ITVE20130044A1

ITVE20130044A1 - Pallet metallico a componenti assemblabili.

Info

Publication number: ITVE20130044A1
Application number: IT000044A
Authority: IT
Inventors: Roberto Pisano
Original assignee: Roberto Pisano
Priority date: 2013-08-23
Filing date: 2013-08-23
Publication date: 2015-02-24
Also published as: SA516370608B1; WO2015025210A1; TR201802847T4; PH12016500355B1; RS57007B1; TN2016000068A1; HRP20180350T1; MX366514B; PL3036172T3; UA118199C2; DK3036172T3; CY1120013T1; IL244234A0; CA2921983A1; SI3036172T1; KR20160045869A; EA201690454A1; MA38913A1; EA032606B1; AU2014310353A1

Description

D E S C R I Z I O N E

dell'invenzione avente per titolo:

"Pallet metallico a componenti assemblabili"

del signor Roberto PISANO a Treviso

depositata il 23 agosto 2013 presso la Camera di Commercio dell'Industria, dell'Artigianato e dell'Agricoltura di Venezia.

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA La presente invenzione concerne un pallet metallico a componenti assemblabili.

Sono noti pallet metallici per l'immagazzinamento ed il trasporto di merci. Essi da tempo si sono affiancati ai tradizionali pallet in legno, ed anzi

5 sono spesso ad essi preferiti in svariati settori di utilizzazione, per una serie di prestazioni quali il prezzo, la realizzabilità con apparecchiature automatizzate, la conformità a norme internazionali, l’igienicità, la sterilizzabilità, la riciclabilità, ecc.

Tuttavia, i pallet metallici attualmente noti non sono completamente

10 soddisfacenti sia in termini di rapporto portata/peso, sia in termini di ingombro. In particolare, quest’ultimo è un fattore critico durante la fase di trasporto del pallet scarico dal produttore all’utilizzatore e, proprio per ovviare a questo inconveniente, sono già stati proposti pallet componibili al momento della prima utilizzazione. Nonostante ciò, i noti pallet componibili risultano

15 ancora costosi da realizzare, in quanto sono formati da componenti di differenti configurazioni, e sono inoltre particolarmente complessi da assemblare in quanto, dovendo essere montati al momento dell’utilizzo, richiedono delle specifiche attrezzature.

Ancora, i pallet noti, anche quelli componibili, hanno in genere

20 dimensioni standardizzate (800 mm x 1200 mm, 1200 mm x 1200mm, ecc.

oppure 48 pollici x 48 pollici per il mercato americano) e per questo i vari produttori sono in grado di produrre solo pallet con quelle dimensioni e non possono soddisfare specifiche esigenze di particolari utilizzatori, che talvolta preferirebbero disporre di pallet con dimensioni personalizzate.

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA Scopo dell'invenzione è di realizzare un pallet metallico che sia composto da elementi modulari assemblabili e che abbia un rapporto ottimale portata/peso ed una notevole rigidità e stabilità strutturale.

Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un pallet che, in

5 configurazione smontata, abbia ingombro particolarmente ridotto.

Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un pallet che abbia una notevole versatilità sia in termini di dimensioni che di conformazione.

Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un pallet che sia facile da realizzare ed abbia un costo contenuto.

10 Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un pallet che possa essere assemblato dall’utilizzatore in modo semplice e veloce, senza l’utilizzo di particolari attrezzature.

Tutti questi scopi ed altri che risulteranno dalla descrizione che segue sono raggiunti, secondo l'invenzione, con un pallet perfezionato secondo la

15 rivendicazione 1.

La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione ed in alcune varianti realizzative, riportate a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:

20 la figura 1 mostra in vista prospettica il pallet secondo l’invenzione in configurazione assemblata,

la figura 2 lo mostra in vista prospettica esplosa,

la figura 3 mostra in sezione trasversale ed in una prima forma di realizzazione un profilato, dal quale si ottengono tutti i

25 componenti del pallet secondo l’invenzione,

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA la figura 4 mostra parzialmente secondo la sezione longitudinale IV-IV di fig.

3 il particolare di un’apertura definita sulle pareti delle nervature e sulle fasce laterali del profilato stesso e destinata a favorire la piegatura a 90° del profilato stesso secondo un asse trasversale,

5 la figura 5 mostra in vista prospettica dall’alto un primo componente del pallet di fig.1,

la figura 6 mostra in vista prospettica dal basso un secondo componente del pallet di fig.1,

la figura 7 mostra in vista prospettica dal basso un terzo componente del

10 pallet di fig.1,

la figura 8 mostra in vista prospettica dal basso un quarto componente del pallet di fig.1,

la figura 9 mostra in vista prospettica dal basso un particolare ingrandito dell’accoppiamento del secondo componente con il primo,

15 la figura 10 mostra in vista prospettica dall’alto un altro particolare ingrandito dell’accoppiamento del secondo componente con il primo, la figura 11 mostra in vista prospettica dal basso un particolare ingrandito dell’accoppiamento del terzo componente con il primo e con il secondo componente,

20 la figura 12 mostra in vista prospettica dal basso un particolare ingrandito dell’accoppiamento di quarti componenti con il secondo componente,

la figura 13 mostra secondo la sezione verticale ingrandita XIII di fig. 1 il nodo di unione del primo, del secondo e del terzo componente,

25 la figura 14 lo mostra secondo la sezione verticale ingrandita XIV di fig. 1, la figura 15 lo mostra secondo la sezione orizzontale ingrandita XV di fig. 1, e

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA la figura 16 mostra nella stessa vista di fig. 3 un differente profilato di base per ottenere tutti i componenti del pallet secondo l’invenzione. Come si vede dalle figure, il pallet secondo l’invenzione comprende quattro differenti tipologie di componenti modulari 4,6,8,10, ottenuti con

5 spezzoni di un unico tipo di profilato grecato di base 2 e destinati ad essere ripiegati ed assemblati tra loro in modo facile e veloce, preferibilmente dall'utilizzatore al momento della prima utilizzazione del pallet.

Questo profilato grecato, 2 comune a tutti e quattro i componenti 4,6,8,10 del pallet ed illustrato in una sua prima forma di realizzazione in fig.

10 3, è ottenuto a partire da un nastro piano di lamiera metallica avente lo spessore desiderato, preferibilmente compreso tra 0.4 e 0.6 mm. Esso presenta una forma simmetrica rispetto al piano longitudinale di mezzeria, ed evidenzia almeno una ma preferibilmente almeno due nervature longitudinali 12 a sezione rettangolare, che si sviluppano da un piano di base 14 del

15 profilato, e due fasce laterali 16, che pure si sviluppano ortogonalmente dal piano di base 14 ed hanno i bordi ripiegati alla sommità verso l’interno del profilato, complanarmente alla sommità 17 delle nervature rettangolari 12.

Per chiarezza descrittiva vengono indicati qui di seguito i termini utilizzati per definire le varie parti dei differenti componenti che formano il

20 pallet secondo l'invenzione.

Il componente 4, è definito a C ed è illustrato in fig. 5 in condizione semiripiegata, e più precisamente con l’estremità destra già ripiegata per conferire all’elemento la forma a C, e con l’estremità sinistra predisposta al ripiegamento ma non ancora ripiegata. Relativamente ad esso si intende con

25 tratto centrale il tratto affacciato all'apertura della C, con tratto laterale ciascuno dei due tratti adiacenti al tratto centrale e disposti ortogonalmente a

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA questo, e con tratto terminale ciascun tratto adiacente al tratto laterale e disposto parallelamente al tratto centrale.

I componenti 6 ed 8 sono definiti ad U rovescia e sono illustrati in figg.

6 ed 8 in condizione semiripiegata e più precisamente con l’estremità sinistra

5 già ripiegata e con l’estremità destra predisposta al ripiegamento ma non ancora ripiegata. Relativamente ad essi si intendono con tratto centrale e con tratto laterale i tratti aventi analoga denominazione di quelli del corrispondente componente 4 a C.

Più in dettaglio, il pallet secondo l'invenzione utilizza:

10 - primi componenti 4 sagomati a C e destinati a costituire l'elemento inferiore di ciascuno zoccolo 18, le due chiusure di estremità dello zoccolo stesso ed i tratti terminali del suo elemento superiore;

- secondi componenti 6 sagomati ad U rovescia e destinati a costituire, da soli o con identici secondi componenti 6, a seconda della tipologia del

15 pallet, l'elemento superiore di ciascuno zoccolo 18 ed a contribuire a formare i suoi due montanti esterni. Nel caso di pallet utilizzanti due secondi componenti 6 per ciascuno zoccolo 18 (cfr. fig. 1), ciascuno di questi secondi componenti 6 contribuisce inoltre a formare con un suo tratto laterale interno il montante intermedio dello zoccolo 18;

20 - terzi componenti 8 sagomati ad U rovescia e destinati a costituire, con altri terzi componenti identici, i collegamenti trasversali tra gli zoccoli 18 ed a formare con il loro tratto centrale, parte del pianale 20 del pallet, nonché a contribuire a formare i montanti esterni ed eventualmente il montante intermedio dei due zoccoli 18;

25 - quarti componenti 10 a conformazione rettilinea, destinati a costituire con altri elementi identici la parte di pianale 20 non formata dal tratto centrale

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA dei terzi componenti 8, nonché a costituire anche traversi inferiori di collegamento degli zoccoli 18.

Mentre i primi tre componenti 4,6,8 devono considerarsi essenziali, il quarto componente 10 è legato alla tipologia del pallet ed all’impiego, al quale esso è

5 destinato; rientrano pertanto nell’oggetto della presente invenzione anche pallet privi di quarti componenti 10.

Mentre il quarto componente 10, quando utilizzato è comunque rettilineo, e quindi è costituito da uno spezzone rettilineo di profilato grecato di base 2, i primi tre componenti 4,6,8 sono ottenuti a partire da uno spezzone di

10 profilato grecato di base 2, tagliato a misura e poi ripiegato attorno ad assi trasversale passanti per il piano di base 14 in corrispondenza di aperture di piegatura ricavate nelle pareti laterali 22 delle nervature 12 e nelle fasce laterali 16 del profilato di base 2.

Una preferita tecnica di produzione di questi profilati prevede che nel

15 nastro piano di lamiera d'acciaio vengano dapprima ricavate, per tranciatura mediante stampo a passo o con altre tecniche tradizionali, una serie di aperture localizzate sia in corrispondenza delle zone, nelle quali è prevista la piegatura a 90° del profilato, sulla base della specifica forma del componente da ottenere, sia in corrispondenza delle zone, nelle quali è previsto l'impegno

20 a scatto o per aggancio con altri componenti. In questa fase non vengono praticate aperture in corrispondenza delle zone, che diverranno le estremità dello spezzone di profilato destinato a formare ciascun componente.

Il nastro piano così tranciato viene quindi sottoposto a profilatura per essere trasformato nel profilato grecato 2, con le due nervature longitudinali

25 12 a sezione rettangolare, che si sviluppano dal piano di base 14 del profilato, coincidente con il piano del nastro di lamiera, e con le due fasce laterali

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA longitudinali 16, che pure si sviluppano ortogonalmente dal piano di base 14 e sono ripiegate alla sommità verso l'interno del profilato, complanarmente alla sommità delle nervature rettangolari 12.

Il profilato 2 così ottenuto può quindi essere sottoposto ad ulteriore

5 stampaggio per portare certe linguette, eventualmente ottenute in certi componenti nelle precedenti fasi di tranciatura in piano, al di fuori del loro piano iniziale di giacitura e per renderle pertanto idonee all’impegno irreversibile a scatto con altri componenti.

Infine il profilato continuo stampato viene sottoposto a tranciatura che

10 con un un'unica operazione separa ciascuno spezzone della desiderata lunghezza dal profilato continuo ed al tempo stesso conferisce alle estremità di ciascuno spezzone la forma idonea per il successivo impegno del componente ottenuto da quello spezzone con altri componenti.

Dopo che tutti gli spezzoni che formano i differenti componenti di un

15 pallet sono stati tagliati a misura, essi sono pronti per la loro piegatura e per il loro assemblaggio, che peraltro preferibilmente non avvengono nel luogo di produzione, bensì nel luogo di utilizzazione, nel quale i vari spezzoni di profilato vengono spediti in condizione rettilinea, con notevole facilità, dato l'ingombro limitatissimo che essi comportano.

20 Nel luogo di utilizzazione gli spezzoni vengono conservati in questa condizione di minimo ingombro fino a quando il pallet non deve essere formato. Quando questa esigenza si verifica, i vari spezzoni che non devono rimanere rettilinei, e cioè il primo, il secondo ed il terzo componente, vengono tra loro piegati nei vari tratti a 90° tra loro, in modo da assumere la loro

25 configurazione definitiva a C od a U, per poter poi essere assemblati assieme.

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA In fase di assemblaggio dapprima il primo componente 4 conformato a C (fig.

5) viene disposto in modo che il suo tratto centrale 24 appoggi al pavimento ed i due tratti laterali 26 adiacenti siano rivolti verso l'alto. Successivamente due secondi componenti 6 conformati ad U rovescia (fig. 6) vengono posti,

5 allineati tra loro, all'interno del primo componente 4, in modo da impegnare con l'estremità libera dei loro tratti laterali 28 corrispondenti porzioni del tratto centrale 24 del primo componente 4 e da essere impegnati, con una loro apertura ricavata in corrispondenza dell'estremità del loro tratto centrale 30 vicina ai tratti terminali 32 del primo componente 4, dall’estremità libera di

10 ciascun tratto terminale 32.

In questo modo vengono realizzati tre zoccoli 18, che vengono posizionati alla corretta distanza che essi avranno nel pallet formato.

Quindi i tre zoccoli 18 vengono stabilizzati nella loro posizione con l'impiego di tre terzi componenti 8 sagomati ad U rovescia (fig. 7). I due terzi

15 componenti 8 esterni vengono vincolati a scatto con il loro tratto centrale 34 simultaneamente ai tratti terminali 32 dei tre primi componenti 4 dei tre zoccoli 18 ed ai tratti centrali 30 dei tre secondi componenti 6, già vincolati ai rispettivi primi componenti 4.

Il terzo componente 8 centrale viene quindi vincolato a scatto con il

20 tratto centrale 34 simultaneamente al tratto centrale 30 dei due secondi componenti 6 di ciascuno zoccolo 18. Inoltre l'estremità libera dei tratti laterali 36 di tutti e tre i terzi componenti 8 si impegna ad incastro in corrispondenti aperture ricavate nel tratto centrale 24 del primo componente 4 dei due zoccoli 18 esterni.

25 Infine i quarti componenti 10 (fig. 8), qualora previsti, vengono applicati a scatto al tratto centrale 30 dei secondi componenti 6 di tutti e tre gli

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA zoccoli 18, per formare, unitamente al tratto centrale 34 dei terzi componenti 8, il pianale 20 del pallet 2.

In taluni casi sono richieste al pallet prestazioni più limitate, sia in termini di superficie utile di carico, che in termini di portata. In questi casi è

5 previsto che il pallet possa essere provvisto di due anziché di tre zoccoli 18 e/o che ciascuno di questi possa essere formato dall’accoppiamento di un primo componente 4 a C con uno solo anziché con due secondi componenti 6 ad U rovescia e/o che il pianale non utilizzi quarti componenti 10 ma sia formato solo dal tratto centrale 34 dei terzi componenti 8 ad U rovescia,

10 ovviamente distanziati tra loro. In questo caso è anche possibile utilizzare più di due o di tre terzi componenti 8, che con il loro tratto centrale 34 impegnano solamente il tratto centrale 30 di secondi componenti 6.

In altri casi, nei quali sono richieste al pallet prestazioni più spinte, è previsto l'impiego di quarti componenti 10 da applicare a scatto dal di sotto al

15 tratto centrale 24 dei primi componenti 4 per costituire traversi inferiori di collegamento degli zoccoli 18, per irrigidire ulteriormente il pallet.

Come si è detto, i componenti 4, 6, 8 e 10 presentano una pluralità di aperture. In particolare, sono previste sostanzialmente due tipologie principali di aperture: una prima tipologia di aperture 38, necessarie per ripiegare di 90°

20 le porzioni dei vari componenti al fine di far assumere ad essi una forma complessivamente a C o a U, ed una seconda tipologia di aperture 46, destinate a consentire l’impegno ad incastro od a scatto tra le porzioni dei vari componenti, al fine di costituire un vincolo reciproco stabile tra questi.

In particolare, le aperture 38 ricavate in ciascun profilato per

25 consentire la loro piegatura a 90° sono conformate in modo sia da consentire che i tratti adiacenti di ciascuno spezzone di profilato possano essere ripiegati

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA di 90° tra loro lungo una linea trasversale giacente nel piano di base 14 del profilato stesso, sia da offrire un contrasto al superamento del valore di 90° di quell'angolo. A questo fine, come rappresentato in fig. 4, le aperture 38 della prima tipologia sono sostanzialmente rettangolari nella fascia piana di

5 sommità 17 delle nervature 12 e delle fasce laterali 16 del profilato, ed hanno i bordi 42 inclinati di ± 45° rispetto al piano di base 14 del profilato nelle pareti laterali 22 delle nervature 12 e nelle fasce laterali 16 del profilato 2. Tali bordi inclinati 42 delle aperture 38 possono essere rettilinei, come indicato con linee tratteggiate in fig. 4, oppure possono essere interessati da sporgenze e

10 rientranze complementari, che meglio favoriscano la stabilità degli appoggi tra i tratti adiacenti di profilato ripiegati tra loro a 90°.

Le aperture 46 della seconda tipologia sono ricavate nel piano di base 14 del profilato e/o nella fascia di sommità 17 delle nervature 12 e delle fasce laterali 16 e sono preferibilmente interessate da alette 48, che escono dal

15 piano dell’apertura 46 e sono finalizzate a cooperare con tratti di altri componenti per il reciproco impegno a scatto.

Più in dettaglio, il primo componente 4 a C (cfr. fig.5) presenta:

- una prima serie ed una seconda serie di aperture della prima tipologia 38, come precedentemente definite, ricavate tra il tratto centrale 24 ed i tratti

20 laterali 26, nonché tra questi tratti laterali ed i tratti terminali 32,

- linee di piegatura 44 che si sviluppano trasversalmente in corrispondenza di ciascuna serie di aperture 38 e che favoriscono appunto la piegatura a 90° dello spezzone di profilato 2 lungo queste,

- una pluralità di aperture della seconda tipologia 46, ricavate nella fascia di

25 sommità 17 di ciascuna nervatura 12 al centro ed in prossimità delle

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA estremità del tratto centrale 24; queste aperture sono interessate inoltre da alette 48 di impegno a scatto;

- aperture 46 della seconda tipologia, ricavate in ciascun tratto terminale 32 e destinate all’impegno da parte di corrispondenti porzioni del tratto

5 centrale di terzi componenti 8 ad U rovescia,

- aperture 46 della seconda tipologia, ricavate nel tratto centrale 24 e destinate ad essere impegnate ad incastro dall’estremità libera dei tratti laterali 28 del secondo componente 6 ad U rovescia (fig. 9),

- linguette ripiegate 47 ricavate nelle fasce longitudinali del profilato di base

10 2 tra nervature 12 adiacenti.

Nel caso il pallet debba essere provvisto anche di traversi inferiori di collegamento degli zoccoli 18, il tratto centrale del primo componente 4 a C è provvisto anche di aperture della seconda tipologia 46, impegnabili da questi componenti 10, analogamente a quelli che formano il pianale 20.

15 Il secondo componente 6 ad U rovescia presenta:

- una serie di aperture della prima tipologia 38, ricavate tra il tratto centrale 30 ed i tratti laterali 28;

- linee di piegatura 44 che si sviluppano trasversalmente in corrispondenza di detta serie di aperture 38 e che favoriscono appunto la piegatura del

20 profilato lungo queste,

- aperture 46 della seconda tipologia, ricavate nel tratto centrale 30 e destinate ad essere impegnate ad incastro da corrispondenti appendici ricavate nel tratto centrale 34 dei terzi componenti 8 ad U rovescia e/o dai quarti componenti rettilinei 10 per formare il pianale 20 del pallet,

25 - l’estremità libera di ciascun tratto laterale 28 sagomata per l’impegno con le linguette 47 del primo componente 4.

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA Il terzo componente 8 presenta:

- una serie di aperture della prima tipologia 38, ricavate tra il tratto centrale 34 ed i tratti laterali 36;

- linee di piegatura 44, che si sviluppano trasversalmente in corrispondenza

5 di detta serie di aperture 38 e che favoriscono appunto la piegatura del profilato lungo queste,

- gruppi di aperture trasversali 46 della seconda tipologia, che interessano il tratto centrale 34 e che evidenziano porzioni destinate all’impegno ad incastro nelle aperture 46 ricavate nei tratti terminali 32 dei primi

10 componenti 4 a C e nel tratto centrale 30 dei secondi componenti 6 ad U rovescia.

Il quarto componente rettilineo 10 (cfr. fig. 8) è sostanzialmente analogo al tratto centrale 34 del terzo componente 8 ad U rovescia ed è pertanto assimilabile ad un terzo componente 8 privato dei tratti laterali 36.

15 Esso è interessato da aperture 46 della seconda tipologia, che evidenziano appendici destinate all’impegno ad incastro nelle aperture 46 ricavate nel tratto centrale 30 di secondi componenti 6 ad U rovescia e, se richiesto, in analoghe aperture 46 ricavate nel tratto centrale 24 del primo componente 4 a C.

20 Come si è detto, la stabilità e la sostanziale irreversibilità del vincolo ad incastro od a scatto tra parti corrispondenti di differenti componenti è ottenuta dotando i bordi delle aperture 46 di alette 48, che cedono temporaneamente in fase di assemblaggio del pallet, per poi riassumere elasticamente la configurazione originaria determinando in questo modo

25 l’impegno stabile ed irreversibile tra i componenti coinvolti in questa fase dell’assemblaggio. Naturalmente la forma, le dimensioni e la disposizione di

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA queste alette 48 sono in qualche modo libere, nel senso che sono lasciate a criteri progettuali, che non modificano l’essenza dell’invenzione.

In fig. 9 è illustrato l’accoppiamento dell’estremità libera di un tratto laterale 28 di un secondo componente 8 ad U rovescia con il tratto centrale 24

5 di un primo componente 4 a C. In particolare questo accoppiamento è ottenuto facendo penetrare prolungamenti 50 dell’estremità libera del tratto laterale 28 del secondo componente 6 ad U rovescia all’interno di corrispondenti aperture ricavate nella sommità 40 delle nervature 12 del tratto centrale 24 del primo componente 4 a C.

10 In fig. 10 è invece illustrato l’accoppiamento tra gli stessi componenti in una zona del piano di base 14 del primo componente 4 a C, delimitata da due nervature 12 adiacenti,

In fig. 11 è illustrato l’accoppiamento simultaneo del tratto centrale 34 di un terzo componente 8 ad U rovescia con il tratto terminale 32 del primo

15 componente 4 a C e con il tratto centrale 30 del secondo componente 6 ad U rovescia. Più particolarmente, una serie di aperture ricavate nelle nervature 12 del tratto centrale 34 del terzo componente 8 ad U rovescia, definiscono delle porzioni 52 di nervatura 12, che costituiscono una sorta di appendici inseribili in corrispondenti aperture 46 ricavate sia nel tratto terminale 32 del

20 primo componente 4 a C, sia nel tratto centrale 30 del secondo componente 6 ad U rovescia e bloccabili a scatto in questa posizione dalle alette elastiche 48 già descritte.

In figura 12 è illustrato l’accoppiamento di una pluralità di quarti componenti rettilinei 10 con il tratto centrale 30 di un secondo componente 6

25 ad U rovescia. Si riconosce in particolare che ciascun quarto componente 10 è interessato da una pluralità di aperture, che definiscono porzioni 52 di

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA nervature 12 inseribili entro aperture 46 ricavate nel tratto centrale 30 del terzo componente 6 e, grazie alla presenza di alette elastiche 48 funzionanti nella forma già descritta, assicurano la stabilità dell’accoppiamento tra i componenti.

5 In fig. 13 è illustrato in vista sezionata secondo un piano verticale, il nodo, al quale confluiscono un primo componente 4 a C, un secondo componente 6 ad U rovescia ed un terzo componente 8 ad U rovescia. Si riconosce che il tratto centrale 34 del terzo componente 8 ad U rovescia si accoppia ad incastro, con le modalità già descritte, sia con il tratto terminale

10 32 del primo componente 4 a C, che con il tratto centrale 30 del secondo componente ad U rovescia.

Nelle figg. 14 e 15 sono illustrate differenti sezioni dello stesso nodo, le quali evidenziano ulteriori dettagli delle modalità di accoppiamento tra questi tre differenti componenti.

15 Da quanto detto risulta chiaramente che il pallet secondo l'invenzione si presenta molto più vantaggioso rispetto a quelli tradizionali in quanto:

- prima del suo assemblaggio, e quindi durante il trasporto e l’eventuale deposito a magazzino, comporta un ingombro particolarmente ridotto; in particolare, un container di dimensioni standard riesce a contenere un

20 numero di componenti modulari impilati per realizzare circa 5000 pallet secondo l’invenzione;

- la configurazione del pallet, nonché le dimensioni dello stesso sono facilmente personalizzabili in base alle esigenze dell’utilizzatore semplicemente agendo sulle modalità di stampaggio, tranciatura e

25 piegatura del profilato da cui sono ricavati i quattro componenti del pallet stesso,

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA - l’operazione di montaggio/assemblaggio risulta alquanto semplice e veloce in quanto può avvenire semplicemente ripiegando ed incastrando tra loro i vari componenti; tale operazione può essere svolta manualmente oppure, più vantaggiosamente, in maniera automatica mediante l’ausilio di idonee

5 attrezzature.

Il profilato di base 2 illustrato in fig. 16 differisce da quello fino ad ora descritto in quanto presenta le fasce laterali 16 dapprima ripiegate verso l’alto rispetto al piano di base e poi simultaneamente verso l’alto e verso l’interno, con un andamento che forma un piano inclinato 54 e che porta il bordo di

10 ciascuna fascia ad aderire alla sommità dell’adiacente nervatura 12, per poter poi essere vincolata ad essa preferibilmente per clinciatura e per formare un elemento tubolare continuo 56.

Questo profilato di base presenta una maggior rigidità flessionale e torsionale rispetta al precedente, a vantaggio delle prestazioni del pallet

15 ottenibile, il quale inoltre presenta anche un altro importante vantaggio: più specificatamente consente che il tratto inferiore degli squarci formati nel pallet evidenzi un piano inclinato di invito, che rende più agevole l’introduzione entro detti squarci dei rebbi di una forca di sollevamento di un transpallet. E’ infatti ben noto che questa introduzione richiede lo scavalcamento di detto tratto

20 inferiore da parte delle ruote presenti in detti rebbi della forca del transpallet.

La presente invenzione è stata illustrata in una sua preferita forma di realizzazione ed in una variante realizzativa, ma si intende che altre varianti potranno ad esse in pratica apportarsi, senza peraltro uscire dall'ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1. Pallet metallico assemblabile con almeno due zoccoli (18) interessati ciascuno da almeno uno squarcio e con un pianale di carico (20), caratterizzato dal fatto di essere costituito da una pluralità di componenti 5 (4,6,8,10) ottenuti da un unico tipo di profilato metallico di base (2), avente forma simmetrica rispetto al piano longitudinale di mezzeria ed interessato da almeno una nervatura longitudinale (12) a sezione rettangolare ed altezza costante sviluppantesi da una stessa parte rispetto ad un piano di base (14), e da due fasce laterali (16) ripiegate rispetto alla superficie di base dalla stessa 10 parte di detta nervatura (12) ed aventi la stessa altezza di questa e bordo ripiegato verso l’interno ed almeno in parte complanare alle fasce di sommità (17) di detta nervatura (12), detti componenti comprendendo: - un primo componente (4) costituito da uno spezzone di profilato di base (2) ripiegato a C con l'apertura rivolta verso l'alto ed evidenziante un tratto 15 centrale (24), costituente la base inferiore di ciascuno zoccolo (18) del pallet, due tratti laterali (26), costituenti la chiusura di estremità di ciascuno zoccolo, e due tratti terminali (32), costituenti i tratti estremi dell’elemento superiore di ciascuno zoccolo; - un secondo componente (6) costituito da uno spezzone di profilato di base 20 (2) ripiegato ad U rovescia, con un tratto centrale (30) costituente parte dell’elemento superiore dello zoccolo (18) e con due tratti laterali affacciati ai tratti laterali (26) del primo componente (4) e vincolati a scatto con l'estremità libera al tratto centrale (24) di detto primo componente (4), - un terzo componente (8) costituito da uno spezzone di profilato di base (2) 25 ripiegato ad U rovescia, costituente un traverso di collegamento di detti zoccoli (18) e comprendente un tratto centrale (34) costituente parte del Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA pianale (20) del pallet e vincolato simultaneamente, a seconda della configurazione del pallet e della posizione di detto terzo componente (8) nel pallet, al tratto centrale (30) di due secondi componenti (6) oppure al tratto centrale (30) di uno dei due secondi componenti (6) oppure al tratto 5 centrale (30) di uno dei due secondi componenti (6) e ad un tratto terminale (32) del primo componente (4), e comprendente altresì due tratti laterali (36) vincolati con l’estremità libera al tratto centrale (24) del primo componente (4) che appartiene agli zoccoli esterni (18).
2. Pallet secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di 10 comprendere inoltre un quarto componente (10) costituito da uno spezzone rettilineo di detto profilato di base (2), vincolato al tratto centrale (30) dei secondi componenti (6), che appartengono a ciascuno zoccolo (18), detto quarto componente (10) formando, unitamente al tratto centrale (34) dei terzi componenti (8), il pianale (20) del pallet. 15
3. Pallet secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un quarto componente (10) costituito da uno spezzone rettilineo di detto profilato di base (2), vincolato al tratto centrale (24) dei primi componenti (4), che appartengono a ciascuno zoccolo (18).
4. Pallet secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato 20 dal fatto che le fasce laterali (16) del profilato di base (2) comprendono una parete parallela alle pareti laterali (22) di detta nervatura (12) ed un bordo ripiegato a 90° complanarmente alla fascia di sommità (17) di detta nervatura (12).
5. Pallet secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato 25 dal fatto che le fasce laterali (16) del profilato di base (2) comprendono una parete parallela alle pareti laterali (22) di detta nervatura (12), un bordo Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA stabilmente vincolato alla fascia di sommità (17) della nervatura (12) ed una fascia intermedia inclinata (54) di raccordo tra detta parete parallela e detto bordo.
6. Pallet secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che in 5 corrispondenza delle zone, nelle quali è prevista la piegatura a 90° del profilato stesso, gli spezzoni di profilato (2) che formano detti primo, secondo e terzo componente (4,6,8) sono interessati da prime aperture (38) finalizzate a favorire detta piegatura.
7. Pallet secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che dette 10 prime aperture (38) comprendono una porzione rettangolare ricavata in corrispondenza della fascia di sommità (17) di detta nervatura (12) e di dette fasce laterali (16) ed una porzione sostanzialmente a forma di triangolo isoscele, ricavata nelle pareti laterali (22) e nelle fasce laterali (16) e delimitata da bordi (42) inclinati di 45° rispetto al piano di base (14) del 15 profilato (2), il vertice di detto triangolo isoscele essendo posto in corrispondenza di detto piano di base (14).
8. Pallet secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che i due bordi inclinati (42) di ciascuna apertura (38) sono interessati da almeno una sporgenza e da almeno una rientranza complementari. 20
9. Pallet secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il vincolo tra l’estremità libera del tratto laterale (28) di ciascun secondo componente (6) ed il tratto centrale (24) di ciascun primo componente (4) è ottenuto per impegno di detta estremità con una linguetta (47) ricavata in detto tratto centrale (30) e ripiegata a 90° rispetto alla sua 25 giacitura originaria. Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA
10. Pallet secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il vincolo tra l’estremità libera di ciascun tratto terminale (32) di ciascun primo componente (4) ed il tratto centrale (30) di ciascun secondo componente (6) è ottenuto per impegno di almeno una linguetta ricavata in 5 detta estremità entro una corrispondente apertura ricavata in prossimità di ciascuna estremità del tratto centrale (30) di detto secondo componente (6).
11. Pallet secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il vincolo tra l’estremità libera di ciascun tratto laterale (36) di ciascun terzo componente (8) ed il tratto centrale (24) di ciascun primo 10 componente (4) è ottenuto per incastro di una porzione sagomata di detta estremità tra la fascia laterale esterna (16) e la nervatura (12) di detto tratto centrale.
12. Pallet secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il vincolo tra il tratto centrale (8) di ciascun terzo componente (8) 15 ed il tratto centrale (30) di ciascun secondo componente (6), nonché tra il tratto centrale (34) di ciascun terzo componente (8) ed il tratto terminale (32) di ciascun primo componente (4) è ottenuto in corrispondenza di porzioni di nervatura (12), ricavate in detto tratto centrale di detto terzo componente (8) per parziale asportazione di tratti contigui della nervatura stessa, e di 20 corrispondenti seconde aperture complementari (46), ricavate nella nervatura (12) del tratto centrale (30) di detto secondo componente (6) e del tratto terminale (32) di detto primo componente (4).
13. Pallet secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il vincolo tra ciascun quarto componente (10) ed il tratto centrale 25 (24) di ciascun primo componente (4) e/o il tratto centrale (30) di ciascun secondo componente (6) è ottenuto in corrispondenza di porzioni di nervatura Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA (12), ricavate in detto quarto componente (8) per parziale asportazione di tratti contigui della nervatura stessa e di corrispondenti seconde aperture complementari (46), ricavate nella nervatura (12) del tratto centrale (24) di detto primo componente (4) e/o del tratto centrale (30) di detto secondo 5 componente (6).
14. Pallet secondo le rivendicazioni 12 e/o 13 caratterizzato dal fatto che dette seconde aperture (46) sono interessate su almeno un lato da almeno un’aletta elastica (48) di vincolo irreversibile a scatto.
15. Pallet secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato 10 dal fatto che il profilato di base (2) comprende due nervature (12). p.i. del sig. Roberto PISANO Dr. Ing. Paolo Piovesana Dr. Ing. PAOLO PIOVESANA