ITUD20080091A1 - Sacco in plastica per confezionamento sottovuoto - Google Patents

Sacco in plastica per confezionamento sottovuoto Download PDF

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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"SACCO IN PLASTICA PER CONFEZIONAMENTO SOTTOVUOTO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
II presente trovato si riferisce ad un sacco in plastica per confezionamento sottovuoto utilizzabile per la conservazione sottovuoto di generi alimentari o di prodotti deperibili.
STATO DELLA TECNICA
E' noto il confezionamento sottovuoto in sacchi di plastica predisposti alla conservazione di generi alimentari o di prodotti deperibili in modo da prevenire la decomposizione e/o l'ossidazione dei suddetti generi o prodotti a causa dei batteri presenti nell'aria. Il confezionamento sottovuoto prevede che detti generi alimentari siano messi nel suddetto sacco sottovuoto, dal quale viene in seguito estratta l'aria. Al termine dell'estrazione dell'aria un'estremità aperta del sacco sottovuoto viene sigillata mediante un apparato di confezionamento sottovuoto.
Alcuni sacchi utilizzati per il confezionamento sottovuoto sono composti di due pellicole plastiche piane le cui superfici piane vengono facilmente a contatto reciproco durante lo svuotamento del sacco. Questo permette la formazione di sacche d'aria che restano intrappolate nel sacco, e rendono il sacco non idoneo al confezionamento sottovuoto di prodotti deperibili. Per ottenere un sottovuoto desiderato, sono stati descritti numerosi sacchi per confezionamento sottovuoto nello stato della tecnica.
Un primo sacco sottovuoto, comprendente rilievi, è stato quotidianamente ed ampiamente utilizzato. Una pluralità di rilievi, ciascuno dei quali si estende dal fondo del sacco ad una sua estremità aperta, sono realizzati sulla superficie interna del sacco. Quando un articolo è confezionato sottovuoto nel sacco, i rilievi definiscono un percorso di fuoriuscita dell'aria durante lo svuotamento del sacco.
Un inconveniente di questo primo sacco sottovuoto è che, quando un prodotto viene inserito nel sacco, può comunque formarsi una cavità interna fra il fondo del sacco ed il prodotto stesso. L'aria presente nella cavità non può essere estratta, in quanto il prodotto contenuto nel sacco ostruisce il percorso di fuoriuscita dell ' aria, e pertanto non è possibile ottenere un sottovuoto desiderato.
Un secondo sacco per confezionamento sottovuoto viene descritto nella pubblicazione del brevetto cinese n. 2736281. Tale secondo sacco per confezionamento sottovuoto comprende creste a strisce, o scanalature, su entrambe le pellicole in plastica. Le creste realizzate sulle pellicole sono reciprocamente perpendicolari in modo da consentire la fuoriuscita dell' aria attraverso canali definiti dalle creste stesse . Tuttavia, la realizzazione delle creste su entrambe le pellicole rende il processo di produzione di questo secondo tipo di sacco piuttosto complesso e costoso.
La pubblicazione del Brevetto Cinese n. 2312897 e il Brevetto U. S. n. RE 34929 descrivono due ulteriori sacchi in plastica per confezionamento sottovuoto, i quali comprendono creste densamente ricoperte su una delle pellicole in plastica. Lo svuotamento di tali sacchi prevede che l ' aria venga estratta attraverso canali definiti da due creste adiacenti. I canali sono reciprocamente collegati in modo da evitare la formazione di cavità interne nel sacco stesso.
Un inconveniente di questi sacchi è che, per essere utilizzati con un sigillatore, le creste sono disposte leggermente inclinate o curvilinee secondo una direzione che va dal fondo del sacco alla sua estremità aperta. Questo comporta che l'aria non viene estratta in maniera lineare dal sacco stesso, richiedendo quindi tempi di svuotamento maggiori. Inoltre, i sopra descritti sacchi sono meno resistenti, e possono facilmente rompersi quando è presente una lacerazione sulla pellicola.
Anche il brevetto US n. 6991109, intitolato "Apparato e metodo per confezionamento e chiusura ermetica sottovuoto di un sacco", concesso a nome di Daniel P. Shannon del 31 gennaio 2006, descrive un sacco per conservazione provvisto di una striscia di sfiato atta ad agevolare l'estrazione dell'aria durante lo svuotamento del sacco. La striscia di sfiato può essere provvista di aperture e/o comprendere una superficie intessuta o rugosa atta alla creazione di canali fra la superficie interna del sacco e la striscia di sfiato, consentendo pertanto l'uscita dell'aria dall'interno del sacco.
Un inconveniente di tale sacco è che la striscia di sfiato rende il processo di produzione complicato. Inoltre, il sacco non è agevole da pulire dopo il suo utilizzo. Infine, la striscia di sfiato può facilmente rompersi, il che rende detto sacco inadatto ad un suo uso ripetuto.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un sacco in plastica per confezionamento sottovuoto in cui l'aria contenuta possa essere completamente estratta.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un sacco in plastica per confezionamento sottovuoto che sia rapidamente svuotabile.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un sacco in plastica per confezionamento sottovuoto che sia resistente e a basso costo.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un sacco in plastica per confezionamento sottovuoto il cui processo di produzione sia semplice.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente.
Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato, o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un sacco in plastica per confezionamento sottovuoto secondo il presente trovato comprende una prima pellicola con una superficie piana e una seconda pellicola comprendente rilievi. Ciascuna pellicola comprende una superficie interna uniforme. Le due pellicole si congiungono almeno in corrispondenza di loro opposti fianchi laterali in modo da definire un vano predisposto al contenimento di un prodotto all'interno del sacco. I rilievi sono realizzati sulla superficie interna della seconda pellicola.
Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, i rilievi sono disposti intervallati l'uno dall'altro ed allineati lungo una direzione di estensione dei suddetti fianchi laterali, definendo perciò una lista di un gruppo rilievi o anche "gruppo". Due liste di detti gruppo rilievi compongono un'unità di uscita gas, nella quale una prima lista di gruppo rilievi e una seconda lista di gruppo rilievi sono disposte intervallate l'una dall'altra e sfalsate, in modo tale che ciascun rilievo della seconda lista del gruppo rilievi sia rivolto verso la luce fra rilievi adiacenti della prima lista del gruppo rilievi. Una pluralità di unità uscita gas sono disposte sulla superficie interna della seconda pellicola fino a ricoprirla completamente .
In una prima forma di realizzazione preferenziale del presente trovato, ciascun rilievo è composto da più protuberanze, le quali sono disposte intervallate e si sviluppano parallelamente. Preferibilmente, tutte le protuberanze hanno uguale lunghezza.
In una seconda soluzione realizzativa, almeno due protuberanze, disposte agli estremi del rilievo, sono più corte rispetto alle altre protuberanze del rilievo stesso, le quali hanno la stessa lunghezza.
In un'altra realizzazione preferenziale del presente trovato, le estremità del rilievo lungo la direzione di estensione dei suddetti fianchi laterali hanno una forma semicircolare, rettangolare o triangolare. Preferibilmente, la suddetta estremità è semicircolare.
Pertanto, solamente una pellicola del sacco in plastica per confezionamento sottovuoto secondo il presente trovato è lavorata con i rilievi. Ciò consente sostanzialmente di semplificare il corrispondente processo di produzione e di ridurre i corrispondenti costi di produzione.
Inoltre, il sacco è facilmente ripulibile data l'assenza della striscia di sfiato descritta nella tecnica nota ed essendo i rilievi distanziati secondo la direzione longitudinale e sfalsati secondo la direzione trasversale, è possibile definire un'insieme di canali reciprocamente connessi. Pertanto, durante lo svuotamento del sacco, l'aria fluisce rapidamente dal fondo verso l'estremità aperta del sacco in maniera lineare o quasi lineare.
Inoltre, essendo i canali reciprocamente incrociati si evita la possibilità di formazione di sacche d'aria o cavità interne. In aggiunta, essendo i rilievi disposti intervallati e sfalsati la resistenza del sacco in plastica viene sostanzialmente migliorata.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista assonometrica di un sacco in plastica secondo il presente trovato;
- la fig. 2 è una vista ingrandita che illustra un particolare di fig. 1
- la fig. 3 è una vista ingrandita che illustra un secondo particolare in una seconda forma di realizzazione del sacco in plastica secondo il presente trovato; - la fig. 4 è una vista assonometrica di una terza forma di realizzazione preferenziale del sacco in plastica secondo il presente trovato;
- la fig. 5 è una vista ingrandita che illustra un particolare di fig. 4;
- la fig. 6 è una vista in sezione trasversale che illustra la struttura del sacco in plastica di fig. 4;
- la fig. 7 è una vista schematica dall'alto che illustra un secondo particolare di fig. 4.
DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME PREFERENZIALI DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alla fig. 1, un sacco in plastica 10 secondo il presente trovato comprende una prima pellicola 14 ed una seconda pellicola 12, congiunte assieme in opposti fianchi laterali. Il sacco 10 comprende inoltre un fianco di fondo in modo da definire un vano atto al contenimento di un prodotto o di un articolo come ad esempio generi alimentari.
La prima pellicola 14 comprende superfici interne ed esterne piane. Sulla superficie interna della seconda pellicola 12 sono realizzati rilievi 13. I rilievi 13 sono disposti intervallati l'uno dall'altro ed allineati lungo una direzione di estensione di detti fianchi laterali. In questo modo viene definita una lista di un gruppo rilievi (detto anche "gruppo"). Due rilievi adiacenti in una lista del gruppo definiscono una luce 15.
Due liste di detti gruppi rilievi (per esempio una prima lista di gruppo 16 ed una seconda lista di gruppo 18) compongono un'unità di uscita gas 20, in cui la prima lista di gruppo 16 e la seconda lista di gruppo 18 sono disposte intervallate l'una dall'altra e sfalsate. In questo modo ciascuno dei rilievi 13 della seconda lista di gruppo 18 è rivolto verso la luce 15 definita da rilievi 13 adiacenti ed appartenenti alla prima lista di gruppo 16.
Una pluralità di unità di uscita gas 20 sono disposte sulla superficie interna della seconda pellicola 12 fino a ricoprire l'intera superficie. Nella fig. 2 viene illustrata una vista ingrandita di una porzione circolare del sacco 10 di fig. 1. Il rilievo 13 è comprende sei protuberanze 22,24 disposte intervallate e parallele aventi la stessa lunghezza. La lunghezza del rilievo 13, e quindi la lunghezza delle protuberanze 22,24, nella direzione di estensione dei suddetti fianchi laterali è indicata con L. La larghezza del rilievo 13 in una direzione perpendicolare alla suddetta direzione di estensione dei fianchi laterali è indicata con D. La distanza fra la prima lista di gruppo 16 e la seconda lista di gruppo 18 è indicata con S, e la distanza fra due rilievi adiacenti nella stessa lista di gruppo è indicata come H. La distanza H e la distanza S hanno valori appropriati, tali da evitare il congiungimento e/o aderenza della seconda pellicola 12 alla prima pellicola 14 fino a quando l'aria presente nella luce 15 o nella distanza S fra la prima lista del gruppo 16 e la seconda lista del gruppo 18 ed il fondo del sacco non viene estratta. Ancora, la lunghezza L e la distanza D sono scelte in funzione della lunghezza e della larghezza del sacco 10. Ad esempio, la lunghezza L è almeno inferiore della lunghezza del sacco 10 lungo la direzione di estensione dei fianchi laterali. La distanza D è almeno inferiore della lunghezza del sacco 10 perpendicolare alla direzione di estensione dei fianchi laterali.
Il funzionamento del sacco 10 per confezionamento sottovuoto fin qui descritto è il seguente.
Quando il sacco 10 viene svuotato, l'aria in esso contenuta viene scaricata attraverso canali, o scanalature, formate dal rilievo 13 e dalla superficie interna della prima pellicola 14. Nella fattispecie, durante lo svuotamento, l'aria esce attraverso un'intercapedine definita fra due protuberanze adiacenti, ad esempio fra una prima protuberanza 22 ed una seconda protuberanza 24, in modo tale che il percorso di fuoriuscita dell'aria dal sacco 10 sia lineare, consentendo di accelerare lo svuotamento. D'altro canto, se la distanza S è sufficientemente piccola, l'aria può anche uscire attraverso le suddette liste di gruppi rilievi, come ad esempio nello spazio fra la prima lista di gruppo 16 e la seconda lista di gruppo 18. Inoltre, le luci 15 fra rilievi 13 adiacenti consentono di incrementare l'interconnessione fra differenti scanalature.
Quando la distanza H è sufficientemente piccola, la luce 15, durante lo svuotamento del sacco 10, non si congiunge alla pellicola piana, cosi che qualsiasi residuo d'aria possa essere estratto attraverso la luce 15.
Inoltre, le luci fra due adiacenti rilievi in una lista di gruppo non sono disposte secondo una linea parallela all'estremità aperta del sacco per via della disposizione sfalsata dei rilievi. Cosi, se il presente trovato viene utilizzato con un sigillatore sottovuoto di tipo convenzionale, è possibile evitare la situazione in cui l'aria non può essere completamente estratta dal sacco a causa della pressione del sigillatore.
Nella fig. 3 è illustrata schematicamente la disposizione dei rilievi 13' realizzati nella superficie interna della seconda pellicola 12 in una seconda forma di realizzazione preferenziale del presente trovato. In questa forma di realizzazione, il rilievo 13' è composto da un'unica protuberanza. La disposizione è la stessa descritta precedentemente, essendo semicircolare la forma delle estremità della protuberanza nella direzione di estensione dei fianchi laterali.
Tali estremità semicircolari consentono la riduzione della frizione con l'aria e pertanto permettono di accelerare il flusso della fuoriuscita d'aria. Le estremità possono essere conformate anche a triangolo o in qualsiasi altra forma purché agevolino il flusso d'aria. L'intera protuberanza può inoltre avere un forma parzialmente cilindrica provvista di una superficie laterale sdrucciolevole.
Si fa ora riferimento alla fig. 4, in cui viene illustrata una terza forma di realizzazione di un sacco in plastica 40 secondo il presente trovato. Il sacco 40 comprende una prima pellicola 34 ed una seconda pellicola 32, congiunte assieme in loro opposti fianchi laterali ed un lato di fondo per definire una camera predisposta al contenimento di un prodotto.
Le superfici interne ed esterne della prima pellicola 34 sono entrambe piane, ma sulla superficie interna della seconda pellicola 32 sono realizzati una pluralità di rilievi 33. Come illustrato nelle figg. 5-7, il rilievo 33 comprende, nella fattispecie, otto protuberanze 37, disposte intervallate e parallele. Le quattro protuberanze più esterne (cioè le protuberanze 371, 372, 377 e 378) sono più corte delle altre quattro protuberanze (cioè le protuberanze 373, 374, 375 e 376), le quali hanno la medesima lunghezza. Protuberanze adiacenti formano una scanalatura 36 predisposta al flusso d'aria.
Con riferimento alla fig. 7, i rilievi sono disposti intervallati l'uno dall'altro ed allineati in una direzione di estensione dei suddetti fianchi laterali in modo da definire una lista di gruppo rilievi (o anche "gruppo"). La luce fra due adiacenti rilievi in una lista di gruppo viene indicata con il numero 35. Due liste di detti gruppi di liste, per esempio una prima lista di gruppo 50 e una seconda lista di gruppo 52, realizzano un'unità di uscita gas. La prima lista di gruppo 50 e la seconda lista di gruppo 52 sono disposte intervallate l'una dall'altra e sfalsate, in modo tale che ciascun rilievo 33 della seconda lista di gruppo 52 sia rivolto verso la luce 35 fra rilievi adiacenti della prima lista di gruppo 50.
Una pluralità di unità di uscita gas sono disposte sulla superficie interna della seconda pellicola 32 fino a ricoprire l'intera superficie.
Quando il sacco viene svuotato, l'aria nel sacco viene estratta attraverso il canale, o scanalatura, formato dai rilievi e dalla superficie interna della prima pellicola 34. Nella fattispecie, l'aria fuoriesce attraverso lo spazio attraverso le suddette due liste di gruppi, come ad esempio fra la prima lista di gruppo 50 e la seconda lista di gruppo 52. In questo modo il percorso di uscita dell'aria è lineare, consentendo di accelerare lo svuotamento del sacco 40.
Inoltre, le luci 35 fra rilievi adiacenti sono utilizzate per realizzare un'interconnessione fra scanalature differenti. Se l'area della luce 35 è sufficientemente piccola, durante lo svuotamento del sacco 40 la luce 35 stessa non si unisce alla pellicola piana, in modo tale che ogni residuo d'aria venga effettivamente guidato attraverso la luce 35. Inoltre, data la disposizione sfalsata dei rilievi, le luci 35 fra due rilievi adiacenti in una lista di gruppo non sono disposte secondo una linea parallela all'estremità aperta del sacco 40. In questo modo utilizzando il sacco 40 secondo il presente trovato con un sigillatore convenzionale, è possibile evitare la situazione in cui l'aria non può essere estratta dal sacco a causa della pressione del sigillatore.
I rilievi 13,13',33 e le protuberanze 22,24,38 sulla superficie interna della seconda pellicola 12,32 possono essere realizzati mediante stampaggio per compressione o con metodi di laminazione. Le pellicole 12,14,32,34 possono essere realizzate in polipropilene, polietilene, polietilene ad alta densità, nylon o relative miscele.
I rilievi 13,13',33 comprendono spaziature secondo la direzione longitudinale e sfalsate secondo la direzione trasversale. I rilievi sono realizzati sulla superficie interna, formando cosi, durante lo svuotamento del sacco 10,40, una quantità di canali interconnessi in modo da eliminare la formazione di sacche d'aria o cavità interne. Nel contempo l'aria fuoriesce linearmente dal fondo all'estremità aperta, così da richiedere meno tempo per lo svuotamento del sacco.
Inoltre, essendo solo una delle suddette pellicole lavorate per la realizzazione dei rilievi 13,13 ',33 il relativo processo di produzione viene sostanzialmente semplificato e ha costi inferiori, ed il sacco 10, 40 è facile da pulire.
Inoltre, il sacco 10, 40 secondo il presente trovato è più resistente, consentendo il miglioramento delle proprietà anti-strappo.
II sacco 10, 40 può essere realizzato singolarmente o derivato da un rullo continuo. Di norma, il rullo comprende un tubo continuo di materiale in fogli, il quale viene tagliato ad una lunghezza desiderata e viene sigillato a caldo su un estremità aperta del tubo per la realizzazione del sacco 10, 40.
È chiaro che al sacco per confezionamento sottovuoto fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato. È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di sacco per confezionamento sottovuoto, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sacco in plastica per confezionamento sottovuoto di prodotti o generi deperibili, comprendente una prima pellicola (14,34) avente una superficie piana e una seconda pellicola (12,32) avente rilievi (13,13 ',33), in cui detta prima pellicola (14,34) e detta seconda pellicola (12,32) si uniscono almeno in corrispondenza di opposti fianchi laterali per definire una camera atta al contenimento di detti prodotti e in cui detti rilievi (13, 13',33) sono realizzati su una superficie interna di detta seconda pellicola (12,32), caratterizzato dal fatto che i rilievi (13, 13',33) sono disposti intervallati gli uni dagli altri ed allineati lungo una direzione di estensione di detti fianchi laterali per definire una lista di un gruppo rilievi (16,50).
  2. 2. Sacco come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che una coppia adiacente di liste di detti gruppi rilievi (16,18; 50,52) definisce un'unità di uscita gas (20), in cui una prima lista di un gruppo rilievi (16) e una seconda lista di un gruppo rilievi (18) sono disposte intervallate l'una dall'altra e sfalsate per disporre ciascun rilievo (13,13 ',33) della seconda lista del gruppo rilievi rivolto verso una luce (15,35) definita fra rilievi (13,13',33) adiacenti della prima lista del gruppo rilievi (16,50).
  3. 3. Sacco come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che una pluralità di dette unità di uscita gas (20) sono disposte per ricoprire la superficie interna di detta seconda pellicola (12,32).
  4. 4. Sacco come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti rilievi (13,33) comprendono protuberanze (22,24,371,372,373, 374,375,376) disposte intervallate e parallele.
  5. 5. Sacco come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti rilievi (33) comprendono quattro protuberanze (22).
  6. 6. Sacco come nelle rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che dette protuberanze (22) hanno la stessa lunghezza.
  7. 7. Sacco come nelle rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che almeno due protuberanze (371,372), disposte alle estremità di detto rilievo (33) sono più corte delle altre protuberanze del rilievo (33), e che dette altre protuberanze (373,374,375,376) hanno la stessa lunghezza.
  8. 8. Sacco come nelle rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascuna luce (15) fra rilievi (13) adiacenti in dette liste di gruppo rilievi ha stessa distanza (H).
  9. 9. Sacco come nelle rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la forma delle estremità del rilievo (13') lungo la direzione di estensione di detto fianco laterale è un semicerchio.
  10. 10. Sacco come nelle rivendicazione 3fcaratterizzato dal fatto che la forma delle estremità del rilievo (13') lungo la direzione di estensione di detto fianco laterale è un rettangolo.
  11. 11. Sacco come nelle rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la forma delle estremità del rilievo (13') lungo la direzione di estensione di detto fianco laterale è un triangolo.
  12. 12. Sacco come nelle rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che in cui dette unità di uscita gas (20) sono disposte ad intervalli regolari .
  13. 13. Sacco come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che dette pellicole (12,14,32,34) sono realizzate in polipropilene o polietilene o polietilene ad alta densità o nylon o relative miscele.
  14. 14. Sacco come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti rilievi (13, 13',33) e dette protuberanze (22,24,38) della seconda pellicola (12,32) sono realizzati mediante stampaggio per compressione.
  15. 15. Sacco come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzato dal fatto che detti rilievi (13,13', 33) e dette protuberanze (22,24,38) della seconda pellicola (12,32) sono realizzati con metodi di laminazione.
  16. 16. Sacco in plastica per confezionamento sottovuoto, sostanzialmente come descritto, con riferimento agli annessi disegni,
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