ITVI20000025U1 - Dispositivo distanziatore temporaneo per il trattamento chirurgico del ginocchio - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

Campo di applicazione

Il presente trovato è applicabile nel trattamento chirurgico delle articolazioni del ginocchio, ed ha particolarmente per oggetto un dispositivo distanziatore temporaneo, inseribile nell’articolazione per il trattamento delle infezioni a seguito dell’implantazìone di protesi articolari.

Stato della tecnica

E’ noto che le protesi articolari del ginocchio sono suscettibili di rimozione per diversi motivi e principalmente per infezioni locali dopo l’implantazione chirurgica.

In tal caso, non è possibile sostituire immediatamente una nuova protesi ma è necessario trattare la sede dell’articolazione con opportuni antibiotici, prima di procedere ad una nuova operazione chirurgica.

Nel frattempo, è necessario mantenere lo spazio articolare per evitare la riduzione dello spazio articolare, l’accorciamento dei tessuti, l’atrofizzazione deH’articolazione e la perdita di distensione e tonicità muscolare.

Sono noti dispositivi distanziatori utilizzati nell’implantazione in due fasi di protesi articolari, sia per il trattamento dell’anca che del ginocchio.

La domanda di brevetto italiana No. VR95A000072 descrive un distanziatore monouso per le artoprotesi dell'anca essenzialmente caratterizzato per il fatto di essere realizzato in materiale base biocompatibile, del tipo utilizzato per i cementi ossei.

Sono altresì noti distanziatori per le articolazioni del ginocchio che vengono realizzati manualmente da parte del chirurgo al momento dell’operazione chirurgica, a partire da blocchi di cemento osseo di forma standardizzata, eventualmente additivati con principi attivi.

Un inconveniente di tali noti metodi di trattamento consiste nel fatto che essi non consentono di distanziare, in modo ergonomicamente ed anatomicamente corretto, lo spazio articolare. Inoltre, la lunga durata della preparazione aumenta le difficoltà per il chirurgo e riduce le probabilità di successo dell’operazione.

Per superare tali inconvenienti, sono stati realizzati distanziatori utilizzando opportuni stampi conformati anatomicamente ed ergonomicamente, che vengono riempiti in loco con cemento osseo. Tuttavia, tali noti distanziatori non consentono la mobilizzazione dell’articolazione e richiedono una lunga rieducazione dopo il reimpianto della protesi definitiva.

In altri casi ancora, i distanziatori sono stati ottenuti rivestendo di cemento osseo una protesi metallica definitiva. Anche se questa soluzione consente l’articolazione provvisoria, essa impedisce il rilascio di principi attivi e di antibiotici nello spazio articolare in modo da sanificare i tessuti prima del'impianto definitivo.

Presentazione dell’invenzione

Scopo principale del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo distanziatore monouso per l'articolazione del ginocchio che risulti immediatamente inseribile nello spazio articolare, senza alcuna fase di preparazione da parte del chirurgo.

Un ulteriore scopo è quello di realizzare un dispositivo distanziatore monouso che consenta una corretta articolarità ed una conformazione anatomica ed ergonomica deirimpianto temporaneo.

Un altro scopo ancora è quello di realizzare un dispositivo distanziatore monouso di facile impianto ed espianto nel sito articolare.

Un altro scopo ancora è quello di realizzare un dispositivo distanziatore monouso con limitato attrito articolare, in modo da consentire una notevole mobilità dell’articolazione e migliorare la qualità di vita del paziente durante la degenza.

Questi scopi nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito sono raggiunti da un dispositivo distanziatore monouso che, in accordo con la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento tibiale ed un elemento femorale preformati, realizzati integralmente in materiale biologicamente compatibile e poroso atto ad incorporare prodotti farmaceutici e terapeutici, in cui detti elementi sono accoppiabili in modo articolato in modo da consentire la mobilità del’articolazione del ginocchio.

Preferibilmente, l'elemento femorale può essere costituito da un guscio riproducente la forma dei condili femorali atto a riempire lo spazio lasciato da una protesi metallica espiantata, mentre l’elemento tibiale può essere costituito da uno spessore atto a sostituire la parte di piatto tibiale resecata.

Più particolarmente, gli elementi femorale e tibiale possono essere conformati per consentire un movimento di rotazione e di roto-traslazione dei condili durante la flesso-estensione.

Vantaggiosamente, l'elemento tibiale presenta un’appendice per l’accoppiamento con il piatto tibiale mediante cemento osseo.

Inoltre, gli elementi tibiale e femorale presentano superfici di contatto a minimo coefficiente di attrito in modo da consentire un'elevata mobilità articolare.

Breve descrizione delle figure

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di un dispositivo distanziatore monouso illustrato a titolo esemplificativo e non limitativo con l’ausilio delle allegate figure, in cui la FIG. 1 rappresenta una vista frontale di un primo particolare di un modello di distanziatore secondo il trovato;

la FIG. 2 rappresenta una vista laterale del particolare di Fig. 1 ;

la FIG. 3 rappresenta una vista dell’alto del particolare di Fig. 1 ;

la FIG. 4 rappresenta una vista frontale di un altro particolare del dispositivo distanziatore secondo il trovato;

la FIG. 5 rappresenta una vista laterale del particolare di Fig. 4;

la FIG. 6 rappresenta una vista dell’alto del particolare di Fig. 4;

le FIGG. 7 e 8 rappresentano viste prospettiche dall’alto e dal basso del particolare del dispositivo illustrato nelle Figure dalla 1 alla 3;

le FIGG. 9 e 10 rappresentano una vista laterale ed una prospettica dall’alto del particolare delle Figure dalla 4 alla 6;

le FIGG. 11 e 12 rappresentano una vista prospettica dei due particolari delle figure precedenti in posizioni allineate; e

la FIG. 13 rappresenta una vista laterale di una forma di realizzazione alternativa del dispositivo distanziatore secondo il trovato.

Descrizione di alcune forme di realizzazione preferite Con riferimento alla Fig. 13, è illustrato un dispositivo distanziatore monouso per il trattamento delle articolazioni del ginocchio, globalmente indicato con il numero di riferimento 1, il quale comprende un elemento tibiale 2 ed un elemento femorale 3 opportunamente preformati, ancorabili a rispettivi monconi ossei, non rappresentati nei disegni.

Preferibilmente, gli elementi 2, 3 sono integralmente realizzati in materiale biologicamente compatibile e poroso, quale ad esempio un cemento osseo del tipo usato nella domanda di brevetto italiana No. VR95A000072. Così, gli elementi 2, 3 risultano atti ad incorporare al loro interno prodotti farmaceutici e terapeutici, e sono accoppiabili in modo articolato in modo da consentire la mobilità dell’articolazione del ginocchio.

In particolare, l’elemento femorale 3 è costituito da un primo corpo prossimale 4 atto ad occupare lo spazio lasciato da una protesi metallica espiantata. Preferibilmente, il corpo 4 ha una forma in pianta approssimativamente ad “U" o ferro di cavallo, con porzioni laterali 4', 4” e incavo centrale 5. La superficie di contatto esterna 6 del corpo 4 ha una curvatura atta a riprodurre quella dei condili femorali.

L'elemento tibiale 2 è costituito da un secondo corpo prossimale 7 approssimativamente prismatico, leggermente arcuato e di spessore appropriato. Anche il corpo 7 ha preferibilmente una forma in pianta approssimativamente ad “U” o ferro di cavallo, con una superficie di contatto interna curva 8 e con un incavo centrale 9 in modo da simulare la parte di piatto tibiale resecata.

Le superfici di contatto 6, 8 degli elementi 2, 3 sono conformate per consentire un movimento di roto-traslazione durante il movimento di flessoestensione del'arto.

Inoltre le superfici 6, 8 hanno un’ottima finitura superficiale con bassissimo coefficiente di attrito per consentire un’elevata mobilità articolare.

Ad entrambi gli elementi 2, 3 possono essere fissate rispettive appendici o porzioni distali astiformi 10, 11 per l’ancoraggio ai rispettivi monconi ossei.

il materiale biologicamente compatibile è costituito da un cemento osseo, eventualmente additivato con farmaci ed antibiotici in modo da trattenere e rilasciare in modo controllato tali prodotti.

Gli elementi tibiale 2 e femorale 3 possono essere ancorati ai rispettivi monconi ossei mediante cemento osseo convenzionale, omologo o eterologo rispetto a quello costituente detti elementi.

Claims (8)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo distanziatore monouso per il trattamento delle articolazioni del ginocchio, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento tibiale (2) ed un elemento femorale (3) entrambi preformati, realizzati integralmente in materiale biologicamente compatibile e poroso atto ad incorporare prodotti farmaceutici e terapeutici, detti elementi (2, 3) essendo accoppiabili in modo articolato per consentire la mobilità del’articolazione del ginocchio.
2. 2. Dispositivo distanziatore secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto elemento femorale (3) è costituito da un primo corpo (4) sostanzialmente a guscio, riproducente la forma dei condili femorali, atto a riempire lo spazio lasciato da una protesi metallica espiantata.
3. 3. Dispositivo distanziatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento tibiale (2) è costituito da un secondo corpo sostanzialmente prismatico (7) con spessore atto a sostituire la parte di piatto tibiale resecata.
4. 4. Dispositivo distanziatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti elementi femorale (3) e tibiale (2) sono conformati per consentire un movimento di roto-traslazione dei condili durante il movimento di flessoestensione deH’arto.
5. 5. Dispositivo distanziatore secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto elemento tibiale (2) e detto elemento femorale (3) presentano rispettive appendici (10, 11) accoppiabili a detto primo(4) e detto secondo corpo (7) per l’ancoraggio con i rispettivi monconi ossei.
6. 6. Dispositivo distanziatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti elementi tibiale (2) e femorale (3) presentano rispettive superfici di contatto (8, 6) con minimo coefficiente di attrito in modo da consentire un elevata mobilità articolare.
7. 7. Dispositivo distanziatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto materiale biologicamente compatibile è un cemento osseo, eventualmente additivato con farmaci ed antibiotici.
8. 8. Dispositivo distanziatore secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti elementi tibiale (2) e femorale (3) sono ancorabili ai rispettivi monconi ossei mediante cemento osseo convenzionale omologo o eterologo rispetto a quello costituente detti elementi (2, 3).