ITUD20100235A1 - Dispositivo di incernieramento ad incasso per strutture mobili quali serramenti, ante di mobili, o simili - Google Patents

Dispositivo di incernieramento ad incasso per strutture mobili quali serramenti, ante di mobili, o simili Download PDF

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ITUD20100235A1
ITUD20100235A1 IT000235A ITUD20100235A ITUD20100235A1 IT UD20100235 A1 ITUD20100235 A1 IT UD20100235A1 IT 000235 A IT000235 A IT 000235A IT UD20100235 A ITUD20100235 A IT UD20100235A IT UD20100235 A1 ITUD20100235 A1 IT UD20100235A1
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hinging
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hinge
respect
hinging device
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Description

Descrizione
"DISPOSITIVO DI INCERNIERAMENTO AD INCASSO PER STRUTTURE MOBILI QUALI SERRAMENTI, ANTE DI MOBILI, O SIMILI.
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di incernieramento del tipo ad incasso, per incernierare una struttura mobile, come un serramento, un'anta di un mobile, o simili, rispetto ad una struttura fissa, come uno stipite, o il telaio di un mobile, e trova particolare applicazione nel caso di strutture mobili aventi un peso elevato, anche superiore ad alcune decine di Newton.
STATO DELLA TECNICA
Nel settore dei serramenti e dei mobili, in particolare per incernierare strutture mobili, quali porte, portoni, o ante, pesanti anche alcune decine di Newton, à ̈ noto un dispositivo di incernieramento che comprende due gruppi di incernieramento, uno superiore ed uno inferiore, i quali sono collegabili, da un lato, uno all'estremità inferiore e l'altro all'estremità superiore della struttura mobile da incernierare, e dall'altro lato a corrispondenti punti della struttura fissa. Ognuno dei due gruppi di incernieramento comprende un cardine, o perno, montato su un elemento di supporto, il quale à ̈ associabile in modo regolabile alla struttura fissa, ed un elemento femmina, il quale à ̈ associabile, anch'esso in modo regolabile, alla struttura mobile e avente una cavità nella quale va normalmente ad inserirsi un corrispondente cardine, che funge da elemento maschio. L'asse passante per i due cardini, superiore e inferiore, definisce l'asse di incernieramento della struttura fissa rispetto alla struttura mobile.
Il dispositivo di incernieramento noto ha però l'inconveniente che, per entrambi i gruppi di incernieramento, ciascun cardine deve essere inserito nel corrispondente elemento femmina prima che quest'ultimo venga montato sulla struttura mobile, per cui il relativo montaggio e le relative regolazioni sono difficili da eseguire e richiedono molto tempo, per cui risultano costose.
Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo di incernieramento per incernierare una struttura mobile, come un serramento, un'anta di un mobile, o simili, aventi anche un peso elevato, ossia superiore ad alcune decine di Newton, rispetto ad una struttura fissa, come uno stipite, o il telaio di un mobile, che sia semplice da realizzare e facile da installare, e nel quale sia possibile effettuare le regolazioni di incernieramento anche quando il dispositivo stesso à ̈ già stato installato nelle relative strutture .
Un altro scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo di incernieramento in cui gli elementi che la compongono siano il più possibile uguali fra loro, per rendere così il dispositivo nel suo insieme meno costoso e di facile montaggio.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato.
In accordo con i suddetti scopi, un dispositivo di incernieramento secondo il presente trovato, per incernierare serramenti, o mobili, aventi una prima struttura articolata rispetto ad una seconda struttura, comprende primi mezzi di incernieramento di tipo maschio adatti ad essere associati ad una delle suddette strutture e secondi mezzi di incernieramento di tipo femmina adatti ad essere associati all'altra delle suddette strutture. In particolare, i suddetti secondi mezzi di incernieramento di tipo femmina comprendono un elemento di supporto avente una superficie frontale e sono provvisti di almeno una prima cavità adatta ad accoppiarsi con i suddetti mezzi di incernieramento di tipo maschio.
In accordo con un aspetto caratteristico del presente trovato, il suddetto elemento di supporto comprende inoltre una scanalatura che mette in comunicazione la suddetta prima cavità con la suddetta superficie frontale; inoltre, un elemento di chiusura a scatto à ̈ adatto a chiudere selettivamente la suddetta scanalatura.
Più in particolare, in accordo con un altro aspetto caratteristico del presente trovato, la suddetta prima cavità comprende un primo foro passante ricavato in prossimità di un bordo laterale del suddetto elemento di supporto, e il suddetto elemento di chiusura a scatto à ̈ imperniato nel suddetto elemento di supporto in una posizione contrapposta rispetto a quella del suddetto primo foro passante, per poter ruotare fra una posizione di chiusura ed una posizione di apertura della suddetta scanalatura.
Mezzi elastici, ad esempio costituiti da una molla, tengono il suddetto elemento di chiusura a scatto costantemente spinto verso la suddetta posizione di chiusura della suddetta scanalatura.
In accordo con un altro aspetto caratteristico del presente trovato, il suddetto elemento di chiusura a scatto à ̈ adatto ad essere azionato da un primo cardine appartenente ai suddetti primi mezzi di incernieramento di tipo maschio, per ruotare verso la suddetta posizione di apertura, contro l'azione dei suddetti mezzi elastici.
In accordo con un altro aspetto caratteristico del presente trovato i suddetti secondi mezzi di incernieramento di tipo femmina comprendono inoltre primi mezzi di regolazione adatti a regolare la posizione della suddetta prima cavità rispetto alla corrispondente struttura su cui à ̈ montato il suddetto elemento di supporto.
In accordo con un altro aspetto caratteristico del presente trovato, secondi mezzi di regolazione sono previsti per regolare la posizione del suddetto primo cardine rispetto ad una sua posizione nominale.
In accordo con un ulteriore aspetto caratteristico del presente trovato terzi mezzi di regolazione sono previsti per regolare la posizione di un secondo cardine, il quale à ̈ adatto ad essere montato sulla stessa struttura su cui à ̈ montato il suddetto primo cardine.
Il dispositivo di incernieramento secondo il presente trovato comprende anche ulteriori mezzi di incernieramento di tipo femmina, provvisti di una corrispondente cavità atta ad accoppiarsi con il suddetto secondo cardine, e quarti mezzi di regolazione per regolare la posizione di quest'ultima cavità rispetto alla struttura su cui sono montati i suddetti ulteriori mezzi di incernieramento di tipo femmina.
In accordo con un ulteriore aspetto caratteristico del presente trovato i suddetti primi, secondi, terzi e quarti mezzi di regolazione sono adatti ad essere azionati anche mentre i corrispondenti mezzi d'incernieramento sono montati sulle suddette strutture.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 Ã ̈ una vista laterale, parzialmente sezionata, di un dispositivo di incernieramento ad incasso secondo il presente trovato, installato su una struttura mobile adatta ad essere incernierata su una struttura fissa; - la fig. 2 Ã ̈ una prima vista assonometrica, dall'alto e da destra, di un dispositivo di incernieramento secondo il presente trovato;
- la fig. 3 Ã ̈ una vista dall'alto del dispositivo di incernieramento di fig. 2;
- la fig. 4 Ã ̈ una vista frontale del dispositivo di incernieramento di fig. 2;
- la fig. 5 Ã ̈ una vista laterale sinistra del dispositivo di incernieramento di fig.
4;
- la fig. 6 Ã ̈ una seconda vista assonometrica, dal basso e da destra, del dispositivo di incernieramento di fig. 2;
- la fig. 7 Ã ̈ una terza vista assonometrica, dall'alto e da sinistra, del dispositivo di incernieramento di fig.
2;
- la fig. 8 Ã ̈ una vista assonometrica esplosa di un primo gruppo di incernieramento del dispositivo di incernieramento di fig.
2;
- la fig. 9 Ã ̈ una vista assonometrica esplosa di un secondo gruppo di incernieramento del dispositivo di incernieramento di fig. 2;
- la fig. 10 Ã ̈ una vista dall'alto, parzialmente sezionata, di un particolare del primo gruppo di incernieramento di fig. 8, in posizione chiusa;
- la fig. 11 Ã ̈ una vista dall'alto, parzialmente sezionata, del particolare di fig. 10, in posizione aperta;
- la fig. 12 Ã ̈ una vista dall'alto, parzialmente sezionata, di un particolare del primo gruppo di incernieramento di fig. 1, con la struttura mobile chiusa contro la struttura fissa;
- la fig. 13 Ã ̈ una vista dall'alto, parzialmente sezionata, del particolare di fig. 12, con la struttura mobile aperta rispetto alla struttura fissa.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alla fig. 1, un dispositivo di incernieramento 10, del tipo ad incasso, secondo il presente trovato, Ã ̈ impiegabile per articolare una struttura mobile 12, per esempio la porta, o un'anta, di un serramento, o di un mobile, rispetto ad una struttura fissa 13, per esempio il telaio del serramento, o del mobile, tra una prima posizione (fig. 12), in cui la struttura mobile 12 Ã ̈ chiusa rispetto alla struttura fissa 13, ed una seconda posizione (fig. 13) in cui la struttura mobile 12 Ã ̈ aperta rispetto alla struttura fissa 13.
Nella fattispecie, il dispositivo di incernieramento 10 à ̈ montato sulle strutture 12 e 13 in modo che la struttura mobile 12 sia incernierata sul suo bordo sinistro, anche se, lo stesso dispositivo 10 può essere montato dalla parte opposta, ossia in modo che la struttura mobile 12 sia incernierata sul suo bordo destro, per cui il dispositivo 10 stesso può essere definito di tipo reversibile.
Il dispositivo 10 comprende un primo gruppo di incernieramento 16 (figure da 1 a 8), atto ad essere incassato nelle parti superiori della struttura mobile 12 e della struttura fissa 13, ed un secondo gruppo di incernieramento 18 (figure 1, 2, 4, 5, 6, 7 e 9), atto ad essere incassato nelle parti inferiori delle medesime strutture 12 e 13.
Il primo gruppo di incernieramento 16 (figure da 1 a 8) comprende primi mezzi di imperniamento di tipo maschio, che comprendono, nella fattispecie, un primo cardine 20, o cardine superiore, il quale ha un asse centrale di incernieramento X ed à ̈ fissato verticalmente, verso il basso, su un'aletta orizzontale 21, a forma di L, di una piastrina verticale 22, la quale à ̈ basculante su un perno 23, inserito in un corrispondente foro passante 24 di un'altra piastrina verticale 25. Le due piastrine 22 e 25 sono sostanzialmente parallele fra loro e sono adatte ad essere inserite entrambe nella parte superiore di una scanalatura verticale 26 della struttura fissa 13 (figure 1, 12 e 13). In particolare, la piastrina 25 à ̈ adatta ad essere fissata alla struttura fissa 13, mediante tre comuni viti, non rappresentate nei disegni, inserite in altrettanti fori passanti 27 (figure 1, 6 e 8). Le teste delle tre viti di fissaggio sono accessibili attraverso tre corrispondenti fori passanti 28 (figure 7 e 8) ricavati sulla piastrina 22. Quest'ultima à ̈ anche provvista di un eccentrico 29, che à ̈ girevole all'interno di un corrispondente foro passante 30 della piastrina 25 ed à ̈ provvisto di un incavo frontale 31 (figure 1 e 8), ad esempio a sezione esagonale, mediante il quale, con una normale chiave del tipo cosiddetto Brugola, à ̈ possibile ruotare l'eccentrico 29 e fare compiere alla piastrina 22 piccole oscillazioni rispetto al perno 23, che determinano lo spostamento del cardine 20 fino a più o meno qualche millimetro rispetto ad una sua posizione centrale nominale. Una vite di bloccaggio, anch'essa non rappresentata nei disegni, à ̈ adatta ad essere inserita con il suo stelo in un'asola passante 32 della piastrina 25 ed avvitata in un foro filettato 33 (fig. 8) della piastrina 22, per bloccare fra loro, nella posizione voluta, le due piastrine 22 e 25, dopo che à ̈ stata effettuata la regolazione della posizione del cardine 20, agendo sull'eccentrico 29
Il primo gruppo di incernieramento 16 (figure da 1 a 8) comprende anche secondi mezzi di incernieramento di tipo femmina, che comprendono un primo elemento di supporto 36, a forma di blocchetto, avente una testa 37 più larga, nella quale, in prossimità di un suo bordo laterale 44 (figure da 2 a 8), à ̈ ricavato un foro passante 38, avente un asse Y ed adatto ad accogliere il primo cardine 20.
In particolare, la testa 37 (figure 10 e 11) à ̈ sagomata in modo d'avere una cavità interna 39 adiacente al foro passante 38 e nella quale, secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, à ̈ inserito un elemento di chiusura a scatto, o otturatore, 40. Quest'ultimo à ̈ imperniato su un perno 41 disposto in una posizione contrapposta rispetto a quella del foro passante 38 ed à ̈ costantemente spinto da una molla 42 verso uno spallamento 43 della stessa testa 37, ossia in senso orario nelle figure 10 e 11. L'otturatore 40 à ̈ adatto ad essere azionato dal primo cardine 20, oppure manualmente, e può essere ruotato di un angolo predeterminato, per esempio di circa 26°, in senso antiorario all'interno della cavità 39, contro l'azione della molla 42, per mettere in comunicazione il foro passante 38 con una superficie frontale 45 della testa 37, attraverso una scanalatura arcuata 46, passante attraverso la cavità interna 39. La scanalatura arcuata 46 ha uno sviluppo ad arco di cerchio con centro nel perno 41, mente l'otturatore 40 comprende una superficie arcuata 49 avente una distanza costante dal perno 41, per poter ruotare fra una posizione di chiusura della scanalatura arcuata 46 ed una posizione di apertura di quest'ultima.
Il primo elemento di supporto 36 à ̈ adatto ad essere incassato in una corrispondente scanalatura orizzontale 47 (figure 1, 12 e 13) ricavata nella parte superiore della struttura mobile 12. In particolare, a seconda che la struttura mobile 12 debba essere incernierata sul suo bordo sinistro, come nel caso qui illustrato, oppure sul suo bordo destro, il primo elemento di supporto 36 sarà montato in modo d'avere il foro passante 38 sempre in prossimità della superficie esterna della struttura mobile 12 (fig. 12).
Il primo elemento di supporto 36 ha una parte oblunga, arrotondata ad una estremità, che comprende una cavità longitudinale 48 (figure 6, 7 e 8) nella quale à ̈ inserita scorrevolmente una guida 50, avente un corpo centrale sostanzialmente a forma di parallelepipedo ed un'estremità semicircolare. La guida 50 à ̈ provvista di tre fori passanti 51, mediante i quali à ̈ adatta ad essere fissata alla struttura mobile 12 con tre comuni viti di fissaggio, anch'esse non rappresentate nei disegni .
Il primo elemento di supporto 36 à ̈ scorrevole rispetto alla guida 50 mediante due spallamenti inferiori 52 (fig. 6) e quattro spallamenti superiori 53 (fig. 8) ed à ̈ azionabile mediante una vite di regolazione 55 (figure 10 e 11), avente lo stelo avvitato su un foro filettato 56 della guida 50 e una testa 58 cilindrica guidata in una nervatura 59 del primo elemento di supporto 36. La testa 58 della vite di regolazione 55 à ̈ provvista di un incavo frontale 60, ad esempio a sezione esagonale, mediante il quale, con una normale chiave del tipo cosiddetto Brugola, inseribile attraverso un foro passante 61 dell'otturatore 40, quando questo à ̈ in posizione di chiusura (fig. 10), e un corrispondente foro 62 ricavato nella testa 37, à ̈ possibile ruotare la stessa vite di regolazione 55 e fare compiere al primo elemento di supporto 36 spostamenti longitudinali di regolazione rispetto alla guida 50 e quindi rispetto alla struttura mobile 12, fino a più o meno alcuni millimetri rispetto ad una sua posizione centrale nominale. In questo modo à ̈ possibile spostare l'asse Y del foro passante 38 rispetto alla struttura mobile 12.
Il secondo gruppo di incernieramento 18 (figure da 1, 2, 4, 5, 6, 7 e 9) comprende un secondo cardine 70, o cardine inferiore, il quale ha in comune con il primo cardine 20 l'asse centrale di incernieramento X. Il secondo cardine 70 à ̈ fissato verticalmente, verso l'alto, su un'aletta orizzontale 71, a forma di L, di una piastrina verticale 72, la quale à ̈ basculante su un perno 73, inserito in un corrispondente foro passante 74 di un'altra piastrina verticale 75. Le due piastrine 72 e 75 sono sostanzialmente uguali alle piastrine 22 e 25, sono anch'esse disposte parallele fra loro, ma sono adatte ad essere inserite entrambe nella parte inferiore della scanalatura verticale 26 della struttura fissa 13 (fig. 1).
Secondo una variante, anziché su una medesima scanalatura verticale, ciascuna coppia di piastrine 22, 25 e 72, 75 può essere fissata su una corrispondente scanalatura verticale della struttura fissa 13.
In particolare, la piastrina 75 à ̈ adatta ad essere fissata alla struttura fissa 13, mediante tre comuni viti di fissaggio, non rappresentate nei disegni, inserite in altrettanti fori passanti 77 (figure 1, 6 e 9). Le teste delle tre viti di fissaggio sono accessibili attraverso tre corrispondenti fori passanti 78 (figure 7 e 9) ricavati sulla piastrina 72. Quest'ultima à ̈ anche provvista di un secondo eccentrico 79, che à ̈ girevole all'interno di un corrispondente foro passante 80 della piastrina 75 ed à ̈ provvisto di un incavo frontale 81, ad esempio a sezione esagonale, mediante il quale, con una normale chiave del tipo cosiddetto Brugola, à ̈ possibile ruotare l'eccentrico 79 e fare compiere alla piastrina 72 piccole oscillazioni rispetto al perno 73, che determinano lo spostamento del secondo cardine 70 fino a più o meno alcuni millimetri rispetto ad una sua posizione centrale nominale. Una vite di bloccaggio, anch'essa non rappresentata nei disegni, à ̈ adatta ad essere inserita con il suo stelo in un'asola passante 82 della piastrina 75 ed avvitata in un foro filettato 83 della piastrina 72, per bloccare fra loro, nella posizione voluta, le due piastrine 72 e 75, dopo che à ̈ stata effettuata la regolazione della posizione del secondo cardine 70, agendo sul secondo eccentrico 79 .
Il secondo gruppo di incernieramento 18 (figure da 1, 2, 4, 5, 6, 7 e 9) comprende anche ulteriori mezzi di incernieramento di tipo femmina, che comprendono un secondo elemento di bloccaggio 86 avente sostanzialmente la stessa forma esterna e lo stesso ingombro del primo elemento di bloccaggio 36. Il secondo elemento di bloccaggio 86 comprende una testa 87 nella quale, a differenza del primo elemento di bloccaggio 36, sono ricavati due fori passanti 88 e 89, disposti simmetrici rispetto ad un asse longitudinale mediano Z (fig. 9). Nella fattispecie, il foro passante 88 giace sul medesimo asse Y del foro passante 38 del primo elemento di bloccaggio 36 ed à ̈ adatto ad accogliere il secondo cardine 70. L'altro foro passante 89 permette la reversibilità del dispositivo d'incernieramento 10, come à ̈ facilmente comprensibile ad una persona esperta del ramo.
Il secondo elemento di bloccaggio 86 à ̈ adatto ad essere incassato in una corrispondente scanalatura orizzontale 97 (fig. 1) ricavata nella parte inferiore della struttura mobile 12 e comprende una parte oblunga provvista di una cavità longitudinale 98 (figure 6, 7 e 9), nella quale à ̈ inserita scorrevolmente una guida 100, uguale alla guida 50 sopra descritta. La guida 100 à ̈ provvista di tre fori passanti 101, mediante i quali à ̈ adatta ad essere fissata alla struttura mobile 12 con tre comuni viti di fissaggio, anch'esse non rappresentate nei disegni.
Il secondo elemento di bloccaggio 86 à ̈ scorrevole rispetto alla guida 100 mediante due spallamenti inferiori 102 (fig. 6) e quattro spallamenti superiori 103 (figure 7 e 9) ed à ̈ azionabile in modo analogo a quello con il quale à ̈ azionabile il primo elemento di bloccaggio 36, ossia mediante una seconda vite di regolazione 105 (fig. 7), alla testa della quale si può accedere da una superficie frontale 95 della testa 87, attraverso un foro passante 111, realizzato in quest'ultima, per fare compiere al secondo elemento di bloccaggio 86 spostamenti longitudinali di regolazione rispetto alla guida 100 e quindi rispetto alla struttura mobile 12, fino a più o meno alcuni millimetri rispetto ad una sua posizione centrale nominale. In questo modo à ̈ possibile spostare l'asse Y del foro passante 88 rispetto alla struttura mobile 12.
Il montaggio e le regolazioni del dispositivo di incernieramento 10 fin qui descritto avvengono come segue.
Dopo aver realizzato sulla struttura fissa 13 la scanalatura verticale 26 (fig. 1), o le scanalature verticali, sul lato prescelto, destro, o sinistro, a seconda che la struttura mobile 12 debba essere incernierata sul suo bordo sinistro, o destro, si incassano in tale scanalatura verticale 26 le due coppie di piastrine 22, 25 e 72, 75, in modo che i due cardini 20 e 70 siano sporgenti dalla struttura fissa 13, contrapposti e giacenti sull'asse X. Si fissano quindi le piastrine 25 e 75 alla struttura fissa 13 mediante normali viti di fissaggio, non rappresentate nei disegni, azionate dal lato della scanalatura verticale 26 (figure 12 e 13).
Si regolano quindi, eventualmente, le posizioni dei due cardini 20 e 70 agendo sui due eccentrici 29 e 79 (figure 5 e 7), attraverso opportuni fori passanti, non rappresentati nei disegni e realizzati nella parte frontale della struttura fissa 13, in corrispondenza degli stessi eccentrici 29 e 79. Si bloccano poi le piastrine 22 e 72 alle piastrine 25 e, rispettivamente, 75 mediante due viti di bloccaggio, non rappresentate nei disegni, disposte nelle asole 32 e 82 (figure 6, 8 e 9) e avvitate nei fori filettati 33 e 83. L'azionamento di queste viti di bloccaggio avviene attraverso opportuni fori passanti, non rappresentati nei disegni e realizzati nella parte frontale della struttura fissa 13, in corrispondenza delle asole 32 e 82. Questa regolazione dei cardini 20 e 70 può vantaggiosamente essere effettuata anche in una fase successiva, quando la struttura mobile 12 à ̈ già incernierata sulla struttura fissa 13 e può essere ripetuta tutte le volte che lo si ritiene necessario, anche in là nel tempo.
A questo punto, dopo aver realizzato sulla struttura mobile 12 le scanalature orizzontali 47 (fig. 1) nella parte superiore e 97 nella parte inferiore, sul lato prescelto, destro, o sinistro, a seconda che la struttura mobile 13 debba essere incernierata sul suo bordo sinistro, o rispettivamente destro, si incassano in tali scanalature orizzontali 47 e 97 i due elementi di supporto 36, rispettivamente 86, in modo che i due fori passanti 38 e 88 siano allineati e giacenti sull'asse Y. In particolare, le superfici frontali 45 e 95 delle teste 37 e 87 vengono disposte a filo del bordo di incernieramento della struttura mobile 12.
Si fissano quindi le guide 50 e 100 alla struttura mobile 12, ciascuna mediante tre viti di fissaggio non rappresentate nei disegni ed inserite nei fori 51, rispettivamente 101 (figure 6 e 7). Si regola poi la posizione longitudinale di ciascuno dei due elementi di bloccaggio 36 e 86 rispetto alle guide 50 e 100, azionando sulle viti di regolazione 55 (fig. 10), rispettivamente 105 (fig.
7), attraverso i corrispondenti fori passanti 61 (fig. 10) e 111 (fig. 7). In questo modo si può spostare la posizione di ciascun foro 38 e 88 e quindi regolare la posizione dell'asse Y rispetto alla struttura mobile 12.
Anche questa regolazione della posizione di ciascun foro 38 e 88 può vantaggiosamente essere effettuata sia in questa fase, sia in una fase successiva, quando la struttura mobile 12 à ̈ già incernierata sulla struttura fissa 13 e può essere ripetuta tutte le volte che lo si ritiene necessario, anche in là nel tempo.
Si procede quindi al montaggio della struttura mobile 12 sulla struttura fissa 13.
In particolare, si posiziona prima la struttura mobile 12 sul cardine inferiore 70 (fig. 1)?tenendola leggermente inclinata, per facilitarne l'inserimento, in modo che quest'ultimo vada ad inserirsi nel corrispondente foro passante 88, così che il corrispondente asse Y vada a coincidere con l'asse X.
A questo punto, con tutto il peso della struttura mobile 12 che grava sul cardine inferiore 70, si raddrizza verticalmente la stessa struttura mobile 12 fino a quando il cardine superiore 20 va ad inserirsi nella scanalatura arcuata 46 della testa 37 del primo elemento di bloccaggio 36 (figure 12 e 13). Con un ulteriore movimento della struttura mobile 12 verso il cardine superiore 20, quest'ultimo spinge l'otturatore 40 e lo fa ruotare in senso antiorario fino alla sua posizione di massima apertura (fig. 11), contro l'azione della molla 42, fino a che lo stesso cardine superiore 20 va a posizionarsi nel foro passante 38, dopo aver percorso l'intera scanalatura arcuata 46. A questo punto l'otturatore 40 ritorna automaticamente, a scatto, nella sua posizione di chiusura (fig. 11), spinto in senso orario dalla molla 42, e tiene il cardine superiore 20 nella posizione raggiunta, all'interno del foro passante 38.
Al termine di questa semplice operazione di montaggio, anche l'asse Y del foro passante 38 Ã ̈ coincidente con l'asse di incernieramento X e la struttura mobile 12 risulta incernierata rispetto alla struttura fissa 13.
La struttura mobile 12, nella sua posizione di massima apertura, rappresentata in fig. 13, à ̈ ruotata di oltre 90°, nella fattispecie 115°, rispetto a quando à ̈ nella sua posizione chiusa (fig. 12), contro una guarnizione 112 della struttura fissa 13. Inoltre, in quest'ultima posizione, il dispositivo 10 à ̈ quasi completamente all'interno delle strutture 12 e 13 e quindi per lo più non visibile dall'esterno.
Come à ̈ già stato anticipato sopra, le regolazioni della posizione ciascun cardine 20, 70 rispetto alla struttura fissa 13 e di quella di ciascun foro passante 38, 88 rispetto alla struttura mobile 12 può avvenire anche dopo 1'incernieramento di quest 'ultima.
La rimozione della struttura mobile 12 dalla struttura fissa 13 Ã ̈ altrettanto semplice. Infatti, con la struttura mobile 12 in posizione aperta (fig. 13) Ã ̈ sufficiente fare ruotare in senso antiorario l'otturatore 40 verso la sua posizione aperta, contro l'azione della molla 42, utilizzando un utensile, ad esempio un cacciavite, e fare uscire il cardine superiore 20 dal foro passante 38, attraverso la scanalatura arcuata 46. Dopo di che si rimuove la struttura mobile 12 anche dal cardine inferiore 70.
Dalla descrizione che precede à ̈ chiaro che il dispositivo di incernieramento 10 secondo il presente trovato à ̈ sia del tipo ad incasso, sia di tipo reversibile e consente di effettuare sia un facile incernieramento della struttura mobile 12 rispetto alla struttura fissa 13, sia una facile regolazione delle posizioni dei mezzi di incernieramento maschio 20, 70 e femmina 36, 86, anche quando la struttura mobile 12 à ̈ incernierata alla struttura fissa 13, sia un facile smontaggio della struttura mobile 12 dalla struttura fissa 13. È inteso che al dispositivo di incernieramento 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad un esempio specifico, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivi di incernieramento a incasso per serramenti, o mobili, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito .

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di incernieramento per serramenti, o mobili, aventi una prima struttura (12) articolata rispetto ad una seconda struttura (13) comprendente primi mezzi di incernieramento di tipo maschio (20) adatti ad essere associati ad una di dette strutture (12, 13) e secondi mezzi di incernieramento di tipo femmina (36, 45, 38) adatti ad essere associati all'altra di dette strutture (13, 12), in cui detti secondi mezzi di incernieramento di tipo femmina comprendono un elemento di supporto (36) avente una superficie frontale (45) e sono provvisti di almeno una prima cavità (38) adatta ad accoppiarsi con detti mezzi di incernieramento di tipo maschio (20), caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto (36) comprende inoltre una scanalatura (46) che mette in comunicazione detta prima cavità (38) con detta superficie frontale (45) e che un elemento di chiusura a scatto (40) à ̈ adatto a chiudere selettivamente detta scanalatura (46).
  2. 2. Dispositivo di incernieramento come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta prima cavità comprende un primo foro passante (38) ricavato in prossimità di un bordo laterale (44) di detto elemento di supporto (36) e che detto elemento di chiusura a scatto (40) à ̈ imperniato in detto elemento di supporto (36) in una posizione contrapposta rispetto a quella di detto primo foro passante (38) per poter ruotare fra una posizione di chiusura ed una posizione di apertura di detta scanalatura (46).
  3. 3. Dispositivo di incernieramento come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento di chiusura a scatto (40) Ã ̈ costantemente spinto da mezzi elastici (42) verso detta posizione di chiusura di detta scanalatura (46).
  4. 4. Dispositivo di incernieramento come nella rivendicazione 1, 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detto elemento di chiusura a scatto (40) à ̈ imperniato su un perno (41) parallelo a detta prima cavità (38) e che detta scanalatura (46) ha uno sviluppo ad arco di cerchio con centro in detto perno (41) .
  5. 5. Dispositivo di incernieramento come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto elemento di chiusura a scatto (40) comprende una superficie arcuata (49) avente una distanza costante da detto perno (41).
  6. 6. Dispositivo di incernieramento come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di chiusura a scatto (40) à ̈ inserito in una seconda cavità (39) di detto elemento di supporto (36), adiacente a detta prima cavità (38).
  7. 7. Dispositivo di incernieramento come nella rivendicazione 3, in cui detti primi mezzi di incernieramento di tipo maschio comprendono un primo cardine (20), caratterizzato dal fatto che detto elemento di chiusura a scatto (40) Ã ̈ adatto ad essere azionato da detto primo cardine (20), per ruotare verso detta posizione di apertura contro l'azione di detti mezzi elastici (42).
  8. 8. Dispositivo di incernieramento come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di incernieramento di tipo femmina comprendono inoltre primi mezzi di regolazione (55) adatti a regolare la posizione di detta prima cavità (38) rispetto alla corrispondente struttura (12) su cui à ̈ montato detto elemento di supporto (36).
  9. 9. Dispositivo di incernieramento come nella rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di regolazione comprendono una vite di regolazione (55) adatta a spostare selettivamente detto elemento di supporto (36) rispetto ad un elemento di guida (55) adatto ad essere fissato a detta corrispondente struttura (12)
  10. 10. Dispositivo di incernieramento come nella rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto che detto un elemento di chiusura a scatto (40) à ̈ provvisto di un secondo foro passante (61) attraverso il quale à ̈ possibile azionare detti primi mezzi di regolazione (55).
  11. 11. Dispositivo di incernieramento come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto primo cardine (20) à ̈ fissato su una prima aletta orizzontale (21) ricavata ad una prima estremità di una prima piastrina (22), la quale à ̈ basculante rispetto ad un primo punto d'imperniamento (23) disposto in prossimità di una seconda estremità di detta prima piastrina (22), opposta a detta prima estremità, e supportato da una seconda piastrina (25) sostanzialmente parallela a detta prima piastrina (22) ed adatta ad essere fissata ad una di dette strutture (13), e che secondi mezzi di regolazione (29, 30) sono previsti per fare inclinare selettivamente detta prima piastrina (22) rispetto a detta seconda piastrina (25) e spostare così detto primo cardine (20) rispetto ad una sua posizione nominale nella quale à ̈ parallelo a detta seconda piastrina (25).
  12. 12. Dispositivo di incernieramento come nella rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di regolazione comprendono un primo elemento eccentrico (29), montato su detta prima piastrina (22) in una posizione intermedia fra dette due estremità ed adatto a cooperare con un corrispondente foro (30) ricavato in detta seconda piastrina (25).
  13. 13. Dispositivo di incernieramento come nella rivendicazione 11 o 12, in cui detto primo cardine (20) e detti secondi mezzi di incernieramento di tipo femmina (36) appartengono ad un primo gruppo d'incernieramento (16) ed in cui un secondo gruppo d'incernieramento (18), anch'esso atto ad essere associato a dette strutture (12, 13), comprende un secondo cardine (70), contrapposto e sostanzialmente coassiale a detto primo cardine (20), caratterizzato dal fatto che detto secondo cardine (70) à ̈ fissato su una seconda aletta orizzontale (71) ricavata ad una prima estremità di una terza piastrina (72), la quale à ̈ basculante rispetto ad un secondo punto d'imperniamento (73) disposto in prossimità di una seconda estremità di detta terza piastrina (72), opposta a detta prima estremità di detta terza piastrina (72), e supportato da una quarta piastrina (75) sostanzialmente parallela a detta terza piastrina (72) ed adatta ad essere fissata ad una di dette strutture (13), e che terzi mezzi di regolazione (79, 80) sono previsti per fare inclinare selettivamente detta terza piastrina (72) rispetto a detta quarta piastrina (75) e spostare così detto secondo cardine (70) rispetto ad una sua posizione nominale nella quale à ̈ parallelo a detta quarta piastrina (75).
  14. 14. Dispositivo di incernieramento come nella rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detti terzi mezzi di regolazione comprendono un secondo elemento eccentrico (79), montato su detta terza piastrina (72) in una posizione intermedia fra dette due estremità di detta terza piastrina (72) ed adatto a cooperare con un corrispondente foro (80) ricavato in detta quarta piastrina (75).
  15. 15. Dispositivo di incernieramento come nella rivendicazione 13, in cui detto secondo gruppo d'incernieramento (18) comprende ulteriori mezzi di incernieramento di tipo femmina (86) provvisti di una terza cavità (88) atta ad accoppiarsi con detto secondo cardine (70), caratterizzato dal fatto che quarti mezzi di regolazione (105) sono previsti per regolare la posizione di detta terza cavità (88) rispetto alla struttura (12) su cui sono montati detti ulteriori mezzi di incernieramento di tipo femmina (86).
  16. 16. Dispositivo di incernieramento come nella rivendicazione 8 e 13, o 11 e 13, o 13, o 15, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di regolazione (29, 30; 55; 79, 80; 105) sono adatti ad essere azionati anche mentre detti gruppi d'incernieramento (16, 18) sono montati su dette strutture (12, 13).
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