IT201700015966A1 - Dispositivo per il fissaggio di parafanghi di biciclette e simili ad un’asta porta parafango. - Google Patents

Dispositivo per il fissaggio di parafanghi di biciclette e simili ad un’asta porta parafango.

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    • B62J15/02Fastening means; Stays

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Description

DISPOSITIVO PER IL FISSAGGIO DI PARAFANGHI DI BICICLETTE E SIMILI AD UN'ASTA PORTA PARAFANGO
DESCRIZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo per il fissaggio di parafanghi di biciclette e simili ad un'asta porta parafango, e più in particolare ad un'asta sagomata sostanzialmente ad U.
Come noto, i parafanghi di biciclette e simili sono generalmente supportati da apposite aste, le quali sono vincolate ad un'estremità al parafango che devono sorreggere ed all'estremità opposta al telaio del veicolo.
I sistemi utilizzati per fissare le aste ai parafanghi sono molteplici e molto spesso dipendono dal tipo di materiale impiegato per la loro costruzione e dal grado di finitura che si vuole loro conferire.
Ad esempio, i fissaggi più semplici ed economici prevedono di vincolare aste e parafanghi tramite viti inserite in appositi fori ricavati nel parafango stesso, oppure ricorrendo a lamelle metalliche opportunamente sagomate che vengono rivettate al parafango e poi fissate alle aste usando ancora una volta delle viti .
Questi sistemi di bloccaggio, pur essendo apparentemente molto semplici, presentano in realtà vari inconvenienti legati non solo alle difficoltà ed ai vizi che possono emergere durante e dopo le operazioni di installazione, ma anche al fatto che il risultato estetico e qualitativo che si ottiene non è sempre soddisfacente.
A fronte delle criticità evidenziate sono quindi nati altri dispositivi di fissaggio, generalmente realizzati in plastica, i quali in linea di massima sono costituiti da una porzione fissabile all'asta ed una porzione vincolabile al parafango.
I sistemi di aggancio noti di questo tipo non sono tuttavia esenti da alcuni inconvenienti e sono migliorabili sotto diversi aspetti, principalmente in relazione alla qualità del fissaggio che risulta in molti casi asimmetrico e poco sicuro.
Ulteriori inconvenienti dei dispositivi di aggancio noti risiedono poi nel costo di realizzazione elevato, e/o nella difficoltà di installazione.
II compito che si propone il trovato è pertanto quello di realizzare un dispositivo per il fissaggio di parafanghi di biciclette e simili ad un'asta porta parafango che superi gli inconvenienti della tecnica nota.
Nell'ambito del compito sopra esposto, uno scopo particolare del trovato è quello di realizzare un dispositivo che sia di facile e rapido utilizzo, e consenta il corretto assemblaggio dei parafanghi e delle aste porta parafango.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che resista efficacemente alle sollecitazioni meccaniche a cui è soggetto durante l'uso.
Altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che consenta, se necessario, l'agevole sostituzione degli elementi che lo compongono.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che risulti esteticamente gradevole, oltre che vantaggioso da un punto di vista economico.
Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo per il fissaggio di parafanghi dì biciclette e simili ad un'asta porta parafango, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento di ammorsamento destinato ad essere posizionato, in uso, contro la superficie interna di un parafango; detto elemento di ammorsamento comprende una sede per una porzione di un'asta porta parafango; detta sede presenta una fenditura longitudinale da cui si sviluppano trasversalmente due contrapposte appendici di fissaggio destinate ad essere posizionate, in uso, contro la superficie esterna di detto parafango; dette appendici di fissaggio sono atte ad essere inserite in un'apertura passante ricavata su detto parafango; la rotazione relativa tra detto elemento di ammorsamento e detto parafango comportando l'interazione di dette appendici di fissaggio con i bordi di detta apertura passante e portando detto elemento di ammorsamento a stringersi su detta porzione di asta inserita all'interno di detta sede, con l'avvicinamento reciproco dei due contrapposti bordi di detta fenditura longitudinale.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un dispositivo per il fissaggio di parafanghi di biciclette e simili ad un'asta porta parafango, illustrate a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni in cui: la figura 1 è una vista prospettica ed in esploso di un dispositivo secondo l'invenzione e di un'asta porta parafango,· la figura 2 è una vista prospettica ed in esploso del dispositivo secondo l'invenzione durante il fissaggio dell'asta porta parafango ad un parafango;
la figura 3 è una vista prospettica di un'ulteriore fase del montaggio del dispositivo secondo l'invenzione;
la figura 4 è una vista prospettica di un'altra fase del montaggio del dispositivo secondo l'invenzione;
la figura 5 è una vista prospettica del dispositivo secondo l'invenzione fissato al parafango e all'asta porta parafango;
la figura 6 è una sezione longitudinale del dispositivo secondo l'invenzione fissato al parafango e all'asta porta parafango;
la figura 7 è una sezione trasversale del dispositivo secondo l'invenzione fissato al parafango e all'asta porta parafango;
la figura 8 è una vista prospettica del dispositivo secondo l'invenzione fissato al parafango e all'asta porta parafango;
la figura 9 è una vista prospettica ed in esploso di una variante realizzativa del dispositivo secondo l'invenzione e di un'asta porta parafango;
la figura 10 è una vista prospettica ed in esploso della variante realizzativa di figura 9 durante il fissaggio dell'asta porta parafango ad un parafango;
la figura 11 è una vista prospettica di un'ulteriore fase del montaggio della variante realizzativa di figura 9;
la figura 12 è una vista prospettica della variante realizzativa di figura 9 fissata al parafango e all'asta porta parafango;
la figura 13 è una sezione longitudinale della variante realizzativa di figura 9 fissata al parafango e all'asta porta parafango ;
la figura 14 è una sezione trasversale della variante realizzativa di figura 9 fissata al parafango e all'asta porta parafango;
la figura 15 è una vista prospettica della variante realizzativa di figura 9 fissata al parafango e all'asta porta parafango .
Con riferimento alle citate figure da 1 a 8, un dispositivo per il fissaggio di parafanghi di biciclette e simili ad un'asta porta parafango, è indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 1.
Il dispositivo 1 risulta particolarmente idoneo per fissare un parafango 2 di bicicletta ad un'asta 3 porta parafango sostanzialmente conformata ad U.
Più in dettaglio, il dispositivo 1 comprende un elemento di ammorsamento 10, preferibilmente realizzato in materiale polimerico, il quale è destinato ad essere posizionato, in uso, contro la superficie interna 4 del parafango 2.
Tale elemento di ammorsamento 10 comprende un corpo tubolare 11 che definisce longitudinalmente una sede 12 adatta ad accogliere una porzione dell'asta 3.
In particolare, la sede 12 è concepita per accogliere una parte del cavallotto dell'asta 3 che congiunge le due porzioni rettilinee destinate al fissaggio al telaio della bicicletta.
Vantaggiosamente, la sede 12 presenta una fenditura longitudinale 13 che si estende per l'intera lunghezza del corpo tubolare 11.
Altrettanto vantaggiosamente, il corpo tubolare il presenta una struttura che almeno in parte risulta elasticamente cedevole.
Si osservi che tale ultima caratteristica può derivare dalle proprietà tecnologiche del materiale utilizzato nella realizzazione del corpo tubolare 11, come nel caso in esempio, oppure dall'eventuale presenza di una porzione flessibile, o da entrambe, senza per questo uscire dall'ambito di tutela della presente invenzione.
In corrispondenza dei due bordi della fenditura longitudinale 13, rispettivamente indicati con i numeri di riferimento 14a e 14b, si sviluppano tangenzialmente al corpo tubolare 11 due contrapposte superfici di battuta 15a e 15b destinate ad essere posizionate, in uso, contro la superficie interna 4 del parafango 2.
Dalle superfici di battuta 15a e 15b aggettano due appendici di fissaggio destinate ad essere posizionate, in uso, contro la superficie esterna 5 del parafango 2.
Con maggior dettaglio, le dette appendici di fissaggio sono essenzialmente costituite da una coppia di alette contrapposte, rispettivamente indicate con i numeri di riferimento 16a e 16b, che si protendono tangenzialmente dal corpo tubolare 11 sviluppandosi lungo una direzione trasversale alla fenditura longitudinale 13.
In pratica, le superfici delle alette 16a e 16b rivolte verso il corpo tubolare 11, e destinate ad essere posizionate, in uso, contro la superficie esterna 5 del parafango 2, risultano sostanzialmente parallele alla corrispondente superficie di battuta 15a e 15b.
Dal punto di vista operativo, le alette 16a e 16b sono destinate ad essere inserite in un'apertura passante 6 ricavata nel parafango 2 e sostanzialmente conformata ad asola.
A tale proposito, si evidenzia che la lunghezza totale delle due alette 16a e 16b, ovvero la somma delle loro rispettive lunghezze misurate a partire dai corrispondenti bordi 14a e 14b, è sostanzialmente uguale o minore alla lunghezza dell'apertura passante 6, ossia alla misura del lato maggiore di quest'ultima.
Vantaggiosamente, le alette 16a e 16b sono unite al corpo tubolare 11 tramite rispettivi risalti 17a e 17b, che nell'esempio illustrato hanno conformazione sostanzialmente semicilindrica.
Lo spessore dei risalti 17a e 17b è sostanzialmente uguale o maggiore allo spessore del parafango 2, in maniera tale da creare tra ognuna delle alette 16a e 16b e la rispettiva superficie di battuta 15a e 15b uno spazio sufficiente ad accogliere proprio una porzione del parafango 2.
Dal punto di vista operativo, i risalti 17a e 17b vanno ad interagire in battuta con i bordi più lunghi dell'apertura passante 6 per avvicinare i bordi 14a e 14b della fenditura longitudinale 13, riducendo di conseguenza le dimensioni della sede 12.
A tale proposito, si evidenzia che la lunghezza totale dei due risalti 17a e 17b, ovvero la somma dei loro rispettivi ingombri misurati a partire dai corrispondenti bordi 14a e 14b, è sostanzialmente uguale o maggiore alla larghezza dell'apertura passante 6, vale a dire alla misura del lato minore di quest'ultima .
Il dispositivo 1 comprende inoltre un elemento di copertura 20 destinato ad essere posizionato, in uso, contro la superficie esterna 5 del parafango 2, in modo tale da ricoprire completamente l'apertura passante 6.
Opportunamente, l'elemento di copertura 20 è provvisto di mezzi di impegno che ne consentono l'associazione amovibile con 1'elemento di ammorsamento 10.
In conformità con una prima forma di realizzazione, l'elemento di copertura 20 è costituito da una placca 21, preferibilmente realizzata in materiale polimerico, la quale reca una coppia di recessi 22a e 22b concepiti per accogliere rispettivamente le alette 16a e 16b.
A tale scopo, i recessi 22a e 22b sono ricavati in corrispondenza della faccia della placca 21 destinata ad essere posizionata, in uso, contro la superficie esterna 5 del parafango 2.
In questa prima forma realizzativa considerata, i mezzi di impegno si concretizzano vantaggiosamente in una sporgenza 23 che aggetta dalla placca 21, sviluppandosi tra i due recessi 22a e 22b.
La sporgenza 23 è corredata di una porzione di ingaggio 24 che, nella fattispecie, può essere costituita da una nervatura ricavata sostanzialmente in corrispondenza dell'estremità libera della sporgenza 23.
La porzione di ingaggio 24 risulta associabile ad incastro all'elemento di ammorsamento 10 tramite corrispondenti incavi 18a e 18b definiti sui bordi 14a e 14b della fenditura longitudinale 13.
In una variante realizzativa illustrata nelle annesse figure da 8 a 15, in cui il dispositivo secondo l'invenzione è stato indicato complessivamente con il numero di riferimento 101, l'elemento di copertura, ora indicato con 120, risulta configurato in maniera leggermente differente.
Più in particolare, l'elemento di copertura 120 è costituito da una placca 121 munita di un foro passante 122 sostanzialmente conformato ad asola.
Il foro passante 122 è dimensionato per accogliere le alette 16a e 16b, in maniera tale che queste ultime risultino sostanzialmente a filo con la superficie della placca 121 destinata a rimanere a vista.
In questo caso, i mezzi di impegno sono costituiti da una coppia di costole 123a e 123b definite in corrispondenza delle opposte estremità del foro passante 122, al fine di interferire con le alette 16a e 16b trattenendole.
In pratica, la lunghezza totale delle alette 16a e 16b, ovvero la somma delle loro rispettive lunghezze misurate a partire dai corrispondenti bordi 14a e 14b, è maggiore della luce del foro passante 122, ossia della distanza tra le due costole 123a e 123b.
Opportunamente, alle estremità delle alette 16a e 16b possono essere ricavate delle controsagomature adatte ad incastrarsi con le costole 123a e 123b.
Per la variante realizzativa illustrata nelle figure da 9 a 15, gli elementi che corrispondono agli elementi già descritti in riferimento alla forma di esecuzione illustrata nelle figure da 1 a 8 sono stati contrassegnati con gli stessi numeri di riferimento .
Il funzionamento del dispositivo secondo l'invenzione è sostanzialmente il seguente.
Preventivamente si associa l'elemento di ammorsamento 10 all'asta 3, impegnando una porzione di quest'ultima nella sede 12.
In particolare, il cavallotto dell'asta 3 viene inserito attraverso la fenditura longitudinale 13, sfruttando la capacità del corpo tubolare 11 di cedere elasticamente sotto la spinta esercitata da un operatore addetto al montaggio.
Quando l'asta 3 è correttamente associata all'elemento di ammorsamento 10, le alette 16a e 16b di quest'ultimo vengono inserite nell'apertura passante 6; questo è reso possibile grazie alla loro compatibilità dimensionale.
Quando le alette 16a e 16b oltrepassano l'apertura passante 6 sporgendo dalla superficie esterna 5 del parafango 2, le superiici di battuta 15a e 15b del corpo tubolare 11 appoggiano contro la superficie interna 4 del parafango 2.
A questo punto, l'elemento di ammorsamento 10 e l'asta 3 ad esso associata vengono ruotati sostanzialmente dì 90°, disponendo le alette 16a e 16b trasversalmente all'apertura passante 6.
In questo modo, le superfici delle alette 16a e 16b rivolte verso l'elemento tubolare 11 vanno ad appoggiare contro la superficie esterna 5 del parafango 2.
È importante evidenziare che la rotazione relativa tra l'elemento di ammorsamento 10 ed il parafango 2 determina anche l'interazione in battuta dei risalti 17a e 17b con i bordi più lunghi dell'apertura passante 6.
Tale interazione porta i contrapposti bordi 14a e 14b della fenditura longitudinale 13 ad avvicinarsi tra loro, inducendo il corpo tubolare 11 a stringersi sull'asta 3.
In pratica, la rotazione relativa tra l'elemento di ammorsamento 10 ed il parafango 2 comporta sia il bloccaggio del dispositivo 1 sul parafango 2, sia il bloccaggio del dispositivo 1 sull'asta 3.
All'elemento di ammorsamento 10 viene quindi associato in modo amovibile l'elemento di copertura 20, o 120.
In particolare, l'elemento di copertura 20 può essere installato sostanzialmente in due modi.
Un primo sistema di montaggio prevede di inserire, durante la rotazione relativa tra l'elemento di ammorsamento 10 ed il parafango 2, la sporgenza 23 nella fenditura longitudinale 13, avendo cura che la porzione di ingaggio 24 si incastri correttamente nei controsagomati incavi 18a e 18b.
Vantaggiosamente, tale operazione può essere eseguita, ad esempio, quando l'angolo relativo tra l'elemento di ammorsamento 10 ed il parafango 2 è di circa 45°.
Una seconda modalità di montaggio prevede invece di inserire la sporgenza 23 nella fenditura longitudinale 13 quando la rotazione relativa tra l'elemento di ammorsamento 10 ed il parafango 2 è già completata.
In pratica, in questo caso, la porzione di ingaggio 24 viene inserita a scatto negli incavi 18a e 18b esercitando una semplice pressione in corrispondenza della sporgenza 23; questo è possibile sfruttando la capacità dei due elementi di cedere elasticamente sotto la spinta esercitata dall'operatore.
Anche il montaggio dell'elemento di copertura 120 avviene preferibilmente quando la rotazione relativa tra l'elemento di ammorsamento 10 ed il parafango 2 è già completata.
Più in dettaglio, le alette 16a e 16b vengono inserite nel foro passante 122.
A questo punto, sfruttando la loro flessibilità, le alette 16a e 16b vengono sovrapposte alle costole 123a e 123b, risultando sostanzialmente a filo con la superficie della placca 121 destinata a rimanere a vista (anche grazie all'eventuale controsagomatura), bloccando l'elemento di copertura 120 all'elemento di ammorsamento 10.
Risulta quindi evidente come il dispositivo per il fissaggio di parafanghi di biciclette e simili ad un'asta porta parafango, secondo il trovato, assolva pienamente il compito e gli scopi prefissati.
In particolare, il dispositivo secondo l'invenzione risulta molto facile da utilizzare e rapido da installare.
Per di più, tale dispositivo consente di montare i parafanghi in maniera corretta e sicura, in modo tale che possano resistere efficacemente alle sollecitazioni meccaniche a cui sono soggetti durante 1'uso.
Inoltre, si consideri che il dispositivo secondo l'invenzione risulta particolarmente gradevole dal punto di vista estetico per la semplicità strutturale e per le sue dimensioni decisamente ridotte.
Il dispositivo per il fissaggio di parafanghi di biciclette e simili ad un'asta porta parafango così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti potranno variare a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il fissaggio di parafanghi di biciclette e simili ad un'asta porta parafango, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento di ammorsamento destinato ad essere posizionato, in uso, contro la superficie interna di un parafango; detto elemento di ammorsamento comprende una sede per una porzione di un'asta porta parafango; detta sede presenta una fenditura longitudinale da cui si sviluppano trasversalmente due contrapposte appendici di fissaggio destinate ad essere posizionate, in uso, contro la superficie esterna di detto parafango; dette appendici di fissaggio sono atte ad essere inserite in un'apertura passante ricavata su detto parafango; la rotazione relativa tra detto elemento di ammorsamento e detto parafango comportando l'interazione di dette appendici di fissaggio con i bordi di detta apertura passante e portando detto elemento di ammorsamento a stringersi su detta porzione di asta inserita all'interno di detta sede, con l'avvicinamento reciproco dei due contrapposti bordi di detta fenditura longitudinale.
  2. 2. Dispositivo, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto elemento di ammorsamento comprende un corpo tubolare definente detta sede e provvisto di detta fenditura; detto elemento tubolare essendo almeno in parte elasticamente deformabile; in corrispondenza di detta fenditura longitudinale detto corpo tubolare presenta contrapposte superfici di battuta destinate ad essere posizionate, in uso, contro la superficie interna di detto parafango.
  3. 3. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ognuna di dette appendici di fissaggio è costituita da un'aletta che si sviluppa trasversalmente a detta fenditura, risultando sostanzialmente parallela alla corrispondente superficie di battuta; ognuna di dette alette è unita a detto corpo tubolare tramite un risalto interposto tra detta superficie di battuta e la superficie di detta aletta rivolta verso detto corpo tubolate e destinata ad essere posizionata, in uso, contro la superficie esterna di detto parafango.
  4. 4. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette alette contrapposte presentano una lunghezza totale sostanzialmente uguale o minore alla lunghezza di detta apertura passante; dette alette sono atte ad essere inserite in detta apertura passante.
  5. 5. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ognuno di detti risalti presenta uno spessore sostanzialmente uguale o maggiore allo spessore di detto parafango; detti risalti contrapposti presentano una lunghezza totale sostanzialmente uguale o maggiore alla larghezza di detta apertura passante; detti risalti sono atti ad interagire in battuta con i bordi di detta apertura passante.
  6. 6. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento di copertura destinato ad essere posizionato, in uso, contro la superficie esterna di detto parafango; detto elemento di copertura è munito di mezzi di impegno per l'associazione amovibile con detto elemento di ammorsamento.
  7. 7. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di copertura è costituito da una placca munita di una coppia di recessi atti ad accogliere dette alette; detti recessi sono ricavati sulla faccia di detta placca destinata ad essere posizionata, in uso, contro la superficie esterna di detto parafango.
  8. 8. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di impegno comprendono una sporgenza aggettante da detta placca e disposta tra detti recessi; detta sporgenza presenta una porzione di ingaggio associabile ad incastro a detto elemento di ammorsamento tramite corrispondenti incavi definiti su detti contrapposti bordi di detta fenditura longitudinale.
  9. 9. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di copertura è costituito da una placca munita di un foro passante sostanzialmente conformato ad asola, atto ad accogliere dette alette.
  10. 10. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di impegno comprendono una coppia di costole definite in corrispondenza delle contrapposte estremità di detto foro passante; dette alette contrapposte presentano una lunghezza totale maggiore della luce di detto foro passante.
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