un ulteriore scopo e obiettivo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un'articolazione o cerniera, in particolare una articolazione o cerniera miniaturizzata ed elastica, che offra un conveniente compromesso tra le esigenze di affidabilità meccanica, estetica, dimensioni e ingombro ridotti e contenuti, semplicità di assemblaggio, e semplicità di manutenzione. In particolare, gli scopi e risultati che si intendono raggiungere con la presente invenzione possono essere riassunti come segue.
Consentire di ridurre notevolmente gli ingombri grazie ad un meccanismo elastico di chiusura, apertura ed eventualmente extra apertura che permetta di eliminare completamente la presenza di elementi esterni all'asta dell'occhiale (ad esempio scatolini).
Garantire, anche in presenza di aste di occhiali caratterizzate da spessore ridotto, il caratteristico scatto, garantendo quindi stabilità all'asta dell'occhiale nelle sue posizioni di naturale riposo (aperta e chiusa).
Eliminare completamente tutti i giochi o laschi di rotazione fra asta e muso o parte frontale dell'occhiale, in particolare in ogni posizione dell'asta (anche intermedia) compresa tra la posizione di chiusura e quella di apertura, eventualmente anche di extra apertura.
Permettere la realizzazione e l'utilizzo di aste che, superate le minime dimensioni necessarie per contenere il meccanismo secondo la presente invenzione, possano assumere forme estetiche e dimensionali a piacere senza che le possibili forme estetiche siano limitate dalla presenza di elementi esterni.
Fornire agli occhiali sui quali il meccanismo verrà applicato notevole solidità e stabilità nella zona dell'articolazione o di incernieramento.
Consentire un angolo di extra apertura costante anche al variare dello spessore dell'asta dell'occhiale (almeno entro certi limiti), grazie alla realizzazione di una particolare soluzione di fine corsa.
Gli scopi prefissati e raggiunti precedentemente verranno raggiunti realizzando una articolazione o cerniera come viene indicata nella rivendicazione principale 1.
Forme particolari di realizzazione della cerniera o articolazione secondo la presente invenzione.
DESCRIZIONE DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione trova particolare e conveniente applicazione quando usata per l'assemblaggio di occhiali o accessori simili, in particolare quando usata per accoppiare girevolmente una all'altro, un'asta di un occhiale e il muso o parte frontale di detto occhiale. È questa quindi la ragione per cui nel seguito verrà data descrizione dettagliata dell'articolazione o cerniera secondo la presente invenzione, con particolare riferimento alla sua applicazione nel caso di occhiali. Va comunque notato che le possibili applicazioni della presente invenzione non sono limitate al caso di occhiali.
Al contrario, la presente invenzione può trovare e trova conveniente applicazione anche in altri campi, e in particolare in tutti quei casi in cui sia richiesta una articolazione o cerniera di dimensioni ridotte o anche miniaturizzata, che sia caratterizzata da aspetto estetico gradevole, ingombri ridotti e dimensioni contenute, affidabilità meccanica, funzionalità meccanica, durata, e semplicità di assemblaggio.
La presente invenzione à ̈ basata sulla considerazione generale che gli scopi riassunti precedentemente possono essere raggiunti e i problemi tipici delle soluzioni note nello stato della tecnica possono essere risolti e superati realizzando una cerniera nella quale gli elementi elastici e l'elemento di raccordo tra un elemento di cerniera e l'altro elemento di cerniera siano posizionati relativamente in modo conveniente.
In particolare, la presente invenzione si basa sulla considerazione generale che gli scopi prefissati possono essere raggiunti e i problemi delle soluzioni note nello stato della tecnica possono essere risolti realizzando una cerniera nella quale l'elemento elastico o molla sia posizionato sull'elemento di raccordo o alberino in modo che detto alberino sia almeno in parte alloggiato nello spazio interno definito dalla molla. In questo caso, lo spazio interno definito dalla molla, non utilizzato nel caso delle soluzioni note nello stato della tecnica viene sfruttato in modo adeguato e non à ̈ più necessario trovare una adeguata collocazione e uno spazio disponibile per l'alberino di raccordo. Inoltre, in questo modo, sia l'elemento elastico che l'alberino di raccordo potranno essere alloggiati all'interno di una parte dell'occhiale, ad esempio dell'asta dell'occhiale, eliminando quindi la presenza di elementi esterni all'occhiale, con evidenti vantaggi dal punto di vista estetico. L'assenza di elementi esterni, unitamente al fatto che l'alberino di raccordo à ̈ almeno in parte alloggiato e ricevuto nello spazio interno definito dall’elemento elastico, consente inoltre di poter utilizzare un elemento elastico o molla di dimensioni considerevoli e quindi di notevole rigidezza, con evidenti vantaggi dal punto di vista delle prestazioni meccaniche, poiché sarà più evidente lo scatto (dall’elemento elastico) che fornisce stabilità all'asta di un occhiale nelle sue zone di naturale riposo (di apertura e chiusura). La soluzione proposta permette inoltre di ottenere, a parità di ingombro complessivo della cerniera, soluzioni note oppure, viceversa, di ottenere un ingombro complessivo della cerniera inferiore rispetto alle cerniere che adottano soluzioni note. Per alloggiare in modo adeguato l'elemento elastico nell'asta sarà sufficiente realizzare nell'asta stessa un foro di diametro di poco superiore a quello della molla. Inoltre, essendo la molla alloggiata sull’elemento di raccordo o alberino ed in un foro chiuso, si eviterà qualsiasi rischio che la molla o elemento elastico possa uscire inavvertitamente dalla sede ad essa destinata (foro cieco nell'asta). E ancora, essendo la molla o elemento elastico guidata dall'alberino di raccordo e bloccata alle due estremità opposte dello stesso alberino, si eviterà il rischio che la molla o elemento elastico possa in qualche modo svincolarsi dall'alberino; sarà quindi possibile assemblare la molla o elemento elastico nonché l'intera cerniera o articolazione, e applicare semplicemente la cerniera preassemblata a un occhiale o ad un oggetto simile. In particolare, relativamente all'applicazione della cerniera o articolazione secondo la presente invenzione ad un occhiale, l'applicazione stessa risulterà essere particolarmente semplificata poiché potrà essere ottenuta tramite mezzi di fissaggio quali viti che si impegneranno nelle parti dell'occhiale da collegare per mezzo della cerniera o articolazione. Secondo una forma di realizzazione particolare della presente invenzione sarà possibile definire con precisione l'angolo di extra apertura, senza rischi che lo stesso angolo di extra apertura vari nel tempo o con l'usura dell’articolazione o cerniera.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE;
Nel seguito, la presente invenzione verrà spiegata e chiarita ulteriormente con particolare riferimento alle tavole di disegno allegate. Va comunque notato che la presente invenzione non à ̈ limitata alle forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno allegate, ma piuttosto che rientrano nell'ambito della presente invenzione tutte quelle modifiche apportate alle forme di realizzazione descritte e rappresentate che appariranno chiare, evidenti ed ovvie all'uomo del mestiere.
In particolare, nelle tavole di disegno in allegato:
- le figure da la a ld sono relative a viste in esploso di un occhiale equipaggiato con una cerniera o articolazione secondo la presente invenzione;
- le figure 2a e 2b, mostrano viste in esploso di una cerniera o articolazione secondo una forma particolare della presente invenzione, in particolare in condizione di preassemblaggio e di assemblaggio completato;
la figura 3a à ̈ relativa a una vista in esploso e prospettica di una cerniera o articolazione secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;
la figura 3b mostra una vista prospettica di uno dei due elementi di cerniera della cerniera secondo la forma di realizzazione della presente invenzione già rappresentata in figura 3 a;
la figura 3c mostra una vista prospettica di uno dei due elementi di cerniera secondo la forma di realizzazione della presente invenzione già rappresentata nelle figure 2a e 2b;
la figura 4a mostra una vista in esploso di una cerniera o articolazione secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;
la figura 5a mostra una vista in esploso di una cerniera o articolazione secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;
la figura 6a mostra una vista in esploso di una ulteriore forma di realizzazione della cerniera o articolazione secondo la presente invenzione;
le figure 7a e 7b sono relative rispettivamente a una vista in esploso e a una vista prospettica di una cerniera o articolazione secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;
le figure 8a, 8b e 8c sono relative rispettivamente a una vista in esploso e due viste dall'alto di una cerniera o articolazione secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI ALCUNE FORME DI
REALIZZAZIONE DELLA PRESENTE INVENZIONE
Nelle figure da la ald sono rappresentati un occhiale 100 e parti di esso. In particolare, l'occhiale 100 comprende tipicamente una parte frontale (o muso) 101 atta a essere appoggiata durante l'utilizzo dell'occhiale 100 sul naso e davanti agli occhi di un utente, nonché aste o stanghette 102 sinistra e destra, atte ad essere posizionate, sempre durante l'utilizzo, rispettivamente tra i padiglioni auricolari sinistro e destro e il capo o la testa dell'utente. Per ragioni di chiarezza e semplicità rappresentativa, solo l’asta o stanghetta 102 à ̈ rappresentata nelle figure da 1a a 1d. L'occhiale 100 à ̈ equipaggiato con una cerniera o articolazione 10 secondo la presente invenzione. Detta cerniera o articolazione 10 comprende in particolare un primo elemento di cerniera I l e un secondo elemento di cerniera 13, tra loro vincolati girevolmente. Mentre ulteriori dettagli relativi alla cerniera o articolazione 10 verranno chiariti nel seguito, a questo punto della descrizione si può notare dalle figure da la a ld che il primo elemento 11 e il secondo elemento 13 sono atti a venire fissati rispettivamente alla parte frontale 101 e a una delle aste o stanghette dell'occhiale 100, in particolare, nel caso delle figure da la a ld all'asta o stanghetta sinistra 102. Il primo elemento di cerniera 1 1 à ̈ quindi atto ad essere inserito e fissato in una sede corrispondente 12 ricavata nella parte frontale 101 dell'occhiale 100; allo stesso modo, il secondo elemento di cerniera 13 à ̈ atto a essere inserito e fissato in una sede corrispondente 14 ricavata nell’asta 102. A tale scopo, le sedi di alloggiamento 12 e 14, rispettivamente del primo elemento di cerniera 11 e del secondo elemento di cerniera 12 avranno forma e dimensioni (profondità, larghezza, sezione trasversale ecc.) corrispondenti a quelle degli elementi di cerniera 11 e 13. La corrispondenza dimensionale sarà in particolare tale da prevedere un minimo lasco o gioco tra gli elementi di cerniera 11 e 13 e le sedi di alloggiamento rispettive 12 e 14, al fine di consentire un inserimento agevolato degli elementi di cerniera 11 e 13, nonché una rimozione agevolata degli stessi dalle sedi di alloggiamento rispettive. Il fissaggio definitivo degli elementi di cerniera 11 (nella sede corrispondente 12) e 13 (nella sede di alloggiamento corrispondente 14) si otterrà per mezzi di fissaggio corrispondenti e opportuni quali ad esempio viti 11v e 13v. In particolare, nel caso dell’elemento di cerniera 11, le due viti di fissaggio 1 1v saranno ricevute e alloggiate in altrettanti fori passanti corrispondente 15 (si veda in particolare la figura 2a), e si impegneranno in altrettanti fori ciechi (non visibili nelle figure) ed eventualmente filettati ricavati nella parte frontale 101 dell'occhiale 100. Allo stesso modo, le due viti di fissaggio 13v saranno ricevute e alloggiate in altrettanti fori passanti corrispondente 16 (si veda in particolare la figura 2a), e si impegneranno in altrettanti fori ciechi (non visibili nelle figure) ed eventualmente filettati ricavati nella stanghetta o asta 102 dell'occhiale 100. È quindi possibile apprezzare l'estrema semplicità di assemblaggio dell'occhiale 100, in particolare delle operazioni previste per fissare le astine o stanghette alla parte frontale interponendo tra dette astine 102 e detta parte frontale cerniere o articolazioni 10 secondo la presente invenzione. A tale scopo si potrà procedere ad esempio inserendo il primo elemento di cerniera 1 1 nella sede corrispondente 12 e fissando lo stesso elemento di cerniera 11 nella sede di alloggiamento 12 per mezzo delle viti di fissaggio 1 1v. In particolare, al fine di agevolare l'azione sulle viti di fissaggio 11v (ad esempio per mezzo di un cacciavite) sarà opportuno orientare il secondo elemento di cerniera 13 in modo che lo stesso definisca rispetto al primo elemento di cerniera 11 un angolo sostanzialmente di 90° (posizione di chiusura delle astine o stanghetta rispetto alla parte frontale 101). In questo modo il secondo elemento di cerniera 13 non sarà di ingombro e non ostruirà l'accesso alle porzioni di estremità delle viti di fissaggio 1 1v sulle quali andrà ad agire il cacciavite o un utensile simile. Allo stesso modo, si potrà procedere ad esempio “infilando†l'asta o stanghetta 102 sul secondo elemento di cerniera 13, in modo che lo stesso secondo elemento di cerniera 13 venga inserito nella sede di alloggiamento corrispondente 14 e infine fissando lo stesso elemento di cerniera 13 nella sede di alloggiamento 14 per mezzo delle viti di fissaggio 13v. Anche in questo caso, al fine di agevolare l'azione sulle viti di fissaggio 13v (ad esempio ancora per mezzo di un cacciavite) sarà opportuno orientare il secondo elemento di cerniera 13 in modo che lo stesso definisca rispetto al primo elemento di cerniera 11 (e in modo che l' asta 102 definisca rispetto alla parte frontale 101 dell' occhiale 100) un angolo sostanzialmente di 90° (posizione di chiusura delle astine o stanghe rispetto alla parte frontale 101). In questo modo il primo elemento di cerniera 11 non sarà di ingombro e non ostruirà l'accesso alle porzioni di estremità delle viti di fissaggio 13v sulle quali andrà ad agire il cacciavite o un utensile simile.
Dal particolare di figura ld à ̈ possibile apprezzare che la cerniera o articolazione 10 secondo la presente invenzione può essere del tipo extraflex, vale a dire del tipo che permette una apertura delle astine o stanghe 102 oltre la posizione di utilizzo dell'occhiale 100 (nella quale le astine 102 formano rispettivamente angoli sostanzialmente di 90° con la parte frontale 101) e quindi sino a raggiungere posizioni in cui le stesse astine 102 formano con la parte frontale 101 angoli corrispondenti maggiori di 90°. Apparirà in seguito, per mezzo della descrizione seguente, che la natura elastica della cerniera o articolazione secondo la presente invenzione permetterà il ritorno naturale ed automatico delle astine 102 nelle posizioni di apertura e chiusura. Vale a dire che se, ad esempio, una astina verrà ruotata oltre la sua posizione di apertura e quindi rilasciata, la stessa ritornerà automaticamente nella posizione di apertura. Allo stesso modo, se una astina verrà ruotata e mossa dalla sua posizione di chiusura (e senza raggiungere la posizione di apertura) e successivamente rilasciata, la stessa ritornerà automaticamente nella posizione di chiusura. Per portare le astine dalla posizione di chiusura a quella di apertura sarà quindi necessario superare un angolo o punto di non ritorno, superato il quale le astine raggiungeranno automaticamente la posizione desiderata, rispettivamente di apertura o chiusura. Il superamento dell'angolo o punto di non ritorno da origine ad una sorta di scatto percepibile dall'utente e tipico delle cerniere o articolazioni elastiche.
Allo stesso modo, dall'osservazione del particolare della figura le à ̈ possibile apprezzare una caratteristica particolarmente vantaggiosa della cerniera o articolazione secondo la presente invenzione, e cioà ̈ il fatto che le parti componenti della stessa saranno alloggiate pressoché completamente nelle parti di un occhiale, e ogni ingombro esterno tra dette parti di un occhiale sarà evitato. In particolare, l'elemento di cerniera 13 potrà essere alloggiato completamente all'interno dell'asta 102 mentre l'elemento di cerniera 11 potrà essere alloggiato completamente all'interno della parte frontale 101. Ne derivano quindi evidenti vantaggi estetici poiché la cerniera o articolazione 10 secondo la presente invenzione sarà praticamente invisibile, a meno di parti di essa lasciate volutamente visibili, quali ad esempio, nelle realizzazioni rappresentate, quelle parti visibili dalla parte interna dell'occhiale, come ad esempio nel caso delle figure 1b ed 1c, nel citato esempio realizzativo le sedi di alloggiamento 12 à ̈ 14 comprendono un lato aperto verso l'interno dell'occhiale 100, al fine di facilitare l'accesso alla cerniera o articolazione 10 o parti di essa, ad esempio nel caso si rendessero necessarie operazioni di manutenzione, regolazioni, registrazioni eccetera della cerniera o articolazione stessa. E’ chiaro che in altre realizzazioni potranno essere visibili anche altre parti della cerniera all’interno e/o all’esterno dell’occhiale in funzione delle necessità tecniche e/o estetiche desiderate.
Nel seguito, con riferimento alle figure 2a e 2b verrà descritta in dettaglio una prima forma di realizzazione della cerniera o articolazione secondo la presente invenzione; nelle figure 2a e 2b le parti o caratteristiche della cerniera o articolazione 10 secondo la presente invenzione già descritte precedentemente con riferimento ad altre figure sono identificate dagli stessi numeri di riferimento.
Dalle figure 2a e 2b (in particolare dall'esploso dalla figura 2a) si evince chiaramente che, nella cerniera o articolazione 10 secondo la forma di realizzazione della presente invenzione in essa rappresentata, il primo elemento di cerniera o articolazione 11 e il secondo elemento di cerniera o articolazione 13 sono girevolmente vincolati uno all'altro per mezzo di un elemento di vincolo o alberino 23. In particolare, detto elemento di vincolo o alberino 23 comprende una prima porzione di estremità 25 alloggiata (in condizione di assemblaggio ultimato della cerniera o articolazione 10) tra due sporgenze 20 e 21 che definiscono uno spazio interno 22 nel quale à ̈ alloggiata e ricevuta appunto la prima porzione di estremità 25 dell'alberino 23. Le due parti sporgenti 20 e 21 sono rivolte verso il secondo elemento di articolazione o cerniera 13 e comprendono entrambe un foro passante 18 atto a ricevere un perno 31. Anche la porzione di estremità 25 dell'alberino di collegamento 23 à ̈ dotata di un foro passante 26. L'alberino 23 stesso sarà quindi fissato all’elemento di articolazione o cerniera 11 inserendo la sua porzione di estremità 25 nello spazio interno 22 definito dalle due sporgenze 20 e 21 e inserendo quindi per esempio in successione il perno di collegamento 31 nel foro passante 18 della sporgenza 21, quindi nel foro passante 26 della porzione di estremità 25 dell'alberino 23 e quindi nel foro 18 della sporgenza 20. In questo modo l'alberino 23 risulterà essere vincolato girevolmente al primo elemento di cerniera 11, e potrà quindi ruotare attorno al perno di collegamento e rotazione 31. Ovviamente, l'alberino 23 potrà essere fissato al primo elemento di cerniera o articolazione 11 secondo procedimenti alternativi; ad esempio, il perno di collegamento e rotazione 31 potrà essere inserito prima nel foro passante 18 della sporgenza 20, quindi nel foro passante 26 della porzione di estremità 25 dell'alberino 23 e infine nel foro 18 della sporgenza 21. Inoltre, uno dei due fori 18 potrà essere non passante ma piuttosto cieco ed eventualmente dotato di un filetto interno nel quale si impegnerà un filetto corrispondente realizzato sulla porzione di estremità del perno 31 opposta alla porzione di estremità sulla quale, per fissare l'alberino 23 al primo elemento di cerniera 11, potrà ad esempio agire un cacciavite o un utensile o strumento simile.
Sempre con riferimento alla figura 2a, si apprezza che l'alberino 23 comprende una parte a sezione trasversale sostanzialmente cilindrica (sebbene, come si vedrà dalla descrizione seguente, altre sezioni trasversali sono possibili), che si estende dalla prima porzione di estremità 25. A sua volta, la parte sostanzialmente cilindrica comprende una prima porzione intermedia 41, adiacente a detta prima porzione di estremità 25, una seconda porzione intermedia 40 adiacente a detta prima porzione intermedia 41 e interposta tra detta prima porzione intermedia 41 e una seconda porzione di estremità 24, detta seconda porzione di estremità 24 essendo opposta alla prima porzione di estremità 25. Il secondo elemento di cerniera o articolazione 13 comprende inoltre un foro passante 17, atto a permettere il passaggio attraverso di esso della parte cilindrica dell'alberino 23, nonché ad alloggiare in parte detta parte cilindrica di detto alberino 23. In particolare, nella condizione di assemblaggio ultimato rappresentata nella figura 2b, la prima porzione intermedia 41 di detto alberino 23, sarà alloggiata nel foro passante 17 del secondo elemento di cerniera o articolazione 13, mentre la seconda porzione intermedia 40 che la seconda porzione di estremità 24 dell'alberino 23 saranno posizionate all'esterno di detto secondo elemento di cerniera 13, dalla parte o sul lato di detto elemento di cerniera 13 opposto al primo elemento di cerniera I l e quindi alla prima porzione di estremità 25 dell'alberino 23. Il foro passante 17 avrà quindi una sezione trasversale e dimensioni corrispondenti alla sezione trasversale e alle dimensioni della parte cilindrica dell'alberino 23, o almeno della sua prima porzione intermedia 41, in modo da permettere il passaggio dell'alberino 23 attraverso di esso, e quindi l'alloggiamento della prima porzione intermedia 41.
La cerniera o articolazione 10 secondo la forma di realizzazione della presente invenzione rappresentata nelle figure 2a e 2b comprende inoltre un elemento elastico (mezzi elastici, comprendenti nell’esempio una molla elicoidale) 27 disposto sull’alberino 23 collocato, in particolare, sulla sua seconda porzione intermedia 40. In altre parole detto elemento elastico 27 à ̈ disposto in modo che la seconda porzione intermedia 40 dell'alberino 23 sia alloggiata o ricevuta nello spazio interno definito dalla molla elicoidale 27. Un elemento di fissaggio 28 permette di fissare la molla elicoidale 27 sull’alberino 23; a tale scopo, l'elemento di fissaggio 28 può ad esempio comprendere una sede interna 29 (ad esempio un foro passante o cieco) atta a ricevere almeno in parte la seconda porzione di estremità 24 dell'alberino 23, nonché una filettatura interna 30 atta a impegnarsi in una filettatura esterna corrispondente (non rappresentata nelle figure) realizzata sulla seconda porzione di estremità 24 dell'alberino 23. Ovviamente, altre soluzioni sono possibili per fissare l'elemento di fissaggio 28 all'alberino 23 (e quindi l’elemento elastico 27 sulla seconda porzione intermedia 40 dello stesso alberino 23); ad esempio, l'elemento 28 potrà essere saldato, incollato, fissato a pressione o ricavato per ribaditura sulla porzione di estremità 24 dell'alberino 23. Va comunque notato che la soluzione di un elemento 28 che si avvita sulla porzione di estremità 24 dell'alberino 23 permette di regolare la compressione della molla e quindi, come verrà chiarita nel seguito, le funzioni e le operazioni dell'articolazione o cerniera 10.
Le operazioni di assemblaggio dell'articolazione o cerniera 10 secondo la forma di realizzazione della presente invenzione rappresentata nelle figure 2a e 2b proseguono quindi, dopo aver fissato l'alberino 23 al primo elemento di cerniera 1 1 come descritto precedentemente, infilando il secondo elemento di cerniera 13 sulla parte cilindrica dell'alberino 23 in modo che la prima porzione intermedia 41 sia ricevuta ed alloggiata nel foro passante 17 del secondo elemento di cerniera 13. Successivamente la molla 27 viene infilata sulla parte di alberino 23 che sporge dal elemento di cerniera 13, in modo che almeno la seconda porzione intermedia 40 dell'alberino 23 sia ricevuta ed alloggiata nello spazio interno definito dalla stessa molla elicoidale 27. Infine, l'elemento di fissaggio 28 viene applicato alla porzione di estremità 24 dell'alberino 23, in modo che la molla 27 venga compressa tra il secondo elemento di cerniera 10 à ̈ l'elemento di fissaggio 28. In questo modo, il secondo elemento di cerniera o articolazione 13 verrà spinto dalla molla verso il primo elemento di fissaggio 1 1 , in modo che la superficie 38 del secondo elemento di cerniera o articolazione venga a battuta contro una superficie di battuta corrispondente della prima porzione estremità 25 dell'alberino 23. Si otterrà quindi la disposizione reciproca dei componenti della cerniera o articolazione 10 rappresentata in particolare nella figura 2b.
In alternativa alla procedura di assemblaggio sopra descritta si potrà prima assemblare le parti 23, 15, 27 e 28 e successivamente, assemblare l’elemento 11 tramite la vite 31. Le funzioni della molla elicoidale 27, oltre a quelle già descritte precedentemente, possono essere riassunte come segue. Si evince dalla figura 2a che la prima porzione di estremità 25 dell'alberino 23 comprende una superficie curva rivolta verso il primo elemento di cerniera 1 1 e opposta alla parte cilindrica dell'alberino 23. La rotazione dell'alberino 23 sarà quindi condizionata dall'azione della molla 27, nel senso che la rotazione dell'alberino causerà la compressione della molla; la molla, tenderà quindi a far ritornare l’alberino 23, e quindi il secondo elemento di cerniera 13 in posizioni predefinite rispetto al primo elemento di cerniera 11, e in particolare nella posizione in cui l'alberino 23 e il secondo elemento di cerniera 13 sono essenzialmente paralleli al primo elemento di cerniera 1 1 (posizione di apertura della cerniera 10), nonché nella posizione in cui l'alberino 23 e il secondo elemento di cerniera 13, formano con il primo elemento di cerniera 11 un angolo predefinito che nell’esempio rappresentato à ̈ sostanzialmente di 90° (posizione di chiusura della cerniera o articolazione 10). Le posizioni di chiusura e apertura della cerniera o articolazione 10 corrispondono rispettivamente alle posizioni di chiusura ed apertura dell'occhiale 100 descritte precedentemente con riferimento alle figure da 1a a 1d.
Sono evidenti i primi vantaggi offerti dalla forma di realizzazione della cerniera o articolazione 10 secondo una forma di realizzazione della presente invenzione rappresentata nelle figure 2a e 2b. Ad esempio, la cerniera potrà essere preassemblata come rappresentato nella figura 2b, e quindi applicata ad un occhiale 100 (tra la parte frontale e una stanghetta dello stesso) come descritto precedentemente con riferimento alle figure da 1a 1d, e quindi con le viti di fissaggio 11v prericevute nei fori passanti 15 del primo elemento di cerniera 11, e le viti 13v prericevute nei fori passanti 16 del secondo elemento di cerniera 13. Inoltre, à ̈ evidente l'ingombro minimo generato dalla molla 27 in combinazione con l'alberino 23 e l'elemento di fissaggio 28. Il fatto che l'alberino 23 sia in parte alloggiato nello spazio interno definito dalla molla 27 permetterà, infatti, di alloggiare agevolmente l'insieme di componenti comprendente l'alberino 23, la molla 27, e l'elemento di fissaggio 28 all'interno di un componente di un occhiale di dimensioni anche molto ridotte, ad esempio all'interno un'asta o stanghetta 102 come rappresentato ad esempio nelle figure 1b e 1c. Si eviteranno quindi gli effetti estetici negativi che intervengono quando parti componenti della cerniera o articolazione devono essere posizionate all'esterno delle parti componenti di un occhiale.
Inoltre, tale soluzione consente di massimizzare la forza elastica generata dall’elemento elastico 27 in funzione del suo ingombro migliorando sensibilmente le prestazioni della cerniera 10 rispetto alle soluzioni note.
L'osservazione della figura 3c permette di apprezzare una delle possibili funzioni permesse dalla forma di realizzazione della cerniera 10 descritta precedentemente con riferimento alle figure 2a e 2b. Risulta infatti dalla figura 3c che, come indicato schematicamente dalla freccia, l’elemento di cerniera 13 sarà ruotabile rispetto all'alberino 23, e quindi rispetto al primo elemento di cerniera 1 1. Nello stesso modo, una stanghetta 102 di un occhiale 100 fissata alla parte frontale 101 dello stesso occhiale 100 mediante la cerniera o articolazione 10 secondo questa forma di realizzazione della presente invenzione, sarà ruotabile attorno ad un asse sostanzialmente coincidente con l'asse longitudinale della stessa stanghetta o asta 102.
Nel seguito, con riferimento alle figure 3a e 3b, verrà descritta una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione; come al solito, nelle figure 3a e 3b, le parti componenti o caratteristiche dell'articolazione 10 già descritte precedentemente sono identificate dagli stessi numeri di riferimento.
La forma di realizzazione della cerniera 10 secondo la presente invenzione rappresentata nelle figure 3a e 3b, risulta particolarmente utile nei casi in cui la possibilità di rotazione del secondo elemento di cerniera 13 rispetto al primo elemento di cerniera 1 1 sia percepita come uno svantaggio e quindi preferibilmente da evitare. A tale scopo, come rappresentato in particolare nella figura 3a, la prima porzione intermedia 41 dell'alberino 23 e il foro passante 17 del secondo elemento di cerniera 13 hanno sezione trasversale e dimensioni corrispondenti, in particolare sezione trasversale sostanzialmente rettangolare (o quadrata, o anche esagonale o anche poligonale, e comunque non circolare); in questo modo, quando la prima porzione intermedia 41 dell'alberino 23 sia alloggiata nel foro passante 17, l'elemento di cerniera o articolazione 13 non potrà ruotare rispetto all'alberino 23, a causa dell'impegno della prima porzione intermedia 41 dell'alberino stesso 23 nella sede o foro passante di alloggiamento 17. Non essendo quindi possibile una rotazione dell'alberino 23 rispetto al primo elemento di cerniera 11 (a causa dell'impegno della prima porzione di estremità 25 nello spazio 22 tra le sporgenze 20 e 21 del primo elemento di cerniera 11, nonché a causa dell'impegno del perno di rotazione il vincolo 31 (non rappresentato in figura 3a) nel foro passante 26, non saranno nemmeno possibili delle rotazioni del secondo elemento di cerniera 13 rispetto al primo elemento di cerniera 11, e quindi nemmeno rotazioni dell'asta o stanghetta 102 di un occhiale 100 rispetto alla parte frontale 101 dello stesso occhiale.
Un ulteriore caratteristica di questa forma di realizzazione à ̈ relativa al fatto che la porzione di estremità 25 dell'alberino 23 comprende inoltre una sporgenza 35 che, quando la prima porzione intermedia 41 di detto alberino 23 sia correttamente alloggiata nel foro passante 17 come rappresentato nella figura 3b, si sovrappone alla superficie superiore piana 37 del secondo elemento di cerniera 13; in questo modo, la sporgenza 35 eserciterà una certa pressione sul secondo elemento di cerniera 13, facilitando quindi il posizionamento dello stesso secondo elemento di cerniera 13 sull'alberino 23, poiché lo stesso elemento di cerniera 13 tenderà a restare in posizione sull'alberino 23 anche prima del fissaggio della molla elicoidale 27.
Nel caso particolare della forma di realizzazione appena descritta precedentemente con riferimento alle figure 3a e 3b, la prima porzione intermedia 41 dell'alberino 23 à ̈ definita e delimitata da due superfici principali sostanzialmente piane, parallele e opposte, nonché orientate in modo da essere sostanzialmente perpendicolare al perno di vincolo e rotazione 31. Questa soluzione sarà quindi preferibile nel caso si desideri o sia necessario contenere o limitare le dimensioni e l'ingombro del secondo elemento di cerniera 13 nella direzione parallela alla sezione in cui si estende il perno di vincolo e rotazione 31, poiché lo spessore della prima porzione intermedia 41 dell'alberino 23 (sostanzialmente corrispondente alla distanza tra le due superfici piane, parallele e opposte che delimitano detta prima porzione intermedia 41) potrà essere scelta a piacere e a seconda delle esigenze o circostanze.
Un’alternativa alla forma di realizzazione appena descritta con riferimento alle figure 3a e 3b à ̈ rappresentata in figura 6a, nella quale ancora parti componenti o caratteristiche della cerniera o articolazione secondo la presente invenzione sono identificate dagli stessi numeri di riferimento.
La forma di realizzazione rappresentata nella figura 6a differisce da quella rappresentata nelle figure 3a e 3b sostanzialmente per l'orientamento della prima porzione di estremità 41 dell'alberino 23 e del foro passante 17 di forma e dimensioni corrispondenti ricavato nel secondo elemento di cerniera o articolazione 13. In questo caso infatti, detta prima porzione intermedia 41 à ̈ ancora definita e delimitata da due superfici sostanzialmente piane, parallele e opposte, che però in questo caso sono parallele al piano in cui giace l'asse longitudinale di simmetria del perno di rotazione e vincolo 31. Questa soluzione, che permette comunque ancora di evitare rotazioni indesiderate del secondo elemento di cerniera 13 rispetto all'alberino 23, nonché dell'alberino 23 rispetto al primo elemento di cerniera 1 1 , sarà preferibile nei casi in cui sarà opportuno o necessario contenere le dimensioni e l'ingombro del secondo elemento di cerniera 13 lungo una direzione perpendicolare all'asse longitudinale di simmetria del perno o vincolo di rotazione 31. Ad esempio, questa soluzione, se applicata ad un occhiale come mostrato nelle figure da 1a a 1b, vale a dire con il secondo elemento di cerniera 13 alloggiato nell'asta o stanghetta 102 dell'occhiale 100, sarà preferibile quando si renderà necessario od opportuno contenere lo spessore della stessa asta o stanghetta 102; la soluzione rappresentata nelle figure 3a e 3b sarà invece piuttosto preferibile quando si renderà necessario od opportuno contenere i limitare l'altezza (nella direzione perpendicolare allo spessore) dell'asta o stanghetta 102 dell'occhiale 100.
Nel seguito, con riferimento alla figura 4a verrà descritta una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione; nella figura 4a, le parti componenti o caratteristiche della presente invenzione già descritte precedentemente con riferimento ad altre figure sono come al solito identificate dagli stessi numeri di riferimento.
La caratteristica principale della forma di realizzazione della cerniera secondo la presente invenzione rappresentata nella figura 4a à ̈ relativa al fatto che la cerniera o articolazione 10 comprende due alberini 23 sostanzialmente paralleli e vincolati girevolmente al primo elemento di cerniera 11. A tale scopo, detto primo elemento di cerniera 11 comprende due sporgenze di estremità o laterali 20 e 21, rivolte verso il secondo elemento di cerniera 13 entrambe dotate di un foro passante 26. Una sporgenza centrale 45 rivolta verso il secondo elemento di cerniera 13 à ̈ disposta tra le sporgenze laterali 20 e 21 , in modo da definire, assieme a dette sporgenze laterali 20 e 21 due spazi di alloggiamento 22. Le porzioni di estremità 25 dei due alberini 23 saranno quindi alloggiate ognuna in uno di detti due spazi di alloggiamento 22, ed in essi fissati per mezzo di un perno di rotazione e vincolo (non rappresentato nella figura 4a) come nel caso delle forme di realizzazione descritte precedentemente, vale a dire con detto perno di rotazione e vincolo ricevuto e alloggiato nei fori passanti delle tre sporgenze 20, 21 e 45 (due laterali e una centrale), nonché nei fori passanti 26 dei due alberini 23. Gli stessi due alberini saranno quindi ruotabili ognuno attorno al perno di rotazione e vincolo. Due fori o sedi passanti 17 sono ricavate nel secondo elemento di cerniera 13, allo scopo di ricevere ed alloggiare ognuno una prima porzione intermedia 41 di uno dei due alberini 23. Le seconde porzioni intermedie 40 dei due alberini 23 saranno quindi alloggiate ognuna nello spazio interno definito da una delle due molle e elicoidali 27; infine, le due molle elicoidali saranno fissate ognuna su uno dei due alberini 23 per mezzo di un elemento di fissaggio atto ad impegnarsi sulla porzione di estremità 24 di uno dei due alberini 23. La presenza dei due alberini 23 sostanzialmente paralleli, eviterà rotazioni indesiderate del secondo elemento di cerniera o articolazione 13, rispetto al primo elemento di cerniera 11. Ovviamente, nel caso di questa forma di realizzazione, le prime porzioni di estremità 41 dei due alberini 23, e quindi i fori passanti corrispondenti 17 potranno essere di sezione circolare, senza per questo compromettere il blocco delle rotazioni del secondo elemento di cerniera 13 rispetto al primo elemento di cerniera 1 1 attorno ad un asse sostanzialmente parallelo ai due alberini 23. Prime porzioni intermedie 41 di sezione trasversale rettangolare, quadrata ecc. e comunque non circolare potranno comunque essere preferite al fine di conferire maggiore stabilità e/o di semplificare le operazioni di assemblaggio della cerniera o articolazione 10, per esempio dotando le prime porzioni di estremità 25 dei due alberini ognuna di una sporgenza 35 atta a venire ad battuta con la superficie superiore del primo elemento di cerniera (come nel caso della forma di realizzazione rappresentata nelle figure 3a e 3b).
Nella forma di realizzazione della cerniera o articolazione secondo la presente invenzione rappresentata nella figura 5a, sono ancora presenti due alberini sostanzialmente paralleli 23 come nel caso della forma di realizzazione descritte precedentemente con riferimento alla figura 4a, e quindi con prime porzioni intermedie 41 a sezione trasversale circolare o no e con fori o sedi passanti corrispondenti 17 ricavati nel secondo elemento di cerniera 13 di sezione trasversale corrispondente, e quindi circolare o no. La differenza principale tra questa forma di realizzazione e le altre forme di realizzazione precedentemente descritte à ̈ relativa al fatto che questa forma di realizzazione prevede l'utilizzo di un elemento di collegamento 60 (in aggiunta al perno di rotazione e vincolo 31, non rappresentato in figura 5a. Detto ulteriore elemento di collegamento o fissaggio 60 presenta una porzione di estremità atta a impegnarsi in una sede corrispondente 61 allo scopo di aumentare la stabilità e robustezza della cerniera o articolazione 10. Ad esempio, la porzione di estremità dell'elemento di collegamento o fissaggio 60 può comprendere una parte filettata atta a impegnarsi in un filetto corrispondente ricavato nella sede di impegno 61, che potrà quindi essere cieca o passante. Questa soluzione offre ampia libertà di scelta relativamente alla forma dei due alberini 23, in particolare alla forma della sezione trasversale delle loro prime parti intermedie 41 che potrà quindi essere circolare o diversa, mentre i fori passanti 17 di alloggiamento di dette prime parti intermedie 41 ricavati nel secondo elemento di cerniera 13, avranno sezione trasversale di forma corrispondente alla sezione trasversale di dette prime parti intermedie 41.
Nella ulteriore forma di realizzazione della cerniera o articolazione secondo la presente invenzione che verrà descritta nel seguito con riferimento alle figure 7a e 7b (nelle quali, ancora, parti componenti o caratteristiche della stessa cerniera descritte precedentemente con riferimento ad altre figure sono identificate dagli stessi numeri di riferimento) anche il secondo elemento di articolazione o cerniera 13 à ̈ dotato di due sporgenze 45 e 46, dalla caratteristica forma a forchetta e rivolte verso l'alberino 23 e il primo elemento di articolazione o cerniera 11. Con la definizione “forma a forchetta†, si intendono due sporgenze 45 e 46, dotate ognuna di due rebbi distanziati (nella direzione perpendicolare alla distanza tra le due sporgenze 45 e 46), in modo da definire ognuna una sede di alloggiamento che, come apparirà chiaro dalla descrizione seguente, permetterà l'alloggiamento tra i due rebbi del perno di vincolo e collegamento 31. In questo caso quindi, lo spessore della porzione di estremità 25 dell’alberino 23 (nella direzione parallela all'asse longitudinale del perno di vincolo o collegamento 31) sarà non sostanzialmente corrispondente alla distanza interna tra le due sporgenze 20 e 21 (e quindi non sostanzialmente corrispondente alla larghezza dello spazio interno 22 definito dalle due sporgenze 20 e 21) ma piuttosto la larghezza dello spazio interno 22 (la distanza interna tra le due sporgenze 20 e 21) corrisponderà sostanzialmente alla somma dello spessore della porzione di estremità 25 del alberino 23 e degli spessori delle due porzioni sporgenti 45 e 46 del secondo elemento di cerniera 13. E quindi, nella condizione di assemblaggio completato della cerniera 10 (rappresentata nella figura 7b), la porzione di estremità 25 dell’alberino 23 sarà posizionata sostanzialmente al centro dello spazio interno 22 e quindi sostanzialmente alla stessa distanza dalle due sporgenze 20 e 21, mentre le sporgenze 45 e 46 del secondo elemento di cerniera 13 saranno posizionate rispettivamente tra la porzione di estremità 25 dell’alberino 23 e la sporgenza 21, e tra la porzione di estremità 25 dell’alberino 23 e la sporgenza 20. E quindi, il perno di rotazione e vincolo 31 (si veda la figura 7b) sarà ricevuto e alloggiato in parte nei fori passanti (uno eventualmente anche cieco e filettato internamente) delle due sporgenze 20 e 21, in parte tra i rebbi delle due sporgenze 45 e 46 (o, in altre parole nelle sedi definite da detti rebbi), e in parte nel foro passante 26 della porzione di estremità 25 dell’alberino 23. Ovviamente, sono molte le possibili varianti di questa forma di realizzazione; ad esempio, questa forma di realizzazione permette ampia libertà di scelta relativamente alla forma della sezione trasversale della prima porzione intermedia 41 dell’alberino 23 e del foro passante di alloggiamento corrispondente 17 (che potrà quindi essere circolare o diversa), relativamente quindi al numero di alberini 23 (che potranno quindi essere uno, due o anche in numero superiore) ecc. Rotazioni indesiderate del secondo elemento di cerniera 13 rispetto all'alberino 23 (e quindi rispetto al primo elemento di cerniera 11) saranno evitate grazie all'azione delle due sporgenze 45 e 46 del secondo elemento di cerniera 13, alloggiate nello spazio interno 22 definito dalle due sporgenze 20 e 21 del primo elemento di cerniera 1 1. Allo stesso modo, le sporgenze 45 e 46 potranno avere forma diversa dalla forma a forchetta rappresentata nella figura 8a, ad esempio potranno avere forma simile a quella delle sporgenze 20 e 21 , e quindi essere dotate di fori o asole passanti simili ai fori passanti 18 delle sporgenze 20 e 21.
Nella ulteriore forma di realizzazione della cerniera o articolazione 10 secondo la presente invenzione che verrà descritta nel seguito con riferimento alle figure da 8a a 8c, la prima porzione di estremità 25 dell’alberino 23 à ̈ dotata di un dente di impegno o aggancio 50, che sporge da detta porzione di estremità 25. Allo stesso modo, nella sede 22 definita dalle sporgenze 20 e 21, in particolare nella parte di detta sede che unisce le due sporgenze 20 e 21 ed à ̈ quindi ad esse perpendicolare à ̈ ricavata una rientranza 51 che definisce un arresto 52, con una superficie sostanzialmente parallela alle superfici interne (rivolte verso l'interno dello spazio 22) delle due sporgenze 20 e 21. Come risulta dalle figure 8b e 8c, e in particolare dall'ingrandimento di figura 8b, quando la porzione di estremità 25 dell’alberino 23 à ̈ alloggiata in posizione all'interno della sede 22, e quindi con il perno di rotazione e vincolo 31 disposto attraverso il foro passante 26 della prima porzione di estremità 25, il dente 50 à ̈ alloggiato almeno in parte nella sede o rientranza 51. La rotazione dell’alberino 23 attorno al perno di rotazione o vincolo 31 à ̈ quindi limitata in uno dei due possibili sensi di rotazione dal dente 50 che va ad impegnarsi a battuta contro l'arresto 52. In questo senso di rotazione, l'ampiezza di rotazione massima potrà quindi essere stabilita e definita dimensionando opportunamente sia il dente 50 che l'arresto 52. Questa soluzione trova particolare applicazione nel caso delle cerniere di tipo extraflex, in particolare quando si voglia limitare o uniformare l'ampiezza della extraapertura. Ovviamente, la soluzione del dente di arresto 50 e della cavità o rientranza 51 con l'arresto 52 à ̈ applicabile a tutte le forme di realizzazione descritte precedentemente, in particolare sia alle forme di realizzazione con alberino singolo che a quelle con diversi alberini, alle forme di realizzazione con prima porzione intermedia 41 dell’alberino 23 a sezione trasversale di forma qualsiasi, a entrambe le forme di realizzazione rappresentate nella figura 3a e nella figura 6a, e via dicendo. Inoltre, le sporgenze 45 e 46 del secondo elemento di cerniera 13 potranno eventualmente essere omesse, optando quindi per una delle soluzioni alternative descritte precedentemente allo scopo di limitare o evitare le rotazioni indesiderate del secondo elemento di cerniera 13 rispetto al primo elemento di cerniera 11.
Si à ̈ quindi dimostrato per mezzo della descrizione precedente che la cerniera o articolazione secondo la presente invenzione permette di raggiungere gli scopi e gli obiettivi prefissati, superando i problemi tipici delle articolazioni o cerniere note nello stato della tecnica. Ad esempio, la cerniera o articolazione secondo la presente invenzione permette di evitare ed escludere rotazioni indesiderate di un elemento di cerniera rispetto all'altro attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente parallelo all'alberino di collegamento tra i due elementi di cerniera, di essere applicata a scomparsa ad occhiali di tipo diverso (ricavando semplicemente nelle parti opportune degli occhiali delle sedi di alloggiamento per il primo e il secondo elemento di cerniera, e grazie al fatto che l'ingombro di almeno uno dei due elementi di cerniera viene contenuto alloggiando almeno in parte l’alberino nella molla elicoidale) e quindi evitando effetti estetici indesiderati, di garantire una robustezza meccanica migliorata (grazie al ridotto numero di componenti che quindi potranno essere realizzati in modo da garantire ognuno la desiderata robustezza), di permettere una migliorata facilità di assemblaggio (le parti componenti della cerniera sono tenute insieme semplicemente fissando la molla elicoidale sull'alberino), di limitare l'ampiezza della extraapertura (per mezzo del dente di contrasto o impegno ricavato sulla prima porzione di estremità dell’alberino), ecc.
Va comunque apprezzato che la presente invenzione non à ̈ limitata alle forme di realizzazione descritte precedentemente, ma piuttosto che rientrano nello scopo ambito della presente invenzione tutte quelle varianti apportabili alle forme di realizzazione descritte e rappresentate nelle tavole di disegno, che appariranno chiare e ovvie all'uomo del mestiere. Ad esempio, la soluzione di figura 8a sarà applicabile ad ognuna delle altre forme di realizzazione descritte e rappresentate; allo stesso modo e sempre a titolo di esempio, la soluzione rappresentata nella figura 7a e tutte le sue varianti ovvie (sporgenze 45 e 46 del secondo elemento di cerniera 13) sarà applicabile ad ognuna delle altre forme di realizzazione descritte e rappresentate nelle tavole di disegno. Va evidenziato inoltre che l’elemento elastico o molla elicoidale rappresentato in tutte le realizzazioni descritte e che costituisce i mezzi elastici dell’ articolazione, potrà essere sostituito da altri elementi equivalenti quali ad esempio elementi comprendenti un elastomero. Lo scopo della presente invenzione à ̈ quindi definito dalle rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Articolazione in forma di cerniera elastica miniaturizzata (10) atta ad essere usata per occhiali, detta articolazione (10) comprendendo un primo elemento (11) atto a essere fissato al muso (101) di un occhiale (100), ed un secondo elemento (13) atto a essere fissato a una delle aste (102) di detto occhiale, detto primo e secondo elemento (11, 13) essendo fissati girevolmente uno all'altro mediante un alberino (23), una prima porzione di estremità (25) di detto alberino (23) essendo fissata girevolmente a detto primo elemento (11), una prima porzione intermedia (41) di detto alberino (23) adiacente a detta prima porzione di estremità (25) essendo atta a essere alloggiata in un foro passante (17) realizzato in detto secondo elemento (13), caratterizzata dal fatto che una seconda porzione intermedia (40) di detto alberino (23) adiacente a detta prima porzione intermedia (41) dalla parte opposta a detta prima porzione di estremità (25) à ̈ alloggiata nello spazio interno definito da mezzi elastici (27) tenuti in posizione mediante mezzi di fissaggio (28) applicati a detto alberino, in modo che la rotazione di detto alberino (23) e quindi di detto secondo elemento (13) rispetto a detto primo elemento (11) sia contrastata dall'azione esercitata da detti mezzi elastici (27).
  2. 2) Articolazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che, detti mezzi elastici (27) comprendono una molla elicoidale (27).
  3. 3) Articolazione secondo una delle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzata dal fatto che, detti mezzi di fissaggio (28) sono applicati alla seconda porzione di estremità di detto alberino (23) adiacente a detta seconda porzione intermedia (10) e opposta a detta prima porzione di estremità (25).
  4. 4) Articolazione (10) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che detta prima porzione di estremità (25) di detto alberino (23) ha sezione sostanzialmente rettangolare ed à ̈ definita da due superfici opposte sostanzialmente piane e parallele, detta prima porzione di estremità essendo alloggiata almeno in parte in uno spazio interno (22) definito da due sporgenze sostanzialmente piane e parallele (20, 21) di detto primo elemento (1 1).
  5. 5) Articolazione (10) secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detta prima porzione di estremità (25) di detto alberino (23) à ̈ fissata girevolmente a detto primo elemento (11) per mezzo di un perno di rotazione (31) alloggiato in un foro passante (26) ricavato in detta prima porzione di estremità (25) a sezione sostanzialmente rettangolare di detto alberino (23) e in due ulteriori fori passanti (18) ricavati ognuno in una di dette due sporgenze (20, 21) di detto primo elemento (11).
  6. 6) Articolazione (10) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che detta prima porzione intermedia (41) di detto alberino (23) ha sezione trasversale sostanzialmente circolare e dal fatto che il foro passante (17) di detto secondo elemento (13) nel quale detta prima porzione intermedia (41) Ã ̈ alloggiata ha sezione e dimensioni corrispondenti a quelle di detta prima porzione intermedia (41) di detto alberino (23).
  7. 7) Articolazione (10) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che detta prima porzione intermedia (41) di detto alberino (23) ha sezione trasversale sostanzialmente rettangolare e dal fatto che il foro passante (17) di detto secondo elemento (13) nel quale detta prima porzione intermedia (41) Ã ̈ alloggiata ha sezione e dimensioni corrispondenti a quelle di detta prima porzione intermedia (41) di detto alberino (23) in modo da evitare o almeno ostacolare eventuali rotazioni di detto secondo elemento (13) attorno ad un asse di rotazione parallelo a detto alberino (23).
  8. 8) Articolazione (10) secondo una delle rivendicazioni da 4 a 7, caratterizzata dal fatto che, detta prima porzione di estremità (25) di detto alberino (23) à ̈ alloggiata almeno in parte in uno spazio interno definito da due sporgenze (45, 46) sostanzialmente piane e parallele che sporgono da detto secondo elemento (13) e sono rivolte verso detto primo elemento (1 1).
  9. 9) Articolazione(10) secondo una delle rivendicazione da 7 a 8, caratterizzata dal fatto che detta prima porzione intermedia (41) a sezione sostanzialmente rettangolare à ̈ definita da due superfici sostanzialmente perpendicolari a detto perno di rotazione (31).
  10. 10) Articolazione(10) secondo una delle rivendicazioni da 7 a 8 caratterizzata dal fatto che detta prima porzione intermedia (41) a sezione sostanzialmente rettangolare à ̈ definita da due superfici sostanzialmente parallele al piano sul quale giace detto perno di rotazione. (31) 1 1) Articolazione (10) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzata dal fatto che, detta prima porzione di estremità (25) comprende un arresto sporgente (50) atto a impegnarsi in mezzi di contrasto (52) realizzati in detto primo elemento (11) in modo da definire e limitare l'angolo di rotazione di detto secondo elemento (13) rispetto a detto primo elemento (11). 12) Articolazione (10) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzata dal fatto che detta articolazione comprende almeno due alberini (23), entrambi con una prima porzione di estremità (25) fissata girevolmente a detto primo elemento (11), entrambe le prime porzioni intermedie (41) di detti alberini (23) adiacenti a dette prime porzioni di estremità (25) essendo alloggiate in due fori passanti corrispondenti (17) realizzati in detto secondo elemento (13), le seconde porzioni intermedie (40) di detti alberini (23) opposte a dette prime porzioni di estremità (25) e adiacenti a dette prime porzioni intermedie (41) essendo alloggiate rispettivamente negli spazi interni definiti da mezzi elastici (27) tenuti in posizione mediante mezzi di fissaggio corrispondenti (28) applicati detti alberini (23), in modo che la rotazione di detti alberini (23) e quindi detto secondo elemento (13) rispetto a detto primo elemento (11) sia contrastata esercitata da detti mezzi elastici (27). 13) Articolazione (10) secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detti mezzi elastici comprendono due molle elicoidali. 14) Articolazione (10) secondo le rivendicazioni 12 o 13, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di fissaggio sono fissati alle seconde posizioni di estremità (24) di detti alberini (23).
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